Serie TV > Dr. House - Medical Division
Segui la storia  |       
Autore: Grifondoro_Serpeverde    15/06/2016    2 recensioni
Come nasce un'amicizia come quella che lega Wilson, Cuddy e House? Io ho una mia idea.
La storia è ambientata tra i banchi di scuola, con un House più sereno, ma sempre impulsivo, irriverente e geniale.
Purtroppo non so ancora molto sulla trama, la sto scrivendo di getto.
Per il resto degli avvertimenti, guardate il primo capitolo!
Spero di avervi incuriosito!
G_S
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Greg House, James Wilson, Lisa Cuddy | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Prima dell'inizio
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
II



Tornato a casa House salutò sua madre, si fece un panino e andò in camera sua.
 
Pensieroso accese lo stereo, mise un cd a caso della sua raccolta e prese un libro: Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie. Mentre si sdraiava sul letto la musica partì, e sulle note di Il testamento di Tito, iniziò a leggere quello splendido libro che aveva comprato il giorno prima.

 
 
Era così assorto nella sua lettura che quando sua madre entrò nella stanza non ci fece caso. Ad un certo punto sentì la voce, insistente, della donna; probabilmente non era la prima volta che lo chiamava. Mise giù il libro, la guardó irritato e poi disse "Cosa c'è mamma?" Sua madre non ebbe nemmeno bisogno di guardarlo per sapere che faccia avesse assunto il figlio, e continuando a sistemargli la biancheria pulita nel cassetto disse "Non mi guardare con quella faccia Gregory!  Ti stava squillando il telefono, hai 3 chiamate perse. Ma non la senti la suoneria? Benedetto ragazzo!" E dicendo questo, chiuse il cassetto ed uscì lasciando la porta aperta.
"La porta si chiude!" Esclamò lui. Poi si alzò:  chiuse la porta, spense lo stereo e guardó il telefono. Vide tre chiamate perse da James, lo richiamò.
"GREG! DOVE ACCIDENTI ERI FINITO?! TI HO CHIAMATO TRE VOLTE!" Il tono irritato del suo amico lo fece sorridere
"Calmati James, stavo leggendo un giallo, cercando di indovinare il colpevole... non ho sentito il telefono." 
James sbuffó "Accidenti a te e alla tua modalità bolla!"
Greg non ne poté più e chiese all'amico perchè lo avesse chiamato.
"Oggi è venerdì, e John dà una festa, ovviamente ci ha invitati, e ha invitato anche Lisa e le sue amiche..." Come se stesse leggendo i pensieri dell'amico aggiunse "Avanti Gregory! Non puoi darmi buca anche questa volta, ME LO DEVI"
Fú il turno di Greg a sbuffare  "A che ora sarebbe questa festa?"
"Alle 11 a casa di John! Oh ti adoro! Ti passo a prendere?" 
"Taci. Ci vediamo lì alle 10 meno un quarto."
E dicendo questo riattaccò. 
Poi si avvicinó alla sua lavagna ed iniziò  a scrivere tutti i nomi, e i dati dei possibili colpevoli del libro. 
Si mise seduto sul letto ed iniziò a ragionare riprendendo la sua lettura.
 
 
Quando si accorse che la luce stava sparendo, guardó la sveglia: 20.40.
Decise che era ora di scendere per la cena. 
Si alzò e scese lentamente le scale. Arrivato in sala da pranzo vide suo padre, o meglio, quello che diceva di essere suo padre, al tavolo insieme a sua madre. 
"Signore" lo salutò Gregory mentre si accomodava. 
"Greg." Disse facendogli un cenno "Sei in ritardo per la cena" proseguì.
"Solo di qualche minuto, non mi pare che tu abbia finito di mangiare" disse House irriverentemente. 
"Greg" lo ammoní sua madre.
"Non importa cara, credo che Gregory questa sera non abbia molta fame. Non è vero ragazzo?" Disse freddamente il padre. 
"Ovviamente... dimenticavo che il ritardo mi costa la cena come in caserma. Dì un po' quand'è che riparti per la prossima missione?"
La signora House lanciò un'occhiata preoccupata verso di loro. 
Tra i due non c'era mai stato il rapporto padre-figlio che Blythe House avrebbe voluto,  e ogni volta che John tornava a casa dalle sue missioni, i due riaprivano le ostilità. 
"E tu quand'è che te ne vai da casa mia?" Disse John House con rabbia.
"Molto presto tranquillo!" Rispose Greg. E dicendo questo si alzò, prese le chiavi della sua moto e uscì di casa. 
Sali in sella e, senza casco, si avviò verso il parco.  Lì prese il telefono e scrisse ai suoi migliori amici. 
 
'Il vecchio bastardo è tornato.'
 
Poi si diresse verso le altalene, si sedette, si accese una sigaretta e attese le loro risposte. La prima a rispondere fu Lisa.
'Ti ha buttato fuori anche questa volta?  Vieni da me, mia madre e mio padre sono usciti, c'è solo mia sorella.'
Letto il messaggio, buttò la sigaretta e  si mise in sella alla sua moto.
 
Arrivò a casa di Lisa, suonò il campanello e attese.  La porta si aprì,  e una Lisa Cuddy in pantaloncini e canottiera lo accolse con aria dispiaciuta.  
"Non importa!" Disse House "È un idiota" aggiunse. 
Lisa rise, poi gli porse il suo panino preferito: tonno e pomodoro.
"Ecco perché ti adoro!" Esclamò il ragazzo sedendosi al tavolo.
 
Mangiò velocemente il panino, e, salutata la sorella di Lisa, uscirono a fare una passeggiata.
"A che ora inzia la festa?" Chiese Lisa.
"Alle dieci meno un quarto io e Wilson ci vediamo al solito posto. Vieni anche tu, ti dò uno strappo io." Disse Greg guardandola.
"Devo avvertire Martha. Aveva detto che mi sarebbe passata a prendere alle dieci e mezza" e dicendo questo prese il telefono e chiamò l'amica. 
 
'Ehy Martha, sono Lisa...'
Mentre Lisa parlava al telefono Greg la osservó. La sua amica era molto bella,  i suoi ricci e le sue forme, al chiaro di luna risaltavano ancora di più. Una ciocca di capelli ribelle le era scivolata davanti gli occhi, liberandosi dalla coda, ed House la guardó sistemarsela con cura dietro l'orecchio.
Lei era una delle ragazze più belle della scuola, ma non era solo questo a far impazzire Greg. La sua intelligenza, la sua forza d'animo,  il suo coraggio, la sua testardaggine e il modo in cui gli teneva testa. Queste cose lo facevano impazzire. 
Era così assorto nei suoi pensieri che non si accorse che l'amica aveva finito la telefonata e lo stava guardando.
"Greg?" Chiamò lei. "Greg tutto bene?"
Lui si riscosse "Si, si. Stavo pensando al libro che sto leggendo"
Lei rise e poi disse "Deve essere un bel libro, se ti impensierisce così tanto"
"Sì lo è! Quando lo finisco te lo presto!"
"D'accordo Greg" Disse lei sorridendo.
Ci fu un momento di silenzio poi il telefono di Greg squillò; era Wilson.
"Ehy Greg" esordì lui "Ho letto il messaggio. Vuoi che ci vediamo prima?" disse lui in tono triste.
Lisa era vicino a lui e lo stava guardando. 
"Nessun problema James. Ci vediamo al solito posto come avevamo stabilito" guardò l'orario e aggiunse "tra mezz'ora. Ah viene anche Lisa." e detto questo riagganciò. Guardò la ragazza e sorrise.
"Che c'è?" disse in tono innocente.
"Nulla" disse lei ridendo.
Si guardarono con uno sguardo complice. Entrambi sapevano che Greg non era solito chiedere prima di fare le cose, e che si potevano solo accettare le sue decisioni.
"Dove dobbiamo andare?" Chiese la ragazza riprendendosi.
"É un segreto!" Disse lui guardandola con uno sguardo malizioso. "Comunque é meglio avviarci" aggiunse.
I due ragazzi si incamminaro verso casa di Lisa.
Quando arrivarono Greg si mise a parlare con la sorellina della sua amica, Julia, mentre Lisa era andata in camera sua a cambiarsi.
Dopo una decina di minuti la ragazza scese le scale chiedendogli un parere sul suo outfit.
Greg la guardò a lungo e molto affondo. 
L'amica indossava dei pantaloni stretti neri, una maglietta abbastanza scollata, bianca che metteva in risalto i suoi fianchi e le sue curve, un giacchetto di pelle ed un paio di stivaletti.
I capelli non erano piú legati, ma sciolti.
Il trucco era leggero: un po' di matita nera, l'eyeliner e un po' di rossetto.
Greg pensó di non aver mai visto niente di più bello in vita sua.
Si accorse che entrambe le Cuddy, in quella stanza, lo stavano guardando.
Si riscosse, e disse "Sei molto carina così, rischi di fare una strage." Lisa e Julia si guardarono, la maggiore sorrise e ringrazió l'amico.
Nell'aria si avvertiva un leggero senso di imbarazzo, e per uscirne Greg disse "Anche se ci hai messo una vita per prepararti! Wilson ci ammazzerà, dobbiamo andare!" 
I due salutarono la sorella ed uscirono.
Mentre percorrevano il viale Greg disse "A chi punti? A Nick? Mr Ehy-Guaedatemi-sono-il-Quaterback Johnson?" Salì in sella e porse il casco all'amica "O forse a Jake?" Proseguì.
Prima che potesse fare altri nomi Lisa lo interruppe. "Non punto nessuno Greg" e dicendo questo si mise il casco e salì dietro l'amico.
Il ragazzo accese il motore e partì, restando pensieroso, ma chiudendo la questione.
 



Note
La canzone "il testamento di Tito" è una canzone di De Andrè. Sia i libri, sia le canzoni che verranno citate nella storia sono tutte reali e tutte nella mia libreria o nella mia playlist.

Commento
Allora prima di tutto scusate se ci ho messo molto per aggiornare la storia. Sto cercando di fare capitoli più lunghi!
Spero che la storia fino qui vi stia piacendo e se avete commenti, idee o critiche non esitte a farmele sapere!
Eeeh niente!
Grazie per aver letto,
Ci vediamoal prossimo capitolo.
G_S
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: Grifondoro_Serpeverde