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Autore: Maty66    16/06/2016    2 recensioni
Tutti sull'Enterprise sanno che il comandante Spock ed il dottor McCoy si detestano. Ma tutti sanno anche che entrambi farebbero qualsiasi cosa per il loro capitano. Storia di come Spock e Bones imparano, non senza difficoltà, ad essere amici per amore di Jim. Solo che non è il Jim che tutti conosciamo.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  IL DONO

Prologo

Il respiro affannoso dell’anziana donna riempiva la stanza.
James Kirk era abituato a vedere la gente, di tutte le razze, morire.
Nella sua vita, per quanto ancora breve, aveva già assistito ad un massacro su Tarsus e visto sprofondare un intero pianeta, Vulcano, in un enorme buco nero, con tutti i suoi miliardi di abitanti.
Aveva assistito impotente alla morte della maggior parte dei cadetti reclutati nel suo stesso anno e migliaia e migliaia di persone innocenti uccise  in una luminosa mattinata a San Francisco.
Aveva perso metà del suo equipaggio nel suo primo anno di capitanato.
Il capitano James Kirk era abituato alla morte, a volte l’aveva inflitta lui stesso e mai con piacere. Lui stesso era tecnicamente morto e riportato in vita solo per la testardaggine e l’audacia degli amici.
Abituato alla morte.
Allora perché si sentiva così a disagio in quella stanza mentre assisteva alla morte della regina di Betarus?
Erano arrivati sul pianeta per una missione diplomatica; la Federazione aveva stabilito il primo contatto con Betarus solo alcuni mesi prima e del tutto causalmente, quando un  vascello scientifico betariano si era ritrovato, a causa di una avaria, nello spazio  della Federazione.
I Betariani  si erano subito rivelati un popolo in generale estremamente  aperto verso la conoscenza delle altre razze; telepatici ed empatici, avevano un aspetto umanoide, eccezion fatta per i capelli bianchi, le iridi d’argento e la pelle leggermente viola.
Pacifici e dotati di straordinari poteri psichici, abituati a forgiare il corso degli eventi con le loro abilità mentali (Spock aveva scoperto che potevano cambiare le condizioni climatiche del luogo in cui si trovavano, oppure far crescere i vegetali di cui si nutrivano a loro piacimento) non erano però immuni dalla violenza.
 Appena arrivati, la missione diplomatica di cui facevano parte Jim, Spock, Uhura e pochi altri membri dell’equipaggio si era trovata nel bel mezzo di un attentato alla regina M’Sur e alla figlia ed erede, la giovane M’Hiar.
Kirk era riuscito a fare scudo alla ragazza con il suo corpo, beccandosi un colpo di pugnale nel fianco, ma non era riuscito a proteggere la regina, colpita in pieno petto.
Mentre era ancora in infermeria, con Bones che urlava imprecando sulla sua avventatezza e sconsideratezza, era stato informato che la regina morente voleva vederlo.
Nonostante il parere contrario del medico, Kirk era sceso di nuovo sul pianeta, accolto dal M’Hiar e dagli altri dignitari.
La ragazza, occhi tristi, ma senza lacrime, l’aveva condotto alla stanza della madre morente.
“La regina  vuole elargire a te il suo ultimo dono” gli aveva detto, esprimendosi verbalmente per pura cortesia.
Al suo sguardo perplesso, la ragazza aveva continuato spiegando “La regina è giunta al termine delle sua vita. E’ sua facoltà elargire  un ultimo dono. E’ un grande onore ed un privilegio raro. Sei il primo straniero cui viene fatto”
Così Kirk si era ritrovato seduto accanto alla regina morente, con uno strano sentimento di dolore ed afflizione che cresceva in lui, nonostante avesse conosciuto l’anziana donna solo qualche ora prima.
 
“Giovane umano… ti sono grata per aver salvato mia figlia. La mia discendenza è salva grazie a te” sussurrò M’Sur.
“Era mio dovere. Mi spiace non essere riuscito a fare di più” rispose il capitano.
“Non ti crucciare giovane umano. La mia ora è  giunta e non c’è niente che si può fare quando il Grande Spirito ti chiama” affannò la vecchia regina.
“Avvicinati” gli chiese poi.
Kirk si avvicinò al letto dove era stesa l’anziana regina.
“Sai del dono?”
 “Maestà… con tutto il rispetto, forse dovresti serbare il tuo dono per qualcuno di più degno”
“Nessuno è più degno di te” rispose M’Sur toccandogli la mano.
“Quanto dolore per una così giovane vita… vorrei renderti la felicità “ sussurrò chiudendo gli occhi.
Kirk iniziò a sentirsi ancora una volta a disagio.
“Ti assicuro Regina che ho tutto quel che desidero in questo momento” provò a spiegare.
M’Sur gli sorrise dolce.
“Mio giovane umano, avrai quel che ti è sempre mancato” sussurrò poco prima di chiudere gli occhi e reclinare la testa di lato.

So di avere un'altra FF in corso, che sarà completata comunque.
Come al solito... commenti benvenuti.
 
  
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