Eccomi!
Avete visto! Ce l’ho fatta! Spero
che abbiate passato delle buone vacanze e una buona Pasqua!
Contenta
che il capitolo scorso piaciuto vi
sia sono, che non pensiate troppo positivo su quella coppietta per voi
spero...
eheh! Ancora finita non è! Eheh! Ora troppo spoiler facendo
sto! E alle vostre colorite
minacce ripensando, la fossa da sola scavata mi sono! Meglio che al
seguente capitolo
vi lascio!(Adoro parlare come il maestro Yoda!!!)
22.
Nulla è come sembra (parte 1)
Tel
Aviv 18:06 ora locale
Cimitero
Tony
e Ziva erano ancora abbracciati...
Avevano
finalmente raggiunto la loro pace
interiore...
Finalmente
dopo anni avevano messo a nudo i
loro sentimenti...
Beh...
Tony l’aveva fatto... e da Ziva non
ci si poteva aspettare altro...
Gli
aveva aperto il suo cuore il più
possibile...
Ma
per una ragazza abituata fin da bambina
a reprimere i propri sentimenti e che aveva avuto un passato come il
suo quello
era già un enorme passo avanti...
E
Tony la capiva...
E
la amava così come era!
La
mano si spostò verso il suo collo da
dove pendeva il ciondolo a forma di proiettile...
Il
ragazzo fece quello che sembrava un
sorriso.
-
Si... c’è l’ho ancora... lo tengo sempre
con me... come ti avevo promesso...- disse anche lei sorridendo - Cosa
hai tanto
da sorridere, DiNozzo?- aggiunse poi – È cosa
così divertente?-
-
Non! Non è per quello! È che... stavo
pensando che... Insomma! Se mi avessero detto che sarei volato in
Israele,
avrei perso un occhio e tutto il resto non ci avrei mai creduto...
soprattutto non
avrei creduto al fatto che l’ho fatto per una donna!- fece un
lungo sospiro -
Jeanne mi hai proprio cambiato...- scherzò il ragazzo.
-
Solo lei?- domandò Ziva facendo finta di
essere offesa e gelosa.
-
Si... grazie a lei ora sono un uomo
maturo, serio e soprattutto con la testa sulle spalle!-
Ziva
scoppiò a ridere.
Lui?
Anthony
Dinozzo?
Maturo?!?
Serio?!? Con la testa sulle
spalle?!?
Quelli
erano tutti aggettivi che non gli si
addicevano per nulla!
-
Guarda che così mi offendi!!- si lamentò
ridendo anche lui.
-
Scusami... però hai detto una cosa troppo
potente!!!-
-
Potente? Vorrai dire forte... una
cosa troppo forte!-
-
Si quello...-
-
Allora... ora che facciamo?- domandò Tony.
-
Non lo so...-
-
Beh... siamo davanti alla tomba di tuo
padre... e la cosa... come dire... mi mette un po’ a
disagio... non potremmo
spostarci vero? Andare a parlare o a fare qualunque altra cosa vogliamo
da
un’altra parte?-
-
Hai paura dei fantasmi Tony?- gli domandò
lei maliziosa.
-
No... lo sai! Quella che ha paura dei
fantasmi sei tu!- ribattè guadagnandosi una sua occhiataccia
– Però... a te non
fa uno strano effetto?- disse tornando serio.
-
E che effetto dovrebbe farmi? È morto no?
Sepolto per sempre...- fece lei con un tono che non le aveva mai
sentito.
Sembrava
rimorso...
Tony
sorrise dolcemente.
-
Ti manca già vero?-
-
No! Si! Non so! Dopo queste tre settimane
non so più cosa pensare o provare... nulla è come
sembra...- disse distogliendo
accuratamente lo sguardo - credevo che mio padre fosse
l’essere più perfido
sulla faccia della terra... e invece vengo a sapere che lo hanno ucciso
perché
non voleva scatenare una guerra nucleare e salvare innocenti vite
umane...- gli si
avvicinò di più - Non credevo che tu
tenessi così tanto a me da partire per Israele... dare il
tuo occhio in cambio
della mia vita... e soprattutto non credevo che tu saresti rimasto qui
anche
dopo quelle cose che ti ho detto e che non
ti ho detto...- lo fissò intensamente - e invece sei qui con
me... davanti alla
tomba di mio padre morto e sepolto... nulla è come sembra...-
Tony
la abbracciò.
-
E se no qual è il bello della vita?- le
sussurrò all’orecchio.
Sarebbero
rimasti lì ancora per parecchio
tempo ma si dovettero voltare verso Afek.
-
Ehi voi due!!!- gridò l’uomo correndo
incontro ai due con al suo fianco Badir.
-
Che c’è?- chiese DiNozzo leggermente
scocciato da quella sua interruzione.
-
Ascoltate...- disse porgendo loro una
piccola radio portatile.
-
Finalmente
finita la “Seconda guerra del Kippur” il primo
ministro Israeliano informa che
sarà tra poco messa in atto la così detta Operazione
Messiada, ideata dall’attuale
giovane Direttore del
Mossad, Hazif Shamir, della quale però non si sa ancora
nulla... a detta del premier
questa operazione “risolleverà le condizioni
d’Israele a livello mondiale”... ora
passiamo a un’altra notizia... un autobus...-
Tony
spense la radio e fissò Ziva
incuriosito...
-
Tu ne sai qualcosa su questa misteriosa Operazione
Messiada, Vicedirettore del Mossad?-
Ziva
non rispose e guardò il vuoto davanti
a lei...
Aveva
meno tempo del previsto e soprattutto
non aveva un piano per impedire che l’Operazione Messiada
iniziasse...
-
Dobbiamo assolutamente impedirlo...-
disse pensando ad alta voce.
-
Che cosa, rosh katan?-
-
Che l’Operazione Messiada venga messa in
atto...-
-
Perché? Che ha di così terribile questa
operazione?- domandò DiNozzo curioso ma allo stesso tempo
preoccupato.
-
Potrebbe essere l’inizio della fine...-
rispose lei seria.
In
breve racconto loro del piano di Hazif.
Lo
sguardo di Tony durante il racconto non
era cambiato... era sempre stato serio e spaventato... fissato sul
vuoto.
-
C’è un qualche modo per impedirlo?- disse
dopo parecchio silenzio.
-
Non me ne vengono in mente ora...- fece
lei mortificata.
-
Cavolo tu sei il Vicedirettore del
Mossad! Devi fare qualcosa!-
-
Non posso fare niente! Ho già provato a
convincerlo! Ma lui non mi ascolta... è impazzito!-
Tony
si passò una mano tra i capelli...
Dovevano
fare qualcosa...
-
Quindi ti sei già arresa? Rischiano di
morire miliardi di persone e tu sei così tranquilla?!?
Dobbiamo fare
qualcosa...-
-
Se potessi lo farei non trovi?-
Tony
rifletté chiudendo gli occhi...
-
E se provassimo con la forza?-
-
Tipo “tortura finché non ci ripensa e ci
supplica di smettere”?- domandò Ziva.
-
Già... e tu sei una maga in quest’arte...-
Afek
guardò Ziva preoccupato per le parole
di Tony...
-
Ma è immorale Tony! Torturare un uomo!-
Afek
tirò un sospiro di sollievo...
Per
fortuna almeno Ziva era ragionevole...
-
Ok DiNozzo ci sto...- continuò la ragazza
sorridendo maligna.
Afek
deglutì nervosamente...
A
quanto pareva neanche Ziva era
ragionevole...
-
C’è solo un problema...- continuò la
ragazza - come facciamo ad entrare? Dimentichi forse che ha tentato di
farci
fuori? E ci lascerebbe entrare al Mossad come se nulla fosse? Io avevo
già
pensato a questa cosa della tortura, ma non possiamo entrare per
attuarla...
quindi...-
-
Oh rosh
katan... per una volta pensa positivo... ci faranno entrare
vedrai...-
disse Tony sempre guardando nel vuoto.
-
E cosa te lo fa pensare?-
Lo
sguardo di Tony si poggiò su di lei.
E
dopo aver fatto un sorrisetto enigmatico tipico
di Gibbs rispose:
-
Me lo dice il mio istinto...-
Tel
Aviv 19:45 ora locale
Quartier
generale del Mossad
-
Allora... io... vi lascio qui! Shalom! Mazel
tov!-
Erano
state queste le ultime parole di Afek
prima di partire a tutto gas per andare il più lontano
possibile dal quartier
generale del Mossad.
Tony
e Ziva ora si trovavano al suo interno
e camminavano nervosi...
-
Siamo sicuri che cederà?- domandò la
ragazza.
Lui
la fissò negli occhi indeciso se
mentire o no...
Optò
per la seconda.
-
No... non è sicuro... ma è meglio fare un
tentativo almeno no?-
Ziva
si fermò e fissò il pavimento.
-
Ehi... che c’è?- le chiese Tony
avvicinandosi.
-
È che... credo di aver paura, Tony...-
disse lei alzando gli occhi - se falliamo tutte quelle persone
moriranno... per
colpa mia... ho paura per gli altri...-
Che
intendeva dire?
Mica
era colpa sua se quel pazzo del Direttore
del Mossad aveva ideato quel folle piano!
Nei
suoi occhi scuri riusciva a distinguere
chiaramente un senso di smarrimento e un terrore così vivido
che non avrebbe
mai creduto di vedere in quella ragazza così forte e
indipendente...
Le
mise un mano sulla guancia.
-
Non hai coraggio se non hai paura...-
Ziva
sorrise e lo abbracciò.
-
E questa cosa è? Una frase di uno dei
tuoi film?- scherzò lei sorridendo.
Lui
invece rimase piuttosto spiazzato...
-
Come fai a saperlo? L’hai visto anche tu?-
Lei
si staccò dall’abbraccio e lo fissò un
po’ divertita e un po’ offesa, poi gli diede un
pugno sul braccio.
-
Ahi! E questo per cosa era?!?-
-
Per aver copiato la frase da un film
anche in un momento “delicato” come questo!-
-
Ma è un bel film... “Bounce”... con Ben
Affleck e Gwyneth Paltrow... regia e sceneggiatura di Don Roos...
musiche di Mychael
Dann...-
In
breve Tony cominciò a raccontare la
trama...
Ma
Ziva era troppo preoccupata per
ascoltarlo...
Erano
riusciti a entrare senza problemi...
Quasi
come se lei e Sara non fossero mai
state attaccate... come se Hazif non avesse tentato di uccidere lei e
Tony...
come se in quel momento al resto del mondo non gliene fregasse nulla di
loro...
E
ora stavano girando per i corridoi del
Mossad indisturbati...
C’era
qualcosa che non quadrava...
Se
Hazif la riteneva un pericolo per il suo
piano tanto da tentare di ucciderla perché ora non la faceva
buttare fuori?!?
Oppure
non la faceva direttamente fuori?!?
E
soprattutto perché era riuscita ad
entrare tranquillamente senza che facessero qualcosa in più
delle solite
domande e perquisizioni?
Qualcosa
non andava...
E
lei doveva scoprire che cos’era prima che
fosse troppo tardi...
-
Ehi... Ziva... Zivaaaa...- la chiamò Tony.
-
Si... che c’è?- domandò tornando alla
realtà.
-
Dovrebbe essere questo l’ufficio di
questo Hazif...-
-
Si... è questo...- confermò lei
osservando spaventata la targa scritta in ebraico.
A
quanto pare era già troppo tardi...
Tel
Aviv 19:59 ora locale
Quartier
generale del Mossad
Ziva
prese un bel respiro e aprì la porta.
-
Si bussa prima di entrare!- tuonò Hazif.
Era
seduto alla sua scrivania e stava
controllando delle carte...
I
cappelli biondi erano tenuti indietro da
minimo un quintale di gel, sul naso aveva degli occhiali da lettura con
la
montatura nera, dietro i quali gli occhi blu risplendevano come
sempre...
Era
tutta la notte che trafficava cercando
di rendere la rivincita di Israele perfetta, di rendere
l’Operazione Messiada
perfetta e a prova di manomissione. Era molto stanco e non vedeva
l’ora di
andare a letto per riposarsi o magari anche per conoscere un
po’ più a fondo la
sua nuova segretaria...
Come
vide entrare Ziva, però, mollò tutto e
si diresse a grandi passi verso di lei...
Era
più abbronzato del solito e indossava
un completo blu notte su una camicia candida.
-
Ciao Ziva, ma cherié!-
la salutò con il suo miglior sorriso.
Che
però scomparì non appena vide entrare
anche Tony.
-
Ah... vedo che non sei sola...- borbottò
seccato e nervoso.
Squadrò
Tony da capo a piedi e fece una
smorfia disgustata...
Era
così schifosamente banale...
Non
aveva nulla di speciale... era un
normalissimo americano medio...
Non
troppo bello... non troppo intelligente...
non troppo sexy...
Insomma,
Tony DiNozzo non era niente di
che...
Eppure
era riuscito a catturare il cuore di
Ziva...
Perché???
Cosa
aveva lui in meno di quello???
DiNozzo
gli fece un cenno del capo e gli
rivolse uno sguardo minaccioso e per niente intelligente...
Era
anche un tipo rozzo quindi...
Come
diavolo aveva fatto allora a
conquistare Ziva?
-
Non puoi attuare l’Operazione Messiada!-
gridò la ragazza senza perdere tempo.
Questo
distolse Hazif dai suoi pensieri.
L’uomo
sorrise, poi si allontanò e si andò
a sedere sul divanetto...
-
Si invece... e tu non potrai
impedirmelo... nessuno potrà impedirmelo...-
*
Stranamente solo una nota sulla lingua...
Mazel
tov!: Buona fortuna!
*
Ecco il tanto richiesto e sospirato
ritorno di Hazif... che la mia editor mi ha gentilmente ritornato (con
te
faccio i conti dopo e non ti dedico una nota a piè di
pagina!)
*
Spero che la citazione del film vi sia
piaciuta, non è molto famoso, anzi per niente, ma a me
piaceva, quindi...
* Mi dissocio
completamente dalle
affermazioni sul nostro Tony da parte di Hazif, anzi, io e Roshy ci
stiamo
occupando della sua punizione muahahahah! Chi vuole unirsi a noi?