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Autore: Jamin_a    19/06/2016    1 recensioni
"Tranquilla zucchero" Si alzò dalla poltrona e, avvicinandosi a lei, la sovrastò con la sua altezza.
"Non sarò di certo io a infrangere i tuoi sogni di gloria da stupida capitolina"
Disse aspramente, fissandola negli occhi e facendosi serio.
[...]
"Ma tu ..." Continuò l'uomo sfiorandole le dita con cui lei teneva ancora stretto il collo della bottiglia.
".. Devi tenere giù le mani dal mio alcol" concluse secco, rubandole l'oggetto dalle mani.
Haymitch fece un passo indietro, sorridendo soddisfatto.
Effie rimase immobile a guardarlo andar via.
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piccola raccolta di momenti Hayffie
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“Ho sentito dire che dopo più di vent’anni nel ruolo di mentore finalmente Haymitch Abernathy ci degna della sua presenza” Disse sarcastica, chiedendosi anche lei cosa avesse spinto il mentore ad essere presente quella sera. Forse era riuscito a capire quanto fosse da maleducati non presentarsi mai a quella festa, ma non sembrava molto da Haymitch fare una cosa del genere, anzi, era molto più probabile che fosse talmente ubriaco da aver preso il treno ed essersi trovato a Capitol City per sbaglio.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci con la terza e ultima parte di questo capitolo. Vi dico già che ho idee per i capitoli futuri quindi presumo proprio ci rivederemo presto. Vi giuro che cercherò di trattenermi dall'OOC il più possibile come nei capitoli precedenti a questo, ma dovevo dargli qualche momento dolce ogni tanto hahah e quindi questo ve lo beccate così, spero di non aver esagerato (e se nel caso fosse successo mi scuso tanto!) e di non aver stravolto i personaggi. Fatemi sapere cosa ne pensate! Un bacione
Vi augurooo una buona lettura. 


Haymitch si strofinò il viso con una mano, fece un altro sorso dalla bottiglia e si alzò in piedi dirigendosi davanti alla porta della ragazza, deciso a rimediare ai suoi errori. Bussò gentilmente, prima di socchiudere la porta e entrare leggermente nella stanza “Effie” la chiamò dolcemente.
La ragazza era sdraiata sul letto, girata su un fianco, e gli dava le spalle.
“Sono un coglione” Disse lui andandosi a sedere sul bordo del letto. La ragazza tirò su col naso, evidentemente aveva pianto.
“Sei tu quella brava a prendersi cura degli altri” continuò lui “Io non so cosa fare quando tu hai un problema, non so come comportarmi”
Effie sorrise per il maldestro, ma sincero, tentativo del mentore per farsi perdonare. Si pentì della sua reazione prima, alla fine tutte le sue maggiori preoccupazioni derivavano dai problemi di Haymitch, e non voleva lei stessa diventare uno di quelli.
Si voltò a guardare il mentore che ora aveva assunto uno sguardo da cagnolino bastonato. “Io conosco un solo modo per affrontare i problemi” Continuò serio lui “Ma farti bere non mi sembrava una buona idea dato i tuoi precedenti” Effie sbuffò, non si smentiva mai. “Haymitch basta con questa storia!” Lui spalancò gli occhi “Cerca di capirmi, sono un uomo traumatizzato!” Disse in maniera teatrale. Effie fece una faccia scocciata “Dovresti ringraziarmi che non ti ho denunciato per molestie sessuali!” Disse lui con aria da vittima. “Oh sempre il solito esagerato…” Gli rispose lei cercando invano di trattenere una risata.
Il mentore sorrise, era riuscito nel suo intento, l’aveva fatta ridere, e la trovava bellissima mentre rideva. Voleva dirglielo, voleva dirle quanto la trovasse straordinaria, ma si trattene dal farlo.  “Mi perdoni?” Effie sospirò “Dai zucchero” Lei gli lanciò un’occhiataccia “Sei un idiota.” Disse secca “Ma si, scuse accettate” Aggiunse in fine. 
Haymitch le accarezzò dolcemente i capelli e, proprio come lei stessa aveva fatto poco prima in camera sua, le disse “Dato che stai bene allora …” si alzò dal letto e si avviò verso l’uscita. “Haymitch...” disse lei, bloccandolo sulla porta. Voleva chiedergli di restare, ma non trovò il coraggio. In fondo cosa avrebbe mai potuto volere da una capitolina come lei? Certo, erano amici, lui stesso glielo aveva detto tempo fa, ma non immaginava che lui potesse considerarla qualcosa di più. E in fondo lui l’aveva già rifiutata una volta, certo, era stato 4 anni fa e in fondo al tempo lei non provava quello che provava adesso ed era solo stata spinta dall’alcol, ma ripensandoci era stato imbarazzante, e non voleva ripetere lo stesso errore.  
“Si?” Disse lui in tono speranzoso, voltandosi indietro. Dentro di sé desiderava disperatamente che la ragazza le chiedesse di restare, ma sapeva che questo non sarebbe mai successo. Cosa avrebbe mai potuto volere lei da un poveraccio del distretto dodici?  I loro occhi si incrociarono.
Ci furono un paio di secondi di silenzio che a entrambi sembrarono un’eternità.
“Buonanotte” sospirò infine lei. Haymitch le sorrise. “Buonanotte zucchero” rispose, prima di chiudersi la porta alle spalle. 




Eh si, si stanno innamoraaando questi due, lo ammetterano l'uno all'altro prima o poi, ma non oggi hahah ma succederà, ve lo prometto, ho già qualche idea sul quando... ma bando alle ciance, lo scopriremo solo vivendo!
Alla prossima 
Un baaaacione a tutti e grazzziiiieee a chi ha letto/seguito/recensito la storia, soprattutto a _Gia, anche se gliel'ho già detto mi sento in dovere di ringraziarla nuovamente (: 
Quindi per ora vi saluto, ma come al solito non è un addio! è un arrivederci
may the odds be ever in your favor
  
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