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Autore: Black_cat_is_lucky    13/06/2016    2 recensioni
Il passato di Natasha Romanoff come me lo sono immaginato io. Sinceramente, non siete nemmeno un pò curiosi di sapere come è diventata la Vedova Nera? Beh, io si, e in questa storia lo scoprirete. Enjoy it ^^
P.S. Adesso metto rating verde, ma mi sa che fra un pò di capitoli dovrò alzarlo a giallo o arancione
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LEGGETE L'ANGOLO NOTE, vi servirà...
4- Capodanno pt. 2
 
Come detto in precedenza Aleksandra Romanova era una maga dei fornelli, quindi nessuno si stupì quando Kostas e Natalia quasi sfondarono la porta d’ingresso per poi dirigersi in cucina senza nemmeno togliersi il cappotto e i guanti. Luka e Nikolaj, dopo aver appeso le giacche, svoltarono invece in salotto, dove trovarono i loro genitori che chiacchieravano amabilmente con la loro zia Alla e la loro cugina Galina.
< Ragazzi! > li accolse quest’ultima con un sorriso < Come state? È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che siete venuti a trovarci! >
Nel mentre che anche Kostas e Natalia entravano in salotto, Galina si rivolse a Luka sottovoce e con tono furbetto < Allora, com’è andata a finire con quella Ivanna che mi dicevi? > Luka arrossì e rispose < Niente che ti possa interessare Galja*! E potresti smetterla con questa storia! > Bisogna infatti sapere che Galina aveva preso stranamente a cuore la situazione sentimentale del cugino e cercava ormai da un po’ di anni di trovargli una fidanzata (come del resto stavano facendo Luka e Kostas cercando di mettere insieme Marija e Nikolaj).
< Galja! > esclamò Natalia saltandole in braccio < Siamo stati a San Pietroburgo oggi e abbiamo anche incontrato Masha. Te la ricordi Masha? E poi abbiamo anche fatto la spesa per Mamochka e siamo andati al Palazzo D’Inverno e abbiamo anche fatto un giro in barca sul Neva! > Galja sorrise alla cuginetta e rispose < Allora avete avuto proprio una bella giornata! >
< Già! > s’intromise Kostas < Però io ho fame. Possiamo parlarne dopo?! > Detto e fatto. In breve si erano tutti seduti attorno alla tavolata e Aleksandra e sua sorella Alla avevano servito le pietanze: c’erano seliodka pod shuboy come antipasto, manti come primo e come contorno c’era la olivier mentre come dolce c’era il chak chak. In sostanza una cena buonissima!
< E ora, per finire. > aveva detto Aleksandra spegnendo la luce < S dnem roždenija tebja¹, Natasha! > mentre Galina portava una torta con cinque candeline accese. Natalia sgranò gli occhi e spalancò la bocca eccitatissima dalla prospettiva dei regali.
< S dnem roždenija tebja! > ripeterono in coro tutti gli altri sorridendo per poi intonare una canzoncina di buon compleanno. Aleksandra riaccese le luci e Galina piazzò la torta sotto il naso della cugina < Soffia e poi esprimi un desiderio! > le sussurrò all’orecchio. Natalia annuì e guardò concentrata le candeline per poi gonfiare le guancie e soffiare forte spegnendole. Dopodiché chiuse gli occhi per qualche secondo < Fatto! > disse poi.
Per un po’ di tempo stettero tutti a ridere e scherzare fino a che la voce di Natalia non ruppe il silenzio < E i regali? > chiese lamentosamente. Per qualche secondo ci fu il silenzio, ma poi Kostas si mise a ridere e nessuno fu in grado di non seguirlo. < Tranquilla, Tasha. > le disse Nikolaj asciugandosi una lacrima < Ora arrivano anche quelli. Anzi, lascia che ti dia già il mio! > aggiunse poi mostrando il braccio che aveva fino ad allora tenuto dietro la schiena e che reggeva una pacchetto. Natalia lo afferrò entusiasta e si accinse a scartarlo, rivelando un abito rosso pieno di brillantini. < E’ bellissimo! Grazie Kolja! > strillò la bambina.
< E’ un abito da principessa. > le sorrise lui < Così sei già pronta per quando trovi il tuo principe. Ok? >
< Ok! >
< Mi ha aiutato Masha a sceglierlo. Io non avevo idee. Questo regalo è anche da parte sua. >
< Allora domani la ringrazio anche lei! > rispose Natalia con un sorriso a trentadue denti in volto. Vennero poi anche gli altri regali: i genitori le avevano regalato un sarafan nuovo che lei era corsa subito ad indossare, la zia Alla e Galina le avevano regalato una casa delle bambole e Luka un’album con dentro dei disegni che ritraevano lei; ma il regalo che più le era piaciuto era sicuramente quello di Kostas: un orsacchiotto di peluche.
< Si chiama Ivan! > aveva decretato Natalia stringendolo al petto < Ma voi lo potete chiamare Vanja**! >
Fu allora che sentirono l’urlo.
Tutti si bloccarono e Alian fece loro segno di rimanere in silenzio < Restate qua, vado a vedere che succede. > disse socchiudendo l’uscio e scivolando fuori nella fredda notte russa.
< Mamma. > aveva chiesto Natalia dopo un po’ < Che sta succedendo? Quando torna Papa? >
Aleksandra l’aveva ignorato e aveva ordinato loro < Nikolaj, porta tua sorella e i tuoi fratelli in cantina. Restateci finché non veniamo a chiamarvi noi! >
< Ma voi… > provò a protestare il ragazzo. < Ora! > replicò la madre. Nikolaj la guardò un’ultima volta e trascinò i fratelli giù per le scale della cantina.
< Alla, Galina, buona fortuna. > aggiunse poi la donna.
 
< Kolja ho paura! > esclamò Natalia con le lacrime agli occhi mentre stringeva l’orsacchiotto così forte da farsi male alle braccia. Nikolaj guardò i fratelli rannicchiati contro di lui uno a uno: Luka aveva lo sguardo fisso e stringeva i pugni tanto che le nocche erano bianche, Kostas gli teneva una mano e con l’altra stringeva quella di Natalia, ma aveva lo sguardo perso e terrorizzato, Natalia aveva gli occhi lucidi e lo guardava come se potesse far improvvisamente smettere tutto ciò. Dall’esterno si sentivano spari e urla e c’era un forte odore di fumo.
< Vado a cercare papa. > disse alzandosi in piedi di scatto mentre un brutto presentimento gli attraversava la mente < Restate qua, torno subito. > disse andando verso la seconda porta della cantina che dava sul cortile. Prima che l’anta si richiudesse dietro di lui Luka sgattaiolò dietro al fratello seguito dalle urla terrorizzate dei fratellini.
< Kostja! > Natalia era ormai prossima alle lacrime < Non vai anche tu, vero? Tu resti, vero? > Kostas l’aveva guardata e aveva annuito per poi abbracciarla stretta e aggiungere < Ma tu non devi piangere, me lo prometti? Ora hai cinque anni, sei una bambina grande e le bambine grandi non piangono. Va bene? > Erano nella stessa posizione da pochi minuti quando sentirono la porta d’ingresso che veniva sbattuta, e diverse urla. Poi un suono ovattato e il silenzio. Un attimo dopo la porta della cantina si era aperta. < Nascondiamoci, presto! > le aveva sussurrato Kostas guidandola velocemente sotto le scale, nel buio. Poco dopo dei passi erano scesi giù verso di loro. Kostas e Natalia avevano smesso di respirare per la paura. Davanti ai loro volti passò un piede e poi un altro, mentre la figura di un uomo si delineava dinnanzi a loro. Kostas fece segno alla sorella di seguirlo e, mentre l’uomo dava ancora loro le spalle, salirono velocemente verso il corridoio dei cappotti.
Natalia quasi andò a sbattere contro Kostas che si era fermato di botto < Non guardare! Fidati Nata, è meglio se non guardi. Chiudi gli occhi. > In quel modo Kostas la condusse fuori e le impedì la vista dei corpi immobili e zuppi di sangue della madre, della zia e della cugina. Quello che c’era fuori era ancora peggio.
Numerose case stavano bruciando, le persone, chi ancora poteva farlo, cercavano di scappare venendo poi uccise da un colpo di pistola alla nuca. Alcuni erano bloccati sotto le macerie roventi delle abitazioni e urlavano e i bambini. I bambini erano tutti ammucchiati, cadaverini identici senza più una voce. Le bambine, vide Kostas, non c’erano. All’improvviso Natalia urlò. Kostas volse lo sguardo nella stessa direzione di quello della sorella e vide Luka. Solo che non era più Luka. E Nikolaj e Masha stavano venendo verso di loro lasciandolo in dietro. E anche loro non erano più Nikolaj e Masha: Nikolaj si appoggiava a Marija e procedeva a balzi, senza una gamba, staccata di netto dal crollo di un tetto, mentre Marija era coperta di sangue sulla parte destra dello stomaco. Di colpo Kostas si trovò a rotolare a terra mentre un forte dolore gli tolse il fiato. Riuscendo nell’intento di girarsi Kostas vide Natalia divincolarsi tra le braccia dell’uomo della cantina. < Kolja! > la sentì gridare < Aiutami! Kolja! Kolja! > tenendola solo con un braccio l’uomo sparò un colpo in fronte a Nikolaj che si era precipitato lì assieme a Masha. Un colpo identico toccò in sorte anche alla ragazza. Nessuno dei due si rialzò da terra e Kostas si sentì morire quando anche da natalia non venne più un suono. Era debole, non riusciva a tenere gli occhi aperti, ma vide abbastanza da vedere l’uomo portare la sorella verso un camion dove notò altre bambine. < Na... Ta… Sha... > riuscì a sibilare tendendo un braccio verso la sorella < Nat... > Kostas vide tutto nero e chiuse gli occhi.

 
* Galja: vezzeggiativo di Galina
** Vanja. Vezzeggiativo di Ivan
1- S dnem roždenija tebja (С днем рождения тебя!): vuol dire più o meno tanti auguri a te
 
ANGOLO DEL GATTO:
Buonsalve a voi, gente che ancora legge questa storia. Ho scritto questo capitolo oggi (è per questo che ho postato in ritardo) mentre guardavo Tarzan e ascoltavo canzoni e colonne sonore Disney, Pixar e Dreamworks, quindi non mi ritengo responsabile della schifezza che ne è derivata. Questo capitolo, poi non avevo idea di come scriverlo: in testa tutto chiaro con i giusti legami logici, su carta...
Comunque, spero che a voi piaccia più che a me (l’ho scritto oggi perché l’ispirazione mi ha abbandonata per tutta la settimana, sniff...) e aggiungo anche che è ora delle info ^^:
1- Il menù di capodanno, la Olivier è l’insalata russa, e credo che questo dica tutto (no, in realtà non dice niente, ma l’ispirazione ha abbandonato pure l’angolo note), ma comunque eccovi qua il link da cui ho preso: http://www.thelostavocado.com/cucina-russa-i-piatti-di-capodanno/
 Ok, questa era l’unica cosa degna di nota. O meglio, l’unica che ho visto io XD
P.S. Ringrazio inoltre Agent 17 che l'ha messa tra le preferite e Blakee che l'ha messa tra le seguite e mi ha pure aggiunto tra gli autori preferiti (grazie, chiunquetusia <3 ti lovvo per questo!). Mi congratulo inoltre per la perseveranza di tutti coloro che continuano a seguire questa mia storia come la Ale (_Alessia_C95), harrysunicorn, Eclisse Lunare e Chess_Killer. Sul serio, grazie ragazzi, mi rendete felice! <3 Quindi ora vi saluto e vi dico anche che il prossimo capitolo sarà su EFP lunedì 20/06.
 
CHAOSS
Blacky ^^
 
   
 
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