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Autore: Its a beautiful day    29/05/2016    0 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando mi alzo per fare colazione, Zayn non c'è.
L'ho sentito rientrare parecchio tardi stanotte. Quando ho guardato l'ora erano circa le quattro.
Ovviamente ho sentito la risatina di una ragazza.
Ho sentito Zayn parlare, e non sembrava per niente ubriaco. Quindi fa queste cose anche quando non è ubriaco.
Decido di smettere di pensarci, per evitare che un'ondata di rabbia mi invada, rovinandomi l'intera giornata.
Mangio un'arancia, dopo una ventina di minuti esco.
Dato che non ho voglio di vedere nessuno, mi faccio cinque fermate a piedi, per poi prendere il pullman.
Arrivo a scuola poco prima delle otto, e i miei amici sono già in classe.
Raggiungo le ragazze, che si lamentano per il fatto che io sia arrivata tardi. Rido con loro e poi mi siedo al banco.
Anche oggi seguo attentamente la lezione di matematica per assimiliare le ultime informazione che possono aiutarmi a recuperare il mio debito.
Giuro che odio la matematica con tutta me stessa. è davvero un repulsione la nostra: io odio lei, e lei odia me.
Almeno è una cosa reciproca.
Apetta, cosa? Mi stupisco dei miei stessi pensieri. Ormai non ci sto più con la testa: tutto quello che è successo con Zayn, le vacanze, la fine della scuola, mi stanno facendo letteralmente impazzire.
"Allora si va in vacanza tutti insieme?" Chiede Chiara all'ora di pranzo

"Dio, sì! Se riesco a recuperare il mio debito sì. Devo andarmene via da qui" sospiro

"Ma ve lo immaginate ragazzi? Noi, in una casa, per una settimana? Che sballo" Eddy è su di giri

"Niente erba" lo tronca Jessica

"Ma.." cerca di aggiungere

"Durante la nostra vacanza insieme non voglio erba. Diventate strani quando siete sballati" Eddy non continua la conversazione, ma penso che non sia completamente chiusa.

"Sarebbe davvero bellissimo" aggiunge Federico.
Oh, se andrò in vacanza, Federico sarà lì. Nella stessa casa.
L'idea un po' mi mette a disagio: pensare di dover condividere una casa, con una persona con cui ho condiviso così tanto, nella situazione in cui siamo ora, non è molto bello.
Però, cerco di non fossilizzarmi su questo pensiero. Ho seriamente bisogno di allotanarmi da tutta la merda che c'è qui, e rilassarmi un po'.
Continuiamo a parlare della nostra ipotetica vacanza, su dove potremmo andare e quanto potremmo stare.
Sono davvero eccitata all'idea di andare in vacanza con i miei amici: è la prima volta, e mi fa sentire.. libera. Libera però in modo diverso rispetto a un anno fa.
Lascio la mensa, dopo aver mangiato e torno a casa.
"Anche oggi matematica?" Zayn sta sbadigliando. Dev'essersi alzato da poco. Indossa ancora il pigiama, o meglio, indossa solo i boxer.

"Ehm, sì" dico cercando di non guardare il suo corpo. Noto solo ora il tatuaggio sulla gamba: un grosso lupo marrone, è tatuato al di sotto del ginocchio
"Bello" dico indicando il tatuaggio "Ma ora vatti a vestire"

"Grazie" ride e lascia la stanza. Lo osservo mentre cammina fin troppo lentamente fuori dalla stanza. Sa sicuramente di avere i miei occhi addosso, per questo lo fa.
Tolgo a fatica lo sguardo la lui, e tiro fuori il quaderno.
"Posso sperare nella tua attenzione oggi?" torna in cucina: si è messo solo i pantaloni

"Se rimani così no" le parole scivolano via da me, senza che me ne renda conto

"Cosa?" sorride

"Nulla. Cominciamo?" inizio a muovermi, cercando un motivo per mascherare l'imbarazzo

"Calmati" mi prende il mento fra le mani, in modo che io lo guardi negli occhi. Oh cazzo, è così bello. 
I miei occhi cadono sulle sue labbra, a pochi centimetri dalle mie. Le osservo. Osservo quanto siano perfette nelle loro linee sottili, e come il colore roseo le renda irresistibili.
Quando alzo gli occhi, noto che anche lui sta fissando le mie, e prima di allontanarsi si lecca le labbra.
Giro immediatamente la testa, in preda ad una strana sensazione: lui voleva baciarmi
"Allora, continuiamo con le disequazioni" mi dice, aprendomi il quaderno

"Okay" dico
Continua a spiegarmi, cosa devo fare e come devo fare, mentre mi aiuta a fare qualche esercizio. Ha il viso accanto al mio orecchio, quindi posso sentire il suo respito caldo su di me, di nuovo. Il che mi manda dei brividi in tutto il corpo, ma cerco di non pensarci.
Dopo due soli pomeriggi, ho capito come fare e ormai riesco a risolvere quasi tutte le disequazioni.
"Grazie, davvero" gli dico chiudendo il quaderno

"Figurati. Almeno te ne andrai un po' fuori dai coglioni" ride, ma non sembra così entusiasta del fatto che vada via per le vacanze

"Che simpatico" gli faccio il verso

"Giorgia?" mi chiama

"Sì?"

"Nulla" mi sorride

"Oh, okay" rimango un po' delusa "Posso venire alla prossima corsa che farai?"

"Era quello che volevo chiederti io" dice imbarazzato

"Davvero?" sono piuttosto sorpresa

"Sì" risponde ancora più imbarazzato "Comunque, certo che puoi venire. Corro stasera"

"Va bene. Mi sta simpatico quel Calum" rido, però lui non si unisce alla mia risata.
Salgo a farmi una doccia, mentre aspetto che la cena sia pronta.
Da quando Zayn è arrivato in questa casa, indubbiamente il nostro rapporto è cambiato.
Lui è sempre il solito stronzo, ma sta iniziando a comportarsi in modo diverso.
Il che, ovviamente, mi confonde. Ho davvero bisogno di andaremene da qui, per risistemare il casino che ho in testa, e passare dei giorni con Federico magari aiuterà.
"Gio, è pronto" Zayn apre la porta del bagno

"Cazzo Zayn! Puoi evitare?" mi tiro la tendina per coprirmi

"Scusa" fa spallucce ed esce.
Che dio mi aiuti a non spaccargli la faccia. 
Mi vesto velocemente e con i capelli ancora bagnati, scendo a cena
"Zayn mi accompagna da Veronica dopo cena" dico, cercando di coprirci entrambi

"D'accordo, non tornare tardi però. Domani c'è scuola" mi ricorda Giulia

"Tranquilla" le sorrido "Giu, posso chiederti una cosa?"

"Dimmi" sorride

"Per la vacanza con i miei amici?"

"Ti concedo un weekend"

"Un weekend?" esclamo

"Prendere o lasciare" incrocia le braccia 

"Ma stiamo scherzando? Almeno cinque giorni" urlo

"Giorgia, non mi urlare addosso" mi minaccia mia cugina

"Giorgia basta" Zayn interviene

"No, non la finisco. Un weekend? Gli altri staranno due settimane e io mi devo accontentare di un solo weekend? È un ingiustizia!" urlo

"Finiscila se non vuoi che ti faccia rimanere a casa stasera e non ti mandi nemmeno in vacanza" sbatte un pugno sul tavolo. Zayn mi trascina in cucina

"Cosa stai facendo? Rischi di farti saltare l'intera vancaza!" dice

"Vacanza? Vacanza? Tu la chiami vacanza?" rido piuttosto incazzata

"Sempre meglio di niente no? Avanti finiscila di fare la bimba viziata e vai a chiedere scusa a tua cugina. Ho bisogno che tu venga con me stasera"

"Che cosa?" rimango colpita dalle sue parole. Lui ha bisogno.. di me?

"Nulla, vai e chiedi scusa" mi spinge verso la sala da pranzo. Giulia è silenziosa mentre finisce di mangiare, ma posso scorgere la rabbia sul suo viso.

"Scusa" sbuffo. Alza la testa, mi guarda un attimo, poi risponde

"Non importa, ma non urlarmi più contro" l'abbraccio.
L'aiuto a sparecchiare e corro di sopra a preparami: il piccolo fuori programma ci ha rubato un po' di tempo.
Partiamo con dieci minuti di ritardo per colpa della mia maglietta che giocava a nascondino.
Arriviamo nello stesso posto dell'altra volta. Solita zona fatiscente, soliti lampioni rotti, ma qualche graffito in più.
Cerco in mezzo alla gente il ragazzo dai tratti orientali che mi ha 'sorvegliata' la scorsa volta ma vedo solo il ragazzo biondo del bar
"Zaayn!" il ragazzo lo saluta

"Niall, amico, come stai?" si salutano prendendosi per mani, e battendosi una pacca sulla spalla. Tipico saluto maschile. Che monotonia.

"Bene e tu?" poi si gira verso di me "Ma noi ci conosciamo o sbaglio?"

"Sì sono la ragazza che è venuta a chiederti di Louis" gli porgo la mano "Piacere Giorgia"

"Niall" mi prende alla sprovvista, attirandomi a sè e baciandomi sulla guancia. Non si usa dare la mano, tra.. di loro?

"Correrai stasera?" Zayn cerca di distrarre Niall, mentre mi spinge leggermente dietro di lui, lontana dal ragazzo biondo. Ma che sta facendo? Mi rimetto affianco a lui, anzi mi avvicino ancora di più a Niall.
Zayn mi fulmina con lo sguardo, e alza poi gli occhi al cielo.
"Certo, devo ancora farti il culo" ride

"Sogna amico!" ridono entrambi. Mentre loro continuano la conversazione io mi guardo intorno: ci sono meno moto rispetto all'altra volta, ma mancano ancora venti minuti all'inizio quindi mi aspetto che ne arrivino altre.
Ovunque mi giri, ci sono delle ragazze che si strusciano su qualche ragazzo e posso anche vedere, qualche 'coppia' che si bacia senza pudore. Lui che affonda le mani nel culo di lei, e lei che poggia la mani sul cavallo dei pantaloni di lui.
Dietro a una baracca mi sembra di vedere una ragazza inginocchiata.
Non mi scandalizzo, ma tutto mi mette molto a disagio, e solo ora capisco che questo è il mondo di Zayn.
Lui è come loro, sfacciato e senza limiti, e io non potrò mai avere a che fare con lui.
Siamo troppo diversi, e non potrebbe funzionare. Ma non dovrei nemmeno preoccuparmi di questo, dato che Zayn non prova alcun interesse verso di me.
Anche se alcuni suoi comportamenti mi prendono alla sprovvista
"Che c'è?" mi chiede Zayn, portandomi un braccio sulla vita, e abbassandosi per parlarmi nell'orecchio. Mi irrigidisco sotto il suo gesto e trovo a malapena la forza di parlare

"Nulla, mi stavo solo.. guardando in giro" segue la direzione dei miei occhi, e nota anche lui la ragazza inginocchiata. 
"Andiamo" mi tira via da quell'immagine portandomi più lontano "Forse non avrei dovuto portarti qui. Non è il posto per una ragazzina come te" si passa la mano tra i capelli

"No, va bene" sorrido "Ho sedici anni, non dieci. Non mi sconvolge vedere una ragazza che si spompina uno" rido

"Spompina? Esiste almeno questa parola?" ride

"Non lo so" ridiamo intrambi

"Stai qui con Calum, non ti allontare assolutamente da lui. Non sai che persone puoi incontrare qua dentro"

"Un'idea ce l'avrei" dico fissando le innumerevoli coppie che si scambia tutt'altro che casti baci.
Saluto Calum, e dopo aver guardato un ultima volta Zayn, lo osservo dirigersi verso la sua moto. Prima che se ne andasse, mi è sembrato di vedere una forte preoccupazione nei suoi occhi. 
Sale in sella, e si gira ancora una vola a guadarci. Alzo i pollici e mimo con le labbra 'okay' per tranquillizzarlo. Annuisce, e si mette in posizione.
Dieci secondi dopo, partono. Faccio un salto all'indietro, spaventata dal rombo dei motori. Calum mi mette un braccio sulla spalla, sorridendomi. Il suo gesto mi tranquillizza un po'.
Osservo le moto allontanarsi e farsi piccoli puntini neri in movimento, che poi spariscono. Si posso ancora udire i rombi dei motori, anche se i decibel sono scesi notevolmente.
Ad un certo si sente uno schianto.
Un ragazzo è caduto.
Mi si blocca il respiro, ed entro nel panico: se quel ragazzo fosse Zayn? Sapeva già che c'era qualcosa che non andava? Questo spiegerebbe la sua espressione preoccupata.
Rimango immbile, mentre gli occhi cominciano ad inumidirsi.
Se fino a ieri il percorso che devevano fare sembrava cortissimo, oggi invece sembra infinito.
Mille pensieri si insinuano nella mia mente: Zayn che scivola e cade dalla moto. È incosciente per terra, non si muove.
Dio, solo al pensiero, mi sento male.
Inizio a scorge una moto, poi due, poi tre. Ma la moto di Zayn non c'è.
Sento le gambe tremare, e Calum mi stringe di più. Ringrazio il cielo che ci sia lui, perché se non ci fosse cadrei per terra, in preda la panico.
Posso sentire la sua preoccupazione nel suo respiro irregolare: mi sono dimenticata che il suo amico corre insieme a Zayn. Gli metto una mano intorno alla vita, e una sul petto, in segno di conforto.
Mi sorride leggermente, ma appena alza la testa torna serio. Fissa il gruppo di moto in arrivo, cercando di individuare il ninja verde. 
Sento un rombo fortissimo, e sento una moto prendere velocità. Cerco di mettere a fuoco la moto: è rossa.
Respiro di nuovo quando capisco che è la moto di Zayn, e soprattutto quando vedo che è perfettamente intatta. Quindi non è stato coinvolto nell'incidente.
Nonostante fosse parecchio più indietro degli altri, riesce a rimontare e tagliare il traguardo per primo, seguito poi da Luke.
Appena scende dalla moto, gli corro incontro e lo abbraccio, affondando la testa nel suo giubbotto di pelle. Alza le mani, confuso, ma poi me le poggia sulla schiena. Si toglie il casco e lo appoggia sulla moto
"Va tutto bene" mi sorride alzando il volto

"Pensavo ci fossi tu al posto di quel ragazzo" appena capisco cos'ho appena fatto mi stacco "Come sarei tornata a casa?" 

"Certo certo" mi sorride. Mi aggrappo al suo braccio e insieme andiamo a ritirare il premio.
Mentre andiamo verso l'organizzatore della corsa, passiamo davanti ad una ragazza in lacrime: un ragazzone alto la tiene tra le braccia, mentre lei piange senza controllo. Dev'essere collegata in qualche modo al ragazzo coinvolto nell'incidente.
Distolgo lo sguardo appena incontro il suo, pieno di dolore. Mi aggrappo ancora di più al suo braccio, e andiamo avanti, mentre cerco di cancellare le grida della ragazza che si sono fissate nella mia mente.
"Sei stato grande!" un uomo sulla quarantina gli da una pacca sulla spalla

"Grazie John" gli sorride

"Ecco i tuoi soldi. Complimenti ragazzo, sei davvero un mostro"
Lasciamo l'uomo, e raggiungiamo Calum. Salutiamo anche lui e saliamo in sella alla moto, per tornare a casa.
Appoggio la testa sulla schiena di Zayn, e fisso la città, persa nei miei pensieri.
Quel.. John avrà sì e no quarant'anni e gioca ancora con questi ragazzi. Gioca con loro come un bambino gioca con le automobiline.
Usarli per far soldi, fregandosene altamente della loro sicurezza. Per lui sono solo una macchina per i soldi.
Quello che mi fa più incazzare è che Zayn gli va dietro. Fa quello che lui gli dice, fregandosene anche lui della sua stessa sicurezza.
Scendiamo silenziosamente dalla moto ed entriamo in casa
"Hai mai pensato, beh, di smettere di correre?" gli chiedo, prendendo un bicchiere dalla credenza. Le urla della ragazza in lacrime, si ripetono nella mia mente, mentre il suo suo viso rigato dalle lacrime prende possesso della mia testa

"Che? No. Non ho intenzione di smettere di correre per un bel po' " ride "Quello che è successo a quel ragazzo è normale Gio. Sono i rischi che uno corre quando fa queste cose"

"Non dovrebbe nemmeno affrontarli se non facesse 'queste cose ' " mimo le virgolette con le dita

"Cos'è fai la fidanzata prottetiva ora?" sembra scocciato

"Che? Non sono la tua ragazza" rispondo disgustata. Anche se l'idea di essere la sua ragazza non mi disgusta così tanto

"Allora non comportarti da tale" sbatte il bicchiere sul tavolo e sale in camera.
Assurdo. Uno si preoccupa per lui, e lui regisce così? Non ci posso crede, non posso credere di provare anche solo un minimo sentimento per lui.
Sono stanca di litigare, stanca di farmi dire cosa fare, e stanca dei suoi continui sbalzi d'umore.
Prima mi dice che ha bisogno di me, e poi mi tratta così.
Basta, è ora di finirla.
Mi addormento stravolta ma vengo svegliata poco dopo dalle urla di Zayn. Un altro incubo?
Salto dal letto, e corro in camera sua
"Ehi, non è nulla. È tutto finito" Lo sveglio, appoggiando la sua testa sulle mie gambe e accarezzandogli i capelli

"Rimani" sussurra a denti stretti.
Non rispondo, in quanto sembrasse più un ordine che una domanda, perciò mi limito a stare zitta e continuare a giocare con i suoi capelli. Si alza per programmare la sveglia, e si sdraia, facendomi spazio nel suo letto.
È la seconda volta che dormiamo insieme, la seconda volta che ha un incubo. Vorrei davvero chiedergli cosa sogna, cosa lo terrorizza a tal punto, ma so che non me ne parlerebbe mai.
Appoggia la testa sul cuscino e qualche minuto dopo mi attira a sè, cingendomi con le braccia. Incastra la testa nell'incavo del mio collo, insiprando profondamente. Lo vedo rilassarsi, e il cipiglio in mezzo alla fronte si rilassa.
Mi chiedo se i suoi incubi abbiano a che fare con me. 
Cioè oddio spero di no. 
Non vorrei mai essere un suo incubo, ma se magari sono collegata in qualche modo a questi.
Per fortuna i miei pensieri non hanno il tempo di invadera la mia mente perché il sonno mi porta via dalla realtà.

   
 
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