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Autore: Vivy_chan    22/06/2016    2 recensioni
Due anime legate dal folle destino. Due anime destinate ad innamorarsi. Ma sarà così facile portare avanti la loro relazione? Dovranno superare tradizioni antiche e pregiudizi. Riusciranno a scavalcare tutti questi ostacoli? (spero di avervi incuriosito :3)
[Nalu] Con accenni di altre coppie.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Si legò i capelli biondi e lunghi in uno chignon, indossò un top celeste con un velo sempre dello stesso colore che scendeva dal bordo inferiore di questo e che arrivava un po’ sopra l’ombelico, un pantalone largo del medesimo colore che un elastico stringeva  sulle caviglie, una fascetta blu sull’avambraccio sinistro e delle cavigliere. Era appena arrivata e doveva fare bella impressione sullo sceicco, ballando con tutta se stessa. Si truccò in modo da valorizzare gli occhi e si avviò verso la pista da ballo. Era molto nervosa e l’ansia la stava divorando; sentiva i muscoli dello stomaco attorcigliarsi tra loro tanto era sotto pressione.  Uscì dalla porta ed entrò nel salone. Davanti ai suoi occhi si presentò una stanza bellissima illuminata a dovere: era vasta, il pavimento piastrellato, c’erano molte finestre adornate con tende viola tra cui una aveva un grande balcone che permetteva il passaggio della luce lunare. Addossato al muro che si opponeva alla terrazza, c’erano dei morbidi divanetti ricoperti con seta turchese, un tavolino di vetro su cui erano appoggiate  diverse pietanze. Ma quello che la lasciò più stupita fu l’aspetto dello sceicco. Era giovane, aveva folti capelli rosa  spettinati, occhi verdi penetranti, indossava un mantello rosso, aveva dei guanti bianchi ,un pantalone largo bianco e una camicia dello stesso colore ed era a piedi scalzi. Egli sedeva sul divanetto a gambe incrociate e tra esse sonnecchiava un gatto che sembrava essere blu e che lo sceicco accarezzava costantemente. Camminò fino al centro della stanza e aspettò che il rosato la interpellasse “ah tu sei la nuova arrivata” disse lui, grattandosi il mento “come ti chiami?” chiese “ Lucy Heartphilia” rispose la bionda. Lo sceicco si alzò e si avvicinò a lei lentamente ,appoggiando prima il gatto sul divanetto.  Si fermò a un palmo dal suo naso. La bionda si perse negli occhi verdi di lui, le ricordavano il prato, gli smeraldi, non lo sapeva nemmeno lei,  era come se fosse sotto l’effetto di uno strano incantesimo; un incantesimo misterioso e antico. Il cuore prese a batterle velocemente e arrossì  vistosamente “ Natsu Dragneel” si presentò il rosato sorridendole e porgendole le mano  guantata. Lucy la afferrò “lieta di conoscerla”  disse lei “ e ora mostrami il tuo valore” ghignò lui, tornando a posto.  La bionda raccolse tutto il coraggio di cui disponeva ed iniziò a volteggiare per la stanza.
 
Finì di ballare stanca come non mai. I muscoli delle cosce e delle braccia le dolevano, aveva il fiatone,  ma almeno venne ricompensata con un applauso da parte dello sceicco “brava, sei degna di stare qui. E ora vai a cambiarti. La tua stanza si trova al piano di sotto, primo corridoio, seconda porta a destra” le ordinò il rosato smettendo di  battere le mani. Lucy fece un piccolo inchino e corse via a cambiarsi. Al suo ritorno  nel camerino  trovò un’altra figura che era seduta su una poltrona  vellutata e leggeva assorta. Era una minuta ragazza, dai capelli azzurri fermati con una fascetta arancione e indossava un vestito simile al suo, però questo era color gamberetto . “ciao, tu devi essere Lucy Heartiphilia” la salutò l’azzurrina distogliendo l’attenzione dal libro “ si e tu sei?” chiese la  bionda “ Levy Mcgarden. Comunque sei davvero brava” si congratulò lei “grazie” ringraziò Lucy “il padrone mi ha detto di aspettarti. Mi sa mi sa che dovremo condividere la stanza, spero non ti dia fastidio” comunicò l’azzurra  “oh per nulla. Certo che Natsu Dragneel ha un aspetto davvero diverso da come me lo immaginavo. Mi avevano detto che aveva ereditato una compagnia petrolifera che si chiama Fairy Tail, se non sbaglio” disse perplessa la ballerina fasciata con il vestito azzurro “si anche io me lo aspettavo diverso. Pensavo fosse un vecchio decrepito” disse Levy. Tutte e due scoppiarono in una fragorosa risata e poi si incamminarono verso la loro camera.
 
“Natsu” lo chiamò il vecchio. Il giovane sceicco si girò nella direzione dell’anziano “ditemi Makarov”. L’anziano si sedette su un divanetto “In  quanto vostro consigliere vi suggerisco di prendere la mano di Lisanna Strauss.  È la sorella dello sceicco Elfman Strauss e sposando sua sorella potreste fare un’alleanza con lui. Inoltre mi hanno assicurato che Lisanna è molto bella”. Il rosato non lo degnò di uno sguardo continuando a  giocare con il gatto “ allora che ne pensate?” chiese Makarov. Natsu lo guardò distrattamente  “ci penserò” disse per poi lasciare la stanza seguito dal suo fedele animale.
 
Levy aprì la porta della loro camera e Lucy ne rimase sbalordita. La stanza disponeva di: due letti con coperte color bordeaux  ad una piazza, uno accanto all’altro , due comodini fatti con legno di noce di fianco ai rispettivi giacigli. I muri erano color oro e il pavimento era ricoperto da piastrelle bianche. C’era una grande finestra adornata con tende arancioni, una scrivania e una sedia di vetro e un grande armadio rosso con motivi floreali “wow” esclamò la bionda. Levy la guardò perplessa “davvero questo ti sembra bellissimo? Allora non hai ancora visto la stanza di Dragneel” ridacchiò. Lucy si girò a guardarla curiosa “perché cosa c’è nella camera dello sceicco?” “beh ti dico solo una parola: oro” La bionda iniziò ad immaginare come potesse essere quella “famosa” camera  finchè “ehi, sei ancora tra noi?” chiese l’azzurrina strattonandola “uh? Puoi ripetere quello che hai detto prima , ero distratta” disse Lucy riscuotendosi dai suoi pensieri “ho detto che se vuoi rinfrescarti la stanza da bagno si trova al primo piano , secondo corridoio quinta porta a sinistra” disse Levy “ah grazie mille. Ora vado subito. Ci sono degli asciugamani?”  “ Li troverai direttamente nel bagno” disse l’azzurra sorridendole “grazie ci vediamo dopo” e detto questo la bionda uscì dalla camera.
 
Lucy procedeva verso la sua meta. Più camminava, più si stupiva. Quella casa era bellissima e ricca, inoltre c’erano molte finestre e decorazioni. Era così presa ad osservare la bellezza di quella casa, che non si accorse della persona che le stava davanti e per questo andò a sbattere contro di essa “oh, scusa ti ho fatto male?” chiese Lucy premurosa. La figura si rivelò essere una graziosa bambina da capelli blu, raccolti in due codini; indossava una gonna lunga fino ai piedi color magenta e un top color viola “no non ti preoccupare” disse la bambina “cosa ci fai qui da sola?” chiese dolce la bionda. La blu girò il capo e poi rispose timida “in realtà stavo cercando qualcuno che potesse ricucire l’occhio della mia bambola” e le porse una tenera bambolina di pezza a cui un bottone , che faceva da occhio, penzolava. “ io me la cavo a cucire. Se vuoi ti posso aiutare io” le propose Lucy, sorridendole “ grazie mi farebbe piacere. Ora ti porto nel luogo dove c’è il materiale per cucire” e detto questo la bambina la prese per mano e la condusse verso la stanza da cucito.
 
La bambina dai capelli blu spalancò la grande porta che si presentava davanti ai loro occhi. La stanza era grande, aveva il pavimento ricoperto dal parquet, tende gialle adornavano le numerose finestre presenti e c’erano grandi tavoli con sopra: aghi, stoffe di ogni tipo di colore, contenitori, bottoni etc. La blu le fece strada in mezzo a tutte quelle cianfrusaglie fino a portarla a sedersi su una delle tante sedie disposte accanto ai tavoli. Poi si allungò verso uno di questi ultimi e prese un contenitore contenente bottoni e aghi di ogni possibile forma e dimensione. “ mi potresti passare un filo?”  chiese gentilmente la bionda alla bambina, afferrando la bambolina di pezza. La blu annuì e perlustrò ogni tavolo per trovare un filo del colore che le piaceva. “ va bene questo?” le chiese la piccola dal fondo della stanza indicandole un filo azzurro che aveva in mano. Lucy seppur con difficoltà riuscì a vedere il colore dell’oggetto mancante e le fece cenno di sì  con la testa. A quest’affermazione la blu, contenta, corse verso di lei e una volta arrivata porse il filo alla ragazza più grande osservando le sue mani armeggiare con ago e filo.
“ ecco fatto!” esclamò contenta la bionda. La blu prese la bambolina riparata dalle mani di Lucy e la scrutò per qualche istante. “GRAZIE MILLE!!” urlò gettandole le braccia al collo “ prego” disse la ballerina ricambiando l’abbraccio “ma ora mi vuoi dire come ti chiami?” continuò gentilmente staccandosi dalla stretta. “ si, certo” mormorò la piccola imbarazzata, tornando  a sedersi “ Io mi chiamo Wendy Dragneel e sono la sorella minore dello sceicco” si presentò facendole un caldo sorriso. Lucy rimase scioccata “ e tu? Non ti ho mai visto” le chiese Wendy osservandola perplessa “ io Lucy Heartphilia, la nuova ballerina” disse la bionda. Alla blu si illuminarono gli occhi “ah ma allora sei tu la ragazza che il fratellone ritiene essere bellissima!” esclamò la piccola, tranquillamente.  Le gote di Lucy si imporporarono di un vivido rosso “d-davvero?” balbettò sempre più in imbarazzo “si, dice che sembri un angelo sceso in terra” continuò Wendy, mettendola in soggezione. “ ah come ti vorrei presentare a Zeref” sospirò poi la piccola chiudendo gli occhi “chi?” chiese perplessa la bionda “ si, Zeref è il fratello maggiore mio e di Natsu” le rivelò alzando le palpebre “ e ora dov’è? Non mi pare di averlo visto” chiese confusa Lucy “beh, quando è morto nostro padre Igneel  i consiglieri volevano che fosse lui ad avere l’eredità. Ma Zeref rifiutò e partì in viaggio lavorando come mercante. Il mio caro fratellone  è sempre stato uno spirito libero. Inoltre durante l’ultima visita ci ha presentato anche la sua futura moglie. È davvero bella, ha occhi verdi e sprizzanti di felicità e i capelli sono lunghi e biondi. “ disse la piccola con aria sognante “ però ancora non capisco, perché non me ne abbiano mai parlato” si chiese a voce alta Lucy, grattandosi il mento “ perché è considerato una specie di traditore. Però nulla può contro l’attaccamento che Natsu prova per Zeref e così nemmeno gli anziani consiglieri sono riusciti ad impedire le visite del fratellone” concluse Wendy fiera. Lucy rise di gusto “ buon per te” sghignazzò “sai, sei la prima persona che mi tratta normalmente” disse Wendy con una nota di tristezza “in che senso ?” chiese la ballerina “ tutti mi trattano bene solo perché sono la sorella dello sceicco. Nessuno mi sta vicino perché davvero lo vuole, tranne Natsu” mormorò stringendosi nelle spalle. Lucy la guardò malinconica. Poteva capire il suo dolore. Anche lei non aveva mai ricevuto sorrisi sinceri. “ma ora ci sono io” le sussurrò la bionda abbracciandola. La blu si accoccolò meglio tra le sue braccia e chiuse gli occhi beandosi del calore che la ragazza le offriva “grazie” mormorò la blu con un fil di voce. “ Wendy scusami tanto, ma ora dovrei proprio andarmi a fare un bagno” le disse dopo un po’ Lucy allentando la presa “ d’accordo. Io ora vado dal fratellone che altrimenti si preoccupa” disse Wendy correndo fuori dalla stanza con in mano la bambolina riparata.
     
Lucy uscì dalla stanza del bagno, con indosso solo un asciugamano striminzito.  Si era appena rinfrescata nella stanza che aveva da poco lasciato, anch’essa bellissima, come del resto tutta la casa. Si riavviò una ciocca di capelli bagnati dietro l’orecchio e sospirò. Quando cambiava corridoio non controllava nemmeno se ci fosse qualcuno; era convinta che quel posto a quell’ora fosse deserto. Ma ahimè, si sbagliava! E infatti qualche minuto di camminata dopo “ ti sembra questo il modo di camminare in giro?” le chiese una voce facendola sobbalzare. La bionda si girò scontrandosi con un paio di occhi verdi “o-oh, s-s-sceicco. V-v-veramente credevo c-c-c-che a que- quest’ or-ora no-non c-c-ci f-f-fosse nes-s-s-suno” balbettò Lucy arrossendo. Natsu la squadrò per qualche secondo e  poi la sua bocca si aprì in un largo sorriso “d’accordo non fa nulla, ma che non si ripeta mai più. Inoltre tra un po’ dovrebbe essere pronta la cena” sospirò. “grazie” mormorò Lucy facendo un mezzo inchino per poi scappare via. Lo sceicco seguì con lo sguardo la figura sinuosa di lei, rapito dai suoi movimenti; ma dopo un po’ si riprese e continuò la sua camminata, stranamente felice.
 
La ragazza spalancò la porta della sua camera venendo subito travolta da un tornado blu. “SI PUÒ SAPERE DOVE SEI STATA?!”  le chiese Levy con gli occhi carichi di preoccupazione “ecco…  ho incontrato la sorella dello sceicco e quindi ho perso un po’ di tempo” mormorò la bionda. Levy sgranò gli occhi “ ah, sì comunque dobbiamo andare a cena” disse poi l’azzurrina. Lucy annuì e insieme andarono a mangiare.
 
“Era proprio buona” urlò Lucy buttandosi sul letto. “Ahah e che ti aspettavi?” ridacchiò Levy, mentre si cambiava “comunque io vado a dormire, tu?” “si, anche io” mormorò la bionda stropicciandosi gli occhi. Le due si preparano e si misero a letto.
 
Si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte. Aveva avuto un incubo. Di nuovo. Spostò i capelli biondi dalla fronte sudata e si girò a guardare la sua compagna di stanza. Dormiva ancora, per fortuna. Si avvicinò alla finestra da cui filtrava la luce lunare. Sospirò e si strinse nella candida camicia da notte che indossava. Di nuovo lo stesso sogno che la tormentava, ormai, da troppo tempo. Sangue, grida, pianti erano diventati i suoi compagni di notte. Si perse ad osservare il disco argentato che faceva da padrone in quel cielo senza stelle, mentre ricordava. Una lacrima le solcò il viso; lacrima frutto del dolore passato. Poi, inaspettatamente, immaginò il viso dello sceicco e con un sorriso si coricò di nuovo, sognando quei penetranti occhi verdi che l’avevano stregata.
   
 
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