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Autore: paie    14/04/2009    6 recensioni
HO SISTEMATO I DIALOGHI [il vocio dei padroni di casa si zittì di colpo: una ragazza sui diciasette anni aveva appena varcato la soglia. Aveva dei capelli color nocciola lunghi fino a metà schiena, mossi con qualche riflesso rossiccio e aveva una carnagione molto chiara. I vampiri non riuscivano a distoglierle gli occhi da dosso. Aveva un odore particolare: forte ma irresistibile.] eccomi tornata con una nuova fic le quali vicende si svolgeranno quì in Italia, precisamente a Volterra. Spero che vi piaccia. Baci, Paie. PS RECENSITE!! please!
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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 -Prego, attendete qui un attimo- disse Gianna alla folla di persone che era appena entrata in quella stanza piccola e rettangolare che, come mobilia, aveva solo una piccola scrivania, una sedia e qualche pianta.

La segretaria entrò nella stanza accanto, si avvicinò a uno delle guardie e disse: -Gli ospiti sono arrivati, li devo fare entrare subito?-

-No- disse la guardia. Era un giovane, alto con i capelli scompigliati di un castano chiaro. -Avverto il signor Aro del loro arrivo, nel frattempo stia con loro.- Detto questo, la guardia  scomparse.

 

-Signore, mi dispiace disturbarla ma la volevo avvisare che un nuovo gruppo di “visitatori” è giunto. Desidera vederli subito?- chiese il giovane, a testa bassa.

-Caro Edward, non mi disturbi per niente- pronunciò l’uomo che era seduto in uno dei tre troni, posti infondo alla lunga sala; era in compagnia di una donna, non troppo alta e magra. -Certo che desidero vederli subito, lo sai che non mi piace fare attendere le persone. Sono un gentiluomo dopotutto…-

Il ragazzo si alzò e, dopo un breve cenno con il capo, tornò indietro entrando nell’altra stanza. Uno dopo l’altro, gli invitati entrarono nella sala grande, sembravano narcotizzati e perfino, c’era qualcuno che barcollava e cadeva per terra.

 

-Vi do il mio più grande e affettuoso benvenuto, o viaggiatori- disse Aro mentre le altre due persone sedute negli altri troni, ridevano divertiti. Anche qualche guardia aveva accennato un sorriso. -Il vostro è stato un viaggio difficile e faticoso, me ne rendo conto, ed è per questo che ho fatto preparare dai miei uomini, cibo e bevande. Vi prego, nutritevi!-

Tutte le persone accolsero l’invito senza pensarci due volte e si avventarono sul cibo come se non lo avessero mangiato da mesi. Un brusio faceva da sottofondo nella sala mentre i Volturi, divisi in gruppetti da tre o da quattro, parlavano fra loro velocemente o semplicemente, guardavano le persone che presto sarebbero diventate il loro pranzo. Ma il vocio dei padroni di casa si zittì di colpo: una ragazza sui diciasette anni aveva appena varcato la soglia. Aveva dei capelli color nocciola lunghi fino a metà schiena, mossi con qualche riflesso rossiccio e aveva una carnagione molto chiara. I vampiri non riuscivano a distoglierle gli occhi da dosso. Aveva un odore particolare: forte ma irresistibile. I tre signori, Aro, Caius e Marcus, si erano girati verso di lei, perplessi sul da fare. C’era qualcosa di strano in lei, cosa che non sfuggì ad Aro.

-Edward ti dispiacerebbe avvicinarti un attimo?- chiese l’uomo, fissando ancora la fanciulla che, spaventata, si era avvicinata al cibo.

-Eccomi signore, cosa desidera?-

-Ho come la sensazione che l’ultima arrivata possegga delle capacità fuori dal comune, sai cosa intendo. Volevo la certezza da te, quindi, mi chiedevo se tu, riesci a percepire i suoi pensieri. Perché io non riesco a entrare nella sua mente.-

Il giovane non rispose ma guardò intensamente la ragazza in questione. Dopo si girò verso il suo superiore e disse: -Signore, aveva ragione. Non riesco a leggerle la mente.-

-Ottimo, Alec! Vieni subito!-

Un ragazzo più basso di Edward si avvicinò a loro.

-Che cosa desidera signore?

-Vorrei che conducessi quella ragazza in una delle sale di questo nascondiglio. E vorrei che tutto fosse sistemato in modo che Lei rimanga soddisfatta del posto. Voglio la sua piena fiducia.- disse Aro, con un sorriso maligno stampato sulla faccia.

-Come desidera.-

Alec si avvicinò la ragazza e dopo un breve momento, i due s’inoltrarono in uno dei tanti corridoi. Intanto Edward non riusciva a levarle gli occhi di dosso finché la giovane non scomparve nel corridoio.

-Edward c’è qualche problema?- chiese il fratello di Aro, Marcus.

-Nessuno, signore.-

-Meglio così perché problemi non ne vogliamo.- Pronunciò quelle parole con un tono freddo ma nello stesso tempo, in modo sadico. I rapporti fra quei due vampiri non erano mai stati positivi, nessuno dei due si fidava dell’altro ma non si era mai capito il motivo di tale comportamento.

-Lo so, naturalmente. -

Edward stava per tornare alla sua posizione accanto a Demetri ma un pensiero di Marcus lo colpì profondamente: “Ho notato come la guardi, ti piace tutto di lei. È davvero bella ma, mio caro Ed, sarai proprio tu a trasformarla presto, molto presto! Stanne certo…”.

Era la prima volta che Edward aveva provato paura per un’umana ma non poteva fare nulla, loro erano i capi lì dentro. Non si sarebbe arreso comunque, avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per aiutarla, anche se, questo, lo spaventava troppo.

 

 

Ciao! Scusate la piccolezza del capitolo ma questa sarà una storia a brevi capitoli. L’idea l’ho avuta in dormiveglia e quindi non so cosa ne uscirà fuori…xDxD…ora vi lascio, mi raccomando RECENSITE! Paie

 

 

  
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