Solitamente comincio ringraziando tutti coloro che hanno recensito
il capitolo precedente…ma poiché questo è l’ultimo volevo approfittarne per ringraziare
tutti quelli che hanno recensito la storia: Morgan Snape, marty91, kristima,
robin82, marty potter, Max, super gaia, Caillien, Sennar, Harry_the_Real,
Keloryn, lilliphut90, Silaqui, Petronilla, EDVIGE, stella, Lyomael, Domy,
maripotter, chiara, piropiro, leotordo, maya87, silvy, chiaraT e marco
GRAZIE INFINITE
Vorrei poter ringraziare ognuno di voi, ma farò dei ringraziamenti
generali sperando che ognuno di voi possa riconoscersi.
Grazie a chi a recensito per primo,
incoraggiandomi a proseguire; Grazie a chi a partecipato attivamente
alla storia; Grazie a chi ha avuto parole gentili e a chi crede che io
sia brava; Grazie a chi è ancora un ragazzino e grazie a chi un
ragazzino lo sarà per sempre; Grazie a chi ha letto la storia nonostante
non sia il massimo della romanticheria; Grazie a chi l’ha letta, anche
se sperava in una coppia diversa; Grazie a chi ha lasciato una
recensione, grazie a chi ne ha lasciate 21, e grazie a chi non ne ha lasciata
alcuna, ma che ha cmq letto ed apprezzato la storia.
GRAZIE….GRAZIE…GRAZIE…non ho altre
parole!!! Questa storia lo scritta perché venisse letta, almeno da una persona…e
pare che abbia superato tutte le mie più rosee aspettative!!!
E mi raccomando leggete…leggete…leggete…perché solo leggendo si
migliora, non solo come scrittori, ma soprattutto come persone!!
UN BACIO IMMENSO A TUTTI…e spero che il
finale sia di vostro gradimento!!!
Scusate il ritardo e Buona lettura.
CAP21
UNA NUOVA ALBA
I ragazzi rimasero in silenzio cercando di
comprendere la natura di quel frastuono. Udivano chiaramente voci concitate e
rumori d’oggetti di vetro, che s’infrangevano su superfici solide. Si
appigliavano ad ogni scroscio; ogni piccolo strepitio rappresentava un’esigua speranza
di salvezza.
“Hermione, dimmi, chi ha regalato il
metallo utilizzato per l’amuleto?” ripeté perentorio il ragazzo
“E’ stato Neville” rispose lei stupita
Il cuore di Harry vacillò.
“Non lui…non lui…ti prego, fa che non
sia lui!!” pensò fra sé frastornato
“E’ stato così tenero” proseguì l’amica “Era
un regalo dei suoi genitori, sua nonna l’aveva donato a lui e…lui ha voluto
donarlo a te!! Ognuno di noi ha proposto e disegnato una runa, lui ha scelto la
luna Gebo. Dono e Generosità. Neville ti vuole davvero bene, Harry”
“Hermione” cominciò Harry lentamente “so
che non credi a queste cose, ma Idrial…”
“Non dubito di Idrial” lo interruppe la
ragazza “lei non fa profezie, ma riporta eventi futuri. E poi ha dato
dimostrazione di un infinito potere”
“Lei mi ha raccontato che la donna che
aveva inciso la Runa del Karma, sarebbe stata la donna che avrebbe dato vita
alla mia stirpe” cominciò Harry
Hermione arrossì visibilmente.
“E che l’uomo che aveva donato il metallo
avrebbe sacrificato la sua vita per permetterlo”
Harry sentì il corpo di Hermione trasalire.
“Neville?” bisbigliò lei concitata “ma lui
non è qui, forse il fato è cambiato. Infondo ciò che lei ha detto a tutti
quelli a cui è apparsa, era che il fato poteva essere cambiato”
“Si; ma ha aggiunto che quando sarò di
fronte ad un bivio dovrò pensare al suo sacrificio e allora, solo allora,
le catene del fato potranno essere recise. Mi sembra sia stata molto chiara!!”
“Neville, non è qui…e nulla lascia
presupporre che possa apparire dal nulla!!” ribattè perentoria Hermione
Ma quelle immagini…no, non doveva
pensarci!! Erano immagini confuse e di cui ricordava poco, troppo poco per
potergli dare credito.
“Piuttosto troviamo un modo per uscire da
qui!!” concluse la ragazza cercando di divincolarsi dalla stretta delle corde
incantate, che la legavano a Harry.
Uscire; come se fosse facile!! Trovare una
soluzione per uscire da quella situazione era in pratica…impossibile.
L’unica cosa che potevano fare, era aspettare che Silente e i membri
dell’Ordine risolvessero la situazione da soli!! E che liberassero lui e i suoi
amici e…sua zia, naturalmente.
Già; che fine aveva fatto zia Petunia?
Quando era ritornato, era talmente stravolto da ciò che gli era stato rivelato
e dalle scene che aveva visto, attraverso quelle immagini riflesse sul bianco
schermo del mondo di Yog, che aveva rimosso ogni cosa; anche il pensiero di zia
Petunia. Ma quel pensiero ora ritornava a farsi strada tra mille altri pensieri.
“Come sta mia zia? Dove l’hanno portata?”
chiese Harry angustiato
“Sta bene, Harry…almeno credo!!” rispose
Ginny incerta “Lucius Malfoy ha bloccato l’incantesimo dissanguante”
“Non abbiamo visto dove l’abbiano portata”
aggiunse Luna “Ma non credo che le faranno del male, noi…tutti noi, inclusa tua
zia, siamo l’unica arma che ha per costringerti ad aprire il libro!! Finché
siamo in vita, i suoi piani non subiscono grossi mutamenti”
Rimase silenzioso per un po’, cercando di
mettere ordine nei suoi pensieri. Neville, zia Petunia, e…quelle immagini.
Volse lo sguardo intorno, cercando di
capire cosa si agitava nella mente dei suoi amici. Poi fissò lo sguardo sul volto
di Draco Malfoy. Era tirato e serio. Harry poteva immaginare cosa si agitava
nella mente del giovane Mangiamorte. Il suo cuore era, sicuramente, diviso in
due e, inoltre, qualsiasi cosa fosse successa, suo padre non ne sarebbe uscito
a testa alta. Ucciso da Yog o ucciso da Voldemort o nel migliore dei casi
imprigionato per sempre ad Azkaban…avrebbero sicuramente buttato la chiave in
un vulcano attivo e avrebbero circondato la cella con un miliardo di magie
anti-fuga!! E per lui, il figlio di un traditore, la vita non sarebbe stata
facile.
All’improvviso passi lesti e agitati
risalirono le scale…chi era?
“Devi aprire il Libro ragazzo!!” ordinò
Voldemort scosso, comparendo sulla soglia della stanza.
Harry non aveva mai visto il Mago Oscuro
tanto agitato, probabilmente i membri dell’Ordine erano giunti, avvisati da
Piton, e probabilmente stavano avendo la meglio sul gruppo di Mangiamorte,
capeggiato da Voldemort. Il fatto che fosse così agitato era, sicuramente un
segno positivo!!
Doveva temporeggiare!! Doveva dare a
Silente e ai suoi uomini il tempo necessario per fermare Voldemort!! E
soprattutto doveva aspettare che l’alba passasse!!
Poteva scorgere, dalla finestra della
soffitta, un raggio di pallido sole mattutino attraversare le imposte di legno
rosso cupo. Solo una manciata di minuti e il fato sarebbe cambiato…egli non avrebbe
mai evocato il Dio, per nessuna ragione al mondo.
“No!!” esclamò Harry secco
“Vuoi che uccida i tuoi amici?”
Harry lo fissò senza replicare
“Da chi vogliamo cominciare, Potter. Io non
ho preferenze” si avvicinò a Hermione indicandola con la bacchetta “che ne dici
se cominciassi da questa arguta ragazzina” fissando poi la bacchetta sul volto
pallido di Draco Malfoy, continuò “oppure preferiresti che uccidessi il figlio
del mio fedele servitore. Decidi tu!!” freddo e diabolico concluse “ma
sbrigati, non hai molto tempo. Sappi che se Silente arriverà in questa stanza
prima che il Necronomicon sia aperto, tu e i tuoi amici cadrete uno ad
uno davanti ai suoi occhi”
Certo che scegliere fra Hermione e Draco
Malfoy…era proprio difficile!! Come prima disposizione gli era andata veramente
bene!!
“Portami il Libro!!”
L’uomo estrasse il piccolo tomo dalla sua
bigia casacca. Lo porse rapidamente a Harry.
“SEI IMPAZZITO” gridò Malfoy
“Sto cercando di salvarti la vita, Idiota.
Dovresti ringraziarmi!!” replicò Harry irritato
“Non mi sembra il modo migliore”
“Guarda che sono io il Prescelto…io
posso controllare Yog. Lui mi ha detto che io faccio le regole”
“Ah, allora se ti ha detto che fai tu
le regole…e tutt’apposto” concluse sarcastico
Voldemort li osservava sbigottito.
“bravo, Malfoy” pensò Harry fra sé
Urtò Hermione e fece e cenno a Ron e Ginny.
Chissà, se avrebbero compreso!! Poi vide la
sorellina di Ron urtare la gamba di Luna.
Avevano capito!!
“Sei il Prescelto per un caso fortuito…quindi
non fare lo sbruffone!!” lo apostrofò Ron
“Già sempre la solita storia, fermi tutti
ora ci penso io…Super-Harry-Potter” lo canzonò Ginny
“No, qualche volta ci porta con sé a
rischiare la pelle al suo posto!!!” aggiunse Luna
Forse stavano esagerando un po’.
Malfoy li fissava sgomento e Voldemort
stava chiaramente per perdere la pazienza. Non potevano tirarla per le lunghe,
alla fine il mago avrebbe mangiato la foglia…ma cosa stavano facendo i membri
dell’Ordine? Perché non si sbrigavano?
“E poi esiste un terzo Prescelto” affermò
Hermione inaspettatamente.
Coma faceva l’amica a sapere dell’esistenza
di un terzo Prescelto? Non c’era stato il tempo di raccontare ciò che
Idral gli aveva rivelato. Forse stava barando!! Forse, no? Ma aveva sicuramente
attirato l’attenzione di Voldemort.
“Un terzo Prescelto?” domandò il Mago
Oscuro scettico
Harry rimase stupito per qualche istante,
ma una gomitata di Hermione sembrò ridestarlo.
“Si; c’è un terzo Prescelto”
confermò Harry
“Mi stai mentendo!” replicò stringendo gli
occhi
“Perché mai dovrei mentire?”
“Non lo so…chi te l’ha detto?”
“Idrial”
Il silenzio piombò nella soffitta. Il sole stava
nascendo ad oriente. Albeggiava appena. Harry poteva vedere i raggi di un sole
rosso, fare capolino tra le assi di legno che serravano la stretta finestra.
Il sole stava sorgendo. Hermione e Idrial
avevano ragione…il fato poteva cambiare, quel malvagio Dio aveva tentato di
ingannarlo, eppure…quelle immagini!! Perché non riusciva ad allontanare quelle
ombre dalla sua mente?
“Liberaci ed io aprirò il Libro!!” ordinò
Harry
“Liberarvi?” ripeté l'uomo stringendo gli occhi
“Il più grande Mago Oscuro di tutti i
tempi, ha paura di sei ragazzini senza bacchetta” replicò ironico il giovane
Grifondoro
“Dislego” disse il mago con
noncuranza
Le corde, per magia, ricaddero sul
pavimento. I ragazzi si alzarono, massaggiandosi i polsi, indolenziti per la
lunga prigionia.
“Ora aprì il Libro Nero, per me!!”
sibilò il Mago Oscuro
Harry afferrò il Libro. Nel momento in cui
strinse il tomo tra le mani, le immagini mostrategli da Yog divennero chiare…
Malfoy si scaraventò su Harry cercando di sottrargli
il Libro Nero, ma riuscì solo a strappargli dal collo il sacchetto rosso,
contenente l’amuleto.
“Stupeficium”
Voldemort lo aveva schiantato. Malfoy era
disteso al suolo, Luna stava per avvicinarsi, nel tentativo di soccorrerlo, ma
il Mago Oscuro schiantò anche lei e avvicinandosi al giovane Malfoy
“Crucio” sussurrò appena
Lo stava punendo. Il suo sguardo era duro
ed esultante; lui sembrava godere nel vedere la sofferenza di Malfoy. Il
ragazzo si contorceva al suolo. Il suo volto era una smorfia di dolore. Eppure
Malfoy non emise un solo gemito.
“FERMATI” gridò Ginny “SE CONTINUI COSÌ
IMPAZZIRÀ!!”
“Non chiederlo a me, ragazzina; chiedilo a
Potter, lui sa cosa fare”
Ma Harry era totalmente immerso in un altro
mondo. Ora poteva udire il richiamo del Necronomicon. Udiva quella voce
sibilare il suo nome. Quella voce…la stessa che aveva udito zia Petunia?
“Potter, evoca Yog!!” gli ordinò il mago
tenendo sempre la bacchetta alzata sulla testa di Draco Malfoy.
Non vedeva quasi nulla e in quella nebbia
riusciva a percepire solo quella voce sibilante. Harry aprì il Libro, ma la
sensazione che stava provando, era diversa rispetto alla volta precedente. Questa
volta non solo udiva la sua voce, ma ora chiaramente intuiva i poteri del Libro
e se ne sentiva pervaso. Sentiva che non era lui a dominare il Libro, ma il
Libro dominava lui.
La stanza era rossa. Il rosso di un’alba di
sangue. Quelle immagini…era come rivivere un dejavur. Ricordava
la grassoccia figura di Neville che si stagliava su uno sfondo rosso sfumato.
Ricordava il ragazzo con la bacchetta levata e ricordava Silente che stava per
affrontare Voldemort. Il Preside di Hogwarts aveva colpito il Mago Oscuro, il
quale si era rialzato e aveva reagito. Altre persone erano in quella soffitta;
volti indefiniti, contorni sfumati. Poi il Mago Oscuro aveva colpito Neville ed
era scappato insieme ad alcuni seguaci…ma quelle immagini erano così reali che
la sua mente cominciava a sovrapporle alla realtà. Quelle grida disperate!! Il
corpo inerme di Neville disteso sul pavimento…
Qual’era la realtà? Dove finiva il ricordo?
Il pianto disperato di Ginny lo riportò
alla realtà.
I membri dell’Ordine erano lì in mesta
contemplazione. Feriti e stremati, ma vittoriosi!! Avevano catturato metà dei
seguaci di Voldemort, anche se il loro capo era riuscito a scappare.
Aprì e chiuse gli occhi ripetutamente, le
immagini erano ancora sfocate e le orecchie gli fischiavano, ma era cosciente
di quello che accadeva intorno.
“Harry, come ti senti?” chiese Hermione
avvicinandosi e sfiorandogli il braccio.
“Cosa è successo?” chiese perplesso
La ragazza chinò il capo. Harry volse lo
sguardo costernato verso Silente. L’uomo era spossato e invecchiato. Ad ogni
scontro sembrava sempre più vecchio. Ma Harry non aveva mai visto sul suo volto
un’espressione di tale disperazione e impotenza.
Abbassò lo sguardo, cercando di capire cosa
l’uomo stingesse fra le braccia, e allora capì che la realtà era peggiore di
qualsiasi incubo. Neville…era immobile tra le braccia di Silente. Harry sembrò
non essere cosciente di quanto era accaduto, osservava la scena come se stesse
guardando gli avvenimenti di un pensatoio. Si avvicinò lentamente, come un
automa, a quella sagoma immobile.
Non poteva essere vero!!! Non era reale!!
Si accasciò al suolo e fissò Silente.
“Lui non doveva essere qui!!” disse con un
filo di voce, sembrava essere il suo ultimo anelito di vita
“Lui voleva esserci” sottolineò Silente
Harry lo fissò inebetito; non poteva
credere alle proprie orecchie. Silente doveva essere impazzito!!
“Scusi, ma credo di non aver capito!
Professore” replicò irritato
“Lui doveva essere qui. Lui era il terzo Prescelto”
“PERCHE’ ERA QUI?”
“Harry; non è colpa del Professore. Neville
ci ha chiesto di venire a Little Hangleton” esclamò Dean Thomas “ci ha detto
che c’era una missione per i membri dell’ES. Dovevamo aiutarti”
“Come poteva saperlo? E come siete giunti
fin qui?” chiese sbigottito
“Siamo arrivati con i Thestral, Neville ci
ha detto come fare” replicò Katie Bell tra i singhiozzi.
Neville era stato l’anno prima partecipe
dell’avventura all’Ufficio Misteri. Lui conosceva quegli strani animali e
conosceva la loro capacità di raggiungere ogni luogo della terra. Ma come
conosceva Little Hangleton e come sapeva che loro avevano bisogno d’aiuto!!
“Ha raccontato di un Elfo dei Boschi, Lei
gli aveva indicato il luogo” continuò Dean
“Idrial; di nuovo lei!!” bisbigliò Harry
Harry pose lo sguardo su Neville per un
tempo infinito. Il suo volto era sempre paffuto e sereno. Non sembrava morto…eppure
non c’erano dubbi, e i singhiozzi convulsi di Ginny confermavano l’amara
realtà. Harry la osservava stretta tra le braccia di Ron. Il viso affondato nel
petto del fratello, che cercava in ogni modo di consolarla, ma come poteva, se anche
dal suo viso sgorgavano copiose lacrime.
Harry sentì il suo cuore palpitare e lo
stomaco serrarsi. Ripensò ai sei anni passati al fianco di Neville. Il piccolo
Neville era una dei primi ragazzi che aveva conosciuto; Neville che cercava il
suo rospo, Oscar. E, in quel momento, davanti ai suoi occhi si affacciarono
prepotenti le immagini del suo compagno di scuola.
Rivide il volto di Neville deciso, mentre
tentava di fermarli, al primo anno; il volto di Neville angustiato, mentre
consigliava a Ron di aprire la strillettera inviata da Molly Weasley, dopo la
storia della macchina volante e del Platano Picchiatore; il volto di Neville
terrorizzato, mentre il falso Malocchio Moody mostrava loro, al quarto anno, la
maledizione Cruciatus; il volto di Neville entusiasta per aver battuto il Molliccio,
portato in classe da Lupin, al terzo anno, in una delle sue lezioni pratiche; il
volto di Neville soddisfatto per la sua rara Mimbus Mimbletonia; il
volto di Neville orgoglioso per essere riuscito ad intrappolare il Bajang all’interno
di un vaso di bambù.
Erano immagini intangibili e interminabili,
il volto di Neville sembrava essere l’unica cosa che la sua mente fosse in
grado di ricordare!! Eppure gli sembrava di aver avuto sempre e solo Ron e
Hermione al suo fianco…quanto si era sbagliato!!
Rivide, ancora, Neville che lo difendeva
dagli attacchi di Seamus; Neville, imbarazzato e triste, mentre faceva visita
ai suoi genitori ricoverati al San Mungo; Neville col naso sanguinante che
tentava di aiutarlo ed ora…Neville, disteso al suolo tra le braccia di Silente!!
Sembrava dormire…
Non poteva permettere che il suo amico
morisse. Nessuno avrebbe nuovamente sacrificato la propria vita affinché lui
sopravvivesse. Non sarebbe più accaduto, mai più!!
“LUI NON DEVE MORIRE” urlò disperato, mentre
calde lacrime scorrevano lungo le guance.
Non si era accorto nemmeno di stare
piangendo!!! Chinò lentamente il capo, posando lo sguardo sul Necronomicon;
il libro era ancora stretto tra le sue mani.
“Potrei restituirti le persone che ti sono
state strappate dalla violenza di altri uomini” le parole del Dio echeggiarono nella sua
testa.
Ora, sapeva cosa fare!! Ora, lui aveva il
potere!!
Portò il libro innanzi al suo volto,
fissandolo con avidità.
“Harry, non è la soluzione giusta!!” disse
flebilmente Silente, intuendo le intenzioni del ragazzo.
Ma…Harry non prestò attenzione alle parole
del preside.
Ormai la decisione era presa!!
“Due vite sono legate a te da quest’oggetto
incantato” Luna avanzò
tenendo l’amuleto stretto nella mano sinistra, fissandolo tristemente “La
persona che ha inciso la Runa del Karma, sarà la donna che darà vita alla tua
stirpe” si fermò innanzi a Harry, il suo sguardo pareva più perso del
solito “L’uomo che ha donato il metallo sacrificherà la sua vita perché ciò
possa realizzarsi. Quando sarai di fronte, ad un bivio, pensa Harry Potter al
suo sacrificio e allora le catene del fato forse, potranno essere recise”
Come faceva Luna a conoscere quelle parole.
“Luna?” sussurrò Hermione
“No, Signorina Granger. Lei è Idrial, il
custode del Libro Nero”
“Albus Silente, sono lieta di poterti
rincontrare” proferì la ragazza, chinando il capo in segno di saluto. I
biondi capelli ricaddero delicatamente sulle guance.
“Sono molti anni che non ci vediamo”
replicò l’uomo ostentando un vago sorriso
“Non è stata colpa tua” esclamò Lei abbassandosi.
Gli carezzò la ruvida guancia “Il tuo
compito era proteggere il Prescelto e guidarlo per la giusta via”
“Ho fallito” disse serrando gli occhi
“No, il tuo compito è stato eseguito
alla perfezione” volse lo sguardo rapido verso Harry, che la fissava
stupito “Harry Potter, il giovane Neville sapeva a cosa andava incontro. ‘Se
scegli di andare sappi che sacrificherai la tua vita’, questo gli dissi. A quel
punto, mi chiese cosa sarebbe accaduto se lui fosse restato”
“Cosa gli hai detto, per indurlo a
rischiare la sua vita?” chiese freddamente Harry
“Harry Potter e il mondo, sprofonderanno
nell’abisso. ‘Non ho scelta’, mi ha risposto, Harry è il mio migliore
amico, sono contento di morire per lui!!”
“Perché lui?” chiese con gli occhi lucidi
“Perché egli era il terzo Prescelto”
“Lui non era un mezzosangue e non poteva
aprire il Libro” replicò in preda alla disperazione
“Tutti e tre i Prescelti potevano aprire
il Libro, utilizzando un'unica chiave, ma il vero Prescelto, il Mago Oscuro,
ignorava questa verità”
“Neville non c’entra con questa maledetta
storia. Lui…” ribattè irritato.
La sua rabbia saliva furiosamente, ogni
volta che Luna…che Idrial parlava!!!
“Lascia che si spieghi, Harry” lo interrupe
Lupin
Harry non si era nemmeno accorto della
presenza del professore di Difesa Contro le Arti Oscure. Sapeva che era
lì; sapeva che tutti i membri dell’Ordine erano lì ad osservarlo, ma il corpo
inerme di Neville occupava tutti i suoi pensieri. L’amico e il Necronomicon
erano le uniche cose a cui riusciva a pensare.
“Prima che tu prenda una decisione, che
potrebbe decidere le sorti di molte vite, credo tu debba conoscere la verità.
Quella verità che fu svelata solo al giovane Lovercraft, colui che riportò alla
memoria degli uomini, la storia del Libro Nero” cominciò la sua storia
tenendo lo sguardo fisso sul paffuto volto di Neville “Quando sulla terra
regnava il caos, Azathoth regnava sul caos e sugli uomini. Dal caos sono nati il
mondo e gli uomini, mentre Yog-Sothoth creò gli Elfi, l’ordine e la magia.
C’erano due mondi immersi in un unico paiolo. Un mondo incantato e un mondo
non-magico. Egli odiava il caos e uccise il suo creatore, il suo stesso
fratello. Col tempo dentro di lui cominciò a farsi spazio anche l’odio per le
creature del caos!! Per fortuna commise un errore, egli non aveva previsto che la
magia sarebbe germogliata in noi Elfi”
“Come può un Dio non prevedere?” chiese
flebilmente Hermione
“Perché Yog-Sothoth era troppo preso da
ciò che aveva creato e da ciò che voleva distruggere, per pensare che le sue
creature avessero una propria autonomia, dei propri pensieri. Una sua creatura
non avrebbe mai tramato contro di lui”
“Quindi voi lo avete tradito?” domandò
perplesso Malfoy
Luna annuì; il suo volto era serio e tirato
“Perché?” aggiunse Ron sbigottito
“Berethor, la nostra guida, aveva acquisito
poteri nuovi. Lui aveva il potere della precognizione. Per lui non esistevano
barriere temporali; in lui tutto era presente, passato e futuro. Egli comprese,
grazie a questi poteri, che il Creatore voleva distruggere il mondo scaturito
dal caos!! Non potevamo permetterlo. Molte delle nostre genti coesistevano
pacificamente con gli uomini e il loro strano mondo. Molti di noi ammiravano il
loro ingegno e le loro notevoli capacità d’adattamento. Berethor vide che il
mondo desiderato dal Dio, un giorno sarebbe collassato, trascinando l’intero
mondo magico nella rovina. Egli tentò di dissuaderlo, ma fu tutto inutile.
Allora noi prendemmo la decisione di donare la magia agli uomini. Ed insegnammo
loro il sortilegio per sigillare il Dio nel Libro Nero; lo stesso libro che
egli aveva fatto redigere dai suoi seguaci, Baal, Mefisto e Lucifero”
“Perché non lo avete sigillato voi?” chiese
scettico Piton
C’era anche lui?
“Perché noi eravamo, in ogni caso, sue
creature. Non potevamo farlo. Era giusto che gli uomini avessero la possibilità
di combattere per la loro esistenza, noi non potevamo intervenire direttamente”
“E voi ci avete dato le armi!!” replicò il
professore di Pozioni.
Luna annuì “Gli uomini rinchiusero il
Dio nel Libro. Temendo, però, che potesse essere trovato, ponemmo delle regole.
Solo un mago avrebbe potuto aprirlo ed il Dio avrebbe designato il Prescelto;
un unico Prescelto per ogni era”
“Non sarebbe stato più semplice sigillarlo
in eterno?” domandò Hermione
“Gli uomini conoscevano la magia da troppo
poco per poter sigillare il Libro per sempre, non avevano potere sufficiente e
poiché lo avevamo tradito…era giusto dare un’opportunità anche al Creatore”
“Volevate ripulirvi la coscienza!!” sbottò
Harry furente “E noi come al solito, ne avremmo pagato le conseguenze,
mentre voi vivevate nascosti in qualche anfratto, come scarafaggi”
“POTTER?” fece Piton indignato
“Lascialo dire…egli ha ragione, per
troppo tempo ci siamo nascosti” posò nuovamente il suo triste sguardo su
Harry “Io, Idrial, fui relegata nel Libro insieme al Dio. Avrei dovuto
proteggere il Libro, servire colui che in esso dimorava ed indicare al
Prescelto la giusta via; in attesa del ritorno dell’Arcano Dio sulla terra. Ma
gli eventi mutarono. Il mondo mutò. La magia degli uomini superò ogni nostra attesa.
Molte volte il Libro è stato sul punto di essere dischiuso. Ma dopo che Merlino
aprì il Libro, comprese la sua pericolosità e la pericolosità di colui che vi era
imprigionato. Il Dio gli mostrò ciò che ha mostrato a te e gli disse che
sarebbe stato lui a dettare le nuove regole…era lui il Prescelto”
“Un mago potente” commentò Malfoy
“Yog gli assicurò che avrebbe
risparmiato tutto ciò che di magico era rimasto sulla terra e che avrebbe
distrutto la feccia che vi strisciava. Avrebbe liberato il mondo dal caos”
“Certo, non aveva tutti i torti” replicò
Draco Malfoy con un alzata di spalle
“Merlino sapeva che il Creatore voleva
distruggere gli uomini” proseguì la ragazza seria “Ed allora fece
ciò che il Dio gli aveva indicato, cambiò le regole, rendendole più complesse. Lui
introdusse la Chiave-babbana e il Prescelto-mago, due nuove entità intimamente
connesse. Una Chiave che fosse più babbana che magica, un Prescelto che fosse
più magico che babbano”
“In questo modo il Prescelto non
avrebbe potuto distruggere la sua stessa gente. Egli avrebbe dovuto
essere un mezzosangue” aggiunse Hermione pensierosa
Luna annuì
“Allora perché mai Merlino divise i due mondi?”
“Per rendere gli eventi ancor più
improbabili”
“Direi quasi impossibili!! Visto che aveva
anche obliviato il ricordo della magia nei babbani e del Necronomicon
nei maghi. E aveva cancellato dalla memoria di tutti il ricordo di Camelot,
nelle cui segrete aveva occultato il Libro!!” commentò Ron
“Ma già prima di questi eventi, quando
il Libro Nero fu trovato, per la prima volta nella leggendaria Irem da Abdul
Alhazred, Berethor annunciò che un giorno un mago avrebbe ucciso Yog-Sothoth.
Io dovevo proteggere quel mago, vigilando sui suoi padri”
“Harry?” chiese Ron sbigottito
“Non lui…”
“Avrebbe dovuto essere Neville, ma lei ha
sbagliato e allora le cose sono cambiate. Così sono morti tutti, i miei
genitori, Sirius, Cedric ed ora Neville. Sei stata davvero bravissima” esclamò
Harry fissandola con odio.
“Avrebbe dovuto essere Tom Riddle, Harry”
replicò il preside, che fino a quel momento era rimasto muto ad ascoltare
“Cosa?”
“Ma la sua infanzia era stata a tal punto,
segnata dall’odio verso suo padre e i babbani, che tutto ciò che Merlino aveva
cercato di evitare fu inutile. I maghi disprezzavano e deridevano i babbani, ma
nessuno di loro li odiava” continuò Silente con voce grave “Ma i babbani
avevano creato un mezzosangue che li odiava, più di quanto non avrebbe potuto odiarli
nessun mago di sangue puro!! Avevano creato Voldemort”
“Yog, conosce l’animo umano e gli eventi
futuri e lui che sceglie il Prescelto. Forse proprio per questo aveva
scelto Voldemort. Ma allora, perché scegliere Merlino?” chiese dubbioso Lupin
“L’Arcano Dio non sceglie colui che possa
accondiscendere la sua volontà, ma solo il mago più potente. Solo un
grande potere può liberarlo dalla sua prigione. Egli sa, come tutti coloro che
conoscono gli eventi futuri che il fato può cambiare. Egli sceglie il mago
più potente e cerca di sedurlo ”
“Quindi il fato è cambiato”
“Il Prescelto aveva ucciso suo
padre…aveva distrutto la Chiave!! Yog era furente, questa volta era arrivato il
suo liberatore, ma il liberatore stesso aveva rovinato tutto!! E allora forzai gli
eventi enunciando la profezia sul Signore Oscuro e su colui che lo avrebbe
sconfitto. Io ho visto le medesime immagini che Yog-Sothoth ti ha mostrato,
nella sua bianca prigione” proferì rivolgendosi a al giovane Grifondoro
“Mi hai mentito?” disse Harry sgranando gli
occhi
“Non avevo scelto, Harry Potter. Se ti
avessi rivelato la verità, avresti impedito al giovane Neville di raggiungerti.
Se ti avessi rivelato che eri il Prescelto, non avresti cercato le segrete di
Camelot. Gli eventi questa volta non dovevano mutare”
“Perché?” chiese Hermione confusa
“Perché il Libro potrà essere sigillato
per sempre solo col sacrificio del Prescelto”
“Potter ha ragione” replicò Malfoy “Paciock
non era un mezzosangue. Come poteva essere il Prescelto? Ormai le regole
erano cambiate!! Merlino le aveva cambiate.”
“Non era un caso che Harry Potter e
Neville Paciock, fossero legati da una profezia. Hanno la medesima congiunzione
astrale. E se non fossero esistite le restrizioni operate da Merlino, egli
sarebbe stato il Prescelto e non L’Oscuro Signore. In lui era racchiuso un
grande potere…lo stesso che è presente in Harry Potter”
“SMETTETELA DI PARLARE DI LUI COME SE FOSSE
MORTO!!!” gridò Harry fuori di sé
“LUI È MORTO” irruppe Ginny
“No, ti sbagli, io posso aiutarlo. Sono io
a fare le regole. E quando avrà riportato in vita Neville e…Sirius e…i miei
genitori e…Cedric, lo sigillerò nuovamente nel Libro e poi lo occulteremo di
nuovo!!”
“I morti non possono ritornare in vita,
tornerebbe un corpo senza anima. Tu non puoi controllare il Creatore, egli ti
distruggerà” la voce della ragazza non era più dolce e carezzevole,
ma aspra e dura
“TU MI HAI SEMPRE MENTITO; PERCHÉ DOVREI
CREDERE A TE E NON A LUI? YOG NON MI HA MAI MENTITO!!”
“Cosa hai visto, quali erano le immagini
che ancora oggi non riesci a dimenticare?”
Quelle immagini erano tanto terribili e
cariche di disperazioni, che non c’erano parole adatte a descriverle.
“La terra non aveva più erba, era tutto
buio, come se il sole fosse sparito per sempre dietro immense nuvole” la voce
tremante di Malfoy, stava descrivendo ciò che Idrial gli aveva mostrato nel suo
sogno “Non c’era niente né uomini né animali, solo agghiaccianti e strane
creature, che non avevo mai visto. Ho visto la terra tremare e il buio scendere
sopra quella desolazione. E allora, ho capito che quella era la perfezione e ho
avuto paura!!”
Mentre Draco Malfoy parlava, innanzi agli
occhi di Harry si fecero vivide quelle terribili immagini.
Il fato sarebbe cambiato solo se avesse
lasciato morire Neville. Ma non poteva farlo!! Doveva rischiare!!
Aprì il Libro. Cominciò a sfogliarlo
freneticamente, in cerca dell’incantesimo di Evocazione.
“Cambia il fato Harry Potter. Sigilla il
Libro” consigliò Idrial/Luna con voce ferma
Lo aveva trovato!!! Le parole erano scritte
con uno strano inchiostro rosso intenso. Sembrava sangue…forse lo era davvero!!
L'EVOCAZIONE.
Per Adonai Elohim, Adonai Jehova
Adonai Sabaoth, Metraton Ou Agla Methon,
Verbum Pythonicum, Mysterium Salamandrae
Cenventus Sylvorum, Antra Gnomorum
Demonia Coeli God, Almonsin Gibor
Jehoshua Evam Zariathnatmik, Veni, Veni, Veni!
Il rituale era molto lungo ed era scritto
in una lingua che non conosceva, sembrava una mescolanza di lingue…forse doveva
usare il serpentese per pronunciare l’incantesimo.
“FERMATI, IDIOTA” sbottò Malfoy cercando di
avvicinarsi
Luna lo fermò.
“Non possiamo costringerlo con la forza.
Egli deve sigillare il Libro Nero liberamente. Se non sarà condiscendente,
allora l’incantesimo non funzionerà e il Dio non potrà essere distrutto”
"NON
POSSO DISTRUGGERE UN DIO…PERCHÉ NON LA SMETTI DI MENTIRE!!!” sbottò Harry afferrando la bacchetta e puntandola sul pavimento di
legno della soffitta.
La stanza era completamente rossa, appariva
come immersa nel sangue.
Era totalmente fuori di sé. Non c’era verso
di farlo ragionare.
Descrisse un cerchio e all’interno v’iscrisse
una stella a sei punte. Era la stessa forma del suo talismano. Si sedette a
gambe incrociate al centro del cerchio, tenendo il Necronomicon posato
sulle gambe.
“Per Adonai Elohim, Adonai Jehova” cominciò
“Potter, in tutte le guerre c’è gente che
muore. E’ naturale” cominciò Piton con voce suadente “Ma coloro che perdono la
loro vita su un campo di battaglia sono degli eroi. Paciock ha deciso di morire
per salvarti la vita. Credo che tu debba accettare la sua decisione”
“Adonai Sabaoth, Metraton Ou Agla Methon”
proseguì Harry
Anche Lupin si era avvicinato
“Harry, so che è dura, anche per me è stato
difficile assistere impotente alla morte di Sirius. Anch’io al tuo posto
probabilmente avrei preso la tua stessa decisione, ma ti prego non condannare
tutti. Fermati. Cerca di riflettere”
“Verbum Pythonicum, Mysterium Salamandrae”
“Harry” cominciò Hermione con il viso
rigato dalle lacrime “So quello che stai provando, ma è stata una scelta di
Neville. Ha voluto salvare la vita del suo migliore amico. Ti voleva bene Harry,
altrimenti non ti avrebbe regalato un ricordo dei suoi genitori e non ti
avrebbe donato la sua vita. Devi lasciarlo andare”
“Cenventus Sylvorum, Antra Gnomorum” la
voce di Harry era appena un sussurro.
Piangeva
Ron aveva lasciato Ginny, che ancora
singhiozzava, tenendosi il volto tra le mani. Il giovane mago si era avvicinato
a Malfoy. Il ragazzo si accostò alla sorella di Ron tentando di consolarla. Nel
frattempo Ron, con passo pesante aveva affiancato Hermione
“Devi lasciarlo andare, Harry. Se
Idrial fosse nel giusto, lui tornerebbe come una specie di zombie e, forse,
sarebbe dominato da Yog. Credi davvero che Neville ti ringrazierebbe; credi
davvero che ti sarebbe grato; credi che vorrebbe essere ringraziato in questo
modo?”
“De…mo…nia Coeli God, Alm…onsin Gi…bor” la
sua voce ormai era rotta dalle lacrime, ma nonostante tutto continuava
ostinato.
La terra cominciò a tremare.
“Non e la soluzione giusta!!! E tu lo
sai!!” disse laconico Silente
Non poteva fermarsi…doveva
continuare…doveva ridare la vita a Neville!! Ormai il sole era quasi sorto. Ciò
che aveva proferito Yog stava per avverarsi. Il fato non può essere cambiato.
Erano state queste le ultime parole del Dio. Lui non poteva sconfiggere un Dio,
non era neanche riuscito a sconfiggere Voldemort. Non poteva, e non voleva
opporsi al destino. Lui non era responsabile di quello che sarebbe accaduto
agli altri, era solo responsabile di ciò che era accaduto a Neville.
Poi sentì un liquido caldo lambirgli la
mano. Volse lo sguardo e vide una bianca mano paffuta stringergli il polso e
gocce cristalline stillargli sulla mano. Alzò lo sguardo, incrociando gli occhi
rossi di Ginny.
“Lascialo andare, Harry. Non sei l’unico a
soffrire questa volta. Questo è il nostro dolore. Vorrei che lui vivesse,
vorrei dare la mia vita in cambio della sua, ma noi non possiamo riportarlo in
vita. Nessuno a questo potere, nemmeno Yog”
“Lui è un Dio” replicò flebilmente Harry
“Un Dio che ha bisogno di un uomo per essere
liberato” aggiunse Hermione risoluta “Un Dio che inganna gli uomini per
ottenere ciò che desidera. Un Dio che uccide suo fratello e che passa chissà
quanto tempo in attesa di vendicarsi. Un Dio che vuole distruggere la vita
sulla terra, per uno stupido capriccio!! Credi davvero che un essere del genere
possa resuscitare Neville!! Io credo proprio di No”
“Ti prego; Lascialo andare, lasciaci un
corpo su cui piangere ed un anima a cui affidare i nostri cuori” concluse Ginny
disperata
Quelle ultime parole sciolsero Harry dal
suo torpore. Ed il ragazzo pianse disperato tra le braccia della sorellina di
Ron.
L’alba era passata…il fato era cambiato.
“Devi sigillare il Libro, per sempre”
fece improvvisa Luna/Idrial
“In che modo?” chiese Harry staccandosi
dall’abbraccio dell’amica
“Incidi le rune presenti sul tuo talismano,
nello stesso ordine e sequenza, sul simbolo nel quale sei adagiato”
Si alzò. Ginny uscì dal simbolo magico.
Luna gli porse il talismano. Harry seguendo lo schema riportato sull’amuleto
cominciò a disegnare, con la bacchetta, il simbolo runico disposto nello spazio
tra la punta alta e la prima di destra. THURISAZ, poi muovendosi in
senso orario disegnò: ALGIZ,SOWULO, INGUZ, GEBO
ed infine lasciò uno spazio vuoto…la Runa del Karma!!
“Ora intingi il talismano nel sangue del
Prescelto”
Ad Harry tremavano le mani e le gambe. Si
avvicinò lento e pesante al corpo inerte di Neville. Bagnò l’amuleto col sangue
dell’amico, sangue che fuoriusciva da una ferita al gomito che forse il ragazzo
si era fatto lottando, prima di essere colpito a morte da Voldemort.
“Entra nel cerchio e dopo aver imbevuto l’amuleto
con le tue lacrime comprimilo contro il libro”
Harry si sedette e poggiò il Libro al centro
del cerchio. Poggiò l’amuleto sulla guancia destra, bagnandolo con le proprie
lacrime. Il suo viso era sporco del sangue di Neville. Appoggiò l’amuleto sul Libro
Nero. Cominciò a percepire il dolore e il muto lamento del Necronomicon.
Era un dolore così acuto!!! Un gemito così intenso!!!
La terra tremò nuovamente.
Harry sentì che il lamento era cessato.
Chiuse gli occhi, non aveva più lacrime, non sentiva più niente. Il vuoto era
dentro di lui. Era finita!!! Aveva fatto ciò che era giusto, ciò che gli era
stato chiesto, aveva lasciato andare l’amico, aveva cambiato il fato!!!
Si alzò. Il Necronomicon cadde sul
pavimento con un sordo tonfo. Uscì mestamente dal cerchio. Hermione si
avvicinò; estrasse dalla tasca il drappo bianco della Banshee e lo
strofinò delicatamente sul volto del ragazzo, senza proferire parola. Harry,
ringraziò dentro di sé, l’amica e tutti i presenti, per quel silenzio
provvidenziale. Non c’erano parole adatte a descrivere ciò che provava, nessuno
sarebbe mai riuscito a lenire il suo dolore. Il panno aveva cancellato il
sangue dal suo viso, ma non avrebbe cancellato la ferita della sua anima.
“Solo l’amore poteva sigillare il Libro
Nero, per sempre!!” proferì Luna malinconicamente
Harry la fissò
“Luna?” domandò con un filo di voce
La ragazza annuì
“Mi ha chiesto di dirti” cominciò la giovane
strega “che il sangue del Prescelto avrebbero sigillato il Necronomicon,
ma Yog avrebbe atteso un nuovo Prescelto. Neville ha sacrificato la sua
vita per te e tu hai pianto per la sua perdita. Il suo sangue e le tue lacrime
hanno sigillato l’Arcano Dio per sempre, nella sua bianca
prigione”
“Come fai a saperlo?” chiese Hermione
perplessa
“Quando Neville e caduto, colpito da
Voldemort, lei mi ha chiesto se poteva usare me, per cercare di arrivare al
cuore di Harry. Io potevo sentire ogni cosa, mentre lei parlava con voi, e
potevo sentire ciò che lei provava. Prima di sparire, mentre tu praticavi il rito
sigillante, lei mi ha chiesto di riferirti ciò che ti ho detto”
“Ora lei è libera!!” replicò sarcastico
Harry
“Il suo destino era legato al Libro”
“Cosa vuoi dire?” chiese Harry perplesso
“Voglio dire che sigillando Yog, hai
sigillato anche lei. Ora sono entrambi prigionieri del Libro”
Il cuore di Harry sussultò. Non aveva più
nessuno su cui scaricare la sua rabbia. Colei che gli aveva chiesto di
sacrificare la vita del suo amico, si era condannata ad una prigione eterna.
Non poteva nemmeno odiarla. Alla fine, come sempre, lui era quello a cui era
andato meglio. La storia si ripeteva, qualcuno era morto perché lui
sopravvivesse…sembrava la maledizione della sua vita!!!
“Harry non è stata colpa tua. Non è mai
stata colpa tua” aggiunse Luna dolcemente “È il tuo dono”
Harry sgranò gli occhi.
“Era naturale che i tuoi genitori si
sacrificassero per te, ma gli altri?” aggiunse la ragazza “Ognuno di noi è qui,
non solo per combattere V-Voldemort e i Mangiamorte, ma per poter essere al tuo
fianco. Ognuno di noi Harry Potter, sarebbe pronto a seguirti, perché tu hai un
cuore immenso ed un’anima limpida. Il tuo dono è questo, quello di riuscire a rendere
un eroe tutti quelli che ti stanno accanto”
Tutti tacquero.
“Lei mi ha riferito che ti attende l’ultima
grande battaglia, quella che ti vedrà di fronte a Vo-Voldemort. Sarà la guerra
che vedrà babbani e maghi schierati contro il Signore Oscuro. La rivolta dei
Mezzosangue è già cominciata!! Noi siamo pronti a seguirti” concluse Luna
risoluta.
Fissò lo sguardo sui presenti, che lo
osservavano seri e determinati!!
La prima battaglia era stata vinta, ma la
guerra era ancora lunga.
*
Due giorni dopo erano tutti al funerale di
Neville. Il sole spendeva nel cielo terso. Soffiava una leggera brezza, ma
faceva caldo. I prati verdi erano ricolmi di fiori variopinti. Era una giornata
bellissima, forse la più bella di quella primavera, sembrava che anche la
natura, volesse dare il suo ultimo saluto al giovane mago. Le loro vesti nere e
tetre stonavano con quel rigoglio di colori.
Era stata una funzione lunga, a cui avevano
partecipato molte persone. Non solo l’intera famiglia di Neville, i suoi zii e
la sua anziana nonna, ma anche alcuni membri del Ministero della Magia, i
genitori di Cedric, i signori Weasley, il Preside, tutti i professori, i membri
dell’ES, gli amici di stanza, i compagni di scuola, inclusi alcuni Serpeverde,
tra cui Draco Malfoy…c’erano davvero tutti!! Nessuno voleva che Neville se ne
andasse senza che sapesse quanto fosse stato prezioso. Tutti quelli che
l’avevano conosciuto, avevano voluto dargli un ultimo saluto. Harry chiuse quel
corteo infinito, le sue parole furono brevi e sentite.
Era finita!!! Mentre la terra batteva
contro la bianca cassa di Neville, Harry sentì una parte di sé essere
seppellita con l’amico. Il suo dolore era stato infinito, ma questa volta, i
suoi amici non lo avevano mollato per un secondo. Il dolore seppur più profondo,
era diverso da quello provato per la perdita di Sirius, ora c’era un corpo da
seppellire ed una tomba su cui piangere. E per lui questa era una cosa nuova!!
Hermione gli era stata vicino, senza mai
dire una parola, durante l’intera funzione; gli era solo accanto. Era sempre al
suo fianco. E, anche, ora, mentre la bara era ricoperta di terra, Hermione era
lì e gli stringeva la mano. La presenza della ragazza aveva reso quella
sofferenza meno lancinante. Non avevano più parlato di quanto provavano l’uno
per l’altra, ma non c’era bisogno di parole, era questo ciò che rendeva il loro
legame speciale.
Tutti rimasero immobili ad osservare la
sepoltura, finché la bara non fu totalmente ricoperta di terra. Quando tutto ebbe
fine, Harry rimase ancora per un po’ a scrutare la lapide bianca che ricopriva
il sepolcro. Sentì la mano di Hermione lasciare la sua. E solo allora si
accorse di quanto fosse sudata.
Si voltò, c’erano tutti i suoi amici, tutti
i membri dell’ES e tutti i membri dell’Ordine, erano ancora lì a fissare la
tomba. Era il loro modo di salutare un eroe. Il loro ultimo saluto al
ragazzino timido e paffuto, che era morto per dare una nuova opportunità
all’umanità. Grazie al suo sacrificio la stirpe degli uomini, maghi e babbani,
avrebbe continuato a vivere. Neville aveva compiuto il miracolo!!
La nonna di Neville si avvicinò a Harry malinconicamente,
il ragazzo avrebbe voluto trovare le parole giuste per poterla consolare.
Rimase a fissarla cercando di infondersi coraggio, ma era impossibile, le
parole gli morivano in gola.
“Harry” disse la donna, frugando nella sua
grossa borsa nera “Neville avrebbe voluto così” gli porse il rospo di Neville,
Oscar.
“Signora Paciock, non posso accettare.
Credo che Neville avrebbe preferito che lo tenesse lei” Harry non voleva
strappare alcun ricordo a quella sventurata vecchietta.
Quella donna ne aveva
passate veramente troppe; Voldemort le aveva sottratto brutalmente, tutto ciò
che di bello la vita gli aveva donato, la ragione di suo figlio e della sua
sposa, e ora la vita del nipote.
La verità era che Harry si sentiva
terribilmente in colpa per essere ancora vivo.
“Mio nipote era molto affezionato a te; lui
parlava sempre di Harry Potter, come di un ragazzo forte e coraggioso. Sono
contenta che tu sia stato suo amico, mio nipote era un ragazzo forte e
coraggioso come te” lente lacrime scorrevano lungo le sue guance “e questo
stupido rospo riuscirebbe a vivere solo accanto ad un ragazzo coraggioso” la
sua voce era aspra e acuta, la donna sembrava riuscire a trattenere a malapena
il dolore che le lacerava l’anima.
Era comprensibile, infondo, lei aveva
cresciuto il nipote proprio come una madre avrebbe cresciuto un figlio.
Neville aveva sempre descritto la nonna
come una donna forte e terribile, il carattere forte della donna contrastava
con quello pacifico e mite del nipote, ma Harry sapeva che il ragazzo le era
molto attaccato. Vederla ora in uno stato di tale prostrazione gli faceva male,
perché sapeva che avrebbe fatto male a Neville.
Harry capì che per la donna, il fatto che
lui accettasse il rospo di Neville era una cosa di vitale importanza. Lo prese
e lo porse a Ron. Si avvicinò alla donna, piccola e grassoccia, e la strinse in
un caloroso abbraccio. La donna pianse tra le braccia del ragazzo.
“Grazie, figliolo” proferì la donna, sciogliendosi
dal caloroso abbraccio e asciugandosi il viso con un grosso fazzoletto viola
“Signora Paciock, io so, ne sono sicuro,
che esiste un posto in cui loro possono vegliare su di noi” esclamò Harry
tenendo lo sguardo fisso sulla donna “I miei genitori e Sirius gli staranno
sicuramente spiegando come fare. Lei ha badato a Neville per sedici anni e ora
lui sicuramente veglierà su di lei”
La donna annuì. Vide il volto della donna
rasserenarsi, e anche il suo cuore sembrava più leggero!!
**
Un mese dopo le esequie di Neville, e a
poche settimane dalla fine della scuola, a Hogwarts la vita era ritornata
“normale”.
In realtà, già dopo alcuni giorni, le cose
erano rientrate nella norma. Ginny e Luna si erano immerse nello studio, per
poter superare i G.U.F.O al meglio, aiutate naturalmente da Hermione. La
ragazza aveva fatto un programma massacrante, che le amiche a malapena erano
riuscite a terminare. Ginny si era ripetutamente rammaricata per aver chiesto
aiuto alla giovane Grifondoro, anche se alla fine il suo aiuto era stato
davvero decisivo.
Le cose erano davvero rientrate nella
norma…Ron e Harry, erano ritornati amici. Non c’erano stati né abbracci, né
confessioni, né spiegazioni, entrambi avevano raggiunto un muto accordo.
Avevano lasciato che gli eventi si muovessero seguendo il loro corso naturale.
“Se la farai soffrire, te la vedrai con
me!!”
Queste furono le uniche parole pronunciate
da Ron, in merito alla questione.
Harry sapeva che il vero artefice di questo
miracolo era stato Neville. Lui aveva salvato la loro amicizia!!! Probabilmente
se il ragazzo non fosse morto, sacrificando la propria vita, Harry e Ron non
avrebbero mai compreso quanto l’amicizia fosse capace di superare. Neville aveva
sacrificato la sua vita per amicizia; un affetto sincero era davvero capace di
superare ogni ostacolo. Ed essere innamorati della stessa ragazza, non era
certo un ostacolo insormontabile. La morte di Neville aveva reso entrambi
sufficientemente maturi da capire che la vita era fatta di tante piccole
rinunce e di grandi amicizie per cui combattere.
I due amici, ormai, passavano gran parte
del loro tempo ad allenarsi assiduamente. Infondo c’era ancora un’ultima
partita da giocare, quella che avrebbe determinato il vincitore della coppa di
quidditch tra case.
Dopo gli ultimi eventi, tutti erano persuasi
che Silente e i professori avrebbero interrotto il torneo di quiddicth, e in
realtà c’era mancato poco, ma la nonna di Neville aveva insistito che le cose a
Hogwarts procedessero come sempre.
“E poi a Neville il quidditch piace molto”
aveva concluso risoluta l’anziana donna
La signora Paciock sarebbe stata l’ospite
d’onore per la partita che avrebbe deciso l’esito del campionato. I ragazzi di
Grifondoro speravano in un miracolo!!!
E, alla fine, il miracolo si era compiuto. Tassorosso
aveva battuto Serpeverde e Grifondoro aveva avuto la meglio sulla squadra dei
Corvonero. Anche per quell’anno la coppa di Quiddicth era stata conquistata dai
Grifondoro. Era stata la prima coppa che Harry vinceva come capitano della squadra
e decise di dedicare la vittoria al suo amico Neville. I Grifondoro avevano
festeggiato quel successo con litri di burro birra e quintali di caramelle
tutti i gusti+1, ciambellotte saltallegre, api fronzole, e ogni sorta di
prelibatezze, preparate dagli Elfi Domestici di Hogwarts.
Purtroppo col tempo erano riprese anche le
cattive abitudini.
Tyger, Goyle e Malfoy, avevano ripreso ad
infastidire gli studenti più giovani della Scuola di Magia. Pix aveva
ricominciato a sbeffeggiare gli studenti e a lanciargli oggetti di qualsivoglia
natura. Gazza e la sua gatta, Mrs Purr, vigilavano nuovamente sui corridoi di
Hogwarts. Piton aveva ripreso a punzecchiare Harry, durante le lezioni di
Pozioni.
Il giovane Grifondoro sapeva che quella,
era solo una calma apparente. La quiete prima della tempesta!! Voldemort stava
sicuramente rimpinguando le sue schiere di Mangiamorte e organizzando una nuova
sortita.
Due giorni prima delle vacanze estive,
Harry, con incisi nella mente questi ultimi pensieri, gironzolava per i corridoi
di Hogwarts in cerca di Hermione. Doveva parlare con lei e chiarire i suoi
sentimenti. Ora sapeva che, anche Hermione provava per lui un affetto che
andava ben oltre l’amicizia!!! Certo, lui non era il massimo esperto in faccende
amorose, per cui si era preparato un discorso, la sera precedente. L’ipotetica
conversazione era comprensiva delle probabili risposte e domande dell’amica;
anche se era meglio se Hermione fosse stata zitta, in tal caso il discorso non
avrebbe perso la sua fluidità. Non era riuscito a chiudere occhio per ripassare
ogni singola frase e movimento; ed ora il suo viso portava i segni di una notte
insonne.
Incrociò Hermione nel corridoio principale
del terzo piano, dove c’era l’aula di Difesa contro le Arti Oscure.
Quando incontrò lo sguardo dell’amica, dimenticò tutto…anche il discorso
preparato con tanto impegno. Si sarebbe scaraventato con la testa in un muro,
se solo Hermione non lo avesse fissato con l’aria mesta di chi attende da
troppo tempo.
E se si fosse seccata del suo atteggiamento
infantile? Ginny, aveva proprio ragione, lui e Ron erano veramente delle frane
con le ragazze.
Hermione gli afferrò la mano e lo trascinò
via dal corridoio
“Andiamo in giardino?” esclamò imbarazzata
Si, forse il giardino era una buona idea!!
Ma proprio mentre stavano avanzando, mentre
Harry ripassava il suo ”discorso”, l’incedere di Hermione si arrestò
bruscamente.
“Cosa ti prende?” esclamò il ragazzo
esterrefatto.
“Niente…Niente…” sibilò concitata,
cercando di trascinarlo via
Ma lo strano comportamento di Hermione
aveva destato i suoi sospetti.
Harry si voltò e vide…Draco Malfoy che
baciava Ginny Weasley…che si baciavano, anche perché Ginny non
sembrava affatto…obbligata.
Se solo Ron li avesse visti…avrebbe ucciso
Malfoy su due piedi!! Forse lui, in qualità di suo migliore amico, doveva farsi
carico di quell’onere. Doveva uccidere Malfoy; o quantomeno doveva intervenire
in qualche modo, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa, Hermione lo aveva
tirato in un angolo.
“D-Draco Ma-Malfoy” balbettò Harry dubbioso
“Ginny Weasley, la graziosa, piccola sorellina di Ron e quello…”
“Harry, non essere isterico” cercò di
calmarlo la ragazza “Vuoi che ci sentano?”
“Isterico!!! Quello sta incollato a Ginny
col mastice, ed io sono isterico”
“Non è come credi!!”
“Infatti, è una scena di difficile
interpretazione”
“Non sono affari nostri. E poi…”
“E poi…” ripeté Harry quasi temesse il
prosegue di quella frase
“E’ difficile da spiegare, Harry”
“Ginny” era la voce di Malfoy
Hermione ammutolì schiacciandosi contro
Harry. Panico!! Se li avessero visti!!! Non riusciva a ragionare; il profumo di
Hermione rendeva l’operazione “pensare” ancora più difficile. Forse la cosa
migliore era restare fermi nell’attesa che si allontanassero; anche se forse,
non era molto corretto spiare i discorsi e le effusioni dei due ragazzi.
Malfoy e Ginny!! Non poteva pensarci era
assurdo!!!
“Mi ha sostituito con Malfoy?” fece Harry avvilito
La ragazza gli rifilò una gomitata nello
stomaco, fissandolo con un vago cipiglio.
“Cosa ti prende?” continuò Malfoy di
cattivo umore
Harry si scorse, cercando di analizzare
meglio la scena.
“Non mi sembra una buona idea!!” replicò
Ginny tristemente
“Non abbiamo scelta!! Le nostre famiglie…”
si fermò scrutando interrogativo il volto della ragazza.
Volevano scappare!! Doveva assolutamente fermarli.
Non poteva permettere che Ginny scappasse con Draco Malfoy. Era un errore…un
errore colossale!!!. Col tempo lei si sarebbe sicuramente pentita di quella
scelta. Doveva fermarla, prima che commettesse una sciocchezza, che le avrebbe
rovinato la vita per sempre.
Stava per uscire dal suo nascondiglio, ma
Hermione lo bloccò, trattenendolo per la manica della divisa scolastica.
“Dove credi di andare?” chiese la ragazza
con voce dura
“Dobbiamo fermarli, Hermione!!”
“Fermare…cosa?” domandò la ragazza
aggrottando le sopracciglia
“Vogliono scappare…Hermione!!” esclamò
allarmato
“Harry, ti prego di non saltare a
conclusioni avventate”
“Avventate?” la scrutò sbigottito, come
poteva l’amica non capire la gravità del momento.
“Le nostre famiglie non c’entrano!!”
replicò Ginny irritata
“Davvero? Nelle ultime quattro settimane
abbiamo litigato in continuazione, per mio padre, tuo fratello, tuo padre, mia
madre, per Potter, per quella pazza che ti segue come un cane, per i tuoi amici,
per la mezzosangue, per Potter”
“Lo hai gia detto”
“Cosa?”
“Per Potter…l’hai detto due volte!!” ripeté
la ragazza imperturbabile
“Infatti Potter, rientra sempre nelle
nostre liti” fece lui di rimando
“Ok!! Per favore, Draco, cerchiamo di
essere costruttivi!!”
“Stai cercando di farmi arrabbiare?!”
“No…sto cercando di capire perché non
dovremmo più vederci”
Quelle parole risuonarono come campane a
festa nella testa di Harry.
“Ora possiamo andare?” bisbigliò Hermione
Harry fece un segno di dissenso con il
capo. Hermione volse gli occhi al cielo allargando le braccia. Probabilmente
aveva compreso che qualsiasi cosa avesse detto o fatto non avrebbe convinto
Harry.
“Io non posso essere diverso da quel che
sono” cominciò il giovane Serpeverde cercando di recuperare calma e sangue
freddo “Io non sopporto i babbani e i babbanofili. Non m’interessa
assolutamente nulla di quello che Tu-Sai-Chi farà ai mezzosangue. E’ chiaro!!
Inoltre credo non ci sia nulla di male nel fare qualche stupido scherzo ai
babbani. E’ divertente!! E credo che il lavoro di tuo padre sia inutile…perché
credi che sia un pezzente?”
“Mio padre non è un pezzente…E ti ricordo
che lui è un impiegato del ministero della magia!!” esclamò lei chiaramente
infastidita
“A chi vuoi che interessi di tutelare i
babbani…se interessasse a qualcuno tuo padre sarebbe ricco!!”
“Oh certo, invece tuo padre che è un
Mangiamorte fuggiasco è proprio un esempio da imitare!!”
“E pensare che poco prima si stavano
baciando” pensò Harry divertito
“Bene, ora che ci siamo insultati, ti
risulta più chiaro del perché è meglio stare lontani”
La ragazza lo fissò pensierosa.
“Ginny, tu mi piaci!! Ma non mi piace tutto
il resto. Io detesto i tuoi amici, almeno quanto loro detestano me!!”
“Perlomeno i miei amici sanno parlare. Tyger
e Goyle grugniscono!!”
“Loro non sono miei amici…sono i miei
sottoposti!!”
“Tuo padre ha cercato di comprarti degli
amici con delle scope…vedo che non c’è riuscito!!”
“Vorrei farti notare che stiamo litigando
di nuovo!!” sentenziò Malfoy freddamente
Lei chinò il capo.
“Forse hai ragione, ma…io non posso essermi
innamorata di una persona cattiva…io so che tu non lo sei”
Draco Malfoy sorrideva
“Io non sono cattivo…non mi piace andare in
giro ad uccidere babbani e mezzosangue” esclamò divertito “Mi piace stuzzicare
Potter e tuo fratello, ma non farei mai loro del male, almeno non
intenzionalmente!! Solo che, non sono buono. Non sono un eroe e non ci tengo
assolutamente a diventarlo”
“Ma…”
Il ragazzo la interruppe, intuendo il filo
del suo discorso affermò “Vi ho salvato per cercare di salvare me stesso!! Non
avrei mai sacrificato la mia vita per salvare quel Potter”
“Cosa stai cercando di dire?!?!”
“Sto cercando di dirti che, io non credo
che Paciock sia un eroe, ma uno stupido!! Tutti lo hanno acclamato come un
esempio, per aver salvato Potter e per aver permesso che il libro fosse
sigillato. Ma, io penso che avrebbe dovuto restarsene buono…non erano affari
suoi, erano fatti di Potter”
Come poteva parlare di Neville in quel
modo!!
“Io, invece, credo che Neville sia un eroe!!
E poi se non sbaglio ha salvato anche te!!! E tu eri al suo funerale, non erano
molti i Serpeverde” affermò lei risoluta
“Se non ci fossero gli stupidi, i furbi non
potrebbero sopravvivere” sentenziò il ragazzo ironico
Lei rimase silenziosa a scrutarlo
“Capisci cosa intendevo, ora” aggiunse
freddamente “Noi abbiamo un modo di vedere le cose, totalmente antitetico. Non
possiamo stare insieme, per quanto lo si possa volere, ci farebbe solo male.
Perché…” deglutì, come se ciò che stava per dire fosse difficile da riferire.
Si voltò per vedere se qualcuno stesse origliando; istintivamente Harry si
nascose meglio “perché mi fa star male litigare con te!! Torno nella mia stanza
a pezzi dopo i nostri appuntamenti!! Non riesco a dormire. E nonostante questo non
vedo l’ora di rivederti!! Credo che non sia giusto…per nessuno dei due!! E
penso che la cosa migliore sia troncare questa cosa finché siamo in tempo!! Io
ho già preso la mia decisione”
“Ti piaccio? Draco”
“No, Ginny, ho solo parlato al vento fino
ad ora!!” trasalì il ragazzo
“Per favore, rispondimi!!” incitò la
giovane strega risoluta
“Certo che mi piaci!!” esclamò il ragazzo
rosso in volto
“Perché?”
“Cosa?” disse Malfoy stupito
“Perché ti piaccio? Credo sia una domanda
semplice”
Il ragazzo si avvicinò e le carezzò la
guancia destra col la mano sinistra
“Perché sei bella” disse dolcemente “Perché
sei una persona stupenda. Perché sei forte, determinata e cocciuta. Sei
intelligente e dolce. Ginny, se restassi accanto a me soffriresti e basta”
“Allora, è finita!!”
“Finita è una parola grossa” appoggiò le
sue labbra su quelle della ragazza
“Nemici come prima?” esclamò Ginny serena
“Diciamo pure…nemici speciali!!”
Il ragazzo si voltò. Mentre si allontanava,
arrestò i suoi passi e voltandosi disse, richiamando l’attenzione della ragazza
che aveva quasi voltato l’angolo
“Ehi!! Weasley. Grazie per aver pianto per
me!!”
“Figurati, Malfoy!!”
Si allontanarono.
Harry restò perplesso da quanto era
accaduto…non ci aveva capito praticamente niente!! Ginny e Malfoy erano
innamorati, o almeno così pareva. Eppure avevano deciso di stare lontano eppure
nessuno dei due sembrava particolarmente dispiaciuto!!
Si grattò la testa stizzosamente.
“Bah!! Meglio così!!” sbottò sollevato
Ma voltandosi verso Hermione, notò che la
ragazza era pensierosa e muta.
“Cosa c’è?” chiese preoccupato
“Harry; Credi che io debba aspettare ancora
molto?”
Il giovane Grifondoro non riuscì a proferir
parola.
“Malfoy e Ginny ci hanno provato,
nonostante le evidenti differenze. Qual è il nostro problema? Perché sembri
fuggire l’argomento?”
“Mi piaci, Hermione. Solo che non so cosa
si fa in questi casi…non sono molto esperto!!! Mi ero anche preparato un
discorsetto, ma poi, quando ti ho visto, non ricordavo più niente!!” rispose
Harry amareggiato
La ragazza sorrise
“Harry tu mi piaci moltissimo!! Non è
necessario che ti prepari discorsetti…mi basta che tu sia te stesso, le
cose non devono cambiare solo perché stiamo insieme. Tu sei il mio migliore
amico e questo non deve cambiare!!”
“Stiamo insieme!!” pensò sollevato e contento
Non era stato difficile. Ma forse ora
Hermione si aspettava che lui la baciasse. Soprattutto dopo che avevano
assistito al bacio tra Ginny e Malfoy. Non voleva assolutamente sfigurare!!! Non avrebbe perso Hermione per la sua timidezza e la sua eterna indecisione; non avrebbe commesso due volte lo stesso errore!!
“Le cose non cambieranno” affermò Harry
sicuro “Potranno solo migliorare”
Accostò le sue labbra a quelle della
ragazza.
***
Anche quell’anno la scuola era finita.
Harry, stava infilando le ultime cose nel grosso
baule. Erano rimasti solo due oggetti addossati al comodino, accanto al letto a
baldacchino: la Mimbus Mimbletonia, riposta all’interno di un vasetto, le cui
pustole pulsavano, la rendevano simile ad un organo putrescente; e il Necronomicon.
Ripose il vasetto nel baule. Quando afferrò
il libro lo fissò tristemente. Il tomo, dopo che Harry lo aveva sigillato,
aveva cambiato completamente fisionomia. Il volto che vi era inciso aveva
lasciato spazio all’immagine del sigillo…il talismano regalato dai membri
dell’ES per il suo compleanno. Un sigillo rosso, coniato col sangue di Neville
e con le lacrime di Harry. Era raccapricciante a dirsi, ma tutto ciò per Harry
era carico d’amore. In tutte le sue forme più sublimi.
Perché lo aveva conservato?
Se l’era chiesto spesso, nell’ultimo mese,
quando spesso si scorgeva a fissarlo malinconico!!! Forse per ricordare l’Elfo
dei Boschi, che aveva sacrificato tutta la sua esistenza al servizio di un Dio,
troppo perfetto per essere in grado di amare l’imperfezione. Forse per
ricordare il sacrificio di un amico, troppo buono per lasciare che il mondo
soccombesse per un atto di viltà. Forse per conservare l’ultimo anello di
congiunzione fra il mondo della magia e il mondo dei babbani. Chissà, forse
solo per ricordare l’ennesima avventura. Con quest’ultimo pensiero ripose il
libro nel baule e lo richiuse; lasciandosi alle spalle tutto ciò che di bello e
di brutto era accaduto durante il suo sesto anno ad Hogwarts.
Poche ore più tardi era insieme ai suoi
amici in un vagone del treno,
che li avrebbe riportati a Londra. Erano stipati all’interno dello
scompartimento alla meno peggio. Edvige, Grattastinchi e il piccolo Leo erano
molto agitati, succedeva sempre durante i lunghi viaggi.
Quando la porta scorrevole si aprì il cuore
di Harry sussultò…forse in cuor suo sperava di rivedere Neville. Erano Ron e
Hermione. I ragazzi ritornavano da un’estenuante riunione di prefetti.
Furono tutti molto silenziosi durante il
viaggio…Luna e Hermione leggevano. Harry e Ron giocavano a scacchi magici,
mentre Ginny osservava il panorama attraverso i finestroni del treno. Harry per
la prima volta, dopo sei anni non vedeva l’ora che il viaggio terminasse.
Udirono la voce di Malfoy, mentre, approfittando del suo ruolo di prefetto,
canzonava qualche giovanissimo sventurato.
Certe cose non sarebbero mai cambiate!!
Sul volto di Ginny era stampato un
malinconico sorriso. Harry intuiva che la voce di Malfoy richiamava dolci e
amari ricordi alla mente della ragazza. L’argomento Draco/Ginny non fu più
ripreso. Hermione era riuscita a convincerlo che Ginny era sufficiente grande
da decidere per la sua vita. Magari insistere avrebbe potuto essere deleterio e
lei avrebbe potuto incapricciarsi ancora di più. Harry detestava Draco Malfoy,
soprattutto dopo il suo tradimento!! Ma di una cosa era sicuro, che il giovane
Mangiamorte non avrebbe mai fatto del male a Ginny. Draco Malfoy era davvero
innamorato di Ginny Weasley…chissà per quale miracolo!! Inoltre si era
dimostrato sufficientemente maturo da interrompere una relazione che sarebbe
stata disastrosa per entrambi…soprattutto per lei!!
Hermione fece più volte il gesto di alzarsi,
ma Harry la trattenne energicamente afferrandole la mano. Rimasero così per
qualche minuto, poi Hermione allontanò la mano!!! Erano molto
imbarazzati…ancora non riuscivano ad abituarsi agli sguardi curiosi e divertiti
degli amici; e poi Harry pensava che ostentare troppa sdolcinatezza, sarebbe
stato indelicato nei confronti di Ron.
Sentiva di essere molto innamorato di
Hermione. Tutte le volte che gli sfiorava le mani o la baciava, sentiva il suo
corpo tremare e il suo cuore palpitare all’impazzata, ma qualche volta sentiva
la sua anima lacerarsi in due parti. Sicuramente per la ragazza era lo stesso,
anche se non si erano mai confessati l’imbarazzo che provavano entrambi, quando
Ron gli era accanto.
Ron da canto suo si era sempre comportato
come se la nuova situazione non lo scalfisse affatto. Harry sapeva che non era
così e in cuor suo, aveva ringraziato molte volte l’amico per la maturità
dimostrata!!
Giunsero alla stazione. Tutti i membri
dell’Ordine, proprio come l’anno prima, lo accompagnarono al binario 9e ¾. I
Dursley lo attendevano.
Quando zio Vernon vide la stessa folla
dell’anno prima, così stranamente abbigliata, si avvicinò con circospezione.
“Grazie per aver aiutato Petunia, ragazzo”
farfugliò il pesante uomo
Harry, rimase per qualche istante
pensieroso…sicuramente zia Petunia non gli aveva raccontato tutto l’accaduto.
Se avesse saputo la verità, zio Vernon lo avrebbe inseguito per tutta la stazione
di Londra…figurarsi ringraziarlo!!
Mentre zio Vernon poggiava il baule e la
gabbia di Edvige sul carrello dei bagagli, il giovane Grifondoro si avvicinò a
Lupin e al professor Moody per ringraziarli. Tonks stava parlando con Hermione.
Il signor Weasley si era avvicinato a zio Vernon che cominciò a grugnire
”Andiamo ragazzo, Petunia ci aspetta in
macchina!!”
Harry dal tono dello zio aveva chiaramente
intuito che era finito il momento dei saluti. Vide Tonks spingere Hermione
nella sua direzione. I membri dell’Ordine prontamente incitati dalla giovane e
rossa Auror si allontanarono per lasciarli qualche minuto da soli.
“Allora, ci vediamo?” cominciò Harry imbarazzato.
“Si. Forse se Silente lo permetterà,
potremmo passare un po’ di tempo insieme quest’estate!!” propose la ragazza
dubbiosa
“Ti scriverò tutti i giorni e tu sei
babbana, magari possiamo anche telefonarci?”
“Si; mi sembra una buon’idea!!” replicò
Hermione entusiasta
“Mi mancherai tantissimo”
Hermione gli saltò al collo sorridente.
Harry la strinse forte.
“DEVO LASCIARTI QUI!!” urlò zio Vernon
irritato
Hermione si staccò dal ragazzo e lo fissò.
Harry avrebbe voluto rimanere ancora un po’ con lei. Le scoccò un rapido bacio
sulle labbra.
“Ti voglio bene, Hermione”
“Anch’io ti voglio bene, Harry. A
prestissimo”
Si allontanò. Harry seguì zio Vernon verso
la macchina.
Mentre lo zio riponeva il baule nel
bagagliaio, il ragazzo entrò in auto.
“Perché non hai detto nulla a zio Vernon?”
sussurrò appena
“Perché Vernon non avrebbe capito…tu devi
rimanere in casa mia, per essere protetto dal mio sangue, finché quell’uomo non
sarà sconfitto!!” poi la donna aggiunse risoluta “Devi uccidere quel mostro.
Devi vendicare mia sorella!!”
Harry rimase sbigottito!! Forse il terrore
che la donna aveva provato durante la sua prigionia, aveva riaperto vecchie
ferite.
“Perché non hai voluto che Silente
cancellasse la tua memoria?!?!”
“Per…”
Proprio mentre la donna stava per
rispondere alla domanda del nipote, zio Vernon aprì la portiera
dell’automobile.
“Niente stranezze, ragazzo!!” esclamò mettendo
in moto l’auto.
Oscar cominciò a gracidare!!
NdA: E’ FINITA!!! Non ci posso
credere…sono arrivata fino alla fine!!! E’ venuto lunghissimo…
Spero di non avervi annoiato troppo e soprattutto spero che
il finale non vi abbia deluso. Ribadisco il concetto: il finale è la cosa più
difficile da scrivere…spero di non aver lasciato nulla in sospeso!!!
Ho introdotto la scena di Ginny e Draco, per rendere un po’ più
leggero il capitolo…che altrimenti sarebbe stato da suicidio!!! Forse questa volta
ho un po’ esagerato con la drammaticità, ma la morte di Neville mi ha molto turbata!!
E' ovvio che la coppia di questa ffic è H/Hr...che batte H/G 13 a 6 (alcuni si sono astenuti o hanno votato per altre coppie!!), questo per amor di precisione e per correttezza nei confronti delle persone che hanno votato!!!
Non credo che continuerò la storia…ma amo i finali aperti, per cui
ho concluso con un interrogativo!!!
Alla prossima, sperando di ritrovarvi tutti…un abbraccio immenso
BUONA PASQUA A TUTTI
Lella