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Autore: sad_eyes    14/06/2016    7 recensioni
Arizona Robbins segna la storia degli Stati Uniti d' America diventando il primo Presidente donna del paese. Con il peso del mondo libero sulle spalle, dovrà adattarsi alla sua nuova vita alla Casa Bianca, dove conoscerà il suo staff. E in particolare il nuovo Capo dei Servizi Segreti, Callie Torres che, sin dall' inizio, non la lascerà indifferente...
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Buona lettura





Capitolo 21
 
 
 
 

 
Il Gala di compleanno del primo Presidente donna degli Stati Uniti d'America non era un evento solo nazionale, ma anche mondiale. Le telecamere di tutto il mondo erano puntate sulla Casa Bianca, mentre alcuni dei più potenti leader del paese o addirittura del pianeta, accorrevano per la serata.
 
Arizona Robbins aveva segnato la storia dell'America e sembrava che il mondo fosse pronto per celebrare il giorno della sua nascita.
 
Il mondo intero, ad eccezione di una sola persona: la stessa Presidente.
 
Perché lei odiava il suo compleanno, e quella sera più del solito ...
 
Fissando il suo riflesso allo specchio, Arizona sfiorò con le dita i suoi boccoli biondi che cadevano a cascata sulle sue spalle, poi scostò la mano e sospirò leggermente.
 
Teddy le aveva consigliato di legare i capelli con uno chignon, per cambiare un po’, ma Arizona sapeva che Callie la preferiva naturale. E anche se ufficialmente Nick Hemsworth, il senatore di Washington, sarebbe stato il suo cavaliere durante la serata, lei non voleva essere bella che per Callie, in quell’occasione.
 
Dopo che Alex e Teddy le avevano argomentato i motivi per i quali era essenziale, per la sua immagine e la continuità della sua carriera, che si presentasse al gala accompagnata da un uomo, quella notte Arizona ebbe una lunga discussione con Callie che la portò, così, a prendere una decisione. Perché per lei, anche se non se l’erano mai chiaramente detto, anche se non avevano mai chiaramente definito il loro rapporto, il pensiero di Callie era il più importante. Ma quest'ultima si era mostrata comprensiva e rassicurante. Lei le aveva detto di stare tranquilla, che non sarebbe cambiato nulla fra di loro.
Infine Arizona accettò. E così si ritrovò in quel preciso istante, in piedi nel suo camerino, a contemplare il lavoro svolto dal suo solito team di stilisti.
 
Continuò a guardarsi per assicurarsi che il suo abito fosse in ordine, quando un rumore alla porta attirò la sua attenzione. La vide aprirsi e, attraverso lo specchio, rivelare il riflesso di una Callie sorridente.
 
- Ehi, la salutò quest’ultima, avanzando nella stanza.
 
- Ehi, rispose Arizona, incurvando in su le labbra.
 
Callie si chiuse la porta alle spalle prima di raggiungere la bionda. Stava per dire qualcosa quando le parole le si bloccarono in gola, appena i suoi occhi si posarono sull’altra donna.
 
- Sei - sei splendida, disse tutto d'un fiato.
 
Che poi il termine “splendida” le sembrava riduttivo per definire ciò che le sue pupille potevano vedere.
 
Sentiva che le era impossibile toglierle gli occhi di dosso mentre lo sguardo percorreva il corpo della bionda dal basso all’alto, disegnando le curve in quel meraviglioso abito nero. La salivazione le si azzerò man mano che raggiunse, risalendo, gli occhi di Arizona, la quale cominciò ad arrossire.
 
- Grazie, rispose dolcemente.
 
Il modo in cui Callie la guardava aveva sempre il dono di agitarla – intimidirla - e quella volta non fu da meno. Arizona osservò, a sua volta, la tenuta ufficiale della latina, che per l’occasione era composta da una giacca bianca, una camicia e un pantalone nero, e non poté fare a meno di sentire una leggera stretta al cuore.
 
Callie era stupenda come sempre e Arizona aveva un vero e proprio debole per le sue divise. Ma in quel momento, ricordò che loro non sarebbero state l’una al fianco dell’altra a quel gala.
 
I suoi occhi si soffermarono sulle mani della bruna, strette a tenere una bellissima rosa rossa. Callie notò lo sguardo di Arizona e lo seguì prima di abbozzare un tenero sorriso, porgendole timidamente il fiore.
 
- E’ per te, le disse. Buon compleanno ...
 
Arizona la prese delicatamente e la portò al naso per sentirne il profumo, prima di sorridere a sua volta.
 
- E’ bellissima, grazie.
 
Con naturalezza, fece un passo in avanti e si sollevò sulle punte dei piedi per baciarla dolcemente, prima di ritrarsi e, senza staccare i loro sguardi, far scivolare le mani attorno alla sua vita per stringersi a lei.
 
- Sei pronta? Chiese Callie.
 
- Non voglio andare, rispose con una leggera smorfia.
 
Callie rafforzò la stretta, poggiando la fronte contro quella della bionda, regalandole un sorriso divertito.
 
- Arizona, è la tua serata, sottolineò ridendo. Dovresti essere eccitata all’idea di questo gran ballo dedicato a te, a cui parteciperanno le personalità più importanti del mondo!
 
- Sì, ma tu non ci sarai, ribattè la bionda abbassando lo sguardo, dispiaciuta.
 
Callie aprì la bocca per rispondere, ma finì per tirare un sospiro. Si chinò leggermente e invitò Arizona ad alzare la testa, finchè i loro nasi non si sfiorarono. Quando le labbra della bionda furono accessibili, vi posò dolcemente le sue, baciandola languidamente.
 
- Ci sarò, le confermò Callie.
 
- Per lavorare, replicò Arizona, con una punta di amarezza.
 
Amarezza che Callie capiva perfettamente, perché anche lei avrebbe voluto trascorrere, ogni momento di quella serata, al suo fianco.
 
Ma non poteva, perché aveva un ruolo da svolgere, proprio come la donna tra le sue braccia. Doveva, quindi, accettare l'idea di vederla sotto braccio ad un'altra persona, anche se sapeva che era solo per salvaguardare le apparenze. Doveva sopportare ed essere positiva il più possibile, e doveva farlo per lei e per Arizona. Perché non aveva senso fantasticare su come sarebbe potuta essere, ipoteticamente, in circostanze completamente diverse, la festa di compleanno della persona che contava di più per lei.
 
Soprattutto perché Callie desiderava davvero che Arizona godesse di quella serata. Di Gala come quello che le attendeva, non se ne organizzavano che una volta nella vita, e se c'era una persona che meritava di averne uno, era proprio la bionda.
 
- Sì, ma sarò comunque lì, rispose infine. E poi tu sarai così impegnata che non ti accorgerai nemmeno di non avermi vicino!
 
Arizona ne dubitò fortemente, ma rimase in silenzio. Poggiò la testa nell'incavo del collo di Callie e seppellì il naso contro la sua pelle.
 
- Se solo potessi rimanere qui, in questa posizione, sospirò, respirando il profumo di Callie.
 
Quest'ultima si lasciò sfuggire una risata, prima di piegarsi di lato e posare le labbra sulla tempia di Arizona.
 
- Ci vediamo a fine serata per festeggiare insieme, propose la mora, nella speranza di farle sparire quella tristezza.
 
- No, rispose in Arizona, con tono deciso.
 
Si alzò leggermente ed incontrò lo sguardo confuso di Callie.
 
- Non potrei mai aspettare fino a fine serata per di vederti da sola.
 
- E allora cosa pensi di fare?
 
Arizona aggrottò la fronte riflettendo sulle possibilità a loro disposizione.
 
Era fuori questione che lei trascorresse l’intera serata senza avere neppure un contatto con Callie. Spesso era capitato che fossero lontane per intere giornate o serate. Ma quella sera era particolare. Quella sera l’avrebbe dovuta passare tra le braccia di un’altra persona, un uomo per di più, facendo credere a tutti che a lei interessasse, mentre la persona che le piaceva sul serio sarebbe dovuta stare nella stessa sala facendo finta che non ci fosse nulla fra loro.
 
Lei doveva passare la serata a parlare con tanta gente, ridere e divertirsi, mentre l'unica con cui voleva condividere ogni secondo del suo tempo, sarebbe stata occupata a tenere tutti al sicuro.
 
Doveva passare la serata a ignorare l'unica persona che voleva prendere in considerazione ...
 
- Vediamoci alle 23:00 al solito angolo del giardino, intimò alla fine.
 
- Mi sembra di essere tornata al college, ridacchiò Callie. Sai, con gli appuntamenti segreti dietro il dipartimento di Scienze Naturali ...
 
Sorrise davanti allo sguardo penetrante di Arizona e si chinò di nuovo per colmare la distanza tra loro.
 
- Non mancherei a questo appuntamento per niente al mondo, affermò a bassa voce.
 
Rimase per qualche secondo con la fronte contro quella di Arizona, prima di chiudere gli occhi e catturare le sue labbra.
 
Quel momento era uno dei pochi in cui loro non erano che Callie e Arizona. E dovevano approfittare dei pochi istanti in cui erano da sole, prima che il dovere le richiamasse e dovessero, quindi, ritrovare i loro rispettivi ruoli.
 
- Dovremmo andare, disse Callie, dopo qualche secondo di silenzio. Devo scortarti fino alla sala ricevimenti, ci vorranno più di dieci minuti per arrivarci …
 
- Va bene, rispose Arizona, svincolarsi dalla stretta.
 
Si voltò di nuovo verso lo specchio e buttò un’ultima occhiata al suo vestito, sotto lo sguardo attento della latina.
 
- Arizona?
 
La donna alzò gli occhi e incontrò quelli della mora, attraverso il riflesso.
 
- Cerca di divertirti un po’, disse Callie con un sorriso. Te lo meriti ...
 
 
*
 
*
 
*
 
 
Erano già le 22:30 quando Arizona lanciò un nuovo sguardo al suo orologio, notando come il tempo stesse passando ad una velocità incredibile.
 
Nonostante la sua reticenza iniziale, era finita per trovare interessante la serata, arrivando addirittura a divertirsi un po’.
 
Era stata occupata su più fronti, conoscendo e rincontrando persone stimolanti … e non. Aveva anche avuto il piacere di rivedere i suoi genitori, e ascoltare la sua cantante preferita esibirsi sul piccolo palco della grande sala del ricevimento, e poi …Nick Hemsworth s’era rivelato essere una compagnia molto piacevole.
 
Sì, il gala si stava svolgendo perfettamente. La sua squadra aveva davvero fatto di tutto per compiacerla e farle passare una bella serata. L'unico lato negativo era l’assenza di Callie.
 
Aveva trascorso tutto il tempo lanciando occhiate fugaci nella sua direzione, riuscendo a rubarle qualche sorriso, ma non aveva scambiato una sola parola con lei, perché il Capo della Sicurezza era impegnatissimo e sarebbe stato sospetto che lei lo disturbasse durante il lavoro. Così, Arizona, si accontentò di osservarla da lontano, aspettando con impazienza le 23:00 per incontrarla.
 
La stava ancora guardando, quando il suo cavaliere la raggiunse e le si mise davanti.
 
- Mi concede un ballo? Chiese, tendendo la mano cosicché la donna potesse afferrarla.
 
Distolse lo sguardo da Callie, che stava discutendo con uno dei suoi agenti, e rivolse la sua attenzione verso l'uomo di fronte a lei.
 
- Emm, è che ­ disse esitando.
 
Nick abbozzò un leggero sorriso.
 
- La prego, è solo un ballo, promise.
 
Arizona lo fissò per una frazione di secondo, prima di finire per lasciarsi tentare e afferrare la mano ancora tesa.
 
Lui la condusse fino al centro della pista da ballo, dove si trovavano già diverse persone, e fece scivolare la mano libera sulla schiena della donna, mantenendola ben salda.
 
Lasciandosi guidare dalle movenze del suo cavaliere e rimanendo ad un’adeguata distanza da lui, non poté fare a meno di rendersi conto come, toccare qualcuno che non era  Callie, la metteva a disagio.
Si sentiva fuori posto, come se nulla avesse un senso.
 
- Da quanto tempo dura? Chiese Nick, dopo un momento di silenzio.
 
Lei lo guardò e aggrottò la fronte, senza capire a cosa si riferisse.
 
- Da quanto tempo dura, cosa?
 
L’uomo accennò un sorriso d’intesa, continuando a guidarla in quel ballo.
 
- La sua relazione con l’Agente Torres, disse alla fine, portando Arizona a bloccarsi immediatamente.
 
Come poteva saperlo? Come poteva essere a conoscenza della loro storia quando le due donne non avevano scambiato una sola parola in tutta la serata?
 
Il sorriso del senatore Hemsworth crebbe quando vide l’espressione di Arizona mutare.
 
- Non si preoccupi, la rassicurò prendendola per mano, spingendola a ballare di nuovo, non lo dirò a nessuno, glielo prometto ...
 
- Cosa le fa pensare che ci sia qualcosa fra di noi? Chiese Arizona, cautamente.
 
- Ho visto gli sguardi che vi scambiate fin dall'inizio della serata ... Con il mio compagno ci guardavamo nello stesso modo.
 
Arizona si tirò leggermente indietro, mandandogli uno sguardo interrogativo.
 
- Il suo compagno?
 
- Ex, disse Nick, con un ghigno triste. E sì, sono gay ... e ho capito che non sono il solo non appena mi è stato offerto un appuntamento organizzato con lei. Mi è bastato guardare su chi ricadeva la sua attenzione durante questa serata … e la sola persona che sembra che lei veda, stasera, è il suo Capo della Sicurezza… 
 
- Lei è perspicace Mr. Hemsworth ...
 
Non sapeva che cosa l’avesse spinta a non negare; forse il fatto che l’uomo fosse come lei. Ma Arizona si rese conto che si fidava di lui. Dopo tutto, era come se ci fosse un tacito accordo, tra politici omosessuali, che impediva loro di denunciarsi l'un l'altro ...
 
- Sono particolarmente felice di non essermi sbagliato, rispose il senatore. Non so cosa sarebbe successo se le mie speculazioni fossero state errate.
 
Arizona gettò leggermente la testa all'indietro, accennando una risata.
 
- Sarebbe sicuramente finito a fare il venditore in un fast-food, lo prese in giro.
 
- Poteva finirmi peggio ...
 
Continuarono a ballare in silenzio per lunghi secondi, entrambi immersi nei loro pensieri, quando Arizona riprese:
 
- Cos’è successo?
 
- Quando?
 
- Tra lei e il suo compagno, precisò. Ha detto che è il suo ex ... Che cosa è successo?
 
Nick sospirò e lasciò passare qualche secondo prima di rispondere.
 
- Arrivò il momento in cui dovevo fare una scelta tra lui e il Senato ...
 
- E ha scelto il Senato, concluse Arizona.
 
- Esatto ...
 
Arizona combatteva con il desiderio di chiedergli se si fosse pentito della sua decisione. Ma anche se era molto curiosa, sapeva che era meglio rimanere col dubbio.
 
Restò in silenzio e guardò oltre la spalla del senatore, osservando Callie all’opera.
 
 
 
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- Callie! La salutò Lexie, arrivando precipitosamente verso di lei, occupata a dare ordini a Jo.
 
Il Capo della Sicurezza, con sguardo interrogativo, si voltò verso la piccola Grey, facendole capire che aveva la sua attenzione.
 
- Gli Agenti del Mossad hanno ancora fatto scattare l'allarme, le fece sapere.
 
Callie si lasciò sfuggire un sospiro spazientito, passandosi una mano sul viso stanco.
 
- Giuro che mi esasperano questi idioti! Si irritò. Puoi chiedere a Mark di occuparsene? Devo assicurarmi  dell’uscita dell'ambasciatore canadese ...
 
Lexie annuì lentamente, prima di girare i tacchi e dirigersi nella direzione da cui era venuta. Callie la guardò allontanarsi tra la folla, finché i suoi occhi non caddero sulla pista da ballo.
 
Scorse Arizona danzare con il senatore Hemsworth e sorrise quando la vide ridere di qualcosa che aveva appena detto l’uomo.
 
Era felice di notare che la bionda aveva il sorriso sulle labbra e si stava godendo la sera, mentre all’inizio era molto riluttante all’idea di parteciparvi. Callie era pronta a dare tutto per vedere un sorriso apparire sul viso della donna più straordinaria del mondo.
 
Tuttavia, mentre continuava a guardare Arizona ballare tra le braccia di Nick Hemsworth, il suo entusiasmo si spense lentamente. Un nodo si formò nel suo stomaco e non riuscì a mantenere ancora per molto lo sguardo sulla coppia.
 
Cercando di ignorare la sensazione orribile che la stava vincendo, sospirò e si avviò verso gli agenti di sicurezza dell’ambasciatore canadese che attendevano le sue istruzioni.
 
 
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Arizona diede un’altra occhiata al suo orologio e notò che erano già, circa, le 23:00. Posò il bicchiere di vino bianco che aveva in mano e si rivolse a Nick, seduto accanto a lei.
 
- Devo assentarmi, può coprirmi per qualche minuto? Domandò sottovoce.
 
Nick le sorrise prima di annuire.
 
- Certo, rispose. Ci penso io ...
 
Lei lo ringraziò e non perse tempo a lasciare la sala, con la massima discrezione, utilizzando un'uscita di sicurezza invece di quella principale.
 
Arrivata al grande giardino presidenziale, si avvicinò al punto in cui si era data appuntamento con Callie, che stava già lì, seduta su un muretto.
 
- Ehi, disse Arizona, con un’espressione piena di gioia, quando si trovò sufficientemente vicino all’altra donna.
 
Callie alzò lo sguardo su di lei e si mise in piedi, concedendole un debole sorriso.
 
- Ehi ...
 
- Sei riuscita a liberarti?
 
- , rispose Callie. Ho messo Mark alla mia postazione, così da avere qualche minuto a disposizione ...
 
Arizona annuì, poi fece un passo in avanti per abbracciarla. Fece scivolare le sue mani intorno al collo di Callie e la baciò dolcemente, prima di allontanarsi per tirare un sospiro pieno di gratitudine.
 
- Per tutta la serata ho pensato a questo momento, le confidò Arizona, sorridendo di nuovo.
 
Tuttavia, perse rapidamente quell’entusiasmo quando Callie, distogliendo lo sguardo, non disse nulla.
 
- Qualcosa non va?
 
Callie annuì da sinistra a destra, prima di riportare gli occhi sulla bionda.
 
- Va tutto bene, le assicurò, prendendole la mano.
 
Poi la attirò a sè verso il muretto su cui era seduta poco prima, e la fece sedere.
 
- Ho un regalo per te, disse la mora, frugando nella tasca interna della giacca. Pensavo di dartelo più tardi ma - mmm - ma forse è meglio adesso.
 
Le porse, timidamente, una piccola scatola che Arizona, delicatamente, afferrò, senza lasciare, per un solo secondo, quegli occhi scuri di fronte a lei, prima di dedicarsi all’apertura del cofanetto.
 
- Quando l'ho vista, ho subito pensato a te, affermò Callie.
 
- E’ stupenda ...
 
Arizona sfiorò, con le dita, il collier d’oro, con un ciondolo a forma di cuore, prima di sollevare di nuovo lo sguardo verso la latina, allungando le labbra all’insù.
 
- Me la agganci? Chiese, estraendo il gioiello dalla scatolina e voltandosi di spalle.
 
Callie le si avvicinò e fece scivolare la collana intorno al suo collo. Si prese del tempo per osservarla, approfittando di quella vicinanza che le era mancata per ore. Quando il gancetto fu chiuso, non poté fare a meno di lasciare scorrere le sue mani lungo la nuca di Arizona, accarezzandola delicatamente.
 
Quest'ultima, a quel contatto, chiuse gli occhi, sentendo il suo cuore scoppiare. Diede uno sguardo alla collana che oramai portava al collo, poi si voltò per ritrovarsi di fronte alla donna a cui aveva dedicato ogni pensiero durante quella lunga serata.
 
- Grazie, sussurrò, catturando lo sguardo della mora.
 
- E’ stato un piacere, rispose Callie.
 
Si guardarono in silenzio per alcuni secondi, fino a che Arizona si sporse per colmare la distanza che le separava, e catturò le sue labbra.
 
In quel caso, quel bacio fu più lungo del primo, e quando la bionda la strinse ancora di più per approfondire quel contatto, Callie si scostò leggermente.
 
- Calliope?
 
- Mi dispiace, si scusò la mora, alzandosi.
 
- Cosa c'è che non va? Domandò Arizona, preoccupata.
 
Callie scosse la testa, insicura della risposta da darle.
 
Si era recata sul luogo dell’appuntamento con la ferma intenzione di mettere da parte i suoi dubbi e le insicurezze, per godersi il momento che avrebbe potuto trascorrere con Arizona. Ma in quell’istante che era da sola con lei, avvolta da quel senso di benessere che solo la bionda riusciva a farle provare, non poteva semplicemente dimenticare tutto.
 
- Niente, rispose infine.
 
- Callie, so quando c’è qualcosa che ti tormenta, disse Arizona, alzandosi a sua volta per mettersi alla sua altezza. Semplicemente - dimmelo ...
 
Callie lasciò cadere le mani lungo i fianchi, poi guardò Arizona che continuava a fissarla, inquieta.
 
- Ti ho visto ballare con il senatore Hemsworth, dichiarò lentamente.
 
Aspettandosi molto peggio, Arizona tirò un sospiro di sollievo sentendo quelle parole.
 
- Abbiamo solo preservato le apparenze, disse con un sorriso. Non hai motivo di essere gelosa...
 
Pronunciò l'ultima frase scherzando, ma quando vide Callie mantenere il suo sguardo serio, tornò seria a sua volta.
 
- Sei - sei gelosa? Domandò con tono grave.
 
Callie non rispose subito; ciò la spinse a proseguire:
 
- Callie, se c'è una persona che sa che io sono al cento per cento lesbica, sei tu! Affermò ridanciando, nella speranza di alleggerire l'atmosfera.
 
Tuttavia Callie conservò la sua espressione composta.
 
- Non ero gelosa di Nick Hemsworth, affermò.
 
Fece una breve pausa prima di aggiungere, senza fretta:
 
- Ero gelosa di ciò che rappresentava...
 
Quelle parole lasciarono Arizona ancora più confusa.
 
- Ciò che rappresentava? Ripeté, senza comprendere cosa volesse dire.
 
- Quando ti ho visto ballare con lui, continuò Callie, mi sono resa conto che non sarò mai la persona che ti accompagnerà ad una serata di questo tipo…
 
- Chi se ne frega! La rassicurò Arizona, facendo un passo verso di lei. Di questi eventi mondani, di queste serate di gala, me ne strafrego, Calliope! Io preferisco stare con te, chiusa nella mia stanza, piuttosto che assistere a serate come questa!
 
Guardò Callie con sguardo quasi supplichevole, intimandola a notare la convinzione e la sincerità dietro le sue parole.
 
- Non capisci quello che voglio dire, rispose Callie, fissandola dritto negli occhi. Anche a me non importa nulla di tutto ciò, Arizona. Non sono mai stata interessata alla ribalta, e sono stata parecchio sotto i riflettori ... Io non voglio che la nostra storia esca allo scoperto, non lo vorrei mai ... Ma quando ti ho visto con lui, mi sono resa conto che -
 
Si fermò un istante e prese un respiro profondo, sapendo che quello che stava per dire avrebbe potuto cambiare tutto.
 
- Mi sono resa conto che io e te non stiamo andando da nessuna parte ... concluse. Arizona, noi - noi non abbiamo alcun futuro ...
 
Vide il volto di Arizona contorcersi in una smorfia piena di confusione. Capì che quelle parole la stavano ferendo; ciò accentuò il suo senso di colpa.
 
Ma Calie non poteva più far finta di niente. Aveva cercato di non pensare alla realtà dei fatti, fino a quel momento, ma quei pensieri stavano diventando sempre più pesanti, tanto quanto i suoi sentimenti per Arizona crescevano. E a quel punto? A quel punto lei, semplicemente, non poteva più ignorarli.
 
- Non sono mai stata una persona che fa programmi, continuò Callie, senza abbandonare lo sguardo di Arizona. Non sono mai stata quel genere di persona che si proietta nel futuro. Anche quando ero fidanzata con Erica e stavo per sposarla, non mi sono mai fermata a pensare al futuro ... Ma con te, con te è diverso ...
 
Fece una breve pausa per organizzare meglio i pensieri, sotto lo sguardo di una silenziosa Arizona.
 
- Con te, Arizona, non posso smettere di fantasticare sul futuro. Un futuro con te. Un futuro pieno di impegni - di promesse, un futuro eterno ... e oggi ho capito che sono solo questo: fantasie ...
 
- No, esclamò Arizona, deglutendo a fatica.
 
Continuò ad annegare in quell’oceano scuro che vedeva negli occhi di Callie, e sentì, ancora una volta, un nodo in gola, quando infine, le parole riuscirono a venir fuori.
 
- Ti sbagli ...
 
- Ne sei sicura? Domandò Callie, oramai arresa alla realtà dei fatti.
 
Le sue spalle si incurvarono quando aggiunse:
 
- Cosa vedi per noi al di fuori dalle pareti della tua stanza?
 
Arizona non sapeva cosa dire. Aveva evitato di pensarci, perché la presenza di Callie le sembrava essere sempre più vera, più reale ogni volta. Così aveva messo in un angolo tutti gli eventuali problemi che sarebbero potuti sorgere, per godere appieno dei momenti che trascorrevano insieme. Evitò di porsi domande su ciò che quella storia significava veramente per lei, perché le bastava ciò che avevano. Aveva solo bisogno di avere Callie al suo fianco, non importava come.
 
- Entrambe sapevamo che questo momento sarebbe arrivato un giorno o l'altro, continuò Callie quando si rese conto che non avrebbe ottenuto alcuna risposta dalla bionda. Abbiamo sempre evitato di parlarne, abbiamo sempre evitato di definire la nostra relazione perché sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato ... Ci comportiamo come una coppia, ma non lo siamo. Rischieremo di mettere in pericolo il tuo ruolo di Presidente… Ed anche se alla gente non importerà che tu sia gay, la nostra relazione rimarrebbe comunque proibita…
 
 
Sentendo le lacrime fremere per uscire, tanto da singhiozzare, Callie si fermò per prendere un profondo respiro.
 
Dire ciò che stava dicendo, la stava uccidendo. Sentiva di non avere mai fatto nulla di così difficile in tutta la sua vita, perché stava rinunciando all’unica fonte di felicità, la cosa più bella che avesse mai potuto avere da anni. Ma Callie sapeva che era giusto così. Sapeva che si sarebbero ritrovate ad affrontare quel discorso ignorato per troppo tempo, e Nick Hemsworth gliel’aveva semplicemente ricordato.
 
- Ci siamo rifiutate di aprire gli occhi, ma la verità è questa, Arizona: non abbiamo un futuro insieme, aggiunse infine. E tengo troppo a te per accontentarmi di vivere in questo limbo, con questa spada di Damocle sospesa su di noi.
 
- Calliope ...
 
- Voglio di più, la interruppe Callie, perché aveva bisogno di dire tutto ciò che aveva dentro prima che Arizona potesse controbattere. Mi rifiuto di essere la persona che comprometterà le tue possibilità di diventare il miglior presidente che questo paese abbia mai conosciuto, ma voglio di più. Vorrei sempre di più con te ... Ma con te, Arizona, non con la Presidente del Paese. E purtroppo lei e te siete la stessa persona.
 
Arizona sentì il suo respiro farsi più corto e si domandò se non stesse per avere un infarto.
 
Non sapeva cosa dire, non sapeva quale fosse la soluzione ai loro problemi, perché, tutto ciò che Callie aveva detto, era vero. Ma l’unica cosa di cui era pienamente consapevole era che le si stava squarciando completamente il cuore nel petto.
 
- Cosa - cosa vuol dire? Chiese con grande difficoltà. Vuoi che tutto… vuoi che tutto finisca così?
 
Aveva la sensazione che il semplice fatto di pronunciare quelle parole, la distruggesse. Perché l'idea di non avere più Callie al suo fianco, era insopportabile. Non sarebbe riuscita a ritornare alla semplice relazione platonica che avevano all’inizio. Era stato difficile in passato, e a quel punto le cose sarebbe andate peggio. Perché lei non avrebbe mai potuto vivere senza i baci Callie. Senza le sue mani, senza i suoi abbracci.
 
Lei non avrebbe mai potuto dimenticare la sensazione della sua pelle nuda sotto le sue dita, o del suo corpo contro il suo.
 
Era una cosa semplicemente inconcepibile...
 
- Non lo so, rispose Callie, con una voce oramai rotta. Io ... io penso che sia la cosa migliore da fare ...
 
Rimasero in silenzio per un lungo istante, senza muoversi e senza distogliere lo sguardo l’una dall’altra, digerendo, pian piano, le parole che erano appena state pronunciate e constatando l’impatto che avrebbero avuto sul loro futuro.
 
Arizona fissò il volto di Callie, segnato dalle lacrime, e si chiese come era potuta passare da un momento in cui si sentiva felice ed entusiasta dopo aver ricevuto quel magnifico collier, a quel preciso momento in cui il suo cuore sembrava essersi spezzato in mille pezzi.
 
La bionda continuò ad osservarla per attimi che sembrarono eterni, puoi si sporse accennando un passo verso l’altra donna.
 
- Balla con me, sussurrò con voce appena udibile.
 
Callie la guardò con un leggero cipiglio, mostrando il suo stato confusionale a quella domanda.
 
- Cosa?
 
- Solo ... balla con me, ripeté Arizona.
 
Sollevò una mano e gliela porse, aspettando che la mora la afferrasse.
 
- Ti prego ...
 
Callie guardò quella mano tesa. Esitò per una frazione di secondo, prima di afferrarla attirando, poi, la donna a sé, tenendo le dita di Arizona aggrovigliate alle sue contro il suo petto.
 
Quando la sentì poggiare il viso nell'incavo del suo collo, Callie poté giurare che il cuore le si era fermato nel petto. Chiuse gli occhi per perdersi in quella meravigliosa sensazione che stava provando mentre i loro corpi si toccavano, cercando di dimenticare, per un attimo, tutto il resto, e li roteò lentamente al suono della musica che sentiva dentro.
 
- Mi dispiace, mormorò Callie, dopo qualche minuto di silenzio.
 
Arizona sollevò lentamente la testa e la poggiò contro quella della donna che aveva di fronte, prima di socchiudere gli occhi a sua volta.
 
- Anche a me, rispose, quando sentì i suoi occhi bruciare sempre più. Dispiace anche a me ...
 
In quel momento si rese conto che Callie era l'unica in grado di provocarle un reale senso di pace dopo mesi, l’unica con la quale era riuscita ad addormentarsi all’interno di un aereo. Il suo profumo, la sua rassicurante presenza e le emozioni che provava quando le era vicino, le avevano permesso di sentirsi al sicuro. E quel senso di sicurezza, quell’oasi di pace, non l’aveva più abbandonata da quando si erano incontrate.
 
E lei, per tutta le sera, aveva sognato di ballare con Callie, desiderando l’occasione di ritrovare quella così familiare serenità che poteva provare solo fra le sue braccia. E quando finalmente l’aveva trovata, non voleva più lasciarla andare.
 
Perché sapeva che quando l’avrebbe fatto, avrebbe rischiato di perdere quelle sensazioni per sempre ...

 
 
   
 
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