O.96 mm
Ho un bel plettro azzurro
e una chitarra disegnata,
le corde rossicce di ruggine
e una chiavetta mancante.
Quel disegno a pennarello
l'ho fatto tanto tempo fa,
quando ancora credevo che un sogno,
valesse la pena di viverlo.
I segni delle dita sul manico,
sono silenziosi testimoni
che ripercorrono ogni passo,
ogni nota della mia voce.
Ho une voce fatta di singhiozzi
e sussurri e grida insieme,
nulla di speciale, lo so,
soltanto qualcosa di vero.
Resto seduta spesso,
a cantare, con la chitarra in mano
corro sulle corde logorate
dal tempo, con le dita.
Mi raccontano una storia vecchia
e vissuta.
A volte mi fermo e ho paura.
Ma poi me ne torno a sedere
con il mio plettro azzurro, cantando,
con la mia chitarre disegnata,
e la vita in un cassetto...
Solo qualche nota anche perchè tanto non voglio dire innanzitutto perchè penso che la bellezza di una poesia sia proprio nelle molteplicità delle possibili interpretazioni e nella capacità di creare immagini diverse a seconda della persona, comunque solo una precisazione sul titolo e sull'ultimo verso.
Allora il titolo 0.96 mm sta per lo spessore del plettro in questione e mi piaceva l'idea di metterlo come titolo perchè trovo ironico e al contempo incredibile come una cosa così piccola possa ispirare, almeno nel mio caso, sensazioni così grandi.
E nell'ultima frase l' espressione “la vita in una cassetto” si riferisce al comune modo di dire “sogno nel cassetto” ma non dico altro anche perchè preferisco lasciar le conclusioni a chi leggerà.
Detto questo spero che sia piaciuta e che se qualcuno avvesse tempo e genio di ommentare, lo facesse per favore.