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Autore: Lafilledesfleurs96    29/05/2016    1 recensioni
Chanel Hemmings è la classica brava ragazza: bella, dolce ed ingenua, non fuma, non beve e non esce dai suoi canoni di figlia modello.
Harry Styles, suo fidanzato, è il suo perfetto opposto: il don giovanni di tutta la scuola, affascinante e carismatico, ma non abbastanza innamorato... o forse si?
Justin giocherebbe sporco pur di portarsi a letto Chanel, ma perchè tanto interesse attorno a una ragazza che non vuole saperne di lui?
Un mix di risate, gioie, dolori, delusioni, per una fanfiction un pò alternativa....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7 

HARRY 

Non appena arrivai, parcheggiai subito la mia range rover nera, di fronte la casa William.

Aveva il motore ancora in fibrillazione, tanto era la velocità a cui avevo corso. Ogni volta che premevo il piede sull'acceleratore sentivo le palpitazioni del cuore aumentare, e la mia adrenalina salire ai livelli massimi.

Avevo ricominciato con le gare clandestine, e la prossima a cui avrei partecipato, si sarebbe tenuta verso dicembre. Dopo l'arresto dell'ultima volta, ero molto più cauto e preferivo evitare gare a cui sapevo avrebbero partecipato solo dilettanti: io puntavo a pesci molto più grossi.

I miei genitori non ne sapevano niente, e se anche ne fossero venuti a conoscenza avrebbero venduto la mia Lamborghini opaca, quindi gli unici ad esserne al corrente erano Louis e Zayn.

Mi guardai per l'ultima volta nello specchietto retrovisore per aggiustare i ricci, come al solito spettinati ma ugualmente sexy, dopodiché scesi dell'auto. Da fuori l'abitazione si sentiva già rimbombare la musica house e dalle finestre lampeggiavano le luci stroboscopiche.

Appena entrai sentì un forte odore di vodka invadermi le narici arrivandomi dritto al cervello e subito me ne vene voglia. C'erano ragazzi e ragazze che entravano ed uscivano da tutto le parti della casa, quelli che ballavano, quelli che si baciavano e quelli che sul divano invece passavano direttamente alla fase successiva. Quella casa era gigante, infatti feci fatica ad avvistare Louis e Zayn.

"Guarda Zayn, il piccolo Harold ci ha raggiunti" disse Louis quando mi avvicinai a loro.

"Già, credevo che paparino Des non ti avrebbe fatto venire, non lo ricordavo così permissivo" fece ironico Zayn portandosi il bicchiere che aveva in mano alle bocca.

"Paparino Des non sa niente" affermai fulminandolo con lo sguardo "E non ricordarmelo idiota visto che se sto ai domiciliari, è solo per colpa tua e della Collins, che dovrebbe farsi una scopata di tanto in tanto"

"Amico, quello non se la tromba nessuno dalla guerra d'indipendenza" disse Louis dandomi una leggera pacca sulla spalla.

"Magari potresti portartela a letto tu Zayn, visto che sei il suo preferito" proposi, ricalcando l'ultima parola. Tra la professoressa d'inglese e il bruno non era mai scorso buon sangue e il loro era un odio che si portava avanti già dal primo anno.

Il moro fece spallucce "Spiacente, sono fidanzato"

"Capirai, ha più corna Kelsie che tutte le renne di babbo natale messe assieme" disse Louis guardandomi complice.

"Che esagerazione, mi sarò scopato tutt'al più una decina di ragazze da quando stiamo insieme"

"Si certo, in questa settimana però" affermò ancora Louis ridendo.

Io intanto mi stavo guardando intorno per cercare una tra quelle ragazze che mi colpisse, ma era difficile trovare qualcuna che mi attraesse davvero, anche perché la maggior parte me l'ero già scopate tutte.

Su un divanetto vidi seduto Luke, il fratello di Chanel, con una biondina sulle gambe, e non appena anche lui notò che lo stavo osservando, girò lo sguardo verso di me. Se gli occhi avrebbero potuto uccidere, io sarei già morto per mano di Luke Hemmings. Sapevo quanto mi odiasse e a me non stavo di certo simpatico.

Ero sicuro che prima o poi il nostro astio sarebbe sfociato in molto più che semplici occhiate omicide, e se fino ed allora non era ancora successo l'inevitabile, era solo grazie a Chanel, era per lei che entrambi preferivamo non agitare le acque.

Certo anche io, se avessi avuto una sorella con un fidanzato che la trattava nello stesso modo in cui io trattavo Chanel, l'avrei detestato, ma fortunatamente io ero figlio unico. Ad un certo punto però, la mia attenzione venne attirata da una ragazza che vidi scendere dalle scale del piano di sopra.

Aveva lunghi capelli marroni e un fisico slanciato fasciato da un vestito nero quasi trasparente, ma la cosa che più mi colpì fu sicuramente la terza di seno.

 

"Ragazzi chi è quella?" domandai indicando la brunetta


"Chi, Kendall?" mi chiese Zayn "E' la sorella di William se non sbaglio, vero Lou"


Louis annuì "Ma credo che sia più grande di lui di almeno paio di anni"


Ma non finì di parlare che già mi stavo avviando verso la cucina, dove l'avevo vista entrare.


"Ma dove stai andando?" mi domandò Louis alle spalle


"A sbattermela ovviamente" risposi cercando di alzare la voce al di sopra del volume della musica.


Non appena entrai nella cucina, subito la vidi posare i suoi occhi castani su di me, ma feci finta di nulla e presi una bottiglia di vodka liscia sul bancone e comincia a versarmela nel bicchiere.


"E inutile che bevi la vodka da sola, senza niente. Fai prima a berti l'acqua" bingo pensai, non appena la sentì parlare.


"Allora..." le sussurrai avvicinandomi "potresti prepararmi qualcosa tu"


Lei mi fece un mezzo sorrisetto compiaciuto "Ti va un bloody Mary, è sempre a base di Vodka" mi propose


"So benissimo che cos'è un bloody Mary" dissi concentrato, più che sul suo viso, sulle sue tette.


Lei a quel punto prese vari ingredienti e cominciò a preparalo con lo sguardo che ogni tanto si alzava verso di me. Mescolò succo di pomodoro e di limone insieme ad altre spezie piccanti in un bicchiere di vetro, dopodiché me lo porse.

Portai il bicchiere alle labbra e sempre non interrompendo il contatto tra i nostri occhi, cominciai a berlo lentamente. Il liquido bruciava attraverso la mia gola mentre la vedevo torturarsi le labbra contornate dal rossetto rosso fuoco, già impaziente.

Quando, svuotato il bicchiere lo posai di nuovo sul bancone, lei si avvicinò e ad centimetro della faccia mi domandò "Allora, com'è stato?"

"Molto... intenso" dissi con fare provocatorio.

"Ti va di... andare al piano di sopra" mi bisbigliò ad un orecchio e lasciai che a risponderla ci pensasse il cavallo basso nei miei pantaloni attirandola a me. 

Lei a quel punto mi guardò con occhi carichi di malizia, mi prese la mano trascinandomi fuori dalla cucina. Era stato fin troppo semplice, come bere un bicchiere d'acqua, o di vodka liscia come sosteneva la bruna. 

Sinceramente credevo mi avrebbe reso la vita più difficile e invece aveva fatto tutto lei: erano tutte identiche e tutte così fottutamente troie.

Quando attraversammo il salone, una vampata di calore mi colpì subito, era carico di persone, la puzza di alcool si era fatta più intensa e la musica decisamente ad alto volume dava il colpo di grazia.

Ecco perché preferivo non portare Chanel a quel genere di feste, lei era così bella e delicata che in mezzo a tutta quella marmaglia di gente avrebbe stonato. Non era il posto per lei, e infatti gli avevo categoricamente proibito di andarci, preferivo stesse a casa a rompermi di chiamate, piuttosto che portarmela appresso e preoccuparmi di quello che avrebbero potuto fargli se non l'avessi tenuta sott'occhio.

Mentre salivo le scale per andare al piano di sopra, intravidi Louis e gli feci l'occhiolino come a dire "missione compiuta". Lui in tutta risposta mi guardò esasperato e scosse la testa mimando con le labbra "sempre il solito".

La brunetta mi portò in quella che pensavo fosse la sua camera, visto che quella era casa sua, e chiuse la porta a chiave dietro di lei. Non appena si avvicinò, non mi stesi neanche sul letto, che subito si avventò sulle mie labbra carica di desiderio, appoggiando le sue mani sul mio petto. 

Io cominciai a palpare ogni parte del suo copro e man mano la privai del vestito che già non aveva. Lei boccheggiava di tanto in tanto per prendere aria, e una volta in intimo, mi cinse la vita con le sue gambe. 

A quel puntò cominciò a sbottonarmi la camicia a quadretti rossi e neri che stavo indossando, sempre non interrompendo il contatto tra le nostre labbra, e scoprendo la moltitudine di tatuaggi che ricoprivano il mio petto. A quel punto la slacciai anche il reggiseno e mentre lei stava per fare la stessa cosa con il pantalone, senti una voce allarmata, chiamarmi da fuori alla porta


"Harry sei qui?" era Louis


Feci a Kendall il segno di stare in silenzio "Louis, sono occupato, che cazzo vuoi?!" domandai scocciato


"Si tratta di Chanel" disse e al nome della ragazza mi ero già precipitato fuori la porta 

 

 

 

 

 

 

IL MIO SPAZZIETTO ^-^ 

Ragazze eccomi ritornata, un po' più veloce del solito, ma a questo capitolo voglio lasciarvi un pò con l'amaro in bocca (muahahahahah). Scherzo, lo aggiornerò al quanto prima, e come al solito spero tanto tanto tantissimo che il capitolo vi sia piaciuto. Volevo ringraziare per la millesima volta le persone che votano la mia storia, la commentano (anche con gli smile, almeno so che vi piace) e la leggono. 

Grazie

Grazie Grazie 

Grazie Grazie Grazie 

Un bacio e ci vediamo al prossimo chappy <3 <3 

   
 
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