Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ClosingEyes_    20/06/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Loro moriranno a causa tua..
Tu li ucciderai, perché tu non sei pura..
Il tuo veleno sarà più forte del fendente di una lama, brucerà come le fiamme infernali.
Tu sarai la causa della morte..

Ancora quel sogno, possibile mai che per una santissima volta riesco a dormire in santa pace senza fare incubi?
Perché , perché io dovrei uccidere, cosa sta accadendo al mio animo per essere così turbato.
Non capisco, sarà forse il veleno, la trasformazione, oppure Kagura.
Mi guardai le mani e sembrava come se stessero sanguinando, come se avessi tante spine nelle dita che al minimo movimento mi laceravano la pelle.
Accanto a me c'era Sesshomaru che , stranamente, dormiva tranquillo.
Non sapevo se svegliarlo o meno, forse stavo delirando, probabilmente le mie mani non stavano sanguinando ma era solo un'impressione.
Non ho mai avuto così tanta paura come allora,mi sentivo davvero esausta di continuare a combattere contro quei maledetti incubi e presto mi avrebbero divorato.
-Rin..- improvvisamente una mano di Sesshomaru mi sfiorò la guancia.
Si era svegliato, forse ha percepito una strana sensazione o semplicemente si era accorto del mio turbamento.
-Sesshomaru perché ti sei svegliato..- chiesi.
-Perché stai piangendo.- disse asciugandomi le lacrime.
Stavo piangendo? Perché non riuscivo a rendermene conto, stavo perdendo la concezione della realtà e ogni mia azione era incontrollata.
Mi sentivo un burattino nelle mani di qualcuno più forte di me.
Naraku non era più forte di me, questo è sicuro, eppure questa sgradevole sensazione che ho nel petto non accenna a togliersi.
-Non mi rendo conto più di nulla.- dissi abbracciandolo, triste.
Sesshomaru mi passò delicatamente una mano fra i capelli e mi strinse forte al suo petto, voleva proteggermi come suo solito ma stavolta sapeva che sarebbe stato difficile calmare le mie lacrime.
Stavolta era diverso, perché non sapevo neanche io come calmarmi.
-Vuoi tornare a casa?- mi chiese d'un tratto.
A casa? Cosa significa a casa, non possiamo più tornare indietro, il pozzo è chiuso non è possibile accedervi, ma se non sbaglio si era anche distrutto.
Cosa vuol dire, sapeva che c'era una possibilità per tornare indietro.
-Sesshomaru come è possibile ..- chiesi alzando gli occhi.
-Quando io e Inuyasha siamo andati in perlustrazione, abbiamo sentito un fruscio provenire dal punto dove era collocato il pozzo..- disse Seshomaru.
-C'è una remota possibilità che questo sia accessibile ?- dissi.
-Probabilmente si, questo vuol dire che c'è ancora in giro la sfera dei quattro spiriti e questo spiegherebbe perché Naraku è di nuovo in vita..- disse Sesshomaru.
La famosa sfera dei quattro spiriti, ricordo poco a riguardo, ero una bambina quando si parlava di questo gioiello dal potere inestimabile, avevo più o meno otto anni.
Sapevo che demoni e umani la bramavano, che essa era più forte di loro, ma facile da contaminare, proprio come ha fatto Naraku.
Ricordo anche che Kykyo custodiva la sfera, che poi è rinata nel corpo di Kagome, così mi spiegò stesso lei.
-Tu credi che sia la cosa migliore per me?- chiesi stringendolo forte.
-Finché le acque non si saranno calmate almeno..- disse Sesshomaru.
La sua voce aveva una nota dolente, probabilmente era più sicuro se fossi stata con lui sempre, in modo da potermi proteggere, ma niente era più sicuro di un'epoca che non prevedeva guerre di chissà quale gravità.
-Ma sei sicuro del pozzo?- dissi insistendo.
-L'abbiamo visto e percepito, quindi si..- disse Sesshomaru.
Quindi mi stava dicendo che potevo tornare nella mia epoca, tornare a casa e continuare a lavorare, ma con quale tranquillità sapendo che lui era lì da solo a combattere contro quel lurido bastardo.
Poi mio figlio sarebbe cresciuto senza suo padre, con quale coraggio gli avrei detto di una probabile morte onorevole senza versare delle lacrime.
No, avrei preferito mille volte restare.
-Sesshomaru io resto ..- dissi decisa.
-E io ti dico che devi andartene, per il bene tuo e del bambino..- disse schietto.
Mi stava forse cacciando? Credeva che non ero capace di mantenermi in piedi e combattere.
-No! - dissi alzandomi di scatto, mettendomi seduta.
Mi guardò con quei occhi un po affranti ma glaciali come suo solito.
-Inuyasha ne ha già parlato con Kagome,dovete tornare, siete solo in pericolo qui..- disse guardandomi serio.
-Credi che non lo sia nell'altra epoca?- chiesi, ma sicuramente non ero così in pericolo,non così tanto come in questa epoca.
-Andrete a casa mia e riprenderete la vita normale, no torneremo appena le cose si saranno sistemate..- disse Sesshomaru.
Vita normale? Come potevo riprendere a lavorare con la responsabilità di un bambino sulle spalle, d'altronde da sola, io e Kagome, come potevamo fare da babysitter e lavorare contemporaneamente.
-Sei uno stupido!- dissi guardandolo furiosa.
Mi alzai dal letto e uscì dalla stanza, ne avevo sentire troppe, non avevo più voglia di sentire altre prediche.
Lo capisco, vuole proteggermi, ma come può chiedermi di lasciarlo da solo?
Passai lungo il corridoio, riflettendo sulle sue parole, e mi  fermai davanti ad una stanza, sentendo una voce familiare parlare con un tono preoccupato.
-Izayoi, devi andare con le ragazze dall'altra parte del pozzo..- disse.
Sapeva anche lui dell'esistenza del pozzo?
-Ma perché? Che sta per accadere?- disse Izayoi.
Si Taisho, che cavolo sta per succedere di così grave per allontanarci.
-Naraku vuole distruggere questo mondo per impossessarsi completamente del potere della sfera, sta progettando una guerra sanguinosa e atroce, non voglio che restiate coinvolte..- disse preoccupato.
Non ci potevo credere, le mie orecchie hanno sentito bene, Naraku era davvero così infido da voler distruggere questo mondo per impossessarsi di un potere assoluto, più grande di lui, bramava così tanto la sfera da volerla inghiottire.
Forse per questo Sesshomaru voleva allontanarmi, per tenermi al sicuro dalla battaglia.
-Tu e i tuoi figli morirete, non è così ..- disse Izayoi tristemente.
-Non posso assicurarti che non moriremo, ma se accadrà , lo faremo con onore ..-disse abbracciando forte a se Izayoi.
Sbarrai gli occhi , le lacrime cominciarono a scendere veloci sulle mie guance e una forte fitta al petto mi fece piegare dal dolore.
Non era possibile, Sesshomaru non poteva morire, lui non sarebbe morto, lui era il Grande Demone Cane, forte e abile, indistruttibile.
Eppure il mio solo veleno lo ha piegato in due.
Non poteva lasciarmi sola, non adesso, no!
Scappai lungo il corridoio ma come mio solito non sono stata così attenta a non inciampare nel kimono.
Misi subito le mani davanti al ventre ma per fortuna non sentì, grazie al cielo, il contatto con il pavimento freddo.
Sesshomaru mi aveva seguito, probabilmente voleva parlarmi.
No, non era Sesshomaru, non era nessuno della famiglia.
-Come ci si sente quando si è in pugno del nemico?-
Sgranai gli occhi spaventata, ma non riuscivo ad urlare, una mano mi teneva chiusa la bocca e un'altra non mi permetteva di usare gli artigli.
Kagura, che tu sia maledetta!



Mi svegliai in una cella, gelida, con il kimono strappato e un forte dolore alla gamba.
Provai ad alzarmi ma ero incatenata al collo e la gamba mi faceva male da morire, probabilmente era rotta.
Come aveva fatto Kagura ad entrare nel palazzo senza essere sentita da nessuno?
Neanche io ho percepito il suo odore.
Tentai in tutti i modi di liberarmi, ma senza riuscita, anzi mi facevo solo più male.
Piansi, avevo paura, volevo che quell'incubo finisse presto , volevo rivedere Sesshomaru, volevo tornare a casa.
Tentai, con il veleno dei miei artigli, di corrodere il ferro che mi teneva stretta la gola, ma non feci altro che spezzarmeli.
Mi guardai il ventre e per fortuna non vi erano lividi o tagli, il bambino stava bene.
Tirai un sospiro di sollievo e voltai la testa dal lato della piccola finestrella in quella cella fredda.
Una mezza luna nel cielo blu come la notte, circondata da mille stelle, mi diede la speranza di poter tornare a casa.
La speranza è l'ultima a morire ma la prima ad essere scontata.
-Ma bene bene, che abbiamo qui? Una demone o una lurida umana?- disse una voce.
Mi girava così tanto la testa che se non fossi stata seduta probabilmente sarei svenuta.
-C-chi diavolo è?- chiesi con un filo di voce.
-Ma come già ti sei scordata della tua carissima amica Kagura?- disse.
Infida,perfida, meschina Kagura.
-Vuoi essere sputata in faccia di nuovo?- dissi ridendo stanca.
-Insolente..- disse.
Mi prese il collo e lo strinse forte, più forte di quel collare di ferro che mi teneva bloccata.
Mi mancava l'aria, presto sarei finita in deficit respiratorio e probabilmente sarei morta.
Chiusi gli occhi, ormai ero esausta.
-Kagura smettila !- disse una voce ed improvvisamente non sentì più una presa sul collo.
Tossì forte e qualcuno mi porse dell'acqua.
Aprì gli occhi e vidi una figura minuta, completamente argentea, guardarmi preoccupata ma forse anche indifferente.
Quella bambina, non sarà ..
-Kanna, non osare mai più!- disse Kagura.
L'aveva scaraventata a terra, lontano da me almeno dieci metri, giusto per farmi respirare , e mi stava proteggendo da lei.
-Naraku ha detto che non le si deve torcere neanche un capello, serve solo come esca, quindi non contraddirlo.. - disse con voce minuta Kanna.
-Tzè!- disse Kagura uscendo dalla cella.
Quando fu abbastanza lontana, ebbi il coraggio di chiederle perché mi stava aiutando, dopo tutto io ero nelle loro mani.
-Sei incinta e Naraku non vuole farti del male, vuole solo uccidere il tuo demone..- disse Kanna impassibile.
-Se non lo ucciderà prima lui..- dissi.
-Non farti sentire, potrebbe cambiare idea, fammi vedere la gamba, cercherò di curatela..- disse Kannao scoprendomi l'arto.
Mi sorprese con quanta gentilezza e freddezza mi stesse trattando quel piccolo demone minuto, era così buona con me che non sembrava neanche possibile che potesse stare dalla parte di Naraku.
Mi tolse il collare di ferro e finalmente riuscì a respirare , potevo sentire i miei polmoni espandersi.
Con i suoi poteri, suppongo curativi, riuscì a rimettermi in sesto la gamba.
Non fu proprio una passeggiata, mi fece un po male, sentivo le ossa ricongiunsi , una bruttissima sensazione, ma almeno stavo meglio.
Con l'acqua mi pulì il viso e tamponò delle ferite sul mio braccio, curando anche queste con delle erbe curative.
-Perché mi stai aiutando?- richiesi.
-Voglio aiutarti, non meriti tutto questo..- disse Kanna continuando a curarmi.
Passò una mano sul ventre per controllare se il bambino stesse bene e forse in quei occhi completamente impassibili, scorsi un leggero stupore.
-È un demone completo..- disse.
-Si, anche io sono rimasta stupita..- dissi sorridendo appena.
-Lui ti proteggerà , ricorda..- disse prima di allontanarsi da me, porgendomi prima qualcosa da mangiare.
Certo non era proprio il massimo un po di pane e marmellata, sono andata di lusso, ma almeno potevo mangiare.
Mi osservai la gamba fasciata è ancora non mi capacitavo di tanta bontà nei miei confronti.
Sta di fatto che volevo tornare a casa, chissà se Sesshomaru si sarà accorto della mia assenza.





-Come diamine è successo?!- 
Sesshomaru era a dir poco alterato, non riusciva a stare tranquillo, come dargli torto, avevano rapito la sua donna.
-Sesshomaru calmati la troveremo- disse Inuyasha cercando di calmare il fratello.
-Vorrei vedere come ti comporteresti tu se rapissero Kagome!- disse Sesshomaru furioso.
-Nel palazzo c'è l'odore di Kagura, è riuscita a nascondersi bene..- disse Inu No Taisho ai figli.
-Non dovevo abbassare la guardia maledizione!- disse Sesshomaru sbattendo i pugni sul tavolo.
Dal corridoio si sentì una voce gracchiante correre verso la sala imperiale, era sicuramente Jaken con qualche notizia a dir poco futile, o forse no.
-Padroneee! Vedete cosa ho trovato!- disse Jaken.
Agitava fra i suoi artigli un pezzo di stoffa, probabilmente del kimono di Rin, intriso di sangue.
Sesshomaru sbarrò gli occhi stupefatto e ancora più adirato: prese fra le mano quella stoffa e sentì chiaramente il suo odore, la sua preoccupazione è agitazione aumentavano sempre di più, era proto a strappare il cuore dal petto di Naraku in meno di cinque secondi.
-E se le hanno fatto qualcosa? - disse Kagome con la bambina far le braccia.
-Devono solo permettersi, se Rin avrà un solo graffio li ucciderò senza pietà ..- disse Sesshomaru prendendo Tenseiga e pronto a librarsi in volo.
-Sesshomaru aspetta, veniamo con te.- disse il padre guardando Inuyasha.
-Non ho bisogno di voi..- disse Sesshomaru.
-Tzè limitati a ringraziare, andiamo!- disse Inuyasha prendendo Tessaiga.
-State attente mi raccomando..- disse Inu no Taisho rivolgendosi ad Izayoi e Kagome.
Di risposta ebbe un semplice sorriso da entrambe.
-Rin, resisti..- disse Sesshomaru fra se e se.





Erano passati ben tre giorni e si Sesshomaru non vi era ancora traccia.
Non era possibile che ancora non si era reso conto della mia scomparsa, perché allora ci metteva tanto.
Sentivo chiaramente la mia debolezza, nonostante le cure di Kanna, ero davvero fuori forma e la mia forza demoniaca diventava sempre più flebile.
Cercavo di concentrare tutte le mie energie verso il bambino, almeno lui doveva stare bene , non potevo lasciarlo soffrire.
Avevo perso sicuro qualche chilo e il mio viso era leggermente scavato, così diceva Kanna.
Ogni notte guardavo fuori dalla finestra, nella speranza di vedere il mio demone , sotto forma demoniaca, venirmi a prendere e abbracciarmi forte.
Ma ciò che vedevo era solo quella bellissima luna, che tanto mi ricordava la sua sulla fronte, e potevo sospirare di sollievo , perché sapevo che prima o poi sarebbe arrivato.
Non so ancora quanto avrei resistito, ma dovevo farcela, per Sesshomaru, per mio figlio.
Alcune notti la luna mi sembrava più fioca, svenivo in sonni profondi e quando mi svegliato la testa mi girava talmente forte da farmi perdere anche l'equilibrio.
-Sesshomaru..- dissi piangendo .
Avevo bisogno di lui e speravo con tutto il cuore che potesse arrivare in tempo.
-Non voglio morire qui..- dissi ancora, presa dai singhiozzi.
Non volevo morire lì, non era quello il mio destino.
Sesshomaru, non abbandonarmi..






Percepiva l'aura di Rin farsi sempre più debole, non riusciva a sentirla chiaramente, le stava accadendo qualcosa e non poteva perdonarselo.
Doveva farla ritornare a casa prima del previsto,non poteva più stare lì, era in pericolo , ora era nelle mani di quel bastardo di Naraku.
Se solo le avesse torto un capello, lo avrebbe ammazzato senza pietà, e se il bambino fosse in condizioni gravi, gli avrebbe fatto ingoiare il suo stesso sangue.
In ogni caso, Naraku era spacciato.
Mancavano ancora 24 ore per arrivare nelle terre del Sud, ma la sua voglia di uccidere non accennava a diminuire.
Rin sto arrivando ..







Era passata un'altra notte, ero riuscita ancora a mantenermi in vita per una notte, ma non ero certa di poterci riuscire per quella successiva.
Ero allo stremo delle forze, ma , illusione o no, sentì da quella finestra che osservavo ogni notte, un ululo familiare.
Credevo fosse tutta un'illusione, dovuto al fatto che ormai ero sfinita e l'idea che Sesshomaru mi avesse abbandonata era sicuramente una ipotesi.
Ma non era così , gli ululi continuarono imperterriti e potevo finalmente sentire l'aura di Sesshomaru farsi sempre più vicina.
Dovevo sforzarmi ancora un po, doveva trovarmi, maledizione!
Tentai di alzarmi ma proprio in quel momento sentì le forze venirmi meno e scivolai lungo il bordo del muro, graffiandomi la pelle.
Non mi spaventò tanto questa cosa quanto una strana sensazione all'inguine.
Un flusso continuo mi bagnò il kimono e una forte fitta mi prese dietro la schiena.
Sbarrai gli occhi, non era possibile, non adesso, non così maledizione!!
Cominciai a piangere, non era così che mi sarei immaginata il mio parto, non in una cella!
-Proprio adesso dovevo nascere!- imprecai.
Guardai di nuovo fuori ed era una notte di luna piena, mio figlio sarebbe nato in una notte di luna piena.
-Qualcuno mi aiuti..- dissi flebilmente.
Maledizione ero un medico ma non ero capace di mantenere la calma, ovviamente come potevo fare in quelle condizioni.
L'ambiente non era sterile, le condizioni non erano adatte, non potevo monitorare la frequenza del bambino.
-Sesshomaru..- dissi piangendo a dirotto.
Avevo paura.
Per fortuna in mio soccorso venne Kanna, almeno lei poteva sentirmi.
Mi chiedeva di spingere e forse sono state proprio le mie urla a portare Sesshomaru da me.
-MALEDIZIONE!!- urlai.





Sesshomaru sentì le urla e subito si diresse verso quella piccola finestra dove era rinchiusa la sua donna.
Con il suo fiuto canino si fiondò praticamente all'interno e ciò che vide lo fece tramortire a tal punto da trasformarsi nella sua forma umana.





Ero ricoperta di sangue, poggiata al muro, con Kanna che mi chiedeva di spingere e il mio sguardo a dir poco distrutto.
-Rin!- disse Sesshomaru.
Si avvicinò a me e mi prese la testa, poggiandola sulle sue gambe, finalmente era venuto da me.
-Sesshomaru...- dissi con poco fiato in gola.
Mi prese la mano e me la strinse fra le sue.
-Sono con te Rin, spingi..- disse guardandomi dolcemente.
Sentivo le spinte venire da se, erano talmente forti che presto sarebbe finita quella tortura, almeno speravo.
Stringevo forte la mano di Sesshomaru, probabilmente se non fosse stato demone gli avrei spezzato delle dita.
Ma le mie ansie si calmarono quando sentì un pianto di un bambino, era semplicemente musica per le mie orecchie.
Era andato tutto bene, grazie al cielo.
Kanna mi porse mio figlio, fasciato in un asciugamano di seta; fu amore a prima vista, era bellissimo.
Aveva i capelli argentei, con una sola ciocca castana come i miei, gli occhi erano grandi e color ambra, una piccola mezzaluna sulla fronte e la pelle era candida come il latte.
-Ciao piccolino..- dissi piangendo di gioia.
Guardai Sesshomaru e vidi il suo viso mutare espressione: era tra lo sconvolto e il felice, non sapeva neanche lui cosa fare.
Prese il suo bambino fra le braccia e con il dito gli accarezzò là guancia, ma subito suo figlio gli afferrò il dito con la sua manina minuta, per stringerlo.
Sesshomaru sorrise, era veramente fiero.
-Il nome Sesshomaru..- dissi dolcemente.
-Il tuo nome sarà Otsukimi, che significa ammirare la luna piena..- disse Sesshomaru senza distogliere lo sguardo da suo figlio.
Non fui mai più fiera del mio demone come in quel momento , sentì il cuore battermi forte e non potevo chiedere di meglio.
-Dovete andare,  Naraku sarà qui a momenti..- disse Kanna.
Sesshomaru si fece serio e decise che non era più il caso di combattere in quel momento, doveva solo portarmi a casa al sicuro.
Mi prese fra le braccia e mi portò fuori da quella angusta cella.
Guardai Kanna e con un semplice sorriso la ringraziai, ma lei non rispose,sparì semplicemente nel nulla.
Le mie parole fuggirono nel vento, ma grazie a lei sono viva.
Grazie Kanna..





Eccomi qua!
Otsukimi, il nuovo principino dei demoni, speriamo vada tutto bene!
Alla prossima!
Bacioni😘 
ClosingEyes




   
 
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