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Autore: Butterfly8    27/06/2016    2 recensioni
Questa storia inizia quando Betty scopre la carta di Calderon. Tuttavia dopo un primo momento di sconforto, tale e quale a quello della storia originale, Betty decide di cambiare. Insomma dal giorno dopo, quando torna in ufficio qualcosa sarà diverso...
Sarà breve!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Cosa ci fai tu qui?"
"Mi fai entrare o disturbo?"
"Cosa ci fai qui?" chiede Betty ad Armando. "Non mi sembra di averti invitato! Cosa ti porta da queste parti? E come hai fatto a scoprire dove vivo?"
Armando la guarda con la faccia contrita di chi è stato colto in flagrante.
"Fammi indovinare" lo incalza Betty. "Mi hai seguito?... Vuoi dirmi qualcosa?"
"Cosa c'è tra te e Daniel Valencia? Mi fai entrare?"
Betty si fa da parte e Armando entra nel suo appartamento.
"Perché dovrebbe interessarti cosa c'è tra me e Daniel Valencia, e NON ricominciare con il fatto che ti ho detto che ti avrei aspettato a vita. Mi hai fatto ben capire che non sei interessato a me. Mi odi, no?" chiede Betty.
Armando non sa cosa fare o dire. Deve ammettere che non è stata proprio un’idea intelligente quella di andare da Betty, dopo aver visto andar via Daniel da casa sua. Ma da ormai quasi due mesi non fa che seguirli per scoprire se hanno una relazione.
Da quando li ha visti tempo prima in Ecomoda, e poi insieme ad un cocktail, non può fare a meno di pensare che le parole di Betty erano tutte bugie e che lei ancora una volta l'ha dimenticato con facilità. Di nuovo. Nonostante tutto quello che gli ha sempre detto e cioè che lo avrebbe aspettato e amato per sempre!
"Cosa c'è tra te Daniel?" domanda nuovamente Armando.
"Perché mi fai questa domanda? Cosa te ne importa?"
Armando per tutta risposta la avvicina bruscamente a sé e la bacia. Betty cerca di opporsi ma non ci riesce. Armando le prende il viso tra le mani e la bacia dappertutto con riverenza, per poi riappropriarsi delle sue labbra.
Betty non capisce più niente. Sente solo che ama quest'uomo e non riesce a dimenticarlo in nessun modo. Non riesce ad andare avanti o indietro. Da nessuna parte. Sente solo che non sarà mai felice senza di lui. Per questo cede e lo stringe a sé e partecipa ai suoi baci. Armando in preda ad un folle desiderio di lei, inizia a spogliarla e le chiede dove sia la sua camera.
Entrambi non smettono di accarezzarsi e baciarsi mentre disseminano l'appartamento di Betty con i loro vestiti. Raggiungono la camera da letto e Armando, famelico sdraia Betty sul materasso guardandola intensamente negli occhi.
Quegli occhi che non lo fanno dormire la notte. Non gli danno tregua. Affollano i suoi pensieri e i suoi desideri. Incapace di stare zitto, con un enorme peso sul cuore le chiede "Non sto sostituendo Daniel Valencia, Betty? Non lo stai tradendo con me, vero?".
Betty spalanca gli occhi, sbatte più volte le sopracciglia e non appena realizza quello che lui le ha chiesto, lo spinge da sopra di sé e con la maggiore dignità possibile dal momento che è quasi nuda gli dice "Vai via Armando. Vai via!" e scoppiando a piangere si chiude in bagno.

Mendoza sei davvero un idiota! Pensa Armando. Cosa ti passa per la testa? Come puoi chiederle una cosa del genere? Ma d'altronde perché non dovresti pensarlo se escono assieme quasi tutte le sere? E quel Tomas? Proprio l'altro giorno li hai incontrati tutti e tre insieme in quel locale. Devi ammettere che però in azienda si comportano benissimo.
"Betty" dice mettendosi dietro la porta chiusa del bagno. "Esci, ti prego. Dobbiamo parlare!"
"va via" urla lei con la voce rotta dai singhiozzi.
"Se non apri, rompo la porta a calci!" ribatte lui.
Una distrutta Betty, in lacrime e con gli occhi gonfi apre la porta del bagno e poi va a rannicchiarsi vicino il muro della doccia, dove riprende a piangere convulsamente.
Armando sente il suo cuore spezzarsi nel vederla in quel modo. Sente di essere lui il responsabile delle sue condizioni.
Sconfitto, si avvicina a lei e la stringe tra le braccia cullandola e cercando di farla calmare.
Entrambi sono dei vasi vuoti. Non hanno nemmeno la forza di litigare. Cercano solo il modo di sbrogliare la matassa delle loro vite.
Betty, con gli occhi gonfi di pianto gli chiede "Cosa sei venuto a fare, qui? Quando mi lascerai in pace?"
"Temo che mai Betty!" le risponde Armando. "Quando ti ho visto con Daniel Valencia ho deciso di seguirvi e  vi ho visto salire in questo appartamento e ho aspettato che lui andasse via per poter bussare e farti una scenata!" ammette.
"E con quale diritto pensi di poter fare questo?" urla furibonda Betty mentre torna nella stanza e indossa i suoi abiti.
"Io" farfuglia Armando. "Vi seguo da quasi due mesi!"
"Che cosaaaa? E perché faresti una cosa del genere?" chiede Betty. "Già lo so, temi che io possa accordarmi con Daniel per portarti via Ecomoda, no?"
Armando la guarda sempre più infuriato. Sente che sta per esplodere. La ama, la ama da morire, dannazione. La ama ma ha una paura terribile che sia troppo tardi. Che lei non lo voglia più. E poi allo stesso tempo lui non vuole amarla, non vuole dipendere così tanto d lei, non vuole soffrire più. Ma non riesce a lasciarla andare via. Non immagina la sua vita senza di lei, ma la odia, perché l'ha ferito così profondamente che non riesce a fidarsi.
"Tu mi hai sostituto!" sussurra.
Betty si volta sconvolta. "Mi metti sempre da parte. Non sono mai la tua prima scelta ed io non lo sopporto. Non sopporto di non essere il più importante dei tuoi pensieri. E ti amo. Non posso fare a meno di amarti. Mentre tu vai avanti con la tua vita."
"Tu non hai capito nulla di me! Proprio nulla Armando! Ancora con questa storia che io preferisco altri a te? Cosa devo fare per convincerti che non è così?"
"Hai una relazione con Daniel Valencia?" chiede lui.
"Noooooo, dannazione no! Magari potessi avere una relazione con chiunque! Ma non ci riesco" urla Betty. "Mi sembra di tradirti e tu nemmeno mi vuoi. Vuoi solo tenerti la tua dannata impresa!"
"Non è vero!" protesta Armando.
"Vieni a casa mia e mi accusi di essere l'amante di Daniel Valencia, praticamente una sgualdrina. Una che non si fa il minimo problema a passare da un uomo all'altro mentre io sono così innamorata di te che non riesco neanche a respirare sapendo che tu non mi vuoi. Cerco di galleggiare come posso e tu hai l'ardire di venire qui con la tua sfiducia come sei io ti appartenessi! Tu non mi vuoi, te lo  ricordi?"

Armando si sente come una tigre in gabbia. Vorrebbe prendere a pugni qualcuno. E invece, da solo, in preda alla sua furibonda gelosia, ha deciso di andare da Betty. Ma perché? Cosa vuole da lei?
"Chi ti ha mandato dei fiori in ufficio due mesi fa?" chiede.
"EH?" risponde Betty.
"Tempo fa in ufficio ti sono arrivati dei fiori, da parte di chi?"
"E cosa te ne importa? Cosa vuoi da me Armando? Cosa?" continua a chiedere lei.
Improvvisamente Armando scoppia in lacrime.  
Betty è allucinata. Le sembra di stare vivendo in una realtà parallela. Armando che arriva, la accusa di essere l'amante di Daniel, le dice di amarla e poi si mette a piangere. Forse si sveglierà e scoprirà che è tutto un incubo.
"Armando" dice Betty.
Lui si asciuga le lacrime e le dice "Sai cosa sono venuto a fare? Sono venuto a chiederti come fare per andare avanti Non ce la faccio. Aiutami. Non riesco a smettere di amarti e di odiarti e di essere geloso. Aiutami Betty. Solo tu puoi farlo!"
Betty ammutolisce davanti a quelle parole, perché è quello che prova lei. Nonostante tutto quello che è successo tra di loro, gli errori, i fraintendimenti sono lì, sconfitti a provare gli stessi sentimenti.
Betty sente che deve fare qualcosa, perché così non può più andare avanti. Lei lo ama. Con tutto il suo cuore. Non ha mai smesso di amarlo. Sa bene di averlo ferito come mai nessuno aveva mai fatto.
"Armando" lo chiama. "Andiamo in salotto. Ho bisogno di bere qualcosa. Una valeriana per la precisione! Ne vuoi una?"
"Si grazie."
Una volta in salotto con le loro tazze fumanti, si siedono entrambi sul divano. 
"Betty, io ti amo" ammette Armando. "Così non posso andare avanti. Non riesco a immaginare la mia vita senza di te. Non mi passa per la testa che tu non ci sia nella mia vita!"
"Però se il tuo odio nei miei riguardi è più forte del tuo amore" ribatte lei "come possiamo stare assieme? Io non sono in grado di ricevere altro male da te."
"Per me è molto difficile riuscire a fidarmi di te" confessa lui. "È come se non riuscissi a credere che sei pentita dei tuoi errori. Di non avere scelto me..."
"Non sai quanto me ne sia pentita invece!" lo interrompe Betty. "Mi stai facendo soffrire in modo terribile. Sento un nodo che mi stringe lo stomaco ogni volta che penso al fatto che ti ho perso per la mia stupidità e questa sofferenza, mi assale nei momenti più impensati. Non faccio che dirmi che sono stata una stupida, che per il mio orgoglio ho perso tutto e che sono stata la causa del tuo incidente. Se tu fossi morto, io sarei morta con te. Però allo stesso tempo" continua lei, rannicchiandosi su se stessa " non riesco a fare a meno di cercare delle forme di protezione da te. Perché sei ancora in grado di farmi del male, ne sarai capace sempre e ... il mio orgoglio è l'unica cosa che mi resta!"
"Iooo" farfuglia Armando "sono stato consapevole fin da subito che tu eri e sei un tesoro, una persona speciale. Che qualsiasi uomo con un po’ di sale in zucca si sarebbe innamorato perdutamente di te nonostante tutto.  E l'ho sempre temuto. Credo che quello che non riesco a perdonarti è che tu abbia confermato quello che penso di me. Cioè che sono un miserabile, un uomo pieno di difetti e che non ti merita. Perchè tu meriti qualcuno migliore di me al tuo fianco, e quando tu hai scelto Jorge, è stato come se confermassi quello che io penso..."
"Armando, io non ho scelto Jorge. Io non ho accettato di restare con te in quel momento perché tu me lo stavi imponendo! Stavi decidendo per me e mi avevi appena distrutto la vita!"
"Lo so. Però io avrei fatto di tutto per farmi perdonare. Perchè io sono davvero innamorato di te. Probabilmente tu sei l'unica persona che mi abbia dimostrato affetto, amore disinteressato senza volere nulla in cambio ed io non ero pronto a rinunciare a questo. È bello sentirsi amati."
"Perchè dici questo? Tante persone ti amano!"
"Si probabilmente si. Però la tua fiducia cieca nei miei riguardi non l'ha mai provata nessuno e io... per me è difficile vivere con la consapevolezza che quella fiducia era rivolta a qualcun altro e non a me."
"Io mi sono innamorata di te non appena sono entrata in Ecomoda e non ho smesso di amarti per un attimo. Per molto tempo il mio è stato un amore silenzioso, perché tu non eri quello che io volevo che fossi, o almeno come avevo immaginato che fossi. Mi hai distrutto la vita e fatto soffrire molto più di Miguel, però abbiamo vissuto tanti momenti bellissimi assieme. E per tanto tempo ho pensato che custodire quei ricordi poteva bastarmi per essere felice. Per andare avanti. Poi è arrivato Jorge. Io non l'ho mai amato come amo te. Non ci sono riuscita e non so il perché. Quando pensavo di essere incinta ho realizzato che avrei voluto che fossi tu il padre dei miei figli. Nonostante tutti i tuoi difetti, ma non potevo lasciare che tu rinunciassi alla possibilità di avere dei figli tuoi che fossero solo tuoi. Cioè Armando, io non volevo essere la causa del riproporsi della situazione che tu stesso hai vissuto di essere detronizzato da figli di altri. Non potevo farti questo. Non volevo toglierti l'esclusività di essere il padre dei tuoi figli."
"Perchè Betty? Non ti ho forse detto che avrei amato il tuo bambino come se fosse il mio? Tu non ti fidi di me. I nostri figli sarebbero stati fratelli di tuo figlio, non estranei e io non avrei fatto preferenze, proprio perché so cosa significa!"
"Vuoi dire che non hai pensato nemmeno per un momento che fosse ingiusto quello che stava succedendo? E stava succedendo per la mia testardaggine. Io non avrei mai e poi mai potuto accettare di farti questo!"
"Perchè non capisci che io avrei voluto stare con te a prescindere? Non respiro senza di te, non sono felice.  Sopravvivo."
"Non è quello che mi hai detto in azienda!"lo accusa lei.
"Mi hai fatto molto male, ma io da sempre so che sono più felice quando sono infelice con te che quando sono felice da solo. Hai una storia con Daniel Valencia?" le chiede a bruciapelo.
"No, Armando, no! Come devo dirtelo!??"
"E allora cosa c'è tra di voi?"
"Diciamo che un rapporto di amicizia.... sta nascendo e poi c'è Tomas!"
"Chi è Tomas?"
"Mi stai facendo il terzo grado!" lo accusa lei. "Ti vedi ancora con Gabriela?"
"No. Ammetto che ho iniziato questa storia per ferirti. Ero arrabbiato e..."
"Non continuare. Chiodo schiaccia chiodo no?" infierisce.
"Chi è Tomas?" chiede lui.
"Non posso dirtelo! È un'informazione riservata. Ma fidati di me, non farà nessun danno all'azienda!"
"Non ti fidi di me al punto di dirmelo?" afferma Armando con tono deluso.
"Ho promesso a Daniel che non avrei detto nulla su Tomas di quello che mi ha rivelato!"
"Ok, ok. Capisco che per chiudere questo circolo vizioso qualcuno debba cedere e per questa volta sarò io, però non mi piace che tu mi ometta informazioni."
"Io non ti ometto informazioni Armando!" sorridendogli dolcemente e sentendo rinascere dentro di sé un sentimento di speranza che credeva perso per sempre. "Armandoooo" chiede titubante "cosa ti ha portato qui davvero? Cosa vuoi da me? Non l'ho ancora capito". Betty sa bene che il tempo dei giochetti è finito. Definitivamente finito.
Armando che si era alzato e aveva iniziato a passeggiare per il salotto, si avvicina a lei e prendendole il viso tra le mani le chiede "Vuoi sposarmi?"
"EH?" sobbalza Betty. "Non ho capito!"
"Hai capito benissimo invece? Vuoi sposarmi?"
"Ma...non ho ancora capito se ti fidi di me, se mi ami, se mi odi. come faccio a risponderti?"
"Forse sei tu che non ti fidi di me o non mi ami abbastanza!"
"Non è questo è che...."
"Ascoltami Betty, chiedendoti di sposarmi sto facendo un salto nel buio, spero l'ultimo della mia vita, ma il più alto. Non sono felice senza di te. Io ti amo, non riesco a non amarti. Ti giuro che sono qui solo per amore, e va bene anche un po’ per gelosia, ma di più per amore, quindi te lo dico nuovamente. Quello che voglio è che tu rimanga con me. Vorrei che potessimo affrontare questa cosa assieme. Perchè io ti amo. E se vai via, butti alle ortiche un amore vero. Perchè io non accetterò mai di condividerti con nessuno. Non ho mai amato nessuno prima di te.... non sapevo cosa fosse l'amore. Ti darò tutto di me, ma voglio tutto di te. Anche la tua ira contro di me, ma che sia mia. Vuoi sposarmi?"
Le parole di Armando riportano Betty indietro nel tempo! Quanta vita insieme hanno perso! Pensa a quanto abbia rimpianto la decisione sbagliata che ha preso in quella stanza di albergo. Lo guarda negli occhi vede il suo amore, sa che lui è lì perché la ama!
"Allora Betty?" incalza lui.
Con gli occhi che brillano di felicità, lei decide che è arrivato il momento di correre questo rischio. Di superare il passato e tutto il dolore vissuto. "Si" sussurra. "Voglio sposarti" esclama con le lacrime agli occhi, stringendolo contro di se. "Ti amo, ti amo, ti amo" gli ripete incessantemente, con il viso bagnato di lacrime, finalmente libera da quella tensione che le attanagliava l'anima convinta com'era che non sarebbe mai più stata felice.
Ridendo si stacca da Armando e gli da un bacio. "Possiamo sposarci domani? Oppure dopodomani? I miei documenti sono pronti da tempo, tu puoi avere i tuoi?"
"Ma Betty, io ho sempre pensato che tu volessi sposarti in chiesa!"
"Si è il mi desiderio. ma per questo ci vorrà tempo. Io vorrei che il matrimonio civile venga celebrato subito. Senza nessuno. Solo noi e i testimoni. Rimandiamo la festa a dopo. Ma voglio essere tua moglie da un sacco di tempo e non voglio perderne altro!" gli dice depositandogli lievi baci su tutto il volto.

E così Armando e Betty, davanti ad un giudice, con la sola presenza di Mario, Cata e Nicolas diventano marito e moglie.

 

https://www.youtube.com/watch?v=DFFjFGdISKI
   
 
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