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Autore: Blueraven    16/06/2016    1 recensioni
Scorpius Malfoy è un Corvonero intelligente, sarcastico, autocritico e un po' impacciato. La famiglia Weasley è la sua seconda famiglia, la Tana la sua vera casa e Albus Severus Potter, il fratello che ha scelto di avere, nonostante le sue sceneggiate da primadonna, gli abbracci spaccaossa e la sua tendenza al dramma in ogni situazione.
L'unica incognita della sua semplice vita? Rose Weasley.
Distante, misteriosa, all'apparenza fragile, la rossa è sempre rimasta ai margini della sua vita sociale, senza mai davvero entrarvi, nonostante le amicizie in comune.
Ora, però, tutto sta per cambiare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'C&P'
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Capitolo 9

 

...Something Borrowed, Something Blue.

Venerdì

 

  • LILIAN LUNA POTTER, ALZA SUBITO QUELLE CHIAPPE!-

 

Il giorno in cui oserò definire pacifico e normale un risveglio qualunque alla Tana, saprò di essere definitivamente impazzito.

Sbuffo rassegnato, rigirandomi nel letto, ormai troppo sveglio per ignorare i mille rumori provenienti dai piani inferiori ed incontro lo sguardo disperato del mio migliore amico.

 

  • Prepariamoci amico, questa sarà una lunga e difficile giornata.- si lagna, seppellendo poi la testa sotto il cuscino per la disperazione. Non ha nemmeno una vaga idea, di quanto le sue parole siano vere.

 

Deglutisco a fatica, la bocca improvvisamente secca, colpito dall'istantanea consapevolezza di cosa effettivamente mi aspetti oggi.

Mio cugino Teddy si sposa e non solo io sono il suo testimone di nozze, ma sarò anche l'accompagnatore di Rose all'insaputa di tutti.

Che Merlino mi aiuti.

 

Sto per seppellirmi anche io sotto il cuscino, quando un lupo argenteo si materializza attraverso la nostra porta.

 

  • Disgraziato di un Malfoy, alza le tue chiappe aristocratiche dal letto e vieni subito nel capanno!- la voce di Teddy riesce a suonare disperata perfino attraverso il suo Patronus. Le cose si mettono male.

 

Senza proferire verbo mi fiondo giù dal letto, infilo la camicia ed i pantaloni del mio completo, mi sistemo i capelli, infilo un paio di scarpe a caso e mi precipito giù dalle scale, evitando accuratamente di passare dalla cucina, luogo dal quale provengono chiaramente le urla di Victoire.

Non c'è che dire, un fantastico inizio.

 

In punta di piedi, scivolo fuori dall'uscio aperto ed ignorando gli uomini in divisa che stanno allestendo il rinfresco in giardino, mi precipito dentro il vecchio capanno.

Apparentemente, il mio stolto cugino ha ritenuto che la mattina del suo matrimonio fosse il giorno adatto per sfoggiare una fantastica chioma rosa fluorescente.

Nemmeno si accorge del mio arrivo, tanto è l'impegno che sta investendo nello scavare un solco sul pavimento con il suo passeggiare nevrotico per la stanza.

 

Non so se sia per la nostra parentela, ma il lato Serpeverde che ci scorre nelle vene, si fa sentire sempre con maggiore prepotenza quando siamo insieme. Per questo motivo, vedendolo in questo stato, non provo neppure a trattenere un ghigno malefico o tanto meno a frenare le parole che stanno per uscire istintivamente dalla mia bocca.

 

  • Lupin, dovrei forse ricordarti che sotto quei capelli rosa shocking, scorre purissimo sangue Black? Ma forse non dovrei dirlo ad alta voce, generazioni e generazioni di spocchiosi Purosange potrebbero rivoltarsi nella tomba, vedendoti in questo stato- esalo, come saluto. Uno dei nostri tipici buongiorno.

     

  • Non trovassi ciò che hai appena affermato abbastanza sconvolgente, ti chiederei di ripeterlo, anche fosse solo per far un dispetto ai cari genitori del buon vecchio Felpato.- ghigna in risposta, fermandosi istantaneamente. Mi squadra da capo a piedi, ridacchiando. - Forse però per lo scopo basta il tuo, di aspetto. Credevo che i platinatissimi capelli made in Malfoy, non fossero in grado di scompigliarsi- ghigna poi, istantaneamente più rilassato, mentre il rosa sulla sua testa muta in un più tenue violetto.

     

  • Beh, almeno io non ho ereditato la tendenza alle scenate da primadonna di Al ed L. O forse devo presumere che la colpa di questo loro trattto, sia solo ed esclusivamente tua?- rispondo con perfetta nonchalance, passandomi una mano fra i capelli. Non ringrazierò mai abbastanza chiunque mi abbia impedito di ereditare i piattissimi e drittissimi capelli di mio padre. Mi sorride, abbandonando il ghigno Black, mentre i suoi capelli sfumano fino a tornare del loro consueto colore celeste.

     

  • Sono patetico vero?- lo osservo torcersi le mani, la cravatta storta e la camicia male abbottonata e scuoto la testa.

     

  • Non più del solito, credimi- gli sorrido, avvicinandomi e poggiandogli le mani sulle spalle, costringendolo così a guardarmi negli occhi. - Ora ascoltami bene, cugino degenere che non sei altro: stai per sposare la donna con la quale hai condiviso la maggior parte della tua vita, colei che ti è stata vicina in ogni momento bello e difficile, riuscendo ad amarti nonostante tutte le tue scenate e i mille difetti. Di cosa diamine ti stai preoccupando?- lo vedo mordiccharsi il labbro inferiore, in un gesto che ormai ho imparato ad interpretare come esitante.

     

  • Ho paura di incasinare tutto.- sospira infine, abbassando lo sguardo -Mi conosci, sono un disastro ambulante dotato di bacchetta magica. Ho sempre pensato al presente, alle persone che amo e al vivere la mia vita al meglio: il matrimonio, la carriera, i figli, sembravano sempre così lontani ed ero certo che per allora sarei stato pronto. Ora invece mi sembra tutto ad un passo da me, le responsabilità incombono ed io sono ancora il solito disastro. E se non fossi in grado di gestire tutto?- mi guarda, sconsolato, lasciando trasparire tutta la sua più sincera preoccupazione. La soluzione a tutti i suoi dilemmi, è così semplice da dovermi mentalmente costringere a non scoppiargli a ridere in faccia.

     

  • Pensaci bene: in tutti questi anni di vita quotidiana, Hogwarts, vacanze, lavoro e amicizie, cosa o chi ti ha impedito, nonostante i vari disastri e drammi, di rovinarti la vita e mandare tutto a monte?- gli chiedo, incoraggiandolo con lo sguardo. Dopo qualche istante, una scintilla gli illumina lo sguardo, scacciando temporaneamente la preoccupazione.

     

  • Vic. C'era quando per l'agitazione mi sono trasfigurato per sbaglio poco prima dei GUFO, alla stazione ad impedirmi di fuggire a gambe levate quando ero troppo spaventato per salire sull'espresso e perfino adesso, quando combino qualche casino a lavoro, rovesciando cose o peggio, perdendole, lei è sempre accanto a me con una soluzione.- dice, tutto d'un fiato, come se si fosse reso improvvisamente conto della veridicità delle sue parole. Poi sorride radioso.

     

  • Precisamente. Stai per sposare l'unica persona che sia in grado al cento per cento di garantirti una vita meravigliosa e priva di disastri e diciamocelo, anche l'unica che riesca a trovarli adorabili: meglio di così si muore!- rido, assestandogli una pacca sul braccio.

     

  • Hai ragione...sono proprio uno scemo. Avevo così paura di essere inadeguato, che non riuscivo più a vedere chiaramente le cose. Cosa farei senza di te?- scuote la testa, definitivamente sollevato, facendomi poi un occhiolino.

     

  • Non lo so, non faresti! Immagino sia per questo, che sono io il tuo testimone e non James – mi pavoneggio fintamente, in una semi penosa imitazione dello stesso James. Teddy non ha neppure il tempo di farmi notare la pochezza delle mie doti attoriali che un vociare indistinto cattura la nostra attenzione e pochi istanti dopo, la porta del capanno si spalanca con un boato.

     

  • SCORDATELO ROSIE, NON USCIRO' MAI PIU' DI QUI!- grida a pieni polmoni Al, per poi richiudersi la porta alle spalle.

     

  • Sev, i tuoi toni soavi riescono sempre ad allietare le mie mattin...CHE COS'HAI FATTO AI CAPELLI?!- non appena il nuovo arrivato solleva il capo nella nostra direzione, sia io, sia Teddy, sobbalziamo per lo shock. Mi ritrovo a sbattere le palpebre più e più volte, incredulo, prima di riuscire a proferir nuovamente parola.

     

  • Non ci credo... sto sognando, vero?- chiedo, con un filo di voce, a mio cugino che continua a fissare Al con la bocca spalancata.

     

  • Vi prego, non dite nulla. E SMETTETELA DI FISSARMI A QUEL MODO!- sbraita, mezzo supplichevole, mezzo furioso, quando si accorge che non riusciamo a staccare gli occhi dai suoi capelli.

     

La sua chioma nera, solitamente dotata di vita propria ed abbandonata allo stato brado, è ora perfettamente appiattita e domata da quello che sembra gel magico a lunga tenuta. Se non sapessi quanto Al sia suscettibile riguardo l'argomento, a quest'ora sarei già scoppiato a ridere come un matto: non credo di aver mai visto acconciatura più ridicola di quella.

 

  • Al, smettila di fare il bambino e vieni fuori.- la voce soffocata di Rose, giunge dall'altro lato della porta.

     

  • Non sto facendo il bambino e non uscirò di qui.- lo vedo imbronciarsi ed infuriarsi ancora di più. Non posso credere che Rose, la sua migliore amica, abbia potuto seriamente decidere di toccare i capelli di Al, sapendo quanto lui ci tenga a lasciarli esattamente come sono.

     

  • Dai tesoro, è il giorno del suo matrimonio, non potresti accontentarla solo per questa volta?- aah, non Rose. Vic. Avrei dovuto immaginare che una come lei, non potesse permettere che il suo cuginetto presenziasse al suo grande giorno, con quella giungla in testa.

     

  • Non mi interessa, è una sporca traditrice e io mi rifiuto categoricamente di trascorrere la giornata conciato in questo modo.-

     

  • Dai Al, ragiona, sono solo poche ore! Quando torneremo qui per il rinfresco sarò io stessa a far tornare i tuoi capelli esattamente come prima, te lo prometto.-

     

  • CERTO, come se servisse a qualcosa. Ormai il danno sarebbe fatto. E non provare a dirmi che nessuno noterà nulla, perchè ho ancora perfettamente chiare nei miei timpani le grasse risate che Lorcan si è fatto appena mi ha visto- scuoto la testa sconsolato. Se c'è una persona in grado di far crollare l'autostima di Al, è proprio Lorcan. Oltre, ovviamente, al fratello maggiore James.

     

  • Beh... diciamo che QUALCUNO potrebbe averlo rimesso al suo posto – la sentiamo ridacchiare sommessamente e sul volto di Al vedo comparire una scintilla di divertimento mentre Teddy, accanto a me, si riprende finalmente dalòa sorpresa.

     

  • Ah sì? E come?- chiede, timidamente, curioso.

     

  • Non lo saprai mai, se non uscirai da lì – cantilena la rossa, divertita. Al sembra pensarci un po' su ma alla fine, lentamente, si volta ed apre la porta.

     

  • Eccomi, sono uscito. Ora sputa il rospo - la porta si spalanca mostrandoci una Rose in piagiama e sorridente. Il mio cuore fa una capriola non appena incrocio il suo sguardo. Riesce ad essere bellissima anche scarmigliata e con un enorme e scolorito pigiama azzurro indosso. Incredibile come, ad ogni nostro incontro, il mio livello di autocontrollo si stia abbassando paurosamente.

     

  • Hm, diciamo solo che qualcuno potrebbe accidentalmente aver usato del gel ad alto fissaggio, sulla sua biondissima chioma...- non fa in tempo a finire la frase, che Al le salta al collo per la gioia.

     

  • Sei la cugina migliore del mondo.- ride, felice, dimentico di tutta la rabbia provata fino a qualche istante prima.

     

Da sopra la sua spalla, Rose fa un occhiolino a me e Teddy, che scuotiamo la testa divertiti. Il solito, melodrammatico, Al: riesce a creare scompliglio ogni giorno, anche fosse solo per qualche minuto.

 

  • Bene, ora che le crisi della mattinata sono state superate, credo sia meglio che torniamo tutti in casa. E tu sposo, faresti meglio a finire di prepararti e filare subito a Villa Conchiglia: la tua dolce metà è più indelicata del solito stamattina, non voglio nemmeno immaginare cosa succederebbe se per sbaglio dovessi vederla prima della cerimonia – spiega, sbrigativa, lanciando un'eloquente occhiata a Teddy, che sbianca all'istante.

     

  • Corro.- risponde lui immediatamente, per poi mimarmi un grazie con le labbra e sfrecciare in casa.

     

  • Non vedo l'ora di vedere com'è conciato Lorcan!- esclama poi Al, prima di lanciarsi verso la cucina.

     

  • Magistrale, Rose.- mi complimento, non appena restiamo soli, cominciando ad avviarmi anche io verso la Tana.

     

  • Ah, non è nulla, credimi. Ormai sono abituata. Tu piuttosto, hai fatto un ottimo lavoro con Teddy: quando l'ho visto mezz'ora fa, sembrava sul punto di vomitare.-

     

  • Beh, diciamo che, con Al ed L, ho fatto molta pratica: gestire il resto del mondo ora, sembra quasi una passeggiata- confesso, varcando la porta d'ingresso.

     

  • Ho detto a Vic che sei il mio accompagnatore...- butta lì, fermandosi sulla soglia della cucina. Un altro balzo per il mio povero cuore. Come ci arrverò a fine giornata?

     

  • Oh, cosa ha detto?- chiedo, sinceramente curioso. E se la sua famiglia la ritenesse una cosa sbagliata? Deglutisco. Non avevo pensato a questa possibilità. Dopo tutto, sono sempre un Malfoy. Rose mi scruta, curiosa ma divertita

     

  • Era entusiasta. Ha letteralmente strillato per la felicità dicendo, testuali parole, "sarete bellissimi a camminare insieme lungo la navata!"- ridacchia, arrossendo leggermente. D'istinto, arrossisco anche io, rilassandomi però non poco: un primo, piccolissimo scoglio è stato superato. - Avevi paura che la prendesse male, vero? Ho visto il terrore nei tuoi occhi, per un attimo.- osserva, seria. Sospiro, rassegnato: pochi giorni che ci parliamo e già so che non potrò mai nasconderle nulla.

     

  • Beccato.- la guardo di sottecchi, sostenendo il suo sguardo indagatore. Non so come, ma i suoi occhi riescono a scavarmi dentro.

     

  • Ormai dovresti averlo capito Scorp: il tuo cognome, qui dentro, non conta più un fico secco- mi sorride, comprensiva. - Ed ora forza, corri a cambiarti le scarpe e a sistemarti, che fra poco più di un'ora si va in scena- ridacchia, avviandosi verso la sua camera.

 

Lentamente, con mille pensieri e dubbi che mi vorticano in testa, salgo le scale, fino a raggiungere la camera mia e di Al. Insieme, ci vestiamo accuratamente ed il più velocemente possibile senza nemmeno proferir parola, per poi avviarci in salotto, dove gli altri stanno controllando le ultime cose.

L'ultima ora che ci separa tutti dalla cerimonia, scorre talmente in fretta da passare quasi inosservata. Gente che corre a destra e a manca, scalza, per metà vestita e per metà in pigiama, mentre la signora Weasley grida ordini ed incita tutti a sbrigarsi.

 

  • Ragazzi, credo sarebbe meglio che voi cominciaste a Smaterializzarvi alla Villa. Gli invitati saranno ormai arrivati ed i vostri genitori avranno sicuramente bisogno di una mano. Scorpius caro, tu aspetta insieme a Bill che Rose e Victoire si smaterializzino nel salotto della Villa, okay?- annuiamo tutti, troppo agitati per poter replicare, anche se tutti per motivi differenti.

 

Guardandomi intorno, nella speranza di distrarmi dal nervosismo improvviso che mi sta assalendo, noto che Lysander non riesce a fare a meno di fissare L, incredibilmente femminile e decisamente bella nel suo abito colo acquamarina. Dal canto suo, lei è rossa come un pomodoro e non riesce a non fissare di rimando il biondo, elegantissimo nel suo completo.

 

Le cose poi, non sono molto diverse alla mia sinistra: Lorcan ed Al continuano a scambiarsi occhiate silenziose, entrambi impassibili in volto ma visibilmente agitati.

Sarà decisamente una giornata interessante, per ben più di un motivo.

Sospiro, chiudendo gli occhi, per poi sgombrare la mente e concentrarmi solo sulla mia destinazione.

Quando li riapro, mi trovo nel salotto di Villa Conchiglia, luminoso e più che mai decorato a festa.

 

  • Oh ragassi, siete arrivati! Mon dieu, siete di un'elegansa invidiabile!- esclama Fleur, elegantissima nel suo abito argentato, abbracciandoci ad uno ad uno.

     

  • Finalmente siete qu... OH MERLINO. Al, Lorcan, che cosa avete fatto ai capelli?!-

     

  • Per favore papà, non dire nulla.- supplica Al, rivolgendo a suo padre, sconvolto per la visione, uno dei suoi migliori sguardi da cucciolo bastonato. Al suo fianco, Lorcan annuisce mesto. Entrambi si sono ormai rassegnati, dopo un'ora di battutacce ed urla, a sfoggiare le strambe acconciature, senza proferir parola.

     

  • Beh, per lo meno così conciati possiamo star certi di non dover assistere a qualche scenata delle vostre: dubito vogliate attirare troppa attenzione – sentenzia saggiamente, battendo una mano sulla schiena di entrambi i ragazzi. - E ora forza, andate ad indirizzare gli invitati ai loro posti.- ridacchia, per poi posare gli occhi sulla figlia. - Porco Salazar, se da una parte potrò star tranquillo, dall'altra dovrò farmi in quattro: tesoro, sei stupenda!- esclama, abbracciando L, che arrossisce nuovamente.

     

  • Non preoccuparti Harry, ci penserò io a tenerla d'occhio – le parole di Lysander lasciano tutti spiazzati per qualche istante, finchè lo stesso non afferra delicatamente la mano di L e la trascina fuori, verso l'area degli invitati.

     

  • E' proprio questo che mi preoccupa – mi sussurra poi Harry ad un orecchio, assestandomi una pacca sul braccio e regalandomi un sorriso preoccupato. Non so quale grande mago mi abbia trasmesso la forza di non scoppiare a ridere in quel momento. Gli lancio un'occhiata comprensiva per poi prendere posto sul divano, accanto ad un Bill decisamente sovrapensiero.

     

  • Harry, come siamo messi ad invitati?- la voce di Hermione cattura la mia attenzione, mentre la strega fa il suo ingresso nella stanza, seguita dal marito. - Oh ciao Scorpius caro!- esclama poi, avvicinandosi e regalandomi un caloroso abbraccio.

     

  • Direi che ci sono quasi tutti, i ragazzi sono arrivati poco fa-

     

  • Mancano solo mamma, Rosie e ovviamente la sposa- conclude Ron facendomi un occhiolino divertito e stringendomi energicamente la mano.

     

  • Bene, allora sarà il caso di prendere i nostri posti, saranno certamente qui a minuti. Bill, facci un fischio quando arrivano, okay?- raccomanda Hermione, stringendosi al braccio del marito e dirigendosi fuori, seguita anche da Harry e Fleur. I quattro fanno appena in tempo a prendere posto che nel salotto fanno la loro comparsa le uniche persone mancanti.

     

  • In ritardo di ben dieci minuti, ma ce l'abbiamo fatta- sospira la signora Weasley, ben attenta a non calpestare lo strascico del vestito della sposa alla sua destra. - Vi do due minuti, poi faccio partire la musica, d'accordo?- stabilisce sbrigativa, mentre io e Bill ci alziamo dal divano, poi regala un ultimo sorriso a tutti, un bacio leggero alla sposa e si affretta a prendere posto insieme agli altri invitati.

 

Victoire è stupenda nel suo elaboratissimo abito bianco, sorride felice al padre, che la osserva come un cieco che veda il sole per la prima volta.

Eppure i miei occhi sono immediatamente calamitati da Rose.

I capelli rossi sono raccolti in una elaboratissima treccia laterale, dalla quale spunta qualche ricciolo ribelle ed il suo vestito di una particolare tonalità di rosa, fa risaltare i suoi occhi. Mi accorgo di aver smesso di respirare, solo quando lei stessa si posiziona accanto a me, sorridente.

 

  • Pronto cavaliere?- mi sussurra all'orecchio, mentre mi costringo a recuperare le mie funzioni vitali. Una scarica di brividi mi percorre la schiena ed è in quel momento, accanto a lei, che mi rendo conto di non aver più paura: ora posso affrontare tutto, Le sorrido.

     

  • Con te accanto, come potrei non esserlo? Sei stupenda.- le parole mi escono spontanee, più rivelatrici di quanto volessi ma non riesco a pentirmi di averle pronunciate. La vedo arrossire e sorridere radiosa, stringendosi al mio braccio.

     

  • Direi che Victoire aveva ragione – osserva, in quello che afferro come un ricambiare il mio complimento.

     

  • Io ho sempre ragione, non scordatevelo mai.- sentenzia lei, spuntando al nostro fianco, aggrappata al braccio del padre, decisamente troppo sconvolto per proferir parola. Il povero Bill, silenzioso come non mai, non si aspettava certamente di vedere la figlia sposata così presto.

 

Ricordo ancora la scena accaduta il Natale di ormai due anni fa, quando Vic e Teddy decisero di annunciare il loro fidanzamento al cenone della Vigilia. Mentre tutti i parenti ridevano felici e facevano a gara per fare le loro congratulazioni ed abbracciare la coppia, lui svenne sul porridge, dando vita ad una serie di battute ed imitazioni da parte dei suoi parenti che lo tormentano ancora oggi.

Credo che la sua unica consolazione, ormai, sia il fatto che la sua primogenita stia per sposare Teddy, nato e cresciuto come uno di famiglia e a cui lui ha sempre voluto bene.

 

Mentre mi perdo nei ricordi di quella divertente vigilia, la musica inizia a risuonare fuori dalla casa, e lo vedo deglutire ripetutamente. Sì, sarà sicuramente una giornata difficile per lui.

 

  • Ci vediamo all'altare- ci strizza l'occhio la sposa, incurante dello stato d'animo del padre, mentre io e Rose ci avviamo verso la porta. Ci fermiamo un secondo, proprio all'inizio del lungo tappeto che porta all'altare e ci guardiamo negli occhi.

     

  • Si va in scena.- sussurriamo contemporaneamente, per poi avanzare senza più timore.

 

   
 
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