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Autore: Mai Valentine    07/06/2016    5 recensioni
Clarke Griffin deve affrontare il suo ultimo anno a Hogwarts, il suo futuro e sopratutto si troverà invischiata nel famoso Torneo Tre Maghi contro la sua volontà. Lexa Woods ex studentessa della prestigiosa scuola di magia e stregoneria è stata appena assunta per il suo nuovo incarico come docente di Difesa contro le arti oscure. Le loro anime sono destinate ad incontrarsi ancora una volta. In un'altra vita. Un'altra occasione.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Lincoln, Octavia Blake, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Octavia
 
Sei la prima a svegliarti. La luce del sole filtra dalla finestra stretta, balzi all'in piedi sorridente. Il buon profumo di ciambelle calde arriva dal piano di sotto. Abbassi lo sguardo sui tuoi compagni addormentati nelle posizioni più strane. Jasper abbracciato a Monty. Questa immagine resterà per sempre immersa nella tua mente, vuoi condividerla con gli altri e poterli punzecchiare un pochino e di corsa afferri  la macchina fotografica magica di Clarke e subito diventa ricordo. Il flash sveglia i due ragazzi che borbottano parole sconnesse.
            «Abby ha preparato le ciambelle, chi arriva ultimo un SerpeVerde è!» urli prendendo le scale.
            «Cosa ti avranno mai fatto di male i SerpeVerde?» ribatte Clarke aprendo gli occhi.
            «Jhon Murphy. Ti dice nulla?»
            «Ancora con quella storia!»  esclama Raven.
            «Non è colpa mia se i CorvoNero  sono schiappe nel Quidditich» controbatti. Raven si alza, la vedi correre verso la porta ti lancia contro  il suo cuscino ma sei ormai già lontana. Le tue risa rimbombano per tutta la casa. Hai ancora l'amaro in bocca per la sconfitta subita lo scorso anno, sei caduta dalla tua fidata Nimbus mentre stavi cercando di raccogliere il boccino ed eri così vicina, se non fosse stato per quel viscido Jhon Murphy. Se ancora ci pensi ti viene voglia di spaccargli quel suo brutto muso e non con la magia, con i pugni!
            Per fortuna le frittelle di Abby accuratamente ed ordinatamente preparate l'una sull'altra ti mettono subito di buon'umore e non appena arrivi in cucina trovi Abbigail Griffin con il professor Marcus Kane avvinghiati in un braccio.
            «Scusate» e  ti giri in fretta.
            «Nulla di cui preoccuparti Octavia — è la voce di Clarke —. Li ho trovati in atteggiamenti più ambigui di così». Clarke afferra una ciambella e la porta alla bocca precedendoti. Estrai la bacchetta pronta a colpirla.
            «Signorina Blake» la voce di Kane   tuona in un rimprovero non troppo convinto.
             «Non siamo a scuola» ti siedi addosso a Clarke, decidi comunque di riporre l'ascia di guerra, la tua bacchetta. La bionda si lamenta sonoramente. La ignori. I vostri compagni e amici di disavventure vi raggiungono in fretta, Monty e Jasper si spintonano lungo le scale, mentre Raven li supera passando in mezzo e per poco non li fa ruzzolare dalle scale.
            «Tra i due litiganti il terzo gode».
             Bellamy se la ride sotto i baffi e non può fare a meno di dare ragione a Rayes. Non appena sono tutti riuniti in cucina scoppia una rissa. Alcune cioccorane saltano dalla tasca di Monty  scappando per tutta la casa. La terza guerra di Hogwarts scoppia nella cucina della signora Abbigail Griffin. La donna roeta gli occhi al cielo, sta per lanciare un incantesimo ma Kane la ferma in tempo.
            «Ci penso io»  dice con aria sicura. Abby scrolla le spalle e gli lascia  campo libero.
            «Volevo solo  annunciarvi che per quest'anno ci saranno alcune novità e cambiamenti a Hogwarts, forse si terrà il Torneo Tre Maghi e avrete un nuovo professore di Difesa contro le arti oscure».
            «Torneo Tre maghi?» salti sul tavolo presa dall'entusiasmo.
            «Un nuovo professore di Difesa contro le arti oscure?» domanda Clarke con la bocca spalancata.
            «Finalmente Titus ha deciso di lasciare il posto e di non morire sulla cattedra!» esclama Jasper.
            « Jordan non essere così offensivo nei confronti di un tuo docente. Il suo sostituto è un diretto allievo del professor Titus, porta rispetto».
            «Avremo un altro vecchio bacucco. Sono finiti i bei tempi di Remus Lupin, Malocchio Moody e di Severus Piton» sbuffa sedendosi.
            «Non te la prendere» lo consola Monty.
            «Ad essere precisi Moody era solo un' impostore» interviene Raven.
            «Zitta so tutto io, voglio sapere altro del Torneo» e domandi con insistenza «davvero si terrà ad Hogwarts e quando? Quali saranno le prove? Si combatterà contro i Draghi o contro un licantropo o meglio ancora una coccatrice!» gridi colma di entusiasmo. Marcus ti sorride, ma non si spinge oltre.
            «Lo scoprirai presto. Ora devo andare. Ci vedremo a scuola. Bellamy vieni con me, dobbiamo parlare di alcune cose». Tuo fratello annuisce.  Prima vengono i saluti.   Bellamy abbraccia tutti voi, in particolar modo te e Clarke. Kane ed Abby si allontano un pochino dal vostro gruppo e a causa della troppa confusione non riesci a sentire ciò che si dicono, percepisci solo un: «mi raccomando fa che non sia troppo pericoloso» e mentre abbracci tuo fratello ridi dentro te come una bambina. Octavia Blake ama le cose pericolose. La voce di Clarke ti riporta alla realtà.
            «O dobbiamo andare o altrimenti perderemo il treno».
            «Giusto! Ah Clarke tu pensi di partecipare?» salti dal tavolo.
            «Non fa per me» ti risponde abbassando lo sguardo.
            «Meglio, una concorrente in meno» e corri verso le scale. Clarke ride.
 
 
Clarke
           
A te non importa del Torneo Tre Maghi sei già così presa dalla tua scelta sul futuro che lasci volentieri ad Octavia il compito di portare avanti l'onore della scuola. Pensi davvero che  lei sarebbe perfetta per il Torneo, ha la giusta forza, iniziativa e spirito d'avventura, degna del più puro dei Grifondoro. A volte ti domandi com'è possibile che tu sia finita in quella casa, tua madre era un CorvoNero e tuo padre un TassoRosso, il più leale e forse il più coraggioso tra gli Auror. Il suo ricordo bussa nella tua mente, nel tuo cuore, vorresti tornare indietro nel tempo poterlo riabbracciarlo solo una volta, un'altra volta ancora i tuoi occhi stanno per versare copiose lacrime ma per fortuna Raven interrompe i tuoi pensieri.
            «Ehi Griffindoro dove và questa?» ti domanda con un sorriso malizioso. Arrossisci tutta e velocemente. Reyes ha preso, senza il tuo permesso il pezzo più prezioso di tutta la tua biancheria intima: un completo di pizzo rosso molto ricamato sopra e molto trasparante sotto, firmato dalla più famosa casa di moda di tutto il mondo magico. Jasper emette un lungo fischio.
            «Beh la principessa Clarke è cresciuta, chi è stata la fortunata o il fortunato che ti ha visto così?» incalza Raven.
            «Purtroppo io» interviene Octavia. «E non vorreste sapere come» ride trascinando il suo baule per infilarci alla rinfusa tutte le sue cose che sembra stia per esplodere.
            Imbarazzata e sconvolta fino ai capelli prendi il tuo completo e senza dire nulla lo infili nella tasca dei pantaloni di jeans. Gli occhi di tutti sono puntati su di te, ma a loro non darai quella soddisfazione di sapere con chi stavi, è un segreto che avresti portato nella tomba.
            «Non vi dirò nulla, abbiamo fatto un voto infrangibile, cioè non proprio ma me l'ha fatto giurare e non voglio ritrovarmi con la faccia piena di pustole» risponde Octavia. Negli occhi di Raven si legge delusione ed è pronta a ribattere che Abby Griffin urla dalle scale.
             «Siete pronti? Se non lo siete perderete il treno!»
            E ad un tratto è un tutto volare di bauli, scope, gabbie contenenti gufi, civette e un corvo nero (di Raven) che il preside Jaha ha permesso di mantenere nella scuola; Raven non si sarebbe mai separata dal suo corvo regalo di Finn Collins. Diamine, un altro ricordo doloroso torna a bussare alla porta del tuo cuore.
            «Clarke sbrigati, sei l'ultima, gli altri hanno già tutti usato la passaporta» ti esorta tua madre. Lei non vuole che usiate la smaterializzazione, la ritiene una pratica troppo pericolosa e forse non le dai tutti i torti. Annuisci e in fretta tocchi la teiera posta al centro della tavola e un attimo prima eri a casa tua, nella tua cucina, un attimo dopo nella stazione ferroviaria di King's Cross. sei ancora un po' stordita. Raven e Octavia guardano l'orologio in alto, è quasi l'ora di partire ed è venuto il momento di salutare anche la Signora Griffin. Sono caldi abbracci e auguri per il buon rendimento del nuovo e ultimo anno scolastico. C'è la fila per salutare tua madre e tu sei l'ultima, gli altri hanno già attraversato anche il muro di mattoni. Abby ti abbraccia.
            «Mi raccomando Clarke» ti da un bacio sulla fronte e ti lascia. Le sorridi e sventoli la mano per poi oltrepassare il muro che vi divide. Quel muro che porti dentro al tuo cuore.
 
Lexa
 
             Sei nella tua stanza, distesa sul letto, fiori e candele abbelliscono le pareti fredde. Le onde del lago si infrangono contro gli scogli, quasi cullandoti. Hai un sapore amaro in bocca, le parole del preside Thelonius Jaha rimbombano nelle tue orecchie, gli avvenimenti della scorsa notte si palesano innanzi ai tuoi occhi. E di nuovo la rabbia ti assale.
 
            Sei stata appena invitata dal preside nella sua stanza. È una grande sala, con una scrivania di mogano rosso, tutte le pareti erano circondate da ritratti degli ex presidi che vi osservano. Il dipinto di Albus Silente troneggia al centro della sala al di sopra della scrivania, si pulisce i piccoli occhiali d'orati. Jaha ti invita a sederti, preferisci restare all'in piedi. Ti sorride mentre ti offre una tazza di tè e delle cioccorane, alzi un sopracciglio guardandolo con severità.
            «Non hai mai amato molto i convenevoli» ti dice portando alla bocca la graziosa tazza di porcellana.
            «Mi conosce» rispondi secca.
            «E proprio per questo che vorrei parlarti di una cosa» si siede prendendo le giuste pause, lui dietro alla scrivania, tu davanti, non è molto cambiata la vostra posizione negli ultimi anni. Ricordi ancora quel giorno, quando ti strinse la mano e si complimentò per  aver vinto il Torneo Tre Maghi. Ora è lì che ti fissa, le sue mani stringono la punta della bacchetta, è nervoso.
            «Lexa quest'anno si terrà ancora una volta il Torneo Tre Maghi, abbiamo deciso che gli incidenti avvenuti dieci anni prima sono stati solo frutto di strega e dei suoi pochi seguaci che volevano seguire le ombre di Lord Voldemort. Da quel giorno non ci sono più stati incidenti, solo casi sporadici, individuali». Si ferma. Apri e chiudi la bocca non sai cosa dire. Il Torneo Tre Maghi ha segnato la tua vita e quella di molte altre persone. E per te non è possibile definire incidente la morte di ben due studenti e di un Auror. Sei indignata.
            «Incidente? Non è stato un incidente, era voluto. La preside Nia...»
            «La preside Nia è ad Azkaban» risponde una seconda voce. L'autorità più importante del ministero della magia è lì innanzi a te, smaterializzatasi in un attimo, con il suo classico taiuler rosso, i suoi occhi neri brillano e ti incutono un certo timore.
            «E anche per questo abbiamo deciso di ampliare le misure di sicurezza. Ogni studente partecipante sceglierà un professore di riferimento e ci saranno molti Auror sia dentro, sia fuori la scuola». Il ministro Alie ti porge la pergamena con i nomi degli Auror, la maggior parte di loro sono giovani, ti risaltano subito all'occhio i nomi di Bellamy Blake, Echo Winter, Quintin Rock, Carl Emerson ed Anya Woods. Sulle tue labbra si accenna un sorriso. Anya tua sorella di sangue sarà nella scuola con te dopo tanto tempo. Insieme avete dominato il campionato di Quidditch e insieme avete portata i SerpeVerde alla vittoria delle case per tutti gli anni in cui Anya era rimasta ad Hogwarts, essendo più grande di te di tre anni al tuo settimo anno era già andata via. Meglio così, non aveva assistito al tuo cambiamento. È Thelonius a riportarti alla realtà.
            «Vedo che siamo d'accordo. Puoi andare Lexa, avrai bisogno di dormire». Allie ti sorride, odi quel sorriso, beffardo. Tu fai un cenno col capo, non puoi aggiungere altro se tutto è stato già deciso.
            «Un'ultima cosa — ti ferma —. Clarke Griffin è di questa scuola, l'ultimo anno, vorrei che tu  avessi per lei un occhio di riguardo. Sai suo padre Jake Griffin...»
            «So bene chi è, chi era suo padre» esci dallo studio sbattendo la porta.
            Incroci nel corridoio la professore di divinazione Luna che furiosa è pronta a litigare con il preside Jaha per il Torneo fa. Ti lancia uno sguardo indignato, sa che hai accettato la proposta. Continui ad andare per la tua strada, verso la tua stanza. Non puoi farci nulla, se così è stato deciso così sarà. La tua battaglia l'hai combattuta già, è ora che gli altri combattano la propria.
 
             Ti massaggi il fianco quella ferita ancora ti duole, preferisci dimenticare. Non riesci a dormire e a questo punto ti alzi dal letto Dai un'ultima occhiata alla tua camera, ci sono poche candele, per fortuna hai portato con te un intero set proveniente dalle più svariate parti del mondo. Le sistemi con cura sulla scrivania, sugli scaffali, non con la bacchetta, ma con le mani, è un lavoro metodico e di precisione che ti rilassa. Ne metti una anche sotto il dipinto di Piton. L'uomo ti squadra con fare arcigno, gli lanci un sorriso divertito. Resti lì per tutta la giornata fino a quando il cielo non diventa scuro e gli studenti sono pronti ad attraversare la sala Grande solo allora esci dalla tua dimora.
 
 
 
 
Clarke
 
            Il viaggio in treno è lungo, ma non noioso. Siete tutti nello stesso scompartimento e avete riso, scherzato, mangiato altre cioccorane (ve n'erano davvero tante) e pianificato la vostra gita ad Hogsmeade. Ora quando la confusione si è finalmente calmata e alcuni dei tuoi compagni hanno deciso di andare a divertirsi altrove poggi la testa sul cuscino e chiudi gli occhi, purtroppo i tuoi piani vengono interrotti dalla presenza molesta di Jhon Murphy e dalla sua fidanzata Emori. Li trovo così insopportabili, pungenti.
            «Ehi Griffindoro dormi? Tra poco siamo arrivati» ti canzona.
            «Non sono affari tuoi SerpeVomito» ribatte Octavia accavallando le gambe restando seduta al suo posto.
            «Meglio che non parli Blake, ti ricordo come abbiamo vinto l'anno scorso e la tua caduta dalla scopa. Ed ecco, ecco che vola, come un uccello giù dal cielo. Chi è? È Octavia Blake!» canta una stupida canzone inventata dalla squadra di SerpeVerde. La tua amica non ci sta ed è un attimo che salta all'in piedi pronta a colpire con un vigoroso pugno in faccia Murphy ma una bambina, una del primo anno entusiasta entra nella tua carrozza ed urla: «ma tu sei la figlia di Jake Griffin! Il più grande Auror di tutti i tempi. È vero che sei imparentata con il fondatore della casa di Grifondoro? Io sono Charlotte. Ed è vero che l'anno scorso hai stordito dei bambini ed è vero...»
            «Che se non esci da qui ti do tanti di quei calci in culo da farti volare dal finestrino?» interviene Jhon. Tra voi c'è una sorta di patto. Vi ignorate per la maggior parte del tempo, ma il più delle volte siete costretti a coprirvi le spalle a vicenda; l'ultima volta lo hai salvato da un calderone maledetto e lui, beh lui ha fermato Finn Collins. La bambina non si arrende, è pronta a scattarti una foto e prima che potesse premere il pulsante Niylah, una ragazza dell'ultimo anno alta, bionda e robusta, sposta di lato Jhon e  le strappa l'oggetto dalle mani con fare brusco.
            «Questa te la restituirò solo se farai la brava bambina». Alle minacce di Niylah Charlottte annuisce e con la coda tra le gambe si allontana.
            «Grazie».
            «Non farci l'abitudine Griffindoro. Ci si vede presto dal preside» e ti saluta stringendo per un fianco Emori che gli mostra cosa ha rubato dalla tasca della ragazzina. Nylah ti accenna un sorriso e và via. Ed è eloquente l'occhiata che vi siete scambiate. Octavia rotea gli occhi al cielo.
            «Eh no Clarke, un'altra di SerpeVerde no. Cos'hai contro i ragazzi e le ragazze della nostra casata?» sospira disperata. Tu scuoti il capo, le mostri il segno del dito medio e appoggi la testa sul cuscino le grida di Octavia non disturberanno il tuo sonno perché hai appena eseguito un incantesimo di silenzio e tutto intorno a te tace.

Lexa
 
            Gli studenti giungono nella sala grande, dove  mille e più candele ondeggiano sospese a mezz'aria illuminando il soffitto stellato ,alcuni sono spaventati, altri stupiti, altri ancora divertiti e contenti di poter rivedere ed abbracciare i loro compagni di scuola, o semplicemente sono contenti di tornare ad Hogwarts, è la loro casa. È stata anche la tua.
            Gli allievi più grandi prendono posto ai loro tavoli e guardano solo di sfuggita il tavolo dei professori. Il preside Jaha parla con il suo  amico e docente di trasfigurazione Marcus Kane, mentre Indra arcigna ha le braccia al petto chiuse, l'insegnante di Cura delle creature magiche e guarda caccia nella Foresta  è sempre stata una donna forte e risoluta. Charles Pike beve dalla sua coppa d'orata un lungo sorso di vino, ti fissa con nervosismo. Non gli sei mai piaciuta. E mentre guardi i tuoi ex docenti, oggi tuoi colleghi, ogni studente si è seduto al suo tavolo. Il capello parlante può iniziare a smistare i nuovi iscritti. La sua canzone è lunga, noiosa, mai ripetitiva e quando finalmente finisce di decantare le doti di tutte e quattro le casate viene posto sulla testa del primo studente.
            «TassoRosso!» urla e un ragazzino paffuto và a sedersi tra i suoi nuovi compagni sotto uno scrosciare di applausi.
            «CorvoNero» annuncia il secondo. E così via fino a quando l'ultima ragazzina  una certa Charlotte viene smistata in Grifondoro. Gli applausi rimbombano per tutta la sala. Il preside si alza dalla sua sedia e finalmente annuncia le notizie più interessanti di quell'anno. I ragazzi si ammutoliscono. I professori smettono di mangiare e bere e tu ascolti con attenzione le parole di Jaha.
            «Come ben sapete ogni cinque anni si tiene il Torneo Tre Maghi, poiché dieci anni prima c'è stato un incidente durante l'ultima sfida avevamo deciso di non ripetere il torneo per altri dieci anni, tuttavia colei che ha causato l'incidente è stata catturata ed imprigionata ad Azkaban. Le misure di sicurezza per i ragazzi partecipanti sono aumentate, infatti dovranno o saranno scelti da un professore e durante le sfide ci saranno degli Auror che controlleranno la zona e il Castello. Gli sfidanti saranno in una botte di ferro. Ad Ottobre riceveremo le delegazione di Durmstrang e Beauxbatons siate cortesi con i nostri ospiti»
            Tutti gli studenti applaudono, qualche professore con poca convinzione. Tu resti ferma, immobile, nessuna espressione si legge sul tuo viso.
            «Infine date il benvenuto alla nuova docente di Difesa contro le arti oscure, Lexa Woods appartenete al Clan  Trikru uno dei più antichi e rinomati gruppi magici e  Heda di tutti i tredici clan».
            Ti fissano guardandosi negli occhi. Sono spaventati dalla tua presenza, dal tuo sguardo. Vesti totalmente di nero e ricordi un Mangiamorte, l'unico elemento di colore nel tuo abbigliamento è la fascia rossa legata alla spalla che scende lunga per terra, simbolo del tuo grado. Dovresti dire qualcosa, qualunque cosa e ci provi.
            «Auguro a tutti voi un buon anno». Sei fredda e veloce nelle parole. Gli studenti non provano già simpatia per te. Anche se sei giovane loro ti conoscono per nome, come colei che ha ucciso due persone durante il Torneo Tre Maghi. Non ti aspettavi certo un benvenuto caloroso. Non sei delusa, anzi ti sorprende quando una ragazza dai capelli biondi e dagli occhi azzurri come il cielo applaude con forza invogliando tutto il suo tavolo e tutti gli altri. Ringrazi con un inchino. I vostri sguardi si incontrano, si scontrano, e sai già che tu e lei siete destinate a farvi la guerra.  
 
 

Angolo Autrice:
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito il primo capitolo spero che anche questo secondo vi piaccia. Non so come giudicare questa fanfiction e visto che il prologo è riuscito ho deciso di scrivere il primo capitolo. Ancora grazie per la vostra attenzione e a presto.
P.S se ci sono errori sarei contenta che me li faceste notare per migliorare, anche errori tecnici riguardanti la storia di Hogwarts. Ovviamente i cognomi dei Grounder sono inventati da me. A presto, Mai V. 
   
 
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