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Autore: Mary Evans    19/06/2016    4 recensioni
1997. Hermione Granger dopo aver obliviato i suoi genitori viene rapita da alcuni mangiamorte e portata al cospetto dell'Oscuro Signore. Dopo essere stata colpita dal suo Avada Kedavra, tuttavia, qualcosa va storto e lei si ritrova catapultata nel 1944, ad Hogwarts. Tom Riddle sta per iniziare il suo settimo anno e la sua vita sembra già essere programmata per la conquista del potere. Cosa succederà alla nostra Grifondoro?
I personaggi non sono miei ma appartengono alla Rowling.
In alcuni capitoli ci sono delle parti prese dai libri.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Tom O. Riddle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amor Vincit Omnia'
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Hermione aprì gli occhi di scatto, urlando.

Era l’ultima cosa che aveva fatto prima di essere colpita dal fascio di luce, quindi fu normale come reazione.

La prima cosa che fece, fu guardarsi intorno e cercare di analizzare la situazione: sembrava di stare tra le nuvole, in quel posto, e quasi si spaventò nel constatare di riuscire a restare in piedi senza precipitare nel vuoto.

Ricordava perfettamente di essere stata colpita in pieno da un incantesimo rivolto contro Tom… sperava davvero che non avesse fatto sciocchezze uccidendo Malfoy! Non aveva certo perso la vita per vederlo portare ad Azkaban!

«A questo proposito, credo possiamo affermare con certezza, signorina Granger, che lei non è morta.» disse una voce alle sue spalle rispondendo ai suoi pensieri.

Immediatamente si voltò, riconoscendo davanti a lei la figura di un Albus Silente più vecchio di quello al quale era stata abituata in quei mesi. Il suo vecchio preside.

«Professor Silente, signore.» sussurrò la ragazza, «Ma lei non è…»

«Morto?» la anticipò lui, «Sì, lo sono, ma questo non vuol dire che lo sia anche lei!»

«Ma come…»

«Questo è un limbo, signorina Granger. Un posto al di fuori del tempo e dello spazio… ho incontrato il suo amico Harry allo stesso modo, poco fa.»

Alla ragazza vennero le lacrime agli occhi al ricordo del suo migliore amico. Che fosse…

«No, non è morto.» la rassicurò Silente. «Sono lieto di dirle che il signor Potter ha sconfitto definitivamente Lord Voldemort, e che adesso sta festeggiando il ritorno alla vita dei suoi genitori e di Sirius Black.»

Davanti alla faccia sbalordita di Hermione, il vecchio preside si spiegò meglio.

«Vede, nel momento in cui gli incantesimi di Harry e Voldemort si sono scontrati, grazie ai nuclei gemelli delle due bacchette, si è attivato un Prior Incantatio che non ha eguali nella storia… ma d’altro canto anche i proprietari delle due bacchette sono fuori dal comune, quindi non dovrei poi sorprendermi così tanto…

Comunque, l’incanto ha richiamato le anime delle persone alle quali loro stavano pensando in quel momento: presumibilmente, Harry stava pensando alla morte dei suoi genitori e del suo padrino, sperando di riuscire a salvare lei, miss Granger, prima che fosse troppo tardi; Lord Voldemort, d’altro canto, pur non indulgendo quanto Harry in quel sentimento chiamato amore, in quel momento stava pensando all’unico posto in cui si sia sentito davvero a casa, Hogwarts, senza pensare tuttavia al castello in sé, ma all’ultimo anno in cui si è sentito felice abitandolo.

L’incantesimo ha quindi richiamato dal passato le anime e i corpi di Lily Evans Potter, James Potter e Sirius Black, facendo tornare loro in vita, e trascinando invece lei indietro nel tempo.»

Silente si interruppe, per lasciare alla sua ex studentessa il tempo di metabolizzare quanto detto.

«Ok.» disse Hermione deglutendo sonoramente. «Quindi mi sta dicendo, in pratica, che se anche io trovassi il modo di tornare nel mio tempo, qualora lo facessi, il Prior Incantatio si romperebbe e quindi i genitori di Harry moriranno di nuovo, giusto?»

Non ne sapeva molto sul Prior Incantatio, ma a quanto sembrava ci aveva visto giusto vista l’occhiata che Silente le inviò da sopra gli occhiali a mezzaluna.

«Lei è e sarà sempre la strega più brillante della sua età, miss Granger. Nessun incantesimo può riportare indietro i morti, come lei ben sa, ma i trasferimenti di anime e corpi sono possibili. Si verificano in rare condizioni, ma sono possibili.» disse il vecchio preside.

Le porse il braccio, e insieme iniziarono a camminare fra le nuvole in silenzio, finchè non fu proprio Hermione a romperlo qualche minuto dopo, con parole tanto tremanti quanto risolute.

«Non sono così egoista da voler infrangere la felicità del mio migliore amico adesso che finalmente è finito tutto, e dopo tutto quello che ha passato. Ho cancellato la memoria ai miei genitori, e adesso loro non sanno nemmeno di avere una figlia, ma, se possibile, vorrei che il ricordo della mia nascita scomparisse dalla mente di tutti quelli che mi hanno conosciuta, affinchè non soffrano la mia mancanza e non cerchino di riportarmi nel mio tempo.»

Le venne da piangere al pensiero di essere dimenticata da tutti i suoi amici, ma era inevitabile per non far soffrire più del dovuto lei e loro.

Non avrebbe tollerato di farli star male causa sua.

«Come da suo desiderio, sarà fatto.» le disse Silente.

La riccia si prese ancora qualche minuto per riflettere.

«Quindi, assodato che rimarrò nel 1944, cosa devo fare adesso? L’incantesimo di Malfoy mi ha colpita, nonostante tutte le precauzioni che avevo preso con gli altri, e non ho la più pallida idea di quale incantesimo si tratti. Così come non so il motivo per il quale mi trovo qui… e nemmeno il motivo che avrebbe spinto Harry a venire in un posto come questo…»

Silente le sorrise, e in breve le spiegò tutto quello che era successo nel suo tempo, di Harry e degli Horcrux, ritornando presto alla questione principale, il suo futuro.

«Credo, miss Granger, che lei sia in una posizione più scomoda di quanto pensasse… Abraxas Malfoy voleva colpire Tom con un incanto oscuro che gli avrebbe tolto tutta l’umanità. Tom Riddle sarebbe diventato Lord Voldemort contro il suo volere, perché in lui era presente un male tale che era stato possibile arginare soltanto grazie all’incanto Amor Mortis. In Tom erano presenti due anime, e quindi solo con lui l’incantesimo avrebbe fatto effetto come avrebbe dovuto.

Ma lei si è fatta colpire al suo posto per amore, e l’incanto di protezione Amor Mortis ha reagito, salvaguardando le anime positive sulle quali aveva influenza. La sua e quella di Tom.

Ma poiché le anime in Tom erano due, l’altra è stata risucchiata definitivamente dall’incantesimo di Malfoy, che in questo caso ha avuto un effetto contrario a quello che tutti si immaginavano.»

In Hermione a quel punto iniziò a zampillare la speranza.

«Quindi adesso l’anima di Tom è sua, interamente sua?» chiese esitante, e al cenno affermativo del preside un sorriso le nacque spontaneo.

«Può dirmi cosa è successo, dopo che l’incantesimo mi ha colpita?»

«Tom Riddle, come lei, ha perso conoscenza. La battaglia si è conclusa velocemente grazie agli insegnanti, e voi due siete stati portati in Infermeria. Abraxas Malfoy e gli altri mangiamorte sono stati espulsi da Hogwarts, nonostante i soldi delle loro famiglie, e in questo momento tutti stanno solo aspettando che voi due vi riprendiate. I vostri amici sono molto in ansia, poichè» aggiunse «è quasi un mese che non vi risvegliate, e nessuno è riuscito a capirne la causa.»

Hermione strabuzzò gli occhi. Un mese?! Come era possibile? A lei sembravano passate poche ore, altro che settimane!

E Tom? Era in quel posto anche lui?

«Temo, miss Granger, che in questo momento Tom Riddle si trovi in un limbo inaccessibile a noi, e dal quale potrà uscire soltanto quando anche lei si risveglierà.»

«Allora devo sbrigarmi.» concluse Hermione, ponendosi davanti al suo vecchio preside e pronta a fare una scelta che, inevitabilmente, avrebbe condizionato la sua vita e quella di tanti altri.

Inaspettatamente, tuttavia, quella scelta non le trasmise tutto il dispiacere che credeva avrebbe provato.

«Arrivederci, miss Granger, e buona fortuna.» le disse Albus Silente, indicandole una strada appena creatasi davanti a lei.

Dopo un ultimo omaggio al suo vecchio preside, Hermione gli voltò le spalle e, per la prima volta in vita sua cedendo all’istinto, iniziò a correre veloce verso la sua felicità.

 

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Allora ragazzuoli eccomi tornata! Navigando in rete ho trovato tante immagini stupende di Tom e Hermione, quindi ecco motivata la sorpresa di inizio pagina! Ho intenzione di aggiungere immagini anche agli altri capitoli considerato che dovrò rivederli e correggerli quindi aspettatevi una bella sorpresa ;)  

Che ne dite del capitolo? Spero vi sia piaciuto anche se breve. Ecco spiegato tutto l’enigma del viaggio nel tempo e della resurrezione dei genitori di Harry e di Sirius! Spero davvero di non avervi delusi ma è stato l’unico modo che ho trovato per motivare un po’ tutto.

Quindi ricapitolando: Harry ha sconfitto Voldemort, Piton è morto, i genitori di Harry e Sirius sono vivi e anche Fred e Dobby. Sirius ha una moglie e una figlia, Remus si è sposato con Ninfadora e ha Teddy, Minus è morto. L’anima malvagia di Tom è distrutta e ora lui è un ragazzo normale, per quanto lo sia uno stronzo sexy da far paura, ovviamente. Hermione si è fatta molti amici nel 1944, si è innamorata di Tom (credo ormai sia ovvio), ed ha deciso di vivere il resto della sua vita in questo tempo, anche se la scusa ufficiale era quella di non voler far soffrire Harry.

Che dire, siamo quasi alla fine, quindi aspettatevi di tutto per il finale mi raccomando! Un bacione e un abbraccio forte come sempre per il vostro appoggio, Mary Evans.

  
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