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Autore: JinTatsumoto    14/06/2016    1 recensioni
Storia ambientata in un mondo alternativo in cui Nick non avendo con se i mirtilli non riesce a trovare un soluzione e viene colpito dal siero di Bellwether.
Se siete curiosi di sapere come si svolgerà questa fan fiction verrà aggiornata una volta ogni settimana/due settimane
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Furry
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Si ritorna in azione!
Erano le 5:30 e la sveglia era appena suonata, mi alzai e mi preparai in poco tempo, mi guardai allo specchio e lucidai il distintivo, fremevo solo al pensiero di poter ritornare al lavoro dei miei sogni, presi le chiavi e usci di fretta dal mio appartamento.
Arrivai alla PDZ e come al solito alla reception c’era ad accogliermi un grosso e simpatico ghepardo, Benjamin Clawhauser, “Clawhauser! E bello rivederti, come stai?”
“Judy! Anche per me e un piacere, bene grazie e tu?”
“Mai stata meglio! Aspettavo di ritornare in azione!”
“Mi dispiace deluderti, ma non ci sono casi disponibili al momento, però Wilde ha bisogno del tuo aiuto, ha dovuto compilare anche le tue scartoffie mentre eri a riposo”
“Wilde? Intendi Nick Wilde?”
“Già, proprio lui, ora è tuo partner… ti avrei avvisato prima ma mi aveva detto che lo avrebbe fatto lui”
“Beh non lo ha fatto…”
“Credo che dovresti parlargli, ora avete un ufficio è proprio la in fondo”
“Grazie Benjamin, allora vado” “Strano che Nick non mi abbia avvisata…” pensavo tra me e me.
Entrai nel mio ufficio, mi piaceva l’idea di averne uno tutto mio anche se dovrei dire nostro, ora che Nick è diventato il mio partner a mia insaputa.
“Carotina era ora!” mi accolse una voce familiare appena aperta la porta, “Era ora che arrivassi! Sai quanto è difficile fare il lavoro per due?” esclamò la volpe, sporgendo la testa che era nascosta da delle pile di documenti.
“Non mi hai neanche avvertita, come avrei potuto sapere che eri in questa situazione?”
“Volevo farti una sorpresa ma come vedi… ho avuto qualche problema…”
“Già ho notato, dai lascia fare a me” mi avvicinai alla scrivania, “Qual è la mia parte da compilare?”
“Questa qua” prese una grossa fila e la porse sulla mia parte di scrivania “Ecco a lei signorina, tutta per lei
“Oh… ehmm” guardai sconcertata, “Ora che ci faccio caso… sono veramente tanti questi documenti”
“Ma non mi dire… E meglio mettersi a lavoro non ho intenzione di passare tutta la giornata a compilare dei stupidi fogli”; quel pomeriggio scrissi come mai nella prima dora.
“Sono sfinita, non ce la faccio più!” mi stiracchiai sulla sedia, orami erano passate ore,
“Basta mi arrendo! Non ne posso più, continuiamo domani” si alzò dalla sedia, si avvicino a me si appoggiò sulla mia testa,
“Non ti appoggiare cosi, sei pesante” risposi gonfiando le guance e abbassando le orecchie per lo stress,
“Forza vieni, ho una sorpresa per te” “Una sorpresa per me?!” stentavo a crederci, “Cos’è questa storia? Tu che mi hai fatto un regalo?”,
“Non ci fare l’abitudine Carotina” Ed ecco che Nick tirò fuori da sotto la scrivania un bouquet di carote, era perfetto! Ogni carota era posizionata come se fosse un fiore, tutte alla stessa distanza con la punta rivolta verso il basso e un biglietto di ben tornata al centro con un cuoricino.
Non avevo parole per descrivere quel momento, non immaginavo un regalo del genere, in realtà mi aspettavo uno dei suoi soliti scherzi di pessimo gusto, “Gr-grazie è… è bellissimo” presi il bouquet delicatamente con tutte e due le zampe per via della sua grandezza; “Sapevo che ti sarebbe piaciuto, non sono difficili da capire i tuoi gusti… è non pensare che quel cuoricino sul biglietto lo abbia messo a posta c’era solo quello gli altri erano finiti” disse indicando il cuoricino e utilizzando il suo solito tono beffardo.
“Ti farò passare la voglia di prendermi in giro!” quella volta non mi arrabbiai  poiché anche se Nick non l’ho dimostrava apertamente sapevo che ci teneva a me, nei suoi occhi smeraldi riuscivo a vederlo.
“Cos’è quel musetto compiaciuto Judy?”
“Niente niente” mi aveva resa troppo felice non riuscivo a smettere di sorridere, appoggiai il regalo sulla scrivania e lo abbracciai “Ti voglio bene!”
“Ma-ma cosa ti salta in mente?!”.
   
 
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