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Autore: marikasbrengo    13/06/2016    1 recensioni
Arizona, è una ragazza normale che vive la sua vita cercando di sopravvivere, anche grazie alle sue due inseparabili amiche.
Callie, una ragazza che ritorna nella sua vecchia città e con un passato non facile.
Cosa accomunerà queste due ragazze? Stesso sogno? Stesse amicizie? O c'è qualcosa di più profondo?
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Cristina Yang, Meredith Grey, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Callie rimase li immobile, la vedeva andare via e non aveva neanche il coraggio di muoversi per cercare di fermarla, forse avrebbe
dovuto dargli la possibilità di spiegare, ma spiegare cosa poi? Alla fine tutto quello che le aveva detto era la pura verità e come al
solito, Arizona ha preferito scappare invece che affrontare la situazione
“Callie, cos’è successo?” la voce di Meredith risuonò alla sue spalle
La mora si voltò con le lacrime agli occhi “è finita..”
“Cosa?” urlò Cristina spalancando gli occhi
“Mi ha detto di uscire dalla sua vita guardandomi dritta negli occhi”
Meredith si avvicinò e l’abbracciò “Callie, non è così, è solo che lei oggi..”
“No Mer” la interruppe la mora “vuole che io esca dalla sua vita? Lo farò.”
E dopo aver detto ciò si voltò di spalle e iniziò a camminare verso casa sua. Arizona era consapevole di aver esagerato con le
parole, ma Callie non faceva altro che continuare ad andarle contro, non le dava neanche il tempo di aprire bocca per cercare di
spiegarle come stessero realmente le cose e adesso si ritrovava sola nel suo letto a pensare a tutte le orribili parole che le aveva
urlato contro duarante tutta la giornata, non le pensava quelle cose, anzi in realtà pensa tutto il contrario, avrebbe voluto
spiegarle, se solo glielo avesse permesso, che non era colpa sua, ma quel giorno, quel giorno se avesse potuto lo avrebbe
cancellato per sempre, era passato un anno esatto da quando la sua famiglia l’aveva lasciata e lentamente era riuscita ad andare
avanti, anche grazie a Callie, soprattutto grazie a lei, gli aveva completamente rubato il cuore, era riuscita a rompere quel muro
che aveva alzato di fronte a lei, c’era riuscita essendo semplicemente se stessa e non meritava tutte quelle parole, cosi senza
pensarci due volte si alzò dal letto, indossò la prima cosa che le capitò davanti e corse da lei. Non appeno arrivò vicino al suo
appartamento la vide ferma davanti alla sua porta e non appena vide che stava per entrare, senza pensarci due volte la spinse
con il suo corpo in casa facendole sbattere la schiena contro il muro freddo, spostò le mani lungo i suoi fianchi e senza darle
neanche il tempo di parlare, unì le loro labbra in un bacio
“No, vat..vattene” urlò Callie spingendola via con la mano, in quel momento le faceva paura
“No” urlò
Arizona ricominciò a baciarla, questa volta più dolcemente, la mora iniziò a tirarle pugni sulle braccia, a morderle le labbra con
forza, ma nulla, la bionda continuava a fare quello che aveva iniziato poco prima
“Ari…lasc-iami”
La latina iniziò a piangere, Arizona le prese i polsi e li bloccò sopra la sua testa, entrambe avevano il respiro pesante
“Ho detto di no” sussurrò dolcemente questa volta
Intorno a loro regnava il silenzio, l’unico rumore erano i singhiozzi di Callie, che alzò il viso per incontrare lo sguardo della ragazza
di fronte a lei
“Hai detto che non mi sopporti, mi hai detto di uscire dalla tua vita” riuscì a malappena a dire la mora
“Lo so”
“Ti odio” rispose ricominciando a piangere
“Lo so” ripetè Arizona con voce triste consapevole delle parole che aveva detto
“E se lo sai perché ti ostini ancora a venirmi dietro? Dimmelo, perché credimi non ne posso più”
Callie si accasciò a terra, seguita subito dalla bionda che si inginocchiò davanti a lei
“Perché ti amo”
La mora alzò di colpo lo sguardo, notò i suoi occhi rossi per le lacrime e le sue labbra gonfie a causa dei morsi di poco prima “Tu cosa?”
“Ti amo” ripetè di nuovo Arizona
Callie non rispose, si limitò a guardarla per qualche minuto “Arizona io…”
“No aspetta, ti prego, dammi solo la possibilità di spiegarti e poi deciderai comecomportarti di conseguenza”
“Va bene, parla” nonostante tutte le parole che le aveva urlato contro non riusciva a vederla cosi
“Ricordi tempo fa? Quando ti raccontai della mia famiglia e ti dissi che tutto successe la settimana di Natale?”
“Si, lo ricordo”
“Bene, quel giorno era oggi, avrei dovuto dirtelo invece di comportarmi cosi, lo so…non so che mi è preso, è solo che mi
mancano, mi mancano ogni giorno di più, ogni giorno vedo quelle ragazze felici insieme alla propria famiglia ed io…io non ho
nessuno, non avrò nessuno il giorno del mio diploma, non avrò un padre che mi accompagnerà all’altare il giorno del mio
matrimonio o un fratello che mi faccia da testimone, non avrò mia madre accanto il giorno in cui anche io proverò quella gioia di
diventare mamma, non avrò tutte questo solo perché, quel giorno, quell’uomo decise di ubriacarsi e poi mettersi alla guida” il
volto delle due donne era completamente ricoperto di lacrime “poi ti dissi, che in mezzo a tutto questo, c’era una cosa che mi
rendeva davvero felice, ed eri tu, ed è ancora cosi, ho capito di essermi innamorata di te su quella ruota panoramica e avevo
paura, paura perché non ho mai avuto niente di reale nella mia vita, ma tu eri li, ed eri reale..poi ho capito che è colpa mia se non
riesco ad avere nulla, è colpa del mio carattere, avrei potuto fare di più quel giorno per salvare con mio fratello e non ce l’ho
fatta, avrei potuto fare di più con te ma non l’ho fatto e ti ho persa”
“Non mi hai persa Arizona” aggiunse subito Callie
“Non voglio che tu mi dica questo solo perché ti dispiace vedermi cosi, per questo ti chiedo, scegli da che parte stare, resta con
me oppure lasciami andare”
“Non mi hai persa, ho sbagliato anche io non è solo colpa tua, tu avevi i tuoi problemi io…io avevo solo la mia solita paura ad
impegnarmi, odio vederti piangere e quando stai cosi male a causa mia mi sento uno schifo, perché io amo vederti ridere, amo
vederti felice, amo scherzare con te, amo i tuoi abbracci e perdonami se ci ho messo cosi tanto tempo per capirlo, non a capire
che ti amavo perché quello beh, l’ho sempre saputo, ma a capire che meritavi di più di qualcuno pronto a scappare perché aveva
paura, ma grazie a te ho capito che non bisogna fare della paura un limite, ricordi questa frase? Ma nonostante questo non è
facile vivere con la costante paura che un giorno tu possa trovare qualcuno migliore di me, nessuno sceglie di chi innamorarsi e
tu ti sei innamorata di una come me, con mille problemi e mille paranoie, che forse non risolverò mai, ma non mi importa se ho
te al mio fianco perché ti amo”
“Mi ami?” disse Arizona con un lieve sorriso
“Si, ti amo, e sono pronta ad urlarlo al mondo intero, però oggi, mi hai fatto male, davvero, quindi ho bisogno di stare sola per
capire se sono davvero pronta ad affrontare tutto questo perciò ti prego, prendi le tue cose che hai lasciato qui, perché sennò mi
distrarrebbero troppo e va via”
Arizona alzò lo sguardo puntandolo dritto negli occhi della mora, si alzò in piedi ma invece di andare via si piegò e la prese in
braccio modi sposa
“Che stai facendo? Chiese confusa la latina
“Mi hai detto di prendere ciò che è mio ed è quello che sto facendo”
Iniziarono a baciarsi con passione e si diressero subito verso la camera da letto, Arizona spostò le sue mani sotto la maglia di
Callie sfiorandole la schiena nuda
“Ti voglio” le sussurrò all’orecchio la latina
“Sei sicura? È la tua prima vol-“ La bionda venne interrotta dalle labbra della sua ragazza che si posarono violentemente sulle sue
Arizona le sfilò la maglietta e lentamente scese verso il basso passando con la punta della lingua lungo tutto il corpo di Callie fino
a raggiungere l’ombellico, quest’ultima si lasciò scappare un gemito quando si rese conto che quel contatto terminò, si scambiarono uno sguardo prima che la bionda le sfilasse via i pantaloni lasciando la ragazza davanti a lei solo in intimo, la osservò
per qualche secondo
“Sei stupenda”
la spogliò completamente e con dolcezza iniziò a massaggiarle i seni e a torturarli a turno lasciando piccoli morsi, risalendo
lentamente verso il collo per poi raggiungere le labbra della mora che oramai era immersa nel piacere, Arizona cominciò a
ripercorrere lo stesso tragitto ma sta volta senza fermarsi, scese ancora più giù, ispirò l’odore della latina prima di iniziare ad
assaggiare la sua intimità
“sei cosi buona Calliope”
quest’ultima gemette in risposta, prima che la bionda inserisse dentro di lei un dito, seguito dopo un po’ da un altro, iniziò a
muoversi lentamente dentro di lei,era la sua prima volta e aveva paura di falre male, continuò i suoi movimenti aumentando
gradualmente la velocità fino a quando Callie non raggiunse il massimo del piacere dopo alcune spinte, non appena Arizona si
spostò per pulire la sua mano dagli umori della mora si ritrovò con la schiena contro il materasso e la latina su di lei
“Devo ricambiare il favore..” le disse sorridendo maliziosamente
   
 
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