Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Laky099    08/06/2016    2 recensioni
Il mondo, già devastato dalla terza guerra mondiale, si trova a vivere un ulteriore guerra volta al predominio religioso. Mentre gli scontri tra cristiani, islamici, buddisti, shintoisti, seguaci del dio Azatoth e di altre antiche religioni giungono al culmine, i leader di tutte le fazioni ricevono le istruzioni per compiere un rituale attraverso il quale evocare sulla terra il loro Dio, coinvolgendo gli dei in una guerra planetaria dalle proporzioni inaudite.
[La storia ha vari POV, che ruoteranno di capitolo in capitolo]
Genere: Azione, Dark, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
Capitolo 13 - L'Unione Apocrifa
 

«…mentre  gliele dava da mangiare, egli la afferrò e le disse: "Vieni, unisciti a me, sorella mia". Essa gli rispose: "No, fratello mio, non farmi violenza…“
Ma egli non volle ascoltarla: fu più forte di lei e la violentò unendosi a lei... 
Assalonne suo fratello le disse: "Forse Amnòn tuo fratello è stato con te? Per ora taci, sorella mia; è tuo fratello; non disperarti per questa cosa"... 
Il re Davide seppe tutte queste cose e ne fu molto irritato, ma non volle urtare il figlio Amnòn, perché aveva per lui molto affetto; era infatti il suo primogenito.»
 La voce, che ripeteva ossessivamente quei nefasti passi della bibbia, la guidò verso una strana luce verde, fastidiosa all’inverosimile. Magdalene cercò di scacciarla come si fa con una mosca, ma essa rimase lì, immune al gesticolare della giovane.
Tutto intorno a lei era nero, o almeno vi rimase finché una luce non si accese rischiarando la torbida acqua malsana nella quale pareva immersa. Era come se si trovasse in una bara piena di uno strano liquido ma che sul davanti, invece del canonico legno, aveva una sorta di vetro attraverso il quale osservò decine di scene sadiche e vergognose. Uomini e donne, incuranti di tutto e tutti, si accoppiavano selvaggiamente e senza ritegno, attingendo alle tante pratiche bizzarre che Magdalene, per lavoro, conosceva fin troppo bene. Sentì delle voci mischiarsi con l’ansimare e si sentì come perdere il fiato quando, improvvisamente, delle fiamme si avvilupparono nell’intero mondo che aveva intorno. La gola le cominciò a dolere e nel cielo, mentre tossiva disperata, vide un pentacolo nero dal quale cadde uno scroscio d’acqua, che spense immediatamente le fiamme. La giovane si sentì subito meglio e riprese a respirare, nonostante avesse la sensazione di essere ancora immersa in un liquido.
Di fronte a sé, in mezzo a quello scenario desolato, vide un uomo che indossava un camice bianco. Aveva l’aria spaventata e i suoi occhi erano vitrei, tanto che Magdalene non poté non chiedersi quale aberrazione potessero aver visto per ridursi così.
«Salvati, amore mio. Prospera su questa terra, rendila fertile e ricca di speranza come hai fatto con me. Fuggi, Iris!» Disse egli con tono disperato.
Vide la cella aprirsi e l’acqua scivolare via, lasciandola nuda e abbandonata dentro quella sorta di teca. Provò vergogna e cercò di coprirsi, ma subito Magdalene si rese conto di come quel corpo non fosse il suo: era più alta e aveva curve molto più prosperose. L’ uomo la guardò, ma non con desiderio come si sarebbe aspettata. Nei suoi occhi v’era solo dolore, lacrime dolenti di un uomo che pareva perso tutto. Difatti non ci volle che qualche attimo prima che perdesse anche la vita. Una voce borbottò un motivetto inquietante e una lama, comparsa da chissà dove, penetrò il petto dell’uomo col camice facendolo accasciare in terra.
Una figura antropomorfa rise folle, tenendo un libro in mano e recitando formule arcaiche tanto orribili che il solo suono pareva essere una bestemmia. La figura, completamente nera e coperta dall’ombra, gridò qualcosa ed alzò la mano. Fece come per abbassarla, ma qualcosa glielo impedì. L’uomo col camice si avventò sull’ombra gettandolo in terra. «Scappa! Scappa!» Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo. Magdalene obbedì. Udì il suono della pelle che veniva tagliata, del sangue che schizzava via viscido e denso, ma non ebbe la forza di voltarsi. Trovò davanti a sé una porta spalancata, dietro la quale vide Jesus immerso nel bianco. Gridava qualcosa, ma non riuscì a capire cosa…

Magdalene aprì gli occhi confusa. Jesus la strinse forte a sé con gli occhi carichi di lacrime, mentre Harumi e Morte la fissavano con totale indifferenza.
«Magdalene…» borbottò il figlio di Dio con voce carica di apprensione.
Un sorriso beffardo comparve sulla bocca di Morte, che sembrava impaziente di dire qualcosa.
Jesus la baciò con ardore e Magdalene, ancora stordita, non poté che contraccambiare. Con la coda dell’occhio vide Kumar allontanarsi, portando in spalla la povera Sakti che era uscito peggio di chiunque altro da quel terribile scontro.
«Scusa…» disse Jesus con gli occhi bassi.
«Di cosa?»
«Oh nulla di che» si intromise Morte. «Per poco non mi ha concesso l’onore di mieterti.»
«Che cosa… che cosa è successo a Buddah?» Chiese lei con voce roca. Fu Jesus a raccontarle il tutto, ammettendo come, dopo le parole di Lucifero, per poco non finì con lo strangolarla.
«Io… Io non so perché, non mi era mai capitato di cadere vittima di una tentazione simile e…»
«Povero stupido Jesus» lo interruppe Morte. «Vuoi vincere la Guerra degli Dei e non conosci nemmeno il potere dei tuoi avversari. Lucifero ti ha già fregato una volta, e tu ci stavi per cascare nuovamente. Sei il Dio più scarso che abbia mai visto.»
Magdalene si sarebbe aspettata una reazione rabbiosa di Jesus, ma questa non ci fu. L’aver tentato di ucciderla, seppur per meno di un istante, lo aveva come consumato dentro.
«Dimmi, Morte. Di cosa stai parlando?»
Morte sghignazzò. «Perché dovrei dirtelo, Messia-zombie? Ci rimetterei e basta. Io voglio vincere questa guerra, ma ancor di più non voglio che la vinca tu. Conosco Ars Goetia, sai? Ho una villetta lì, vicino alla costa. Ho un orticello ricco di simpatiche creature che… vabbè, tanto non capiresti. Comunque, tra Ars Goetia e la terra preferisco la prima. Esattamente come tra te e Lucifero preferisco Lili… Lucifero. E Lilith. Soprattutto Lilith. Quindi…»
«Peccato che Lilith potrebbe essere tua solo se Lucifero morisse» disse Magdalene, con un sorriso furbetto. «Alla fine te e Lucifero non siete così diversi. Disinteresse per le regole, scarsi nel combattimento, con la capacità di mentire e far sembrare le cose diverse da quel che sono… magari se lui morisse tu avresti una possibilità.»
«Siete entrambi trickster, alla fine» concordò Jesus. «Con Lucifero morto… chissà, magari potresti dominare Ars Goetia con Lilith al tuo fianco.»
«D’altronde si sa, Lilith è la regina delle Succubus, credo avresti modo di divertirti.»
Morte si trasformò in una cipolla e saltò sulla spalla di Harumi, guardandoli con uno sguardo sbieco.
«Non dovrei nemmeno più pagare le tasse lì all’inferno, in effetti.» borbottò con aria convinta.
«In pratica lascereste Morte dominare su Ars Goetia mentre voi prendete possesso della terra, ho torto?» Chiese Harumi.
«Potrebbe essere la nostra proposta, esatto!» Disse Magdalene, che si sentì felice nel vedere uno sguardo di approvazione negli occhi di Jesus. Sarebbe stata una doppia vittoria: innanzitutto Morte era un nemico astuto e imprevedibile e il toglierselo di torno sarebbe stato un grosso vantaggio, seconda cosa poi, nonostante le sue stranezze, era sicuramente meglio di Lucifero. Morte sarebbe stato un piccolo male necessario, al contrario del male assoluto del principe dell’inferno.
«Mettiamola così, Jesus» disse il mietitore. «Tu mi consegni il tuo pentacolo e io ti spiego un po’ delle abilità degli dei rimasti»
«Il tuo pentacolo?» Chiese Magdalene, guardando Jesus digrignare i denti con rabbia.
«Ogni creatura, alla nascita, viene marchiata con un pentacolo. Tutti, da mio padre al criceto che allevavi da piccola. Se si disegna quel pentacolo e si compie un adeguato rito si può evocare chiunque in un piano diverso dal suo. Ad esempio se io disegnassi il tuo pentacolo qui, Magdalene, non potrei evocarti. Ma se lo disegnassi in paradiso tu compariresti lì in paradiso, accanto a me. È così che portiamo le anime all’oltre-mondo.»
«Cosa vorresti farci con quello, Morte?»
«Non è ovvio? Quando riterrò che sia il caso di sfidare Lucifero, ti evocherò lì e tu lo sconfiggerai per me. Dopodiché non mi basterà far altro che rimorchiare o sottomettere Lilith e il gioco è fatto. In cambio ti spiegherò con precisione quali sono le armi di Lucifero. Ci stai?»
Jesus guardò Magdalene, che sembrava però fin troppo disorientata. Riteneva l’accordo vantaggioso, ma fidarsi di Morte non era affatto una cosa sicura. Alla fine, senza sapere che fare, annuì e strinse forte la mano del Messia, il quale rispose al gesto con delicatezza.
«Va bene» rispose Jesus. «Ti mostrerò il mio pentacolo solo quando mi avrai raccontato per filo e per segno i poteri di Lucifero.»
Harumi guardò il suo amico vegetale con faccia incuriosita mentre questi balzava giù dalla sua spalla prendendo la forma di una sorta di fiammella con buffi occhi a palla.
«Lucifero è un personaggio bizzarro» spiegò. «Controlla le fiamme e l’aria, schiere di demoni e le menti di persone e divinità. Per prima cosa, va detta una cosa: se è diventato così potente è solo per colpa di voi cristiani. Se non aveste totalmente annientato ogni singola cultura antica, l’inferno sarebbe composto sì e no da una mezza dozzina di demoni. Lilith stessa, in un tempo passato, non era che una dea dell’amore, sai Jesus? Magari si sarebbe anche alleata con te, dato la sua indole bonaria.»
«Come fai a dire che Lilith è di indole bonaria, Morte?» Chiese Magdalene perplessa.
Morte rise di gusto. «Ah giusto, per voi cattolici chiunque si opponga a voi è malvagio, dimenticavo. Siete peggio dei nazisti. Sai chi è Lilith? Per i mesopotamici era una dell’amore. L’amore, lo stesso amore che predicate e rinnegate in continuazione. Se lei riesce a esprimere l’Amore solo con Lucifero, è perché evidentemente non è lui che rifugge dall’amore.»
«L’unico amore che quella subdola Succubus concepisce è l’amore carnale, Morte.» Rispose nervosamente Jesus.
«Come se non fosse anche quello amore!» Rispose Harumi, guardando Jesus con aria di sfida. «Più passa il tempo più mi rendo conto di quanto voi dei siate ormai inferiori all’uomo.»
Jesus strinse con forza il pugno. Magdalene lo accarezzò per calmarlo, conscia di quanto quell’alleanza fosse importante per loro.
«Comunque, per farla breve. Lucifero e Lilith vivono in simbiosi: tutto quello che scopre l’uno è noto all’altra e viceversa. Non vi consiglio di provare a corrompere un demone, dato che tutti quanti amano il loro leader. In più è in grado di condizionare persino le divinità, come ha fatto con Buddah. Io e Maometto siamo immuni a questo suo potere, ma voi altri no. Ma non credere che sia forte come sembra: lo spettacolino che ha fatto poco fa gli deve essere costato tutte le energie che aveva. Se riuscirete ad ottenere uno scontro frontale uno contro uno, o contro due, non hanno la benché minima speranza di vittoria. Ah, quasi dimenticavo: sei riuscito a non uccidere Magdalene perché il vostro legame è più forte delle parole di Lucifero. Ma se invece che “uccidete il vostro intercessore” avesse detto “Jesus, colpisci il tuo intercessore”, dando un ordine più preciso e semplice, per te sarebbe davvero difficile resistere. Quindi ti consiglio, prima di affrontarlo, di… unirvi maggiormente, ecco.»
«Cosa intendi?» Chiese Jesus ingenuamente. Morte e Harumi lo guardarono impassibili, al contrario di Magdalene, che non aspettava di meglio.
«Ah…» Borbottò lui imbarazzatissimo, mentre Magdalene lo guardava sogghignante. «S-Suppongo che o-ora debba mostrarti il mio pentacolo.»
Dalla sua mano apparve un fascio di luce, che si intrecciò disegnando un cerchio di pura luce. All’interno di esso apparve una sorta di X sbarrata al centro, decorata con vari altri simboli religiosi che Magdalene aveva imparato a conoscere frequentando i diversi preti che aveva conosciuto lungo la sua ancora giovane vita. Morte, trasformando il palmo della sua mano in un foglio e le sue dita in una matita, disegnò con cura quanto vide usando la schiena di Harumi come appoggio.
«Benissimo!» Borbottò Morte. «Aver avuto a che fare con voi è stato meno spiacevole del previsto.»
Jesus e Magdalene li videro allontanarsi con passo rapido, ma improvvisamente Morte si voltò indietro. «Ah, quasi dimenticavo. Volevo farti una domanda, Magdalene.»
Essa lo guardò impassibile, come ad invitarlo a procedere.
«Ma per caso tua madre era una tettona?»
Magdalene arrossì, spiazzata dalla domanda del Mietitore.
«Che razza di domande fai, Morte?» Chiese Jesus arrabbiato. «Non provare nemmeno a fare strani pensieri o io…»
«Santo cielo, Jesus! Non voglio farmi un cadavere, cazzo. Amo essere la Morte, non amo i morti in sé! Se risponderai, Magdalene, entrambi riceveremo un’informazione utile, te lo prometto.»
«B-beh, s-sicuramente era molto prosperosa eh…»
Morte ridacchiò insieme ad Harumi. «Bingo!» Disse il ragazzo giapponese. «Ti dirò una cosa, Magdalene, e consideralo una maniera per ringraziarti per avermi salvato la vita. Indaga sul progetto Neo-Genesis, come abbiamo già fatto noi. Tua madre, l’intercessore di Nyarlathotep, Fatima e l’intercessore di Lucifero, ovunque quel figlio di puttana sia, non siete persone normali. Sono stati creati in laboratorio per ragioni che ancora ci sfuggono e siete in grado di attingere a poteri cui io non potrei… non avrei mai potuto accedere. Sfruttali con cura. Per il resto… Beh divertitevi ‘sta sera!»  Concluse, facendo loro l’occhiolino e voltandosi allegro.
Magdalene guardò Jesus perplessa, non appena Morte e Harumi si allontanarono dalla visuale. Avrebbe voluto pensare a quanto aveva scoperto, a come avrebbero potuto sconfiggere Lucifero e a decine, centinaia di cose molto più serie. Ma nella sua mente fluttuava leggiadro un solo ed unico pensiero, cosa che anche Jesus parve condividere. Quella sera, per la prima volta nella sua vita, il sesso per Magdalene trascese il livello carnale, unendo i due molto più in profondità di quanto lei credesse possibile.

SONO TORNATO, CAZZO. No seriamente, 'sto periodo la mia vita è stata divisa da tre sole attività: lavorare, uscire e giocare a D&D. Ma ora sono tornato (sperando di non continuare così a rilento).
Detto questo... sì, è un capitolo di transizione, ma serviva quanto a me (per riprendere la mano) quanto alla storia. Spero che mi seguiva sia ancora vivo (dopo tutto 'sto tempo non è da escludere) e che sia pronto per i prossimi 6 Capitoli + 1 che mancano alla fine. Grazie per aver letto ;D

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Laky099