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Autore: Tessie_chan    30/05/2016    1 recensioni
Mi chiamo Aithusa Duchannes Kuruta, e non sono una ragazza come le altre. Sono una Maga, una Guardiana, e il mio unico scopo è proteggere gli umani,o come li chiamamo noi, i Mortali, dai demoni, dai Rinnegati e da tutto ciò che di oscuro e malvagio ci sia a questo mondo. Oggi ormai ho quasi vent'anni, sono trascorsi dieci anni dal giorno in cui ho perso quasi tutta la mia famiglia nell'attacco al popolo dei Kuruta, e sono sul punto di realizzare il mio destino: affrontare la Brigata dell'Illusione, e fare finalmente giustizia.
E' quasi come una roulette russa. Sto per giocarmi il tutto per tutto, potrei vincere e essere finalmente una donna libera, oppure potrei perdere e morire, abbandonando così tutte le persone che amo al loro destino.
La mia storia comincia cinque anni fa, dal mio esame per diventare Hunter. Perchè è in quell'occasione che ho incontrato le persone che hanno stravolto la mia vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Killua Zaoldyeck, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Lysandro era in camera sua, e camminava avanti e dietro per la stanza, turbato.
Che diavolo era successo ad Aithusa? Ormai sembrava un'altra persona! Il ragazzo continuava a pensare a come si era comportata con tutte quelle persone, che si trovavano lì solo per lei, all'alleanza che a quanto sembrava aveva stretto con Hisoka..
Non aveva nessun senso. Quella condotta non era proprio da lei. Quella risata così intrisa di cattiveria di poche ore prima, quell'atteggiamento così arrogante, quel cambiamento così improvviso e drastico... 
Ma la cosa che lasciava più perplesso il Mago era la decisione di Aithusa riguardo alla questione della scoperta della verità sull'attacco al popolo Kuruta. 
Aithusa infatti non aveva detto niente a nessuno, nemmeno a suo fratello Masahiro.
Ma perchè stava tenendo nascosta la verità ai fratelli? Che senso aveva? A meno che...
A meno che non ci sia sotto qualcosa.
Lysandro aveva cominciato a sospettare quando Aithusa gli aveva rinfacciato il fatto di averlo accolto nel castello. Quelle parole non avevano nessun senso, lei glielo aveva chiesto e lui aveva accettato, e solo perchè voleva stare vicino alla sorellina, non era stato mica un atto di carità! E poi quella cosa del portare rispetto... ma lui non le aveva mancato di rispetto in nessun modo! Loro erano amici, non estranei!
Ah no, c'era sotto qualcosa, sicuramente. Aithusa mentiva sistematicamente da anni, anche se odiava farlo, e dava un peso ad ogni singola parola che diceva. Non parlava mai a sproposito, e mentiva solo quando era estremamente necessario. Diceva sempre che le menzogne a titolo gratuito potevano essere letali, se passi la vita a dire bugie con uno scopo preciso.
Eppure in quel momento aveva mentito sapendo di mentire, e apparentemente senza nessun motivo.
Ma come Selina Duchannes diceva sempre: il fatto che tu non vedi una ragione per tutte le cose brutte che accadono non vuol dire che una ragione non ci sia.
Aithusa non mentiva mai senza motivo; se prima con lui aveva mentito, una ragione c'era di sicuro, e sicuramente c'erano grossi guai in vista. Ma prima di fare qualunque cosa doveva vederci chiaro.
Maledizione, che diavolo aveva in mente quella peste di una donna?!
***
Hisoka stava seduto su una sedia sistemata di fronte a una grande scrivania, dietro la quale era seduta Aithusa.
La Maga stava seduta rigida sulla sedia d'antiquariato, con la schiena dritta, i gomiti poggiati sul bordo del tavolo, e le dita intrecciate sotto il mento. Solo lo sguardo, altezzoso e duro come la pietra, stonava con quella posizione così rigida e professionale.
<< Le cose stanno così. Ti ho spiegato quali sono le mie intenzioni, e anche che non sono disposta a rinunciare. Questa nuova missione ha la precedenza su tutto il resto, e non cambierò idea in merito. Il punto è: sei disposto ad aiutarmi oppure no? >>
Hisoka sospirò annoiato << Non approvo assolutamente la tua decisione, lo sai. Se qualcosa va male mi rovinerai tutto il divertimento. >>
<< Allora ti conviene essere dalla mia parte, se ci tieni così tanto al tuo "divertimento". Altrimenti ti assicuro che non ti divertirai nemmeno un po'. >>
<< Senti, perchè dovrei fare questo per te? Avevamo un accordo preciso, e io l'ho sempre onorato. Perchè dovrei accettare di modificarne i termini? >>
<< Oh, per diversi motivi, ma te ne dirò solo tre. >> rispose Aithusa con un sorriso sprezzante << Il primo: se non accetti la mia offerta, l'accordo salta. Il secondo: perchè sono sicura che troverai il modo di divertirti comunque, nonostante il cambiamento di programma. E il terzo... >> Aithusa si sporse un po' di più verso di lui << Perchè me lo devi. Mi hai mentito per tutti questi anni su ciò che era accaduto davvero al mio popolo, quindi ora mi devi un favore. >> Aithusa tamburellò con le unghie sulla scrivania << Prendere o lasciare. >>
Hisoka sbuffò, infastidito. La ragazzina era diventata brava a trattare, niente da dire al riguardo.  Era evidente che aveva imparato a sfruttare al meglio gli insegnamenti che il padre doveva averle impartito sulla strategia e sulle negoziazioni.
Ma la freddezza, il distacco e la crudeltà nel stabilire le condizioni, quelle cose le aveva imparate da lui. 
Hisoka sorrise. Che meraviglia. Che risultato magnifico aveva ottenuto.
<< Bene, hai vinto. Ti terrò il gioco, e ti aiuterò con il tuo piano. >>
Aithusa annuì, ricambiando il sorriso << Ottimo. Così mi piaci. >>
***
E mentre i due Maghi discutevano nello studio, nel salotto si stava scatenando una crisi di nervi generale senza precedenti. Tutti gridavano contro tutti, in preda al panico e all'isterismo.
Inutile dire che i più agitati erano Kurapika, Masahiro e Killua. I tre Mortali stavano letteralmente facendo il diavolo a quattro ormai da un'ora, continuando a gridare parole sconnesse gli uni contro gli altri, e rinfacciandosi a vicenda i fatti avvenuti in passato: la fuga di Killua, il comportamento idiota di Kurapika, l'assenza di Masahiro nella vita dei fratelli durante i primi anni...
Alluka, Gon e Nex stavano cercando di farli smettere da almeno mezz'ora, ma tutto quello che ottenevano erano delle occhiatacce di tanto in tanto.
<< Ma l'hai vista o no nostra sorella? Sta andando verso le tenebre! Se non trova il modo di riprendersi, diventerà una Rinnegata! Come è potuta succedere una cosa simile, me lo puoi spiegare? >> stava chiedendo Kurapika furibondo.
<< A me lo chiedi? Cosa ne so io? Prima di andarsene stava bene! >> rispose Masahiro, ancora più furioso del fratello.
<< E a chi dovrei chiederlo? Sei tu che vivi con lei! Eri tu che avevi la responsabilità di ciò che le sarebbe accaduto! >>
<< Ti correggo, fratellino. Noi avevamo la responsabilità di ciò che le sarebbe accaduto! Ma poi tu hai deciso di mandarci tutti al diavolo per inseguire la vendetta, o  te lo sei dimenticato? >>
<< Pensi di rinfacciarmelo per il resto della vita? >>
<< Perchè non dovrebbe farlo? Aithusa non è più stata la stessa dopo quello che è successo fra di voi! Magari hai anche tu una parte di responsabilità in questa storia! Senza contare il fatto che Aithusa non si sarebbe mai dovuta scontrare con la Brigata, se solo tu fossi stato meno stupido! >> si intromise Killua, livido di rabbia.
<< Ma con che faccia parli, proprio tu! Tu, che le hai voltato le spalle gà una volta, e che poi le hai causato così tanti guai da essere sufficienti per una vita intera! >> gridarono all'unisono Masahiro e Kurapika.
In quel momento Lysandro entrò in salotto, e tutti si voltarono verso di lui.
<< Ecco, proprio al momento giusto! >> esclamò Masahiro, e afferrò il ragazzo per il bavero della giacca << Si può sapere cosa è successo o no? >>
Lysandro non rispose, e Masahiro lo scosse violentemente.
<< Allora?! Sto aspettando! >>
<< Io non lo so cosa è successo, va bene? Non so cosa le sia preso! Ha ucciso due membri della Brigata, e tutto in una volta è cambiata! Non so perchè! >>
<< Non puoi non saperlo! Sei stato con lei tutto il tempo! Sei il suo migliore amico! >>
<< Ti ho già detto che non lo so! Perchè non glielo chiedi direttamente? E' tua sorella! >>
<< Ora ascoltami bene, bellimbusto! >> intervenne ancora Killua, puntando in faccia a Lysandro uno sguardo omicida << Non mi importa se sei un Mago, o se sei davvero il migliore amico della mia ragazza. Se tu hai in qualche modo a che fare con il cambiamento di Aithusa, non avrò pace fino a quando non ti avrò strappato il cuore dal petto, mi sono spiegato?! >>
Lysandro gli rivolse un'occhiata sprezzante << Quindi tu saresti il famoso Killua? Sei perfino peggio di quanto avessi immaginato! >>
<< Ma come ti permetti... >> cominciò Killua, tentando di lanciarsi contro il Mago, ma Kurapika e Masahiro lo trattennero.
<< Io non ho nulla a che fare con il cambiamento di Aithusa, chiaro? Io sono stato l'unico qui che le è rimasto sempre vicino! E tu dov'eri, quando lei aveva bisogno di te? >>
<< Io ti ammazzo, maledetto bastardo! >> urlò Killua fuori di sè, mentre Kurapika e Masahiro facevano di tutto per tenerlo fermo.
<< ADESSO BASTA! >> 
Tutti tacquero, ammutoliti. Aithusa era ricomparsa in cima alle scale, e stava fulminando tutti con un'espressione spaventosamente truce, gelida e cattiva, stringendo spasmodicamente il corrimano. Nessuno riuscì a trattenere i brividi, sotto quello sguardo.
<< Si può sapere cos'è tutto questo baccano in casa mia?! >> chiese Aithusa, scendendo le scale << Siete impazziti tutti, o cosa? >>
Masahiro, Kurapika e Killua si fecero avanti, nervosi << Aithusa, dobbiamo parlare. >>
<< Volete parlare? Bene, parliamo pure. Cominciamo da te, nii-sama. >> rispose Aithusa, fissando il suo fratello più grande << Guarda un po' che roba. Devo ringraziare te, se c'è tutto questo casino in casa! >> disse la ragazza, indicando con un movimento del braccio tutti i presenti << Non che mi aspettassi una qualche forma di aiuto da parte tua, d'altra parte sei sempre stato inutile, in questa casa. Ma era troppo chiederti di non complicarmi ulteriormente la vita?! Evidentemente sì, visto che hai riempito la casa di Mortali, come se non ne dovessi tollerare già abbastanza, te incluso! >>
Masahiro indietreggiò, ferito dalle parole della sorella << Ma io.. >>
<< E tu? >> continuò Aithusa, rivolgendosi a Kurapika sprezzante << che sei venuto a fare qui, eh? Non ti avevo detto di non farti più vedere, di fare conto che io fossi morta? >>
Kurapika si morse le labbra << Sì, lo avevi detto, però... >>
<< Però cosa?! Non sei il benvenuto in questa casa. Perciò vedi di toglierti dai piedi, e di non farti vedere mai più! >>
<< Tess, sono venuto per chiederti scusa! Mi sono comportato malissimo con te, e.. >>
<< Non so che farmene delle tue scuse. Avresti dovuto pensarci prima, mio caro. Adesso è tardi, e per me tu non sei più niente. Perciò torna da dove sei venuto, torna da quelli della mafia. I delinquenti con i delinquenti, non ti meriti altro. >>
Kurapika farfugliava sillabe senza senso, con gli occhi lucidi di lacrime.
<< E tu. >> Aithusa si voltò verso Killua, sorridendo malefica << Tu sei sempre stato solo e soltanto un problema. Prima il Legame, poi la tua fuga, e io che come la stupida che sono ti sono anche venuta dietro! Poi tutte le volte che ti ho dovuto tirare fuori dai guai più assurdi, tutte le tue assurde scenate da amante disperato! Ah, per un po' avevo perfino pensato di essermi liberata di te, sai? Unico lato positivo di tutta questa storia! E invece niente, sei di nuovo tra i piedi! >> Aithusa fece una pausa, godendosi lo spettacolo di Killua che tremava per il dolore, poi ricominciò << Allora devo proprio essere sincera. Tra me e te non funzionerà mai, lo vuoi capire? Siamo diversi! Io sono Aithusa Duchannes! Una Maga, e una Maestra, mentre tu sei solo un misero Mortale, nient'altro. Non sei all'altezza della situazione, e non lo sarai mai. Un ex mercenario in pensione, figuriamoci. E anche mediocre, se proprio vuoi saperlo. >> Aithusa rise canzonatoria, arruffando i capelli del ragazzo << Su su, non fare quella faccia. Sono sicura che la troverai una bella Mortale che ti sopporti! >> Aithusa gli voltò le spalle, e salì un gradino, poi si girò di nuovo a guardarlo << Be', forse no, visto come sei messo, ma in fondo la speranza è l'ultima a morire! >> 
<< Non puoi pensarlo davvero... >> mormorò Killua, sotto shock.
<< Cosa, che non troverai una Mortale? Ma dai, sicuramente una più sfigata di te ci sarà al mondo! Devi solo trovarla, cosa vuoi che sia... >> 
<< No, non quello! >> gridò Killua con voce rotta dalle lacrime << Tutte le altre cose che hai detto su di noi! >>
<< La verità fa male, eh? Scusa, ma non è colpa mia. E' la vita che è ingiusta! >> concluse Aithusa allegra, salendo rapida le scale << E non farne una tragedia! Il mare è pieno di pesci, sia per te che per me! Scommetto che tra neanche un mese rideremo di tutto questo! Io lo farò di sicuro! >> rise la Maga, entrando saltellando in una stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Il silenzio cadde tombale nel salotto. Nessuno aveva il coraggio di muoversi, tutti alternavano sguardi affranti rivolti ai tre disperati ai piedi delle scale a sguardi ancora più affranti rivolti alla porta dietro la quale la Maga era appena scomparsa.
<< Ragazzi, non assistevo ad uno spettacolo del genere da anni! >> dichiarò divertito Hisoka, che chissà come si trovava in un angolo della stanza << Mi sa che l'avete persa, voi che dite? >>
Tutti si voltarono verso il clown, ma nessuno ebbe la forza di tirargli un pugno.
<< Non l'avevo mai vista così, giuro. >> mormorò Nex << Sembra veramente una Rinnegata! E avete vista l'aura che emanava? >>
<< Era impossibile non notarla. Faceva venire i brividi. >> mormorò Desirée in risposta << Nii-sama, ma tu sei proprio sicuro di non sapere cosa le è successo? >>
Lysandro però non stava più ascoltando. Aveva le braccia incrociate sul petto, e sembrava completamente immerso nei propri pensieri.
<< Nii-sama, mi hai sentito? >> chiese Desirée, scuotendo il Mago per la spalla.
Lysandro si voltò verso la sorella minore, ma, prima di avere il tempo di parlare, fu interrotto dalla voce di Aithusa, che proveniva dalla sala della musica, che cantava un'aria lirica drammatica, accompagnandosi suonando il pianoforte:

Invitato a qui seguirmi,
Verrà adesso? vorrà udirmi?
Ei verrà, ché l'odio atroce
Puote in lui più di mia voce

Mi chiamaste? che bramate?

Questi luoghi abbandonate
Un periglio vi sovrasta

Ah, comprendo! Basta, basta
E sì vile mi credete?

Ah no, mai

Ma che temete?. .

Temo sempre del Barone

È tra noi mortal quistione
S'ei cadrà per mano mia
Un sol colpo vi torrìa
Coll'amante il protettore
V'atterrisce tal sciagura?

Ma s'ei fosse l'uccisore?
Ecco l'unica sventura
Ch'io pavento a me fatale!

La mia morte! Che ven cale?

Deh, partite, e sull'istante.

Partirò, ma giura innante
Che dovunque seguirai i miei passi

Ah, no, giammai.

No! giammai!

Va', sciagurato.
Scorda un nome ch'è infamato.
Va' mi lascia sul momento
Di fuggirti un giuramento
Sacro io feci

E chi potea?

Chi diritto pien ne avea.

Dunque l'ami?

Ebben l'amo

Or tutti a me!


Tutti si guardarono, in un misto di confusione e meraviglia.
<< Ma che cos'è? >> chiese Alluka con voce sognante.
<< E' un'aria della Traviata di Verdi. >> rispose Lysandro, assente.
<< Secondo me Aithusa è impazzita, altroché! Un attimo prima litiga con i propri familiari, e un attimo dopo si mette a cantare! >> esclamò Gon perplesso.
<< Sublime, non trovate? Non credo ci siano molti soprani in grado di fare di meglio... >> commentò Hisoka, sorridendo.
Lysandro intanto pensava freneticamente. La Traviata di Verdi.. ma perchè proprio quell'opera, e perchè proprio in quel momento? A meno che...
Ma certo! Adesso è tutto chiaro! Come ho fatto a non capirlo subito?
<< Lys, a cosa pensi? >> chiese Desirée, confusa.
Lysandro alzò lo sguardo << Ah, a niente, imouto. Niente di importante. >> rispose, poi lanciò un'occhiata verso Hisoka. Lui lo sa.
Nex si voltò di scatto verso la porta d'ingresso << Avete sentito? >>
Lysandro annuì, e tutti corsero fuori. E quando capirono di cosa si trattava, rimasero tutti paralizzati dalla paura.
La Brigata dell'Illusione, o almeno quello che ne restava, incombeva su di loro, volando ad un paio di metri da terra.
I Ragni atterrarono aggraziati e silenziosi e cominciarono ad avvicinarsi, con Kuroro Lucifer alla testa del gruppo, che avanzava con un sorriso radioso << Carissimi, che piacere incontrarvi tutti qui! Questo potrebbe quasi essere quello che si definisce "segno del destino!" >> Kuroro allargò le braccia << Che meraviglia, ci siete proprio tutti! Il bastardo con le catene, Masahiro Kuruta, quei due mocciosi Mortali che abbiamo rapito due volte, Selina e Nex Duchannes, e Lysandro Lovelace! Hisoka, ci sei perfino tu! Ma questa è proprio una riunione da grandi occasioni! >> Kuroro si sfregò le mani << Allora, dov'è quella sgualdrinella da quattro soldi? >>
<< Ma come osi, tu... >> cominciò Silva, ma Selina gli pestò un piede per farlo tacere.
<< Ma tu guarda che combinazione! >> esclamò Aithusa uscendo di casa, sorridendo beffarda << Hai visto, Lys? Abbiamo perso un sacco di tempo a cercarli in giro per il mondo, e alla fine sono venuti loro da noi! Non li trovi adorabili? Io tantissimo! >>
<< Maestra Aithusa Duchannes! Quale onore! >> esclamò Kuroro, inchinandosi.
<< Oh, ma l'onore è tutto mio! Cosa posso fare per voi? Non sarete mica venuti a chiedermi di farvi da insegnante, eh? >> rise Aithusa canzonatoria << Ah no, aspetta, lo so cosa volete! Volete un consiglio su un incantesimo di evocazione, ho indovinato? >>
<< Ma tu guarda, la puttanella ha voglia di scherzare! >> rise Phinks << Ora ti faccio ridere io, strega che non sei altro! >>
<< Da quale pulpito! Senti bellissima, ma quel viso così tirato è naturale o ti sei fatta un lifting? Magari me lo puoi dare tu un consiglio di bellezza, che dici? >>
Phinks diventò rosso per la rabbia << Tu, razza di insolente... >>
<< Basta, Phinks! >> lo rimproverò Kuroro, poi si rivolse alla Maga << Dunque, mia signora. A quanto pare siete proprio decisa a farmi arrabbiare, non è vero? Altrimenti non saprei come spiegare il fatto che continuate ad uccidere i membri del Ragno! >>
<< Io, farvi arrabbiare? >> chiese Aithusa con voce acuta da bambina, e gli occhi spalancati << Ma non oserei mai, mio signore! In fondo, non capisco perchè ve la prendete tanto! Voi avete sterminato il mio popolo, io ho soltanto ucciso qualche Rinnegato, cosa volete che sia? >> Aithusa sorrise sardonica << Non possiamo fare pari e patta, così siamo tutti contenti? >>
Kuroro sbattè le palpebre, sorpreso << Come sarebbe? Non volete più farci la guerra? >>
<< Ma assolutamente no, mio signore! Voi perdonerete la condotta che ho tenuto fino ad oggi, ma ero accecata dall'odio! >> Aithusa sorrise di nuovo << Ma adesso sono lucida, e consapevole. Non vale proprio la pena di perdere tempo in questa inutile faida, la vita è così breve! Cosa ne direste di mettere da parte i nostri dissapori, e diventare amici? >> chiese la ragazza, mentre la sua aura si espandeva, più fredda e oscura che mai.
Kuroro era veramente incredulo adesso, e tutti gli altri insieme a lui; le facce di Kurapika e Masahiro semplicemente non si potevano descrivere.
<< Avete visto? Ve lo avevo detto che era persa, ormai! >> esclamò Hisoka divertito e trionfante << Fossi in voi mi rassegnerei! >>
<< Tess.. ma allora è vero... stai diventando una Rinnegata... >> mormorò Masahiro sconvolto.
<< NO! MI RIFIUTO DI CREDERCI! NON PUO' ESSERE VERO! >> gridò disperato Nex, crollando in ginocchio.
<< Non è possibile... >> mormorò Killua, tremando per l'orrore che provava.
<< Anzi, voglio farvi un'offerta, cosa ne dite? >> continuò Aithusa sorridendo << Io smetterò di darvi la caccia, e non vi infastidirò in alcun modo, mai più. Però... >> Aithusa ridacchiò maliziosa << ... vorrei una piccola cosa in cambio, da voi. >>
<< E cosa vorreste? Ditemi! >> chiese Kuroro, che stava cominciando a ricambiare il sorriso, con un'espressione malvagia dipinta in volto.
Aithusa fece qualche passo avanti, fino a quando non si trovò ad appena un paio di metri da Kuroro.
<< Voglio diventare un membro della Brigata. >>

   
 
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