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Autore: mikamey    17/04/2009    8 recensioni
Rin, una ragazza insicura, soggetta ad attacchi di panico e con manie morbose per la pulizia. Sesshomaru un demone orgolgioso e testardo infortunato ad una gamba ma bramoso di indipendenza. impareanno a conoscersi e a curarsi a vicenda affrontando le ferite della psiche e del corpo. AGGIORNATI DUE CAP FINALI 23 e 24
Genere: Generale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un bagno con Sesshomaru

Mi ritrovo col volto rigato da lacrime e le mani strette tra loro tanto da far diventare le nocche bianche, le apro lentamente mentre un leggero dolore si impossessa di loro, asciugo sgraziatamente il viso col palmo delle mani imponendomi la calma, cosa in cui purtroppo, non sono particolarmente brava.


Sento stranamente il bisogno di lavare le mani e istintivamente mi dirigo verso il bagno ma una volta arrivata davanti alla porta realizzo che Sesshomaru è ancora la dentro. Chino il capo rassegnata, vorrà dire che laverò le mani in cucina..

Sto per ritornare sui miei passi ma sento la voce di Sesshomaru provenire dal bagno, esprime disappunto per qualcosa ma non ho capito cosa.. presto maggiore attenzione acuendo i miei sensi, precauzione inutile visto che lo scatafascio che si avverte  non è certo un qualcosa di impercettibile all’orecchio demoniaco o umano che sia.

-Hei tutto bene? Che è successo?- Picchio nervosamente alla porta preoccupata per ciò che può essere successo e tutto ciò che avverto è un ringhio di disappunto, tiro un sospiro di sollieva, almeno so che è vivo..

-Sesshomaru è tutto apposto hai bisogno di qualcosa? Ti sei fatto male?
Un altro  ringhio come risposta.. ma cosa crede che leggo nel pensiero?
Inizio a spazientirmi, possibile che sia fuori dalle sue capacità mentali e dialettiche rispondere in modo normale a una domanda?
Afferro la maniglia convinta più che mai ad entrare nel bagno se non ricevo una risposta nei prossimi trenta secondi.

- Sesshomaru sto entrando perciò, be ecco… insomma non muoverti e  copri ciò che devi coprire.- Non finisco la frase che già sono all’interno della stanza scioccata più che mai da ciò che i miei occhi vedono

- Ti avviso ragazzina prova a ridere e non appena ne sarò capace ti taglierò la gola con queste mani!

La minaccia potrebbe anche essere inquietante se solo lui non fosse cosi ridicolo!
È affondato nella vasca con la gamba ferita appoggiata sul bordo per non bagnarla e immersi nell’acqua assieme a lui ci stanno due tovaglie e vari flaconi di shampoo e sapone, i capelli sono pieni di schiuma e tra le mani tiene la cesta dove avevo riposto tutto quello che ora galleggia allegramente nell’acqua.

-Se vuoi da qualche parte ci deve essere anche qualche paperetta!- Affermo dopo un attimo di stupore, mentre cercando di rimanere seria mi guardo intorno alla ricerca dell’oggetto.

Un suono gutturale e minaccioso si spande nuovamente nella stanza, mentre i suoi occhi carichi d’ira si posano su di me. Avverto la sua frustrazione e decido quindi di non infierire oltre, deve essere enormemente difficile per lui trovarsi in questa situazione.
Con noncuranza recupero la cesta che ha tra le mani, procuro due asciugamani puliti e dopo aver preso il coraggio a due mani mi rigiro verso di lui è ancora arrabbiato. I muscoli delle braccia sono in tensione, le mascelle sono serrate tra loro e si avverte ancora un ronzio roco provenire dalla sua gola.

Mi chino vicino alla vasca con cesta e asciugamani e non appena lui si volta gli chiedo scusa,  poggio il tutto per terra accanto a lui e poi, silenziosa, mi appresto ad uscire.
-Potevi evitare di posare la cesta proprio li!
La sua voce è tagliente ma più che accusatorio il suo tono sembra frustrato.

-Mi spiace non ci avevo pensato..-
Affermo colpevole ancora girata di spalle. Afferro la maniglia tra le mani decisa ad uscire da quella stanza il più presto possibile, in effetti ho poggiato la cesta in un ripiano posto alla fine della vasca per di più rialzato,era impossibile per Sesshomaru riuscire a prenderlo mi chiedo infatti come abbia fatto ad afferrarlo pur disperdendone il contenuto.

-Hei dove vai torna qui, già che ci sei renditi utile e lavami le spalle.
Ora sono sicura che non era arrabbiato con me, o quantomeno non principalmente, penso sia la sua attuale condizione a renderlo cosi irritabile, la sua incapacità di essere autonomo, di compiere la sua quotidianità senza il bisogno di qualcuno che lo aiuti.

Mi volto sorridente richiudendo la porta alle mie spalle e mi appresto a eseguire la sua richiesta, Sesshomaru ha poggiato i vari detergenti sul bordo della vasca ma ha lasciato gli asciugamano cosi da coprire la parte inferiore del suo corpo. Trattengo appena una piccola risata e scostati i suoi capelli su di un lato, afferro il sapone liquido versandone un po’ sulla spugna per poi insaponargli le spalle.

Sono grandi e allenate ne distinguo perfettamente i muscoli, danno l’idea di solidità e forza mentre la pelle appare paradossalmente delicata, cosi perfetta da incutermi il timore di irritarla semplicemente premendo con più forza la spugna.
Delineo le spalle e le braccia avvertendo una certa tensione in lui quando dirigo i getto d’acqua sulle spalle e con la mano libera faccio scivolare via il sapone.

-Tranquillo non approfitterò della situazione per farti fuori, sarebbe troppo facile- Esclamo divertita mentre distrattamente osservo i suoi capelli, sono pieni di schiuma sull’attaccatura evidentemente non è riuscito a sciacquare via lo shampoo.

-Ti fidi se ti lavo i capelli?- Non gli lascio nemmeno  il tempo di rispondere che già inizio a levare via la schiuma e lui comunque non obbietta al mio gesto, mi siedo sul bordo della vasca in modo da agevolarmi i movimenti e passo le dita fra quel fili d’argento ora tendenti ad un grigio seta magnifico. Le lascio scorrere lenti e fluidi in essi, è una sensazione davvero piacevole e nella mia mente bacata affiora la domanda più stupida, che potesse mai venirmi in mente,  possibile che i demoni non abbiano nodi? Che siano cosi resistenti e forti e al contempo abbiano tratti e caratteristiche cosi delicate..

Sento qualcosa afferrarmi un braccio facendomi sussultare pericolosamente, mentre un ringhio sommesso si spande nella stanza che ne amplia l’intensità
-Ti assicuro che la mia faccia è pulita e in ogni caso dopo tutta l’acqua che mi hai fatto quasi bere credo proprio che non abbia bisogno di altre attenzioni!

Presa come ero dai miei pensieri non mi ero resa conto di aver spostato il getto d’acqua ,indirizzandolo a quanto pare  contro il viso, adesso arrossato per il calore, di Sesshomaru.
Mi abbandono ad una risatina isterica tipica di quando sono in imbarazzo mentre la mia goffaggine inizia a rivendicare il proprio dominio su di me.

- E dai, è solo un po’ d’acqua, che vuoi che sia..
Affermo non molto convinta mentre lui mi osserva compiaciuto, come avesse in mente un piano che di li a poco avrebbe messo in atto, un azione ovviamente a mio danno! E infatti avverto la presa sul mio braccio farsi più salda e con un movimento repentino mi trascina all’interno della vasca.

Le mie braccia sul suo petto in un inutile tentativo di non affondare nell’acqua, la schiena contro una parete della vasca, le gambe tenute in alto dal bordo della stessa antitetico a me. Il resto del mio corpo è immerso nell’acqua poggiato sul busto di Sesshomaru e sorretto dalle sue braccia.

Perdo l’uso della parola per qualche istante, incapace di esprime quella marea di sensazioni che invadono il mio corpo e la mia mente. Assurdamente il primo pensiero che mi viene in mente è che ho bagnato tutti vestiti! E che l’acqua ora non è certo pulita! Poi realizzo di essere in quelle condizioni per colpa di Sesshomaru! Quello stupido di uno youkai mi ha tirato intenzionalmente qui dentro per vendicarsi di un mio gesto assolutamente involontario e quindi non condannabile.

Un’espressione accusatoria e velata di vendetta si impossessa del mio viso ora rivolto al demone che ovviamente non ha perso la sua spavalderia e risponde al mio sguardo sprezzante delle conseguenze.

-Suvvia Rin.. è solo un po’ d’acqua no? Lo hai detto anche tu prima- Afferma con finta innocenza, col puro e palese intento di irritarmi.
Assottiglio maggiormente lo sguardo, nella speranza di fulminarlo cosa che ovviamente non avviene, poi tentando di moderare il tono di voce nella vana speranza di mostrarmi vagamente calma, gli faccio notare che io a differenza sua non aveva intenzione di fare un bagno e quindi non era necessario trascinarmi all’interno della vasca.

-Si è acqua, ma io a differenza tua sono vestita!!! E poi la doccia l’avevo già fatta questa mattina!-
 Mostrarmi calma non mi è riuscito proprio bene, visto che dal “si” appena udibile ho concluso con un “mattina” stridulo e fastidioso, lui però non si scompone anzi ha assunto quello strano sorrisetto malizioso

-A questo si può sempre rimediare…
Perché quella voce calda? Perché quell’espressione, intrigante??perché è cosi pericolosamente vicino a me quando lo dice???
 Avverto le gote imporporarsi e le mie doti dialettiche abbandonarmi, come troppo spesso accade in sua compagnia.

-R-rimediare a cosa?- Deglutisco rumorosamente a fine parola maledicendomi mentalmente per il gesto e per la mia lingua capace solo di incepparsi nei momenti meno opportuni.

-Al fatto che sei vestita ovviamente.-
ma come fa?segue dei corsi? Sa essere totalmente inespressivo ed enigmatico ma al tempo stesso, quando vuole, può mostrare una sensualità e malizia unica senza però far capire se si tratta di proposte serie o fatte solo per imbarazzarmi.
Le sue mani comunque sorreggono ancora il mio corpo le sento sorreggermi gentili sotto le cosce e alla vita, non si sono mosse di un millimetro, non hanno accarezzato la mia pelle,non hanno messo in atto la sua”minaccia” eppure quell’espressione maliziosa sembra dirmi che c’è un fondo di verità nelle sue parole, oppure è quello che desidero io? Kami perchè riesce sempre a confondermi e farmi dubitare di tutto? Ma cosa ancora più importante come mi levo da questo impiccio??

Balbetto cose incomprensibili perfino a me stessa sotto quello sguardo indagatore e divertito mentre avverto il mio cuore tentare la fuga dal mio petto cercando di abbatterlo con il suo pulsare frenetico e dannatamente rumoroso!

La mia mano è poggiata sul  torace di Sesshomaru pronta a fare resistenza ad un suo eventale avvicinamento ma, come succede sempre nei film, qualcosa ci interrompe.
Devo essere sincera ho sempre odiato questo tipo di scene, quando la protagonista si trova in una situazione simile alla mia o comunque  che porta lo spettatore ad un grado di attenzione massimo, durante il quale è col volto attaccato allo schermo in attesa di quel continuo, ecco che arriva l’interruzione! Lo squillo del telefono, il campanello di casa, inutile dire che quando mettono la pubblicità maledico senza ritegno colui che ha ideato tale affronto! È una tortura, una sevizia bella e buona ai danni di poveri innocenti fanatici spettatori!

Ad ogni modo sono ultra felice che  sia venuto in mio soccorso un disturbo esterno cosi dannatamente banale da sembrare finzione sia a me che a Sesshomaru, infatti entrambi ci blocchiamo con un’espressione basita sul volto, entrambi increduli di tale insipidezza e convenzionalità, nella mia mente balena l’idea che lo squillo avvertito sia stato solo frutto dell’immaginazione ma ecco arrivare il secondo squillo a confermare la nostra tesi, si, il telefono sta squillando, sto iniziando a trovare la cosa vagamente ilare ma come il demone ho ancora un’espressione incredula sul volto e solo dopo il terzo squillo mi rendo conto che forse sarebbe meglio andare a rispondere.

Tuttavia, al contrario di qualche istante fa, ora la distanza tra uno squillo e l’altro non sembra immensa tutt’altro, infatti, già avverto l’innesco della segreteria con tanto di messaggio ovviamente.

-Rin sono io, Kohaku, ti prego rispondi lo so che sei in casa, mi spiace per come mi sono comportato non so neanche io come ho potuto, ma mi sono pentito non potrei mai farti del male lo sai, io non.. ti prego richiamami.
Il suono acuto della segreteria segnala il fine messaggio inondando fastidiosamente la casa, divenuta ora silenziosa.








Eccomiiiiiiiiiiiii ecco qui il nuovo capitolo sperando di non aver deluso le vostre aspettative!!
Rileggendolo l’ho trovato scontato e banale, a parte qualche passaggio credo sia una vera bruttura! purtroppo però è un capitolo di passaggio e il tempo da dedicargli è  stato poco, lo sto pubblicando proprio perché so che per  un po’ non avrò tempo nemmeno di accendere il pc e non volevo che passasse troppo tempo tra un aggiornamento  e l’altro..
Che dire aspetto le vostre critiche nella speranza che seguiate ancora questa storia, prometto che per il prox capitolo mi impegnerò di più!

Il prossimo capitolo si intitolerà “Cinque minuti, solo altri  cinque minuti”
Vedremo di nuovo una Rin in piena crisi ma… diciamo che le braccia di un certo demone le faranno trovare la pace.. per farmi perdonare vi posto come mio solito un piccolo spoiler nel tentativo di lenire la delusione di questo aggiornamento

Sfiora di nuovo la mia pelle, scostando un ciuffo di capelli e questa volta mi godo appieno la sua carezza, sobbalzando solo una volta svanito il suo calore, lo sento avvicinarsi maggiormente a me tuttavia non  provo ne timore ne imbarazzo come se la sua vicinanza fosse normale anzi oserei dire terapeutica  per me.

Con un’intraprendenza che non avevo da tanto mi accoccolo un po’ più vicina a lui proprio per rubargli un po’ di calore mentre un nuovo scatto pervade il mio corpo e solo allora i rendo conto che mi sta abbracciando, mi ha stretta dolcemente a se cingendo il mio corpo in modo da non farmi più sobbalzare, le sue braccia attorno alla mia vita, la sua gamba a cingere le mie il suo capo poggiato dolcemente sui miei capelli.”

Ed ora passiamo ai ringraziamenti!

LilyProngs ciaoooooooo che bello vedere la tua recensione!! Sono felicissima che questa Rin e Questo Sesshomaru ti piacciono!! Me onorata dei tuo complimenti!!!! Spero davvero che questo capitolo non ti abbia delusa e che continuerai a seguire la mia ff. per quanto riguarda la tua ti assicuro che l’adoro!! Nn vedo l’ora di leggere il prox aggiornamento!! Baciii a presto

lua82, sono felice di essere riuscita a coinvolgerti nel dolore di Rin nel senso che mi fa piacere sapere di averlo reso il più reale possibile! Per quel che riguarda Kohaku.. saprai tutto a breve e credimi lo odierai ancora di più :P per la tua curiosità circa Naraku.. ancora non ti posso svelare nulla ma la tua curiosità sarà saziata a suo tempo cosi come l’identità di “Papà Gambalunga” ti posso anticipare comunque che non si tratta della stessa persona… attendo con ansia le tue impressioni su questo capitolo un bacione enorme e a presto J

Tikal e si la nostra Rin è diventata un po maniaca.. tuttavia nn tutti i suoi problemi sono dovuti alla scomparsa della nonna, parte di essi sono dovuti a kohaku! La ferità che gli ha inferto e paragonabile a quella del dolore dovuto alla morte di una persona cara ma il segno che ha lasciato è più profondo..  e molto più difficile da superare. Spero di leggere le tue impressioni anche per questo capitolo un bacioneeeeeee

callistas, ciaoooooooooooo finalmente rivedo un tuo commento, e che commento! Hai centrato in pieno il problema la causa maggiore dei problemi di Rin è proprio Kohaku!!purtroppo nn posso anticiparti nulla ma a breve scopriremo tutto!dovrai attendere un altro capitolo ancora  e poi… verranno svelati i suoi peccati..
spero con tutto il cuore che questo capitolo non sia stata una completa delusione e che riuscirai a commentarlo anche se solo con qualche righino pc e tempo permettendo :P un bacione e alla prossimaaa

Karly_chan the black cat ti ringrazio infinitamente per i complimenti! E spero che il capitolo sia stato all’altezza delle tue aspettative, mi fa piacere di essere riuscita a coinvolgerti nella dipartita di Kaede e soprattutto che la ff ti coinvolga. Spero continuerai a seguirla e commentarla, un bacioneeeeeee


Un enorme grazie anche a tutti coloro che leggono la mia ff, a coloro che la seguono e a chi l’ha aggiunta tra i preferiti!
Un abbraccio a  tutti Mikamey

  
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