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Autore: Maty66    17/06/2016    2 recensioni
Tutti sull'Enterprise sanno che il comandante Spock ed il dottor McCoy si detestano. Ma tutti sanno anche che entrambi farebbero qualsiasi cosa per il loro capitano. Storia di come Spock e Bones imparano, non senza difficoltà, ad essere amici per amore di Jim. Solo che non è il Jim che tutti conosciamo.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL DONO

 
Capitolo 2
I pirati dello spazio
 
Jimmy si svegliò di soprassalto, sbattendo le palpebre per mettere a fuoco.
Girò gli occhi intorno per cercare di capire dove era…
Non c’era nessuno dei suoni familiari al suo risveglio.
Niente uccellini che cantavano fuori della sua finestra, nessuna risata di Sam che  lo prendeva in giro perchè la notte russava, e neppure le grida di Frank che pretendeva che gli venisse preparata la colazione.
Questa non era la sua stanza.
Dov’era il suo letto? Dov’era era la coperta di nonna Rose? E dove era il pigiama con i dinosauri che indossava sempre? Ricordava benissimo che la sera prima Sam l’aveva aiutato a metterlo, ma ora era completamente nudo sotto le coperte con il logo della Flotta Stellare.
Jimmy si alzò di botto, quasi inciampando nei suoi stessi piedi.
Era un incubo, doveva essere un incubo…
Jimmy si diede un pizzicotto… Sam gli aveva insegnato che nei sogni non si prova dolore, ma il pizzico gli faceva male…
Non era un incubo, ma allora cosa ci faceva in una stanza chiusa, con pareti metalliche?
Sentiva rombare sotto di lui un motore.
Era su di una nave stellare…
Era stato rapito!
Sam gli aveva raccontato di bambini cattivi, che facevano arrabbiare i fratelli maggiori e venivano rapiti dai pirati dello spazio, per non tornare mai più.
Ma lui era stato buono, non aveva fatto nulla… oddio veramente il giorno prima aveva rotto per sbaglio il posacenere di Frank, ma lui l’aveva già picchiato per quello ed i pirati dello spazio rapivano solo i bambini  che facevano arrabbiare i fratelli maggiori, non il patrigno.
Sam aveva detto così e Sam aveva sempre ragione.
 
 
Il trillo alla porta lo fece sobbalzare.
“Jim… dormi ancora? Il turno alfa è iniziato un’ora fa… sveglia dormiglione” disse una voce con un forte accento del sud, come quello di Adam il suo compagno di banco.
Jimmy  si bloccò, cercando di non respirare neppure.
Come  facevano i pirati a conoscere il suo nome?
“Jim smettila di scherzare. Oggi non sono di umore giusto. E non credere di scansare il controllo  fisico semestrale con queste buffonate” continuò la voce fuori la porta.
Doveva scappare, doveva scappare e trovare Sam. Lui avrebbe detto ai pirati dello spazio che era un bambino buono e loro l’avrebbero lasciato andare.
Oppure in qualche modo sarebbe fuggito. Lui era bravissimo a fuggire e nascondersi.
Ma non poteva scappare nudo.
Nonna Rose gli aveva insegnato che non si va mai in giro nudi.
Svelto adocchiò una maglietta su di una sedia.
Era enorme e per fortuna gli arrivava alle ginocchia.
“Jim, guarda che ti sento. Sei lì dentro. Ora basta!! Sto per entrare” sbottò la voce.
Appena sentì  i toni del codice di apertura, Jimmy si preparò all’azione.
Avrebbe venduto cara la pelle. I pirati dello spazio non sapevano con chi avevano a che fare!!
  
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