Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: ___Page    14/06/2016    2 recensioni
"-E tu Perona?!- le chiese Kobi, sporgendosi verso di lei.
-Io?!- domandò, sgranando gli occhioni neri, prima di scrollare le spalle -Oh beh io ci penserò quest’anno! Magari trovo qualcosa di motivante!- disse, con un sorriso che era tutto un programma, girandosi verso le amiche che sapevano bene di cosa stesse parlando.
Senza che nessuno lo sapesse, Perona era già diventata qualcosa alla Raftel High School. Da mesi ormai il suo blog andava alla grande e sempre più studenti chiedevano aiuto alla misteriosa quanto famosa Miss Puck, senza restare quasi mai delusi nelle proprie attese.
Ma non aveva bisogno di vantarsi, le andava bene così. Finché avesse avuto Miss Puck, non sentiva il bisogno di essere nessun altro, a parte se stessa."
A grande richiesta, il seguito di Miss Puck, dieci anni dopo.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drakul, Mihawk, Perona, Portuguese, D., Ace, Trafalgar, Law/Margaret | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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-Bambolina Voodoo a Mr. Prince. Mi senti?-
Il walkie talkie gracchiò nella sua mano mentre, dall’albero dietro cui era nascosta, teneva lo sguardo fisso sulla ruota panoramica che era stata montata per l’annuale festa di inizio estate di Raftel, a qualche metro dal grande lago balneabile. 
Sanji non era riuscito a scoprire cosa fosse successo ma le aveva detto che aveva buoni motivi per credere che Nami non avesse neppure permesso a Zoro di spiegarsi prima di cacciarlo fuori di casa. Ragion per cui entrambi speravano che un litigio dei loro avrebbe aiutato a sviscerare la questione e, con un pizzico di fortuna, a chiarire.
-Affermativo, Bambolina Voodoo. Com’è la situazione?-
Perona trattenne una risata. Era stupendo come Sanji le avesse dato corda con quella faccenda dei soprannomi. Le sembrava di essere tornata bambina quando giocava così con Law, con quegli stessi walkie talkie.
-Testa di Verza è in posizione nella propria cabina ma comincia a spazientirsi. Mi sono allontanata dicendo che mi serviva la toilette. Non so quanto tempo ci resta-
-Non preoccuparti. Sfogliatina al Cioccolato e Crostatina al Limone stanno portando Sirena Ramata nel luogo concordato- la avvisò Sanji proprio mentre le tre ragazze entravano nel campo visivo di Perona.
-Le vedo, Mr. Prince-
-Ma perché volete andare a tutti i costi sulla ruota panoramica?- stava domandando Nami, stranita dall’insistenza delle due amiche, che la tenevano saldamente sotto braccio.
-Perché il panorama è bello e la ruota divertente!- ribatté Violet, trascinandola verso la giostra -Eddai Nami!-
-Ma tra poco iniziano i fuochi!-
-Ma va là!- s’intromise Kaya -Abbiamo tempo per un giro!-
Perona le osservò attentamente mentre Kaya si avvicinava al giostraio per pagare la corsa di Nami e Violet la continuava a trascinare verso la cabina dov’era seduto Zoro, parlando a macchinetta per distrarla. Si portò il walkie talkie alle labbra.
-Stare con Usopp le ha insegnato a mentire bene- considerò, facendo ridacchiare sommessamente Sanji dall’altra parte.
Riuscendo chissà come a far sì che Nami non ci guardasse dentro, Violet la spinse dentro la cabina e si allungò rapida per chiudere la porta, un attimo prima che Kaya facesse un cenno al giostraio perché mettesse in moto la ruota.
-Ehi ma che… Ehi!!!- protestò Nami picchiando i palmi contro il vetro, mentre le due amiche le facevano “ciao ciao” con la manina e due sorrisoni stampati in faccia.
Perona gongolò soddisfatta, mentre disattivava il walkie talkie e faceva il pollice alzato a Violet e Kaya che si erano girate verso di lei. Aggirando l’albero che le aveva fatto da nascondiglio si avviò per raggiungere i suoi amici, già posizionati in una delle zone migliori per godersi lo spettacolo che di lì a poco avrebbe avuto luogo. Il suo compito lì era finito, più di quello nessuno poteva fare.
Rallentò quando si accorse di un ragazzo biondo che le stava venendo incontro, una sigaretta tra le labbra.
-Ciao Sanji!-
-Ciao cucciola- rispose con un sorriso e alzò la mano per darle il cinque -Un piano perfetto fin qui. Ora speriamo che quella testa muschiata e la bella Nami-swan sistemino il resto-
-Dobbiamo essere positivi. Sono certa che qualunque cosa sia successa non è niente di irreparabile- affermò convinta la rosa, girandosi verso la ruota che aveva iniziato a muoversi e salire verso l’alto.
Quando si voltò di nuovo verso Sanji le guance le presero fuoco nel trovarlo con gli occhi puntati su di lei e un lieve sorriso sulle labbra.
-C-che c’è?!- domandò, sobbalzando appena.
-Niente. Stavo solo pensando che mi sembra ieri che ti lanciavo in aria e ti facevo il solletico e ora guardati. Sei praticamente una donna- mormorò prendendo poi una boccata di tabacco.
Perona arrossì ancora di più e sorrise nervosa, la gola un po’ secca.
Insomma in fondo non era cieca, poteva anche essere una cotta infantile ma lo vedeva quanto Sanji fosse bello e ricevere un simile complimento da lui faceva pur sempre un certo effetto.
-Di’ un po’…- riprese, togliendosi la sigaretta dalle labbra e soffiando una nuvola di fumo -…avrai la fila di ragazzi- s’informò, riportando la cicca alla bocca.
La rosa sgranò gli occhi colta alla sprovvista.
-Oh beh… beh a d-dire il vero io… ecco io…-
-L’importante è che nessuno ti dia fastidio. Se qualcuno ti importuna comunque sai dove trovarmi- le disse sorridendole con affetto e Perona annuì, nervosa e imbarazzata -Non che ti manchino le guardie del corpo ovviamente. Senza contare che basterebbe Ace da solo. Diventa una belva se si tratta di te-
-C-come?!- domandò, trattenendo il fiato.
Beh era vero che lei e Ace avevano un legame speciale e che tenevano l’uno all’altra in un modo tutto loro e che si proteggevano a vicenda da sempre. Lei era la prima che perdeva la testa se qualcuno osava fargli male e sapeva che la cosa era reciproca ma non aveva mai pensato che fosse così palese anche visto da fuori. E anche se lo sapeva, sentirlo dire ad alta voce era tutta un’altra cosa.
Le fece realizzare quanto quel legame fosse importante per lei. Quanto ci tenesse e quanto sarebbe stato doloroso perderlo.
-Devo andare da Violet, Perona- la avvisò Sanji, riscuotendola.
-Oh sì sì, certo!- esclamò un po’ troppo nervosa -Ci… ci mancherebbe! Buona serata!-
-Altrettanto- le augurò, chinandosi a baciarla tra i capelli.
Ci mise qualche secondo a riscuotersi e rimettersi in marcia, riprendendo a macinare i pensieri di poco prima. Era così persa nelle sue riflessioni che, se la voce di Ace non l’avesse riportata alla realtà, sarebbe finita chissà dove a furia di camminare senza meta.
-Ehi Voodoo!-
Si girò di scatto, reagendo istantaneamente a quel timbro così familiare e per lei rassicurante. Sorrise quando li vide tutti seduti sui gradoni di pietra, vicino all’attracco delle barche, intenti a sbracciarsi per attirare la sua attenzione.
Si avvicinò rapida, salutandoli, e fu con una piacevole stretta allo stomaco che constatò che il posto rimasto libero per lei era quello tra Sabo e Ace. Koala era seduta tra le gambe di Sabo, accoccolata al suo petto e un po’ più in là Sugar rideva e scherzava con Izo e Kobi. 
-Ciao Ace- mormorò piano quando si accomodò al suo fianco e subito il moro le sorrise radioso.
-Ciao! Cominciavo a credere che fossi dispersa!- le fece presente, scostandole una ciocca rosa dal viso.
-Com’è andato il piano?- chiese Koala e Perona dovette quasi farsi violenza per staccare gli occhi dal suo migliore amico e girarsi verso di lei e suo cugino.
-La parte che potevamo gestire noi bene- ammise, stringendosi nelle spalle -Ora sta a loro-
Una zaffata di odore di pulito la investì, provocandole un fremito, mentre Ace avvolgeva un braccio intorno al suo collo senza stringere e posava il mento sulla sua spalla.
-Andrà tutto bene vedrai. I tuoi piani sono sempre infallibili Voodoo- le disse con un certo orgoglio.
Perona deglutì a vuoto, improvvisamente a disagio per quella vicinanza.
Il che era parecchio strano, perché non le era mai capitato niente del genere. Era abituata ad avere intimità con Ace, entro certi limiti ovviamente. Eppure nonostante il disagio e i brividi che la stavano rivoltando dentro a causa di quel contatto, Perona non aveva il benché minimo desiderio di allontanarsi da lui.
Ragion per cui, quando le luci si spensero, segno che lo spettacolo pirotecnico stava per iniziare, e Ace si rimise dritto senza mollare la presa su di lei, la rosa si accomodò meglio contro il suo petto come se fosse la cosa più naturale del mondo.
 
[Somebody to love – Queen]
 
Can anybody
find me
somebody to
love?
 
Sospirò mentre la musica con cui i fuochi d’artificio sarebbero stati sincronizzati prendeva a diffondersi dagli altoparlanti. Tre luci soffuse si accesero sulle tre barche al largo da cui sarebbero stati lanciati i fuochi, crescendo per un attimo in intensità per poi spegnersi di botto mentre i primi candelotti venivano sparati in aria, pronti a esplodere in una pioggia di colori.
 
Each morning I get up I die a little
Can barely stand on my feet
*take a look at yourself*
Take a look in the mirror and cry
Lord what you're doing to me
 
Un brivido attraversò la schiena di Perona.
Adorava l’inizio dell’estate, adorava i fuochi d’artificio e adorava andare a quella festa con i suoi amici.
Fece vagare per un attimo gli occhi sulla folla, individuando Killer, Bonney, Kidd  e Nojiko vicino allo stand che vendeva birra e patatine fritte. Erano rimasti invischiati tra la gente che affollava il lido e si erano così adattati ad assistere allo spettacolo pirotecnico in piedi.
 
I’ve spent all my years in believing you
But I just can’t get no relief,
Lord!
Somebody, somebody
Can anybody find me
 
Sorrise quando vide Kidd trascinarsi addosso Nojiko e ringhiare contro il ragazzo che le era accidentalmente andato addosso, possessivo e rozzo. Senza nemmeno accorgersene si addossò di più al torace di Ace, scuotendo la testa divertita.
Se pensava che c’era stato il rischio che non si mettessero mai insieme. Solo perché erano due testardi cocciuti. Di tutte le coppie che aveva aiutato, loro erano decisamente la sua più grande soddisfazione.
 
Somebody to love
 
Una strana sensazione la pungolò al centro del petto quando vide la luce che accendeva gli occhi di Nojiko tra le braccia di Kidd.
 
I work hard
*he works hard*
Every day of my life
I work till I ache my bones
At the end
*at the end of the day*
I take home my hard earned pay all my own
 
Era identica a quella che accendeva gli occhi di Koala da quando lei e Sabo erano passati al livello successivo e non si poteva definire in nessun modo. Ma Perona era certa che qualunque cosa provassero le sue amiche, doveva essere una sentimento spettacolare almeno quanto i cerchi viola, rossi e blu che illuminavano il cielo in quel momento.
 
I get down on my knees and I start to pray
*praise the Lord*
Till the tears run down from my eyes
Lord!
 
Provò a concentrarsi sui fuochi ma la fastidiosa sensazione non accennava a diminuire. E fu solo quando sentì Koala scoppiare a ridere al suo fianco, per chissà che uscita di Sabo che capì di cosa doveva trattarsi, rimanendone quasi scottata.
 
Somebody
 
Invidia.
 
Somebody
 
Era invidiosa della risata di Koala, della felicità di Nojiko. Era invidiosa di quel sentimento che lei non era ancora riuscita a provare in tutta la sua vita.
 
Can anybody find me
 
Era invidiosa perché anche lei voleva innamorarsi.
 
Somebody to love
 
Per la prima volta quella consapevolezza le si riversò addosso come la luce dei salici dorati che cadevano lenti seguendo il ritmo della canzone.
 
*He works hard*
 Everyday
I try and I try and I try
But everybody wants to put me down
They say I'm goin' crazy
 
Non le era mai importato più di tanto. Certo desiderava trovare qualcuno, un giorno, con cui essere felice come lo erano i suoi fratelli. Ma fino a quel momento le era sempre bastato aiutare gli altri a trovare l’amore per sentirsi appagata e felice.
Cosa le prendeva tutt’a un tratto?
 
They say I got a lot of water in my brain
I got no common sense
I got nobody left to believe
Yeah, yeah, yeah, yeah
 
In fondo di tempo ne aveva davanti a sé.
E allora perché si sentiva lo stomaco così vuoto, come se di colpo le mancasse qualcosa?!
Istintivamente intrecciò le dita con quelle della mano di Ace che la teneva per il fianco. Era normale per lei, cercare un appoggio in lui, che  era da sempre la sua ancora.
Forse, rifletté mentre cuori e assi di picche esplodevano nel cielo intrecciandosi tra loro, anche per quello non aveva mai sentito il bisogno di un rapporto intimo e sentimentale. Aveva sempre avuto Ace su cui contare, sin da bambina. Lui era sempre stato lì per lei, il suo porto sicuro, la sua spalla e il suo complice.
Ma per quanto migliori amici fossero e per quanto Ace non l’avrebbe mai abbandonata, Perona sapeva che quel mutuo esserci l’uno per l’altra sarebbe inevitabilmente cambiato. Probabilmente anche prima di quanto avesse immaginato, considerato come si era comportata Sugar due giorni prima mentre erano a fare shopping.
 
Oh Lord
Somebody - somebody
Can anybody find me somebody to love?
 
Si girò per un attimo verso la cugina, che cantava a squarciagola con Izo e Kobi e piegò le labbra in un sorriso malinconico.
Non si era mai resa davvero conto delle ripercussioni che il suo ultimo progetto avrebbe avuto sulla sua vita ma ora lo vedeva bene. Eppure Sugar e Ace meritavano di essere felici e non sarebbe certo stata proprio lei a impedirlo, per una stupida, irrazionale paura.
 
Got no feel, I got no rhythm
I just keep losing my beat
I'm OK, I'm alright
I ain't gonna face no defeat
 
Ace ci sarebbe comunque sempre stato per lei, anche se non più con la stessa abnegazione di prima, di questo era certa.
Ciò di cui non era certa era se un Ace a metà le sarebbe bastato per sentirsi ancora completa.
Forse, era arrivato il momento di smettere di aiutare gli altri a trovare l’anima gemella e dedicarsi a se stessa e al proprio cuore.
 
I just gotta get out of this prison cell
Someday I'm gonna be free
 
In fondo sapeva da dove iniziare.
Non partiva da zero, come se non avesse nulla in mano. C’era qualcuno da trovare, anche se non era facile.
C’era il Fantasma dell’Opera.
Sì, c’era lui e…
 
Lord!
 
-Ehi Voodoo-
Si girò verso di lui e la testa le si svuotò di colpo, quando incrociò i suoi occhi con i propri e vide il suo sorriso.
 
Find me somebody to love
 
La mano di Ace salì un poco, attirandola più vicina.
A cosa stava pensando?!
 
Find me somebody to love
 
Il… Il Fantasma dell’Opera, giusto! Doveva trovarlo, doveva…
 
Find me somebody to love
 
Deglutì a vuoto quando Ace si accostò di nuovo al suo orecchio per farsi sentire sopra la musica.
-Ti piace lo spettacolo?- 

Find me somebody to love
 
Il Fantasma dell’Opera. C’era… c’era il Fantasma dell’Opera e lei doveva trovarlo o…
O… Oppure poteva… Poteva…
 
Find me somebody to love
 
La punta del naso di Ace sfregò contro la sua guancia quando si tirò indietro per poterla guardare di nuovo in viso.
Poteva…
 
Find me somebody to love, love, love
 
Era così vicino che sarebbe bastato un piccolo, minuscolo movimento.
 
Find me somebody to love
 
Piegò appena il capo di lato, aggiustando meglio la posizione. Le sue dita strinsero la maglietta di Ace.
 
Somebody, somebody
Somebody, somebody
 
Il corpo formicolava dappertutto, la pelle pizzicava, la testa girava, il cuore batteva impazzito. Eppure Perona si sentiva splendidamente.
 
Somebody, find me somebody,
Find me somebody to love
 
A cosa stava pensando?! Come si era trovata in quella situazione?! Ma che importava poi?!
 
Can anybody find me
 
-Spettacolare questo!!!-
La voce di Sabo risuonò come una cannonata nelle orecchie della rosa, che saltò su spaventata, girandosi di scatto verso il cugino.
 
Somebody to love
 
Con il respiro affannato e la testa annebbiata rimise lentamente insieme i pezzi, ricordandosi improvvisamente di essere al lago con tutti i suoi amici.
Di essere lì per guardare i fuochi d’artificio.
 
Find me somebody to love
Find me somebody to love
Find me somebody to love
 
I fuochi d’artificio, sì.
Assolutamente.
Solo ed esclusivamente per i fuochi d’artificio.
Si passò una mano sul volto leggermente sudato prima di posarla in mezzo ai seni, percependo il battito accelerato del proprio cuore.
Doveva essere impazzita.
 
Find me somebody to love
Find me somebody to love
Find me somebody to love
 
Cosa le era preso?!?
Doveva ammettere che forse aveva più paura di perdere Ace di quanto non volesse accettare visto quello che aveva quasi fatto.
Sì, era decisamente ora di provare a trovare il Fantasma se era quasi arrivata a tanto.
Ora ne era più convinta che mai.
 
Anybody, anywhere,
Anybody find me
Somebody to love, love, love, love
 
Ma, nonostante tutta la determinazione, fu più forte di lei scivolargli un po’ più vicina, quando Ace la strinse per le spalle, e accoccolarsi contro di lui com’era naturale per loro. A breve non avrebbe più potuto farlo.
Ma ora non voleva pensarci.
Dopo. Ci avrebbe pensato dopo.
 
Find me, find me, find me
 
Ora voleva solo guardare i fuochi d’artificio insieme ad Ace.
Solo quello.
Solo quello e nient’altro.
 
Love
  
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