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Autore: Anya_Lee_James    27/03/2005    0 recensioni
Spero che vi piaccia!!Leggetela perchè mi sarà un po difficile commentarla dasola :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: Le rivelazioni del futuro

…Qualche settimana prima…

…Anya si ritrovò proprio nell’istante in cui la lite era già in corso e pensò che forse era un bene,così poteva fermarla in tempo.
Strisciando invisibile tra i presenti andò fino alla McGranitt,aveva già una precisa idea di quello che avrebbe fatto,ma si fermò per la sua curiosità a guardare qualche istante le due ragazze che urlavano come se avessero dei grammofoni in gola
-NON è COLPA MIA SE ALCUNE PERSONE NON SANNO COSA FARE DELLA PROPRIA INUTILE ESISTENZZA!!-Melissa cominciò a perdere la pazienza tanto che ogni singola persona riusciva a udirla in tutta la sala.
-Senti chi parla!!LA TUA INUTILE ESISTENZA DI CERTO NON SONO RPBLEMI CHE MI RIGUARDANO!! –anche Anya aveva cominciato ad urlare -VUOI PROPRIO LITIGARE TU??-le urlò in faccia Melissa
-NON HO COMINCIATO IO QUESTO TUO CRETINO DISCORSO!!-Anya era diventata rossa dalla rabbia. Intorno a due ragazze si creò un grande spazio vuoto e nessuno riusciva a placare le due per il momento. Melissa tirò fuori la bacchetta pronta ad usarla se fosse necessario ed altre tanto fece anche sua sorella.

Ecco ora non c’era più tempo da sprecare!Sussurrò qualcosa nell’orecchio della professoressa facendo finta di essere uno dei professori che osservavano sbalorditi la scena
-Professoressa !!Due se alunne si comportano così maleducatamente e lei non dice nulla in proposito?Su le faccia smettere,la prego.. Che maleducazione!!
La McGranitt si guardò dietro e aveva visto che dietro di lei c’era lo stesso Albus. Così pensando convinta che fosse stato lui a parlare gli sorrise ed andò dritta dalle ragazze
-Su coraggio!!Ora basta!!Due così intelligenti studentesse di GRIFONDORO non possono comportarsi in questa vergognosa maniera!!E vi avverto che se non la piantate qua verrete con me nel mio ufficio e vi saranno tolti 50 punti a testa!!Quindi pensateci.. preferite continuare o smetterla qua??
Le due sorelle si guardarono in modo cagnesco ma preferirono finirla lì piuttosto che far perdere tutti quei punti alla casa ed essere anche espulse entrambe. Così tornarono ai propri posti.
L’Anya del presente era veramente contenta del successo del suo piano tuttavia era agitata per qualcosa lo stesso.Era come un sesto senso,ma preferì non pensarci più.
Tirò fuori la clessidra e la girò un paio di volte ed ecco subito che tutto cominciò a girarle attorno…

Quando si fermò tutto Anya guardò attentamente ciò che le stava attorno. Era uno stretto corridoio buio e si sentiva il gocciolare d’acqua. La ragazza pensò di essere probabilmente ‘atterrata’ da qualche parte nei sotterranei della scuola,così si avvio lungo quel passaggio in cerca dell’uscita.
Camminò per circa una mezz’oretta prima di trovare una grossa porta di legno. La aprì timidamente e sbirciò per vedere quello che c’era dietro..
Ora era più che certa di trovarsi a scuola,infatti, dietro la porta c’era l’ufficio di Piton.Sperando che in quel momento non entrasse nessuno, Anya avanzò verso la porta d’uscita. Improvvisamente,però, si accorse che quel ufficio era troppo sporco ed alcune carte ed oggetti erano fuori posto.. sembrava quasi..
-MA è ABBANDONATO!!- Anya fece sfuggire un lieve grido,ma cercò comunque di rimanere più calma possibile.
[probabilmente] pensò [ho girato troppo la clessidra,forse è il tempo in cui Hogwarts non esisterà più. Sì, sono sicura che è così!!]
Anya prese coraggio ed uscì da quel posto, voleva controllare se era veramente come pensava lei..
Dietro la porta era il solito sotterraneo, solo che non più illuminato dalle torce che erano spente e pieno di ragnatele. Nel soffitto scorse che mancavano dei mattoni e live luce del tramonto,che illuminava anche il piano superiore, dava luce all’interno di quel posto. Faceva un pò freddo lì sotto,così Anya decise di salire di sopra. La sala d’entrata aveva delle pareti ridotte talmente male che quasi quasi la ragazza non credeva ai propri occhi. Guardandosi meglio attorno aveva scorto che l’interno sembrava esser stato bruciato. Forse avevano cercato di distruggere la fortezza dopo il suo abbandono. Anya proseguì lungo alcune aule. Sembrava che anche quelle erano state bruciate. Arrivata davanti alla porta d’ingresso nella Sala Comune si soffermò inquieta per quello che avrebbe visto dentro,il suo sesto senso diceva di non tentare ad aprire quella porta,ma la curiosità batte ogni tipo di sensazione. Anya aprì piano la porta (fuori ormai si era fatto buio e stava cominciando a piovere),non appena guardo dentro lasciò cadere il suo involucro che la rendeva invisibile agli occhi degli altri e si tappò la bocca con tutte e due le mani per non gridare. La percosse un senso di terrore,ma non c’era tempo di rimanere lì impalata. Si riavvolse nel panno e con le lacrime per il terrore e la paura avanzò in sala cercando qualsiasi cosa possa aiutarle a capire… la ragione per cui c’erano tutte quelle ceneri che creavano le sagome dei corpi. Le sembrava che qualche artista fallito avesse tentato di costruire la forma umana.. ma sapeva che non era così,qualcuno aveva bruciato la scuola di proposito insieme a tutti quelli che c’erano dentro… Anya scorse un giornale che si trovava sotto le ceneri di una sagoma ,era leggermente bruciato da qualche parte ma si poteva leggere ancora qualcosa. Pensò al ragazzo o alla ragazza che doveva leggere in quel momento in cui tutto prese fuoco senza lasciare vie d’uscita. L’attraversò un senso di dispiacere misto al dolore. Prese poi il giornale e lo controllò attentamente,sperando che la data non sia stata bruciata. La data era ancora lì, intatta, la ragazza la lesse a voce alta
- 10 Marzo 2015-Anya rilesse tre volte la data per essere sicura di aver letto bene,e dopo essersene rassicurata il giornale le casco dalle mani,era sbiancata sul volto. La data segnava due mesi dopo il litigio tra lei e Melissa. Mille pensieri cominciarono a girarle per la tesa, non sentiva più la terra sotto i piedi. Come era possibile tutto ciò?! Sarebbe morta insieme agli altri tra due mesi, o forse si sarebbe salvata?! Non lo sapeva, quella di cui era certa è che tra due mesi molti sarebbero morti lì,diventando delle ombre di cenere senza che seguisse un proprietario di ogni singola ombra.
Improvvisamente aveva udito dei passa che si avvicinavano dall’altra parte della sala. Cercò di scorgere le persone che si muovevano nel buio. A capo di esse si rivelò esserci Caramell. Guidava una serie di uomini incappucciati in bianche toghe con dei manufatti diversi ciascuno. Caramell parlò con un filo di voce tragica
- Bene ci siamo, dovete identificare i studenti e tutti i presenti a parte loro- sembrava che da un momento all’altro sarebbe scoppiato in lacrime
-Quando è successo?- chiese uno degli incappucciati, era il più alto tra tutti e dalla sua voce sembrava che era il più esperto nel suo lavoro
-Ieri sera- rispose Caramell tirando su col naso. Anya era sicura che aveva cominciato a piangere. Ma non poteva dirlo con certezza dato che era impossibile scorgere la cosa dalla sua posizione.
-Bene.. allora procediamo!- disse lo stesso incappucciato e tutti si misero al lavoro –ah un'altra cosa Mr Caramell .. I due superstiti.. veda di non perderli d’occhio!!!- aggiunse in fretta poi.
-Provvederò.- gli rispose Caramell tirando di nuovo su col naso e mentre andava via con alcune persone ,che, Anya non aveva visto dietro gli incappucciati , borbottava fra se e se qualcosa del tipo tragico.
Anya non aspettò altro,gli uomini in bianco continuavano il loro lavoro senza dire una parola.La ragazza ripensò alle parole dell’uomo *Due superstiti* volva dire che qualcuno era rimasto vivo ed era a conoscenza dell’accaduto.Senza aspettare un secondo di più raggiunse a corsa Caramell e lo seguì fino all’ufficio di Silente ,che ,però,non era chiuso nella parete come sempre, anzi, era ben esposto a tutti quelli che ci volevano entrare.
Caramell non esitò ad entrare seguito dalla sua ‘squadra’ ,lo stesso fece anche Anya seguendoli nell’ufficio del preside. Lì dentro scorse due figure di due studenti, li aveva subito riconosciuti, ed era subito caduta nel panico e nella confusione. Caramell prese parola -Signorine James.. che cosa è successo?!- le interrogò calmo
La prima a parlare fu la stessa Anya –Non, non ne abbiamo idea… stavamo mangiando tranquilli quando ad un cer un certo punto il professor Mandragus era balzato in, in piedi e aveva cominciato ad ur, urlare di terrore…-Anya non ebbe il coraggio di continuare tra singhiozzi e lo shock. Si capiva che le due ragazze rivivevano nella loro memoria l’evento mentre riuscivano a malapena a parlarne
Quindi Melissa prese parola -.. il preside si era alzato in piedi per vedere e così fecero anche tutti gli altri presenti in sala.. Dei carri guidati da dei draghi stavano atterrando sopra il castello, i draghi erano tutti neri.. neri.. – anche se Melissa era più sostenuta di sua sorella era comunque sotto shock, ma continuo lo stesso – Improvvisamente i tetti presero fuoco. Degli uomini usciti dai carri si piazzarono alle uscite e finestre , tutto cominciava a prender fuoco.. spaventoso.. tutte quelle urla, persone che imploravano aiuto il preside sotto le macerie del tetto.. grida ,lamenti, paura. Mia sorella aveva una stoffa di mantello bianco , ci siamo avvolte e abbiamo cominciato a cercare le nostre amiche..- qui Melissa non aveva retto la cosa e scoppiò a tremare e empire dal dolore che le aveva provocato l’avvenuto. Nel frattempo Anya si era calmata un po’ e continuò il discorso
-Tutto ciò era agghiacciante.. nessuno era riuscito a sopravvivere tranne noi due.. ci eravamo nascoste sotto alcune macerie cadute e per fortuna il mantello non prendeva fuoco così siamo rimaste solo noi- Anya fece capire che nessuna delle due riusciva a parlarne più, e l’episodio rivissuto nelle loro menti finiva lì
Anya uscì dal castello cercando di non far rumore per non attirare l’attenzione di nessuno. Era ancora incredula per tutto ciò che aveva sentito, ma non ostante tutto era una ragazza forte, anche se nell’ufficio sembrava debole e disperata.. Tutto era così strano.. Doveva raccontarlo , doveva farlo.. Ma non al preside ,non poteva parlargli della clessidra rubata, ne avrebbe parlato alle sue amiche, ed insieme sarebbero uscite dalla nuova avventura che le aspettava. Anya era ben consapevole che tutto ciò che fin ora aveva fatto per la salvezza della scuola negli anni precedenti era ben diverso da questa storia, era troppo pericolosa ma era più forte di lei.. era ben decisa ad evitare delle morti innocenti…
…Una volta fuori cercò nelle tasche la clessidra e la esaminò. Una freccetta d’argento sopra la clessidra puntava sopra il disegno di mezza luna con un sole accanto.
-Come ho potuto essere così stupida?! Era posta sui mesi!! Non sulle settimane!- si disse in tono di rimprovero
Reimpostò la freccia sulla luna piena e girò la clessidra. Tutto cominciò a vorticare di nuovo e poi si fermò di colpo. Anya si guardò intorno. Era di nuovo nei sotterranei del castello ma questa volta tutto era illuminato dalle torce come prima. Ma la cosa peggiore era che si trovava davanti all’ufficio di Piton, così si affettò a cercare Kayla e le altre per raccontarli tutto quello che le era successo. Ma prima doveva riportare la clessidra al suo posto e aspettare che il momento in cui è scomparsa sarebbe coinciso con quello in cui è riapparsa.
Corse su per i scalini e i corridoi quando si fermò di botto dietro alla schiena della McGranitt. La seguì nel suo percorso, e dopo che questa era entrata nell’ufficio aspetto di scomparire. Mezzogiorno e mezzo, allora dovrebbe essere scomparsa.. Un quarto a mezzogiorno la professoressa era uscita dall’ufficio dove sgattaiolo Anya.
Trovò con molta facilità il cassettino, lo aprì e ripose la clessidra. Dopo di che uscì fuori e si tolse il manto bianco dietro all’angolo assicurandosi che non l’avesse vista nessuno. Alla fine si diresse nella sala di ritrovo dove incontrò le ragazze..
  
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