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Autore: Daughter_Of_The_Moon    20/06/2016    1 recensioni
[Magisterium ]
Calron (Callum x Aaron) // pre-slash
Dal testo:
Callum si sfregò le mani, soffiandoci sopra nel vano tentativo di scaldarle, il fiato che si condensava in piccole nuvolette.
Erano usciti da poco a fare un giro, decidendo di portare Havoc a spasso-per il bene della stanza. Aveva intenzione di andare da solo, ma Aaron lo aveva intercettato e si era auto invitato, trascinandosi Tamara con sé. I due ora stavano discutendo animatamente su qualcosa che aveva a che fare con Alex e Kimiya e i compiti che Rufus aveva loro assegnato. Non riusciva a trovarci un nesso, non che ci stesse davvero provando.
[...]
"Tutto bene, Call?" chiese la ragazza, lanciandogli un'occhiataccia, probabilmente per non aver seguito il galateo e messo una mano sulla bocca. Le sorrise storto, mentre si stringeva ancora di più nella felpa che aveva messo.
"Freddo" disse semplicemente, come se quella parola spiegasse tutto. Aaron lo fissò, senza dire niente, e Call si sentì all'improvviso a disagio. Capitava sempre più spesso. Ogni tanto, il Makar cominciava a guardarlo sovrappensiero. Sembrava studiarlo e Call si sentiva così strano. Più di quanto non lo fosse già, almeno.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FREEZE

his” what?




Callum si sfregò le mani, soffiandoci sopra nel vano tentativo di scaldarle, il fiato che si condensava in piccole nuvolette.

Erano usciti da poco a fare un giro, decidendo di portare Havoc a spasso-per il bene della stanza. Aveva intenzione di andare da solo, ma Aaron lo aveva intercettato e si era auto invitato, trascinandosi Tamara con sé. I due ora stavano discutendo animatamente su qualcosa che aveva a che fare con Alex e Kimiya e i compiti che Rufus aveva loro assegnato. Non riusciva a trovarci un nesso, non che ci stesse davvero provando.

Si guardò intorno. L'inverno era arrivato tutto d'un tratto quell'anno, e pareva far più freddo del solito. I rami erano privi delle foglie, e il terreno umido. Fino a qualche giorno fa aveva piovuto, o meglio dire, grandinato, e solo adesso erano riusciti ad uscire finalmente dal Magisterium. Ringraziò che Magister Rufus non li avesse mandati in missione subito-non ci teneva molto a restare bloccato sotto una tempesta come quella appena passato, lo avrebbe evitato con piacere.

Si stiracchiò, lasciandosi andare ad uno sbadiglio che attirò l'attenzione dei suoi amici.

<< Tutto bene, Call? >> chiese la ragazza, lanciandogli un'occhiataccia, probabilmente per non aver seguito il galateo e messo una mano sulla bocca. Le sorrise storto, mentre si stringeva ancora di più nella felpa che aveva messo.

<< Freddo >> disse semplicemente, come se quella parola spiegasse tutto. Aaron lo fissò, senza dire niente, e Call si sentì all'improvviso a disagio. Capitava sempre più spesso. Ogni tanto, il Makar cominciava a guardarlo sovrappensiero. Sembrava studiarlo e Call si sentiva così strano. Più di quanto non lo fosse già, almeno.

<< Sbaglio, o da un po' hai sempre freddo? >> chiese la sua amica, facendogli distogliere l'attenzione dal suo migliore amico. Si strinse nelle spalle. Era vero. Aveva sempre sofferto un po' il freddo, ma non era mai stato così insopportabile. Il gelo sembrava penetrargli nella pelle, raggiungere le ossa e il cuore, stritolandolo. Faceva quasi male. Una notte, mentre si avvolgeva tra le coperte, alla ricerca di una qualche posizione che gli desse maggior calore, gli era passato per la mente il pensiero che in realtà, tutto quel freddo, veniva da dentro di lui. Subito aveva cacciato quell'idea dalla sua testa, ma ora non poté che tornare a galla, facendolo inorridire. Aveva fatto a patti con il suo essere il Nemico della Morte non troppo tempo fa, non gli servivano altre ossessioni e dubbi.

<< Forse mi sto ammalando >> azzardò, senza essere molto convincente.

Tamara si accigliò. << Non provare a fingere una malattia per evitare le lezioni! >>

<< Ehi! Non stavo pensando a quello! >> ribatté piccato. << Secondo me, sì, invece. >> << Non lo farei mai! >> esclamò. La ragazza scoppiò a ridere, la rabbia che cresceva in Call. Sorrise. << Call, è una cosa che faresti eccome >>

È vero, si disse, lo farei.

Borbottò qualcosa, mettendo su un broncio, consapevole che la sua amica aveva ragione. Si accorse che Aaron era rimasto indietro, ancora assorto. Rallentò il passo, fino a trovarsi accanto al biondo.

<< Tutto okay? >> chiese, cercando di non suonare troppo curioso.

La sua unica risposta fu una nuova occhiata. Sostenne lo sguardo del Makar. Era limpido, il verde mai sembrato così luminoso e vivo e qualcosa nel suo stomaco si mosse.

Si ritrovò senza fiato. C'era luce, che brillava forte. Gli occhi azzurri sono tremendamente sopravvalutati, pensò, senza avere il coraggio di muoversi. Che gli stava succedendo?

Una stilettata di dolore-maledetto freddo!-lo fece tornare in sé. Il sangue gli affluì al viso. Il terreno gli sembrò davvero interessante.

Fece per velocizzare la camminata, quasi stesse scappando, quando la mano di Aaron lo fermò. Si voltò verso di lui, una domanda sul volto. Il giovane si tolse velocemente la giacca. Call sussultò.

<< C-che stai facendo?! A-aaron! >> gracchiò, sorpreso. L'altro non disse nulla, gli si avvicinò semplicemente e poggiò la giacca che si era tolto sulle sue spalle. Il fiato del ragazzo gli sfiorò la guancia, rovente.

<< Mettila. >> disse semplicemente. Poi, raggiunse Tamara, che aveva visto tutta la scena, con il sorrisetto fastidioso di chi la sa lunga sulle labbra.

Restò là, immobile, mentre una zaffata dell'odore di Aaron-del suo amico, il suo compagno, il suo...il suo cosa?-lo colpì in pieno. Infilò le braccia nelle manica, e un forte calore lo investì con forza. Sospirò, tremulo.


Che gli stava succedendo?



Angolo di quella pazza della scrittrice:

e torno in questo fandom con loro due. Li amo. Che ingiustizia che ci siano così poche ff su di loro (su questo fandom in generale, a dir il vero). Beh, popolerò io questo spazio!

Ho un sacco di cose da studiare per l'esame e mi ritrovo a scrivere cose a caso Calron, combattendo il danno blocco dello scrittore. Che devo fare? Uff...la dura vita di una fangirl!

Mi scuso per il possibile OOC e per alcuni errori che potreste trovare. Nel caso, fatemeli notare, grazie.

Bene, ora vado! Se vi va, lasciate una recensione (recensioni essere buone!).

Vi saluto, genta!

Daughter_

   
 
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