"Cosa ci
fai tu
qui?"
"Mi
fai entrare o disturbo?"
"Cosa
ci fai qui?" chiede Betty ad Armando. "Non mi sembra
di averti invitato! Cosa ti porta da queste parti? E come hai fatto a
scoprire
dove vivo?"
Armando
la guarda con la faccia contrita di chi è stato colto in
flagrante.
"Fammi
indovinare" lo incalza Betty. "Mi hai seguito?...
Vuoi dirmi qualcosa?"
"Cosa
c'è tra te e Daniel Valencia? Mi fai entrare?"
Betty
si fa da parte e Armando entra nel suo appartamento.
"Perché
dovrebbe interessarti cosa c'è tra me e Daniel Valencia, e
NON
ricominciare con il fatto che ti ho detto che ti avrei aspettato a
vita. Mi hai
fatto ben capire che non sei interessato a me. Mi odi, no?" chiede
Betty.
Armando
non sa cosa fare o dire. Deve ammettere che non è stata
proprio un’idea
intelligente quella di andare da Betty, dopo aver visto andar via
Daniel da
casa sua. Ma da ormai quasi due mesi non fa che seguirli per scoprire
se hanno
una relazione.
Da
quando li ha visti tempo prima in Ecomoda, e poi insieme ad un
cocktail,
non può fare a meno di pensare che le parole di Betty erano
tutte bugie e che
lei ancora una volta l'ha dimenticato con facilità. Di
nuovo. Nonostante tutto
quello che gli ha sempre detto e cioè che lo avrebbe
aspettato e amato per
sempre!
"Cosa
c'è tra te Daniel?" domanda nuovamente Armando.
"Perché
mi fai questa domanda? Cosa te ne importa?"
Armando
per tutta risposta la avvicina bruscamente a sé e la bacia.
Betty
cerca di opporsi ma non ci riesce. Armando le prende il viso tra le
mani e la
bacia dappertutto con riverenza, per poi riappropriarsi delle sue
labbra.
Betty
non capisce più niente. Sente solo che ama quest'uomo e non
riesce a
dimenticarlo in nessun modo. Non riesce ad andare avanti o indietro. Da
nessuna
parte. Sente solo che non sarà mai felice senza di lui. Per
questo cede e lo
stringe a sé e partecipa ai suoi baci. Armando in preda ad
un folle desiderio
di lei, inizia a spogliarla e le chiede dove sia la sua camera.
Entrambi
non smettono di accarezzarsi e baciarsi mentre disseminano
l'appartamento di Betty con i loro vestiti. Raggiungono la camera da
letto e
Armando, famelico sdraia Betty sul materasso guardandola intensamente
negli
occhi.
Quegli
occhi che non lo fanno dormire la notte. Non gli danno tregua.
Affollano i suoi pensieri e i suoi desideri. Incapace di stare zitto,
con un
enorme peso sul cuore le chiede "Non sto sostituendo Daniel Valencia,
Betty? Non lo stai tradendo con me, vero?".
Betty
spalanca gli occhi, sbatte più volte le sopracciglia e non
appena
realizza quello che lui le ha chiesto, lo spinge da sopra di
sé e con la
maggiore dignità possibile dal momento che è
quasi nuda gli dice "Vai via
Armando. Vai via!" e scoppiando a piangere si chiude in bagno.
Mendoza
sei davvero un idiota!
Pensa Armando. Cosa ti passa per la testa? Come puoi
chiederle una
cosa del genere? Ma d'altronde perché non dovresti pensarlo
se escono assieme
quasi tutte le sere? E quel Tomas? Proprio l'altro giorno li hai
incontrati
tutti e tre insieme in quel locale. Devi ammettere che però
in azienda si
comportano benissimo.
"Betty"
dice mettendosi dietro la porta chiusa del bagno. "Esci, ti prego.
Dobbiamo parlare!"
"va
via" urla lei con la voce rotta dai singhiozzi.
"Se
non apri, rompo la porta a calci!" ribatte lui.
Una
distrutta Betty, in lacrime e con gli occhi gonfi apre la porta del
bagno e poi va a rannicchiarsi vicino il muro della doccia, dove
riprende a
piangere convulsamente.
Armando
sente il suo cuore spezzarsi nel vederla in quel modo. Sente di essere
lui il responsabile delle sue condizioni.
Sconfitto,
si avvicina a lei e la stringe tra le braccia cullandola e
cercando di farla calmare.
Entrambi
sono dei vasi vuoti. Non hanno nemmeno la forza di litigare.
Cercano solo il modo di sbrogliare la matassa delle loro vite.
Betty,
con gli occhi gonfi di pianto gli chiede "Cosa sei venuto a
fare, qui? Quando mi lascerai in pace?"
"Temo
che mai Betty!" le risponde Armando. "Quando ti ho
visto con Daniel Valencia ho deciso di seguirvi e vi ho visto
salire in
questo appartamento e ho aspettato che lui andasse via per poter
bussare e
farti una scenata!" ammette.
"E
con quale diritto pensi di poter fare questo?" urla furibonda
Betty mentre torna nella stanza e indossa i suoi abiti.
"Io"
farfuglia Armando. "Vi seguo da quasi due mesi!"
"Che
cosaaaa? E perché faresti una cosa del genere?" chiede
Betty. "Già lo so, temi che io possa accordarmi con Daniel
per portarti
via Ecomoda, no?"
Armando
la guarda sempre più infuriato. Sente che sta per esplodere.
La ama,
la ama da morire, dannazione. La ama ma ha una paura terribile che sia
troppo
tardi. Che lei non lo voglia più. E poi allo stesso tempo
lui non vuole amarla,
non vuole dipendere così tanto d lei, non vuole soffrire
più. Ma non riesce a
lasciarla andare via. Non immagina la sua vita senza di lei, ma la
odia, perché
l'ha ferito così profondamente che non riesce a fidarsi.
"Tu
mi hai sostituto!" sussurra.
Betty
si volta sconvolta. "Mi metti sempre da parte. Non sono mai la
tua prima scelta ed io non lo sopporto. Non sopporto di non essere il
più
importante dei tuoi pensieri. E ti amo. Non posso fare a meno di
amarti. Mentre
tu vai avanti con la tua vita."
"Tu
non hai capito nulla di me! Proprio nulla Armando! Ancora con
questa storia che io preferisco altri a te? Cosa devo fare per
convincerti che
non è così?"
"Hai
una relazione con Daniel Valencia?" chiede lui.
"Noooooo,
dannazione no! Magari potessi avere una relazione con
chiunque! Ma non ci riesco" urla Betty. "Mi sembra di tradirti e tu
nemmeno mi vuoi. Vuoi solo tenerti la tua dannata impresa!"
"Non
è vero!" protesta Armando.
"Vieni
a casa mia e mi accusi di essere l'amante di Daniel Valencia,
praticamente una sgualdrina. Una che non si fa il minimo problema a
passare da
un uomo all'altro mentre io sono così innamorata di te che
non riesco neanche a
respirare sapendo che tu non mi vuoi. Cerco di galleggiare come posso e
tu hai
l'ardire di venire qui con la tua sfiducia come sei io ti appartenessi!
Tu non
mi vuoi, te lo ricordi?"
Armando
si sente come una tigre in gabbia. Vorrebbe
prendere a pugni qualcuno. E invece, da solo, in preda alla sua
furibonda
gelosia, ha deciso di andare da Betty. Ma perché? Cosa vuole
da lei?
"Chi
ti ha mandato dei fiori in ufficio due mesi fa?" chiede.
"EH?"
risponde Betty.
"Tempo
fa in ufficio ti sono arrivati dei fiori, da parte di
chi?"
"E
cosa te ne importa? Cosa vuoi da me Armando? Cosa?" continua a
chiedere lei.
Improvvisamente
Armando scoppia in lacrime.
Betty è allucinata. Le sembra di stare vivendo in una
realtà parallela. Armando
che arriva, la accusa di essere l'amante di Daniel, le dice di amarla e
poi si
mette a piangere. Forse si sveglierà e scoprirà
che è tutto un incubo.
"Armando" dice Betty.
Lui si asciuga le lacrime e le dice "Sai cosa sono venuto a fare? Sono
venuto a chiederti come fare per andare avanti Non ce la faccio.
Aiutami. Non
riesco a smettere di amarti e di odiarti e di essere geloso. Aiutami
Betty.
Solo tu puoi farlo!"
Betty ammutolisce davanti a quelle parole, perché
è quello che prova lei.
Nonostante tutto quello che è successo tra di loro, gli
errori, i
fraintendimenti sono lì, sconfitti a provare gli stessi
sentimenti.
Betty sente che deve fare qualcosa, perché così
non può più andare avanti. Lei
lo ama. Con tutto il suo cuore. Non ha mai smesso di amarlo. Sa bene di
averlo
ferito come mai nessuno aveva mai fatto.
"Armando" lo chiama. "Andiamo in salotto. Ho bisogno di bere
qualcosa. Una valeriana per la precisione! Ne vuoi una?"
"Si grazie."
Una volta in salotto con le loro tazze fumanti, si siedono entrambi sul
divano.
"Betty, io ti amo" ammette Armando. "Così non posso andare
avanti. Non riesco a immaginare la mia vita senza di te. Non mi passa
per la
testa che tu non ci sia nella mia vita!"
"Però se il tuo odio nei miei riguardi è
più forte del tuo amore"
ribatte lei "come possiamo stare assieme? Io non sono in grado di
ricevere
altro male da te."
"Per me è molto difficile riuscire a fidarmi di te" confessa
lui.
"È come se non riuscissi a credere che sei pentita dei tuoi
errori. Di non
avere scelto me..."
"Non sai quanto me ne sia pentita invece!" lo interrompe Betty.
"Mi stai facendo soffrire in modo terribile. Sento un nodo che mi
stringe
lo stomaco ogni volta che penso al fatto che ti ho perso per la mia
stupidità e
questa sofferenza, mi assale nei momenti più impensati. Non
faccio che dirmi
che sono stata una stupida, che per il mio orgoglio ho perso tutto e
che sono
stata la causa del tuo incidente. Se tu fossi morto, io sarei morta con
te.
Però allo stesso tempo" continua lei, rannicchiandosi su se
stessa "
non riesco a fare a meno di cercare delle forme di protezione da te.
Perché sei
ancora in grado di farmi del male, ne sarai capace sempre e ... il mio
orgoglio
è l'unica cosa che mi resta!"
"Iooo" farfuglia Armando "sono stato consapevole fin da subito
che tu eri e sei un tesoro, una persona speciale. Che qualsiasi uomo
con un po’
di sale in zucca si sarebbe innamorato perdutamente di te nonostante
tutto.
E l'ho sempre temuto. Credo che quello che non riesco a
perdonarti è che
tu abbia confermato quello che penso di me. Cioè che sono un
miserabile, un
uomo pieno di difetti e che non ti merita. Perchè tu meriti
qualcuno migliore
di me al tuo fianco, e quando tu hai scelto Jorge, è stato
come se confermassi
quello che io penso..."
"Armando, io non ho scelto Jorge. Io non ho accettato di restare con te
in
quel momento perché tu me lo stavi imponendo! Stavi
decidendo per me e mi avevi
appena distrutto la vita!"
"Lo so. Però io avrei fatto di tutto per farmi perdonare.
Perchè io sono
davvero innamorato di te. Probabilmente tu sei l'unica persona che mi
abbia
dimostrato affetto, amore disinteressato senza volere nulla in cambio
ed io non
ero pronto a rinunciare a questo. È bello sentirsi amati."
"Perchè dici questo? Tante persone ti amano!"
"Si probabilmente si. Però la tua fiducia cieca nei miei
riguardi non l'ha
mai provata nessuno e io... per me è difficile vivere con la
consapevolezza che
quella fiducia era rivolta a qualcun altro e non a me."
"Io mi sono innamorata di te non appena sono entrata in Ecomoda e non
ho
smesso di amarti per un attimo. Per molto tempo il mio è
stato un amore
silenzioso, perché tu non eri quello che io volevo che
fossi, o almeno come
avevo immaginato che fossi. Mi hai distrutto la vita e fatto soffrire
molto più
di Miguel, però abbiamo vissuto tanti momenti bellissimi
assieme. E per tanto
tempo ho pensato che custodire quei ricordi poteva bastarmi per essere
felice.
Per andare avanti. Poi è arrivato Jorge. Io non l'ho mai
amato come amo te. Non
ci sono riuscita e non so il perché. Quando pensavo di
essere incinta ho
realizzato che avrei voluto che fossi tu il padre dei miei figli.
Nonostante
tutti i tuoi difetti, ma non potevo lasciare che tu rinunciassi alla
possibilità di avere dei figli tuoi che fossero solo tuoi.
Cioè Armando, io non
volevo essere la causa del riproporsi della situazione che tu stesso
hai
vissuto di essere detronizzato da figli di altri. Non potevo farti
questo. Non
volevo toglierti l'esclusività di essere il padre dei tuoi
figli."
"Perchè Betty? Non ti ho forse detto che avrei amato il tuo
bambino come
se fosse il mio? Tu non ti fidi di me. I nostri figli sarebbero stati
fratelli
di tuo figlio, non estranei e io non avrei fatto preferenze, proprio
perché so
cosa significa!"
"Vuoi dire che non hai pensato nemmeno per un momento che fosse
ingiusto
quello che stava succedendo? E stava succedendo per la mia
testardaggine. Io
non avrei mai e poi mai potuto accettare di farti questo!"
"Perchè non capisci che io avrei voluto stare con te a
prescindere? Non
respiro senza di te, non sono felice. Sopravvivo."
"Non è quello che mi hai detto in azienda!"lo accusa lei.
"Mi hai fatto molto male, ma io da sempre so che sono più
felice quando
sono infelice con te che quando sono felice da solo. Hai una
storia con
Daniel Valencia?" le chiede a bruciapelo.
"No, Armando, no! Come devo dirtelo!??"
"E allora cosa c'è tra di voi?"
"Diciamo che un rapporto di amicizia.... sta nascendo e poi
c'è
Tomas!"
"Chi è Tomas?"
"Mi stai facendo il terzo grado!" lo accusa lei. "Ti vedi ancora
con Gabriela?"
"No. Ammetto che ho iniziato questa storia per ferirti. Ero arrabbiato
e..."
"Non continuare. Chiodo schiaccia chiodo no?" infierisce.
"Chi è Tomas?" chiede lui.
"Non posso dirtelo! È un'informazione riservata. Ma fidati
di me, non farà
nessun danno all'azienda!"
"Non ti fidi di me al punto di dirmelo?" afferma Armando con tono
deluso.
"Ho promesso a Daniel che non avrei detto nulla su Tomas di quello che
mi
ha rivelato!"
"Ok, ok. Capisco che per chiudere questo circolo vizioso qualcuno debba
cedere e per questa volta sarò io, però non mi
piace che tu mi ometta
informazioni."
"Io non ti ometto informazioni Armando!" sorridendogli dolcemente e
sentendo rinascere dentro di sé un sentimento di speranza
che credeva perso per
sempre. "Armandoooo" chiede titubante "cosa ti ha portato qui
davvero? Cosa vuoi da me? Non l'ho ancora capito". Betty sa bene che il
tempo dei giochetti è finito. Definitivamente finito.
Armando che si era alzato e aveva iniziato a passeggiare per il
salotto, si
avvicina a lei e prendendole il viso tra le mani le chiede "Vuoi
sposarmi?"
"EH?" sobbalza Betty. "Non ho capito!"
"Hai capito benissimo invece? Vuoi sposarmi?"
"Ma...non ho ancora capito se ti fidi di me, se mi ami, se mi odi. come
faccio a risponderti?"
"Forse sei tu che non ti fidi di me o non mi ami abbastanza!"
"Non è questo è che...."
"Ascoltami Betty, chiedendoti di sposarmi sto facendo un salto nel
buio,
spero l'ultimo della mia vita, ma il più alto. Non sono
felice senza di te. Io
ti amo, non riesco a non amarti. Ti giuro che sono qui solo per amore,
e va
bene anche un po’ per gelosia, ma di più per
amore, quindi te lo dico
nuovamente. Quello che voglio è che tu rimanga con
me. Vorrei che potessimo
affrontare questa cosa assieme. Perchè io ti amo. E se vai
via, butti alle
ortiche un amore vero. Perchè io non accetterò
mai di condividerti con nessuno.
Non ho mai amato nessuno prima di te.... non sapevo cosa fosse l'amore.
Ti darò
tutto di me, ma voglio tutto di te. Anche la tua ira contro di me, ma
che sia
mia. Vuoi sposarmi?"
Le parole di Armando riportano Betty indietro nel tempo! Quanta vita
insieme
hanno perso! Pensa a quanto abbia rimpianto la decisione sbagliata che
ha preso
in quella stanza di albergo. Lo guarda negli occhi vede il suo amore,
sa che
lui è lì perché la ama!
"Allora Betty?" incalza lui.
Con gli occhi che brillano di felicità, lei decide che
è arrivato il momento di
correre questo rischio. Di superare il passato e tutto il dolore
vissuto.
"Si" sussurra. "Voglio sposarti" esclama con le lacrime
agli occhi, stringendolo contro di se. "Ti amo, ti amo, ti amo" gli
ripete incessantemente, con il viso bagnato di lacrime, finalmente
libera da
quella tensione che le attanagliava l'anima convinta com'era che non
sarebbe
mai più stata felice.
Ridendo si stacca da Armando e gli da un bacio. "Possiamo sposarci
domani?
Oppure dopodomani? I miei documenti sono pronti da tempo, tu puoi avere
i
tuoi?"
"Ma Betty, io ho sempre pensato che tu volessi sposarti in chiesa!"
"Si è il mi desiderio. ma per questo ci vorrà
tempo. Io vorrei che il
matrimonio civile venga celebrato subito. Senza nessuno. Solo noi e i
testimoni. Rimandiamo la festa a dopo. Ma voglio essere tua moglie da
un sacco
di tempo e non voglio perderne altro!" gli dice depositandogli lievi
baci
su tutto il volto.
E così Armando e Betty, davanti ad un giudice, con la sola
presenza di Mario,
Cata e Nicolas diventano marito e moglie.