- hey , spilungona, attenta a dove metti i piedi!!!- sbraitava Edward Elric.
“ oh no! Ti prego non rispondere a tono hikari! Ti prego non rispondere, non rispondere!” pregava kudo. Insultare la cugina era la cosa peggiore che si potesse fare, l’aveva imparato a sue spese. La cugina era sempre stata molto alta per la sua età. Alle elementari è sempre stata più alta del ragazzo più alto. Posizionavano i bambini in ordine d’altezza e lei era sempre ultima. Entrata alle medie , nonostatante continuasse a crescere, non era la sola altissima, infatti c’erano altre persone alte come lei. Invece , kudo, non era mai stato un gigante, ne cresceva a vista d’occhio come la cugina , ma i ragazzi si alzano dopo, no? O meglio, così sperava, non voleva rimanere 1,50 a vita! Da questo punto di vista, leggendo fullmetal alchemist , aveva sempre capito ED.
- scusa, è che sei così PICCOLO che non ti avevo visto – disse in tono di sfida, enfatizzando la parola piccolo
-Come cavolo osi?!?!? Solo perchè sei una ragazza non ti risparmierò l'ira dei fratelli Erlic!!!!!!!!!!- disse sbraitando e agitando i pugni
- cos’è , fagiolino, vuoi fare a botte ?! – disse hikari mettendosi in posizione di difesa.
“ mi arrendo! CAVOLI suoi se la fa a pezzi! Io voglio solo tagliarmi e magari tornare a casa!” pensò kudo. Non osava mettersi in mezzo. Conosceva l’indole violenta della cugina, e di certo non voleva finire fatto a pezzi da quei due.
-Fratellone calmati non l'ha fatto apposta!!!- disse alphonse elric cercando di fermare il fratello, ma…. Troppo tardi, Edward aveva già trasmutato l’auto-mail e sferrava colpi alla ragazza, mentre lei, non si sa come, li schivava agilmente. “per una volta, le lezioni di arti marziali mi sono state utili” pensò lei “ ma se non trovo una spada o qualcosa di ugualmente acuminato, finisco in ospedale! Cavolo se è veloce!”
“ ecco, lo sapevo! Meno male che faccio tae-kwon-do perché mi toccherà bloccarla o …. Potrei lasciarla al suo destino, dopotutto è colpa sua se siamo nei casini!” kudo, mentre distruggeva il suo orsacchiotto , che , non si sa come era li, valutava le opzioni : farla uccidere li o vendicarsi di persona col kalashnikov.
Intanto lei continuava a schivare, non si accorse di niente, non capì come o quando e tantomeno il perché, ma d’istinto battè le mani, e trasmutò un pezzo di legno li vicino in una spada di metallo ( si può fare?????? ) e iniziò a fronteggiare Edward. Kudo , che aveva visto cosa aveva fatto la cugina, si butto tra i due, batté consapevolmente le mani e trasmutò un muro tra i due – BASTAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!- urlò kudo - sono stanco! Oggi sono capitate tante cose, abbiamo passato la giornata a scerverllarci in biblioteca e ora ho sonno! Tutto questo per colpa tua Hikari! Quindi smettila e vieni in camera!!!!!- detto questo kudo fece sparire il muro. I due sfidanti sbuffarono e , senza neanche salutarsi o dire qualcos’altro dissero all’unisono ai rispettivi patrner –andiamocene che è meglio!-
Hikari prese le chiavi a kudo e andò in stanza, lui si accingeva a raggiungerla, ma venne fermato da dall’erlic più giovane – grazie di aver fermato il fratello, alle lunghe avrebbe demolito tutto!- in quel momento, Edward si fermò , come illuminato, si rivide tutto lo scontro con la strana ragazza, forse prima era troppo incavolato, o semplicemente era preso dallo scontro, ma quella ragazza, quel ragazzo, avevano trasmutato senza cerchio.
- bhè, di niente! Sapete, mia cugina è ….. diciamo ….. agressiva…. Per non dire pazza scatenata!-
I due stavano allegramente chiacchierando , parlavano di alchimia, di gatti, kudo li chiese se amava bucarsi come lui, ma improvvisamente arrivò Edward e afferrò per il colletto kudo – che avete combinato?!- urlò
- cosa?!- chiese kudo sorpreso
- al, questi due, trasmutano senza cerchio! Questo significa …..- spezzò la frase a metà
- si, hanno visto la ‘ verità ’!- continuò alphonse
- ‘ verità ’? che cosa? A quella porta con cose strane? No, non l’abbiamo vista , ma se l’avvistiamo ve lo faccio sapere- disse kudo cercando di scappare, ma venne prontamente bloccato da alphonse
- ora tu ci racconti tutto – disse minaccioso Ed indicando una stanza, che probabilmente doveva essere la loro. Kudo cercò in tutti i modi di depistarli, di farli credere che avevano visto male, li ofrì pure una bambola woodo, ma niente. Alla fine, col la forza, fu costretto ad entrare e raccontarli tutto.
Entrato, lo fecero accomodare in una sedia e li puntarono addosso una lampada .
- bene, dicci – lo istimò Edward
- emm, ecco da dove comincio??- disse deglutendo kudo – ecco, era una bellissima nottata, leggevo , mia cugina……- venne interrotto
-faciamola breve! Avete eseguito una trasmutazione umana?!?!?!?- disse Edward
- fratellone, non impaurire questo ragazzo, senò inizia a tagliarsi le vene…. Oh no, ha già iniziato, noooooo sta allagando la stanza, ora mi toccherà pulireeee ……-
Kudo impallidì. “cosa faccio, glielo dico? O invento un’emerita bugia?? Nono ,mi dicono sempre che non sono buono a raccontare balle , so che Hikari si infurierà , ma, tengo alla vita”
- non abbiamo effettuato nessuna trasmutazione umana, non siamo pazzi come voi, veniamo semplicemente…… da un altro mondo –
- che?!- dissero in coro i fratelli
- è vero! Giuro! Non so come riusciamo a trasmutare senza cerchio, neanche come faremo a tornare a casa, ma …..-
Kudo iniziò a raccontargli tutta la storia, sotto i loro occhi increduli. Alla fine, in un modo o nell’altro riuscì a tornare in stanza dalla cugina, che, per fortuna dormiva.
Al mattino, Hikari sembrava aver lasciato correre l’incidente della sera precedente, o forse semplicemente era troppo occupata a ripassare. Lei aveva il terrore degli esami e delle interrogazioni, quindi si era alzata presto per ripassate tutto. Kudo invece era tranquillo, infatti la notte precedente aveva trasmutato un pc ed era entrato nel database dell’esercito, procurandosi tutte le risposte del test scritto.
Alle nove precise erano nell’ufficio del colonnello mustang, Hikari sudava freddo , kudo aveva un’espressione tranquilla. Mustang passò ad entrambi un fascicolo di circa venti fogli, e illustrò ai due le fasi dell’esame
- bene, prima di tutto dovete passare il test scritto, di cinquecento domande, poi dovrete farci vedere di cosa siete capaci con la pratica- detto questo, li fece iniziare il test. Tre ore dopo i due avevano finito. Kudo , misteriosamente, era passato senza errori, Hikari aveva sbagliato quattro domande.
Al test pratico, invece, passarono entrambi col massimo dei punti. Forse perché erano molto giovani, o forse perché avevano trasmutato senza cerchio alchemico, ma fatto sta che , sotto gli occhi increduli del comitato d’esame, ai due venne dato l’orologio d’argento.
- congratulazioni- disse mustang – siete ufficialmente dei cani dell’esercito!- e continuò con - Ora potete andarvene fieri di voi!!!- e li fece cenno di uscire.
Usciti dal quartiere generale, aprirono la busta datali con l’orologio
- alchimista Emo? CHE RAZZA DI NOME E’?!- disse kudo
- meglio di “alchimista lucente” ! insomma, mi chiamo Hikari, ma non sono un’illuminata … comunque, ora che si fa?- disse Hikari
- bhe, dovremmo pagare l’albergo …. –
- no, a quello ci ha pensato mustang …. Anche se non ho capito il motivo … -
- meglio così ! ora ci conviene andare al mercato, ci servono abiti di ricambio e viveri – rispose
- ok, poi … DA DOVE INIZIAMO A CERCARE LA PIETRA?-
- potremmo seguire i fratelli elric – propose kudo
- MI RIFIUTO CATEGORICAMENTE DI VIAGGIARE CON LA SCATOLETTA DI TONNO E IL FAGIOLO AZUKI ! – gli urlò.
- …………………. Iniziamo da riol, ok? –
- ok – disse svogliatamente
Seguendo i cartelli, i due arrivarono al mercato di central city, nella zona commerciale della città. Il mercato era immenso, colorato e affollato. Vendevano ogni tipo di prodotto: cibo, bevande, abbigliamento,accessori, e addirittura componendi alchemici. I due, prima di tutto, acquistarono dei pratici zainetti da viaggio, poi vari viveri e acqua. Mentre si dirigevano verso il negozio di vestiti, i due notarono un uomo nero, con degli occhiali da sole e una grossa cicatrice a x nella fronte.
- tu vù cumprà?- disse questo rivolgensosi a kudo
- no, grazie, non ci serve niente- rispose cordialmente
- dai, questo venire 5 euri –
- davvero non ci serve niente- disse Hikari.
I due si allontanarono velocemente, e si diressero verso il negozio di abbigliamento.
………………………………………………………………………………………………………TO BE CONTINUED…………………………