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Autore: Vagabonda    13/04/2009    19 recensioni
Stanca di abitare sotto lo stesso detto dell'odiata matrigna, Bella decide di scappare di casa, andando a vivere con la cugina a Parigi. Qui le due ragazze trovano lavoro presso una pasticceria nella quale un giorno entrerà un ragazzo che cambierà dolcemente la vita di Bella...chi sarà mai? Vi do un indizio: bellissimo, capelli ramati, occhi color ambra...
Edward: In un batter d’occhio fui steso sul letto, il fiato corto per l’eccitazione. Solo ora mi rendevo conto degli avvenimenti di quella mattina. Tornai a osservare il soffitto, immerso in pensieri nuovi. Infatti ora tra le pieghe del legno mi sembravano lunghi capelli castani e al centro vedevo chiaramente un paio di grandi occhi color cioccolato.
Bella: Avevo le farfalle nello stomaco, la testa mi girava e mi sembrava di avere la febbre. Quel giorno mi ero presa una malattia tremenda e incurabile. Eh sì, mi ero proprio innamorata!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Parcheggiai la mia Volvo davanti a casa loro e aiutai Bella a scendere dalla macchina. Era così stanca che faticava a tenersi in piedi, sua cugina invece saltellava davanti alla porta. Ci aveva sommerso di parole per tutto il viaggio di ritorno. A quanto pareva in Alice aveva trovato una degna compare, si erano di già scambiate il numero di telefono e avevano un appuntamento all’insegna dello shopping per il sabato successivo.
-Ce la fai a camminare? Se vuoi ti porto io- proposi a Bella, che era appena inciampata nei suoi stessi piedi.
-No no, faccio da sola…- mormorò lei, gli occhi semichiusi.
Ignorando la sua risposta, la sollevai senza alcuno sforzo, per me era leggera come una piuma. Il suo profumo mi avvolse, disorientandomi per un istante. Non mi ero ancora abituato a quella fragranza sublime, che avevo avuto modo di apprezzare più volte quella sera. I momenti belli passati insieme erano stati tanti: quando aveva conosciuto la mia famiglia mi ero sentito orgoglioso di lei, fiero di presentarla ai miei genitori. Ma la parte migliore era stata di sicuro quando avevamo ammirato insieme quel tramonto suggestivo dalla finestra della mia camera.
Il mio piano era stato un successone, il regalo le era piaciuto e non ero riuscito a trattenermi da farle tutte quei complimenti, uno più sincero dell’altro. Insieme a lei, mano nella mano, davanti a tutta Parigi, mi ero sentito felice come non mai. Non osavo, non volevo sperare di aver trovato ciò che cercavo da quasi cento anni. In Bella vedevo la compagna che sognavo da sempre, ormai sapevo di amarla e avrei voluto che anche lei mi ricambiasse, così da poter restare insieme per sempre. D’altra parte, non desideravo condannarla ad un’esistenza fatte di rinunce quali la mia, solo per colpa del mio egoismo. Aveva davanti una vita meravigliosa e di certo non sarei stato io a privarla delle esperienze future. Al massimo avrei potuto starle vicino, consolarla quando soffriva o rubarle uno dei suoi splendidi sorrisi. Ma il giorno in cui avrebbe trovato un degno compagno, allora io mi sarei ritirato nell’ombra, lasciandole vivere la sua vita umana, così come doveva essere.
-Ehi voi due, piccioncini, sbrigatevi!- ci chiamò Arianna.
Era già entrata in casa, lasciando la porta aperta. Titubante la seguii, portando Bella dentro, che nel frattempo si era addormentata tra le mie braccia.
-Dove la deposito?- chiesi alla sua amica.
-Oh, mettila pure sul letto, poi ci penso io- disse lei, parlando come se la cugina fosse una merce da scaricare.
Ridacchiai, mentre andavo verso la camera che Arianna mi aveva indicato.
Era la stanza più grande di tutta la casa, ai lati un grande armadio percorreva tutto il perimetro, al centro vi era il letto matrimoniale, composto da due letti singoli uniti. Vi poggiai Bella delicatamente, sedendomi accanto a lei. Com’era graziosa, quando dormiva! Anche nel sonno, le guance erano rosee, come da sveglia, ma il respiro più profondo e calmo. Sembrava così in pace da trasmettere anche a me una certa tranquillità. Sentii dei passi avvicinarsi, era arrivato il momento di congedarmi. Con un ultimo sguardo, accarezzai il delicato viso del mio angioletto, poi feci per alzarmi. Ma la mia mano fu trattenuta da una più piccola, che intrecciò le sue dita con le mie
-Non andare…- disse Bella con voce flebile.
Sorrisi –Tranquilla, ci vediamo domani-
Si mosse a disagio –N-no, resta…-
-Ci separano solo poche ore, e tu hai bisogno di dormire…-
-Stai qui con me- mormorò, più addormentata che sveglia, poi mi tirò a se.
In un attimo mi ritrovai sopra di lei, la mia bocca all’altezza del suo collo. Subito smisi di respirare e, con un grande sforzo di volontà, mi allontanai da lei. Se avesse saputo quanto era stata vicina alla morte…
Con un sospiro la guardai un’ultima volta –Buona notte, mia Bella addormentata- sussurrai, dopodiché mi voltai e velocemente varcai la soglia della sua casa.
Mi infilai nella Volvo e girai le chiavi. In quei momenti, quando avrei voluto scappare da tutto e tutti, mi scocciava e non poco essere costretto ad andare alla moderata velocità della mia macchina. Sapevo benissimo che a piedi sarei stato molto più rapido. Ciò nonostante, quando sentii le fusa del motore, mi sentii beato, e con rinnovata tranquillità presi a girovagare per le strade di Parigi addormentata.
Anche di notte la città era sublime, attorniata da quell’alone di malia che la caratterizzava. Ero fermamente convinto sulla magia che permaneva in Parigi, sulle cose straordinarie che potevano accadere in quel luogo misterioso. Come conoscere una ragazza fantastica come Isabella Swan.
Da quando l’avevo incontrata, mi chiedevo spesso se il destino non avesse voluto giocarmi un brutto tiro, facendomi apprezzare il frutto proibito per poi portarmelo brutalmente via. Bella era tutto quello che volevo, la mia cantante, il mio destino. Ma non poteva, non doveva essere mia. E per questo soffrivo, soffrivo terribilmente.
Dopo aver girovagato per ore senza una meta, con questi tristi pensieri per la mente, mi decisi a tornare a casa. Fui accolto dalla mia famiglia al completo, che a quanto pareva mi aveva aspettato per parlarmi.
-Finalmente Edward! Pensavamo che Bella ti avesse rapito!- disse Emmet, sogghignando.
Gli rivolsi un’occhiata inceneritrice, ma già sentivo l’atmosfera alleggerirsi.
-Purtroppo no Emmet, anche se di sicuro l’avrebbe fatto con molta delicatezza, al contrario di te-
Dopo un finto sguardo offeso da parte sua, scoppiammo entrambi a ridere, seguiti a ruota dagli altri.
Ad un tratto sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla e, voltandomi, vidi mia madre fissarmi commossa.
-Mi sembra una ragazza straordinaria Edward, sono davvero contenta per voi-
Ah dolce Esme, sempre a preoccuparsi per la felicità dei suoi figli!
-Grazie, mamma- risposi sincero.
Fece per abbracciarmi ma fui brutalmente tirato via da un piccolo folletto dispettoso.
-Edward! Edward! Edward!- continuava a ripetere Alice, saltellando da una parte all’altra.
-Calmati sorellina!- le dissi, ridendo della sua esuberanza.
-E come faccio?! Ho appena trovato la mia anima gemella!- esclamò contenta.
-Pensavo tu l’avessi già…- disse io, lanciando un’occhiata alludente al povero Jasper, che da un angolo fissava, anch’egli divertito, la piccola vampira.
-Oh sì, ma lui non conta in questo caso- ribatte lei, facendo un cenno di sufficienza verso il vampiro biondo –mi riferisco alla cugina di Bella! Oh Edward, grazie per avermela presentata!- continuò, buttandomi le braccia al collo.
-Figurati!- dissi, rispondendo al suo abbraccio –così forse lascerai in pace noi, smettendola di trattarci come le tue cavie!-
Si staccò, guardandomi male, ma il momento dopo un altro sorriso smagliante era comparso sul suo volto.
-Ad ogni modo, anch’io penso che Bella sia perfetta per te e non vedo l’ora di dover organizzare il vostro matrimonio!- trillò, ma prima che potessi ribattere, era già sparita su per le scale, seguita a ruota dal suo ragazzo.
Scossi la testa, rassegnato e divertito.
-Figliolo, posso parlarti?- disse una voce, e voltandomi mi trovai faccia a faccia con mio padre.
Mi accorsi solo allora che eravamo rimasti soli nel grande salone, mia madre era andata in cucina a riordinare mentre sentivo i miei fratelli ai piani di sopra.
-Dimmi- gli risposi attento. Eravamo entrambi in piedi, posizione che due normali persone non avrebbero mai adottato per parlare, ma lontano dagli umani non avevamo bisogno di fingere e potevamo dare libero sfogo ai nostri istinti vampireschi.
Poggiandomi una mano sulla schiena mi condusse nell’ampio giardino, dove iniziammo a passeggiare.
-Edward- cominciò, fissandomi –anche io sono d’accordo nell’affermare che Bella mi sia parsa una meravigliosa ragazza, e dal modo in cui la guardi ho intuito che devi tenere molto a lei- si fermò, aspettando un mio cenno.
Annuii -È così-
Sospirò –Lo immaginavo. Vedi, ho bisogno di sapere cosa hai intenzione di fare, perché se ci tieni veramente dovrai essere sincero con lei. Non puoi rischiare di farla soffrire, né tanto meno di illuderla.-
-Papà, non ho intenzione di fare nessuna delle due cose: per quanto mi riguarda, vorrei poterle dire tutto e passare con lei il resto della mia esistenza. Io l’amo Carlisle, e l’amerò per sempre- conclusi tristemente –ma so di non poterla condannare alla nostra vita, non ne è giusto né umano nei suoi confronti-
Sentii il tocco leggero della sua mano sulla mia spalla, lo guardai e alla luce della luna i lineamenti perfetti parevano distorti da un tumulto di emozioni: felicità, indecisione, dolore.
-Ma tu non devi costringere nessuno! Ho visto quanto i tuoi sentimenti per lei siano leali e sinceri e se tu vorrai chiederlo, ma soprattutto lei accetterà, potrete passare l’eternità insieme.-
Strabuzzai gli occhi –Stai dicendo che…se volesse potrei davvero trasformarla?-
Assentì col capo – È la tua cantante Edward, te ne sei accorto?-
-Sì, ma ciò non significa che posso costringerla a diventare come noi!-
-Certo, ma trovare la propria cantante per un vampiro è più unico che raro. Quelli della nostra razza possono trascorrere anche l’intera esistenza in completa solitudine, solo perché la loro cantante è già morta. Figlio mio, tu hai avuto la fortuna di incontrarla, e non voglio che debba soffrire quando ce ne andremo. Perciò, se vorrete entrambi, la trasformazione si potrà fare.-
Ero ancora incredulo –Sul serio?-
Mio padre sorrise e lo abbracciai felice. Avrei potuto stare insieme a Bella per sempre! Non desideravo altro, e speravo tanto che lei fosse d’accordo.
-Prima però devi confessarle il nostro segreto- mi ricordò lui.
-Troverò l’occasione- dissi sicuro.
Cingendomi un’ultima volta, Carlisle si allontanò per raggiungere la moglie.
Rimasi ore a fissare la luna, poi corsi a casa di Bella e passai il resto della notte a vegliare sul suo sonno.





Allora, come avrete potuto notare questo era più un capitolo di passaggio, ma mi sembrava necessario per ascoltare le opinioni dei vari Cullen su Bella (e di Alice su Arianna XDXD) e per dimostrare quanto sia forte l'amore di Edward nei suoi confronti...spero comunque che vi sia piaciuto!

Per ringraziare:

keska: carissima! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Hai ragione, magari ora che le due pazze si sono trovate lasceranno in pace la povera Bella..^^
Shinalia: grazie cara!
Lion E Lamb: ho visto che aprezzate i capitoli lunghetti, bene perchè in questa ficcy mi vengono sempre stratosferici!XDXD
kikka_la cantante di edward: *-* quanti complimenti, grazie bella!!
ale03: già, l'incontro con i Cullen è andato davvero bene! E quelle due si sono davvero trovate!^^
cullengirl: ^^ eccomi qua!
3things: eh già, purtroppo i principi azzurri come Eddino esistono solo nelle favole, ma chi lo dice che prima o poi anche noi non possiamo trovare l'anima gemella?? basta crederci...
Sabry87: XDXD ihih sono mitiche!
memycullen_93: grazie 1000 per i tuoi complimenti! vedrai che tra qualche capitolo si daranno una mossa!
Bella_kristen: certo, edward è sempre un galantuomo!
LadySile: O.O addirittura? comunque sono contenta che ti piaccia!
gerby88: grazie per gli auguri cara, ricambio anche se in ritardo! Felice che il chappy ti sia piaciuto, la parte di Arianna e Alice è stata divertente anche da scrivere!
PrincessMarauders: sìììì, andiamo tutte con le pazze!!@-@
mione94: hai ragione amore, adesso pensa a riprenderti dallo shok!^^


P.S. Quasi dimenticavo...BUONA PASQUETTA A TUTTI!^^



   
 
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