Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: belle_delamb    13/06/2016    0 recensioni
-Voglio solo che tu sappia che ti ho sempre amato e che ti amerò per sempre- sussurrò lei, stretta tra le braccia di lui, le lacrime che pungevano per uscire –non importa quello che hai fatto, non mi è mai importato, so che è solo colpa delle incomprensioni, so tutto e capisco, solo che non posso permettermi di ignorare questa storia, ne andrebbe del mio onore e non posso proprio permetterlo-
-Ormai quel che è fatto non può essere cambiato- sussurrò lui.
-Purtroppo lo so e voglio che tu sappia che se questa storia si fosse potuta cambiare avrei rinunciato a ciò che più mi è caro al mondo- sospirò –credimi, fa più male a me che a te- e con un movimento rapido lo pugnalò al cuore, vincendo la resistenza dei muscoli del torace, strenua difesa di un corpo che non vuole arrendersi.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Margaret corse fino a quando le mancò il fiato, ma nemmeno allora si fermò, semplicemente rallentò il passo per non cadere al suolo. Non sarebbe arrivata in tempo, questo in fondo al cuore lo sapeva fin da principio, ma poteva forse non fare un tentativo? Poteva forse non tentare di salvare suo padre? Arrivò nella sala in cui l’aveva lasciato poco prima con il fiatone e il cuore che batteva all’impazzata. Si appoggiò un attimo all’intelaiatura della porta che era spalancata. Due guardie stavano guardando giù dalla finestra, le tende bianche come fantasmi che si gonfiavano.
-Padre- urlò con tutto il fiato che aveva, ma non riuscì a muoversi.
-Milady- disse una delle guardie, accorgendosi di lei e andandole incontro.
-Mi…o pa…pa…dre- balbettò lei, tremante, la testa che improvvisamente le girava terribilmente.
-Mi dispiace- disse solo la guardia e le disse qualcosa su un incidente, su un colpo di vento forse, oppure un mancamento del padre, oppure ancora il fatto che lui si fosse sporto troppo dalla finestra.
-No, no!- urlò lei, fuori di sé –Lo hanno ucciso!-
-Questo non è possibile, milady, nessuno è entrato nella sua stanza, c’ero io di guardia e quando sono entrato non c’era nessuno-
Ma Margaret non ci credeva, non ci avrebbe creduto nemmeno se avesse visto la stanza vuota con i suoi stessi occhi. Ci doveva essere un passaggio segreto, sicuramente, oppure dovevano aver avvelenato il padre che, sentitosi male, aveva aperto la finestra per prendere un po’ d’aria e vi era caduto giù. L’unica cosa che non era possibile era che fosse solo un incidente, quello mai. Chiuse gli occhi e ispirò a fondo, cercando di recuperare la calma. In un momento simile non poteva farsi prendere dal panico, no, non poteva proprio, doveva ragionare con freddezza, trovare una soluzione. Strinse i denti e cercò di combattere la sensazione del corpetto troppo stretto che la soffocava e la vertigine che l’aveva colta.
-Milady- esclamò la guardia –permettetemi di aiutarvi a sedervi-
La fanciulla annuì debolmente e lasciò che la guardia la prendesse delicatamente per il braccio e la conducesse fuori da lì. Ma dov’era Fred? Aveva bisogno di lui.
-Sedetevi qua, milady-
Margaret si lasciò cadere su una poltrona. Improvvisamente sentì una goccia bagnarle la guancia. Si sfiorò nervosamente per asciugarsi e solo in quel momento si accorse che stava piangendo.
-Avete bisogno di qualcosa?- le stava chiedendo la guardia con voce preoccupata.
-No- mormorò lei. Non sapeva nemmeno lei cosa voleva in quel momento, forse solo tornare indietro nel tempo oppure scomparire per riapparire in un altro luogo e in un altro momento. Voleva solamente ritornare a essere la ragazzina vanesia e senza pensieri che era sempre stata e … in quel momento vide lui: il sicario. L’uomo le si avvicinò e le fece un profondo inchino, quindi parlò con quell’odioso accento del Nord.
-Milady, ho saputo della disgrazia e non sapete quanto me ne dispiaccio-
Bugiardo! Ipocrita! Ma Margaret non era una stupida. Fingere, ecco la chiave di tutto. Fingere ora, fingere per salvarsi. –Siete molto gentile- mormorò mentre avrebbe solo voluto avventarsi su di lui e cavargli gli occhi, ma come poteva sapere che anche le guardie non fossero corrotte? No, quel luogo non era più sicuro per lei, doveva fingersi ingenua, doveva far credere a tutti di essere solo una stupida ragazzina. Non che in fondo le risultasse un ruolo così difficile. Loro credevano già che lei fosse così.
-Se posso fare qualcosa per voi, milady- stava dicendo il sicario.
Aveva fatto fin troppo. –Vorrei solamente restare sola- sussurrò lei, una lacrima che le sfuggiva senza che riuscisse a trattenerla. Stava per esplodere. Ma dov’era Fred? Possibile che non ci fosse mai quando serviva? Doveva andarsene di lì, doveva trovare e approfittare della situazione per fuggire.
-Come desiderate, milady- disse l’uomo del Nord e, fatto un inchino, se ne andò.
Finalmente Margaret si sentì nuovamente capace di respirare liberamente, come se un insopportabile peso le fosse stato tolto dal petto. Si alzò e s’incamminò, traballante, verso la sala grande, alla ricerca di Fred. Era già certa che non lo avrebbe trovato e invece lui era lì, di fronte a lei, simile a un cavaliere errante.
- Fred – lo chiamò con voce tremula.
Lui si voltò e la fissò un attimo interdetto, prima di raggiungerla. – Margot, cosa … -
-Mio padre è morto- mormorò –e io sarò la prossima, ti prego portami via di qua, voglio andarmene-
Il ragazzo lanciò una veloce occhiata intorno a sé, quindi la prese per le spalle e la portò fuori dalla stanza affollata. –Non dobbiamo farci sentire- le sussurrò.
Aveva ragione, ma Margaret sentiva così tanto dolore nel petto e così tanta rabbia, una rabbia tale che avrebbe voluto prendere un pugnale e farsi giustizia da sé. Non poteva farlo purtroppo. –Promettimi che mi porterai via di qua-
-Te lo prometto, ma non adesso- lanciò un altro sguardo furtivo intorno –questa notte- e promise.
E Margaret non poté che credergli.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: belle_delamb