Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: RaffaLella    26/03/2005    12 recensioni
Sesto anno ad Hogwarts. Harry dovrà affrontare nuovi e vecchi tormenti...una nuova avventura, un libro maledetto, una chiave, un segreto...e le sorti del mondo in un'ultima scelta!!!
Genere: Dark, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Luna Lovegood, Neville Paciock, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP21

Solitamente comincio ringraziando tutti coloro che hanno recensito il capitolo precedente…ma  poiché questo è l’ultimo volevo approfittarne per ringraziare tutti quelli che hanno recensito la storia: Morgan Snape, marty91, kristima, robin82, marty potter, Max, super gaia, Caillien, Sennar, Harry_the_Real, Keloryn, lilliphut90, Silaqui, Petronilla, EDVIGE, stella, Lyomael, Domy, maripotter, chiara, piropiro, leotordo, maya87, silvy, chiaraT e marco

GRAZIE INFINITE

Vorrei poter ringraziare ognuno di voi, ma farò dei ringraziamenti generali sperando che ognuno di voi possa riconoscersi.
Grazie a chi a recensito per primo, incoraggiandomi a proseguire; Grazie a chi a partecipato attivamente alla storia; Grazie a chi ha avuto parole gentili e a chi crede che io sia brava; Grazie a chi è ancora un ragazzino e grazie a chi un ragazzino lo sarà per sempre; Grazie a chi ha letto la storia nonostante non sia il massimo della romanticheria; Grazie a chi l’ha letta, anche se sperava in una coppia diversa; Grazie a chi ha lasciato una recensione, grazie a chi ne ha lasciate 21, e grazie a chi non ne ha lasciata alcuna, ma che ha cmq letto ed apprezzato la storia.

GRAZIE….GRAZIE…GRAZIE…non ho altre parole!!! Questa storia lo scritta perché venisse letta, almeno da una persona…e pare che abbia superato tutte le mie più rosee aspettative!!!
E mi raccomando leggete…leggete…leggete…perché solo leggendo si migliora, non solo come scrittori, ma soprattutto come persone!!

UN BACIO IMMENSO A TUTTI…e spero che il finale sia di vostro gradimento!!!
Scusate il ritardo e Buona lettura.



CAP21
UNA NUOVA ALBA

I ragazzi rimasero in silenzio cercando di comprendere la natura di quel frastuono. Udivano chiaramente voci concitate e rumori d’oggetti di vetro, che s’infrangevano su superfici solide. Si appigliavano ad ogni scroscio; ogni piccolo strepitio rappresentava un’esigua speranza di salvezza.

“Hermione, dimmi, chi ha regalato il metallo utilizzato per l’amuleto?” ripeté perentorio il ragazzo

“E’ stato Neville” rispose lei stupita

Il cuore di Harry vacillò.

Non lui…non lui…ti prego, fa che non sia lui!!” pensò fra sé frastornato

“E’ stato così tenero” proseguì l’amica “Era un regalo dei suoi genitori, sua nonna l’aveva donato a lui e…lui ha voluto donarlo a te!! Ognuno di noi ha proposto e disegnato una runa, lui ha scelto la luna Gebo. Dono e Generosità. Neville ti vuole davvero bene, Harry”

“Hermione” cominciò Harry lentamente “so che non credi a queste cose, ma Idrial…”

“Non dubito di Idrial” lo interruppe la ragazza “lei non fa profezie, ma riporta eventi futuri. E poi ha dato dimostrazione di un infinito potere”

“Lei mi ha raccontato che la donna che aveva inciso la Runa del Karma, sarebbe stata la donna che avrebbe dato vita alla mia stirpe” cominciò Harry

Hermione arrossì visibilmente.

“E che l’uomo che aveva donato il metallo avrebbe sacrificato la sua vita per permetterlo”

Harry sentì il corpo di Hermione trasalire.

Neville?” bisbigliò lei concitata “ma lui non è qui, forse il fato è cambiato. Infondo ciò che lei ha detto a tutti quelli a cui è apparsa, era che il fato poteva essere cambiato”

“Si; ma ha aggiunto che quando sarò di fronte ad un bivio dovrò pensare al suo sacrificio e allora, solo allora, le catene del fato potranno essere recise. Mi sembra sia stata molto chiara!!”

“Neville, non è qui…e nulla lascia presupporre che possa apparire dal nulla!!” ribattè perentoria Hermione

Ma quelle immagini…no, non doveva pensarci!! Erano immagini confuse e di cui ricordava poco, troppo poco per potergli dare credito.

“Piuttosto troviamo un modo per uscire da qui!!” concluse la ragazza cercando di divincolarsi dalla stretta delle corde incantate, che la legavano a Harry.

Uscire; come se fosse facile!! Trovare una soluzione per uscire da quella situazione era in pratica…impossibile. L’unica cosa che potevano fare, era aspettare che Silente e i membri dell’Ordine risolvessero la situazione da soli!! E che liberassero lui e i suoi amici e…sua zia, naturalmente.
Già; che fine aveva fatto zia Petunia? Quando era ritornato, era talmente stravolto da ciò che gli era stato rivelato e dalle scene che aveva visto, attraverso quelle immagini riflesse sul bianco schermo del mondo di Yog, che aveva rimosso ogni cosa; anche il pensiero di zia Petunia. Ma quel pensiero ora ritornava a farsi strada tra mille altri pensieri.

“Come sta mia zia? Dove l’hanno portata?” chiese Harry angustiato

“Sta bene, Harry…almeno credo!!” rispose Ginny incerta “Lucius Malfoy ha bloccato l’incantesimo dissanguante”

“Non abbiamo visto dove l’abbiano portata” aggiunse Luna “Ma non credo che le faranno del male, noi…tutti noi, inclusa tua zia, siamo l’unica arma che ha per costringerti ad aprire il libro!! Finché siamo in vita, i suoi piani non subiscono grossi mutamenti”

Rimase silenzioso per un po’, cercando di mettere ordine nei suoi pensieri. Neville, zia Petunia, e…quelle immagini.
Volse lo sguardo intorno, cercando di capire cosa si agitava nella mente dei suoi amici. Poi fissò lo sguardo sul volto di Draco Malfoy. Era tirato e serio. Harry poteva immaginare cosa si agitava nella mente del giovane Mangiamorte. Il suo cuore era, sicuramente, diviso in due e, inoltre, qualsiasi cosa fosse successa, suo padre non ne sarebbe uscito a testa alta. Ucciso da Yog o ucciso da Voldemort o nel migliore dei casi imprigionato per sempre ad Azkaban…avrebbero sicuramente buttato la chiave in un vulcano attivo e avrebbero circondato la cella con un miliardo di magie anti-fuga!! E per lui, il figlio di un traditore, la vita non sarebbe stata facile.
All’improvviso passi lesti e agitati risalirono le scale…chi era?

“Devi aprire il Libro ragazzo!!” ordinò Voldemort scosso, comparendo sulla soglia della stanza.

Harry non aveva mai visto il Mago Oscuro tanto agitato, probabilmente i membri dell’Ordine erano giunti, avvisati da Piton, e probabilmente stavano avendo la meglio sul gruppo di Mangiamorte, capeggiato da Voldemort. Il fatto che fosse così agitato era, sicuramente un segno positivo!!
Doveva temporeggiare!! Doveva dare a Silente e ai suoi uomini il tempo necessario per fermare Voldemort!! E soprattutto doveva aspettare che l’alba passasse!!
Poteva scorgere, dalla finestra della soffitta, un raggio di pallido sole mattutino attraversare le imposte di legno rosso cupo. Solo una manciata di minuti e il fato sarebbe cambiato…egli non avrebbe mai evocato il Dio, per nessuna ragione al mondo.

“No!!” esclamò Harry secco

“Vuoi che uccida i tuoi amici?”

Harry lo fissò senza replicare

“Da chi vogliamo cominciare, Potter. Io non ho preferenze” si avvicinò a Hermione indicandola con la bacchetta “che ne dici se cominciassi da questa arguta ragazzina” fissando poi la bacchetta sul volto pallido di Draco Malfoy, continuò “oppure preferiresti che uccidessi il figlio del mio fedele servitore. Decidi tu!!” freddo e diabolico concluse “ma sbrigati, non hai molto tempo. Sappi che se Silente arriverà in questa stanza prima che il Necronomicon sia aperto, tu e i tuoi amici cadrete uno ad uno davanti ai suoi occhi”

Certo che scegliere fra Hermione e Draco Malfoy…era proprio difficile!! Come prima disposizione gli era andata veramente bene!!

“Portami il Libro!!”

L’uomo estrasse il piccolo tomo dalla sua bigia casacca. Lo porse rapidamente a Harry.

“SEI IMPAZZITO” gridò Malfoy

“Sto cercando di salvarti la vita, Idiota. Dovresti ringraziarmi!!” replicò Harry irritato

“Non mi sembra il modo migliore”

“Guarda che sono io il Prescelto…io posso controllare Yog. Lui mi ha detto che io faccio le regole”

“Ah, allora se ti ha detto che fai tu le regole…e tutt’apposto” concluse sarcastico

Voldemort li osservava sbigottito.

bravo, Malfoy” pensò Harry fra sé

Urtò Hermione e fece e cenno a Ron e Ginny.
Chissà, se avrebbero compreso!! Poi vide la sorellina di Ron urtare la gamba di Luna.
Avevano capito!!

“Sei il Prescelto per un caso fortuito…quindi non fare lo sbruffone!!” lo apostrofò Ron

“Già sempre la solita storia, fermi tutti ora ci penso io…Super-Harry-Potter” lo canzonò Ginny

“No, qualche volta ci porta con sé a rischiare la pelle al suo posto!!!” aggiunse Luna

Forse stavano esagerando un po’.
Malfoy li fissava sgomento e Voldemort stava chiaramente per perdere la pazienza. Non potevano tirarla per le lunghe, alla fine il mago avrebbe mangiato la foglia…ma cosa stavano facendo i membri dell’Ordine? Perché non si sbrigavano?

“E poi esiste un terzo Prescelto” affermò Hermione inaspettatamente.

Coma faceva l’amica a sapere dell’esistenza di un terzo Prescelto? Non c’era stato il tempo di raccontare ciò che Idral gli aveva rivelato. Forse stava barando!! Forse, no? Ma aveva sicuramente attirato l’attenzione di Voldemort.

“Un terzo Prescelto?” domandò il Mago Oscuro scettico

Harry rimase stupito per qualche istante, ma una gomitata di Hermione sembrò ridestarlo.

“Si; c’è un terzo Prescelto” confermò Harry

“Mi stai mentendo!” replicò stringendo gli occhi

“Perché mai dovrei mentire?”

“Non lo so…chi te l’ha detto?”

“Idrial”

Il silenzio piombò nella soffitta. Il sole stava nascendo ad oriente. Albeggiava appena. Harry poteva vedere i raggi di un sole rosso, fare capolino tra le assi di legno che serravano la stretta finestra.
Il sole stava sorgendo. Hermione e Idrial avevano ragione…il fato poteva cambiare, quel malvagio Dio aveva tentato di ingannarlo, eppure…quelle immagini!! Perché non riusciva ad allontanare quelle ombre dalla sua mente?

“Liberaci ed io aprirò il Libro!!” ordinò Harry

“Liberarvi?” ripeté l'uomo stringendo gli occhi “Il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi, ha paura di sei ragazzini senza bacchetta” replicò ironico il giovane Grifondoro

Dislego” disse il mago con noncuranza

Le corde, per magia, ricaddero sul pavimento. I ragazzi si alzarono, massaggiandosi i polsi, indolenziti per la lunga prigionia.

“Ora aprì il Libro Nero, per me!!” sibilò il Mago Oscuro

Harry afferrò il Libro. Nel momento in cui strinse il tomo tra le mani, le immagini mostrategli da Yog divennero chiare…
Malfoy si scaraventò su Harry cercando di sottrargli il Libro Nero, ma riuscì solo a strappargli dal collo il sacchetto rosso, contenente l’amuleto.

Stupeficium

Voldemort lo aveva schiantato. Malfoy era disteso al suolo, Luna stava per avvicinarsi, nel tentativo di soccorrerlo, ma il Mago Oscuro schiantò anche lei e avvicinandosi al giovane Malfoy

Crucio” sussurrò appena

Lo stava punendo. Il suo sguardo era duro ed esultante; lui sembrava godere nel vedere la sofferenza di Malfoy. Il ragazzo si contorceva al suolo. Il suo volto era una smorfia di dolore. Eppure Malfoy non emise un solo gemito.

“FERMATI” gridò Ginny “SE CONTINUI COSÌ IMPAZZIRÀ!!”

“Non chiederlo a me, ragazzina; chiedilo a Potter, lui sa cosa fare”

Ma Harry era totalmente immerso in un altro mondo. Ora poteva udire il richiamo del Necronomicon. Udiva quella voce sibilare il suo nome. Quella voce…la stessa che aveva udito zia Petunia?

“Potter, evoca Yog!!” gli ordinò il mago tenendo sempre la bacchetta alzata sulla testa di Draco Malfoy.

Non vedeva quasi nulla e in quella nebbia riusciva a percepire solo quella voce sibilante. Harry aprì il Libro, ma la sensazione che stava provando, era diversa rispetto alla volta precedente. Questa volta non solo udiva la sua voce, ma ora chiaramente intuiva i poteri del Libro e se ne sentiva pervaso. Sentiva che non era lui a dominare il Libro, ma il Libro dominava lui.
La stanza era rossa. Il rosso di un’alba di sangue. Quelle immagini…era come rivivere un dejavur. Ricordava la grassoccia figura di Neville che si stagliava su uno sfondo rosso sfumato. Ricordava il ragazzo con la bacchetta levata e ricordava Silente che stava per affrontare Voldemort. Il Preside di Hogwarts aveva colpito il Mago Oscuro, il quale si era rialzato e aveva reagito. Altre persone erano in quella soffitta; volti indefiniti, contorni sfumati. Poi il Mago Oscuro aveva colpito Neville ed era scappato insieme ad alcuni seguaci…ma quelle immagini erano così reali che la sua mente cominciava a sovrapporle alla realtà. Quelle grida disperate!! Il corpo inerme di Neville disteso sul pavimento…
Qual’era la realtà? Dove finiva il ricordo?
Il pianto disperato di Ginny lo riportò alla realtà.
I membri dell’Ordine erano lì in mesta contemplazione. Feriti e stremati, ma vittoriosi!! Avevano catturato metà dei seguaci di Voldemort, anche se il loro capo era riuscito a scappare.
Aprì e chiuse gli occhi ripetutamente, le immagini erano ancora sfocate e le orecchie gli fischiavano, ma era cosciente di quello che accadeva intorno.

“Harry, come ti senti?” chiese Hermione avvicinandosi e sfiorandogli il braccio.

“Cosa è successo?” chiese perplesso

La ragazza chinò il capo. Harry volse lo sguardo costernato verso Silente. L’uomo era spossato e invecchiato. Ad ogni scontro sembrava sempre più vecchio. Ma Harry non aveva mai visto sul suo volto un’espressione di tale disperazione e impotenza.
Abbassò lo sguardo, cercando di capire cosa l’uomo stingesse fra le braccia, e allora capì che la realtà era peggiore di qualsiasi incubo. Neville…era immobile tra le braccia di Silente. Harry sembrò non essere cosciente di quanto era accaduto, osservava la scena come se stesse guardando gli avvenimenti di un pensatoio. Si avvicinò lentamente, come un automa, a quella sagoma immobile.
Non poteva essere vero!!! Non era reale!!
Si accasciò al suolo e fissò Silente.

“Lui non doveva essere qui!!” disse con un filo di voce, sembrava essere il suo ultimo anelito di vita

“Lui voleva esserci” sottolineò Silente

Harry lo fissò inebetito; non poteva credere alle proprie orecchie. Silente doveva essere impazzito!!

“Scusi, ma credo di non aver capito! Professore” replicò irritato

“Lui doveva essere qui. Lui era il terzo Prescelto

“PERCHE’ ERA QUI?”

“Harry; non è colpa del Professore. Neville ci ha chiesto di venire a Little Hangleton” esclamò Dean Thomas “ci ha detto che c’era una missione per i membri dell’ES. Dovevamo aiutarti”

“Come poteva saperlo? E come siete giunti fin qui?” chiese sbigottito

“Siamo arrivati con i Thestral, Neville ci ha detto come fare” replicò Katie Bell tra i singhiozzi.

Neville era stato l’anno prima partecipe dell’avventura all’Ufficio Misteri. Lui conosceva quegli strani animali e conosceva la loro capacità di raggiungere ogni luogo della terra. Ma come conosceva Little Hangleton e come sapeva che loro avevano bisogno d’aiuto!!

“Ha raccontato di un Elfo dei Boschi, Lei gli aveva indicato il luogo” continuò Dean

“Idrial; di nuovo lei!!” bisbigliò Harry

Harry pose lo sguardo su Neville per un tempo infinito. Il suo volto era sempre paffuto e sereno. Non sembrava morto…eppure non c’erano dubbi, e i singhiozzi convulsi di Ginny confermavano l’amara realtà. Harry la osservava stretta tra le braccia di Ron. Il viso affondato nel petto del fratello, che cercava in ogni modo di consolarla, ma come poteva, se anche dal suo viso sgorgavano copiose lacrime.
Harry sentì il suo cuore palpitare e lo stomaco serrarsi. Ripensò ai sei anni passati al fianco di Neville. Il piccolo Neville era una dei primi ragazzi che aveva conosciuto; Neville che cercava il suo rospo, Oscar. E, in quel momento, davanti ai suoi occhi si affacciarono prepotenti le immagini del suo compagno di scuola.
Rivide il volto di Neville deciso, mentre tentava di fermarli, al primo anno; il volto di Neville angustiato, mentre consigliava a Ron di aprire la strillettera inviata da Molly Weasley, dopo la storia della macchina volante e del Platano Picchiatore; il volto di Neville terrorizzato, mentre il falso Malocchio Moody mostrava loro, al quarto anno, la maledizione Cruciatus; il volto di Neville entusiasta per aver battuto il Molliccio, portato in classe da Lupin, al terzo anno, in una delle sue lezioni pratiche; il volto di Neville soddisfatto per la sua rara Mimbus Mimbletonia; il volto di Neville orgoglioso per essere riuscito ad intrappolare il Bajang all’interno di un vaso di bambù.
Erano immagini intangibili e interminabili, il volto di Neville sembrava essere l’unica cosa che la sua mente fosse in grado di ricordare!! Eppure gli sembrava di aver avuto sempre e solo Ron e Hermione al suo fianco…quanto si era sbagliato!!
Rivide, ancora, Neville che lo difendeva dagli attacchi di Seamus; Neville, imbarazzato e triste, mentre faceva visita ai suoi genitori ricoverati al San Mungo; Neville col naso sanguinante che tentava di aiutarlo ed ora…Neville, disteso al suolo tra le braccia di Silente!! Sembrava dormire…
Non poteva permettere che il suo amico morisse. Nessuno avrebbe nuovamente sacrificato la propria vita affinché lui sopravvivesse. Non sarebbe più accaduto, mai più!!

“LUI NON DEVE MORIRE” urlò disperato, mentre calde lacrime scorrevano lungo le guance.

Non si era accorto nemmeno di stare piangendo!!! Chinò lentamente il capo, posando lo sguardo sul Necronomicon; il libro era ancora stretto tra le sue mani.

“Potrei restituirti le persone che ti sono state strappate dalla violenza di altri uomini” le parole del Dio echeggiarono nella sua testa.

Ora, sapeva cosa fare!! Ora, lui aveva il potere!!
Portò il libro innanzi al suo volto, fissandolo con avidità.

“Harry, non è la soluzione giusta!!” disse flebilmente Silente, intuendo le intenzioni del ragazzo.

Ma…Harry non prestò attenzione alle parole del preside.
Ormai la decisione era presa!!

“Due vite sono legate a te da quest’oggetto incantato” Luna avanzò tenendo l’amuleto stretto nella mano sinistra, fissandolo tristemente “La persona che ha inciso la Runa del Karma, sarà la donna che darà vita alla tua stirpe” si fermò innanzi a Harry, il suo sguardo pareva più perso del solito “L’uomo che ha donato il metallo sacrificherà la sua vita perché ciò possa realizzarsi. Quando sarai di fronte, ad un bivio, pensa Harry Potter al suo sacrificio e allora le catene del fato forse, potranno essere recise”

Come faceva Luna a conoscere quelle parole.

“Luna?” sussurrò Hermione

“No, Signorina Granger. Lei è Idrial, il custode del Libro Nero

Albus Silente, sono lieta di poterti rincontrare” proferì la ragazza, chinando il capo in segno di saluto. I biondi capelli ricaddero delicatamente sulle guance.

“Sono molti anni che non ci vediamo” replicò l’uomo ostentando un vago sorriso

Non è stata colpa tua” esclamò Lei abbassandosi.

Gli carezzò la ruvida guancia “Il tuo compito era proteggere il Prescelto e guidarlo per la giusta via”

“Ho fallito” disse serrando gli occhi

No, il tuo compito è stato eseguito alla perfezione” volse lo sguardo rapido verso Harry, che la fissava stupito “Harry Potter, il giovane Neville sapeva a cosa andava incontro. ‘Se scegli di andare sappi che sacrificherai la tua vita’, questo gli dissi. A quel punto, mi chiese cosa sarebbe accaduto se lui fosse restato”

“Cosa gli hai detto, per indurlo a rischiare la sua vita?” chiese freddamente Harry

Harry Potter e il mondo, sprofonderanno nell’abisso. ‘Non ho scelta’, mi ha risposto, Harry è il mio migliore amico, sono contento di morire per lui!!”

“Perché lui?” chiese con gli occhi lucidi

Perché egli era il terzo Prescelto”

“Lui non era un mezzosangue e non poteva aprire il Libro” replicò in preda alla disperazione

Tutti e tre i Prescelti potevano aprire il Libro, utilizzando un'unica chiave, ma il vero Prescelto, il Mago Oscuro, ignorava questa verità”

“Neville non c’entra con questa maledetta storia. Lui…” ribattè irritato.

La sua rabbia saliva furiosamente, ogni volta che Luna…che Idrial parlava!!!

“Lascia che si spieghi, Harry” lo interrupe Lupin

Harry non si era nemmeno accorto della presenza del professore di Difesa Contro le Arti Oscure. Sapeva che era lì; sapeva che tutti i membri dell’Ordine erano lì ad osservarlo, ma il corpo inerme di Neville occupava tutti i suoi pensieri. L’amico e il Necronomicon erano le uniche cose a cui riusciva a pensare.

Prima che tu prenda una decisione, che potrebbe decidere le sorti di molte vite, credo tu debba conoscere la verità. Quella verità che fu svelata solo al giovane Lovercraft, colui che riportò alla memoria degli uomini, la storia del Libro Nero” cominciò la sua storia tenendo lo sguardo fisso sul paffuto volto di Neville “Quando sulla terra regnava il caos, Azathoth regnava sul caos e sugli uomini. Dal caos sono nati il mondo e gli uomini, mentre Yog-Sothoth creò gli Elfi, l’ordine e la magia. C’erano due mondi immersi in un unico paiolo. Un mondo incantato e un mondo non-magico. Egli odiava il caos e uccise il suo creatore, il suo stesso fratello. Col tempo dentro di lui cominciò a farsi spazio anche l’odio per le creature del caos!! Per fortuna commise un errore, egli non aveva previsto che la magia sarebbe germogliata in noi Elfi”

“Come può un Dio non prevedere?” chiese flebilmente Hermione

Perché Yog-Sothoth era troppo preso da ciò che aveva creato e da ciò che voleva distruggere, per pensare che le sue creature avessero una propria autonomia, dei propri pensieri. Una sua creatura non avrebbe mai tramato contro di lui”

“Quindi voi lo avete tradito?” domandò perplesso Malfoy

Luna annuì; il suo volto era serio e tirato

“Perché?” aggiunse Ron sbigottito

Berethor, la nostra guida, aveva acquisito poteri nuovi. Lui aveva il potere della precognizione. Per lui non esistevano barriere temporali; in lui tutto era presente, passato e futuro. Egli comprese, grazie a questi poteri, che il Creatore voleva distruggere il mondo scaturito dal caos!! Non potevamo permetterlo. Molte delle nostre genti coesistevano pacificamente con gli uomini e il loro strano mondo. Molti di noi ammiravano il loro ingegno e le loro notevoli capacità d’adattamento. Berethor vide che il mondo desiderato dal Dio, un giorno sarebbe collassato, trascinando l’intero mondo magico nella rovina. Egli tentò di dissuaderlo, ma fu tutto inutile. Allora noi prendemmo la decisione di donare la magia agli uomini. Ed insegnammo loro il sortilegio per sigillare il Dio nel Libro Nero; lo stesso libro che egli aveva fatto redigere dai suoi seguaci, Baal, Mefisto e Lucifero”

“Perché non lo avete sigillato voi?” chiese scettico Piton

C’era anche lui?

Perché noi eravamo, in ogni caso, sue creature. Non potevamo farlo. Era giusto che gli uomini avessero la possibilità di combattere per la loro esistenza, noi non potevamo intervenire direttamente”

“E voi ci avete dato le armi!!” replicò il professore di Pozioni.

Luna annuì “Gli uomini rinchiusero il Dio nel Libro. Temendo, però, che potesse essere trovato, ponemmo delle regole. Solo un mago avrebbe potuto aprirlo ed il Dio avrebbe designato il Prescelto; un unico Prescelto per ogni era”

“Non sarebbe stato più semplice sigillarlo in eterno?” domandò Hermione

Gli uomini conoscevano la magia da troppo poco per poter sigillare il Libro per sempre, non avevano potere sufficiente e poiché lo avevamo tradito…era giusto dare un’opportunità anche al Creatore”

“Volevate ripulirvi la coscienza!!” sbottò Harry furente “E noi come al solito, ne avremmo pagato le conseguenze, mentre voi vivevate nascosti in qualche anfratto, come scarafaggi”

“POTTER?” fece Piton indignato

Lascialo dire…egli ha ragione, per troppo tempo ci siamo nascosti” posò nuovamente il suo triste sguardo su Harry “Io, Idrial, fui relegata nel Libro insieme al Dio. Avrei dovuto proteggere il Libro, servire colui che in esso dimorava ed indicare al Prescelto la giusta via; in attesa del ritorno dell’Arcano Dio sulla terra. Ma gli eventi mutarono. Il mondo mutò. La magia degli uomini superò ogni nostra attesa. Molte volte il Libro è stato sul punto di essere dischiuso. Ma dopo che Merlino aprì il Libro, comprese la sua pericolosità e la pericolosità di colui che vi era imprigionato. Il Dio gli mostrò ciò che ha mostrato a te e gli disse che sarebbe stato lui a dettare le nuove regole…era lui il Prescelto”

“Un mago potente” commentò Malfoy

Yog gli assicurò che avrebbe risparmiato tutto ciò che di magico era rimasto sulla terra e che avrebbe distrutto la feccia che vi strisciava. Avrebbe liberato il mondo dal caos”

“Certo, non aveva tutti i torti” replicò Draco Malfoy con un alzata di spalle

Merlino sapeva che il Creatore voleva distruggere gli uomini” proseguì la ragazza seria “Ed allora fece ciò che il Dio gli aveva indicato, cambiò le regole, rendendole più complesse. Lui introdusse la Chiave-babbana e il Prescelto-mago, due nuove entità intimamente connesse. Una Chiave che fosse più babbana che magica, un Prescelto che fosse più magico che babbano”

“In questo modo il Prescelto non avrebbe potuto distruggere la sua stessa gente. Egli avrebbe dovuto essere un mezzosangue” aggiunse Hermione pensierosa

Luna annuì

“Allora perché mai Merlino divise i due mondi?”

Per rendere gli eventi ancor più improbabili”

“Direi quasi impossibili!! Visto che aveva anche obliviato il ricordo della magia nei babbani e del Necronomicon nei maghi. E aveva cancellato dalla memoria di tutti il ricordo di Camelot, nelle cui segrete aveva occultato il Libro!!” commentò Ron

Ma già prima di questi eventi, quando il Libro Nero fu trovato, per la prima volta nella leggendaria Irem da Abdul Alhazred, Berethor annunciò che un giorno un mago avrebbe ucciso Yog-Sothoth. Io dovevo proteggere quel mago, vigilando sui suoi padri”

“Harry?” chiese Ron sbigottito

Non lui…”

“Avrebbe dovuto essere Neville, ma lei ha sbagliato e allora le cose sono cambiate. Così sono morti tutti, i miei genitori, Sirius, Cedric ed ora Neville. Sei stata davvero bravissima” esclamò Harry fissandola con odio.

“Avrebbe dovuto essere Tom Riddle, Harry” replicò il preside, che fino a quel momento era rimasto muto ad ascoltare

“Cosa?”

“Ma la sua infanzia era stata a tal punto, segnata dall’odio verso suo padre e i babbani, che tutto ciò che Merlino aveva cercato di evitare fu inutile. I maghi disprezzavano e deridevano i babbani, ma nessuno di loro li odiava” continuò Silente con voce grave “Ma i babbani avevano creato un mezzosangue che li odiava, più di quanto non avrebbe potuto odiarli nessun mago di sangue puro!! Avevano creato Voldemort”

“Yog, conosce l’animo umano e gli eventi futuri e lui che sceglie il Prescelto. Forse proprio per questo aveva scelto Voldemort. Ma allora, perché scegliere Merlino?” chiese dubbioso Lupin

L’Arcano Dio non sceglie colui che possa accondiscendere la sua volontà, ma solo il mago più potente. Solo un grande potere può liberarlo dalla sua prigione. Egli sa, come tutti coloro che conoscono gli eventi futuri che il fato può cambiare. Egli sceglie il mago più potente e cerca di sedurlo

“Quindi il fato è cambiato”

Il Prescelto aveva ucciso suo padre…aveva distrutto la Chiave!! Yog era furente, questa volta era arrivato il suo liberatore, ma il liberatore stesso aveva rovinato tutto!! E allora forzai gli eventi enunciando la profezia sul Signore Oscuro e su colui che lo avrebbe sconfitto. Io ho visto le medesime immagini che Yog-Sothoth ti ha mostrato, nella sua bianca prigione” proferì rivolgendosi a al giovane Grifondoro

“Mi hai mentito?” disse Harry sgranando gli occhi

Non avevo scelto, Harry Potter. Se ti avessi rivelato la verità, avresti impedito al giovane Neville di raggiungerti. Se ti avessi rivelato che eri il Prescelto, non avresti cercato le segrete di Camelot. Gli eventi questa volta non dovevano mutare”

“Perché?” chiese Hermione confusa

Perché il Libro potrà essere sigillato per sempre solo col sacrificio del Prescelto”

“Potter ha ragione” replicò Malfoy “Paciock non era un mezzosangue. Come poteva essere il Prescelto? Ormai le regole erano cambiate!! Merlino le aveva cambiate.”

Non era un caso che Harry Potter e Neville Paciock, fossero legati da una profezia. Hanno la medesima congiunzione astrale. E se non fossero esistite le restrizioni operate da Merlino, egli sarebbe stato il Prescelto e non L’Oscuro Signore. In lui era racchiuso un grande potere…lo stesso che è presente in Harry Potter”

“SMETTETELA DI PARLARE DI LUI COME SE FOSSE MORTO!!!” gridò Harry fuori di sé

“LUI È MORTO” irruppe Ginny

“No, ti sbagli, io posso aiutarlo. Sono io a fare le regole. E quando avrà riportato in vita Neville e…Sirius e…i miei genitori e…Cedric, lo sigillerò nuovamente nel Libro e poi lo occulteremo di nuovo!!”

I morti non possono ritornare in vita, tornerebbe un corpo senza anima. Tu non puoi controllare il Creatore, egli ti distruggerà” la voce della ragazza non era più dolce e carezzevole, ma aspra e dura

“TU MI HAI SEMPRE MENTITO; PERCHÉ DOVREI CREDERE A TE E NON A LUI? YOG NON MI HA MAI MENTITO!!”

Cosa hai visto, quali erano le immagini che ancora oggi non riesci a dimenticare?”

Quelle immagini erano tanto terribili e cariche di disperazioni, che non c’erano parole adatte a descriverle.

“La terra non aveva più erba, era tutto buio, come se il sole fosse sparito per sempre dietro immense nuvole” la voce tremante di Malfoy, stava descrivendo ciò che Idrial gli aveva mostrato nel suo sogno “Non c’era niente né uomini né animali, solo agghiaccianti e strane creature, che non avevo mai visto. Ho visto la terra tremare e il buio scendere sopra quella desolazione. E allora, ho capito che quella era la perfezione e ho avuto paura!!”

Mentre Draco Malfoy parlava, innanzi agli occhi di Harry si fecero vivide quelle terribili immagini.
Il fato sarebbe cambiato solo se avesse lasciato morire Neville. Ma non poteva farlo!! Doveva rischiare!!
Aprì il Libro. Cominciò a sfogliarlo freneticamente, in cerca dell’incantesimo di Evocazione.

Cambia il fato Harry Potter. Sigilla il Libro” consigliò Idrial/Luna con voce ferma

Lo aveva trovato!!! Le parole erano scritte con uno strano inchiostro rosso intenso. Sembrava sangue…forse lo era davvero!!



L'EVOCAZIONE.

Per Adonai Elohim, Adonai Jehova
Adonai Sabaoth, Metraton Ou Agla Methon,
Verbum Pythonicum, Mysterium Salamandrae
Cenventus Sylvorum, Antra Gnomorum
Demonia Coeli God, Almonsin Gibor
Jehoshua Evam Zariathnatmik, Veni, Veni, Veni!



Il rituale era molto lungo ed era scritto in una lingua che non conosceva, sembrava una mescolanza di lingue…forse doveva usare il serpentese per pronunciare l’incantesimo.

“FERMATI, IDIOTA” sbottò Malfoy cercando di avvicinarsi

Luna lo fermò.

Non possiamo costringerlo con la forza. Egli deve sigillare il Libro Nero liberamente. Se non sarà condiscendente, allora l’incantesimo non funzionerà e il Dio non potrà essere distrutto”

"NON POSSO DISTRUGGERE UN DIO…PERCHÉ NON LA SMETTI DI MENTIRE!!!” sbottò Harry afferrando la bacchetta e puntandola sul pavimento di legno della soffitta.

La stanza era completamente rossa, appariva come immersa nel sangue.
Era totalmente fuori di sé. Non c’era verso di farlo ragionare.
Descrisse un cerchio e all’interno v’iscrisse una stella a sei punte. Era la stessa forma del suo talismano. Si sedette a gambe incrociate al centro del cerchio, tenendo il Necronomicon posato sulle gambe.

“Per Adonai Elohim, Adonai Jehova” cominciò

“Potter, in tutte le guerre c’è gente che muore. E’ naturale” cominciò Piton con voce suadente “Ma coloro che perdono la loro vita su un campo di battaglia sono degli eroi. Paciock ha deciso di morire per salvarti la vita. Credo che tu debba accettare la sua decisione”

“Adonai Sabaoth, Metraton Ou Agla Methon” proseguì Harry

Anche Lupin si era avvicinato

“Harry, so che è dura, anche per me è stato difficile assistere impotente alla morte di Sirius. Anch’io al tuo posto probabilmente avrei preso la tua stessa decisione, ma ti prego non condannare tutti. Fermati. Cerca di riflettere”

“Verbum Pythonicum, Mysterium Salamandrae”

“Harry” cominciò Hermione con il viso rigato dalle lacrime “So quello che stai provando, ma è stata una scelta di Neville. Ha voluto salvare la vita del suo migliore amico. Ti voleva bene Harry, altrimenti non ti avrebbe regalato un ricordo dei suoi genitori e non ti avrebbe donato la sua vita. Devi lasciarlo andare

“Cenventus Sylvorum, Antra Gnomorum” la voce di Harry era appena un sussurro.

Piangeva
Ron aveva lasciato Ginny, che ancora singhiozzava, tenendosi il volto tra le mani. Il giovane mago si era avvicinato a Malfoy. Il ragazzo si accostò alla sorella di Ron tentando di consolarla. Nel frattempo Ron, con passo pesante aveva affiancato Hermione

Devi lasciarlo andare, Harry. Se Idrial fosse nel giusto, lui tornerebbe come una specie di zombie e, forse, sarebbe dominato da Yog. Credi davvero che Neville ti ringrazierebbe; credi davvero che ti sarebbe grato; credi che vorrebbe essere ringraziato in questo modo?”

“De…mo…nia Coeli God, Alm…onsin Gi…bor” la sua voce ormai era rotta dalle lacrime, ma nonostante tutto continuava ostinato.

La terra cominciò a tremare.

“Non e la soluzione giusta!!! E tu lo sai!!” disse laconico Silente

Non poteva fermarsi…doveva continuare…doveva ridare la vita a Neville!! Ormai il sole era quasi sorto. Ciò che aveva proferito Yog stava per avverarsi. Il fato non può essere cambiato. Erano state queste le ultime parole del Dio. Lui non poteva sconfiggere un Dio, non era neanche riuscito a sconfiggere Voldemort. Non poteva, e non voleva opporsi al destino. Lui non era responsabile di quello che sarebbe accaduto agli altri, era solo responsabile di ciò che era accaduto a Neville.
Poi sentì un liquido caldo lambirgli la mano. Volse lo sguardo e vide una bianca mano paffuta stringergli il polso e gocce cristalline stillargli sulla mano. Alzò lo sguardo, incrociando gli occhi rossi di Ginny.

“Lascialo andare, Harry. Non sei l’unico a soffrire questa volta. Questo è il nostro dolore. Vorrei che lui vivesse, vorrei dare la mia vita in cambio della sua, ma noi non possiamo riportarlo in vita. Nessuno a questo potere, nemmeno Yog”

“Lui è un Dio” replicò flebilmente Harry

“Un Dio che ha bisogno di un uomo per essere liberato” aggiunse Hermione risoluta “Un Dio che inganna gli uomini per ottenere ciò che desidera. Un Dio che uccide suo fratello e che passa chissà quanto tempo in attesa di vendicarsi. Un Dio che vuole distruggere la vita sulla terra, per uno stupido capriccio!! Credi davvero che un essere del genere possa resuscitare Neville!! Io credo proprio di No

“Ti prego; Lascialo andare, lasciaci un corpo su cui piangere ed un anima a cui affidare i nostri cuori” concluse Ginny disperata

Quelle ultime parole sciolsero Harry dal suo torpore. Ed il ragazzo pianse disperato tra le braccia della sorellina di Ron.
L’alba era passata…il fato era cambiato.

Devi sigillare il Libro, per sempre” fece improvvisa Luna/Idrial

“In che modo?” chiese Harry staccandosi dall’abbraccio dell’amica

Incidi le rune presenti sul tuo talismano, nello stesso ordine e sequenza, sul simbolo nel quale sei adagiato”

Si alzò. Ginny uscì dal simbolo magico. Luna gli porse il talismano. Harry seguendo lo schema riportato sull’amuleto cominciò a disegnare, con la bacchetta, il simbolo runico disposto nello spazio tra la punta alta e la prima di destra. THURISAZ, poi muovendosi in senso orario disegnò: ALGIZ,SOWULO, INGUZ, GEBO ed infine lasciò uno spazio vuoto…la Runa del Karma!!

Ora intingi il talismano nel sangue del Prescelto

Ad Harry tremavano le mani e le gambe. Si avvicinò lento e pesante al corpo inerte di Neville. Bagnò l’amuleto col sangue dell’amico, sangue che fuoriusciva da una ferita al gomito che forse il ragazzo si era fatto lottando, prima di essere colpito a morte da Voldemort.

Entra nel cerchio e dopo aver imbevuto l’amuleto con le tue lacrime comprimilo contro il libro

Harry si sedette e poggiò il Libro al centro del cerchio. Poggiò l’amuleto sulla guancia destra, bagnandolo con le proprie lacrime. Il suo viso era sporco del sangue di Neville. Appoggiò l’amuleto sul Libro Nero. Cominciò a percepire il dolore e il muto lamento del Necronomicon. Era un dolore così acuto!!! Un gemito così intenso!!!
La terra tremò nuovamente.
Harry sentì che il lamento era cessato. Chiuse gli occhi, non aveva più lacrime, non sentiva più niente. Il vuoto era dentro di lui. Era finita!!! Aveva fatto ciò che era giusto, ciò che gli era stato chiesto, aveva lasciato andare l’amico, aveva cambiato il fato!!!
Si alzò. Il Necronomicon cadde sul pavimento con un sordo tonfo. Uscì mestamente dal cerchio. Hermione si avvicinò; estrasse dalla tasca il drappo bianco della Banshee e lo strofinò delicatamente sul volto del ragazzo, senza proferire parola. Harry, ringraziò dentro di sé, l’amica e tutti i presenti, per quel silenzio provvidenziale. Non c’erano parole adatte a descrivere ciò che provava, nessuno sarebbe mai riuscito a lenire il suo dolore. Il panno aveva cancellato il sangue dal suo viso, ma non avrebbe cancellato la ferita della sua anima.

“Solo l’amore poteva sigillare il Libro Nero, per sempre!!” proferì Luna malinconicamente

Harry la fissò

“Luna?” domandò con un filo di voce

La ragazza annuì

“Mi ha chiesto di dirti” cominciò la giovane strega “che il sangue del Prescelto avrebbero sigillato il Necronomicon, ma Yog avrebbe atteso un nuovo Prescelto. Neville ha sacrificato la sua vita per te e tu hai pianto per la sua perdita. Il suo sangue e le tue lacrime hanno sigillato l’Arcano Dio per sempre, nella sua bianca prigione”

“Come fai a saperlo?” chiese Hermione perplessa

“Quando Neville e caduto, colpito da Voldemort, lei mi ha chiesto se poteva usare me, per cercare di arrivare al cuore di Harry. Io potevo sentire ogni cosa, mentre lei parlava con voi, e potevo sentire ciò che lei provava. Prima di sparire, mentre tu praticavi il rito sigillante, lei mi ha chiesto di riferirti ciò che ti ho detto”

“Ora lei è libera!!” replicò sarcastico Harry

“Il suo destino era legato al Libro”

“Cosa vuoi dire?” chiese Harry perplesso

“Voglio dire che sigillando Yog, hai sigillato anche lei. Ora sono entrambi prigionieri del Libro”

Il cuore di Harry sussultò. Non aveva più nessuno su cui scaricare la sua rabbia. Colei che gli aveva chiesto di sacrificare la vita del suo amico, si era condannata ad una prigione eterna. Non poteva nemmeno odiarla. Alla fine, come sempre, lui era quello a cui era andato meglio. La storia si ripeteva, qualcuno era morto perché lui sopravvivesse…sembrava la maledizione della sua vita!!!

“Harry non è stata colpa tua. Non è mai stata colpa tua” aggiunse Luna dolcemente “È il tuo dono”

Harry sgranò gli occhi.

“Era naturale che i tuoi genitori si sacrificassero per te, ma gli altri?” aggiunse la ragazza “Ognuno di noi è qui, non solo per combattere V-Voldemort e i Mangiamorte, ma per poter essere al tuo fianco. Ognuno di noi Harry Potter, sarebbe pronto a seguirti, perché tu hai un cuore immenso ed un’anima limpida. Il tuo dono è questo, quello di riuscire a rendere un eroe tutti quelli che ti stanno accanto”

Tutti tacquero.

“Lei mi ha riferito che ti attende l’ultima grande battaglia, quella che ti vedrà di fronte a Vo-Voldemort. Sarà la guerra che vedrà babbani e maghi schierati contro il Signore Oscuro. La rivolta dei Mezzosangue è già cominciata!! Noi siamo pronti a seguirti” concluse Luna risoluta.

Fissò lo sguardo sui presenti, che lo osservavano seri e determinati!!

La prima battaglia era stata vinta, ma la guerra era ancora lunga.

*

Due giorni dopo erano tutti al funerale di Neville. Il sole spendeva nel cielo terso. Soffiava una leggera brezza, ma faceva caldo. I prati verdi erano ricolmi di fiori variopinti. Era una giornata bellissima, forse la più bella di quella primavera, sembrava che anche la natura, volesse dare il suo ultimo saluto al giovane mago. Le loro vesti nere e tetre stonavano con quel rigoglio di colori.
Era stata una funzione lunga, a cui avevano partecipato molte persone. Non solo l’intera famiglia di Neville, i suoi zii e la sua anziana nonna, ma anche alcuni membri del Ministero della Magia, i genitori di Cedric, i signori Weasley, il Preside, tutti i professori, i membri dell’ES, gli amici di stanza, i compagni di scuola, inclusi alcuni Serpeverde, tra cui Draco Malfoy…c’erano davvero tutti!!  Nessuno voleva che Neville se ne andasse senza che sapesse quanto fosse stato prezioso. Tutti quelli che l’avevano conosciuto, avevano voluto dargli un ultimo saluto. Harry chiuse quel corteo infinito, le sue parole furono brevi e sentite.
Era finita!!! Mentre la terra batteva contro la bianca cassa di Neville, Harry sentì una parte di sé essere seppellita con l’amico. Il suo dolore era stato infinito, ma questa volta, i suoi amici non lo avevano mollato per un secondo. Il dolore seppur più profondo, era diverso da quello provato per la perdita di Sirius, ora c’era un corpo da seppellire ed una tomba su cui piangere. E per lui questa era una cosa nuova!!
Hermione gli era stata vicino, senza mai dire una parola, durante l’intera funzione; gli era solo accanto. Era sempre al suo fianco. E, anche, ora, mentre la bara era ricoperta di terra, Hermione era lì e gli stringeva la mano. La presenza della ragazza aveva reso quella sofferenza meno lancinante. Non avevano più parlato di quanto provavano l’uno per l’altra, ma non c’era bisogno di parole, era questo ciò che rendeva il loro legame speciale.
Tutti rimasero immobili ad osservare la sepoltura, finché la bara non fu totalmente ricoperta di terra. Quando tutto ebbe fine, Harry rimase ancora per un po’ a scrutare la lapide bianca che ricopriva il sepolcro. Sentì la mano di Hermione lasciare la sua. E solo allora si accorse di quanto fosse sudata.
Si voltò, c’erano tutti i suoi amici, tutti i membri dell’ES e tutti i membri dell’Ordine, erano ancora lì a fissare la tomba. Era il loro modo di salutare un eroe. Il loro ultimo saluto al ragazzino timido e paffuto, che era morto per dare una nuova opportunità all’umanità. Grazie al suo sacrificio la stirpe degli uomini, maghi e babbani, avrebbe continuato a vivere. Neville aveva compiuto il miracolo!!
La nonna di Neville si avvicinò a Harry malinconicamente, il ragazzo avrebbe voluto trovare le parole giuste per poterla consolare. Rimase a fissarla cercando di infondersi coraggio, ma era impossibile, le parole gli morivano in gola.

“Harry” disse la donna, frugando nella sua grossa borsa nera “Neville avrebbe voluto così” gli porse il rospo di Neville, Oscar.

“Signora Paciock, non posso accettare. Credo che Neville avrebbe preferito che lo tenesse lei” Harry non voleva strappare alcun ricordo a quella sventurata vecchietta.

Quella donna ne aveva passate veramente troppe; Voldemort le aveva sottratto brutalmente, tutto ciò che di bello la vita gli aveva donato, la ragione di suo figlio e della sua sposa, e ora la vita del nipote.
La verità era che Harry si sentiva terribilmente in colpa per essere ancora vivo.

“Mio nipote era molto affezionato a te; lui parlava sempre di Harry Potter, come di un ragazzo forte e coraggioso. Sono contenta che tu sia stato suo amico, mio nipote era un ragazzo forte e coraggioso come te” lente lacrime scorrevano lungo le sue guance “e questo stupido rospo riuscirebbe a vivere solo accanto ad un ragazzo coraggioso” la sua voce era aspra e acuta, la donna sembrava riuscire a trattenere a malapena il dolore che le lacerava l’anima.

Era comprensibile, infondo, lei aveva cresciuto il nipote proprio come una madre avrebbe cresciuto un figlio.
Neville aveva sempre descritto la nonna come una donna forte e terribile, il carattere forte della donna contrastava con quello pacifico e mite del nipote, ma Harry sapeva che il ragazzo le era molto attaccato. Vederla ora in uno stato di tale prostrazione gli faceva male, perché sapeva che avrebbe fatto male a Neville. 
Harry capì che per la donna, il fatto che lui accettasse il rospo di Neville era una cosa di vitale importanza. Lo prese e lo porse a Ron. Si avvicinò alla donna, piccola e grassoccia, e la strinse in un caloroso abbraccio. La donna pianse tra le braccia del ragazzo.

“Grazie, figliolo” proferì la donna, sciogliendosi dal caloroso abbraccio e asciugandosi il viso con un grosso fazzoletto viola

“Signora Paciock, io so, ne sono sicuro, che esiste un posto in cui loro possono vegliare su di noi” esclamò Harry tenendo lo sguardo fisso sulla donna “I miei genitori e Sirius gli staranno sicuramente spiegando come fare. Lei ha badato a Neville per sedici anni e ora lui sicuramente veglierà su di lei”

La donna annuì. Vide il volto della donna rasserenarsi, e anche il suo cuore sembrava più leggero!!

**

Un mese dopo le esequie di Neville, e a poche settimane dalla fine della scuola, a Hogwarts la vita era ritornata “normale”.
In realtà, già dopo alcuni giorni, le cose erano rientrate nella norma. Ginny e Luna si erano immerse nello studio, per poter superare i G.U.F.O al meglio, aiutate naturalmente da Hermione. La ragazza aveva fatto un programma massacrante, che le amiche a malapena erano riuscite a terminare. Ginny si era ripetutamente rammaricata per aver chiesto aiuto alla giovane Grifondoro, anche se alla fine il suo aiuto era stato davvero decisivo.
Le cose erano davvero rientrate nella norma…Ron e Harry, erano ritornati amici. Non c’erano stati né abbracci, né confessioni, né spiegazioni, entrambi avevano raggiunto un muto accordo. Avevano lasciato che gli eventi si muovessero seguendo il loro corso naturale.

“Se la farai soffrire, te la vedrai con me!!”

Queste furono le uniche parole pronunciate da Ron, in merito alla questione.
Harry sapeva che il vero artefice di questo miracolo era stato Neville. Lui aveva salvato la loro amicizia!!! Probabilmente se il ragazzo non fosse morto, sacrificando la propria vita, Harry e Ron non avrebbero mai compreso quanto l’amicizia fosse capace di superare. Neville aveva sacrificato la sua vita per amicizia; un affetto sincero era davvero capace di superare ogni ostacolo. Ed essere innamorati della stessa ragazza, non era certo un ostacolo insormontabile. La morte di Neville aveva reso entrambi sufficientemente maturi da capire che la vita era fatta di tante piccole rinunce e di grandi amicizie per cui combattere.
I due amici, ormai, passavano gran parte del loro tempo ad allenarsi assiduamente. Infondo c’era ancora un’ultima partita da giocare, quella che avrebbe determinato il vincitore della coppa di quidditch tra case.
Dopo gli ultimi eventi, tutti erano persuasi che Silente e i professori avrebbero interrotto il torneo di quiddicth, e in realtà c’era mancato poco, ma la nonna di Neville aveva insistito che le cose a Hogwarts procedessero come sempre.

“E poi a Neville il quidditch piace molto” aveva concluso risoluta l’anziana donna

La signora Paciock sarebbe stata l’ospite d’onore per la partita che avrebbe deciso l’esito del campionato. I ragazzi di Grifondoro speravano in un miracolo!!!
E, alla fine, il miracolo si era compiuto. Tassorosso aveva battuto Serpeverde e Grifondoro aveva avuto la meglio sulla squadra dei Corvonero. Anche per quell’anno la coppa di Quiddicth era stata conquistata dai Grifondoro. Era stata la prima coppa che Harry vinceva come capitano della squadra e decise di dedicare la vittoria al suo amico Neville. I Grifondoro avevano festeggiato quel successo con litri di burro birra e quintali di caramelle tutti i gusti+1, ciambellotte saltallegre, api fronzole, e ogni sorta di prelibatezze, preparate dagli Elfi Domestici di Hogwarts.
Purtroppo col tempo erano riprese anche le cattive abitudini.
Tyger, Goyle e Malfoy, avevano ripreso ad infastidire gli studenti più giovani della Scuola di Magia. Pix aveva ricominciato a sbeffeggiare gli studenti e a lanciargli oggetti di qualsivoglia natura. Gazza e la sua gatta, Mrs Purr, vigilavano nuovamente sui corridoi di Hogwarts. Piton aveva ripreso a punzecchiare Harry, durante le lezioni di Pozioni.
Il giovane Grifondoro sapeva che quella, era solo una calma apparente. La quiete prima della tempesta!! Voldemort stava sicuramente rimpinguando le sue schiere di Mangiamorte e organizzando una nuova sortita.

Due giorni prima delle vacanze estive, Harry, con incisi nella mente questi ultimi pensieri, gironzolava per i corridoi di Hogwarts in cerca di Hermione. Doveva parlare con lei e chiarire i suoi sentimenti. Ora sapeva che, anche Hermione provava per lui un affetto che andava ben oltre l’amicizia!!! Certo, lui non era il massimo esperto in faccende amorose, per cui si era preparato un discorso, la sera precedente. L’ipotetica conversazione era comprensiva delle probabili risposte e domande dell’amica; anche se era meglio se Hermione fosse stata zitta, in tal caso il discorso non avrebbe perso la sua fluidità. Non era riuscito a chiudere occhio per ripassare ogni singola frase e movimento; ed ora il suo viso portava i segni di una notte insonne.
Incrociò Hermione nel corridoio principale del terzo piano, dove c’era l’aula di Difesa contro le Arti Oscure. Quando incontrò lo sguardo dell’amica, dimenticò tutto…anche il discorso preparato con tanto impegno. Si sarebbe scaraventato con la testa in un muro, se solo Hermione non lo avesse fissato con l’aria mesta di chi attende da troppo tempo.
E se si fosse seccata del suo atteggiamento infantile? Ginny, aveva proprio ragione, lui e Ron erano veramente delle frane con le ragazze.
Hermione gli afferrò la mano e lo trascinò via dal corridoio

“Andiamo in giardino?” esclamò imbarazzata

Si, forse il giardino era una buona idea!!
Ma proprio mentre stavano avanzando, mentre Harry ripassava il suo ”discorso”, l’incedere di Hermione si arrestò bruscamente.

“Cosa ti prende?” esclamò il ragazzo esterrefatto.

Niente…Niente…” sibilò concitata, cercando di trascinarlo via

Ma lo strano comportamento di Hermione aveva destato i suoi sospetti.
Harry si voltò e vide…Draco Malfoy che baciava Ginny Weasley…che si baciavano, anche perché Ginny non sembrava affatto…obbligata.
Se solo Ron li avesse visti…avrebbe ucciso Malfoy su due piedi!! Forse lui, in qualità di suo migliore amico, doveva farsi carico di quell’onere. Doveva uccidere Malfoy; o quantomeno doveva intervenire in qualche modo, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa, Hermione lo aveva tirato in un angolo.

“D-Draco Ma-Malfoy” balbettò Harry dubbioso “Ginny Weasley, la graziosa, piccola sorellina di Ron e quello…”

“Harry, non essere isterico” cercò di calmarlo la ragazza “Vuoi che ci sentano?”

“Isterico!!! Quello sta incollato a Ginny col mastice, ed io sono isterico”

“Non è come credi!!”

“Infatti, è una scena di difficile interpretazione”

“Non sono affari nostri. E poi…”

“E poi…” ripeté Harry quasi temesse il prosegue di quella frase

“E’ difficile da spiegare, Harry”

“Ginny” era la voce di Malfoy

Hermione ammutolì schiacciandosi contro Harry. Panico!! Se li avessero visti!!! Non riusciva a ragionare; il profumo di Hermione rendeva l’operazione “pensare” ancora più difficile. Forse la cosa migliore era restare fermi nell’attesa che si allontanassero; anche se forse, non era molto corretto spiare i discorsi e le effusioni dei due ragazzi.
Malfoy e Ginny!! Non poteva pensarci era assurdo!!!

“Mi ha sostituito con Malfoy?” fece Harry avvilito

La ragazza gli rifilò una gomitata nello stomaco, fissandolo con un vago cipiglio.

“Cosa ti prende?” continuò Malfoy di cattivo umore

Harry si scorse, cercando di analizzare meglio la scena.

“Non mi sembra una buona idea!!” replicò Ginny tristemente

“Non abbiamo scelta!! Le nostre famiglie…” si fermò scrutando interrogativo il volto della ragazza.

Volevano scappare!! Doveva assolutamente fermarli. Non poteva permettere che Ginny scappasse con Draco Malfoy. Era un errore…un errore colossale!!!. Col tempo lei si sarebbe sicuramente pentita di quella scelta. Doveva fermarla, prima che commettesse una sciocchezza, che le avrebbe rovinato la vita per sempre.
Stava per uscire dal suo nascondiglio, ma Hermione lo bloccò, trattenendolo per la manica della divisa scolastica.

“Dove credi di andare?” chiese la ragazza con voce dura

“Dobbiamo fermarli, Hermione!!”

“Fermare…cosa?” domandò la ragazza aggrottando le sopracciglia

“Vogliono scappare…Hermione!!” esclamò allarmato

“Harry, ti prego di non saltare a conclusioni avventate”

“Avventate?” la scrutò sbigottito, come poteva l’amica non capire la gravità del momento.

“Le nostre famiglie non c’entrano!!” replicò Ginny irritata

“Davvero? Nelle ultime quattro settimane abbiamo litigato in continuazione, per mio padre, tuo fratello, tuo padre, mia madre, per Potter, per quella pazza che ti segue come un cane, per i tuoi amici, per la mezzosangue, per Potter”

“Lo hai gia detto”

“Cosa?”

“Per Potter…l’hai detto due volte!!” ripeté la ragazza imperturbabile

“Infatti Potter, rientra sempre nelle nostre liti” fece lui di rimando

“Ok!! Per favore, Draco, cerchiamo di essere costruttivi!!”

“Stai cercando di farmi arrabbiare?!”

“No…sto cercando di capire perché non dovremmo più vederci”

Quelle parole risuonarono come campane a festa nella testa di Harry.

“Ora possiamo andare?” bisbigliò Hermione

Harry fece un segno di dissenso con il capo. Hermione volse gli occhi al cielo allargando le braccia. Probabilmente aveva compreso che qualsiasi cosa avesse detto o fatto non avrebbe convinto Harry.

“Io non posso essere diverso da quel che sono” cominciò il giovane Serpeverde cercando di recuperare calma e sangue freddo “Io non sopporto i babbani e i babbanofili. Non m’interessa assolutamente nulla di quello che Tu-Sai-Chi farà ai mezzosangue. E’ chiaro!! Inoltre credo non ci sia nulla di male nel fare qualche stupido scherzo ai babbani. E’ divertente!! E credo che il lavoro di tuo padre sia inutile…perché credi che sia un pezzente?”

“Mio padre non è un pezzente…E ti ricordo che lui è un impiegato del ministero della magia!!” esclamò lei chiaramente infastidita

“A chi vuoi che interessi di tutelare i babbani…se interessasse a qualcuno tuo padre sarebbe ricco!!”

“Oh certo, invece tuo padre che è un Mangiamorte fuggiasco è proprio un esempio da imitare!!”

E pensare che poco prima si stavano baciando” pensò Harry divertito

“Bene, ora che ci siamo insultati, ti risulta più chiaro del perché è meglio stare lontani”

La ragazza lo fissò pensierosa.

“Ginny, tu mi piaci!! Ma non mi piace tutto il resto. Io detesto i tuoi amici, almeno quanto loro detestano me!!”

“Perlomeno i miei amici sanno parlare. Tyger e Goyle grugniscono!!”

“Loro non sono miei amici…sono i miei sottoposti!!”

“Tuo padre ha cercato di comprarti degli amici con delle scope…vedo che non c’è riuscito!!”

“Vorrei farti notare che stiamo litigando di nuovo!!” sentenziò Malfoy freddamente

Lei chinò il capo.

“Forse hai ragione, ma…io non posso essermi innamorata di una persona cattiva…io so che tu non lo sei”

Draco Malfoy sorrideva

“Io non sono cattivo…non mi piace andare in giro ad uccidere babbani e mezzosangue” esclamò divertito “Mi piace stuzzicare Potter e tuo fratello, ma non farei mai loro del male, almeno non intenzionalmente!! Solo che, non sono buono. Non sono un eroe e non ci tengo assolutamente a diventarlo”

“Ma…”

Il ragazzo la interruppe, intuendo il filo del suo discorso affermò “Vi ho salvato per cercare di salvare me stesso!! Non avrei mai sacrificato la mia vita per salvare quel Potter”

“Cosa stai cercando di dire?!?!”

“Sto cercando di dirti che, io non credo che Paciock sia un eroe, ma uno stupido!! Tutti lo hanno acclamato come un esempio, per aver salvato Potter e per aver permesso che il libro fosse sigillato. Ma, io penso che avrebbe dovuto restarsene buono…non erano affari suoi, erano fatti di Potter”

Come poteva parlare di Neville in quel modo!!

“Io, invece, credo che Neville sia un eroe!! E poi se non sbaglio ha salvato anche te!!! E tu eri al suo funerale, non erano molti i Serpeverde” affermò lei risoluta

“Se non ci fossero gli stupidi, i furbi non potrebbero sopravvivere” sentenziò il ragazzo ironico

Lei rimase silenziosa a scrutarlo

“Capisci cosa intendevo, ora” aggiunse freddamente “Noi abbiamo un modo di vedere le cose, totalmente antitetico. Non possiamo stare insieme, per quanto lo si possa volere, ci farebbe solo male. Perché…” deglutì, come se ciò che stava per dire fosse difficile da riferire. Si voltò per vedere se qualcuno stesse origliando; istintivamente Harry si nascose meglio “perché mi fa star male litigare con te!! Torno nella mia stanza a pezzi dopo i nostri appuntamenti!! Non riesco a dormire. E nonostante questo non vedo l’ora di rivederti!! Credo che non sia giusto…per nessuno dei due!! E penso che la cosa migliore sia troncare questa cosa finché siamo in tempo!! Io ho già preso la mia decisione”

“Ti piaccio? Draco”

“No, Ginny, ho solo parlato al vento fino ad ora!!” trasalì il ragazzo

“Per favore, rispondimi!!” incitò la giovane strega risoluta

“Certo che mi piaci!!” esclamò il ragazzo rosso in volto

“Perché?”

“Cosa?” disse Malfoy stupito

“Perché ti piaccio? Credo sia una domanda semplice”

Il ragazzo si avvicinò e le carezzò la guancia destra col la mano sinistra

“Perché sei bella” disse dolcemente “Perché sei una persona stupenda. Perché sei forte, determinata e cocciuta. Sei intelligente e dolce. Ginny, se restassi accanto a me soffriresti e basta”

“Allora, è finita!!”

“Finita è una parola grossa” appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza

“Nemici come prima?” esclamò Ginny serena

“Diciamo pure…nemici speciali!!”

Il ragazzo si voltò. Mentre si allontanava, arrestò i suoi passi e voltandosi disse, richiamando l’attenzione della ragazza che aveva quasi voltato l’angolo

“Ehi!! Weasley. Grazie per aver pianto per me!!”

“Figurati, Malfoy!!”

Si allontanarono.
Harry restò perplesso da quanto era accaduto…non ci aveva capito praticamente niente!! Ginny e Malfoy erano innamorati, o almeno così pareva. Eppure avevano deciso di stare lontano eppure nessuno dei due sembrava particolarmente dispiaciuto!!
Si grattò la testa stizzosamente.

“Bah!! Meglio così!!” sbottò sollevato

Ma voltandosi verso Hermione, notò che la ragazza era pensierosa e muta.

“Cosa c’è?” chiese preoccupato

“Harry; Credi che io debba aspettare ancora molto?”

Il giovane Grifondoro non riuscì a proferir parola.

“Malfoy e Ginny ci hanno provato, nonostante le evidenti differenze. Qual è il nostro problema? Perché sembri fuggire l’argomento?”

“Mi piaci, Hermione. Solo che non so cosa si fa in questi casi…non sono molto esperto!!! Mi ero anche preparato un discorsetto, ma poi, quando ti ho visto, non ricordavo più niente!!” rispose Harry amareggiato

La ragazza sorrise

“Harry tu mi piaci moltissimo!! Non è necessario che ti prepari discorsetti…mi basta che tu sia te stesso, le cose non devono cambiare solo perché stiamo insieme. Tu sei il mio migliore amico e questo non deve cambiare!!”

“Stiamo insieme!!” pensò sollevato e contento

Non era stato difficile. Ma forse ora Hermione si aspettava che lui la baciasse. Soprattutto dopo che avevano assistito al bacio tra Ginny e Malfoy. Non voleva assolutamente sfigurare!!! Non avrebbe perso Hermione per la sua timidezza e la sua eterna indecisione; non avrebbe commesso due volte lo stesso errore!!

“Le cose non cambieranno” affermò Harry sicuro “Potranno solo migliorare”

Accostò le sue labbra a quelle della ragazza.

***

Anche quell’anno la scuola era finita.
Harry, stava infilando le ultime cose nel grosso baule. Erano rimasti solo due oggetti addossati al comodino, accanto al letto a baldacchino: la Mimbus Mimbletonia, riposta all’interno di un vasetto, le cui pustole pulsavano, la rendevano simile ad un organo putrescente; e il Necronomicon.
Ripose il vasetto nel baule. Quando afferrò il libro lo fissò tristemente. Il tomo, dopo che Harry lo aveva sigillato, aveva cambiato completamente fisionomia. Il volto che vi era inciso aveva lasciato spazio all’immagine del sigillo…il talismano regalato dai membri dell’ES per il suo compleanno. Un sigillo rosso, coniato col sangue di Neville e con le lacrime di Harry. Era raccapricciante a dirsi, ma tutto ciò per Harry era carico d’amore. In tutte le sue forme più sublimi.
Perché lo aveva conservato?
Se l’era chiesto spesso, nell’ultimo mese, quando spesso si scorgeva a fissarlo malinconico!!! Forse per ricordare l’Elfo dei Boschi, che aveva sacrificato tutta la sua esistenza al servizio di un Dio, troppo perfetto per essere in grado di amare l’imperfezione. Forse per ricordare il sacrificio di un amico, troppo buono per lasciare che il mondo soccombesse per un atto di viltà. Forse per conservare l’ultimo anello di congiunzione fra il mondo della magia e il mondo dei babbani. Chissà, forse solo per ricordare l’ennesima avventura. Con quest’ultimo pensiero ripose il libro nel baule e lo richiuse; lasciandosi alle spalle tutto ciò che di bello e di brutto era accaduto durante il suo sesto anno ad Hogwarts.
Poche ore più tardi era insieme ai suoi amici in un vagone del treno, che li avrebbe riportati a Londra. Erano stipati all’interno dello scompartimento alla meno peggio. Edvige, Grattastinchi e il piccolo Leo erano molto agitati, succedeva sempre durante i lunghi viaggi.
Quando la porta scorrevole si aprì il cuore di Harry sussultò…forse in cuor suo sperava di rivedere Neville. Erano Ron e Hermione. I ragazzi ritornavano da un’estenuante riunione di prefetti.
Furono tutti molto silenziosi durante il viaggio…Luna e Hermione leggevano. Harry e Ron giocavano a scacchi magici, mentre Ginny osservava il panorama attraverso i finestroni del treno. Harry per la prima volta, dopo sei anni non vedeva l’ora che il viaggio terminasse. Udirono la voce di Malfoy, mentre, approfittando del suo ruolo di prefetto, canzonava qualche giovanissimo sventurato.
Certe cose non sarebbero mai cambiate!!
Sul volto di Ginny era stampato un malinconico sorriso. Harry intuiva che la voce di Malfoy richiamava dolci e amari ricordi alla mente della ragazza. L’argomento Draco/Ginny non fu più ripreso. Hermione era riuscita a convincerlo che Ginny era sufficiente grande da decidere per la sua vita. Magari insistere avrebbe potuto essere deleterio e lei avrebbe potuto incapricciarsi ancora di più. Harry detestava Draco Malfoy, soprattutto dopo il suo tradimento!! Ma di una cosa era sicuro, che il giovane Mangiamorte non avrebbe mai fatto del male a Ginny. Draco Malfoy era davvero innamorato di Ginny Weasley…chissà per quale miracolo!! Inoltre si era dimostrato sufficientemente maturo da interrompere una relazione che sarebbe stata disastrosa per entrambi…soprattutto per lei!!
Hermione fece più volte il gesto di alzarsi, ma Harry la trattenne energicamente afferrandole la mano. Rimasero così per qualche minuto, poi Hermione allontanò la mano!!! Erano molto imbarazzati…ancora non riuscivano ad abituarsi agli sguardi curiosi e divertiti degli amici; e poi Harry pensava che ostentare troppa sdolcinatezza, sarebbe stato indelicato nei confronti di Ron.
Sentiva di essere molto innamorato di Hermione. Tutte le volte che gli sfiorava le mani o la baciava, sentiva il suo corpo tremare e il suo cuore palpitare all’impazzata, ma qualche volta sentiva la sua anima lacerarsi in due parti. Sicuramente per la ragazza era lo stesso, anche se non si erano mai confessati l’imbarazzo che provavano entrambi, quando Ron gli era accanto.
Ron da canto suo si era sempre comportato come se la nuova situazione non lo scalfisse affatto. Harry sapeva che non era così e in cuor suo, aveva ringraziato molte volte l’amico per la maturità dimostrata!!  

Giunsero alla stazione. Tutti i membri dell’Ordine, proprio come l’anno prima, lo accompagnarono al binario 9e ¾. I Dursley lo attendevano.
Quando zio Vernon vide la stessa folla dell’anno prima, così stranamente abbigliata, si avvicinò con circospezione.

“Grazie per aver aiutato Petunia, ragazzo” farfugliò il pesante uomo

Harry, rimase per qualche istante pensieroso…sicuramente zia Petunia non gli aveva raccontato tutto l’accaduto. Se avesse saputo la verità, zio Vernon lo avrebbe inseguito per tutta la stazione di Londra…figurarsi ringraziarlo!!
Mentre zio Vernon poggiava il baule e la gabbia di Edvige sul carrello dei bagagli, il giovane Grifondoro si avvicinò a Lupin e al professor Moody per ringraziarli. Tonks stava parlando con Hermione. Il signor Weasley si era avvicinato a zio Vernon che cominciò a grugnire

”Andiamo ragazzo, Petunia ci aspetta in macchina!!”

Harry dal tono dello zio aveva chiaramente intuito che era finito il momento dei saluti. Vide Tonks spingere Hermione nella sua direzione. I membri dell’Ordine prontamente incitati dalla giovane e rossa Auror si allontanarono per lasciarli qualche minuto da soli.

“Allora, ci vediamo?” cominciò Harry imbarazzato.

“Si. Forse se Silente lo permetterà, potremmo passare un po’ di tempo insieme quest’estate!!” propose la ragazza dubbiosa

“Ti scriverò tutti i giorni e tu sei babbana, magari possiamo anche telefonarci?”

“Si; mi sembra una buon’idea!!” replicò Hermione entusiasta

“Mi mancherai tantissimo”

Hermione gli saltò al collo sorridente. Harry la strinse forte.

“DEVO LASCIARTI QUI!!” urlò zio Vernon irritato

Hermione si staccò dal ragazzo e lo fissò. Harry avrebbe voluto rimanere ancora un po’ con lei. Le scoccò un rapido bacio sulle labbra.

“Ti voglio bene, Hermione”

“Anch’io ti voglio bene, Harry. A prestissimo”

Si allontanò. Harry seguì zio Vernon verso la macchina.
Mentre lo zio riponeva il baule nel bagagliaio, il ragazzo entrò in auto.

“Perché non hai detto nulla a zio Vernon?” sussurrò appena

“Perché Vernon non avrebbe capito…tu devi rimanere in casa mia, per essere protetto dal mio sangue, finché quell’uomo non sarà sconfitto!!” poi la donna aggiunse risoluta “Devi uccidere quel mostro. Devi vendicare mia sorella!!”

Harry rimase sbigottito!! Forse il terrore che la donna aveva provato durante la sua prigionia, aveva riaperto vecchie ferite.

“Perché non hai voluto che Silente cancellasse la tua memoria?!?!”

“Per…”

Proprio mentre la donna stava per rispondere alla domanda del nipote, zio Vernon aprì la portiera dell’automobile.

“Niente stranezze, ragazzo!!” esclamò mettendo in moto l’auto.

Oscar cominciò a gracidare!!




NdA: E’ FINITA!!! Non ci posso credere…sono arrivata fino alla fine!!! E’ venuto lunghissimo…
Spero di non avervi annoiato troppo e soprattutto spero che il finale non vi abbia deluso. Ribadisco il concetto: il finale è la cosa più difficile da scrivere…spero di non aver lasciato nulla in sospeso!!!

Ho introdotto la scena di Ginny e Draco, per rendere un po’ più leggero il capitolo…che altrimenti sarebbe stato da suicidio!!! Forse questa volta ho un po’ esagerato con la drammaticità, ma la morte di Neville mi ha molto turbata!!
E' ovvio che la coppia di questa ffic è H/Hr...che batte H/G 13 a 6 (alcuni si sono astenuti o hanno votato per altre coppie!!), questo per amor di precisione e per correttezza nei confronti delle persone che hanno votato!!!

Non credo che continuerò la storia…ma amo i finali aperti, per cui ho concluso con un interrogativo!!!

Alla prossima, sperando di ritrovarvi tutti…un abbraccio immenso

BUONA PASQUA A TUTTI
Lella

EFP
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: RaffaLella