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Autore: danyazzurra    05/06/2016    11 recensioni
Lily non sa più chi è...Lily non sa più niente della sua vita precedente... Lily crede di essere una semplice Babbana con una vita normalissima... ma scoprirà che non è così semplice, anzi, niente è semplice nella sua vita e con la sua riscoperta arriverà anche una vecchia minaccia a bussare alla sua porta e a quella di chi le vuole bene!! è una Lily / Scorpius che mi è balzata in testa...spero che leggerete e recensirete !!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Quando suonò la sveglia per Lily fu come se ogni piccolo trillo le trapanasse il cervello.
Ci mise qualche secondo a spannare il cervello dalla nebbia del sonno, ma quando lo fece non poté fare a meno di spalancare gli occhi.
Trattenne il respiro quando arrivò anche la consapevolezza del corpo caldo accanto a sé.
Era successo davvero. I ricordi che cominciavano ad invaderle la mente e infiammarle i sensi erano reali.
Lo aveva fatto veramente. Stavolta non erano stati sogni o pensieri, lo aveva fatto e con tutta se stessa anche.
Aveva fatto l’amore con Scorpius.
Era forse impazzita?
“Merda” sussurrò e per tutta risposta le arrivò una risata divertita. “Buongiorno anche a te, Lily” le disse alzandosi su un gomito quel tanto che bastava per entrarle nel campo visivo.
Lei guardò i suoi occhi grigi e così limpidi in quel momento ed i suoi capelli biondi che sembravano spettinati ad arte e si innervosì ancora di più.
Perché doveva essere bello anche appena sveglio, mentre lei, ne era sicura, somigliava più o meno ad un cagnolino con il pelo tutto arruffato?
“Pensi che spegnerai quel maledetto aggeggio Babbano o dobbiamo svegliare tutta la casa?” le chiese ironico.
Lily si morse un labbro, ci sarebbe mancato solo quello.
Non che le interessasse cosa pensavano gli altri, a trentun’anni non doveva certo rendere conto a nessuno della sua vita sessuale, ma le interessava cosa pensava suo figlio.
E non voleva certo confondere le idee a Bailey, non era affatto sicura che lui avrebbe saputo distinguere il sesso dall’amore.
Perché era di quello che si trattava, no? Era solo sesso, giusto?
Allungò una mano e, andando a tastoni, la spense.
“Per Salazar, pensavo che avrei dovuto farla saltare in aria” commentò Scorpius e Lily lo guardò in tralice.
“Questa sveglia me l’ha regalata nostro figlio con i suoi soldi accumulati in mesi di lavoretti casalinghi, quindi sei pregato di starle lontano… almeno che tu non voglia che ti tagli le mani” rispose acida.
Scorpius cercò di ignorare il brivido che gli percorse la schiena mentre Lily diceva nostro figlio. Era ancora un’emozione sentirglielo dire e si limitò a sorridere.
Le si avvicinò e Lily restò immobile. Non sapeva perché, ma aveva idea che questa cosa fosse già successa, che fosse successa milioni di volte ed era decisa e non fuggire.
Non avrebbe mai perso contro quell’uomo, anche se il fatto che lui si stesse avvicinando ancora di più e che lei ormai potesse sentire il suo respiro contro la sua pelle non l’aiutava e tanto meno l’aiutava il fatto che quel gesto le stesse facendo rivivere le immagini di quella notte.
“Come faresti senza le mie mani” mormorò “non mi sembra che stanotte ti siano dispiaciute”.
Lily arrossì imbarazzata, poi gli puntò le mani sul petto e lo allontanò da sé.
“Scherza pure” gli disse dopo essersi schiarita la gola per ritrovare la sua compostezza.
“Scherza pure, ma la situazione è tragica” si lamentò e Scorpius rise scuotendo la testa “se non ti conoscessi bene, mi sentirei molto ferito nell’ego” disse divertito “non si può fare l’amore con un uomo e poi definirla una situazione tragica”.
Lily sbuffò “ho idea che ci voglia molto di più per ferire il tuo ego” si oppose e si alzò in piedi trascinando il lenzuolo con sé.
“Adesso devo andare a svegliare Bailey per cui ti dispiacerebbe tornare nella tua stanza?” domandò e la sua voce uscì più irritata di quello che avrebbe voluto.
Stava combattendo con l’impulso di staccare lo sguardo dal suo viso per osservare ancora una volta il suo bellissimo corpo e questo la faceva sentire come una ragazzina in preda agli ormoni e non le piaceva affatto.
E il fatto di non capirsi la rendeva davvero nervosa. Erano capitati altri uomini nella sua vita, con qualcuno aveva anche provato a farla funzionare, ma nessuno, nessuno, gli aveva fatto l’effetto di Scorpius.
Era come se quella notte avesse scatenato qualcosa in lei. Una sorta di dipendenza.
Da quando si era svegliata aveva desiderato solo baciarlo di nuovo e magari replicare quello che era appena successo.
Lo vide alzarsi in piedi e infilarsi i boxer e cercò di rilassare il respiro.
“Sul fatto di non farmi trovare qua da Bailey sono d’accordo con te” le disse mentre si infilava anche i Jeans e Lily perse la battaglia con se stessa e guardò per un attimo il suo fisico prima di riportare gli occhi nei suoi.
Dio, sembrava un’affamata di sesso, doveva farsi una bella doccia fredda e tornare padrona di se stessa e del suo corpo.
“Grazie” rispose e lui le si avvicinò “ma dobbiamo parlare” le disse infilandosi la maglia a meno di una decina di centimetri da lei.
Lily risucchiò le labbra all’interno della bocca infastidita.
Non voleva parlarne. Non aveva la più pallida idea di cosa avrebbero dovuto dirsi.
“Non credo ce ne sia bisogno” ribatté e lui per tutta risposta si avvicinò ancora di più fino a farle sentire di nuovo il profumo della sua pelle.
“Io credo di sì” mormorò sfiorandole le labbra con un bacio.
“Ci vediamo di sotto” le disse e Lily era sicura di avere nel viso tutta la confusione che i suoi sentimenti le stavano creando in testa perché Scorpius sorrise di nuovo.
“Adesso dovresti andare davvero a svegliare Bailey” le disse e poi uscì lasciandola confusa e stordita.
Era possibile provare tutte quelle cose insieme? E da dove stavano nascendo?
Lui era un mago, poteva averle fatto qualche incantesimo?
Come poteva desiderarlo così tanto? E come poteva già mancarle la sua presenza?
Si schiaffeggiò più volte sulla fronte “stupida! Stupida! Stupida!” ma che le era venuto in mente?
Si precipitò in bagno e si chiuse dentro appoggiandosi alla porta e prendendo diversi respiri.
Adesso basta. Doveva fare l’adulta. Doveva riprendersi o Bailey avrebbe notato quanto era fuori fase.
Andò al lavandino e si lavò la faccia con l’acqua fredda, passandoci più e più volte, ma quando lo alzò e si specchiò si rese conto che le sue gote erano ancora rosse come se stessero andando a fuoco.
Per forza Scorpius era divertito, gli doveva essere sembrata una ragazzina vergine e spaurita invece di una donna adulta e sicura di sé.
Sospirò e si infilò sotto la doccia, si lavò accuratamente restando sotto la doccia anche più del dovuto, era quasi tentata di non uscire mai più.
Per fortuna nessuno sapeva cosa era appena successo altrimenti non sapeva con quale coraggio avrebbe affrontato tutti i parenti che aveva cominciato a conoscere nuovamente.
Quando si fu asciugata e vestita uscì per andare a svegliare Bailey, ma lo trovò già seduto sul letto che tutto eccitato stava riponendo le sue ultime cose nel baule.
Alice era vicino ad Harry e stava parlando con entrambi i bambini.
Quando la sentì entrare Bailey la guardò con un sorriso, ma subito tornò serio e piegò la testa nel modo in cui faceva sempre quando la doveva studiare.
“Che succede, mamma?” le chiese e Lily inarcò le sopracciglia sorridendo al figlio “niente, tesoro” rispose “sei pronto?”.
Bailey la guardò ancora un secondo, poi l’eccitazione di Hogwarts dovette prendere il sopravvento perché si mise a raccontarle tutto quello che aveva messo nel baule e cosa gli aveva detto Harry lo avrebbe aspettato una volta arrivato al castello.
Alice si alzò mentre i bambini parlavano tra sé e le andò vicino “Merlino, Lily, ti si legge in faccia” le mormorò e Lily arrossì immediatamente “non so di cosa tu stia parlando” sussurrò a sua volta, continuando a guardare e sorridere a Bailey ogni volta che si voltava per controllarla.
Odiava che suo figlio fosse così maledettamente intuitivo.
Alice sospirò ed incrociò le braccia “ricordi il discorso di quando eravamo all’ospedale? Noi che ci conosciamo da quando avevamo ancora il pannolino eccetera eccetera?” le disse divertita “se ti dico che ti si legge in faccia puoi crederci” commentò e Lily sbuffò “e adesso cosa faccio?” domandò disperata facendo sorridere Alice.
Era davvero la solita Lily, poteva essere cresciuta e senza memoria, ma restava in tutto e per tutto la stessa.
 
Lily si sedette sul letto di Alice ed iniziò ad elencare ogni fondatore di Hogwarts e farlo seguire da una parolaccia.
Alice era davanti allo specchio che si guardava l’ennesimo brufolo che le era spuntato sulla fronte.
“Secondo te se mi taglio la frangia smetteranno anche di venirmi questi maledetti?”
Lily sospirò “uffa, Ali, io ho bisogno di te e tu pensi ai brufoli?”
“Sì, perché fa caldo, perché tra poco mi viene a prendere Albus e perché sono sicura che i tuoi problemi riguardino come al solito Malfoy” la prese in giro.
Lily la guardò in tralice ed incrociò le braccia offesa.
“Se è per questo fa caldo perché è il diciotto luglio, per i brufoli basta un semplice incantesimo e poi sai benissimo che Albus ti amerebbe anche se la tua faccia si dovesse riempire di bubboni e invece il mio problema resta”.
Alice si voltò divertita “però avevo ragione: si tratta di Malfoy”.
Lily alzò gli occhi al cielo ed appoggiò le mani sul copriletto “ho fatto un casino, Ali” confessò e Alice sbatté le palpebre sorpresa.
“Non lo avrai mica lasciato? Avevi ammesso adesso di stare con lui…”
“Ma no, sei impazzita?” chiese Lily divertendo ancora di più Alice, la sua amica aveva reazioni così spontanee e sincere che non si poteva non amare.
“Quindi ammetti che non lo lasceresti mai”.
Lily abbassò la testa e la scosse “Ali, ho fatto l’amore con lui”.
Alice fece un sorriso, ma non disse niente per cui Lily rialzò il viso e la guardò in quegli occhi blu come l’oceano.
“Non dici niente?” domandò.
“Cosa vuoi che ti dica?” chiese di conseguenza Alice “io e Albus lo abbiamo fatto mesi fa… non credo ci sia molto da aggiungere… tu hai diciassette anni, lui diciannove, bè complimenti e spero che siate stati attenti” la prese in giro e Lily sbuffò alzandosi.
“Grazie dell’aiuto” si lamentò avviandosi alla porta.
“E dai, Lily, che tipo di aiuto vuoi? State insieme da mesi e lui è pazzo di te da anni, cosa può esserci di sbagliato?”
“Tutto” si imbronciò Lily “non so amare ad esempio” continuò e Alice sbuffò pesantemente.
“Davvero, Lily, sai che odio quando fai questi discorsi…”
“Va bene, va bene” convenne Lily alzando le braccia in segno di resa “allora dimmi cosa faccio adesso?”
“So che pensi di non sapere amare, ma sai farlo e anche molto bene e anche se non fosse lui ti conosce meglio delle sue tasche e saprà benissimo cosa fare… non ti farà pressioni, Lily”.
 
Alice sorrise al ricordo e scosse la testa “ho già sentito questa domanda” rispose “e ti darò la stessa risposta: vivilo giorno per giorno e guarda come va. So che non ti senti pronta e so che pensi di conoscerlo a malapena, ma in realtà lui ti conosce da tutta la vita e probabilmente sa esattamente cosa sta passando nella tua testa adesso, non ti farà pressioni, fidati” le disse convinta.
Lily sospirò leggermente rincuorata “ok” disse soltanto e anche se avrebbe voluto chiedere altre cose, si fermò perché in quel momento Bailey ed Harry si avvicinarono a loro.
“Colazione?” propose Bailey e Lily annuì scompigliandogli il groviglio di capelli biondi che si ritrovava.
Aveva gli stessi capelli morbidi del padre e Lily si ritrovò a dover di nuovo lottare con se stessa per non rivivere la sensazione che aveva provato mentre glieli accarezzava.
“Mamma?”
Bailey la risvegliò, la stava di nuovo guardando preoccupato “va tutto bene?” le chiese e Lily annuì “mi mancherai, ometto” gli disse ed era vero, non si era mai separata da Bailey per più di mezza giornata.
Bailey sorrise soddisfatto e credendo di essere solo lui il motivo per cui lei era così fuori fase.
“Non vado mica in guerra” disse divertito e Lily rabbrividì al ricordo di quello che Bailey aveva passato solo una settimana prima.
“No, infatti” disse seria e poi lo prese per le spalle e lo guidò verso la porta, “adesso andiamo a fare colazione”.
Appena uscirono fuori dalla porta Lily sorrise per quella che le sembrava l’ennesima scena famigliare della mattina.
Dire degenero forse non sarebbe stato abbastanza.
Bauli levitavano uscendo da ogni camera, ragazzi correvano talmente veloci che sembrava quasi volassero da un lato all’altro della casa e anche gli adulti, che probabilmente si smaterializzavano davvero, sembravano tutti indaffarati a preparare le ultime cose.
“Wow” affermò Bailey guardando divertito la scena davanti a sé e Lily non poté fare a meno di annuire.
“Ehy” la salutò James fermandosi accanto a lei. Il Baule di uno dei suoi figli che gli levitava accanto. “Tutto bene?” le chiese “sembri sconvolta”.
Lily sorrise “è solo che non sono abituata a tutta questa magia” rispose e James sorrise passandosi una mano tra i capelli “già, immagino” disse pensieroso “se vuoi ti insegno a levitare il baule di Bailey”.
Lily guardò Bailey e vide che il suo viso si era illuminato per cui annuì.
“Devi puntare la bacchetta sul baule e dire Wingardium leviosa”.
Lily lo fece ma non accadde niente. Lo ripeté e di nuovo fu un fallimento.
“Sbagli il movimento” disse una voce prima che James potesse dirle qualcosa.
Lily trattenne il respiro sentendo il profumo di Scorpius prima di vederlo effettivamente.
Lui le prese la mano e la guidò facendole eseguire il movimento giusto “dillo ora” le disse e Lily non era sicura che sarebbe riuscita a dire qualsiasi cosa, il suo corpo premuto contro il suo le stava facendo battere il cuore in una maniera in cui non era abituata.
“Mamma” la riprese Bailey quasi scocciato “dì la formula” protestò e Lily si schiarì la voce dicendo la formula e finalmente il baule si sollevò da terra.
“Grazie” disse guardando Scorpius e lui le sorrise senza dire niente, poi guardò dall’altro lato ma suo fratello era sparito e aveva lasciato solo Bailey accanto a lei.
Il baule ricadde giù con un tonfo e Lily contrasse le sopracciglia “che ho combinato?” chiese guardando Scorpius che stava ridendo divertito mentre Bailey aveva il viso di uno che avrebbe potuto piangere da un momento all’altro “e se si è rotto qualcosa?” protestò.
Scorpius si avvicinò al figlio “tranquillo” lo rassicurò “non si è rotto niente, i bauli sono resistenti, fidati” poi si voltò verso Lily “non devi mai smettere di puntargli la bacchetta contro o l’incantesimo si interrompe”.
Lily sospirò “sono una frana” disse “non imparerò mai”.
“Certo che sì… eri una strega eccezionale e tornerai ad esserlo” le disse sincero e Lily gli sorrise per la prima volta da quando si erano svegliati l’uno accanto all’altro.
“Altrimenti potresti sempre venire ad Hogwarts” la prese in giro e Lily si imbronciò guardando il figlio “ti sembra il modo di trattare tua madre?” lo rimproverò scherzosa “fila a far colazione” ordinò e Bailey le fece una linguaccia e cominciò a scendere le scale, poi si fermò e si voltò indietro “tu vieni, papà?” gli chiese e Scorpius sorrise nel modo in cui solo Bailey riusciva a farlo sorridere “certo” gli disse emozionato.
Scorpius puntò la bacchetta verso il baule e questo si sollevò e poi si incamminò verso le scale, si accorse immediatamente che Lily era rimasta immobile e si voltò verso di lei “non vieni?” le chiese e Lily si morse il labbro “ho dimenticato una cosa in camera” si giustificò ed era vero, aveva lasciato la pietra sopra al comodino come una stupida, si era lasciata trasportare dai suoi pensieri su Scorpius e questo le aveva fatto mettere da parte quella che era una cosa davvero importante, sconfiggere i maledetti che avevano torturato Bailey.
“Lily” la voce di Scorpius era piena di rimprovero, sembrava che volesse dirle che non doveva fuggire da lui.
“Dico sul serio… ho dimenticato davvero una cosa in camera” si giustificò. Odiava che lui potesse pensare che volesse evitare di affrontarlo, anche se un po’ era vero.
Si voltò e si diresse in camera. Entrò e prese la pietra come la toccò però fu immediatamente trasportata dentro il ricordo di una Lily del passato.
 
Era una se stessa in miniatura. Doveva avere più o meno l’età di Bailey adesso.
Stava camminando a testa bassa ed i suoi fratelli erano accanto a lei che le parlavano vivacemente, ma lei sembrava non aver molta voglia di ascoltarli.
“L’anno scorso è andato bene, direi” stava dicendo James “vedrai, il secondo anno è ancora meglio…è fantastico e…”
Lily smise di ascoltare i piccoli Potter e si guardò intorno. La stazione era esattamente come l’aveva immaginata: c’erano gufi, persone che salutavano bambini e molti, moltissimi ragazzini pieni di eccitazione.
Ci fu una cosa però che l’attirò ed erano una coppia di ragazzini.
Lui aveva un viso che Lily aveva già visto, ci mise un attimo per rendersene conto, ma era il ragazzo che aveva visto nel ricordo precedente, quello di cui stava facendo l’identikit con Alice.
Quello era lui ne era sicura, era solo più giovane.
Accanto a lui un altro ragazzino che sembrava guardare in tralice proprio verso la piccola Lily, ma il primo ragazzo no, lui non solo non guardava verso Lily, ma non aveva neanche odio nei suoi occhi, sembrava quasi amore.
Seguì il suo sguardo e vide che stava osservando Molly. Non l’aveva mai conosciuta e nessuno era mai sembrato ben disposto a parlare di lei, ma Lily non avrebbe mai potuto non riconoscerla.
Aveva visto troppi ricordi su di lei.
Si chiese come questa cosa fosse legata con lei e perché quei due sembravano perseguitarla nei ricordi.
Erano forse collegati con quello che le era successo?
Decise di avvicinarsi per vedere se invece che seguire la piccola se stessa avesse potuto seguire gli altri due e parve funzionare.
“Un altro membro della famiglia Potter” disse il ragazzo biondo “spuntano come funghi... tuo padre avrebbe dovuto ucciderla”.
La mano di Lily tremò mentre la chiudeva a pugno e fece un passo indietro per lo shock.
Stava guardando il figlio dell’uomo che aveva ucciso i suoi genitori? Santo cielo, doveva dirlo agli altri.
Non fece in tempo ad uscire però che il ragazzino castano quasi le passò attraverso per la furia con cui si voltò e prese l’altro ragazzo per il colletto della maglia.
“Vuoi farti sentire?” lo minacciò a voce bassissima “e poi lei non avrebbe mai permesso che la piccola Potter fosse assassinata” disse a voce ancora più bassa “idiota” affermò poi lo scosse e lo lasciò andare.
“Ci vediamo sul treno” gli disse e si voltò.
Lily decise che tra i due ragazzi quello da seguire fosse proprio lui e lo fece.
Pregò che il ricordo non le impedisse di seguirlo e diede un’occhiata a dove fosse se stessa, ma si vide impegnata ad ascoltare Teddy e Victoire che cercavano di sorriderle incoraggianti.
Il ragazzo si fermò proprio davanti a sua cugina Molly che aveva già salutato i genitori e stava salendo sopra al treno.
“Ehy, ragazzina” le disse “quest’anno guarda di non infastidirmi perché potresti non essere fortunata come l’anno scorso” la minacciò.
Per tutta risposta Molly si aggiustò meglio gli occhiali di corno sul naso e lo guardò “sai, Micheal, dopo un po’ le tue minacce smettono di farmi paura” gli rispose e salì sul treno come se lui non contasse niente.
Micheal. Quel nome le ricordava qualcosa, ma in tutti quei mesi aveva saputo troppe cose e doveva davvero metterle in ordine o rischiava di far confusione.
Lily vide Micheal stringere la mascella per qualche secondo e poi perdere la battaglia interiore che stava avvenendo dentro di lui e seguirla sul treno.
La raggiunse in pochi passi e la fermò per un polso, poi la spinse dentro uno degli scompartimenti ancora vuoti.
“Ascoltami bene” le disse “non so se pensi di avere potere su di me, ma non sei nessuno, ok? Sei una dei peggiori traditori del suo sangue e per me non conti niente”.
Lily sentì il sangue affluirle al cervello. Non aveva neanche idea di cosa volesse dire, ma la faceva arrabbiare che lui potesse dire quelle cose a quella ragazzina che sembrava così pura.
“Allora guarda di starmi lontano quest’anno, Nott” gli rispose lei “e non baciarmi mai più”.
Lui per tutta risposta le mise una mano sul collo “non è mai successo” le disse, ma Lily non era molto sicura che fosse davvero così, infatti sentì Molly sbuffare “raccontati quello che vuoi” gli disse scrollandoselo di dosso, ma lui l’afferrò per le spalle e la chiuse tra il suo corpo e la porta prima di baciarla, dimostrando a Lily che aveva ragione a dubitare delle sue parole.
 
Lily fu rimandata indietro e sussultò per la forza con cui si era opposta. Le sembrava così importante quello che aveva scoperto.
Aveva un nome e cognome: Micheal Nott. Ed aveva un viso. Sorrise a se stessa, le pareva di aver fatto un grande passo avanti.
“Lily, stai bene?”
La ragazza si voltò e vide sull’arco della porta Gabrielle ed aveva il viso corrucciato, come se stesse cercando di entrarle dentro la mente e leggerle tutti i pensieri.
Quella donna continuava a darle strane sensazioni, sembravano tutti pazzi di lei ed in effetti lei sembrava dare affetto a tutti, ma a volte, quando credeva di non essere osservata, le sue espressioni erano piene di quelle che a Lily sembravano invidia o rabbia.
Le si avvicinò “mi sembrava che stessi sognando ad occhi aperti ed hai anche mormorato qualcosa”.
Lily strinse più forte la pietra rosa e cercò di nasconderla, non voleva assolutamente che lei la vedesse.
Si costrinse a sorridere “parlavo da sola, stavo riflettendo se Bailey aveva preso tutto”.
Gabrielle annuì senza togliersi il sorriso dal viso “era quello che pensavo” concordò.
Lily annuì a sua volta “adesso devo davvero scendere da mio figlio” le disse e con un movimento rapido fece scorrere la pietra da dietro la schiena alla sua tasca e poi aspettò che la donna uscisse per chiudere la porta della sua stanza alle sue spalle.
Scese giù senza più scambiarsi una parola con lei ed arrivò da Bailey proprio mentre stava parlando con Scorpius ed insieme stavano guardando qualcosa appoggiato sul tavolo.
“Galeoni. Zellini. Falci.” Diceva e intanto gli indicava le monete corrispondenti.
“Posso dargli io dei soldi” disse Lily quasi dispiaciuta che Scorpius non le avesse chiesto niente.
Lui la guardò immediatamente, sicuramente aveva riconosciuto il suo tono. Alice aveva ragione, conosceva tutto di lei.
“Le monete dei maghi non sono le stesse di quelle dei Babbani” le sorridendo e Lily lo guardò e come sempre si sentì risucchiare dal suo sguardo. Era come se all’improvviso tutto intorno a loro sparisse.
Respirò a fondo e si costrinse a spostare lo sguardo ed osservare quelle strane monete poggiate sopra al tavolo.
“Hai visto mamma? Sono tutte stranissime! Hai visto che disegni?”
Bailey gliele stava mostrando ad una ad una entusiasta e Lily si diede della stupida per essersela presa per quel motivo, è che le sembrava sempre di essere un passo indietro con tutto nella magia.
Era davvero quasi al livello di Bailey. Forse aveva ragione, forse sarebbe dovuta partire anche lei per Hogwarts.
Quel pensiero le fece tornare indietro il ricordo che aveva appena visto. Doveva parlarne con Scorpius, doveva finire il ritratto con Alice.
“Tranquilla, non avrà bisogno di molti soldi quest’anno, non può ancora andare ad Hogsmade quindi gli basta qualcosa per il carrello o per le emergenze e poi non ho mai pagato niente per lui, lascia che adesso ci pensi io” gli disse Scorpius riportandola alla realtà.
Aveva ragione, doveva cominciare a pensare che adesso non era più il solo genitore di Bailey anche lui doveva partecipare e da come si comportava ci teneva molto.
Tirò fuori diverse monete e le mise in mano a Bailey.
“Se hai qualche dubbio o non ricordi più quali sono chiedi ad Harry, ok?” gli disse e Bailey annuì “posso comprarci molte cose con queste?” chiese eccitato.
Scorpius sorrise e gli scompigliò i capelli “abbastanza” gli rispose e gli occhi di Bailey si illuminarono.
Non erano mai stati poveri, ma neanche avevano mai navigato nell’oro.
“Sei ricco?” gli chiese con quel misto di ingenuità ed eccitazione che pervade i bambini.
Scorpius rise “un po’” gli rispose.
“Wow” disse Bailey voltandosi verso Lily, la quale lo guardò storto “non significa nulla… il fatto che tuo padre…”
“E tua madre” la interruppe Scorpius e Lily aprì le labbra stupita “sono ricca?” chiese in un mezzo sussurro e Scorpius rise di nuovo.
“Avete la stessa faccia sconvolta” disse guardando prima lei e poi il figlio.
“Perché ti sembra così strano? Ti abbiamo raccontato dei tuoi genitori. Tuo padre era una figura di rilievo e tua madre ha rivestito un ruolo di prestigio in una squadra di Quidditch prima di passare ad essere una giornalista… diciamo che non hai tanti soldi quanto me, ma sei comunque messa molto bene…”
“Io credevo… pensavo… e allora perché non ho ancora pagato niente da quando sono qua?”
Scorpius scosse la testa “credi davvero che Teddy e Victoire ti avrebbero fatto tirare fuori anche solo un soldo? Per loro sei come una figlia”.
Lily si sentì leggermente in colpa. Aveva pesato per tutto quel tempo sulla sua famiglia di origine…
“Se ho davvero tanti soldi voglio comprarmi una casa…”
Sì, voleva decisamente farlo. Ormai poteva dire di amare ogni membro della sua enorme famiglia, ma era davvero enorme e lei era sempre stata abituata ad essere sola. Solo lei e Bailey e voleva tornare alle sue vecchie abitudini, al silenzio e alla tranquillità di una serata sola sul divano e un computer sulle ginocchia.
Ma esistevano i computer in questo mondo magico?
Vide Scorpius studiarla come se stesse per dire qualcosa, ma Albus li interruppe dicendo loro che era l’ora e anzi, dovevano sbrigarsi se non volevano far perdere l’espresso ai ragazzi per cui furono trascinati via dalla furia e l’agitazione.
***
Gabrielle guardò Lily, le sembrava di leggerle negli occhi la diffidenza ed era anche sicura di averla sentita nominare il cognome Nott quando si era affacciata nella sua camera.
Come aveva potuto ricordare Nott? E se si fosse ricordata tutto?
Sapeva che non poteva essere o non sarebbe rimasta così tranquilla, anzi, probabilmente avrebbe cercato di ucciderla, quindi era certa che non avesse ricordato tutto, ma qualcosa era sicura di sì.
E poi cos’era quella pietra che le aveva visto in mano? Da come aveva cercato di nasconderla, doveva essere qualcosa di importante.
Maledizione. Adesso avrebbe dovuto solo pensare a come proteggere se stessa e il Supremo.
Doveva già pensare a Draco Malfoy ed aveva già fatto l’errore di lasciare che Hermione Granger si risvegliasse, credeva che Malfoy non avesse fatto in tempo a dirle niente e invece… era stata una stupida.
Una stupida a non essersi accertata che fossero morti, una stupida a lasciarli in vita anche adesso.
Maledizione stava facendo un errore dietro l’altro, ma adesso non avrebbe più sbagliato.
Avrebbe lasciato stare Draco ed Hermione, ormai non erano più un problema, dato che tutti ormai sapevano già di Nott ed anche se era sicura che si sarebbe divertita molto a guardarli morire, non aveva tempo per giocare.
Era arrivato il momento di agire.
Guardò di nuovo Lily e la vide impegnata a parlare di soldi con Scorpius e Bailey. Era il momento, nessuno si sarebbe accorto della sua assenza nella confusione.
Era il momento di inviare un gufo.

COMMENTO: ECCOMI QUA!! STAVOLTA SONO PUNTUALE...PIU' O MENO : ) ALLORA, COME MOLTI DI VOI IMMAGINAVANO LILY NON SI E’ SVEGLIATA PROPRIO TRANQUILLA TRANQUILLA, MA CHE CI VOLETE FARE E’ LILY E MENOMALE CHE SCORP LA CONOSCE MOLTO BENE ; ) SO CHE QUESTO CAPITOLO TRASUDA CONFUSIONE, MA E’ QUELLO CHE VOLEVO PER IL GIORNO DELLA PARTENZA…LILY PASSA DA SCORPIUS A BAILEY E DA BAILEY AL RICORDO E POI DI NUOVO A BAILEY E A SCORPIUS…INSOMMA VOLEVO SI CAPISSE QUANTE COSE HA PER LA MENTE : ) A PROPOSITO DEL RICORDO PER IL FATTO CHE LEI HA POTUTO SEGUIRE MICHEAL E STEPHEN HO PRESO SPUNTO DA HARRY CHE SEGUE I MALANDRINI INVECE CHE PITON : ) ADESSO OLTRETUTTO GABRIELLE HA SCOPERTO CHE LILY STA RICORDANDO ALCUNE COSE CHE FARA’? SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CHE MI FARETE SAPERE!! RINGRAZIO TANTISSIMO CHI MI HA RECENSITO E MI HA INCORAGGIATO TANTISSIMO CON OGNI PAROLA…VI ADORO TUTTI OVVERO: ICEPRINCESS / SHIORI LILY CHIARA / ALF 89 / JULIET LILY POTTER / MIKYMUSIC / CICCI 12 / ROXY HP / EFFE 95 E DREAMER IMPERFECT!! GRAZIE DI CUORE!! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE!!
   
 
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