Film > Alice nel paese delle meraviglie
Segui la storia  |       
Autore: Dana96    31/05/2016    2 recensioni
Silka è una ragazza... "pazza" completamente svitata, abbandonata quando era solo una neonata. Crescendo inizia a scoprire un mondo totalmente nuovo, un mondo pieno di segreti, misteri ma soprattutto pieno di...meraviglia!
Qui troverà la solo e unica "verità".
ATTENZIONE: POTREBBERO ESSERCI SPOILER SU "ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO" SIETE STATI AVVISATI.
SE NON AVETE ANCORA VISTO IL FILM ENTRATE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO! Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cappellaio Matto, Coniglio Bianco, Gatto del Cheshire, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Alice, così si chiamava, liberó il Sottomondo, schiavo della Regina Rossa, riuscì a salvare anche la mia famiglia da ella"

"E ora? Dov'è Alice?" Domandó Silka

Il Cappellaio si bloccó, smise di camminare ed allontanó la mano di Silka appoggiata sul suo braccio, poi si giró verso di lei e Silka notó qualcosa negli occhi lucidi del Cappellaio: dolore, sofferenza, solitudine, amore...

"Non è più venuta?..."

"....no.... mi ha abbandonato.... Ha abbandonato io suo amico più caro... L'ultima volta che è venuta è stata proprio quando riportó la mia famiglia a casa, poi non si è fatta più vedere, ho aspettato giorno e notte la sua presenza di nuovo qui, ma lei non è venuta!" Gli occhi erano diventati arancioni

"Cappellaio, non pensi che il fatto che lei non sia venuta fosse per problemi... Irrimediabili? Voglio dire....come faccio a dirlo senza peggiorare la situazione?...." Il Cappellaio ancora la guardava, il suo sguardo era diretto negli occhi azzurri di Silka, che rapivano i suoi, scese lo sguardo verso le labbra rosee della ragazza che si muovevano, il collo pallido e morbido, molto invitante, le spalle pallide con una sfumatura marroncina con sopra qualche puntino bianco, che ricordava il manto di un cerbiatto, i seni non molto grandi ma comunque sodi erano nascosti dentro quel body di pelliccia che scendeva lungo l'addome e lasciava uno spazio proprio al centro nell'ombelico, le gambe liscie e pallide, sembravano morbide e liscie al tatto.

"Vedi Cappellaio, Alice faceva parte del mondo... Di sopra?... Come si dice... Vedi, col passare degli anni si invecchia e... Insomma... È... Morta, Cappellaio"

Lui si ridestó e la guardô

"Lo sapevo già, ma ricorderó sempre cosa ha fatto per me e per tutti noi del Sottomondo, ricorderó sempre la sua moltezza..."

"La sua cosa?"

"Moltezza, anche tu hai una tua moltezza" alzó l'indice e le tocco il petto proprio dove si trovava il cuore

"Qui dentro"

*.*.*.*.*.*.*

"Cappellaio, Tarrant Altocilindro!" Esclamò la Regina Bianca quando lo vide.

Silka la osservó per bene: era bella senza ombra di dubbio, la pelle era bianca come il latte, i capelli del medesimo colore, scendevano sulle spalle, gli occhi grandi e felici erano scuri, le labbra erano colorate con un rossetto scuro, le unghie smaltate erano di un colore marrone scuro, molto scuro, indossava una graziosa coroncina bianca, il vestito, naturalmente bianco, aveva la gonna un po' gonfia, la Regina Bianca si muoveva in un modo strano, come se stesse galleggiando per aria, il che la rendeva un po' buffa, ma rimaneva pur sempre una reale.

"Abbiamo una nuova ospite vedo, ciao cara, son Mirana, la Regina Bianca, sovrana del Sottomondo" le porse una mano pallida, e Silka gliela strinse

"Silka, maestà" rispose lei, la Regina Bianca sgranó gli occhi e poi le sorrise, ma guardó il Cappellaio

"Sono stata accompagnata da voi, con la speranza che almeno voi risusciate ad aiutarmi a ritornare a casa, nel mio mondo"

La Regina la fissó per un attimo e poi le sorrise

"Ma certo cara. Ehm... Benvenuta a Marmoreal, seguimi" così Silka e Regina Bianca entrarono nel castello e Tarrant ovvero il Cappellaio non sapendo cosa fare si inchinó alla Regina Bianca prima che entrasse nel castello e se ne ritornò dal Leprotto e il Ghiro

*.*.*.*.*.*.*

"Innanzitutto potresti raccontarmi un po' di te non pensi?"

"Ehm... Va bene ci proverò" Silka prese un bel respiro e poi cominciò a parlare:

"Sono stata quando ero ancora neonata davanti un orfanotrofio, mi hanno cresciuta delle suore, non ho mai conosciuto veramente i miei genitori, e molte volte mi domando perché mi hanno fatto questo, non penso di meritarmelo, accadde un incidente quando avevo anni in orfanotrofio, e gli altri bambini non facevano altro che lasciarmi da sola, mentre andavano a giocare, mi prendevano in giro, mi davano della squilibrata mentale, e nessuno mi volle adottare in orfanotrofio. Lì c'era una suora molto giovane aveva sui 30 anni circa, ai chiamava Anglica, fu lei che si prese cura di me dopo quell'incidente, mi vedeva sempre sola e cercava di farmi fare amicizia ma gli altri non volevano, mi crebbe lei, come se fosse una mamma, mi faceva giocare, mi insegnava un sacco di cose, facevamo i braccialetti ad esempio, leggevamo insieme. Quando avevo 16 anni purtroppo le venne un tumore al cervello e dopo un po' se ne andò. In quel momento capii che la mia vita era finita molto più di prima. Mi aveva lasciata, colei che per me era come una madre se ne andò." La voce della ragazza era incrinata, negli occhi lucidi ora riflettevano i ricordi,

"L'unica cosa di cui mi pento è il fatto che non le dissi che un giorno mentre ero in giardino a guardare i fiori, una farfalla blu si posò su uno di loro e mi parlò, io non ci credevo, non volevo crederci, perché per me sarebbe stato come se se stessi dando ragione ai miei "compagni", del fatto che ero matta, quella farfalla non la vidi più per 15 o 16 anni. Fino a quando proprio ieri non mi si presentò un'altra volta in giardino mentre leggevo per l'ennesima volta il libro preferito di suor Angelica, e feci un grosso sbaglio, lo seguii, attraversando lo specchio della mia stanza, se mi fossi fatta gli affari miei adesso non sarei mezza cornuta!" Urló Silka piangendo.

La Regina Bianca allungó la mano accarezzandole la guancia pallida e i capelli bianchi e neri e cercò di calmarla

"Silka secondo te questo è un sogno?"

"Certo che domande sono, ho capito che sono matta, mi rinchiuderanno in un ospedale psichiatrico, e mi faranno marcire là"

"Silka" la chiamo La Bianca senza smettere di accarezzarla, la ragazza richiamata alzó piano lo sguardo

"In questi 21 anni di vita ti hanno mai detto la verità?"

Con questa domanda Silka sgranó gli occhi e rimase immobile, un brivido le percorse la colonna vertebrale e una solo parole comparve nella sua mente"VERITÀ".

 


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Alice nel paese delle meraviglie / Vai alla pagina dell'autore: Dana96