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Autore: Onaila    22/06/2016    1 recensioni
Qualcosa di nuovo crebbe dentro di lei, niente che avesse a che fare con l'amore.
Non provava tenerezza nel vederlo e come poteva?
Non era il suo bambino. Era il figlio di sua sorella, Zelena.
Solo al pensiero di quel nome riuscì a identificare il sentimento che le stava ribollendo dentro: Invidia.
Le sue mani cominciarono a tremare.
Era gelosa?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19

 

<< Che cosa stai facendo? >> le domandò lui inginocchiandosi vicino a lei << Non è bellissimo Gabriel? >> lui annuì ammirando il fiore e tendendo una mano verso di esso per toccarlo << No! Sei impazzito? >> lo ammonì Annabelle colpendoli la mano << E' velenoso per chi usa la magia >> spiegò << Davvero? >> chiese il ragazzo ritirando la mano << Sì, Gabriel davvero >> fece lei facendoli capire che non stava scherzando mentre si alzava << Dovremmo tornare >> disse portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e aggiustandosi meglio la faretra << Dovremmo già, ma sembra che tu non voglia >> Annabelle abbassò lo sguardo e si appoggio ad un albero << Stasera abbiamo i Gold a cena da noi >> il ragazzo annuì<< Hai litigato con Darell? >> chiese capendo tutto dal suo comportamento << Non riesco a capire che cosa lì prende. Prima mi da appuntamento e poi non si presenta? Posso perdonarti una volta, forse due, ma poi... >> fece giocando con la corda dell'arco << E poi quando gli chiedo perché non si è presentato non riesce mai a darmi una risposta convincente! >> era arrabbiata, ma a Gabriel piaceva anche così, anche quando gesticolava e frantumava le cose << Dovresti essere più comprensiva con lui, del resto è il figlio del Signore Oscuro >> Annabelle si accigliò voltandosi a guardare il fratellastro << E forse tu dovresti stare dalla mia parte >> il ragazzo rise a quel commento << Annabelle io ti appoggerò sempre qualunque sia la tua scelta, ma è evidente che questa situazione ti ferisce. Quindi perché non fai un favore a tutti e vi chiarite prima di stasera? >> la ragazza colpì Gabriel ad una spalla << Quindi vuoi dire che vi do fastidio quando sono arrabbiata? >> Gabriel indicò l'arco e le frecce << Quando sei arrabbiata tendi a rompere le cose, ti devo ricordare cosa hai fatto al mio telefono l'ultima volta? >> la ragazza si finse ferita << Hai ragione...intendo sulla parte in cui dovrei chiarire con Darell, ovviamente >> si avvicinò a Gabriel sempre sorridente e lo abbracciò per poi depositarli un piccolo bacio sulla guancia << Ci pensi te ad avvisare la mamma? >> chiese Annabelle consegnandoli le proprie armi << Ho altra scelta? >> ribatté a sua volta Gabriel sbuffando per poi vederla scomparire in mezzo agli alberi.
“Che cosa stai facendo?” la voce di Obscuria nella sua mente lo fece sobbalzare sul posto “Niente che io non voglia che accada” “Prima gli fai litigare e poi riappacificare?” “Obscuria conosco mia sorella e non si sarebbe arresa con Darell” parlò sempre nella propria mente senza bisogno di emettere alcun suono, così che nessuno potesse ascoltarlo “Mentre così avrà l'opportunità di conoscere la sua vera natura, e lui capirà di non meritare l'amore di Annabelle” sentì la risata della donna come se fosse proprio al suo fianco “E chi lo meriterebbe, te?” la percepì scomparire prima che potesse dire alcunché.


Robin continuava a guardare la moglie distesa sul letto d'ospedale, ancora priva di sensi << Come le stavo dicendo, la Signora Locksley ha riportato una leggera lesione al polmone destro che cureremo non appena avrà partorito la bambina >> >> E perché non adesso? >> chiese Robin distogliendo per la prima volta il volto dall'amata << La magia di Regina è già instabile a causa della gravidanza, se dovessimo usarla per guarirla non so quali potrebbero essere le conseguenze. Comunque non dovrebbe crearle alcun disagio, l'importante è che non si affatichi troppo >> >> La bambina, sta bene? >> Wahle annuì sorridendo << Siete arrivati giusto in tempo, ma faremo comunque ulteriori controlli. Per stanotte rimarranno entrambe sotto osservazione >> Robin ringraziò il dottore prima di avvicinarsi finalmente alla moglie.
Strinse a sé la sua mano mentre portava l'altra sul ventre di Regina << Non dovete andare da nessuna parte, capito? >> sussurrò guardandola, portandosi poi la mano di lei alle labbra, per depositarvi un piccolo bacio e solo allora Robin si rese conto di quanto aveva avuto paura di perderle.
Stava ancora tremando, anche adesso che le era affianco non riusciva a tranquillizzarsi, per farlo avrebbe dovuto vederla sveglia, non gli bastava che fosse il dottore Wahle a dirgli che stava bene, doveva sentirlo dalla sua bocca << Si è svegliata? >> >> Non ancora >> disse voltandosi verso i due figli che stavano entrando nella stanza, chiudendo la porta alle loro spalle << Ho chiamato Scarlett, Roland è con lui adesso >> informò Henry imitando la sorella e sedendosi sulla poltrona vicino alla finestra << Come è potuto succedere? >> chiese il Vero Credente facendosi avanti con il busto << Non lo so >> rispose la sorella stringendosi nelle spalle << Non appena i pompieri avranno spento l'incendio, tornerò sul posto e vedo se riesco a scoprire qualcosa >> continuò rivolgendo lo sguardo alla madre adesso e ringraziò il cielo di vederla respira, ma si impressionò comunque nel notare i numerosi apparecchi che le erano stati attaccati, senza considerare l'ago della flebo << No, ci penserà Emma >> intimò il padre e Annabelle cominciava ad irritarsi di quel comportamento, sopratutto perché non litigava mai con il suo papà<< Ma Emma non saprà cosa cercare e... >> >> E allora con lei ci sarà anche Tremotino. Tu te ne starai a casa con la mamma >> Annabelle si morse un labbro nervosamente << Non puoi tenermi rinchiusa in casa >> disse pentendosene immediatamente nel vedere il viso di Robin<< Annabelle, ascolta tuo padre... >> quando sentirono la sua voce tutti fecero un sospiro di sollievo << Mamma! >> esclamarono all'unisono i figli gettandosi su di lei e Regina quasi si pentì di aver parlato.
Lasciò che la cullassero in quell'abbracciò, rispondendo alle loro domande su come stesse mentre i suoi occhi guardavano quelli del marito che era rimasto seduto senza togliere la mano da quella di lei.
<< E comunque non ci sarà bisogno né di Emma né di Tremotino, so perfettamente cosa è successo >> riuscì a dire non appena Annabelle e Henry si scostarono da lei << Gabriel è riuscito ad entrare nel mio ufficio in qualche modo e ha incantato la pagina ventitré con un incantesimo di fuoco >> continuò mettendosi a sedere aiutata da Robin che mise abbondanti cuscini contro lo schienale, così che ci si potesse appoggiare << Ma allora com'è possibile che tu non sia riuscita a spegnerlo? Il fuoco non è la tua specialità? >> chiese Henry rimanendo in piedi vicino al letto << Sì, se non viene alterato con un altro incantesimo >> spiegò Annabelle facendo sfuggire un sorriso alla madre << Molto probabilmente l'incantesimo che ha lanciato era di un incanto di proprietà e solo coloro che lo lanciano possono fermarlo o in questo caso spegnerlo >> continuò Regina passandosi una mano tra i capelli e sentendo tra di essi odore di fumo.
Represse un brivido nel ricordare il fuoco che la circondava e di istinto il suo sguardo si posò sulla benda che proteggeva la bruciatura, ma mentre la osservava si ricordò di Darell e di come fosse fuggito via.
Scacciò quel pensiero, non volendo affrontarlo ora e tornò al presente dove trovò nuovamente Annabelle a litigare con il padre, perché le aveva di detto di tornare a casa << Ma si può sapere che cosa sta succedendo tra voi due? >> esclamò Regina stanca << Nostra figlia è un irresponsabile! >> fece infuriato Robin e quelle parole fecero imporporare di collera Annabelle, che si diresse alla porta << Pensa quello che vuoi! >> disse prima di uscire, sbattendo la porta alle sue spalle << Henry... >> sussurrò la madre e quello annuì, seguendo la sorella.
La donna fece passare alcuni minuti di silenzio prima di guardare il marito nuovamente << Cosa stai facendo? >> chiese senza rimprovero << Se continuerà ad essere una testa calda, finirà per farsi ammazzare o per farvi ammazzare >> << Sappiamo entrambi che lei non c'entra niente con tutto questo, quindi che ne dici di dirmi qual'è il vero problema? >> Robin rimase a guardarla qualche istante ancora << Stasera ti ho quasi persa Regina... >> l'uomo si passò le mani sul volto alzandosi in piedi << E stavo per perdere anche lei... >> il Ladro cominciò a tremare di nuovo << Stavo per perdervi entrambe e non l'avrei sopportato...Non dopo averla vista ridere, piangere e lottare >> sussurrò avvicinandosi di nuovo alla moglie e toccandole il pancione << Non avrei sopportato vederla scomparire, non dopo averla vista così forte... >> sorrise con gli occhi lucidi << Rinchiuderla in casa o starle addosso non la proteggerà Robin >> << E cosa devo fare? Avevi ragione e io torto. Gabriel è ovunque e oggi stava per vincere, stava per avervi entrambe >> la donna si ricordò di quando aveva discusso con lui, perché insinuava che fosse fin troppo protettiva con la figlia e che invece avrebbe dovuto lasciarla scegliere, ma adesso, sembrava che i ruoli si fossero invertit i << Sappiamo entrambi che invece è perfetta così com'è. Perché se lei non fosse una testa calda, in questo momento sarei ancora sotto le macerie... >> Regina si inumidì le labbra nel posare la sua mano sopra quella del marito che stava ancora toccando la sua pancia << Non puoi allontanarla solo perché hai paura di perderla >> sussurrò tornando a sdraiarsi << Ma... >> << Lascia che faccia io la parte della cattiva che a me riesce meglio >> lo interrompé lei sorridendogli.
L'uomo la vide chiudere gli occhi e abbandonarsi sul letto mentre lui le accarezzava dolcemente la testa, finché non si addormentò.

   
 
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