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Autore: Dedalus Lux    14/06/2016    1 recensioni
La soluzione sarebbe semplice - disse Marius - Arrestare Mulciber.
- Non è così semplice - ribatté Seamus - Quel ragazzo ha anche un passato complesso alle spalle, è ben visto da buona parte del mondo magico.
- Quindi se l'opinione pubblica difende una persona, non si può far nulla? - domandò Marius che si stava iniziando a scaldare.
- Calmati Marius - lo ammonì Seamus - Se mi fai finire di parlare posso spiegarti tutto. Non è una questione di opinione pubblica, ma di prove. Servono prove e testimonianze, tuttavia è sorto un problema.
- Cioè? - domandò Marius.
- Servono testimoni - rispose il cugino - Ho parlato con Neville, volevo dire il professor Paciock che vorrebbero chiedere il tuo aiuto. Non è una cosa semplice, dovrai parlare davanti ad una giuria, non è facile. Se non te la senti nessuno potrà dire niente e...
- Nessun problema! - esclamò Marius che non aspettava altro - Sono pronto a testimoniare anche domani.
***
Vi ricordate dove eravamo rimasti? Marius ha terminato il suo primo anno ad Hogwarts e, come spesso succede, ha vissuto tante esperienze ha conosciuto nuove persone e si è innamorato. Ci sono tanti nodi da sciogliere sulle reali intenzioni dell'ambiguo Mulciber, sui sentimenti di Juliet nei suoi confronti, ma non solo. Le sorprese non mancheranno...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Seamus Finnigan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Marius Grebb - Un giovane mago 20 anni dopo Harry Potter'
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Marius aveva chiuso gli occhi nel momento in cui Mulciber aveva scagliato l'incantesimo e quando li riaprì era tornata la quiete. C'era tuttavia qualcosa che non andava, si sentiva stranamente solo e dopo qualche istante si rese conto che Tonia non stringeva più il suo braccio. Si girò di scatto e vide la sua amica distesa a terra, a faccia in giù. Marius la capovolse delicatamente, immaginando che avesse perso i sensi. Guardandola in faccia vide che gli occhi erano spalancati e persi nel vuoto. Travolto dal panico, il ragazzo iniziò a scuotere il corpo inerme di Tonia. 

- Svegliati Tonia - urlò - Ti prego svegliati!

Nessuna risposta. Goffamente, pose una mano sul suo petto e sentì che il cuore non batteva più. 

- No! - esclamò contro il vuoto - Aiuto! Aiutatemi! 

In lontananza Marius udì dei passi, ma poi si rese conto che non c'era più niente da fare. Tonia, la sua migliore amica, la ragazza con cui aveva condiviso praticamente tutto da quando era nato, non c'era più. Voleva piangere, urlare, prendere a calci tutto ciò che gli capitava a tiro, ma non ebbe la forza di fare nulla. Si sedette per terra, distrutto, prendendo la mano dell'amica. Era incapace di compiere qualsiasi gesto, sentiva che il mondo al quale apparteneva fino a qualche istante prima non era più suo. Aveva perso una delle persone più importanti che aveva e ora non poteva più tornare indietro. Ad un tratto, improvvisamente, si rese conto di quello che era successo: l'incantesimo scagliato da Mulciber aveva ucciso Tonia. La rabbia travolse Marius per pochi istanti, perché subito dopo si rese conto che tutto quello che era successo era colpa sua. Aveva capito cosa volesse dire Mulciber, riguardo la strada sbagliata da seguire. Se avesse continuato a remargli contro avrebbe eliminato tutti i suoi cari, tutte le persone che voleva bene. Anzi, probabilmente se si fosse rifiutato di testimoniare, Tonia sarebbe ancora con lui. Incapace di trattenersi, Marius esplose in un pianto disperato e abbracciò il cadavere dell'amica. 

- Scusami - urlò - Scusami, scusami. Dovevo esserci io al posto tuo. 

Travolto dal dolore, Marius non si rese conto che alle sue spalle erano comparse due persone. Quando una di quelle gli mise la mano sulla spalla, lui trasalì. 

- Chi siete? - domandò con voce tremante. 

Prima di avere risposta, capì che si trattava di due maghi. Entrambi indossavano una veste simile a quella che usava a Hogwarts e avevano la bacchetta in mano. Uno era scuro di carnagione e aveva l'aria molto aggressiva, mentre l'altro sembrava più tranquillo, era molto alto con capelli rosso fuoco. Marius l'aveva già visto, ma in quel momento non aveva la forza di ricordarsi qualsiasi cosa. 

- Ma allora è vero! - esclamò il primo. 

- Abbiamo fatto bene a tenere lontani i Babbani - convenne il secondo. 

- Tu! - disse il primo rivolgendosi a Marius - Sei il signor Grebb. 

Marius annuì senza rispondere. 

- Alzati, dobbiamo parlare - ordinò. 

Marius non fece nulla. Rimase seduto per terra, come in una sorta di trance, abbracciato al cadavere di Tonia. 

- Devi muoverti - insistette il mago aggressivo. 

- Samuel calmati - intervenne l'altro - Non vedi che è sotto shock. 

- Potrebbe essere stato lui a scagliare la maledizione - ribatté il mago Samuel. 

- Ma non lo vedi? - disse l'altro - È un ragazzo, ed è spaventatissimo. Poi non ha neanche la bacchetta. 

- Non sei te a dovermi spiegare come funziona il mio lavoro - sbottò Samuel scocciato - Sei qua solo perché ti ha mandato Potter. 

- E c'è un motivo forse, non credi? - sottolineò l'altro. 

- Vabbè ho capito - disse infine Samuel - Lascio fare a te. 

Il mago aggressivo si allontanò, mentre l'altro rimase accanto a Marius. Per un po' non disse nulla, lasciando il ragazzo tranquillo, ma alla fine decise di prendere parola. 

- Marius, capisco cosa stai provando - disse - Però ora devi ascoltarmi. Mi chiamo Ronald Weasley e sono un Auror del Ministero della Magia. Non appena abbiamo avuto la segnalazione di una Maledizione Senza Perdono scagliata nel tuo paese siamo intervenuti. Mi dispiace, ma per la tua amica non c'è niente da fare. Però tu puoi aiutarci a prendere chi è stato. 

Marius si girò e senza dire nulla lasciò il cadavere di Tonia e si alzò. Non aveva sentito praticamente nulla di quello che gli aveva detto, ma ebbe l'impressione di dover fare come gli chiedeva. 

- Avete avvertito i genitori? - domandò a voce bassa. 

- Di questo non preoccuparti - rispose Ron Weasley - Come ben sai, non possiamo svelare ai Babbani le dinamiche reali del fatto, ma una persona addetta a questo genere di cose se ne sta occupando proprio in questo momento. 

- Lei sapeva... - mormorò Marius. 

- Cosa? - chiese Weasley. 

- Lei sapeva che ero un mago - sbottò Marius, incapace ancora una volta di trattenere le lacrime - Lei lo sapeva, le ho detto tutto già l'anno scorso. Sapevo di potermi fidare di lei, era la mia migliore amica... 

- Mi dispiace, davvero - disse Weasley che sembrava realmente colpito da quel che era accaduto - Ti prometto che faremo di tutto per scoprire chi è stato. 

Marius era consapevole che quel mago stesse cercando di aiutarlo, tuttavia era infastidito dalla sua presenza. Non voleva parlare con nessuno, voleva starsene da solo, perché non voleva svelare il suo stato d'animo. Tonia era molta per colpa sua, perché aveva voluto mettere i bastoni tra le ruote a Mulciber. 

- Immagino che tu voglia tornare a casa - riprese Weasley - Però devo farti delle domande. Sai dirmi qualcosa su quello che è accaduto qui? 

Marius volse il proprio sguardo sul mago che gli parlava. Per la prima volta prestò attenzione alle sue fattezze e notò che somigliava molto a Lucy, la sua compagna a Grifondoro. SIcuramente erano parenti, anche perché la sua amica ne aveva molti. In un certo senso gli ispirava fiducia, tuttavia sapeva quel che doveva dire. 

- No - rispose - È stato tutto confuso. Ho sentito un forte rumore, è comparsa una persona ha scagliato un incantesimo ed è scomparsa. 

- Quindi non hai visto il mago che ha compiuto l'incantesimo? - domandò Weasley. 

- No, purtroppo no - disse Marius, cercando di apparire più convinto possibile. 

- Capisco - riprese Weasley - Senti Marius, mi rendo conto che tu sia provato, ma vorrei sapere se per caso la persona che ha scagliato l'incantesimo già la conoscevi. Conosco la tua storia, sono un caro amico del tuo professore, Neville Paciock. Non avere paura, se è stato Goran Mulciber puoi dirlo a me. 

Marius studiò per qualche istante il suo interlocutore. Per un attimo ebbe l'idea di raccontargli tutto, poi però fu travolto da un dubbio. Mulciber sapeva tutto quello che accadeva nel Ministero, e se proprio quel tipo così gentile fosse in qualche modo un suo informatore? Se facendo il suo nome un altro suo caro avrebbe fatto la fine di Tonia? No, non poteva permettersi di rischiare. 

- Davvero, se anche fosse stato lui non l'ho riconosciuto. È stato tutto molto veloce - disse infine - Non ho paura a fare il nome di Mulciber, ma non voglio accusarlo di qualcosa che non sono sicuro abbia fatto. 

- Bene, se sei convinto va bene così - concluse Weasley - Ora ti riaccompagno a casa. Nei prossimi giorni riceverai altre visite probabilmente. Se ti viene in mente qualcosa, basta che tu chiami tuo cugino Seamus e lui si farà vivo con me. 

- Va bene, grazie - mormorò Marius.

 

Gli ultimi giorni a Saint Patrick furono orribili. Era rientrato scortato dai maghi e scoprì che la mamma della sua amica era a casa loro, travolta dal dolore. Le avevano detto che la figlia aveva avuto un malore, dovuta ad un problema cardiaco mai rinvenuto, ma naturalmente non riusciva a capacitarsene. L'abbraccio che gli riservò la madre di Tonia provocò una nuova esplosione di dolore in Marius che, subito dopo, si chiuse in camera senza parlare con nessuno. Anche il giorno del funerale fu molto difficile, con tutti i ragazzi di Saint Patrick shockati dall'improvvisa perdita. Marius evito contatti con il mondo, cercando di isolarsi il più possibile da tutti, anche perché tutto quello che aveva intorno gli ricordava Tonia in qualche modo. Due volte vennero a trovarlo i maghi del Ministero, nella ricerca di novità, ma lui si mantenne fermo sulla stessa linea, decidendo di mentire anche al cugino Seamus. Mamma Diana e papà Maurice, così come Klare, sembravano capire perfettamente il suo stato d'animo e cercarono di lasciarlo in pace. Marius gli fu particolarmente grato di questo. 



Capitolo difficile, sia nella stesura che, soprattutto, nel contenuto. Fino all'ultimo ho pensato di cambiare, ma alla fine ho preferito dare seguito al piano originale. Vi ho fatto attendere diverso tempo, spero presto di poter continuare nella storia, ma in questo periodo ho messo in cantiere dell'altro, che presto riuscirò a mettere in scena... spero 
Buona lettura!

 

  
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