Capitolo 3: Crotale
Nonostante la mia doppia vita, a fine
giornata non mi sentivo affatto affaticata. E nonostante a volte fossi
costretta a saltare delle ore di lezione, la mia media scolastica non ne
risentiva. …Mi sentivo bene.
Essere supereroi…
è fantastico.
Pensai, mentre mi dirigevo in classe.
-Ehi, Eve!-
Poi una voce mi chiamò.
-Uh? …Ah, sei tu Adrien.-
-Però, sprizzi gioia da tutti i pori. E’
successo qualcosa?-
-Figurati, a me basti tu per essere felice.-
…MA
CHE CAVOLO DICO?!
-…C-Cioè, volevo dire che… sono felice perché
il lavoro alla Pizzeria Simon sta andando bene.-
...Che
copertura stupida, non potrà mai crederci. …Però… d’altra parte è vero che sono
contenta perchè il lavoro sta andando bene, anche se
non si tratta proprio di quello della mamma. …E poi… mica mi basta vederlo per
rallegrarmi. …Oh, ma perché qualsiasi cosa io pensi finisce SEMPRE per deviare
su di lui?!
-…Pizzeria Simon? …Ah, intendi il ristorante
di tua madre. Beh, sono contento per voi… Anche se sono convinto che NON è per
questo che sei felice.-
…Com’era
prevedibile, non l’ha bevuta. …E che sia maledetto quel suo sorriso di miele!
…Accidenti, perché mi fa quest’effetto? Non solo è nei miei pensieri anche
quando non dovrebbe, ma mi fa anche sciogliere come un gelato al sole grazie al
suo sguardo di zucchero.
-…S-Si, grazie. …Co-Comunque non sperare che
io ti dica il vero motivo della mia felicità!-
…Anche
perché… comincio a pensare che forse… mi basta DAVVERO soltanto vederti per
sorridere.
Pensai, ritrovandomi ad osservarlo
inconsciamente.
…M-Ma
cosa vado pensando?! Sembra quasi che io sia… sia…
Scossi la testa in segno di disappunto, per
poi distogliere lo sguardo dal biondo.
…No.
…Non è possibile, mi starò di sicuro preoccupando troppo. …Figuriamoci se una
come me va ad innamorarsi proprio di un famosissimo modello come lui. …Però…
Arrivati in classe, assistemmo ad un miracolo
celestiale. …La prof manca!
Mi sedetti al mio posto e presi uno dei
disegni incompleti dalla cartella.
-Wow! L’hai davvero fatto tu?-
Una voce alle mie spalle mi fece sussultare.
-Ah… Marinette, sei
tu. Mi hai spaventata!-
-Eheh, scusa.-
-…Comunque non l’ho ancora finito. Devo
aggiungere un paio di elementi e fare dei ritocchini qua e là.-
-Quindi è veramente tutta farina del tuo
sacco! Pazzesco.-
-Beh, sono sempre stata portata per l’arte, ahah.-
Dissi, leggermente nervosa. Poi la ragazza
dai capelli corvini sussultò, avendo riconosciuto il soggetto del disegno.
-Ma quello è Chat Noir!-
A quelle parole, sgranai gli occhi.
-Ehi, abbassa la voce!-
-Quando l’hai incontrato?-
-Che c’è, cominci a fare l’interrogatorio?-
-No, voglio solo sapere come ti è sembrato.-
-…Non era questo che mi avevi chiesto, ma
comunque… Diciamo che una volta mi sono trovata in difficolta e lui mi ha
salvata. …Penso sia un bravo ragazzo, a parte il suo carattere… ehm… da latin lover?-
-Non me ne parlare…-
Sussurrò Marinette.
E nel banco dietro…
-Ehi, Adrien, stanno parlando di te.-
-Lo so, Nino, ma vedi di non farmi saltare la
copertura, eh.-
-…Si, hai ragione, scusa. …Comunque non credi
che Evelyne somigli lievemente alla tua nuova collega
Chatte Blanc?-
Mi girai, sentendomi osservata e notai che
effettivamente… Adrien mi stava squadrando dalla testa ai piedi.
-Che cosa c’è?-
-…N-Niente, tranquilla, Eve.-
E così mi rigirai.
-…Davvero credi che Eve
possa essere Chatte Blanc?
Sinceramente io lo trovo fisicamente impossibile, Nino.-
-Seriamente, amico? Andiamo, torna su questo
mondo! Si vede lontano un miglio che la somiglianza è palese.-
-Pensala come vuoi, puoi anche indagare se ci
tieni. Ma per il momento rimango della mia idea.-
-Fa come ti pare… ma non venire a dirmi che
non te l’avevo detto quando ti spiattellerò in faccia la verità.-
Alla ricreazione…
-Ehi, Adrien!-
-Uh? …Oh, sei tu, Eve.-
-Senti, stavo pensando… che ne dici di farci un
giro per il cortile?-
Chiesi, leggermente imbarazzata.
-Ma… Si, va bene.-
Gli sorrisi dolcemente.
-Oh, quasi dimenticavo! Ho sentito che hai
avuto un “incontro ravvicinato” con Chat Noir.-
Mi disse poi, per rompere il ghiaccio.
-Eh? …A-Ah, si. …Beh,
diciamo che più che “incontro ravvicinato” io lo chiamerei “salva la ragazza e
fuggi”.-
…Ma
come si permette?! …Ok, calmati, Adrien. D’altra parte mica può sapere che sta
parlando proprio di te… e tu non vuoi farti scoprire, vero?
-…A-Ah, davvero?-
-…Beh, se così si può dire. Sai, la classica
“toccata e fuga”, no?-
-…Non te la sarai mica presa, vero?-
-Ma no… E’ solo che non sopporto il tipo di
ragazzi che ti fanno centomila moine per poi comportarsi in quel modo.-
…Non
devi picchiarla, non devi picchiarla, non devi picchiarla…
-…S-Su, dai, avrà avuto i suoi motivi.-
-Sarà… però mi ha comunque infastidita.-
…Ma
perché gli sto parlando proprio di quel cretino? Non sono neanche in vena di
sentire il suo nome. …E allora… perché gli ho fatto un ritratto? …Forse è
perché… mi ricorda molto…
Mi
voltai istintivamente verso la persona che avevo di fianco.
…te…
Adrien. …So benissimo che è impossibile, ma a volte gli somigli talmente tanto
che… non posso fare a meno di vederti al suo posto. …Ultimamente mi sto chiedendo se… non stia
sviluppando qualche sentimento nei tuoi confronti.
Poi
scossi la testa.
No,
non è il momento di pensarci! …Anche se fosse così… questo sentimento nascente
potrebbe anche andarsene. …Spero.
-…Uh?
…Ehi, qualcosa non va, Eve?-
-Eh?
N-No, niente. …A-Andiamo in classe, su.-
Rientrammo
in classe… ignari di quello che stava per succedere.
IN UN
OSPEDALE…
…Non
posso crederci. …Mio fratello è davvero… stato morso da un ratto? …Perché?
…Perché proprio lui?...
-…Ti
prego, resisti, Daniel!-
-…Non
preoccuparti, sorellona… Me la caverò, i medici sono in gamba.-
Il
ragazzino venne d’urgenza trascinato in ambulatorio.
…Fratellino…
… …DANNATI RODITORI!
…
-Bene,
proprio quello che aspettavo! Un odio incondizionato che cresce a dismisura.
-Vola,
mia piccola akuma, e oscura il suo cuore!-
…
La
scuola volse al termine. Io e Adrien avevamo programmato di vederci quel
pomeriggio.
-Allora
ci vediamo alle 16:30?-
-Certo.
A più tardi, Adrien.-
Gli
risposi con un sorriso stampato in faccia.
-A più
tardi, Eve.-
E con
un occhiolino mi salutò, entrando nella sua limousine. …Sento il mio cuore sussultare.
…Non
va bene… Non va bene, il mio cuore… non può provare questi sentimenti… NON PER
LUI!
Così
tornai a casa.
-…Sono
a casa, mamma!-
-Bentornata,
teso…ro…-
Come
una furia, cominciai a salire le scale.
-Vado
in camera.-
-M-Ma è
quasi pronto.-
Chiusi
la porta per poi buttarmi sul letto.
…No…
Non è possibile… Lui è… è un ricco e
famoso modello, mentre io… io… non sono nessuno… …NON HO IL DIRITTO DI
INNAMORARMI DI LUI!
Una
lacrima scese lungo la mia guancia… e per evitare che si moltiplicasse, accesi
la TV di camera mia.
Il
notiziario stava trasmettendo le notizie dell’ultima ora.
<-Per
le strade si è formato un via vai incredibile di serpenti. La causa sembra
essere una ragazza serpente, probabilmente vittima di un akuma.
Ecco una foto della ragazza in questione, mandataci da un cittadino.->
Guardai
con attenzione la foto, cercando di immaginarla senza pelle da serpende e con una divisa di stoffa invece che di pelliccia
di topo come quella che indossava… Il risultato mi fece sussultare.
-Oh,
no! Celine è stata akumatizzata!-
<-Se
è davvero lei la causa di tutto questo, questa ragazza ora chiamata Crotale sta seminando il panico in città. Ladybug, Chat Noir, Chatte Blanc… dove siete? Abbiamo bisogno di voi!->
-Arriviamo
subito!-
Uscii
di casa in tutta fretta, non facendomi vedere da mamma.
Arrivata
in un vicolo, feci uscire Felì e mi trasformai.
Uscita, la prima cosa che vidi fu un’enorme scia verde.
-…Se
seguo la direzione dei serpenti dovrei arrivare direttamente a Celi-- cioè, Crotale.-
Così mi
misi a correre verso la direzione puntata dall’ondata di serpi. Il luogo dove
mi condussero fu quello previsto… e Ladybug stava già
aspettando.
-Scusa
il ritardo.-
-Fa niente.
Piuttosto, mi piacerebbe sapere dove si è cacciato quell’idiota di Chat Noir!-
Subito
dopo, sentimmo una voce alle nostre spalle.
-Cercavate
me?-
Col suo
solito modo di fare, il gatto si avvicinò.
-Era
ora! Dov’eri finito?!-
Sbottò
la coccinella, mentre io mi stavo già accingendo a distrarre il nemico.
-Avevo
delle cose da sbrigare. Adesso se volete scusarmi, my
lady… ci sarebbe la nostra collega che ha bisogno di aiuto.-
Rispose
Chat, notando che Crotale mi aveva bloccata a terra,
progettando di legarmi con i suoi serpenti.
-Ma
dai, te ne accorgi solo adesso?!-
Gli
gridai, mentre cercavo di liberarmi dalla presa.
Con un
balzo, il gatto riuscì a scaraventare il nemico al muro liberandomi. Poi,
porgendomi la mano mi disse…
-Credo
che tocchi a te, micetta.-
-Con piacere!-
Mentre
la serpe era ancora a terra, ne approfittai per scatenare il mio potere.
-Elettro
Storm!-
E
mentre Crotale perdeva i sensi, dissi in tutta
fretta…
-L’akuma sta sicuramente nel suo fermaglio! La somiglianza della
sua forma con i sonagli dei serpenti è troppo evidente.-
-Detto fatto!-
Così Ladybug prese l’oggetto e lo spezzo con te mani.
E
mentre tutto si accingeva a tornare normale… un pizzico alla gamba mi fece
sussultare.
-…Cosa?...-
Ma
quando mi girai non vidi niente… solo due piccole macchie rosse all’altezza del
polpaccio.
-Ben fatto!-
E
mentre il duo si scambia il solito cenno d’intesa, ne approfitto per avvertirli
della mia frettolosa fuga.
-Ehm…
con il vostro permesso io andrei, ho… una faccenda urgente da sbrigare.-
-…D-D’accordo, ma… sicura di stare bene.-
Mi
chiese il gatto, apparentemente molto preoccupato.
-…S,
sto bene, non preoccuparti.-
-Ma sei
pallidis-- -
-Ti ho
detto che sto bene! …Ora scusatemi, ma devo proprio
andare prima che diventi anche una questione di tempo.-
…Non so
perché… ma in quel momento non mi andava di farlo preoccupare inutilmente.
…E mentre
correvo per i tetti nel tentativo di arrivare a casa, vidi Adrien già dietro la
porta, pronto a suonare il campanello.
Entrai in
tutta fretta in camera mia, giusto in tempo per sentire mia mamma gridare…
-Tesoro,
hai visite!-
-Arrivo
subito!-
Così mi
affrettai a scendere le scale e salutarlo.
-Ciao, Adrien!-
-Ehi, Eve! Pronta per andare?-
-Si,
arrivo, dammi solo un attimo. Devo sistemare un’ultima cos-- -
…Non
appena cominciai a salire le scale… un dolore lancinante alla gamba mi colse di
sorpresa.
-Ahi!-
Inciampai,
finendo proprio tra le braccia di Adrien che per fortuna riescono a
sorreggermi.
-Che
succede, Eve?-
Chiese,
mentre mia madre mi guardava preoccupata.
-…Non…
Non lo so…-
-Come sarebbe? …Un momento… non dirmi che…-
Con delicatezza,
il biondino mi poggio a terra, scoprendomi leggermente la gamba. E quello che
vedemmo fu…
-…Come
pensavo, sei stata morsa da un serpente.-
-Cosa?-
I miei
occhi si sgranarono, mentre mia madre sembrava poter svenire da un momento all’altro
per la paura.
Continua…
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Ehiiii!!! Scusate l’immenso ritardo, chiedo umilmente
perdono, ma… ehi, guardate il lato positivo, ho creato suspance
U_U …Ok, la
smetto XD
Ad
ogni modo spero che il capitolo vipiacca ^_^
A (molto
probabilmente per dire) presto!