Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: serre02    25/06/2016    3 recensioni
Era il figlio della grande Zanna Bianca della Foglia, noto come il ninja copiatore in tutte le grandi terre, divenuto Jonin alla sorprendente età di dodici anni, membro delle forze speciali Anbu... Eppure, quando era con lei, si sentiva piccolo, insignificante. Il cuore sembrava un uccellino impazzito che cercava disperatamente di uscire dalla gabbia toracica, sbattendo violentemente nelle costole, e faceva male. Ma non era un male proveniente dall'odio, piuttosto dalla paura; di cosa avesse paura, tuttavia, Kakashi proprio non riusciva a spiegarselo.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Pakkun
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Ryuu…”
Finalmente ogni ricordo sembrava riaffiorare nella mente confusa della ragazza; lei e il suo fratello maggiore si erano sempre voluti un gran bene, fin da piccoli erano stati una squadra molto affiatata ed unita. Allora perché? Non riusciva a capire come potesse essere cambiato così tanto; ancora troppi tasselli mancavano per poter finalmente ammirare il quadro completo. L’unica cosa che sapeva per certo era lui le aveva portato via tutto, la sua famiglia, i suoi amici… E Kakashi. Quel ragazzo così misterioso e riservato, era stato il suo unico punto di riferimento quando ogni cosa andava per il verso sbagliato; era sempre accanto a lei, non l’aveva lasciata da sola nemmeno un istante. Il motivo era per lei un mistero, dopo tutto era solo un’estranea… Fatto sta che lui era riuscito a riscuoterla dall’oblio che le aveva invaso l’anima dopo aver perso la memoria. Per un momento, le era parso di ricordare come ci si sentisse ad essere amati.
Ormai aveva completamente perso il controllo di se; i suoi grandi occhi, divenuti blu notte, parevano rispecchiare l’universo e tutti i suoi astri. Il chakra era cresciuto in maniera spaventosa, diventando comparabile a quello appartenente ad un Bijuu. La ferita al fianco si riaprì per lo sforzo, così come il profondo taglio che le solcava la guancia sinistra.
Una forte luce avvolse il suo corpo, che si alzò da terra; il bagliore si faceva sempre più intenso. Improvvisamente, fu come se il tempo si fosse fermato. Ogni cosa era perfettamente immobile, il vento non soffiava più, i tenebrosi nuvoloni neri avevano smesso di vorticare. L’atmosfera carica di tensione si alleviò di colpo, anche il più tenue raggio di sole venne inghiottito dall’oscurità.
Il ghigno di Ryuu diveniva sempre più terrificante, faceva venire i brividi; non sembrava minimamente turbato dalla piega che aveva assunto la situazione, pareva anzi soddisfatto. Avanzò lentamente verso la figura della sorella, fino ad essere sotto di lei.
«Haru, Haru, Haru… Non hai saputo capire che il tuo fratellone in realtà ti ha sempre serbato rancore. L’abilità innata del nostro clan non è cosa da prendere alla leggera! Viene tramandata di generazione in generazione unicamente al primogenito del capoclan. IO sono il primogenito, IO avrei dovuto avere il Jikan! Ma nostro padre, oh, lui non volle sentire ragioni; voleva che Haru, la piccola, ingenua Haru, ottenesse un potere così grande. Non potevo tollerarlo! Così ho distrutto il villaggio, in modo che tu potessi attivare il suo potere, ed io potessi impossessarmene… Ma qualcosa dev’essere andato storto… Hai perso la memoria, hai dimenticato il trauma subìto e, di conseguenza, il potere oculare non si è risvegliato. I ninja della nebbia ti stavano alle costole, erano pronti a cogliere la più piccola occasione per rapirti e portarti da me. Poi è successa una cosa che non mi sarei mai aspettato… Ti sei innamorata. Ma non di un ninja qualunque, proprio del grande Kakashi dello Sharingan. E’ stato piuttosto semplice farlo fuori, credevo sarebbe stata una seccatura; non potevo chiedere di meglio! La tua amnesia mi ha permesso di organizzarmi ed ora il Jikan che da secoli appartiene al nostro clan, il clan Mizutani, sarà mio!» Rise di gusto nel vedere l’espressione dipinta sul volto della ragazza; l’unico interesse di Ryuu era sempre stato solo e soltanto il suo potere oculare. Potere del quale, tra l’altro, non era nemmeno a conoscenza.
Egli mosse un altro passo, poi estrasse un kunai dal mantello nero e lo puntò dritto al cuore di Haru; lo lanciò con violenza, ma una volta entrato nel campo visivo del Jikan, rallentò la sua corsa fino a fermarsi del tutto e rimanere sospeso a mezz’aria.
Il ragazzo fece cenno ad alcuni traditori della nebbia, che le saltarono addosso da tutte le direzioni; lei li respinse senza troppa fatica, ma si accorse troppo tardi del fratello che le era ormai arrivato a pochi centimetri. Con un potente calcio la scagliò a terra, formando una profonda voragine; il sangue le usciva copioso dalle ferite, non riusciva a muovere nemmeno un muscolo, aveva consumato fino all’ultimo briciolo di energia. Il destino di Haru sembrava segnato, quando un kunai legato ad una carta bomba si conficcò a pochi centimetri dai piedi di Ryuu, che fece appena in tempo a sfuggire all’esplosione. Quando il fumo si diradò, Kakashi con il braccio avvolto dai mille falchi e lo sharingan pronto allo scontro comparve dal nulla; Pakkun si precipitò dalla ragazza che giaceva immobile.
«Credevo di essermi sbarazzato di te…» ringhiò Ryuu, digrignando i denti.
«Ci vuole ben altro per mettermi fuori gioco» lo rimbeccò lui, scattando in avanti.
Parò prontamente il colpo, ma la figura dell’Anbu scomparve in una nuvoletta di fumo.
“Una copia? Ma com’è-?” Venne trafitto da dietro, proprio in mezzo al petto.
«Capisco il motivo per il quale tuo padre non ha voluto trasmetterti l’abilità innata. Il tuo cuore sa solo provare odio, disprezzo, cattiveria… Quelli come te meritano solo di morire.» gli sussurrò all’orecchio, estraendogli la mano insanguinata dalla cassa toracica; sentì le sue costole spezzarsi e frantumarsi, le scariche elettriche attraversavano ancora tutto il corpo dell’avversario, che cadde privo di vita, gli occhi sbarrati. Si accertò che non fosse una copia e poi si precipitò a sua volta da Haru, priva di conoscenza.
Prese una pergamena speciale dal tascapane e la srotolò accanto alla ragazza, trasferendole così un po’ di chakra utile a rimarginare le sue varie ferite; dopo qualche minuto, ella riaprì gli occhi, tornati al loro naturale color smeraldo.
«Ka… Kakashi…? Sono… Morta?»
Egli fece di no con la testa e le rivolse un dolce sorriso. «Mi hai fatto preoccupare, sai?» così dicendo la prese tra le braccia e, con un balzo, la portò via da quel campo di battaglia.
Lei non faceva che guardarlo, temendo che potesse sparire da un momento all’altro; l’aveva visto morire con i propri occhi, al campo di addestramento; ma in quel momento era lì, pronto a proteggerla. Non le era rimasto nessuno; anche dopo tutto quello che aveva fatto, Haru non riusciva ad odiare Ryuu. Era pur sempre suo fratello… E poi, a pensarci bene, se non fosse stato per lui non avrebbe mai conosciuto l’Anbu che le aveva rubato il cuore.
Il ragazzo frenò la sua corsa, atterrando con leggerezza ai piedi di un grande albero dalla corteccia asciutta e squamosa. La mise giù con delicatezza e, prima che potesse dire o fare qualunque cosa, la abbracciò forte; quasi le faceva male, ma lei non accennò nemmeno un lamento, si lasciò semplicemente avvolgere dal calore del ninja. Lo sentì tremare e, per la prima volta, era Kakashi a mostrarsi debole; scoppiò in singhiozzi.
«Haru, mi dispiace. Mi dispiace tanto… Io non sono riuscito a proteggerti! E’ stata tutta colpa mia se hai dovuto passare tutto questo… Io non-» Non riuscì a terminare la frase; la ragazza gli aveva cinto la nuca e, tremante anch’ella, l’aveva stretto a se.
«Kakashi, non dire così,» gli disse sottovoce «tu non hai alcuna colpa. Mio fratello è il solo e unico responsabile…» Le lacrime le rigarono il viso.
Dopo un tempo interminabile, il ninja si staccò lievemente e la guardò intensamente negli occhi; con un lievissimo tocco, le accarezzò il taglio ormai cicatrizzato sulla guancia, provocandole un leggero fremito. Lei allungò una mano verso la spessa maschera nera che gli aveva sempre coperto il viso; Kakashi si ritrasse un poco, titubante.
«Scu… Scusami…» farfugliò Haru, arrossendo. Era stata decisamente troppo avventata.
 “Oh, al diavolo, non è il momento di fare i preziosi.” si disse, per poi afferrarle la piccola, fredda mano e portarsela al volto. Lei esitò un momento, poi, lentamente, gliel’abbassò.
Rimase piacevolmente sorpresa dalla bellezza dell’Hatake; l’occhio nerissimo risaltava sulla pelle bianca, priva di imperfezioni, se non un piccolo neo sul mento. Una strana e meravigliosa sensazione li invase entrambi, portandoli ad avvicinarsi sempre di più, finché la distanza tra loro non fu minima; Haru chiuse gli occhi e sentì le labbra di Kakashi sfiorare le sue con una dolcezza tale che avrebbe potuto morirgli tra le braccia, in quel preciso istante.
Finalmente il ninja aveva compreso la paura provata giorni prima, all’ospedale. Aveva avuto paura di perdere la persona che aveva amato dal primo momento in cui l’aveva vista, ferita e priva di conoscenza, sotto quello stesso albero.
 
-----------------------------------
 
Chotto min’na-san!
Siamo giunti, finalmente, alla fine della FF… Grazie per il supporto che mi avete dato, in particolare voi Hikaru Nekomi, AkaneChan95 e Samarcanda2016!
Il periodo esami si è concluso *cori angelici*, quindi per tutta l’Estate potrò tenervi compagnia con le storie che ho intenzione di scrivere (una riguarderà di sicuro Kakashi ed Haru, poi potrei dedicarmi alle mie OTP di Naruto, ma non solo).
E quindi… Nulla, non posso che augurarvi BUONE VACANZE!
Alla prossima, non mancate, mi raccomando! ;)
Serre02
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: serre02