Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: FloxWeasley    05/06/2016    2 recensioni
Questa raccolta conterrà drabble nate in momenti diversi e per scopi diversi: a partire da prompt assegnati da qualcuno, oppure per partecipare a qualche sfida o anche solo per caso.
Dalla prima drabble:
Nel blu degli occhi di Derek vedeva i loro camici quando operavano insieme, scambiandosi occhiate complici da sopra le mascherine chirurgiche, e vedeva le onde del mare degli Hamptons rincorrere un paio di bimbi che ridevano a crepapelle, scappando sulle loro gambette malferme.
Vedeva i mirtilli insieme ai pancake la domenica mattina, le lenzuola preferite di Derek stropicciate dopo aver fatto l'amore.
Ma lui non la guardava e lei non gli urlava di farlo.
E, forse, tutto quel blu aveva finito per accecarla.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Addison Montgomery Sheperd, Altri, Amelia Shepherd, Derek Sheperd, Mark Sloan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

... e niente, ci hanno dato una proroga e quindi io ho deciso di continuare XD
Questa volta mi sono cimentata in due Teddy/Henry (la 19 e la 20), che è una coppia che adoro ma su cui non mi sento sicura a scrivere quanto sugli ormai collaudati Addek. Per quanto riguarda loro anche qui ci sono diversi periodi: la 21 si trova nella seconda stagione di Grey's, la 22 negli ultimi tempi a New York e la 23 all'università, i primi mesi in cui si frequentavano.

Volevo solo dire che a tutte le canzoni usate in questo capitolo tengo molto: Giudizi Universali di Samuele Bersani la conoscevo e adoravo già, mentre grazie ai prompt ho scoperto quella di Colapesce e quella dei Ministri di cui mi sono assolutamente innamorata.

Buona lettura!





19.
Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace”
(Giudizi universali, Samuele Bersani)


“Mi piacerebbero un maschio e una femmina, per la complicità che si crea”
“Henry...”
Sdraiato nella solita stanza d'ospedale, Teddy stretta al suo fianco nel minuscolo letto da paziente, Henry sussurrava alla notte i propri sogni.
“Per una bambina adoro il nome Emma, per un-”
“Henry” lo richiamò lei, questa volta con più decisione, alzando la testa dal suo petto per guardarlo negli occhi. “Sai bene che-”
“Lo so” la interruppe allora lui, lo sguardo triste. “Il 50% di possibilità, lo so”.
Sospirò e tornò a stringersi la moglie al petto, mormorando tra i suoi capelli biondi: “Ma tu lasciami sognare”.

 

 

20.
Vaso di rose


Sul tavolino da caffè c'era un vaso di rose.
Henry le aveva prese in un piccolo negozio di fiori uscendo dall'ufficio, una volta, e a Teddy quella semplice sorpresa aveva fatto tanto piacere che aveva continuato a comprarle ogni settimana, beandosi del sorriso di sua moglie quando rincasava la sera e appena entrata ne annusava il profumo nell'aria, correndo a baciarlo senza nemmeno levarsi il cappotto.

Sul tavolino da caffè c'era un vaso di rose.
Da quando Henry era morto nessuno si preoccupava di sostituire ogni settimana quelle vecchie con quelle fresche, e a Teddy il profumo di rose appassite cominciava a nauseare.

 

 

21.
Orsetto lavatore


“AAAARGH! DEREK!”
L'urlo di Addison era stato così improvviso e acuto che Derek per poco non si era rotto l'osso del collo con uno scivolone, tanto repentinamente si era precipitato fuori dalla doccia.
Certo la situazione, a vedersi, era più comica che mai: la donna se ne stava in piedi sul letto, stringendo una scarpa col tacco in una mano e fissando con orrore un punto sul pavimento mentre il marito, un asciugamano stretto in vita alla bell'e meglio, gocciolava copiosamente sul pavimento mentre la osservava confuso e con il fiato corto.
“Che succede?”
“C'È UN TOPO!”
Derek studiò per un attimo la fonte di tanto spavento, poi scoppiò a ridere.
“Addie, è solo un orsetto lavatore!”

 

 

22.
A dire il vero io volevo solo stare bene
Fare a meno di vederti quando fuori piove
convincere i vicini a fare l'amore
stare alla larga dai finali a crepacuore
Non muovere un dito per restare insieme
godermi l'equilibrio finché tiene
A dire il vero io volevo solo stare bene
ricordarmi che sei bella una volta al mese”
(Spingere, Ministri)


Derek si era reso conto di aver trascurato sua moglie e di essere stato parecchio assente, negli ultimi tempi, ma si era detto di averlo fatto per stare bene: non tornava a casa quando non aveva voglia di discutere, mandava Mark quando sapeva che avrebbe passato la cena soltanto a sbriciolare grissini tra le dita e rispondere a monosillabi e ignorava le gonne corte e il collo lasciato scoperto dai capelli raccolti quando era troppo stanco per fare un complimento.
Non voleva lottare per tenere insieme una relazione che si andava sfilacciando come un vecchio maglione, ma non voleva nemmeno metterle fine: il quieto vivere era davvero da considerarsi una colpa?

 

 

23.
Cerchiamo atlantide per un caffè.
Non ci credi? Colgo il tuo rossore
Commosso, sparo all'abitudine
Fuori moda come il tuo cappotto”
(Le foglie appese, Colapesce)


I primi tempi, finiti gli esami, si avventuravano per New York con l'euforia di chi scopre un posto vecchio in modo nuovo, perché mano nella mano con qualcuno ha sempre tutto un sapore diverso. I loro piedi sembravano instancabili, in ogni via e in ogni parco c'era un motivo per ridere e uno per rubarsi un bacio ed era tutto così diverso dalla quotidianità dell'università che anche trovare un posto in cui fermarsi per un caffè diventava una caccia al tesoro.
“La città è nostra” le diceva Derek tirandola per una mano e Addison arrossiva ogni volta, perché le sembrava la cosa più bella che le avessero mai detto.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: FloxWeasley