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Autore: The Ersatz Diplomat    16/04/2009    2 recensioni
Remus e Tonks - una coppia improbabile. Potrà funzionare tra un'auror punk-rock e un apparentemente tranquillo professore-lupo mannaro? Si accettano scommesse! (Segue gli eventi tra "L'Ordine della Fenice" e "Il Principe Mezzosangue")
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Step Into the Night

Sublime


I heard you crying loud” una voce femminile stava cantando al di sopra di una canzone densa di chitarre elettriche. Lui attraversò l'ingresso, tirando l'orlo della sua polo sbiadita nel tentativo di stirarne le pieghe. "All the way across town! You've been searching for that someone, and it's me out on the prowl, as you sit around feeling sorry for yourself."

Si appoggiò alla porta della cucina, osservando la fonte dell'esibizione operistica: una donna dai capelli viola lunghi fino alla vita, che danzava goffamente e suonava l'aria con la bacchetta e un cucchiaio, come se fosse una batteria.

"Well, don't get lonely now! And dry your whining eyes!" Abbandonò l'assolo all'immaginaria batteria per mescolare una tazza di tè, fermandosi quando si rese conto di stare per usare la bacchetta invece del cucchiaio. "I'm just roaming for the moment, sleazin' my back yard, so don't get so uptight you been thinking about ditching me.”

Remus Lupin infilò i pollici nelle tasche dei pantaloni, combattuto tra l'osservarla in silenzio e l'avvicinarsi furtivo alle sue spalle per testare quanto costantemente vigile fosse realmente.

Erano passate due settimane dal loro “appuntamento”, e lui ancora non era sicuro di quale fosse la sua opinione a riguardo. La desiderava, voleva stare con lei, pensava a lei costantemente, e sapeva che per lei era lo stesso. Solo che non riusciva a passare oltre la voce assillante che gli diceva quanto lei meritasse di meglio, e poi quell'altro pensiero insostenibile-

E se la perdessi come hai perso tutti gli altri?

Lei, d'altro canto, non stava né fingendo che non fosse accaduto nulla, né facendo pressione sull'argomento, e la cosa era piuttosto snervante. Infatti si stava comportando proprio come prima, l'allegra, amichevole, incredibile se stessa. Non lo ignorava, non lo cercava. Se non altro gli parlava più apertamente, lasciava la mano sulla sua spalla un po' più a lungo, lo abbracciava più forte.

"No time to search the world around, 'cause you know where I'll be found, when I come around!" Lei scosse la chioma, guardandosi alle spalle, in direzione di lui. “Tè, Remus? Sai, non è educato spiare la gente.”

Tè? Sì, grazie, Ninfadora.” Si sedette al tavolo e sfogliò le pagine della Gazzetta del Profeta lì posata, abbandonata dal lettore precedente.

Non chiamarmi così.” Versò acqua calda in una tazza, alzando gli occhi al cielo.

Ti chiamerò come voglio, Ninfadora.” Disse con gravità al giornale, trattenendo una risata.

Come vuoi. Zucchero?”

Non chiamarmi così.”

Ha.

Una manciata di zuccherò precipitò sul suo capo come un piccolo asteroide cristallino.

Mi stavi fissando. Non provare a negarlo.” S'infilò una zolletta di zucchero in bocca e si leccò le labbra, guardandolo. Lui sentì le proprie sopracciglia schizzare in alto sotto i capelli.

Okay. Quello... spiega parecchie cose. E non era carino, o sexy, o altro. Nemmeno un pochino...

Io... stavo ascoltando. Hai una bella voce.” Un altro po' di zucchero lo inondò mentre leggeva il giornale. “Come Carly Simon.”

Tonks gli scoccò uno sguardo incredulo sedendosi sul tavolo, poi gli sfilò il giornale dalle mani, sostituendolo con una calda tazza di tè. Le mani di lei si avvolsero alle sue e lì rimasero, il modo buffo in cui gli sorrideva era per metà irritante e per metà accattivante. Le lunghe gambe penzolavano dal bordo del tavolo, la coscia a meri centimetri di distanza dalle sue dita. Pelle candida spuntava da un gigantesco strappo nei jeans.

Okay. Rilassati.

Perché non dici mai quello che stai pensando?” Lo interrogò all'improvviso, come se già sapesse a cosa stava pensando.

La maggior parte della gente non vorrebbe sapere cosa passa per la testa di una Creatura Oscura.”

Le dita di lei tracciarono una cicatrice sul dorso della sua mano.

E' spazzatura, quella stronzata sul 'Creatura Oscura'.” Scosse la testa. “Sei un tipo a posto per quanto ne so... per quanto mi consenti di saperne.” La sua voce aveva un tono risoluto che lui non aveva mai udito prima. Lei sorrise di nuovo, scompigliandogli i capelli teneramente, spargendo una nube di asteroidi di zucchero sul tavolo. Prese il suo tè e se ne andò; lui la sentì imprecare sottovoce quando inciampò nel tappeto dell'ingresso.

Una parola, Lupin.” strascicò una voce, e lui alzò lo sguardo dalle profondità del suo tè per trovare alla porta di fronte a sé una figura ammantata di nero.

Buongiorno, Severus.” Non provava alcuna avversione nei confronti dell'uomo, Sirius lo odiava abbastanza per entrambi.

Così sembrerebbe.” Estrasse una bottiglia di Whisky Incendiario dalle vesti e la posò sul tavolo. “Pozione Antilupo- doveva apparire come altro, naturalmente.”

Sono molto obbligato.” Remus notò lo strano sorrisetto sul volto dell'ex compagno di scuola.

Merda. Mi chiedo da quanto tempo fosse lì...

Piton lo studiò, un sorriso fuori posto sul suo viso pallido, poi si voltò ed uscì, smaterializzandosi con un crack alla porta d'ingresso.

Bevve un sorso di tè. Aveva lo stesso sapore delle labbra di lei quella sera, seduta sulla panchina del parco all'altro lato della strada.

Maledizione.

Dodici ore dopo, si trovava nella spoglia, polverosa soffitta della dimora dei Black, facendo rotolare la bottiglia vuota tra le mani sul pavimento. Sedeva a gambe incrociate, sotto una finestra inondata d'arancio dal sole che tramontava. La pelle gli pareva già troppo stretta per il suo corpo. Aveva vissuto quattrocentotrentasette lune piene, quella notte era la quattrocentotrentottesima. Naturalmente su per giù quarantasei erano precedenti al morso inflittogli da Fenrir Greyback, aveva calcolato il numero delle lune una volta durante il terzo anno ad Hogwarts, e da allora aveva sempre tenuto il conto.

La testa gli sembrava come spezzata da un'ascia, il tutto accompagnato dalla disturbante sensazione di ogni suono amplificato, dalla nausea da sovraccarico sensoriale.

A quest'ora dovresti esserci abituato...

Si sbottonò la camicia e la gettò su una sedia rotta, seduto nel ridicolo pigiama regalatogli da Sirius per il suo compleanno- blu scuro, con piccole mucche saltellanti su delle lune. Sembrava più qualcosa che Ninfadora avrebbe indossato. Per un momento immaginò Tonks con lo stupido pigiama, i capelli rosa spettinati. Il pulsare nella sua testa si intensificò, ma lui stava già pensando a quella notte al parco, a quanto vicini fossero seduti, a quanto calda fosse lei, a come si fossero baciati.

Lei non sa con che vuole avere a che fare.

La sua mente iniziò ad annebbiarsi per il dolore quando la luna sorse alla finestra. Fu violento, anche con la pozione che aveva bevuto, ma non perse il controllo delle sue facoltà, seppure gli sembrasse di essere scuoiato vivo. Quella notte desiderò non avere di che pensare.

Non puoi imporle tutto questo. E' il tuo problema, non il suo.

Era una tortura peggiore, sentirsi vicini alla morte ed essere così lucidi.





Una soffice, fresca mano sulla sua fronte lo svegliò da un incubo su un lupo.

No, quello non era un incubo. E' accaduto realmente. E' già accaduto prima. Ed accadrà nuovamente ben presto...

Ehi, Lunastorta...” La voce era dolce e familiare, e prolungò il suo soprannome come a farne una domanda.

Hmm?” Capì di essere al piano di sotto, nella sua stanza, nel suo letto matrimoniale, disteso a pancia in giù, il viso premuto contro un cuscino. Il letto affondò, le molle cigolarono, quando qualcuno si sedette su di esso accanto a lui.

Sei sveglio?” La mano gli scostò gentilmente i capelli dalla fronte, e lui aprì gli occhi. Un volto pallido e grazioso era premurosamente aggrottato.

Dora-” Tentò di alzarsi, con la sensazione di essere stato investito dal Nottetempo.

No, resta sdraiato.” Le mani di lei lo spinsero giù delicatamente. “Sirius ti ha portato qui, ha detto che eri un po' scorticato, ti ho portato qualcosa-”

Starò bene-”

Lo so.”

Dora, non devi-”

Sì. Sì che devo.” Calciò via gli stivali, portando i piedi dai calzini viola sul letto per sedersi accanto a lui. “Ero preoccupata per te.” Gli passò le dita tra i capelli. “Dio, sei tutto lacerato.” Le sue mani trovarono l'orlo del lenzuolo e tirarono.

Oi! No, io- nudo!” La sua voce era semi soffocata dal cuscino, e le dita armeggiarono verso l'orlo del lenzuolo, troppo deboli per protestare oltre. Tutto il suo corpo era dolorante.

Nudo, eh? Non preoccuparti, sarò professionale.” Poteva avvertire il riso nella sua voce.

Lui sghignazzò pigramente, biascicando “Sei professionale? Ho diritto ad uno sconto?”

Zitto, Remus.” Intimò Tonks, dandogli un colpetto al braccio.

Scostò il lenzuolo fino ai fianchi di lui, che avvertì un brivido per il freddo nella stanza. Un dito affusolato tracciò uno della dozzina di graffi che attraversavano la sua schiena e le sue braccia, intrecciati a vecchie cicatrici. “Hmm.” Con un guizzo distratto della bacchetta verso il caminetto la stanza non sembrò più l'interno di un freezer. Lei postò il proprio peso vicino a lui, che sentì le sue mani nuovamente sulla propria schiena, a spalmare qualcosa al contempo caldo e gelido sulle sue spalle.

Era strano essere sdraiato a letto, nudo eccezion fatta per un lenzuolo, a lasciare con riluttanza che la ragazza che gli piaceva medicasse le sue ferite. Si sentiva un po' a disagio, un po' eccitato, ma per lo più gli pareva ancora di essere caduto da un manico di scopa e poi travolto da un branco di furibondi centauri in rivolta.

Cosa stai facendo?” Le sue mani odoravano di alcol e di un qualche fiore.

Ti faccio stare meglio.” Scosse un piccolo flacone in sua direzione. “Questo è una specie di antidolorifico che papà ha preparato. Ne teniamo una bella riserva, lui è tanto goffo quanto me. E' essenzialmente vodka e, tipo, camomilla o qualcosa. Papà è un mostro con le pozioni.”

Questo spiega l'odore. Mi farà ubriacare per osmosi?”

Rise debolmente. Le mani di lei erano calde sulla sua schiena, o forse era la pozione, o forse era tutto nella sua testa. Stranamente gli venne in mente l'occasione in cui Lily Evans l'aveva curato dopo una trasformazione, mentre James e Sirius stavano ponendo in tutta fretta incantesimi protettivi sulla loro casa.

Hai bisogno di una ragazza, tesoro. Una che si prenda cura di te quando tu non puoi.”

Le ragazze non amano i Lupi Mannari, Lil'.”

Troverai qualcuno, ne sono sicura.” Gli aveva arruffato i capelli nella stessa maniera gentile di Tonks. “Spero solo sia alla tua altezza.”

Possiamo solo sperare.” Ridacchiò Tonks. “Questo potrebbe bruciare un po'.” Le sue dita seguirono le lacerazioni sulle costole. La osservò con la coda dell'occhio, prendendo nota dell'espressione preoccupata sul suo volto. Lei si s'inginocchiò accanto a lui sul letto, i capelli rosa le coprirono gli occhi quando si sporse verso di lui.

Mi piace la tua maglietta.”

Indossava i soliti pantaloni strappati ad arte, ma quel giorno la sua maglietta era aderente e di un semplice bianco, con una singola parola stampata audacemente davanti, in un'area che lui trovò particolarmente appropriata per tale parola.

Ascolti i Sublime.”

No...?” Si sentiva fiacco, e caldo, e quasi comodo.

Lei si accucciò a pancia in giù accanto a lui, a braccia conserte, il mento poggiato sulla piega del gomito. I suoi occhi scuri gli sorridevano.

Sono contenta che ti piaccia.”

Credevo descrivesse te, Ninfadora.”

Oh. Beh, non sei dolcissimo?”

Come lo zucchero.”

Sì. Esattamente come lo zucchero. Vuoi schiacciare un pisolino?”

Sicuro.” Gli rimboccò il lenzuolo attorno alle spalle, poi gentilmente lo prese tra le braccia, la schiena contro il suo torace.

Ma- ehi. Noi non- e tu continua a-” Tonks posò il capo su di lui, la guancia morbida contro la sua barba ispida.

-Zitto, Remus.” Lo tenne più stretto. “Ora dormi, maledizione.”

D'accordo.” Sospirò, chiudendo gli occhi, insonnolito, costringendosi a non baciarla, o buttarla giù dal letto in un moto di stizza.

Si svegliò più tardi quella sera, da solo, così scroccò un paio di pantaloni color khaki e un maglione dal suo baule e si vestì. Sirius era nel salotto, intento a prendersi cura di una bottiglia di Ogden. Lanciò a Remus un'occhiata d'apprezzamento.

Ehi, egli vive!” Felpato alzò la bottiglia in un brindisi. “E' fuori di testa.” Aggiunse indicando la porta della cucina.

"Early in the morning, risin' to the street,
Light me up that cigarette and I strap shoes on my feet.
Got to find a reason, a reason things went wrong...
Got to find a reason why my money's all gone-
I got a Dalmation, and I can still get high.
I can play the guitar like a motherfucking riot."

Era in cucina, a cantare ed eseguire un assolo d'air-guitar con una scopa. Lui rimase sulla soglia e la osservò, ridendo.

"Well, life's too short, so love the one you got-
'Cause you might get run over or you might get shot..
Never start no static I just get it off my chest-.
Never had to battle with no bulletproof vest
Take a small example, take a tip from me
Take all of your money, give it all to charity
Love is what I got, it's within my reach..."

E questo cos'è?”

Lei si indicò il petto.

E' Sublime.” Appoggiò la scopa al tavolo e si fermò a fargli un buffetto sulla guancia quando gli passò accanto.

Beh, quello avrei potuto dirlo anch'io.”



Translator's corner:

Eccomi a meno di un mese dal precedente capitolo, con una sorta di ritardatario regalo di Pasqua per voi lettori!

Devo ammettere che meno avrei il tempo di dedicarmi alla traduzione e più sono prolifica... Una contraddizione umana. Sì, perché in teoria c'è un saggio di 2000 parole di Sociolinguistics che incombe per lunedì, e io candida candida ne ho finora scritto meno della metà. Se spendessi la metà del tempo che passo a scribacchiare o leggere per diletto a studiare come si deve sarei probabilmente quasi laureata, ma perché privarmi di un passatempo che mi dà tanta gioia? :D

Anyway, bando alle ciance, in questo capitolo prima luna piena per Tonks, tenerissima nel prendersi cura di un altrettanto tenero Remus. ^^ E si comincia anche con le citazioni musicali, per cui d'ora in poi inserirò a fine capitolo i link ai brani menzionati/cantati, così se siete interessati potete ascoltarli.

In questo caso la prima canzone è “When I Come Around” dei Green Day, la seconda “What I Got”, ovviamente dei Sublime:

http://www.youtube.com/watch?v=imNJntb-qkA

http://www.lastfm.it/music/Sublime/_/What+I+Got



Grazie ancora a tutti i meravigliosi lettori e recensori e coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti (siamo già a quota 27)! Come traduttrice non posso che sentirmi onorata!

Al prossimo capitolo!

Arya87



  
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