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Autore: Onaila    22/06/2016    1 recensioni
Qualcosa di nuovo crebbe dentro di lei, niente che avesse a che fare con l'amore.
Non provava tenerezza nel vederlo e come poteva?
Non era il suo bambino. Era il figlio di sua sorella, Zelena.
Solo al pensiero di quel nome riuscì a identificare il sentimento che le stava ribollendo dentro: Invidia.
Le sue mani cominciarono a tremare.
Era gelosa?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18

 

Qualche mese prima nel futuro.

Era seduto sul cornicione interno dell'orologio, ammirando la luna piena che illuminava Maine Street << Sei in ritardo >> disse senza voltarsi e la risata di Obscuria giunse prima alla sua mente che alle sue orecchie, ma Gabriel represse l'ennesimo brivido che gli percorreva la schiena << Che cosa hai fatto oggi? >> chiese lei toccandogli i capelli castani e giocando con alcune ciocche << Ho dovuto sopportarmi l'ennesima cena con lei >> rispose lasciandola fare senza scansarsi dal suo tocco << Perché continui a farmi domande di cui conosci la risposta? >> << Per fare conversazione >> rispose lei come fosse ovvio sedendosi di fronte a lui e Gabriel poté ammirare come la luce scompariva quando si avvicinava alla sua figura << Chi è Darell? >> domandò lui appoggiandosi alla parete << Come sei sciocco >> commentò lei riconoscendo in lui l'invidia << Sai perfettamente chi è Darell, il fidanzato della tua sorellina >> il ragazzo materializzò un pugnale cercando di intimidirla, ma entrambi sapevano che non era possibile << Di che cosa ha paura? >> domandò ancora e Obscuria rise dell'ingenuità del ragazzo << Vuoi cominciare davvero con lui? >> Gabriel annuì << Credevo che il tuo obbiettivo fosse la tua matrigna >> lo Stregone la fissò dritta negli occhi << Questo non è un problema tuo >> disse senza distogliere lo sguardo anche quando la sclera di lei divenne completamente nera << Sono poche le cose di cui Darell a paura, ma ce ne è una che si distingue tra le altre >> << Quale? >> << Teme l'oscurità >> disse tornando a guardarlo << L'oscurità? Suo padre è il Signore Oscuro, come può aver timore dell'oscurità? >> lei si strinse nelle spalle alzandosi in piedi imitata poco dopo dal ragazzo << Non puoi non saperlo! >> esclamò Gabriel afferrandola per un braccio << Non sono costretta a rivelartelo >> fece scomparendo e riapparendo alle spalle del giovane << Fallo di nuovo e di te non resterà altro che una larva >> gli sussurrò all'orecchio svanendo prima che Gabriel potesse dire alcunché.


Henry le stava pettinando i capelli mentre Annabelle sfogliava il libro delle favole, sorprendendosi di quanto fosse ancora spoglio << Ti va bene una coda? >> chiese lui con le forcine ancora tra le labbra e la ragazza annuì mentre toccava con le dita l'immagine della madre al matrimonio dei Charmings << Ecco fatto >> esclamò il fratellastro quando ebbe finito ammirando la perfetta coda di cavallo e la piccola treccia che la ornava, ma la ragazza non sembrò accorgersene << Annabelle? >> la chiamò lui sedendosi affianco a lei sull'enorme letto << Annabelle? >> fece Roland posando una piccola mano sul libro impedendole così di continuare la lettura << Sì? >> era un poco imbarazzata di essersi messa a leggere, ma era troppo curiosa di conoscerne il contenuto, senza contare che nel futuro le era impedito farlo << Che te ne pare? >> chiese Henry indicando l'acconciatura mentre Roland tornava ad esplorare la stanza della sorellastra o meglio il suo armadio, anche se Annabelle non ne capiva la ragione << E' bellissima! >> disse Annabelle alzandosi e osservandosi allo specchio << Bene, allora andiamo ad ordinare da mangiare. Roland vedi di non fare troppi disastri >> fece Henry alzandosi in piedi e guardando il fratello di sottecchi, che cominciava a tirare fuori dall'armadio cose che molto probabilmente nemmeno Annabelle sapeva di avere << Che cosa ti va di mangiare? >> le chiese mentre scendevano le scale insieme << Non lo so, pizza? >> si guardarono con occhi di intesa prima di confermare all'unisono, ma quando raggiunsero la seconda rampa di scale Annabelle si fermò portandosi una mano al petto << Annabelle? >> fece preoccupato Henry voltandosi nel notare che non lo affiancava più.
Annabelle si sentiva svuotare sempre più velocemente e non riusciva a percepire né la mano che stringeva il cornicione né quella di Henry che la toccava << Sta succedendo qualcosa alla bambina >> disse cercando la magia della madre, percependola a stento << Chiama papà! >> ordinò Annabelle dirigendosi di corsa al Municipio seguita da Henry che estraeva il cellulare.
Quando arrivarono trovarono l'edificio completamente avvolto dalle fiamme e quando cercò di entrare l'incantesimo di clausura glielo impedì, facendola indietreggiare << Che sta succedendo Annabelle? >> fece Robin raggiungendoli << La mamma! La mamma è lì dentro papà >> spiegò colpendo la barriera << Annabelle calmati! >> fece il Ladro afferrandola << Sei sicura che sia lì dentro? >> Annabelle annuì riacquistando lentamente il controllo << Non c'è nessun altra entrata? >> << Entrare dal mausoleo? >> chiese Henry e Annabelle smaterializzò tutti, ma quando arrivarono di fronte alla porta trovarono anche quella sigillata.
Annabelle pensa, pensa.
Si disse tra sé e sé, rivisitando nella mente tutti gli incantesimi che la madre le aveva insegnato fino a trovare quello della sostituzione: avrebbe permesso a Regina di comparire davanti a loro, sostituendola con un oggetto appartenutogli, ma prezioso per Annabelle.
Che cosa poteva essere?
Strinse le mani a pugno e nel farlo si ricordò della fede che le aveva donato la madre prima di morire.
Cominciava a sentirsi svanire e capì di non avere ancora molto tempo, così fece un lungo respiro << Spostatevi >> ordinò per essere subito obbedita e si concentrò, individuando la madre in mezzo alla stanza e alle macerie.
Dopo poco Regina apparve tra le sue braccia mentre l'anello scompariva dal suo dito.
<< Mamma! >> esclamò Henry mentre Annabelle ricadeva sul pavimento insieme alla madre << Bisogna portarla all'ospedale >> fece Robin sollevando la moglie priva di sensi dalla figlia << Henry aiuta tua sorella >> continuò vedendo il volto pallido di Annabelle mentre si dirigeva all'uscita con in braccio la moglie << Annabelle? >> la chiamò Henry preoccupato << S-sto bene >> rispose lei sorreggendosi in piedi con l'aiuto di lui << Sicura? >> lei annuì mentre raggiungevano il padre che stava adagiando la moglie sui sedili posteriori << Posso smaterializzarvi >> Robin si voltò di scatto verso la figlia << La prossima volta che vuoi usare un incantesimo di quella potenza, vedi di avvertirmi e ora salite in macchina, tutti e due >> era arrabbiato con lei?

Annabelle vide il dottore Wahle e altri infermieri scomparire insieme alla madre << Che cosa ti è saltato in mente? >> le disse lui non appena si fosse accertato che la moglie avesse la piena attenzione dei medici << Di che cosa stai parlando? >> fece a sua volta Annabelle che si era abbandonata su una delle sedie d'attesa troppo stanca per stare in piedi << Fare un incantesimo di sostituzione? Davvero pensavi che non mi sarei arrabbiato? >> ancora non capiva come suo padre potesse conoscerli, ma anche nel futuro sapeva molto più di quanto mostrasse << Ho salvato la mamma >> l'uomo si passò una mano tra i capelli marciando nervosamente in avanti e indietro << E ti sei sfiancata per farlo, se non vogliamo contare l'oggetto da cui ti sei dovuta separare >> << Non era di così tanto valore >> sussurrò trattenendo a stento le lacrime << Ma chi pensi di prendere in giro? >> disse il padre prima di allontanarsi e Annabelle guardò Henry che era rimasto in silenzio per tutto il tempo << Che cosa ho fatto di sbagliato? >> chiese un po' in imbarazzo per quella sfuriata << Niente >> rispose lui spostandosi dalla sedia di fronte per sedersi a quella affianco a lei << Non hai fatto niente di sbagliato, ma non avresti dovuto farlo da sola. Avremmo potuto chiamare Tremotino o Malefica >> << Ma non c'era più tempo >> Henry la guardò per alcuni istanti prima di tornare a parlare << Questo non lo potevi sapere, ma comunque potevi chiedere aiuto a noi. Annabelle, Robin è arrabbiato perché hai fatto un incantesimo al di sopra del tuo potenziale, infatti adesso sei in un pessimo stato e se Gabriel ti attaccasse ora? >> Annabelle non ci aveva pensato << La prossima volta che vuoi usare un incantesimo così potente avvertici, ok? >> la ragazza annuì appoggiandosi sulla spalla del fratellastro << Che cosa hai sacrificato? >> chiese lui accostando la testa al muro << Soltanto un anello, niente di importante >> Henry sapeva che mentiva, ma non chiese altro lasciando che riposasse.

 

 
   
 
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