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Autore: ClosingEyes_    22/06/2016    4 recensioni
Si sa che il successo porta altro successo, ma cosa accade se durante questo successo qualcosa si mette in mezzo fino a far intoppare tutto e creare un grandissimo.. Disastro?
Le avventure della nostra Rin non sono ancora finite, cosa accadrà ora?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Dunque il mio cliente è accusato di mancato rispetto delle norme legislative aziendali, ma non vi sono prove sufficienti a fondare un'accusa ponderata..- dissi parlando a vuoto.
-Il suo cliente afferma di aver sistemato tutti i bilanci e tutti i conti aziendali, eppure nelle cartelle non risulta questo..- disse Sesshomaru in contropiede.
-Non ci sono abbastanza prove per l'accusa ripeto..- dissi di nuovo.
-Non te la caverai così in tribunale lo sai?- disse Sesshomaru alzandosi dalla sedia.
Si lo sapevo bene , ma quel caso mi stava davvero stufando e non sapevo neanche cosa aspettarmi in quella causa.
Odiavo l'economia , odiavo il sistema aziendale, odiavo i casi così intrecciati, odiavo tutto .
-Perché non lo difendi tu a questo tizio ? -dissi.
-Perché ha richiesto entrambi..-disse Sesshomaru accendendosi una sigaretta.
Sarà che siamo andati a letto ,ma da ieri notte lo vedo molto più attraente , molto più bello e spavaldo, il solo guardarlo mi fa sentire caldo in tutti i sensi .
-Magari se il giudice è donna ti va bene-dissi avvicinandomi a lui e accendendomi la sigaretta.
-Non basta portarsi a letto un giudice per vincere una causa fidati..- disse tranquillo.
Si è portato a letto un giudice per avere terreno facile in tribunale?!
Questa mi mancava.
-Tu cosa?!-dissi sconvolta.
Certo non era la prima volta che sentivo queste cose ma lui, con un giudice donna, sicuramente più vecchia, a letto?!
-Alcune erano proprio belle ..- disse Sesshomaru sorridendo.
Maledetto lo stava facendo a posta a farmi arrabbiare, però non credevo che potesse essere così furbo ma allo stesso tempo così infido.
-Sesshomaru un'altra parola e te lo giuro che va a finire male..- dissi arrabbiata.
-Tranquilla a letto nessuna è come te..- disse avvicinandosi a me e alzandomi il mento.
-Ma che razza di risposta è questa!?-dissi infuriata, scostandomi.
-Una risposta..- disse e  mi baciò.
Tutto diventa più facile con un bacio, perché il bacio zittisce ogni tipo di intenzione o parola, insomma un'arma facile .
-Tuttavia mio caro avvocato, il mio cliente non può essere accusato poiché possiedo tutte le sue cartelle finanziarie e non ho riscontrato alcun tipo di debito ..- dissi allontanandomi da lui ridendo.
-Il caso è chiuso quindi, avvocato Setzuna..- disse lui guardandomi.
-Assolutamente avvocato Taisho..- dissi mordendomi il labbro.
Di nuovo una brutta piega, non mi sembrava il caso, dovevamo lavorare, non era consono adesso fare certe cose!
Fortunatamente , o no, squillò il telefono ed era l'avvocato Chatelier.
-Taisho allora alle quattro da me, inizierete oggi..- disse.
-Certo avvocato ..- disse Sesshomaru chiudendo la chiamata.
Già avevo capito tutto e credo che era anche il momento di fare una bella " chiacchierata" con Sesshomaru, giusto degli avvertimenti.
-Te lo dico molto chiaramente, osserverò ogni tuo singolo movimento, ogni movimento di quella sottospecie di papera e qualunque tipo di approccio, se lo ritengo eccessivo, sarà stroncato sul nascere..-dissi poggiandomi alla scrivania.
-Fammi capire bene, ti porterai un fucile da cecchino?- disse Sesshomaru scherzando.
-Anche di peggio ..- dissi.
Mi porterò anche di peggio se vedo che la situazione prende una brutta piega, dopotutto dovevo lottarci contro all'ex di una notte.
-Comunque andiamo, non vorremmo mica far attendere l'avvocato?- disse Sesshomaru prendendo le chiavi della camera.
-Non sia mai..- dissi sbuffando e uscendo con lui.
Odiavo quella situazione, non prometteva nulla di buono, dovevo controllare la mia rabbia e la voglia di strappare i capelli dalla testa di quella Louise.
La strada per arrivare all'ufficio non mi sembrò mai così lunga e stressante, eppure erano solo 5 minuti di macchina e 10 a piedi, perché mai mi dovevo stressare così tanto.
Sesshomaru era calmo, mi sembra ovvio, non è lui che sta pronto con un fucile in mano al primo comportamento sbagliato.
Nel momento in cui mettemmo piede in quell'ufficio, solo un calmante potente poteva placare i miei istinti omicidi.
Louise non si era risparmiata a vestirsi abbastanza succinta, sembrava proprio che volesse mettere a dura prova la mia pazienza.
-Sesshomaru sei arrivato!- disse con troppa allegria, saltandogli praticamente al collo.
Bene, incominciamo!
-Avvocato Setzuna.- disse poi rivolgendosi a me.
-Avvocato Chatelier..- dissi .
-Venite, vi mostro i due uffici destinati a noi..- disse Louise.
Aspetta, due uffici? Avevo capito bene? Mi sembra di aver specificato che io e Sesshomaru dovevamo stare nella stessa stanza, che cavolo stava succedendo!
Non lo avrei lasciato solo con lei, neanche morta, non esiste proprio.
-Eccoci, questo è l'ufficio suo avvocato Setzuna, mentre questo di fronte è il nostro, Sesshomaru..- disse Louise fiera di aver avuto ciò che voleva, ovvero stare con Sesshomaru , da sola.
Sentivo chiaramente i nervi nel mio cervello fare delle piccole scintille, tra poco mi sarebbe partito un corto circuito per tutti lo stress che stavo accumulando.
Mi limitai a sorridere e a ringraziare, non volevo fare discussioni nel corridoio, non mi andava di sporcare la moquet con il suo sangue.
Guardai Sesshomaru come a dire se fai qualcosa ti ammazzo, ma lui cercò di rassicurarmi, dandomi un bacio prima di allontanarsi con quell'arpia.
-Buon lavoro piccola ..- disse.
-Anche a te..- dissi.
Mi chiusi la porta alle spalle e poggiai sulla mia nuova scrivania tutti i protocolli del caso che stavo seguendo.
Come potevo mai lavorare in santa pace se sapevo che Sesshomaru era li, da solo, con quella bastarda che poteva avventarsi addosso in ogni minuto.
Meglio aprire le pratica va!
Passò una buona ora e di quello che avevo letto non mi ricordavo decisamente niente, stavo veramente andando male e mai come allora avrei voluto un caffè, ma non mi andava per niente di alzarmi.
Poggiai la testa sulle pratiche e in un momento di esaurimento buttai tutti i fogli per terra, facendo non solo in gran casino ma disordinando tutto il caso.
-Complimenti Rin..- mi dissi da sola, poggiandomi una mano sulla fronte.
Mi maledì non una , ma dieci volte per il disastro che avevo combinato.
Se ci fosse stato Sesshomaru non sarebbe successo questo casino.
Mi abbassai a raccogliere i fogli, tentando invanamente di  metterli in ordine, era davvero un macello.
Si sentì qualcuno bussare alla porta.
-Chi diavolo è adesso?- dissi poco furiosa.
-Rin che succede, va tutto bene?-
Sesshomaru finalmente, dopo un'ora che sei stato in stanza con quella cosa, adesso vieni da me, giusto in tempo.
-Entra..- dissi.
La scena era buffa; stavo piegata a terra come una bambina a raccogliere i fogli e leggere le date di ogni singolo rapporto per metterle in ordine, i capelli fuori posto,la camicetta leggermente aperta per lo stress, insomma uno spettacolo.
-Rin ma perché fai così ?- disse Sesshomaru cercando di aiutarmi.
-Così come?- che finta tonta.
-Sei decisamente stressata e non stai bene..- disse Sesshomaru preoccupato.
-Come va con la causa?- chiesi.
Tentai di cambiare argomento, non mi andava proprio di dirgli che ero super stressata perché lui era chiuso dentro in una stanza con quella donna.
-Bene, Louise lavora bene , stiamo a buon punto, dobbiamo solo preparare eventuali domande, dobbiamo finire di leggere le pratiche..- disse raccogliendo con me i fogli.
-Non ho bisogno che mi aiuti grazie, comunque bene, almeno non ti rallenta ..- dissi.
Io invece ogni scusa era buona per distrarmi, quando proprio era una causa che non mi piaceva , cercavo di darla a qualcun altro e farne una più adatta a me.
Ero una palla al piede questo è sicuro.
-A te?- chiese d'un tratto alzandosi.
-Bene..- non approfondì il discorso.
-Sesshomaru..- chiamò Louise.
Rin mantieni la calma, mantieni la calma, rilassati, pensa a qualcosa di bello..
-Si Lù arrivo..- disse Sesshomaru.
Adesso sono anche in confidenza, che fastidio! 
-Vai..- dissi alzandomi da terra e poggiando le carte sulla scrivania.
Probabilmente aveva capito che  ero abbastanza infuriata con lui, quella confidenza non mi piaceva.
Guardai le carte con occhi vuoti, sembrava che osservavo il vuoto in quei pezzi di carta e mai come allora ho desiderato bruciarli.
Mi misi di nuovo gli occhiali e ,con tanta pazienza, sistemai le carte per ordine di sentenza e data.
Cercavo di capirci qualcosa mentre leggevo ma proprio niente riusciva ad entrarmi nel cervello, quella giornata era un buco nell'acqua.
Sentì delle risate provenire dalla stanza di fronte alla mia, probabilmente era proprio Sesshomaru con Louise che si stavano divertendo, beati loro.
Un momento, cosa beati loro?! Che hanno da ridere?!
Non dovevo fare scenate di gelosia, non dovevo essere impulsiva, magari stanno parlando della causa e ci sarà qualcosa di divertente dentro.
Si come no e io sono la regina d'Inghilterra.
Guardai l'orologio ed erano già le sei, potevo anche tranquillamente andarmene senza dire niente a nessuno.
Sistemai le cose nella borsa e uscì, chiudendo a chiave lo studio.
Mentre scendevo i gradini pensai che forse dovevo avvisare Sesshomaru che me ne ero andata, ma non volevo disturbare mica la sua conversazione con l'avvocato!
Quanto erano belle le strade di Parigi d'inverno, era veramente una bellissima sensazione.
Mi strinsi ancora di più nel mio cappotto e , con la neve che si appiccicava ovunque, corsi in albergo, stanca ma tutto sommato contenta.
Adoravo le nevicate, mi piaceva stare sotto le nevicate e ballare anche come una bambina.
Io e Kagome lo facevamo sempre, ballavamo sulla neve e spesso papà ci portava a pattinare, ora ormai siamo grandi, per queste cose non abbiamo più tempo.
Entrai in camera e mi cambiai subito, mettendomi un maglione lungo con lo scollo ampio a barca e delle calzette nere lunghe fino al ginocchio, ero proprio una bambina.
Mi legai i capelli e mi preparai una tazza di thè caldo insieme ai biscottini francesi .
Presi le pratiche e mi misi sul letto, poggiata con la schiena al cuscino e leggevo tutte quelle parole che stavolta avevano un senso.
Riuscivo a concentrarmi stranamente, nel silenzio più profondo, isolata da tutto e tutti: i rumori della strada erano talmente lontani che sembrava essere in campagna, nessun vociare vario si percepiva e sentivo solo il ticchettio della grandine mista alla neve sbattere contro la finestra.
Era tutto perfetto.
In due ore piene riuscì finalmente a finire la causa è a scrivere anche la relazione da presentare al giudice e ai giurati, ottimo lavoro.
Potevo finalmente rilassarmi, non dovevo fare altro che togliermi gli occhiali e mettermi a dormire.
Il cellulare non squillò neanche una volta, forse Sesshomaru non si è accorto che me ne sono andata, peggio per lui.
Invece stupida sono stata io a non guardare il telefono , se solo mi fossi ricordata di averlo messo in silenzioso.
Dieci chiamate senza risposta, cinque messaggi non letti.
Primo messaggio:
Rin ma dove sei? Non sei nel tuo ufficio.
Secondo messaggio:
Rin perché non rispondi? Che ti è successo? Non rispondi neanche alle chiamate.
Terzo messaggio:
Andiamo Rin, non farmi preoccupare, rispondimi.
Quarto messaggio:
Sto chiedendo a chiunque nell'ufficio dove potresti essere andata e nessuno ti ha visto.
Quinto messaggio:
Sto venendo in albergo, preparati al peggio!

Lo ammetto, l'ultimo messaggio mi ha fatto un po' paura, adesso dovevo subirmi un Sesshomaru incazzato come una bestia, meglio che mi metto a dormire allora, chissà quando arriva.
Provai in tutti i modi ad addormentarmi ma proprio non ne volevo sapere, ero ancora un po turbata dalla reazione di Sesshomaru, cavolo mi sono proprio dimenticata di mettere la suoneria.
Il campanello, cavolo e adesso che faccio, devo aprire per forza non ci sono alternative.
-Rin muoviti!- disse Sesshomaru impaziente.
Con tanto di coraggio mi alzai dal letto e andai ad aprire la porta, trovando un Sesshomaru con una faccia talmente incazzata che mi ha fatto ridere.
Esatto, mi sono messa a ridere.
Sesshomaru si arrabbiò ancora di più , tanto da chiudere la porta,sbattendola , e chiudendola a chiave.
Ora non c'era più niente da ridere, era davvero su tutte le furie.
-Ma che cazzo fai eh? Non rispondi , te ne vai , ma sei normale?!- disse cercando di restare calmo.
-Andiamo Sesshomaru non vedo perché la mia presenza sia così importante, stavi con Lù..- dissi marcando bene il nomignolo.
-Ah quindi è questo? - disse lui buttando la borsa a terra.
-Vedo che siete già in confidenza..- dissi.
-Non mi sfidare Rin..- disse avvicinandosi a me.
-Ho lavorato benissimo da casa e ho anche finito la causa..- dissi senza distogliere lo sguardo dal suo.
-Dovevi avvisarmi..- disse lui tirandomi a se per i fianchi.
-Davvero? Sembravi molto impegnato a ridere e scherzare con quella, Lù..- dissi cercando di allontanarmi, ma con scarsi risultati.
-Stupida..- disse bloccandomi vicino al muro.
Lentamente si avvicinò al mio collo, sfiorandolo con le sue labbra e dei lunghi brividi mi pervasero la schiena, facendomi tremare leggermente.
-Non c'era bisogno di avvisarti, avvocato..- dissi in preda a gemiti incontrollabili.
-Devi farlo, perché sei mia..- disse.
Le sue mani scesero lungo le mie gambe e in un gesto solo me le alzò all'altezza dei suoi fianchi, spingendomi ancora di più contro il muro.
Potevo sentire la sua eccitazione contro di me, avevo una dannata voglia di fare l'amore che se non mi avesse strappato gli slip lo avrei sicuramente ucciso, metaforicamente parlando.
I suoi baci sul collo erano scie bollenti sulla mia pelle fredda,maledizione mi faceva perdere la testa.
-Vieni piccolina, andiamo a letto..- disse Sesshomaru.
Mi staccò dal muro e frettolosamente andò verso la camera da letto, senza smettere di baciarmi.
Mi fece stendere sul letto e in due secondi mi tolse il maglione, accarezzandomi la pelle.
Lentamente gli sbottonai la camicia, osservando quei bellissimi muscoli che mi facevano impazzire.
Lo tiravo sempre più vicino a me dalla cravatta e questa cosa mi eccitava tantissimo, lui era mio e di nessun'altra, neanche di quella Louise.
-Sei dannatamente mio..- dissi a fior di labbra.
Mi strinse a se, sempre più vicino, baciandomi con più foga, con più voglia di farmi sua.
-Sei bellissima..- disse teneramente.
Sesshomaru mai come adesso vorrei dirti cosa provo, perché credimi mi distrugge il petto non poterti dire quanto amore provo per te , correrei troppo se te lo confessassi.
Ma fare l'amore qui, ora, in questo letto, mi fa sentire la donna più fortunata della terra, perché tu fai sentire la tua donna così, sai farla sentire la principessa che tanto desideri e che tanto hai cercato, ma credo che per te legarti a qualcuno ti risulta difficile , sei sempre stato molto distaccato con tutti, hai paura anche tu di dare tutto  te stesso, eppure adesso lo stai facendo.
Sai, sono solo due parole.
Ti amo, difficile non trovi? 
È come se stessi dando a qualcuno il tuo cuore sapendo che forse un giorno lo butterà via, oppure che forse sarà per sempre, chi lo sa.
Ma adesso sono qui e ti amo e ne sono così certa da dirlo senza neanche un po di paura.
Con il rischio di essere ferita, ma con te voglio rischiare , Sesshomaru.
Troverò il momento di dirtelo, in uno di quei momenti in cui non si fa l'amore per rabbia o per fare pace, ma in quei momenti in cui fare l'amore è ciò di cui abbiamo veramente bisogno.
Mi guardi con quei occhi possessivi e pieni di passione , maledizione quanto mi piace quando fai così, non smettere ti prego.
Continua a spingere, continua a farmi sentire bella, continua a farmi sentire l'unica donna che vuoi, continua a farmi sentire tua.
Ed eccoci qui esausti ma felici, abbracciati nelle lenzuola, un abbraccio che vorrei fosse per sempre.
-Rin perché stai piangendo ?- mi chiese.
Stavo piangendo è vero, lacrime di gioia , nulla di più .
-Sono felice di essere con te adesso..- dissi.
-Che strano,eppure all'inizio non lo eri..- disse Sesshomsru scherzando.
-Prima mi eri antipatico..- dissi facendo la linguaccia.
Di risposta Sesshomaru mi fece il solletico, malefico sapeva che soffrivo tanto!
Le mie risate rimbombavano nella stanza e mi sembrò che Sesshomaru sorrideva anche lui, felice.
Ma non tutti i momenti felici posso essere eterni.
Il cellulare di Sesshomaru vibrò ed era un messaggio di Louise.

Ciao Sesshomaru, domani pomeriggio alle quattro in ufficio, dobbiamo continuare la causa.
Dimenticavo, stasera sei invitato a cena a casa nostra, possibilmente senza Setzuna, dobbiamo parlare di lavoro.
Baci
Louise


La principessina ha specificato senza di me, ma tu guarda che arpia, vuole proprio farmi perdere la pazienza.
-Non penserai di andarci vero?- dissi guardandolo interrogativo.
-Rin è per lavoro, niente di più..- disse Sesshomadu abbracciandomi.
Sì certo per lavoro, non ci credevo neanche un po.
-Se lo dici tu..- dissi staccandomi dal suo abbraccio e alzandomi.
-Andiamo Rin di nuovo fai così ?- disse Sesshomaru mettendo la testa nel cuscino.
-Facciamo così , non mi arrabbio se mi dai la tua carta di credito e mi fai fare shopping..- dissi incrociando le braccia, nuda, davanti a lui.
Sesshomaru si voltò per replicare ma non appena mi vide tentò di mantenere la calma, anche se era impossibile.
-Non te la cedo neanche morto..-disse Sesshomaru.
Davvero Sesshomaru? Vuoi metterti contro di me, dopo che tu ti vedi con quella tua ex avventura, pretendi che io non mi possa sfogare?
-Suvvia, mica ti spendo tutti i soldi..- dissi mettendomi a cavalcioni su di lui.
Non avevo vergogna a stargli nuda addosso, la mia sfrontatezza mi ha sorpreso, non credevo di poter essere così sicura a letto e , principalmente, riuscire a stare nuda senza il bisogno di coprirmi.
-No mica mi ritrovo il conto svuotato?- disse lui ironicamente.
-Se vuoi andare alla cena questi sono i patti- dissi meschina.
Dopo un bel po' di esitazione , finalmente mi diede la sua carta e non sprecai neanche un secondo a prepararmi.
Mi misi un pantalone stretto di jeans con una maglietta morbida sopra bianca , stivaletti neri e cappotto.
Poco trucco e via, pronta per uscire!
Salutai fugacemente Sesshomaru, mostrandogli ancora, per l'ultima volta, la sua bellissima carta di credito nelle mie mani.
Doveva patire le pene dell'inferno visto che andava a cena da quella sgualdrina.
Scesa per strada, erano ormai le sette , avevo solo due ore per svaligiare qualche negozio , dovevo concentrarmi.
-Che freddo che fa però..- dissi mettendomi i miei bellissimi guantini.
Andai sulla via principale di Parigi, dove vi erano le Marche.
Entravo nei negozi e ne uscivo con una busta se non due , era bellissimo poter spendere senza preoccupazioni , dopotutto l'unica preoccupazione che avevo era quella di evitare di spendere troppo sul serio.
Mentre camminavo per strada con il mio bel caffè caldo fra le mani, notai dall'altra parte una coppia, credo sulla trentina, che  stavano avendo una discussione , non so se decifrarla in modo felice o arrabbiato.
Guardai curiosa i movimenti del ragazzo; stava per prendere qualcosa dalla giacca, non ci volle tanto a capire che era un anello.
Mi avvicinai di poco, facendo finta di guardare altrove, per ascoltare la conversazione, che ficca naso.
-Valerię lo so di non essere perfetto, so che a volte ti faccio dispiacere e che ti ho tradito una volta, ma tu mi hai dato la possibilità di cambiare e di essere un'altra persona, mi hai accolto fra le tue braccia amandomi sempre di più , per questo voglio ricambiare chiedendoti di passare il resto della mia vita con me , vuoi sposarmi?- 
Credo che non ho mai sentito proposta più romantica e sdolcinata di quella.
Mi stava salendo il diabete, non poteva arrivare direttamente al punto?
Guardai la ragazza e scoppiò in lacrime, annuendo con la testa e abbracciandolo forte, era davvero felice.
Non so perché ma scappò una lacrima anche a me, non me lo aspettavo, tanto romanticismo mi ha così toccato nel petto, proprio a me che sono una lastra di ghiaccio.
Applaudì insieme alle altre persone che si erano messe intorno a loro, ero davvero sorpresa di come l'amore potesse richiamare così tante attenzioni.
Scossi la testa e decisi di continuare a camminare, guardando di tanto in tanto le vetrine.
Improvvisamente mi vibrò il cellulare e notai che erano già le otto e mezza e che presto i negozi avrebbero chiuso.
Sesshomaru mi inviò un messaggio, dicendo che a breve sarebbe sceso e che forse era il caso che tornassi perché era tardi.
Seguì il suo consiglio e, prendendo un taxi, tornai in albergo dove mi aspettava una lunga serata di pura noia mortale.
Posai tutte le buste e mi buttai sul mio bel divanetto, dove ho dormito le prime notti.
Già , ricordo bene, mi rifiutavo categoricamente di dormire con lui, invece adesso se non è nel letto mi sento persa.
Non avevo voglia di mangiare, sinceramente il cibo parigino non mi attirava molto, preferivo un po di pane e formaggio.
Guardai nella piccola cucina che era nella stanza, devo dire la verità come albergo era fatto proprio bene, e c'erano dei crostini con il formaggio.
Ottimo, una bella tazza di thè vicino ed ecco la mia cena.
Mi accesi una sigaretta, stavo fumando di meno ultimamente, forse mi sentivo meno stressata.
Odiavo fumare, fumare era stupido e incosciente, ma dopotutto era l'unico modo per non stressarmi.
Guardavo in modo compulsino  l'orologio, aspettando che Sesshomaru tornasse.
Le lancette sembravano non muoversi mai e il tempo si era rallentato secondo il mio cervello.
Chiuso gli occhi e mi accorsi che si era fatta già mezzanotte, ma di Sesshomaru nessuna traccia.
Mi alzai dal divanetto tutta bloccata e mi misi il pigiama.
Una canotta di seta con la veste corta sempre di seta, ecco il mio pigiama.
Preoccupata scrissi un messaggio a Sesshomaru, chiedendo dove fosse finito e quando aveva intenzione di tornare, ma come risposta il nulla.
Stavo iniziando a preoccuparmi sul serio, dove era finito, si sono fatte le due!
Sentì il rumore della chiave nella porta e per fortuna tirai un sospiro di sollievo, era tornato.
Mi alzai dal letto e gli andai incontro ma non aveva una bella cera: puzzava tremendamente di alcool e il suo viso lo dimostrava.
-Sesshomaru ma cosa..- dissi.
-Non ti avvicinare Rin, non sono in me..- disse Sesshomaru mettendo le mani davanti.
-Sesshomaru fatti aiutare, vieni..- dissi prendendo delicatamente le sue mani, ma lui la ritrasse subito.
-Ti prego Rin, ti ho già fatto del male inconsapevolmente..- disse.
Che significa? Mi aveva fatto del male? Ma che cavolo sta dicendo?
-Sesshomaru non mi hai fatto nulla..- dissi cercando di capire.
-Si Rin, ti ho tradito con Louise.. Mi dispiace..- disse.
Doccia fredda, non mi sentivo più niente, neanche il cuore.
Lo sapevo, sapevo che non dovevo lasciarlo da solo, sapevo che non dovevo fidarmi così tanto di lui, maledizione.
Mi diedi un pizzico sulla pancia, vederlo in quelle condizioni mi fece comunque pena.
-Fatti aiutare, poi parliamo..- dissi trattenendo le lacrime.
Lo presi per un braccio e lo portai a letto, dove lo spogliai lasciandolo in boxer, doveva rilassarsi.
Poi gli spostai la frangia, notando che era tutto sudato , allora con un asciugamano gli tolsi il sudore dalla fronte.
-È successo perché eri ubriaco?- dissi prendendo coraggio.
-Lei ha approfittato del fatto che non ragionassi per baciarmi..- disse lui mettendosi le mani sulla fronte.
-E poi?- incalzai.
-Poi io mi sono reso conto di quello che stava succedendo e ho deciso di andarmene..- disse.
-Perché non mi hai chiamato?- dissi.
-Perché non voglio rischiare di perderti Rin, tu vali più di ogni altra cosa per me e non volevo che accadesse te lo giuro ..- disse prendendomi le mani e stringendole fra le sue.
Mi ha ricordato quel ragazzo di qualche ora fa, quando ha fatto la proposta di matrimonio alla ragazza.
Lei era riuscita a passare sopra anche al tradimento, questo significa che davvero si amano, ma cosa non impedisce ad una persona di non cadere di nuovo nell'errore? 
Gli esseri umani sbagliano sempre, la fiducia non si può dare a nessuno.
Io lo amavo? Questo era ovvio, ma lui amava me? Forse.
-Sesshomaru, tu mi ami?- chiesi d'un tratto lasciando interdetti entrambi.
Probabilmente sotto effetto dell'alcool avrebbe risposto di sì.
-Te lo giuro Rin, che con o senza effetto dell'alcool, io Ti amo dal primo giorno che ti ho visto..- disse lui.
Non ci giurerei, ma probabilmente una lacrima solitaria stava uscendo dal suo occhio ed è davvero un evento raro che un demone come lui, Sesshomaru, potesse piangere.
La raccolsi fra le mie dita e sorrisi dolcemente, non stava mentendo.
-Ti prego Rin perdonami..- disse alzandosi dal letto per abbracciarmi.
-Ti perdono ma non sforz..- mi bloccò la parola con le sue labbra premute sulle mie.
Sesshomaru, ti amo anche io, sapessi quanto.
Lo strinsi a me forte, quel sapore di alcool non era poi così brutto, sembrava come il nostro primo bacio, ma al sapore di tabacco.
-Rin, tu mi ami?- chiese.
Glielo dico o no?  
-Ti amo da morire ..- dissi continuando a baciarlo.
Chi ama perdona e io ti perdono Sesshomaru.
Louise, io e te poi facciamo i conti.
Sembrava proprio un bambino fra le mie braccia, mi teneva stretta a se senza volermi lasciare andare.
Per una volta è stato lui a dormire sogni tranquilli, l'alcool ormai era svanito.
Il vero amore è fatto anche di questo , di perdono.








   
 
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