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Autore: AwwSelena    26/06/2016    0 recensioni
Cosa succede se un fantasma del passato torna a infestare i giorni del presente?
Lo sa Faith, la giovane studentessa di arte che, prima della laurea imminente, viene a scoprire all’improvviso che il ragazzo di cui era innamorata da sempre si sposa, per giunta con la donna che in passato rovinò il loro rapporto di intima amicizia.
Tra colpi di fortuna, cambi di vento, accadimenti fortuiti e leggi del Karma, la singolare protagonista dovrà affrontare una miriade di vicende per impedire il matrimonio tra i due, per evitare che il piano segreto della temibile Taylor venga portato a compimento.
Faith andrà incontro a un cambiamento a trecentosessanta gradi, imparando che non si possono decidere i sentimenti delle persone, non tutto va sempre come sperato e, come dice la sua amata nonna, non tutte le ciambelle escono col buco.
La riedizione completa, rivista e modificata de “Il matrimonio del mio migliore amico” torna a infestare Efp, con una valanga di miglioramenti e scene inedite!
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo settimo.

La sagoma del complotto.

 

My friends and family,
They don't understand.
They fear they'll lose so much

If you take my hand...
-G. Ezra, Budapest


 

Era tutto apparentemente perfetto: il sole caldo, la brezza mattutina, il frullato all’ananas e l’odore dell’autoabbronzante su Faith e Hayley sdraiate a bordo piscina. 

Perfino quell’ombra improvvisa attraverso gli occhiali da sole di Faith non sembrava male… 

 “Ombra improvvisa? Oh, Santa Maria Dol-” 

-Tu!- 

“Ores.” 

Faith aprì gli occhi alla velocità della luce, scorgendo Taylor, rossa in viso, china su di lei e con un’espressione degna di un bufalo inferocito. 

-Mi capiti in mano solo adesso, Bresmes. Ho saputo che tu e il mio fidanzato avete conversato, ieri. Non ti sarà venuto in mente di…- 

-Passa a largo, gatta morta!- la chiamò Hayley. 

La bionda si girò verso di lei. -Fatti i cavoli tuoi!-  

Intanto, Faith se l’era filata di brutto. 

-Razza di b- 

“Corri, corri, corri” 

-B-b- 

Faith entrò dentro e fece un giro intorno al tavolo da colazione, dove erano seduti tutti. 

-B-b-b- strepitava l’altra, con voce isterica. 

-Ma cosa sta succedendo?- chiese una voce indefinita. Scompiglio. 

“Corri, corri più veloce!” 

Uscì fuori di nuovo. Ta-daan, Faith era bloccata: o Taylor, o un tuffo in piscina. Sul suo volto apparve un’espressione vittoriosa. 

All’improvviso, Taylor fu sollevata da terra. 

“Louis!” pensò con gioia. La bionda, nel frattempo, era riuscita a dargli un pungo all’indietro, ma lui non mollava. 

Tutti erano usciti fuori. 

-Mollami! Villano!- 

Louis cominciò a marciare verso la piscina nonostante i colpi e i calci. 

Si sentì un mite “A morte la regina rossa!”. 

-E tu, Bresmes, sei una b- Louis la mollò senza tanti complimenti e si sentì un urlo spaccatimpani. 

I due cugini si guardarono e Faith mimò un sentito grazie. 

Taylor riemerse dall’acqua e urlò, come suo solito fare. –Broccola!- 

Ogni singola persona scoppiò a ridere; perfino Taylor sembrò a disagio, nel dubbio. Alla fine, stizzita, afferrò la caviglia di Louis e lo tirò dentro. 

Liam si tolse la maglietta e lo seguì ridendo. Zayn urlò qualcosa tipo:- Ti salverò, Liam!- e si gettò in acqua, seguito da Harry, spinto da Hayley. Faith e Hayley si guardarono e, prima che quest’ultima potesse spingere Faith, scivolò sul bordo bagnato e cadde. –Niall, vendicami!- gridò e, nonostante non fosse colpa di Faith, lui la prese e la buttò dentro; lei riuscì comunque ad acchiappargli un lembo della maglietta e a tirarlo con lei. 

Tutto sembrava andare bene; poi nella confusione Taylor emerse silenziosamente vicino a Faith, sussurrando:-Me la pagherai prima o poi…- e, con un sorrisetto, si allontanò. 

Faith riprovò ancora una volta la paura che l’aveva tormentata come un fantasma. 

 

 

-Si può sapere quante calorie ha questa cosa?- gracidò Taylor. 

La nonna Mary la guardò con aria offesa. 

-Troppi grassi, meglio digiunare…- decise la prima. 

Hayley alzò gli occhi al cielo. –Lo sai, vero, che non mangiare non ti aiuterà a dimagrire, no?- 

La bionda la fulminò con lo sguardo. –Ma cosa ne saprai mai tu?- 

L’altra alzò le spalle. –Hey, non sono io quella che deve entrare in un abito da sposa!- E Faith fu certa, nella sua testa, che Hay stesse pensando “Nemmeno tu entrerai nel tuo, stronzetta”. 

-Sicuro!- piagnucolò. –Tanto hai il fisico e la moralità di un’acciuga, chi vuoi che ti voglia?- 

Lo sguardo di Hayley cambiò all’improvviso. Fissò Taylor con aria di sfida. -Ehm, non ne ho idea… Forse il mio fidanzato?- 

-Ah, quel cretino? Fidati, il giorno in cui si toglierà il prosciutto dagli occhi non è così lontano…- 

La mora cercò di prendere un respiro profondo, ma, dopo giorni di astinenza dall’insultare direttamente la futura cognata, sembrava stesse per scoppiare. 

-Hayley cara, cosa è che ti turba?- chiese l’altra con un sorriso falso. 

-Tay, dacci un taglio!- l’ammonì Harry, senza successo. 

-Forse… Il caro Justin ti ha già mollata?- 

Faith pensò che stesse per succedere l’apocalisse. Se Hayley e Taylor si fossero scontrate direttamente (cosa che non era mai successa realmente), sarebbe stato come la Seconda Guerra Mondiale, l’esplosione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo, le Crociate, il disastro di Chernobyl, il terremoto di Haiti e il vestito di Madonna ai Grammy’s messi insieme. Insomma, una catastrofe totale. 

Quando Faith pensava che stesse per accadere il finimondo, Hayley si rasserenò improvvisamente.  

Siamo tutti morti” decise. 

-Sicuro, cara- rispose con una calma inquietante. –Ci odiamo immensamente, infatti.- esclamò alzandosi e appoggiando un meraviglioso anello di diamanti sul tavolo. Evidentemente, il suo anello di fidanzamento. 

Poi guardò ognuno di noi. –Avrebbe potuto essere una buona sorpresa, ma mi rassegno: sappiamo tutti molto bene qual è il matrimonio dell’anno…- E, dopo ciò, imboccò l’uscio. 

-Razza di tro- cominciò la bionda. 

-Eh, datti una calmata!- la ammonì Zayn. 

Tutti erano un po’ scioccati. Liam si grattava nervosamente i capelli, Niall era rimasto con la forchetta penzoloni nell’attimo di imboccarsi, Zayn si massaggiava le tempie. Louis se la rideva, mentre la nonna Mary guardava con disappunto Taylor Swift. Faith, che per tutto quel tempo aveva ripetuto tutto il rosario, non riusciva a non essere in ansia per ciò che stava per succedere, qualsiasi cosa fosse. Harry, infine, non dava segni di vita; sguardo perso nel vuoto, espressione pensierosa. Ergo: nel suo mondo. 

Ad un certo punto, lui e Faith si alzarono, nello stesso momento. Ognuno tirò fuori una scusa differente e si diressero fuori dalla porta sotto lo sguardo indagatore della futura moglie di lui che, non potendo fare un’altra delle sue scenate, si limitava a fissarli con apprensione. 

-Gesù, Giuseppe e…- 

-Maria, si lo so.- Continuò Faith, una volta fuori dalla sala. 

-M-ma voi lo sapevate, insomma…- 

-No, nessuno di noi. Non è una giustificazione valida, comunque.- 

Lui sospirò e annuì; poi si passò una mano sul volto in maniera stanca. 

-Sono esausto.- 

-Lo sembri.- 

-E’ perché lo… sono, effettivamente.- Lui si guardò intorno, spaesato. –Ho l’impressione che questo matrimonio mi voglia uccidere.- 

“No tesoro, vogliamo uccidere la tua fidanzata, non te!” 

-Eppure mi sembra che ieri fossi decisamente pronto a sposare Taylor- gli fece notare lei. 

-Lo sono, ma è proprio tutto questo che mi sta incasinando: la cerimonia, gli abiti, tutti gli assegni che ho firmato, gli importi, le lettere, la finanza… Ho venticinque anni, Faith, ma, guardami!, sono già vecchio!- 

Lei rise lievemente. –Non sei vecchio, Harry. E’ solo che lo sembri. O forse ti ci senti.- 

-Io amo Taylor, ma tutta questa storia sta tirando fuori il peggio di lei…- 

-Esiste un meglio di Taylor?- chiese Faith, realmente dubbiosa. 

Lui replicò con uno sguardo seccato. Sospirò ancora. 

-Torno di là, si staranno chiedendo che fine io abbia fatto. Tu va da Hayley, controlla come sta. Sarà distrutta…- 

Faith annuì, nonostante si fosse già prefissata di andare da lei. Harry le fece un cenno ed entrò nella sala, dove si sentì una voce maschile, probabilmente quella di Zayn, chiedere: “Amico, ma eri finito dentro al cesso?”. 

Lei rise tra sé e sé. Poi sentì un timido “Non proprio” e si diresse verso la camera di Hayley. 

-Buon salve, Alpaca. Sei viva?- 

Hayley era distesa sul letto a pancia all’aria e testa in giù. –Non proprio male collega. Diciamo che vorrei ancora strangolare quella troia, ma sto meglio. Forse.- 

Faith emise un sospiro lunghissimo e si sedette a gambe incrociate sul tappeto al centro della stanza. –Ho parlato con il tuo fratellastro, sai?- 

-Ah, il cretino? Bene, che ti ha detto? Che la sua futura mogliettina è sacra e non può essere offesa?- 

-No, non esattamente.- Fu colpita da cosa Hay avesse pensato di Harry.  

Non ci aveva fatto più caso, ma il loro rapporto era ancora problematico (d’altronde, come lo era sempre stato). Era un po’ contorta la concezione della mente dell’altro che avevano entrambi. Loro si erano sempre voluti bene (anche troppo, in certi casi), ma Faith non si era accorta pienamente di come non li avesse ancora visti scambiarsi affetto nell’ultima settimana.  

Le passò un pensiero orribile attraverso l’anticamera del cervello: che Hayley stesse lontana da suo fratello perché Taylor l’aveva minacciata o giù di lì? Eppure (lei lo aveva imparato tanto tempo prima), Taylor era capace di tutto pur di raggiungere i suoi scopi. Non avrebbe fatto una piega se lei avesse costretto Hay a stare lontana da Harry per isolarlo dai suoi cari (che in una situazione del genere, ovvero di rapina, l’avrebbero messo in guardia) e permettersi così di sperperare il suo denaro. Oltretutto Harry sembrava davvero stanco del matrimonio e riconosceva che Taylor fosse subdola, nonostante avesse difeso la sua ragazza a spada tratta (Faith se n’era accorta la sera prima). 

-Hayley- cominciò quest’ultima. –Taylor ha minacciato anche te?- 

Lei si rigirò sul letto e si mise seduta, questo senza togliere i suoi occhi color del cielo da Faith. –Me lo chiedi, anche? Faith, lei ha minacciato tutti noi. Chi più, chi meno direttamente.- 

-Ma nessuno di voi l’ha riferito a Harry?- 

-Certo, ma cosa credi che abbia risposto? Devo ricordarti in che situazione siamo?- 

-No, certamente. Però… è tutto molto strano. Harry, sia ieri sera che stamattina, mi è sembrato parecchio stanco e, beh, decisamente stressato. E si lamentava del matrimonio.- 

Hayley spalancò gli occhi. –Del matrimonio? Sul serio? Questo potrebbe facilitarci le cose!- 

-Non parlerei così facilmente se fossi in te: si lamentava del matrimonio, non di Taylor. Ha detto che l’ama follemente, ma sembra anche estremamente giù di corda.- 

-Gli ha fatto il lavaggio del cervello ed anche per bene. E’ perfino peggio di quanto pensassi.- 

Entrambe sospirarono. 

-Comunque, se Taylor è l’amore, allora io sono Barbara Streisand.- 

-Al confronto- esclamò Faith stendendosi sul tappeto. –Justin dovrebbe innalzarti un altare dove bruciare l’incenso.- 

Hay scese dal letto e si distese in maniera opposta all’amica. –Mio fratello è un tale coglione.- 

-Lo so.- 

-‘Sti inglesi non li capirò mai.- 

-Puoi dirlo forte sorella. E io sono inglese.- 

  
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