Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ClosingEyes_    21/06/2016    2 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente potevo sentirmi di nuovo al sicuro fra le sue braccia, ho avuto così tanta paura di morire e di perderlo che neanche si può immaginare.

Sapevo che sarebbe venuto a prendermi, non mi avrebbe abbandonato nella tana del leone.

-Rin per favore, devi tornare a casa con Kagome.- mi chiese Sesshomaru.

Era plausibile la sua richiesta, dopo quello che mi era successo, dopo che ha rischiato di perdermi vuole che io sia al sicuro, ma stare lontana da lui significa svegliarsi ogni giorno con il dubbio che lui sia ancora vivo o meno, non posso neanche sapere come sta perchè non c'è modo di mettersi in contatto, come posso vivere un'esistenza con un eterno dubbio della perdita.

-Sesshomaru promettimi che starai attento, per favore..- dissi osservandolo.

Teneva fra le braccia Otsukimi, era proprio uguale a lui, se non fosse stato per quella ciocca di capelli scuri.

Ci giocherellava con il dito, faceva una tenerezza assurda, non credevo che il principe dei demoni potesse racchiudere così tanto amore in quel cuore ghiacciato che all'inizio aveva.

Mi scioglieva ogni dubbio e preoccupazione vedere quella piccola scena davanti ai miei occhi, ma se Otsukimi fosse cresciuto senza un padre?

Come potevo mai narrargli del Grande Sesshomaru se ad ogni parola mi resta un vuoto nel petto.

Sarebbe molto più bello se fosse stesso suo padre a raccontargli delle sue imprese e magari insegnargli un giorno a combattere con la spada, poter ereditare personalmente Bakusaiga e Tenseiga.

-Te lo prometto Rin e lo prometto anche a Otsukimi..- disse guardandomi.

Quei occhi mi sarebbero mancati da morire me lo sento, ma so e sono convinta, che li avrei rivisti presto, molto presto.

Si avvicinò a me con Otsukimi fra le braccia, stringendoci in un abbraccio confortevole, era ciò di cui avevamo veramente bisogno.

Una lacrima scese lungo la mia guancia, avevo davvero il terrore di restare da sola.

-Rin non piangere, ti prometto che andrà tutto bene..- disse Sesshomaru accarezzandomi la testa e baciandomi la fronte.

-Piango perchè penso che devo tornare a lavoro..-dissi scherzando per smorzare il momento.

Sesshomaru sorrise con me, effettivamente era un po una tragedia tornare a lavoro dopo tutto questo tempo.

-Papà ha già sistemato tutto all'ospedale, da domani inizi, partirete oggi- disse Sesshomaru senza smettere di stringermi forte al suo petto.

Già oggi dovevamo partire, non volevo andarmene così presto, no per favore Sesshomaru no.

-Non voglio andare via già adesso, ti prego Sesshomaru..- dissi e le mie lacrime aumentarono sempre di più.

Sentì le manine di Otsukimi sfiorarmi la pelle e premere forte sul cuore, come se potesse percepire il mio dispiacere nel lasciare da solo il papà chissà per quanto tempo.

-Vedi, anche nostro figlio non vuole che piangi, ti accompagnerò al pozzo, mica ti faccio andare da sola?- disse Sesshomaru alzandosi e porgendomi la mano.

Annuì debolmente, non riuscivo neanche a guardarlo senza piangere, mi distruggeva così tanto questa cosa che non potevo davvero stare tranquilla.

Diedi Otsukimi a Sesshomaru, doveva passare del tempo con suo figlio prima che partissi e, mentre lo teneva occupato, incominciai a fare la borsa con quelle poche cose che avevo.

Stavo per abbandonare quella casa, dove finalmente siamo riusciti a sentirci liberi , adesso invece è come se fosse una prigione, un posto non più sicuro per noi.

Sentì la porta aprirsi e quando mi voltai vidi Kagome persa nelle più profondi lacrime, anche lei non voleva partire, ma il borsone era già pronto e arco e frecce erano sulle sue spalle.

Chiusi gli occhi e tentai di sorriderle, invanamente, chiudendo il borsone definitivamente e raccogliendo anche io le mie armi.

-Si torna a casa..- dissi avvicinandomi a lei e abbracciandola.

-S-si..- disse fra i singhiozzi.

Lei più di me voleva restare, Inuyasha non era come Sesshomaru, sicuramente era più debole anche se non lo avrebbe ammesso mai.

-Non ti preoccupare, lo proteggerò io..- disse Sesshomaru vedendo la situazione critica.

-Gr-grazie..- disse Kagome.

Prima di chiudermi la porta della stanza, inspirai per l'ultima volta quel bellissimo profumo di menta e muschio, che strano, lo feci anche quando dovevo venire qua, mi sembra di tornare indietro nel passato.

Effettivamente indietro stavo tornando, ma nel futuro, nel mondo della tecnologia, non delle guerre fra demoni.

Scendemmo giù in salone, dove tutti ci stavano attendendo dispiaciuti ma consapevoli che era l'unica soluzione possibile.

-Siete pronte?- chiese Izayoi vedendo le nostre facce.

-Non proprio, ma se dobbiamo..- disse Kagome asciugandosi le lacrime.

-Andiamo dai..- disse Inuyasha prendendola in braccio insieme a sua figlia.

Sesshomaru si trasformò nella sua forma demoniaca e fece salire me e Otsukimi sul suo manto morbido e bianco.

Il padre si librò in volo con Izayoi fra le braccia, chissà lei come avrebbe preso seriamente questa cosa, sembrava molto tranquilla, ma ancora era incosciente di ciò che le aspettava.

Il viaggio non fu mai così angosciante come allora, nemmeno eravamo arrivati e già volevo tornare a casa, ma non potevo tirarmi indietro e ne oppormi con Sesshomaru, mi avrebbe costretto sicuro.

Eccolo li, il pozzo, il varco dove siamo passate con tanta ansia di stare in questa epoca, ora invece con la consapevolezza che forse non saremo tornate.

Sesshomaru tornò nella sua forma umanoide ed ecco che arriva la parte peggiore di tutto: i saluti.

Feci un lungo sospiro per evitare di piangere, ma non riuscivo proprio a contenermi.

Mi buttai fra le braccia di Sesshomaru con Otsukimi, non ero pronta a lasciarlo, non ce la facevo, era troppo doloroso per me.

Sesshomaru mi prese in braccio insieme a nostro figlio e mi guardò intensamente, dandomi un bacio sulle labbra dolce.

Non ero pronta a lasciare quelle labbra che mi hanno baciato giorno e notte, non ero pronta ad allontanarmi da quelle braccia forti che mi proteggevano e stringevano, non ero pronta a nulla.

-Voglio che tu stia attento Sesshomaru..- dissi stringendolo un'ultima volta.

-Lo farò..- disse mettendomi a terra- e tu mi raccomando, proteggi la mamma, da sola non ce la fa!-

In quel momento mi venne da sorridere, parlava a suo figlio di manco un giorno che non capiva un accidenti di quello che diceva.

Ma sembrò che lo avesse capito perchè battè le manine sorridendo e Sesshomaru le prese fra le sue e gli diede un dolce bacino.

Mi stava facendo sciogliere sul serio, non me lo aspettavo.

Mi voltai verso Kagome e vidi che lei proprio non ce la faceva, stava attaccata ad Inuyasha senza volersi staccare.

-Ti prego sta attento, fatti aiutare se ne hai bisogno, non fare il testardo..- disse Kagome stringendolo a se.

-Non ti preoccupare, tu e Izayoi starete bene di la, noi veniamo appena abbiamo finito..- disse Inuyasha stringendo sia lei che sua figlia.

Izayoi e Inu No Taisho invece sembravano abituati ai saluti, come dargli torto, si sono detti addio in quel modo brutale, questo per loro era niente, oppure era semplicemente la consapevolezza che sarebbe andato tutto bene, oppure no.

Kagome si voltò verso di me,sperando che trovassi una soluzione a tutto questo ma purtroppo non potevo fare niente.

-Allora Kagome, pronta a tornare a casa?- dissi.

-Se proprio devo, al pensiero di tornare a lavoro e vedere tutti quei pancioni mi fa già dare i numeri..- disse cercando di sorridere.

-Non saprò usare neanche una macchina sicuro..- dissi ridendo.

Sesshomaru mi porse delle chiavi, probabilmente erano le chiavi della vecchia casa dove stavamo.

-Se vi chiedono qualcosa Rin, siete partite per un lungo convegno.. - disse Inu No Taisho- E se chiedono di noi dite che siamo fuori per lavoro..-

-Va bene, lo farò..- dissi sospirando.

-Non mi rompere la macchina sai, quando torno deve essere un gioiellino!- disse Sesshomaru scherzando e baciandomi per l'ultima volta.

Mi limitai a sorridere e prendendo Otsukimi fra le mie braccia, mi caricai il borsone e mi avvicinai al pozzo insieme a Kagome e Izayoi.

-Pronte?- chiese Izayoi.

-Si..- dissi.

-Anche io..- disse Kagome.

-Bene, andiamo.- disse Izayoi scendendo nel pozzo.

Prima di entrare mi voltai un'ultima volta verso Sesshomaru e lui mi sorrise, e credo di aver letto Ti amo, fra le sue labbra.

Ti amo anche io Sesshomaru...

 

 

 

 

 

 

Il suono delle macchine, come mi era mancato, neanche un po sinceramente.

Prendemmo un taxi lì vicino e tornammo a casa, vestite ancora come nell'epoca Sengoku.

Guardando fuori dal finestrino ancora non potevo crederci di essere tornata a casa, mi mancava già Sesshomaru, mi mancava così tanto che la voglia di tornare indietro era così forte che forse avrei fatto fermare il taxi.

Kagome cercava di trattenere le lacrime, coccolando la piccola Izayoi che dormiva beatamente fra le sue braccia.

Izayoi invece era impassibile, certo era dispiaciuta ma non così tanto, non era un addio e lei lo sapeva.

Arrivammo a casa e non avevo il coraggio di mettere piede in quell'appartamento, ma Kagome mi incitò a girare la chiave: era rimasto tutto intatto, niente era stato toccato, c'era ancora il suo profumo sparso per l'ambiente, era come se fosse con me in quel momento.

-Questa è casa di Sesshomaru?- chiese Izayoi curiosa.

-Si, è qui che siamo stati prima di andare nell'epoca Sengoku.- dissi con tono amaro.

I miei pensieri furono dissolti dal pianto di Otsukimi, forse aveva fame.

-Piccolo hai ragione, hai fame..- dissi sedendomi sul divano per dargli il latte.

Kagome era ancora sconvolta, non ci poteva credere di essere tornata a casa, non voleva.

-Bisogna organizzare la stanza per i piccoli..-disse Kagome cercando di smettere di piangere.

-Si , ti aiuto io..- disse Izayoi accompagnandola.

Stavo solo io e Otsukimi nel salone, che ricordi.

Ricordo quando lo abbiamo fatto sul divano, quando abbiamo combattuto di notte, illuminati da solo la luce della luna piena, ricordo quando mi misi a cucinare per Kagome e Inuyasha, che faticaccia.

Sarebbe tornato Sesshomaru, sicuramente.

-Rin , ho sistemato il letto, puoi venire..-disse Kagome.

La camera da letto di Sesshomaru, quella dove abbiamo fatto l'amore, era diventata la stanza del frutto del nostro amore, di Otsukimi e di Izayoi, i due discendenti dei Demoni Cane.

-Forse non dovevo usare questa stanza Rin?- mi chiese Kagome.

-No hai fatto benissimo, questa è la loro camera e tale resterà..- dissi poggiando Otsukimi sul letto, sotto le coperte.

In quell'epoca era inverno, come passava strano il tempo, le stagioni erano completamente differenti, mi stupiva sempre di più la differenza.

-Bene , ora cambiamoci che dobbiamo andare a comprare qualcosa da mangiare..- dissi.

-Ragazze venite a vedere..-disse Izayoi.

Ma quale spesa, il frigo era già pieno, possibile mai che il padre di Inuyasha e Sesshomaru aveva già organizzato tutto, era già calcolato quindi che dovevamo tornare.

Sul tavolo di cristallo c'era un foglio con scritta una lettera:

 

Ben tornate a casa ragazze

Vi ho già organizzato tutto, immagino non siate in vena di fare qualcosa.

Rin e Kagome vi ho già organizzato i turni in ospedale, qui sta la copia.

Vi è anche un certificato medico per entrambe per la lunga assenza nel caso vi serva.

State traquille, andrà tutto bene.

Izayoi mi raccomando, le affido a te.

 

Ma che dolce che è, manco siamo arrivate e già dobbiamo pensare al lavoro, proprio non mi andava, non ero per nulla in vena.

Chissà cosa stava facendo Sesshomaru adesso, magari stavano organizzando un piano per attaccare Naraku, chissà quanto tempo dovrò aspettare per vederlo, spero non tanto, già non ce la faccio più.

-Ma come tutta la giornata per tre giorni?Mi vuole vedere morta?- disse Kagome guardando i turni.

-E io?- chiesi.

-Tu pure, che croce- disse Kagome mettendosi le mani in testa.

-Inizio già ad odiare il lavoro..- dissi sbuffando.

Doveva passare quella giornata, l'avremmo fatto spiegando ad Izayoi come funzionavano i vari elettrodomestici per casa, come funzionava questa epoca, i probabili pericoli che poteva correre.

Sarebbe rimasta a casa con i bambini sicuro, almeno lei gli avrebbe fatto da Baby-Sitter, così potevamo risparmiare i soldi.

Un momento, i soldi? Avrà lasciato qualcosa, un portafoglio con le carte di credito credo.

Guardai nello studio e per fortuna c'era tutto, compreso dei soldi stipati.

-Si ricomincia con la solita routine..- dissi affranta.

Sesshomaru , chissà che stai facendo adesso, chissà dove sei..

 

 

 

 

 

 

 

-Già mi manca Kagome..- disse Inuyasha.

Non è che stavano granchè i tre demoni, erano ancora scossi dal saluto con le loro donne.

-Chissà se sono arrivate a casa, spero di si..- disse Sesshomaru preoccuapato.

-Sicuramente Sesshomaru, non preoccuparti, ora dobbiamo pensare alla battaglia..- disse il padre, cercando di far concentrare i figli.

-Sarà tutta una incognita padre, la riuscita dell'impresa?- chiese Inuyasha.

-Non so se usciremo vivi o meno, ma almeno loro sono al sicuro..- disse Inu No Taisho.

-Ce la faremo, Naraku non è poi così forte come crediamo,è fatto di terra e ossa, il punto è che non so come voglia contenere un potere così forte in quel corpo così debole..- disse Sesshomaru sedendosi.

-Il punto Sesshomaru è che vuole creare una nuova sfera per distruggere ogni cosa..- disse Inuyasha.

-Figli miei ma voi non lo avevate battuto già una volta, dove sta la difficoltà adesso..- disse il padre curioso.

-Si ma stavolta è diverso padre, non è più come prima, ora è imprevedibile..- disse Sesshomaru osservando fuori.

Rin chissà come stai, chissà se ti rivedrò...

 

 

 

 

 

La notte passò inquieta, ancora non ero abituata a tutti questi cambiamenti: tra i pianti di Otsukimi e Izayoi, non sapevo chi era peggio, anzi il peggio era andare a lavoro l'indomani con cinque ore di sonno e fare una giornata piena dopo tutto questo tempo di vacanza.

Mettiamo anche il fatto che ho appena partorito, stiamo a posto.

Mi svegliai presto, tanto che cambiava, ero già sveglia da un pezzo: andai a lavarmi e notai che Kagome era già nel bagno, ma con una faccia sconvolta e un test di gravidanza fra le mani.

-Momento dove hai preso quel coso?- dissi curiosa.

-Stava nella mia borsa medica, ma quello che sto per dirti non ti piacerà..- disse Kagome.

-Non mi dire che sei di nuovo incinta!- dissi con gli occhi da fuori.

-Ehm..- disse Kagome grattandosi la tempia con un dito.

-Ma scusami lo fate peggio dei conigli!!!- dissi ormai in preda all'esasperazione.

Kagome cominciò a ridere compulsivamente, effettivamente mi è uscito con una naturalità spaventosa, ma era così.

Avevano appena avuto un figlio e adesso già ne sfornava un altro.

-Non ci provare a scaricare a me i tuoi turni sai!- dissi puntandole lo spazzolino contro.

-Tranquilla ci vengo a lavoro, non sono lavativa come te!- disse Kagome ridendo.

-Ma senti chi parla!Quella che si chiudeva sempre nella stanza del riposino..- dissi mettendo lo spazzolino in bocca.

Eravamo proprio come ai vecchi tempi, come quando vivevamo insieme e ci alzavamo presto per andare a lavorare.

In un'ora eravamo pronte entrambe e salutata Izayoi con i nostri pargoli, scappammo a lavoro.

Ma giustamente come potevamo andare a lavoro senza prendere la macchina, quindi scendemmo in Garage a prendere l'Audi di Sesshomaru.

-Se gliela graffi, ti uccide- disse Kagome scherzando.

-Devi vedere se torna lui vivo da lì..- dissi con malinconia.

-Rin andrà tutto bene..- disse Kagome entrando in macchina.

Kagome lo spero tanto che vada tutto per il verso giusto, ma non riesco ad essere ottimista, non adesso, perchè ho un brutto presentimento.

In mezz'ora arrivammo in ospedale, dove tutti ci guardavano come se avessero visto un fantasma.

In molti ci chiesero che fine avessimo fatto e noi abbiamo risposto come ci è stato ordinato di dire, non potevamo sgarrare.

Che strana sensazione rimettere il camice dopo tanto tempo senza, quel cartellino con su scritto il mio nome neanche un po sbiadito, quei guanti azzurri e via a fare mille relazioni, operazioni, controlli, visite ecc..

Se ci fosse stato Sesshomaru, sarebbe stato tutto molto più tranquillo.

Sentì qualcosa nel taschino del mio camice e trovai una chiave, era dello studio di Sesshomaru; non mi sentivo ancora pronta ad aprire quel luogo che per me era sacro, è lì che abbiamo fatto l'amore la prima volta, è lì che lui mi ha ricordato chi sono.

-Dottoressa che piacere rivederla!- disse un'infermiera.

-Salve..- dissi semplicemente, allontanandomi.

Non volevo essere cattiva, ma non me la sentivo ancora di affrontare la realtà, era davvero troppo dura per me.

La giornata incominciò con operazioni a destra e a sinistra, corse per il pronto soccorso, stavo già iniziando a dare i numeri.

La solita routine per una settimana ed era solo una settimana che non vedevo Sesshomaru, non so come sto facendo a resistere ma sento sempre un grandissimo vuoto dentro di me e una sensazione spiacevole prendermi il petto ogni volta.

Intanto i bambini crescevano a vista d'occhio, è incredibile come i cuccioli di demone crescono con una velocità che è il triplo di quella umana.

Izayoi sembrava essersi abituata a quella vita caotica di Tokyo, effettivamente per lei vivere in una città era una cosa completamente nuova, abituata a vivere in un castello fra i boschi è tutt'altra cosa.

Riusciva ad usare gli elettrodomestici e riusciva a dosare anche bene la mancanza di suo marito per tutto quel tempo.

Invece Kagome piangeva ogni notte, tutte le volte che metteva a letto Izayoi piangeva, tremendamente.

Io? Piangevo in silenzio sul divano tutte le volte che osservavo la Luna, perchè tutto in quella cosa mi ricordava lui, mi ricordava noi.

Torna da me, ti prego.

 

 

 

 

 

-Il grande giorno è arrivato, Naraku morirà oggi!-disse Inuyasha preparando Tessaiga.

I tre demoni erano pronti alla battaglia, pronti a sacrificare tutto pur di riportare la quiete in quel mondo che aveva subito sin troppe guerre.

La famiglia dei Demoni Cane, riuniti nella stessa battaglia, combattevano per lo stesso scopo e per le stesse emozioni, padre e figli.

Tre giorni di viaggio per arrivare a destinazione, ma tre giorni di preparativi alla guerra.

Naraku stavolta sarebbe morto, per sempre!

-Gli ridarò il servizio che ha dato a Rin , gli strapperò il cuore dal petto se è necessario, deve morire sotto queste zanne..- disse Sesshomaru furioso.

-Non fare cose avventate figlio, abbiamo un piano da seguire..- disse il padre cercando di placare l'animo di Sesshomaru.

Tornerò presto Rin, aspettami.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eeee stop!

Allora facciamo un suntino..

Rin, Kagome e Izayoi sono tornate a casa, sotto costrizione dei demoni.

Ma sarà stata la scelta giusta?

Lo saprete nella prossima puntata!

Ci stiamo avvicinando alla fine T_T

Fatemi sapere che ne pensate!

Bacioni a tutte!

ClosingEyes

   
 
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