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Autore: Prince Lev Swann    05/06/2016    0 recensioni
Kingdom Hearts è un crossover. Anche Once Upon a Time è una sorta di crossover. E cosa succederebbe, se facessimo un crossover tra due crossover?
Le serie succitate sono due cose ben diverse ma con tantissime similitudini che, se le ami entrambe, non puoi far a meno di notare.
E se Henry fosse un custode del keyblade? E se gli Heartless invadessero Storybrooke? Scopriamolo insieme, seguendo Henry in un'avventura emozionante che ripercorre quella di Sora in KH1, il tutto in chiave ONCE...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Malefica, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un cane mi salta addosso, mi desto. Sono a terra, seduto con la schiena contro il muro. Mentre riacquisto i sensi, riesco a distinguere Pluto che mi lecca la faccia. Sì, credo sia quello che succede a Sora nel gioco, quando arriva nel primo mondo. Ma come si chiamava? Non mi ricordo benissimo, ci ho giocato una volta sola, e tempo fa. È una Città, la Città-Qualcosa... Tanto vale chiedere direttamente a qualcuno di qui, a Cid magari. Sì, lui me lo ricordo. È sera inoltrata e le stelle si vedono benissimo, sebbene una luce calda di lampioni illumini le strade pittoresche di questo posto. Me lo ricordo... Ci dovrebbero essere tre distretti principali, e questo è sicuramente il primo, quello tranquillo. Questo significa niente Heartless. Meno male. Dunque, mi avvio. Non è identico a quello del gioco, sembrano esserci più stradine e incroci. C'è una discreta varietà di casse e barili per le vie di questo distretto, come ricordavo. Svolto a destra e mi ritrovo in quello che a prima vista sembra un vicolo cieco... No. Una parete di legno malridotta separa parzialmente questa zona da quella che sembra una strada sul retro meno illuminata. Torno indietro senza perdere tempo, e sento qualcosa cadere... È Pluto. Mi sta seguendo e h urtato uno di quei barili. Chissà a cosa servono. i tetti non sono altissimi, potrei usare le casse per salire sugli edifici e individuare la piazza... È lì che dovrebbe affacciarsi il negozio di accessori di Cid. Mi arrampico, mi aggrappo a un comignolo fumante e comincio a osservare. Il primo distretto è di sicuro quello più carino e accogliente: riesco a distinguere un ristorante dove sembrano essersi radunate alcune persone. Sono tutti molto stravaganti, per lo più perché sono tutte vestiti in maniera diversa. Che sia una qualche festa?Eppure alcuni di loro sembrano preoccupati più che divertiti. Il ristorante, che ha molti tavolini all'esterno, da ovviamente sulla piazza principale. Perché sono finito proprio in questo mondo? Perché Sora ci finiva? Non è neanche un mondo di qualche cartone, di qualche favola... Però mi ricordo che c'erano Qui, Quo, Qua, una fata, forse Merlino... Merlino! È lui che dovevamo cercare! Se è qui non ho tempo da perdere, devo parlare con lui. Corro verso la piazza e cerco rapidamente l'insegna che m'interessa. La trovo; è in cima a una bassa scalinata. Entro e mi guardo intorno. C'è un camino spento, qualche vetrina con della bigiotteria in esposizione e alcune mensole con vari oggetti dietro al bancone verde. Al bancone c'è un uomo che evidentemente non si fa la barba da diversi giorni, con capelli corti e biondi, degli occhialini che li fermano a mo di fascia. Ma la cosa più caratteristica di Cid è sicuramente la sua aria scortese. "Che ci fai qui, ragazzino?", sbotta Cid. 'Sarebbe meglio accertarsi che Emma sia qui prima di prendere iniziative', dico a me stesso,ripensando a Merlino e all'assurdità delle circostanze. "Sto cercando mia madre", dico. "È bionda e porta una giacca di pelle rossa. L'ha vista, per caso?" "Nessuna bionda oggi no, scusa. Ma comunque sei un moccioso, non posso farti andare in giro da solo a quest'ora. Aspetterai qui la tua mamma. È pieno di Heartless in giro". "Loro non sono un problema. Non si preoccupi per me, sono abbastanza autonomo. Piuttosto, sono appena arrivato qui; Come si chiama questo posto?" "Ma come, non lo sai?" fa lui, chiedendosi evidentemente cosa può avermi portato in un posto senza che io sapessi che posto fosse. Per me non è più così strano, dopo tutti quello che mi è successo, ma questo Cid non può capirlo. "Beh, a dire la verità non sei l'unico che cade dal cielo nella Città di Mezzo, ultimamente" continua il commesso. "La Città di Mezzo, ecco come si chiamava!" esclamo io, e dal suo sguardo capisco chiaramente che Cid deve avermi preso per scemo. "Ecco, mi sembrava di aver già sentito parlare di questa città..." tento subito di spiegare, ma Cid mi interrompe. "Beh, forse la conoscevi con il suo nome più comune, tra i forestieri... Da un po' di tempo, per colpa degli Heartless e dell'oscurità che ha distrutto le barriere, i mondi di queste persone, e con essi le loro storie, sono stati attaccati dalle tenebre. Queste persone, te compreso, ce l'hanno fatta, e sono capitate qui. Per questo ora c'è un "sovraffollamento". Ma questo mondo è sempre stato un rifugio... un luogo di ritrovo, per tutti gli emarginati degli altri mondi. Ecco perché questa, ragazzino, viene chiamata la Terra Delle Storie Non Raccontate".
   
 
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