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Autore: Lafilledesfleurs96    31/05/2016    1 recensioni
Chanel Hemmings è la classica brava ragazza: bella, dolce ed ingenua, non fuma, non beve e non esce dai suoi canoni di figlia modello.
Harry Styles, suo fidanzato, è il suo perfetto opposto: il don giovanni di tutta la scuola, affascinante e carismatico, ma non abbastanza innamorato... o forse si?
Justin giocherebbe sporco pur di portarsi a letto Chanel, ma perchè tanto interesse attorno a una ragazza che non vuole saperne di lui?
Un mix di risate, gioie, dolori, delusioni, per una fanfiction un pò alternativa....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8 
 

Chanel

Quando scesi dalla macchina di Micheal seguita a ruota da Marine, il mio cuore cominciò ad aumentare i battiti sia per l'emozione di rivedere Harry sia per le paura che mio fratello mi scoprisse.

Dopo che Luke era uscito di casa, la mamma mi aveva portato il pollo in camera e aveva provato a consolarmi dicendo che sapevo com'era fatto mio fratello, che lo facevano soltanto per il mio bene e tutte quelle solite frasi che i genitori ti dicono quando vorresti a tutti i costi qualcosa che non puoi avere.

 "Mamma lo so, non preoccuparti" le avevo concesso infine con un sorriso, ma se non altro per il semplice motivo di non destare troppi sospetti, e poi dicendole che avrei dovuto studiare, l'avevo liquidata. 

Una volta che era uscita dalla mia stanza, avevo cominciato a buttare l'intero armadio sottosopra, alla disperata ricerca di qualcosa da mettere. Non avevo partecipato a molte feste da quando avevo cominciato il liceo, ma sapevo per certo che non si andava vestiti con jeans e maglietta. Alla fine avevo optato per un vestitino rosa cipria che avevo indossato solo una volta al matrimonio di un cugino di papà. L'abito mi fasciava perfettamente il fisico slanciato, arrivando un po' più in sopra del ginocchio e con una scollatura a V che divideva il seno, senza farlo vedere naturalmente. Era elegante, ma non eccessivamente sfarzoso, proprio come piaceva a me. 

Mi ero truccata giusto con un filo di matita e del mascara per risaltare gli occhi azzurri, una spolverata di blush per colorire un po' le guancie e infine un tocco di lucidalabbra che non guastava mai. Non ero una gran fanatica di rossetti e di matite sulle labbra, mi piaceva di più farne risaltare il colore naturale. Dopo aver preso la giacca bianca, avevo chiuso la porta della mia camera a chiave, nel caso la mamma fosse salita per controllarmi, in modo che pensasse che mi ero addormentata.

Mi ero assicurata di avere il via libera ed ero scesa al piano di sotto con i decolté neri in mano o altrimenti avrei fatto troppo rumore per le scale, poi ero uscita dalla porta principale senza che mia madre si accorgesse di nulla. A quell'ora era in soggiorno a guardare le sue telenovele, in tv stavano trasmettendo "The Secret" e neanche se la casa avesse preso fuoco si sarebbe smossa da quel divano.

Una volta fuori avevo indossato le scarpe e dopo qualche minuto, Marine si era presentata fuori il vialetto di casa insieme e Micheal a bordo della sua fiammante carriola: una Spice Rolls X rossa che probabilmente doveva appartenere a suo nonno perché non se ne vedevano più così dai tempi di grease.

Karen non era venuta perché era andata ad una cena con dei suoi zii di San Antonio, ma aveva comunque chiesto al cugino di darci uno strappo fino la casa di William e lui non si era rifiutato.

Dopo averlo ringraziato per il passaggio, Micheal ci salutò dicendoci che ci saremmo visti l'indomani a scuola e ripartì sgommando.

"Certo che va forte Euphemia p..er essere una caf..fettiera!" affermai stringendomi nella mia giacchetta decisamente troppo leggera considerando che l'inverno era alle porte. Avevo la voce rotta dal freddo, dovevamo essere sotto i 10 gradi.

"Chi è Euphemia?" mi domandò Marine mettendo le mani nelle tasche del cappotto che stava indossando.

"Euphemia, la m..acchina di Miche..al" spiegai alla bionda con la voce tremolante. Sembravo Porky dei looney tunes.

"Ma se per appoggiarmi un attimo alla portiera, stavo per cadere dall'auto"

"Si, m..ma poi ti ho presa per fortuna"

"Dai entriamo, che il freddo ti sta prosciugando i neuroni" propose ridendo e non potei più essere felice di quella proposta. Non mi sentivo più i piedi, e mi stavo pentendo di non essermi messa davvero jeans e maglietta. L'inverno mi piaceva quando si trattava di stare sotto un morbido piumone o con una bella tazza di cioccolata calda tra le mani, ma per il resto preferivo di gran lunga l'estate.

Attraversammo di corsa il vialetto dove si sentiva già il frastuono della musica, e ci avvicinammo alla porta passando accanto ad un paio di ragazzi che ci squadrarono dalla testa ai piedi. Fui colta dalla fastidiosa sensazione di essere osservata ma pensai fosse stesso l'emozione a giocarmi quei brutti scherzi.

"Marine aspetta..." dissi bloccandola per un braccio prima che oltrepassasse la soglia della porta.

"Cosa? Non stavi morendo di freddo scusa!?"

"Si si, però... entra prima tu, potrebbero esserci Luke o uno dei suoi amici e sai che non devono vedermi"

Lei sospirò "Va bene, ma non muoverti di qui, d'accordo?"

Io di tutta risposta annuì e l'osservai finché non scomparii dalla mia visuale nel corridoio che portava a quello che avrebbe dovuto essere il salone. Non ero neanche entrata, e un nauseabondo odore di alcool mi provocò uno strano senso di nausea nello stomaco, come faceva la gente a bere tutto quel miscuglio di roba messa insieme proprio non riuscivo a capirlo.

Dopo qualche minuto, la stessa sensazione che avevo già avvertito, tornò a farsi spazio dentro di me, ma stavolta non era solo una mia impressione e lo capì quando uno dei ragazzi a cui prima eravamo passate accanto, mi afferrò per il polso facendomi girare verso di lui "Ma guarda chi abbiamo qui, la sorella del capitano della squadra di basket" disse poi afferrandomi il mento in una presa ferrea "Adesso capisco perché ti tiene sempre nascosta"

L'ansia e la paura cominciarono a farsi spazio nel mio stomaco"Lasciami" dissi provando inutilmente a divincolarmi. Dove diavolo era finita Marine?!

"Mhhh... sei anche aggressiva, questo rende tutto più divertente, non trovi Richard?!" domandò guardando il suo amico

"Eccome" rispose lui guardandomi con occhi carichi di malizia.

Dovevano entrambi aver bevuto e anche fumato, perché avevano gli occhi lucidi e rossi e questo non fece altro che aumentare il panico dentro di me, facendomi pentire di non aver dato retta a mio fratello quella sera. 

Il terrore s' impadronì di ogni cellula del mio corpo quando sentì le mani del ragazzo biondo scivolarmi lungo il fondoschina, e a quel gesto provai a lanciare un urlo, ma lui si avventò sulle mie labbra, cominciando a baciarmi con violenza. 

Sentivo la sua lingua insinuarsi prepotentemente nella mia bocca, provocandomi un gran senso di ribrezzo, mentre continuavo incessantemente a dimenarmi e gemetti quando per tenermi ferma, le sue dita premettero dolorosamente sui miei fianchi.

"Jason, non consumarla tutta, dopo devi passarla a me" ridacchiò quel Richard e a quelle parole gli occhi mi divennero lucidi ed ero quasi sul punto di scoppiare a piangere. Avevo tanta paura e volevo solo rifugiarmi tra le braccia di Harry, l'unico posto in cui mi sentivo al sicuro, sempre. E pensare che era stato solo per lui che adesso mi trovavo in quella situazione. La mia voglia di vederlo mi aveva spinto ad andare a quella festa e ora volevo solo che quello fosse un brutto incubo dal quale presto mi sarei svegliata. 

"Garrison lasciala immediatamente" disse all'improvviso qualcuno alle nostre spalle, ma quella voce non apparteneva a Marine.

"Tomlinson fatti i cazzi tuoi, se non vuoi che stasera finisca male" disse il ragazzo non mollando la presa e provando di nuovo a baciarmi.

"Ehi, non hai sentito che ha detto" stavolta a parlare era stato Zayn.

"Malik ti ci metti anche tu adesso?!"

A quel punto Louis disse qualcosa nell'orecchio di Zayn che annui alle sue parole, dopodiché corse di nuovo verso la porta dell'entrata e sparì al suo interno.

"Forse non sono stato abbastanza chiaro visto che sei menomato, perciò te lo ripeterò per l'ultima volta. LASCIALA.ORA" fece Zayn enfatizzando le ultime due parole alzando la voce di un ottava.

"CHANEL!" urlò Marine non appena vide correndo verso di me, ma Zayn prontamente la bloccò prendendola da dietro per un braccio intorno alle spalle, impedendole di avvicinarsi "Lasciami Zayn!" fece in segno di protesta e guardandomi preoccupata. Vidi Zayn sussurrarle qualcosa e lei sembrò calmarsi.

Intanto il biondino non aveva ancora mollato la presa "Cos'è?! Tomlinson è andato a chiamare i rinforzi?"

"Già e ti consiglio di lasciarla andare adesso, prima che Harry veda cosa stai facendo alla sua ragazza" disse Zayn sempre con Marine tra le braccia.

"Malik ha ragione, Jason lascia perdere" disse Richard già impaurito.

Guardai il biondino nella speranza che stesse a sentire le parole di Zayn o se non altro del suo amico e mi lasciasse andare, ma sul suo viso si dipinse solo un sorriso beffardo e cominciò ad accarezzarmi il viso con il palmo della mano, ma a me quel contatto dava soltanto fastidio e girai la faccia disgustata "Ci vuole ben altro che Styles per mettermi paura" affermò sicuro di sé.

"Garrison che cazzo stai facendo?" ringhiò una voce dietro di noi, una voce che avrei saputo riconoscere tra mille.

Harry. 

Finalmente.

Louis che si trovava subito dietro di lui, guardò Zayn che non aveva ancora mollato la presa su Marine e che aveva gli occhi fissi nei miei, con le mani artigliate sul braccio di Zayn che la tenevano ferma tra le sue di braccia. Garrison intanto sembrava leggermente aver perso sicurezza di poco prima mentre Richard sbiancò non appena vide il riccio e se la diede a gambe levate inciampando sull'erba.

 Harry aveva uno sguardo inferocito, non l'avevo mai visto così, con le narici dilatate, i muscoli più tesi e gli occhi verdi di un colore molto più scuro del solito mentre guardava con disprezzo il biondino.  

"Toglile subito le tue schifosissime mani di dosso, o ti mando in coma parenne" lui a quel punto alzò le mani in segno di resa e lasciò la presa su di me, sempre con quell'irritante ghigno sulla faccia.

"Chanel vieni qui" disse Harry tendendo la sua mano verso di me. Tentennante sorpassai il biondino, ma proprio mentre stavo per avvicinarmi ad Harry e afferrarla, Garrison mi prese per i cappelli attirandomi con la schiena contro il suo petto e puntandomi un coltellino che aveva cacciato dalle tasche dei jeans al collo.

"CHANEL!" urlò Marine più allarmata di prima mentre io ero immobilizzata dal terrore e non riuscivo a muovermi o a spiccicare parola. Stavo tremando e le lacrime che fino a quel punto ero riuscita a trattenere cominciarono a rigarmi le guancie.

"Andiamo Garrison, falla finita!" disse Louis cercando di mantenere la calma

"Molla quel coltello idiota" fece Zayn spazientito.

"H...Harry" lo chiamai con la voce rotta dal pianto. 

Il riccio serrò la mascella e strinse i pugni fino a far diventare le nocche bianche "Non puoi davvero essere così stupido da voler morire a soli 17 anni, perché ti giuro che se le fai un solo graffio, ti uccido" disse guardando il biondo sempre più in cagnesco.

Vedemmo una macchina nera avvicinarsi a noi, con al volante quel Richard di poco prima. A quel punto Garrison fece un sorrisino derisorio "Peccato sia arrivato tu, ci stavamo divertendo vero tesoro?!" disse per poi buttarmi addosso ad Harry, che mi afferrò all'istante "Ma tanto non finisce qui, ti consiglio di tenertela d'occhio"  ed entrò nella macchina dell'amico che partì all'istante, fuggendo via.

Harry stava per inseguirlo andando a prendere anche lui macchina, ma glie lo impedì "Non andartene, t...ti prego" dissi accovacciandomi sul suo petto e stringendo tra le mie mani il tessuto della sua camicia, cominciando a singhiozzare.  

"N...non andartene..." lo supplicai ancora.

Lui a quelle parole, mi strinse immediatamente tra le sue braccia circondami con il suo calore e cominciando a baciarmi la testa "Hei piccola stai calma.... è tutto finito, non devi più aver paura adesso" mi sussurrò piano mentre continuava a cullarmi tra le sue forti braccia.   

Non sapevo perché, ma avevo bisogno di sapere che lui era lì, che era li per me in quel momento, e non mi importava di Garrison, volevo solo che lui rimanesse con me, perché lui e solo lui era l'unico in grado di placare i miei timori. Riempi i miei polmoni del suo one million, mentre i battiti del mio cuore stavano ritornando regolari. 

Intanto anche Marine si era avvicinata e aveva iniziato ad accarezzarmi i capelli per rassicurarmi, ma neanche quello funzionava come il tocco di Harry per tranquillizzarmi. Io mi sentivo protetta solo tra le sue braccia e in quelle di nessun altro.

"Harry è un pò scossa, credo che sia il caso che tu la riaccompagni a casa" propose Louis. 

"Si d'accordo, ho la range rover parcheggiata di fronte, prendimela Louis" disse all'amico prendendo dalla tasca le chiavi dell'auto e lanciandogliele, sempre tenendomi tra le sue braccia.

Mi era mancato così tanto in quel tempo che non ci eravamo visti, e ne stavo approfittando perché Harry non era quasi mai dolce con me, soprattutto nell'ultimo periodo. Non mi ero mai trovata in una situazione del genere, ed evidentemente la preoccupazione doveva aver preso il sopravvento in lui spingendolo a diventare così premuroso.   

Quando mi allontanai da lui, Harry prese il mio viso tra le sue grandi mani e asciugò con i pollici delle gocce salate che ancora mi rigavano le guance e mi diede un dolce bacio a fior di labbra "Qualsiasi cosa succederà, nonostante tutto, io ti proteggerò sempre..."

 

 

 

Marine

"Tu... stai bene?" mi chiese Zayn in tono un po' preoccupato

"Si, tranquillo. Puoi benissimo ritornare alla festa se vuoi, non sei obbligato a stare qui" dissi abbassando lo sguardo sulle mie scarpe che improvvisamente erano diventate particolarmente interessanti. Quando si trattava di Zayn, evitavo sempre il contatto diretto con i suoi occhi, o mi sarei messa a piangere se l'avessi fatto e non volevo mostrarmi così debole davanti agli occhi di una persona che mi aveva così delusa, e poi in quel momento ero solo preoccupata per Chanel.

"Sei sicura di star bene?" mi domandò ancora il moro spostandomi una ciocca di capelli biondi davanti agli occhi.

"Zayn ti prego smettila!"dissi scostandogli la mano "Non te ne mai importato davvero di come stessi, cos'è questo improvviso interesse?!" gli domandai, ma lui semplicemente non rispose e abbassò lo sguardo colpevole perché sapeva bene tutto quello che avevo passato per causa sua.

Ritornai a quel giorno di 5 mesi prima, quando l'avevo trovato a letto con una di cui probabilmente neanche ricordava il nome. Quello era stato in assoluto il giorno più brutto della mia vita e pur non volendo ricordarlo, le scena mi si ripetevano continuamente davanti agli occhi senza che potessi fare niente per impedirlo. La festa di Katryn, la scoperta, lui su di lei che gridava il suo nome, quel nome che solo io avrei dovuto pronunciare in quella situazione e poi la depressione a cui mi aveva portato tutto ciò. Zayn era stato il periodo più devastante della mia esistenza, e allo stesso tempo, il periodo più bello di tutta la mia vita. 

Però non si poteva tornare indietro, un vaso rotto anche se aggiustato con la colla, non ritornava allo splendore iniziale, quindi dovevo farmene una ragione: Zayn non avrebbe fatto più parte della mia vita. Dopo che Chanel ed Harry mi accompagnarono a casa, salii in camera mia e risposi al messaggio che Ashton mi aveva scritto quel pomeriggio e in cui mi invitava ad uscire il giorno dopo. Poi mi feci una doccia veloce per scrollarmi di dosso tutti i pensieri sul moro , indossai il pigiama e andai a letto.
 

A: Ashton

Certo, con piacere. Ci vediamo domani pomeriggio fuori la stazione centrale  Xx

 

 

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE ^-^

Ragazze/i eccomi ritornataaaaa!!

 

Scusatemi se ho potuto aggiornare solo adesso ma purtroppo ho avuto problemi con il PC, poi gli esami, un casino comunque ecco perchè ho potuto aggiornare solo ora. Cmq ho visto che tante ragazze (almeno una sessantina) la leggono la storia e vorrei sapere se vi piace, se volete che la continui, un piccolo messaggetto anche un mi piace, continua cosi oppure uno smile, non costa tanto fare anche solo due puntini e una parentesi, e vorrei che vi sforzasse davvero di farlo perchè non sapete quanto significherebbe per me. Non so se vi chiedo tanto ma un piccolo incentivo fa sempre piacere, e vedendo che non arrivano recensioni, mi convinco che alla fine questa storia non vi piaccia così tanto, e non vengo incentivata a continuarla. Quindi se vi va mi farebbe piacere che mi facesse sapere. Grazie mille a chiunque si presterà nell'arduo compito di lasciare una piccolissima recensione, un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo .) <3 <3  

 

 

 

   
 
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