Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Crepuscolina13    03/06/2016    0 recensioni
E se Emma fosse un angelo custode con il compito di vegliare, e di rendere di nuovo buona la famosa Evil Queen ?
Ovviamente SwanQueen.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non avevo bisogno di guardarmi intorno per capire dove eravamo capitate.

Avevo facilmente riconosciuto il teletrasporto che noi angeli usiamo per spostarci da casa nostra al mondo terrestre e viceversa, ed il solo fatto che riuscissi a toccare il braccio di Regina me lo confermava.

Poi mi guardai intorno e tutto fu più chiaro.

Non eravamo più nella Foresta Incantata e questo significava una sola cosa:guai.

-Emma ma tu puoi toccarmi! Cos’è succes...?- ma all'improvviso si ammutolì quando guardandosi intorno notò le decine di persone che ci circondavano.

-Dove siamo?- aggiunse sottovoce avvicinandosi di più a me.

-A casa mia- ma purtroppo dissi queste parole con preoccupazione ed ansia invece che con gioia e spensieratezza come avrei tanto voluto fare.

Mi osservai intorno.

Eravamo in un’enorme stanza ed una marea di angeli ci circondava sia alla nostra sinistra che alla nostra destra.

In un angolo notai i miei genitori che mi salutavano con una mano ed avrei tanto voluto buttarmi in un loro abbraccio e farmi stringere dalla loro braccia che sapevano di casa ma purtroppo capì che la situazione in cui mi trovavo non era così amichevole come avrei voluto.

Tutti ci lanciavano occhiate accusatorie in particolare le cinque persone radunate davanti a me e che sedevano nelle loro sedute imponenti: erano gli Anziani.

Erano di corporatura esile eppure emanavano un’aurea così antica ed ancestrale da farli sembrare potenti ed imponenti.

Anche le loro ali erano speciali, avevano una forma nella media, normale ed anonima eppure sembrava sempre che il loro bianco avesse una sfumatura più candida di tutti gli altri,

Li guardai in cerca di risposte ma notai che la maggior parte di loro, stava osservando Regina.

Solo allora mi resi conto dello straordinario evento che era appena avvenuto.

Regina era il primo essere umano a mettere piede nel paradiso angelico e per aver infranto un simile tabù gli anziani avevamo avuto sicuramente un'ottima ragione.

Molto probabilmente erano venuti a conoscenza del mio rapporto con lei e delle numerose regole infrante.

Ma essi non avevamo nessun controllo sulla vita degli angeli al di fuori della nostra casa, quindi come ne erano venuti al corrente?

Pensai che forse mi avevano riportato a casa perché il mio compito era finito, ma allora perché portare anche Regina?

E poi anche quella teoria era poco valida.

Solo l'angelo protettore poteva sentire se il proprio compito era concluso e di certo il mio non lo era.

Certo ci eravamo vicine, visto anche la sua recente acquisizione della magia bianca calcolai che ci sarebbero voluti altri pochi giorni affinché il mio dovere fosse concluso.

Ma anche qui c'era la solita domanda, come avevano fatto a saperlo???

Per non so quale ragione, mi venne il dubbio che volessero farle del male, anche se era praticamente impossibile visto che noi angeli eravamo incapaci di compiere simili azioni ma al dispetto di questi principi indistruttibile strinsi istintivamente la mano di Regina e l'avvicinai di più a me, per tenerla più vicina, per proteggerla.

Questo gesto animò la gente che cominciò a parlare fra se e se creando confusione.

-Silenzio!- ordinò perentorio il Custode Mida, uno dei cinque Anziani, e tutti tacerono.

Egli era un angelo su una cinquantina di anni, portava dei capelli bruni e corti ma i suoi occhi erano neri come la pace, che faceva un contrasto fortissimo con le sue ali bianche.

All'improvviso mi sentì oppressa da tutto quello che le persone intorno a me avrebbero potuto pensare, ebbi paura dei loro pregiudizi e mi sentì in soggezione.

Non osavo distogliere lo sguardo dagli Anziani, ma al contempo desideravo ardentemente parlare con Regina, per chiederle come stava e per ricevere una sua piccola parola di conforto che riuscisse a farmi stare meglio, però non potendola guardare cominciai ad accarezzarle la mano con il pollice in cerca di sostegno, lei parve capirlo perché rafforzo la stretta.

-Sei tu Emma, figlia di Mary Margaret e David?- mi chiese con voce solenne la Custode Granny.

Ella a differenza di Mida era una donna anziana, con i capelli bianchi e la pelle chiara e ciò la rendeva tutt’uno col suo abito candido che si riusciva a malapena a distinguere il viso dal resto del corpo.

-Si!- risposi ad alta voce e solo attraverso il suo tremolio mi accorsi di essere leggermente nervosa.

-Sai il motivo per il quale ti trovi qui?-

-No- ammisi.

-Sei stata richiamata per partecipare al processo nel quale discuteremo del tuo comportamento e dei tuoi eventuali provvedimenti disciplinari- dichiarò solenne e a quell’accusa notai che i miei genitori sobbalzarono un poco.

Avrei tanto voluto andarli ad abbracciare e rifugiarmi sotto le loro ali come facevo da bambina, per nascondermi da tutto questo, per lasciare a loro questo inconveniente e far finta che niente di tutto ciò fosse successo, ma non potevo.

Non potevo essere così egoista da pensare solo a me stessa, qua con me c’era anche Regina e non potevo certo abbandonarla e farle combattere tutto questo da sola, avevo commesso i miei errori ed ora era arrivato il momento di pagarne le conseguenze.

Ma dentro mi sentì morire alla sola idea che loro fossero arrabbiati con me ed avrei tanto voluto sapere cosa ne pensassero di tutta questa situazione, ma purtroppo non era possibile.

-Se posso chiedere perché avete portato con me anche la mia protetta, infrangendo così una delle principali leggi degli angeli custodi?-

-A quanto ci risulta queste leggi sono già state infrante ma in particolare la tua protetta assumerà il ruolo di testimone, dobbiamo capire bene come si sono svolti i fatti- io non controbattei, d'altra parte avevano ragione.

-Bene se non ci sono altre domande diamo il via al processo- pronunciate queste ultime parole la Custode Granny batté una mano sul bracciolo del suo scranno producendo un rumore metallico che rimbombò in tutto l’ambiente.

Un angelo di cui non conoscevo il nome si avvicinò a noi, le uniche due persone presenti al centro dell’enorme stanza

-Se la protetta vuole seguirmi...-

-Dove la portate?- intervenni subito io.

L'angelo mi indicò due sedie vuote posizionate alla sinistra degli Anziani.

Regina in silenzio seguì subito l'uomo senza fiatare, ma girandosi verso di me mi lanciò un ultimo sguardo anzi forse avrei dovuto chiamarlo primo perché da quando eravamo arrivate lì non c'erano state interazioni tra noi, e in quello sguardo la paura stava dilagando.

Adesso voi penserete, com'è possibile che la temuta Regina Cattiva si senta impaurita? Ma in realtà solo uno sciocco poteva pensare ciò.

Perché Regina non era cattiva e il suo comportamento maleducato e sfrontato era solo una maschera per potersi difendere dagli altri e allo stesso tempo sentirsi invincibile.

Ma io avevo contribuito a distruggere quella maschera ed adesso Regina si mostrava per quella che era davvero.

Ovviamente lei restava una donna forte e coraggiosa ma chiunque si trovasse in una situazione del genere, in un luogo sconosciuto, con persone sconosciute e con la nessun minima idea di dove scappare o di come difendersi, perché ebbi il sospetto che qui lei non potesse usare la magia, si sarebbe sentito insicuro e spaventato.

-Aspetta- la richiamai tirandola indietro grazie alle nostre mani che erano ancora parzialmente unite.

-Tranquilla, vedrai che si risolverà tutto- le sussurrai per tranquillizzarla in modo che nessuno potesse sentirci.

Lei annui ma non sembro esserne molto convinta, i suoi occhi avevano ancora un senso di smarrimento.

Così feci una cosa di cui entrambe avevamo bisogno.

Le misi un braccio intorno alla vita ed attirandola a me la baciai.

Mi fregai delle persone che ci osservavano e soprattutto mi fregai dei mormorii che si formarono subito dopo il mio gesto.

Sembravano essere passati anni da quando le nostre bocche si erano toccate per l'ultima volta e avrei voluto non smettere più ma capì che quello non era proprio il momento opportuno per lasciarsi andare a smancerie simili, così interruppi il bacio e unendo le nostre fronti le sussurrai:

-Ti amo-

E poi l'angelo stufo di aspettare, prese Regina per un braccio e la condusse a sedere al suo posto e così io rimasi l'unica persona ad occupare il centro della stanza e la mia attenzione ricadde interamente sugli Anziani.

Il Custode Mida interruppe il silenzio soffocante che si era creato dopo il mio gesto.

-Fate entrare colei che ha denunciato il fatto- a queste parole un grande portone che si trovava alle mie spalle fu aperto.

A quel suono mi girai curiosa a vedere chi sarebbe entrato e con mia grande sorpresa e delusione Ruby si fece avanti.

Mi lanciò un debole sguardo di scuse poi con una camminata sicura di se andò a sedersi accanto a Regina, nell'unica sedia vuota rimasta, lo spazio dei testimoni.

Il mio primo pensiero fu quello di urlarle contro, mi aveva tradito, mi aveva promesso che non avrebbe fatto la spia, però poi mi misi nei suoi panni.

Non potevo certo odiarla per qualcosa che anche io avrei fatto, tutti noi avevamo un rigido senso del dovere ed ero io quella che stava andando contro la mia stessa natura.

Al contrario Regina non sembrava pensarla come me a giudicare dagli sguardi di fuoco che stava lanciando alla ragazza.

-Ruby per favore puoi esporre a tutti noi la tua testimonianza?- chiese gentilmente il Custode Arcibald, un angelo di mezza età, con occhi marroni della stessa tonalità dei suoi capelli e con un naso aquilino molto singolare.

-Certamente- rispose accondiscendente alzandosi in piedi.

-Due giorni fa la mia protetta Biancaneve è stata catturata dagli uomini della Regina Cattiva, una volta rinchiusa in prigione la qui presente sovrana è venuta a farle visita e con lei c'era anche Emma, ci siamo subito salutate ma quando lei mi ha risposto la sua protetta si è girata verso di lei e gli ha chiesto con chi stesse parlando, allora mi sono resa conto che non sono l'umana sembrava riuscire a vederla ma anche a sentirla.

All'inizio non ho dato tanto peso alla cosa perché ero molto preoccupata per la vita di Biancaneve ma poi risolta la situazione ho preteso una spiegazione da Emma.

Allora lei mi ha spiegato che aver infranto la legge del "nessuno essere umano deve venire a conoscenza della nostra esistenza" non era stata opera sua, ma la colpa sarebbe da imputare ad una strega che avrebbe fatto un incantesimo in modo che la regina fosse in grado di trovare il suo vero amore e dopo ciò l'umano avrebbe acquisito la capacità di vederla e di sentirla- spiegò con linguaggio educato e composto la mia amica Ruby.

-Quindi Emma ti stava dicendo che lei era il vero amore dell'umana?- domandò il Custode Arcibald.

-Si, all'inizio ho pensato che fosse rimasta col protetto senza venir a chiedere aiuto a voi perché volesse concludere il suo dovere, del resto tutti sono a conoscenza della fama di Emma nel portare a termine i suoi compiti, a dir la verità ho anche pensato che tutto ciò fosse una macchinazione della Regina Cattiva ma poi da come ne parlava ho capito che lei se ne era veramente innamorata- spiegò a testa bassa.

-Quindi credi che Emma abbia preso di sua spontanea volontà la scelta di non venir a chiedere consiglio a noi e di non cambiare la sua protetta come avrebbe invece dovuto fare?- chiese ancora Arcibald.

-Si credo di si- rispose Ruby evitando a tutti i costi di incrociare il mio sguardo, evidentemente si vergognava di quello che aveva fatto.

-E poi cosa è successo?-

-Emma mi ha proposto un accordo, se la regina avesse ucciso Biancaneve lei sarebbe ritornata a casa ed avrebbe abbandonato la sua protetta se invece la donna l'avesse risparmiata io non avrei dovuto riferire a voi ciò che avevo scoperto- e quella ammissione fu il mio colpo di grazia.

Non tanto perché tutte le prove stavano ad indicare la mia colpevolezza ma ciò che mi distrusse di più, fu la reazione di Regina.

Solo allora mi resi conto che lei non ne sapeva niente di questo accordo.

All'inizio si infuriò ma poi la sua faccia si riempì di tristezza, di delusione ma più che altro di tradimento.

Da come lo aveva raccontato Ruby sembrava che se Regina avesse ucciso Biancaneve io mi sarei arresa con lei quando invece le avevo promesso di non abbandonarla qualunque decisione avesse preso.

-No Regina non è come credi- le avrei voluto dire ma tutto quello che potei fare fu soffrire in silenzio e vedere come evitasse attentamente di guardarmi e mi sentivo morire dentro, ero completamente impotente.

-E tu hai accettato?- chiese curiosa la Custode Ingrid anticipando Arcibald.

Ingrid era una donna dal viso spigoloso ed autoritario, portava lunghi capelli biondi ed insieme ai suoi occhi azzurri rappresentava perfettamente la tipica rappresentazione di un angelo custode.

-All'inizio si perché ho pensato al bene della mia protetta poi però ci ho riflettuto ed ho capito che era mio dovere riferire tutto a voi.-

-Grazie Ruby hai fatto bene- la congedò la Custode Ingrid e lei annuendo con il capo si sedette in silenzio.

-Bene dopo queste parole come ti difendi Emma?- chiese il Custode Arcibald riportando l'attenzione di tutti su di me.

-Non mi difendo, è tutto vero- ammisi sinceramente con un tono di voce un po' menefreghista perché in effetti era così, in questo momento l’unica cosa che mi importava era fare pace con Regina e parlare coi miei genitori.

-Non hai da aggiungere altro?- chiese Ingrid infastidita dal mio atteggiamento.

-Con tutto il rispetto, ma a me tutto ciò sembra una pagliacciata.

Regina è venuta a conoscenza della nostra esistenza e allora? Non mi sembra di aver fatto chissà che- risposi maleducatamente, ma appena ebbi pronunciato quelle ultime parole me ne pentii subito.

Cosa mi era saltato in mente?

Rispondere male agli Anziani??

Era stata una mossa stupida, ma sentivo di star perdendo il controllo, avevo una valanga di emozioni dentro di me, sconvolte e disordinate e non sapevo a chi dare la priorità, se a Regina, se ai miei genitori che erano sempre stati fieri di me ed adesso erano sicuramente delusi dal mio comportamento o se agli Anziani che mi stavano processando o addirittura se a tutti gli angeli intorno a me che si permettevano di giudicarmi, di giudicare le mie azioni senza sapere in realtà niente di quello che era veramente successo.

-E ti sembra niente? Al di la delle possibili conseguenze se l'umana avesse detto a qualcuno di te hai mai pensato che avresti potuto compromettere l’intera operazione? C’è un motivo se siamo invisibili ai loro occhi, tutto il nostro lavoro non avrebbe senso, gli umani devono pensare che il cambiamento venga da loro stessi non che una qualche creatura magica li abbia influenzati.

Ti sei lasciata accecare dai tuoi sentimenti e ti sei completamente dimenticata del tuo dovere principale!!- le accuse che la Custode Ingrid mi stava lanciando erano pesanti e questa volta non le accettai in silenzio.

-Bé ma questo non è successo, prima che voi ci portaste qua, Regina aveva appena scoperto di aver accesso alla magia di luce, ed in più ha risparmiato Biancaneve la sua più acerrima nemica, quindi non mi sembra proprio di aver sbagliato qualcosa!- nel mentre dicevo ciò cercai una qualche reazione in Regina, non so cosa cercassi esattamente, forse un qualcosa in lei che mi desse la forza per resistere a questa situazione sconveniente ma non trovai niente, lei continuava diligentemente ad evitare ogni mio contatto visivo

-Perché sei stata fortunata!- esclamò irritata Ingrid.

-Va bene, adesso è inutile stare a discutere, Emma verrà lo stesso punita per le sue colpe- si intromise la Custode Granny per calmare un po' le acque.

-Adesso parliamo dell'altra questione, ti sei innamorata della tua protetta- affermò l’anziana.

-A quanto mi risulta non ci sono leggi che mi vietano di farlo- risposi maleducata, ancora infastidita per prima, ma la verità era che ero arrabbiata perché loro mi impedivano di parlare con Regina, risolvere la situazione tra noi due era ciò che mi premeva di più in questo momento.

-No esatto, perché una simile situazione non era mai avvenuta prima- constatò lei.

-E quindi avrete intenzione di punirmi anche per questo?- chiesi ormai sfinita, se volevano darmi la colpa di tutto allora che lo faccino.

-Certo che no, l'amore è pur sempre una cosa pura e buona e su questo dobbiamo ancora riflettere, ma prima di prendere una decisione finale vogliamo sentire la testimonianza di Regina-

A quelle parole mi feci ansiosa ma senza protestare io e Regina ci scambiammo di posto e cercai di stabilire un contatto visivo ma quando mi passò accanto evitò attentamente di prestarmi attenzione, era ancora arrabbiata con me.

Il mio corpo si tese come una corda di violino, ero preoccupata per le domande che le avrebbero fatto e in più avevo Ruby accanto, e non sapevo proprio come comportarmi visto che stavo cominciando a covare un sentimento di rancore.

-Innanzitutto vogliamo scusarci per averti coinvolta in tutto questo, da quanto abbiamo appurato niente di tutto ciò è stata colpa tua- le disse il Custode Arcibald.

Lei annui.

-Dopo questo vogliamo sapere se secondo te Emma è stata obbiettiva nello svolgimento dei suoi doveri o si è lasciata coinvolgere dai suoi sentimenti- ed il tempo si bloccò, tutti, compresa me stessa aspettavano pazientemente che Regina si pronunciasse.

-In tutta onesta non saprei darvi una risposta, non so niente della sua vita prima che ci incontrassimo, non so come si comporta normalmente Emma in veste di angelo custode quindi non saprei proprio come esprimere un’opinione ma non credo comunque che questo sia giusto, insomma a voi cosa importa? L'importante è che ci sia riuscita no? A mio parere non sono più la donna che ero un mese fa, e questo lo devo tutto a lei-

-Quindi credi che questo processo sia sbagliato?-

-No, capisco che Emma non ha rispettato le regole, ma come già detto non è stata colpa sua e sinceramente sono contenta che non se ne sia andata-

A questa risposta, Arcibald annuì e accomodandosi meglio sulla sedia passò la parola alla custode Ingrid.

Nel mentre il mio umore si risollevò un poco, non so bene il perché avevo la strana convinzione che Regina avrebbe detto qualcosa a mio sfavore e sentirla difendermi aveva donato un po’ di calore al mio spirito.

Ma dopo questa considerazione mi sentì peggio di prima.

Regina mi aveva detto di amarmi ed io avrei dovuto confidare in lei sempre e comunque, non perdere fiducia al primo ostacolo.

Mi sentivo uno straccio.

-Quindi tu ricambi i suoi sentimenti?-

E quella domanda fece battere il mio cuore, ringrazia mentalmente Ingrid per averla posta.

Aspettai la risposta con ansia ma Regina non parlava, i secondi si trasformarono in ore, in quel silenzio assoluto sentì rimbombare i battiti del mio cuore nei miei orecchi ma poi finalmente la mia amata proferì parola.

-Si-

-Ma come pensavate di portare avanti la vostra relazione? Prima o poi Emma avrebbe dovuto far ritorno a casa-

-Non so come, ma saremmo riuscite a trovare un modo, del resto, in confronto alle barriere fisiche questo problema perde importanza-

-Barriere fisiche?- domandò confusa la Custode Granny intromettendosi nell’interrogatorio ed allora Regina si rivolse a lei e le rispose.

-Si, sono in grado di vedere e sentire Emma, ma lei rimane pur sempre un angelo e per questo non posso toccarla, ad eccezione dei sogni ovviamente-

-Interessante- mormorò Granny.

-Avete mai sentito parlare di un incantesimo del genere?- chiese il Custode Mida ai suoi colleghi e gli altri fecero cenno negativo.

-Sarebbe possibile parlare con la strega che ha praticato la magia?- chiese Ingrid e Regina fu subito in imbarazzo, poi però alzando la testa per assumere un atteggiamento più autoritario rispose tranquillamente:

-No, l’ho uccisa-

-Già, dimenticavo con chi stessi parlando- commentò Ingrid ma Regina non rispose alla sua provocazione.

-Bene!- esclamò all’improvviso una voce lieve e dolce.

Era la Custode Aurora, un giovane angelo dai capelli arancioni con sfumature di bronzo, ella aveva labbra carnose ed occhi di un marrone chiaro che trasmettevano un tiepido calore, come il sole della primavera.

Lei era l’unica a non aver parlato fin’ora ed alzandosi in piedi proclamò:

-Il processo è finito, gli anziani si ritirano per consultarsi, nel frattempo i testimoni e l’accusato possono recarsi nella piccola stanza adiacente a questa, così che possano trovare un luogo tranquillo per riflettere su ciò che è appena accaduto-

Dettò questo gli Anziani si alzarono e procedendo in fila indiana lasciarono la sala.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Crepuscolina13