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Autore: SatoSerelover    31/05/2016    1 recensioni
Shinichi e Ran, il loro amore forte e indissolubile. Shinichi sa che è ora di fare un grande un grande passo, che cambierà la loro vita per sempre. Il grande detective avrà a che fare con un caso più duro dei soliti.. avrà a che fare con il "caso del suo cuore".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Una sola e vera verità, un solo il vero amore'
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Spazio d'autrice: Shinichi e Ran hanno giusto qualche cosina di cui discutere prima del matrimonio!


Capitolo 8: Prima che il sogno si avveri


L’auto procedeva velocemente, sfrecciando sulla strada poco trafficata, nel buio della sera.

“Allora, cosa è successo con tua madre e tuo padre?” Chiese Shinichi un po’ titubante.

Ran abbassò lo sguardo “Diciamo speravo in un po’ più di soddisfazione da parte dei miei genitori, o perlomeno orgoglio” Ran rivolse lo sguardo su Shinichi “Ma a quanto pare non è così”

“Mi spiace, ma sono sicuro che sono felici per te, è solo che hanno difficoltà a mostrarlo!”

“Magari fosse così..”

“Beh, pensa ad altro. Per esempio al fatto che a breve saremo marito e moglie!” Sorrise verso Ran, che ricambiò il sorriso “A meno che tu non cambi idea..”

Ran gli diede un pugno sulla spalla “Scemo! Non cambierei mai idea! Per nulla al mondo!”

Shinichi ridacchiò “Beh, preparati anche a dare la notizia a Sonoko, ci prenderà in giro tutta la serata!”

“Oh di sicuro! Però prima di dirlo a lei, potremmo dirlo al professor Agasa e Ai!”

“Mi pare giusto!” Shinichi però non era molto eccitato di dare la notizia ad Ai, che l’avrebbe di sicuro preso in giro. “Quella vipera…” Shinichi pensò.

“Tutto a posto amore?”

Shinichi sbatté le palpebre “Si, tutto a posto!”

I due ragazzi fecero come era programmato. Si fermarono prima a dare la notizia ad Agasa e Ai. Inizialmente non ci credevano, ma quando Ran mostrò loro l’anello, si dovettero ricredere. Ai, fece i complimenti a Ran, mentre a Shinichi, come previsto, rifilò delle prese in giro. Classico di Ai, che però mostrò sincera felicità per la coppia. Non rimasero troppo tempo in casa del professore, visto che erano le 23.00… salutarono e se ne andarono.

Una volta entrati a casa, Ran appoggiò la borsa e si sedette insieme a Shinichi sul divano. Rimasero lì seduti per qualche secondo e poi si abbracciarono. Forse avevano bisogno di un attimo per godersi il momento, si sarebbero sposati una volta. Per una volta volevano solo gioire di ciò che stava per accadere e non pensare ad altro. Avrebbero avvertito tutti gli altri amici, del matrimonio, il giorno seguente e si sarebbero occupati delle preparazioni, sempre il giorno dopo.

“Sai, non vedo l’ora che sia il gran giorno, da allora la nostra vita cambierà!” Ran si accoccolò sul petto di Shinichi. Stare con lui la faceva sentire meglio, al sicuro.

Shinichi sorrise, in quel momento riusciva bene a trattenere l’emozione. Quel giorno ovviamente, dopo che Ran aveva accettato la sua proposta, aveva sentito un grosso peso andare via dal suo corpo. Il suo umore poi era passato a livelli di gioia infinita. Già quando si erano messi assieme, non riusciva a crederci. Da anni riusciva solo a sognare un momento del genere, sperando che i suoi sogni si sarebbero avverati e che Ran l’avesse amato fino ad allora. Per quanto si fidava di Ran e se ne sarebbe sempre preso cura, non poteva avere la sicurezza che l’avrebbe amato fino alla fine. E si era sbagliato, Ran lo amava sempre più, proprio come lui amava lei.

Gli sembrava ieri che lui veniva preso in giro dai suoi compagni, figuriamoci quando si scoprì che si era messo davvero con Ran. La voce ci mise neanche mezza giornata a trapelare. Gli sembrava sempre ieri, quando era Conan e sentiva i discorsi di Ran con altre ragazze o ragazzi, che arrossiva immaginando loro due insieme in futuro, oppure che si ingelosiva se Ran veniva corteggiata. Beh, lui se la prendeva anche adesso se qualcuno osava corteggiarla, soprattutto ora che era la SUA Ran.

Ran guardò Shinichi un po’ perplessa, per la mancata risposta. Sembrava che Shinichi fosse di nuovo con la testa tra le nuvole, come quando indaga e non ascolta nessuno, mentre riflette. Aspettò qualche secondo, guardandosi attorno, come per dare tempo a Shinichi di accorgersi che gli aveva parlato. Rimase seduta ferma nella stessa posizione per un paio di minuti, non riuscendo a capire a cosa pensasse.

Il loro rapporto era molto buono, ma anche se erano fidanzati, non voleva dire che non si facevano più scherzi come i vecchi tempi, o che non si burlavano l’uno dell’altra. Quello l’avevano continuato a fare e sempre lo avrebbero fatto. Quindi perché no?
Alzò il braccio e lo avvicinò all’orecchio di Shinichi, lo afferrò e poi si avvicinò velocemente con la testa. Shinichi non ebbe il tempo nemmeno di reagire, che subito sentì il timpano spaccarsi in mille pezzi.

“SVEGLIAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!” Ran urlò, senza alzare troppo il tono di voce. Ci teneva che il suo fidanzato avesse ancora l’orecchio utilizzabile.

“AHHHHHHH!!!!!!!!” Shinichi si tappò l’orecchio con le mani.“RAN!!! MA CHE FAI?!” chiese un po’ seccato.

Ran fece un ghigno “Così impari a non ascoltarmi quando ti parlo. Ho aspettato per più di tre minuti una risposta, mentre sognavi ad occhi aperti! Ritieniti fortunato che non abbia usato un colpo di karate!”

Shinichi fece un musetto da cane bastonato, mischiato ad un broncio. “Scusa, ma comunque ho sentito quello che hai detto! Ero impegnato a pensare a quanto ho aspettato questo momento!”.

Il broncio di Shinichi era adorabile, o almeno così pensava Ran, che aveva capito le intenzioni del detective: farla addolcire un po’, distrarla e poi giocarle qualche scherzetto. “Seeee, come no!”

“…???” Shinichi rimase un attimo fermo immobile, irrigidendo le dita delle mani, non sapendo che fare. In effetti la risposta lo aveva sorpreso.

“Tranquillo, scherzavo! Ora andiamo a dormire, che domani abbiamo un bel po’ di lavoro da fare! Dobbiamo avvisare amici e parenti, decidere una data e preparare tutto!” Ran gli fece l’occhiolino, alzando il dito indice.

Shinichi annuì “Si, in effetti ho un po’ sonno”. Sbadigliò, portandosi la mano davanti alla bocca, completamente spalancata. “Andiamo a letto!”

Ran si avvicinò al borsone, lo prese e insieme a Shinichi, scomparve salendo le scale, dirigendosi verso la camera dei genitori di Shinichi, ormai non più esattamente la loro camera.


Il giorno dopo, i due si svegliarono molto presto, volevano organizzare tutto al meglio. Ran preparò la colazione e poi iniziarono a dare la notizia ad amici e parenti.

“Uff, quante altre persone dobbiamo informare?” Shinichi chiese sospirando stancamente.

Ran ridacchiò “Beh, al momento solo Sonoko. L’ho tenuta per ultima perché non vedo l’ora di vedere la sua reazione!”

Shinichi non era gran felice all’idea, Sonoko era una tipa abbastanza eccentrica.. e anche se gli anni passavano, non cambiava di una virgola.. o quasi. “Tolto il dente, tolto il dolore…” si scrollò le spalle Shinichi.

“Lo sai che poi dovremo richiamare tutti per avvisarli del giorno del matrimonio e tutto il resto, vero?”

Il detective sbatté il palmo della mano sulla fronte un paio di volte “Hai ragione….”

“Beh, come hai detto.. tolto il dente, tolto il dolore. Adesso chiamo Sonoko, così ci togliamo il pensiero!” Ran compose il numero di Sonoko e aspettò.

Aspettò una decina di secondi, col rumore degli squilli in sottofondo, che provenivano dal telefono. Stava per mettere giù, quando finalmente la cornetta venne alzata “Pronto?” una voce assonnata rispose dall’altra parte del telefono.

“Hey Sonoko sono io! Ran!” Ran rispose allegramente, come se nulla fosse. “Aspetta, accendo la video chiamata!”. Ran cliccò un tasto e l’immagine di Sonoko comparve sullo schermo, viceversa per la ricca ragazza.

Sonoko sbadigliò “awwww* … Ran, lo sai che mi fa piacere sentirti... ma forse ti sei dimenticata qualche cosetta: che oggi è domenica, sono le 7.00 del mattino e io sono in viaggio di nozze! Non potevi chiamarmi in un altro momento?”

“Si lo so, scusa.. ma io so che certe notizie tu le vuoi sapere subito e io ti ho chiamata il prima possibile. Sono sicura che appena lo saprai, sarà difficile per te riaddormentarti..”

Sonoko fece una smorfia divertita “Mia cara, migliore amica Ran.. nulla mi può sorprendere granché. Insomma, cosa puoi dirmi di tanto sorprendente e importante, da farmi alzare alle 7.00 del mattino? Insomma, quando toccherà a te andare in luna di miele, tu capirai come mi sento….!” Sonoko si stropicciò gli occhi. “Ah vero, dovrai aspettare ancora tanto tempo, visto che Shinichi è un tonno totale!”

Shinichi, che non si era fatto vedere, ma era presente ad ascoltare ed era un po’ seccato. Sonoko, come già sapeva, non era cambiata di una virgola ed era sempre la soluta sarcastica. Cercò di sembrare il più composto e maturo possibile, da dimostrare che non era così infantile da arrabbiarsi e fare scenate. Si avvicinò a Ran, che faceva una faccia disperata ed entrò nell’inquadratura della telecamera interna del telefono.

“Mia cara Sonoko, io sarò pure un tonno, ma questa volta sei tu quella nel torto!” Shinichi si morse il labbro, per non esplodere. Quella rompiscatole lo aveva preso in giro, dicendo che mai avrebbe chiesto a Ran di sposarlo…. Quando invece lo aveva appena fatto! “Qui il vero tonno non sono io! Adesso vediamo chi lo è davvero!”

Sonoko sembrava seccata, ma sorrise, come segno di sfida “Brutto detective…”. I due cominciarono a ringhiare uno contro all’altra.

Ran cominciò a perdere la pazienza, così spinse via Shinichi, mettendogli la mano in faccia e poi urlò “ORA BASTA!”

I due si zittirono, entrambi spaventati. Shinichi, perché era in presenza di Ran e quindi poteva benissimo essere colpito con uno dei suoi calci o pugni.. e Ran poteva benissimo farlo anche se poi si sarebbero sposati. Sonoko, anche se solo al telefono, aveva paura di alcune reazioni di Ran, come gran parte delle persone, quando la vedevano davvero arrabbiata.

“Allora… Shinichi perché non vai a fare un giro al campo da calcio e ti fai un paio di tiri? Almeno scarichi la rabbia!” Ran fece gli occhi dolci, riuscendo così a convincere Shinichi, che lasciò la casa borbottando.

Dopo un minuto di silenzio, Ran tornò al telefono “Scusami, ma a quanto pare il vostro rapporto non è cambiato!”

“Ma certo che no! Figuriamoci se cambia il mio rapporto con quella sottospecie di detective da strapazzo! E pensare che l’ho sopportato dall’asilo e non mi ci sono abituata!” Sonoko piegò la schiena e appoggiò la mano sotto il mento, appoggiando così anche il gomito sul lenzuolo. “Allora? Cosa volevi dirmi di importante?”

“Prima tu parlavi del fatto che niente ti avrebbe sorpresa..”

“Beh si esattamente! A meno che non sia come ti ho già menzionato! Ovvero di qualcosa tra te e Shinichi, ma lui è troppo ingenuo per fare il grande passo!”

“A dire il vero è qui te ti sbagli…” Ran rilasciò qualche risatina soffocata.

Sonoko sbarrò gli occhi “Intendi che vai a vivere con lui? Però di certo non ti ha chiesto di sposarlo, figuriamoci!”

Ran deglutì “Sai, invece è proprio così. Lui….”

………. Il silenziò sprofondò. Fuori da casa Kudo, non si sentì assolutamente nulla.. o almeno per circa due minuti, durante i quali, Ran spiegò tutto all’amica. Gli uccelli cinguettavano, la pace regnava nel quartiere..

“COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?????????????!!!!!!!!” una voce, o meglio urlo, lungo per parecchi secondi, ruppe la calma e la pace che aveva regnato fino a qualche minuto prima. Durante l’urlo, gli uccellini volarono via spaventati, i bambini smisero di correre e giocare, i cani iniziarono ad abbaiare, Agasa si svegliò di colpo, Ai continuò a scrivere al computer impassibile, come se non fosse successo nulla, con il massimo del menefreghismo…….

All’interno della casa, Ran teneva le orecchie tappate, cercando di evitare di ascoltare quella specie di urlo di sorpresa della ricca ereditiera. Dall’altra parte del telefono, da qualche parte su una nave privata da crociera, Makoto si alzò di scatto dal letto, come pronto a colpire qualcuno.

Si guardò intorno confuso “Sonoko tutto bene?” la guardò un po’ imbarazzato.

“Oh si, solo una notizia scioccante! Tu torna pure a dormire!” Disse la moglie con molta facilità.

Makoto la guardò ancora per qualche secondo, con un po’ di confusione, poi portò la coperta sopra alla testa e si sdraiò. Sonoko infilò i piedi nelle pantofole e poi si alzò, uscì dalla stanza e andò nella sala ristorante, tutta per sé.

“Così il tonno ha fatto la sua mossa, perspicace!” Disse ambiguamente la ragazza.

Ran ridacchiò “In effetti, ha sorpreso anche me!”

Sonoko ricambiò la risata per qualche secondo, poi dopo un secondo di silenzio, sbatté le mani sul tavolo, rovesciando il cappuccino “Insomma Ran! Dovevi chiamarmi subito ieri per dirmelo! Cosa aspettavi??”

“Scusa è che ieri io e Shin abbiamo avuto già abbastanza problemi con i miei genitori..”

“Problemi? Non dirmi che i tuoi non sono d’accordo?”

“Più o meno. Mio padre all’inizio stava per perdere il controllo, ma poi si è calmato. Mia madre invece ha reagito peggio. Non ha dimostrato felicità, anzi, dubitava della mia scelta. Ci sono rimasta molto male..”

“Che strano. Eppure tutti sanno che tu e Shinichi siete fatti l’uno per l’altra, non è una novità! Insomma, ti ho presa in giro per anni e speravo in un miglioramento tra voi due! Perché mai i tuoi non dovrebbero essere felici? È un grande passo per te, una delle cose più belle della vita!”

“Per l’appunto…”

“Persino i miei genitori erano felici quando Makoto mi ha chiesto la mano!”

“Lo so Sonoko..” Ran cominciò a sentirsi depressa. Tutti erano felici per lei, tranne per l’appunto i suoi genitori, dai quali avrebbe voluto avere un gran supporto.

Sonoko si accorse della tristezza dell’amica, così cambiò argomento “Allora…. Quando e dove vi sposerete? Il vestito? La luna di miele? Voglio sapere tutto!” Disse la donna con grande eccitazione.

Ran sorrise, sentendosi meglio, vedendo l’esuberanza di Sonoko “Tranquilla, appena Shinichi torna decideremo tutto. Vorremmo sposarci il prima possibile, però così…”

Sonoko sorrise dispiaciuta “Si, ho capito, vuol dire che non potrò esserci. Il mio viaggio di nozze durerà ancora qualche mese e quindi io dovrò perdermi il matrimonio della mia migliore amica, mentre me ne sto alle Maldive! Che situazione!”

Ran annuì. Avrebbe voluto Sonoko e Kazuha come testimoni, ma a quanto pare solo Kazuha le avrebbe fatto da testimone.

“Però prendi il lato positivo! Chiederò a qualcuno di filmare il tutto con un tablet! Guarderò tutto in diretta con una videochiamata! E poi voglio foto e video! E voglio che mi chiami prima di sposarti! Voglio vedere la faccia di Shinichi, quando ti vedrà con un abito super sexy da sposa! Devi farlo sbavare!!!”

Ran arrossì e le sue guancie si tinsero di una tonalità rosso/rosa, gonfiandosi “Diciamo che spero di trovarne uno che mi piaccia!”

“Ma no! Non devi trovarlo! Te lo farò confezionare appositamente da una stilista di abiti da sposa! Quella che ha confezionato il mio! Consideralo il mio regalo di nozze, un super vestito offerto da me!”

“Ma Sonoko… io…”

“Niente ma! Non puoi rifiutare!” Sonoko alzò un pugno.

Ran annuì sconfitta “Va bene, però il vestito lo facciamo come lo voglio io, ok? Perché tu hai gusti diversi!”

“Si, si, ok” Disse annoiata Sonoko.

“Ora io però devo andare. Devo organizzare il tutto con Shinichi!”

“Ok, ci sentiamo più tardi, che mi dici come procede?”

“Certo! A dopo!”

Ran chiuse la chiamata e infilò il telefono in tasca.

….intanto al campo da calcio…

“Sonoko, quella pettegola…” Shinichi cominciò a palleggiare “Oh ma le farò vedere io che bel matrimonio ci sarà! E poi capirà con chi si è scontrata!!!” Shinichi palleggiava sempre più in fretta. “Ma si! E poi….. e poi….” Fermò il pallone e mentre era a mezz’aria, lo calciò, facendolo finire in porta.

“Nervosetto?”

Shinichi si girò, trovando Ran, vestita in tuta e con una bottiglietta di acqua in mano. Il ragazzo sorrise e si avvicinò alla fidanzata.

“Si, nervoso, ma mi passerà!” Shinichi prese la bottiglietta “Cos’è mi fai da aiutante, come ai tempi della scuola??” fece un sorrisetto.

“Si, ci vuole qualcuno che ti tenga d’occhio, visto i disastri che combini! E poi maggior ragione ora che stiamo per sposarci! Vorrei che fossi intatto per un po’ di tempo e arrivare al nostro matrimonio!” ridacchiò lei.

“Ahaha… spiritosa!” Shinichi le scompigliò i capelli. “Che ne dici, se ci sediamo a pensare un po’? potremmo cominciare ad organizzarci per il matrimonio, no?”

Ran annuì “Si! Ottima idea!” Lo afferrò per mano e lo portò verso una panchina. Lì si sedettero vicini, guardando gli alberi, con i boccioli che stavano per sbocciare. “Sai, forse dovremmo sposarci in un luogo con tanti ciliegi! Potremmo farlo nel periodo dello sboccio! Sono sicura che sarebbe uno spettacolo meraviglioso!”

“L’idea mi piace! Magari, vicino a quel fiume che si trova vicino ai monti! Conosco una chiesina molto bella, che si trova vicino al campeggio dove andavo con il Dottor Agasa e gli altri bambini! È un grande spiazzo, che da sul fiume, con delle colline ed si trova ad una quota abbastanza alta. Ci sono parecchi alberi e i ciliegi sono bellissimi in quel periodo! Non sarà difficile organizzare tutto là! Potremmo fare una festicciola all’aperto e poi partire in viaggio di nozze!”

“Sai, penso che sarebbe perfetto! E dove pensi di andare in luna di miele?”

Shinichi portò la mano sotto il mento, come facendo finta di pensare, quando in verità Ran sapeva già la risposta.

La karateka scosse la testa, ridendo esasperata “Vuoi andare a Londra?”

“Magari…” Shinichi alzò le spalle “Che ci posso fare?”

“Beh, nulla, essendo te stesso!”

“Allora.. potremmo fare che Londra sia una delle tappe!” Shinichi sorrise.

Ran lo guardò confusa “Tappe?”

“Potremmo fare un tour d’Europa. Tipo… Grecia, Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Romania, Germania, Olanda e Regno Unito! Potremmo fare così: In Grecia ci fermiamo ad Atene. In Italia ci fermeremo a Messina, Napoli, Roma, Milano, Venezia e le Dolomiti. In Spagna invece potremmo fermarci a Madrid e sui Pirenei. Poi in Francia potremmo fermarci a Parigi e alle Camargue. Di seguito faremo un giro sulle alpi svizzere. Poi ci fermeremo al castello di Vladimir Dracula… e….”

Shinichi si fermò vedendo che il sorriso di Ran era sparito “Tutto ok?”

Ran annuì, ovviamente non convincendo il detective. Shinichi ci pensò su un attimo, fino a che un fulmine non gli attraversò la mente. Cominciò a ridere come un matto, mentre Ran lo guardava intimidita e imbarazzata, consapevole che il suo ragazzo aveva capito tutto.

Shinichi faceva difficoltà a trattenersi “Non dirmi che hai ancora quel problemino con i mostri, in particolare i vampiri?”

Ran non rispose a parole. Gli fece un cenno d’intesa e lì Shinichi rise ancora più forte “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!! Credevo di averti insegnato che i vampiri non esistono! E poi il Conte Dracula è solo una figura fantastica, basata su un personaggio reale che non aveva poteri soprannaturali!”

“Ridi pure….” Ran sbuffò sempre più imbarazzata.

“Vuoi che tralasciamo la Transylvavia?” Chiese Shinichi con uno sguardo dolce.

Ran scosse la testa “No, no, va bene così! Tanto anche se ci fosse qualche vampiro, ci saresti tu a proteggermi!”

Shinichi alzò il sopracciglio e le avvolse il braccio attorno alle spalle “Non c’è nemmeno bisogno di ricordarmelo!”

“Quindi dopo la Transylvania?” Chiese Ran.

“Dopo la Transylvania ci sarà la Germania. Potremmo fermarci a Francoforte e Berlino. Poi a Rotterdam e Amsterdam in Olanda. Infine ci fermeremo a Cardiff, il Lago di Lockness e infine, ultima ma non per importanza…. La mia adoratissima Londra!”

“Buon programmino! E per gli invitati?”

“Abbiamo una vasta scelta! Potremmo invitare… i nostri amici, i detective e ispettori che conosciamo, chi ci ha aiutati a combattere l’organizzazione, gli agenti che conosciamo dell’FBI, della CIA e la polizia segreta giapponese! Abbastanza?”

Ran ci riflesse un attimo e poi concordò. Shinichi si sdraiò meglio contro lo schienale della panchina “Per il catering, i fiori, gli addobbi e il resto.. ha già detto che ci vuole pensare mia madre, lei ha buon gusto e vuole farci una sorpresa! “

“A me va benissimo, non c’è nessun problema, anzi, sono sicura che sarà tutto perfetto!”

“E che mi dici dell’abito da sposa?”

“Eh no, quello è un segreto! Sonoko ha detto che chiamerà la sua stilista e che me lo farà fare su misura, come piace a me! Dovrai attendere!”

“Pff…. Noiosetta!” Shinichi incrociò le braccia.

Ran gli diede un bacio sulla guancia, facendolo arrossire “Meglio così, ti piacerà ancora di più quando sarà il momento!”

“Non ne dubito!” fu poi il turno di Shinichi per dalre un bacio.

“Sai, sono proprio felice, non vedo l’ora” Disse dolcemente Ran abbracciandolo.

Il ragazzo sorrise e ricambiò l’abbraccio “Anche io, Ran, anche io!”



Nota d'autrice: Nel prossimo capitolo ci sarà il matrimonio!!
   
 
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