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Autore: lou_louu    28/06/2016    1 recensioni
Sono passati due anni dalla battaglia finale, quella che ha deciso il destino degli umani e dei pokemon, che ha visto il ritorno dei due draghi leggendari, affiancati dai loro eroi.
E sono passati due anni da quando Touko non ha più visto N.
È diventata l'eroina di Unima, la campionessa della Lega, ha battuto Ghecis e sciolto il Team Plasma.
Ma tutto ciò non è niente a confronto con la cosa più letale e pericolosa del mondo: l'amore.
È stato proprio l'amore, quello che l'ha resa così felice in passato, che ha prosciugato tutti i suoi colori.
Tornerà l'arcobaleno nella sua vita?
[Ferriswheelshipping]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko, Touya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Capitolo 3.





"Serperior, vorticerba!"
"Schiva, Emboar!"
Quanto mi era mancato fare sfide con i pokemon!
L'adrenalina che ti sale durante gli scontri, la determinazione negli sguardi dei pokemon e i bellissimi effetti degli attacchi lanciati.
Mentirei se dicessi che non vorrei tornare alla Lega Pokemon e offrire una lotta coi fiocchi agli sfidanti più coraggiosi.
Ma il fatto è che non ci resisterei un minuto, là dentro.
Insomma, proprio in quella stanza è successo tutto: Nardo aveva perso contro N ed era a pezzi, quasi non riusciva a crederci a quello che era appena successo. Non voleva causare l'ascesa del Team Plasma.
Ma N è stato più furbo e lo ha sconfitto.
N, che ci credeva davvero nella liberazione dei pokemon, è rimasto veramente paralizzato dalla rivelazione di suo... no, quel mostro non può essere suo padre.
Non lo avevo mai visto così, senza parole, lo sguardo basso e triste, i pugni chiusi e stretti, come se volesse colpire qualcosa, ma allo stesso tempo non avesse la forza per farlo.
Ho ancora così tante domande da fargli.
Ma ormai, è troppo tardi.
"Emboar, nitrocarica!"
La voce di Touya mi riporta alla realtà. Questo sciagurato mi ha stressato per tutto il tempo, dopo che abbiamo salutato Belle e Komor, perché voleva l'ennesima rivincita contro di me.
"Se sei veramente la campionessa di Unima, non puoi dire di no!"
Odioso.
E adesso siamo in un parco giochi per bambini, proprio dietro alla casa dei nostri amici, quando potrei benissimo essere sotto le coperte, davanti a un caminetto acceso e una tazza fumante di the.
Ma lo ammetto, senza di lui sarei ancora in bagno a piangere.
Anche se, il prossimo che piangerà sarà proprio lui, adesso.
"Serperior, schiva!"
Il mio pokemon si sposta velocemente a sinistra, proprio un istante prima che il corpo di Emboar si scaraventasse contro di lui.
Per ripicca, Serperior usa la sua coda e lancia un colpo con essa sui piedi dell'avversario, così da farlo cadere a terra con uno sgambetto.
Una risatina mi sfugge dalle labbra, così come a Serperior, che mi lancia uno sguardo complice.
"Ehi! Così non vale!" si lamenta Touya, mentre si porta i pugni sui fianchi e gonfia le guance.
Nel frattempo, Emboar si sta rialzando, ma con tutta la neve che gli è finita addosso, è ancora più buffo del suo allenatore.
"Ah ti piace ridere, eh?" mi richiama ancora Touya, mentre io mi tengo la pancia per le risate.
"Si può dire che il tuo pokemon di tipo fuoco si sia un pochino... raffreddato!" e torno a ridere, insieme a Serperior.
"Voi due siete davvero una coppia di arpie!"
"Woah!"
Un coro di vocine dietro di noi ci fa voltare e sorridere.
Due ragazzini, un maschio e una femmina, se ne stanno lì impalati, con la boccuccia semiaperta, a guardare i nostri pokemon come se fossero star di Pokewood famosissime.
La cosa mi fa ridacchiare.
"Ciao!" esclamo, avvicinandomi a loro, facendo un gesto a Serperior in modo che anche lui mi seguisse.
I loro occhi diventano ancora più grandi, quando il pokemon è a un passo da loro.
"Acciderbolina! Questo sì che è un Serperior!" esclama il ragazzo, portando in avanti le mani per toccarlo.
La ragazza, invece, si stringe tra le spalle, aumentando la stretta attorno al suo Snivy, che noto solo ora.
Le sorrido, mentre allungo la mano per dare un buffetto al suo pokemon.
"Sono sicura che anche il tuo Snivy diventerà forte come il mio, sai? A quanto vedo, gli vuoi tanto bene e anche lui te ne vuole. E questo è il primo passo per diventare un ottimo allenatore!"
Alle mie parole, il sorriso torna subito sulle labbra della ragazza, insieme ad un timido "Grazie!".
"Io invece ho scelto Tepig, perché si sa, i pokemon di tipo fuoco sono i più forti!" interviene il ragazzo, mettendosi una mano sul petto, mentre il suo compagno si ruzzola nella neve accanto a lui.
Stavo per dire qualcosa, quando Touya mi precede.
Con una cavolata.
"Così si parla, ragazzo! E vedrai che bestione diventerà quel Tepig, come il mio Emboar! E sarete inarrestabili!" esclama, battendo il cinque a quello che sembra il suo fratellino.
In effetti, noto una certa somiglianza tra di noi, è come se stessi guardando la me di due anni fa, quando avevo appena iniziato il mio viaggio, con la voglia di spaccare il mondo e volare sempre più in alto.
Sbuffo, mantenendo però un sorriso.
"Infatti si è visto come il tuo mega pokemon abbia ruzzolato nella neve." commento, ricevendo una linguaccia da parte di Touya e una risatina dalla ragazza accanto a me.
Mi avvicino al suo amico poi, chinandomi e mettendo una mano sulla sua spalla.
"Il tipo dei pokemon non stabilisce la sua forza, sai? Perfino un pokemon di tipo normale potrebbe essere il più forte del mondo e addirittura sconfiggere uno di tipo lotta. La forza del tuo pokemon dipende solo da te e dal legame che stabilisci con lui. Lo capirai con il tempo." gli sorrido, tornando accanto a Touya.
"Oppure no e rimarrai un citrullo come lui." concludo, tirando un buffetto sulla sua guancia.
"Ehi!" esclama irritato, strofinandosi il viso, facendo ridere i due ragazzi.
"Oh eccovi finalmente!"
Un'altra giovane voce attira la nostra attenzione e fa voltare i due principianti.
"Toni!" esclama il ragazzo, facendogli un gesto con la mano.
Ma l'altro lo ignora completamente, troppo impegnato a inveire contro i suoi amici.
"Avete idea di quanto vi abbia aspettato davanti al varco? Pensavo aveste addirittura cambiato idea!"
Ridacchio sotto i baffi, portandomi una mano davanti alla bocca.
Quel modo di fare, un po' da capetto del gruppo e l'espressione perennemente infastidita mi ricorda moltissimo Komor. Anche lui il primo giorno ci ha regalato una bella strigliata, solo perché avevamo 'perso tempo' facendo delle lotte tra di noi con i nostri nuovi pokemon.
La mia risata arriva però alle orecchie del ragazzo dai capelli blu, che alza lo sguardo su di me, pronto a tornare all'attacco.
Ma non lo fa, anzi, spalanca gli occhi e fa un passo indietro.
Che c'è? Ho qualcosa sulla testa?
"M-ma t-t-tu sei..." inizia a balbettare, provocando confusione in tutti noi.
"Ma che ti prende Toni?" ridacchia il suo amico, facendo sorridere anche me e Touya.
Toni è rimasto impalato, con gli occhi e la bocca spalancata e l'indice puntato verso di me, come se fossi un alieno strano.
"Dai Toni, smettila! Non è carino da parte tua fare così!" esclama la ragazza, lanciandomi un'occhiata di scuse.
"M-ma voi... Non sapete chi è lei?" riprende Toni, abbassando il dito.
I due ragazzi mi guardano e poi si scambiano un'occhiata, per concludere con un "No.".
"Santo Arceus! Ma dove vivete?!" esclama il loro amico, portandosi davanti a me.
Io e Touya ci guardiamo, entrambi con un sorriso sulle labbra.
"Ti prego di perdonarli, loro vivono con la testa fra le nuvole." mi dice Toni, lanciando un'altra occhiata di rimprovero ai suoi amici dietro di lui.
"Non c'è bisogno di scusarsi." rispondo, non riuscendo a trattenere una risata.
"Oh sì invece!" e il ragazzo si volta, indicandomi con la mano.
"Come fate a non sapere che lei è Touko White, la campionessa di Unima?"
Giuro, avrei voluto avere una videocamera per registrare le espressioni dei due ragazzi di fronte a me.
Touya, infatti, scoppia a ridere senza ritegno, vedendo le loro facce sbiadire e la loro bocca spalancarsi.
"C-campionessa?"
 
 
 
 
 
La neve ha iniziato a scendere mentre mi dirigo verso Zefiropoli, facendo in modo che lasci le mie impronte su di essa.
Mi stringo nella giacca che quella gentile signora mi aveva saggiamente infilato nello zaino, senza che io me ne accorgessi e forse è stato meglio così.
Accanto a me, invece, Zoroark saltella allegro qua e là, catturando con la lingua i fiocchi di neve che cadono.
"Dì un po', non ti è bastato tutto quello che hai mangiato a pranzo?" chiedo retorico, ridacchiando vedendo il mio pokemon farmi la linguaccia.
Abbiamo fatto tappa al famoso ristorante a Levantopoli, dove i tre ex capopalestra ci hanno preparato uno spuntino coi fiocchi.
E che spuntino, dopo tutto quello che ho mangiato, potrei benissimo andare in letargo. Ma di certo ne è valsa la pena, era tutto buonissimo.
Inoltre, Spighetto mi ha trattenuto alcuni istanti, solo per poter vedere più da vicino i miei capelli e analizzarne il colore, scommettendo con i fratelli a quale colore di the assomigliasse di più.
Tipi strani, quelli.
"Se sono strani loro, tu cosa sei?"
Zoroark interrompe i miei pensieri, o almeno pensavo fossero pensieri.
A quanto pare devo aver pensato a voce alta.
"Insomma..." continua il mio amico "... quale persona sana di mente lascia la sua anima gemella, quando potrebbe vivere con lei tutta la sua vita?"
Roteo gli occhi, sbuffando.
"Mi spieghi perché ogni santa volta che parliamo devi sempre tirare fuori questo argomento?" chiedo, lievemente irritato.
Zoroark si limita ad alzare le spalle.
"Perché è la verità. Sei un idiota."
Ecco, ora passiamo alla fase successiva, ovvero gli insulti.
"Smettila."
"Non puoi negarlo, N. Hai fatto una mossa davvero stupida."
"Sì, lo so, me lo dici ogni volta." sbuffo, ma sorrido subito, felice di vedere il varco che precede la città.
"Già, ma nonostante ciò, tu sei ancora convinto di aver fatto la cosa giusta."
Mi fermo, voltandosi verso il mio pokemon ed estraendo dalla cintura la sua pokeball.
"Pensi che rinchiudermi lì dentro possa fermarmi dall'insultarti?" continua, lanciandomi uno sguardo di sfida.
"Purtroppo no, ne sono consapevole che andrai avanti ancora per un bel po'. Ma per il momento..." schiaccio il pulsante sull'oggetto rotondo, che subito si apre ed emette una luce rossa, che va a circondare Zoroark.
"...la chiudiamo qui." e rimetto la pokeball insieme alle altre.
Riprendo a camminare, facendo i passi necessari per raggiungere il varco, beandomi del silenzio che fino a poco fa era impensabile.
So che Zoroark ha ragione, so che ho agito da vigliacco, ma ne avevo bisogno. Non avrei mai capito i miei sentimenti se non me ne fossi andato, di questo ne sono sicuro.
Saluto cordialmente la guardiana del varco, per poi tornare all'aria aperta, trovandomi subito circondato dalle case color mattone, tipiche di Zefiropoli.
Muovo alcuni passi tra le vie, ricordando subito la posizione del centro pokemon e quella del bar, all'estremità della città.
Ma più di tutto, mi ricordo del museo.
Ed è proprio qui che mi fermo.
Qui è avvenuta la prima rapina del Team Plasma, il famoso teschio che si pensava fosse adatto al piano, che prontamente Touko aveva salvato.
Mi ricordo di averla trattenuta, proprio qui davanti, per poter dare tempo agli altri di scappare.
La nostra seconda lotta.
Nel giro di pochi giorni era cresciuta tantissimo, così come la sua squadra.
La determinazione nei suoi occhi chiari non la dimenticherò facilmente.
Diventava fastidiosamente testarda quando doveva fermare il Team Plasma e non ha fallito una volta.
Ho sempre ammirato il suo coraggio e la sua volontà.
No, ho sempre ammirato lei, in tutto e per tutto.
La sua solarità e gentilezza che si trasformavano subito in forza e potenza, facendola diventare un'altra persona.
Sorrido, pensando a lei e guardando un'ultima volta il museo davanti a me.
Lei è semplicemente fantastica.
Riprendo a camminare, portando le mani in tasca, diretto verso il centro pokemon, quando una voce mi fa fermare.
"Ehi tu, principino!"
Mi volto, piuttosto sorpreso di risentire questa voce.
Aloé è ferma sulla soglia del suo museo, con le mani sui fianchi e un sorriso sulle labbra.
Sempre la solita, penso tra me e me.
"Finalmente ti sei deciso a tornare!" continua lei, muovendo alcuni passi in avanti per raggiungermi.
Nonostante non avessi voglia di ripescare il mio passato, non mi muovo e aspetto che la donna si avvicini.
"Dove sei stato per tutto questo tempo?"
Alzo le spalle.
"In giro."
"Ma va? Certo che non sei cambiato di una virgola!" esclama, dandomi una pacca sulla spalla, talmente forte che mi fa piegare leggermente in avanti.
Questa donna è forte quanto un Machamp!
"Sei venuto a riprenderti Touko?"
A quelle parole, i miei occhi si allargano e la bocca si apre appena, come se mi avesse colto in flagrante.
Infatti, Aloé ridacchia, capendo di aver fatto centro.
"Era ora, ragazzo! Non sai per quanto ti ha cercato quella creatura!" esclama, scuotendo la testa.
"L'avrò vista correre davanti al museo almeno una decina di volte, avanti e indietro, senza tregua. È proprio una testona, in questo vi assomigliate proprio!"
Sorrido al suo commento, abbassando lo sguardo.
"Ti ha... mai detto niente su di me?" riesco a chiedere, mandando giù il groppo che improvvisamente mi si era formato in gola.
È sempre così, quando si parla di lei.
Aloé torna a ridere.
"Hai voglia! Mi ha raccontato talmente tante cose che ormai ti conosco come un figlio!" esclama, dandomi un'altra pacca sulla spalla.
Ahia.
Mentre mi massaggio il punto colpito, la donna si fa improvvisamente seria, guardandomi attentamente negli occhi.
"Hai più saputo niente su tuo... ehm... Ghecis?"
Al sentire quel nome, la mia testa si abbassa, quasi automaticamente.
Stringo i pugni lungo i fianchi, mentre provo a controllare la voce.
Non l'ho ancora perdonato, non lo farò mai.
"No. Ho tagliato ogni tipo di rapporto che avevo con il Team Plasma durante questi anni. Dopo quello che è successo al castello, non ne ho più voluto sapere niente."
Tengo lo sguardo fisso sui miei piedi, ma sento comunque gli occhi di Aloé fissi su di me.
Poi, accade l'inaspettato.
Due braccia si stringono intorno a me, tirandomi in avanti di alcuni passi.
Mi ci vuole un attimo, prima di capire che è stata Aloé a farlo.
E quando lo capisco, un caldo insopportabile si espande sulla mia faccia.
"Aloé?"
"Mmh?"
"C-che stai facendo?"
"Si chiama abbraccio, N."
Roteo gli occhi.
Sono stato cresciuto dai pokemon, non dai dinosauri!
"Lo so che cos'è, perché lo stai facendo?" dico, un po' troppo velocemente, provocando una risata alla donna.
"Te l'ho detto che sei come mio figlio, no?"
Mi ammutolisco, stringendo ancora di più i pugni lungo i fianchi e cercando di controllare il rossore sul mio viso.
Che razza di giustificazione è?
Tutto questo è davvero imbarazzante.
Per fortuna ho fatto tornare Zoroark nella pokeball, o mi avrebbe preso in giro a vita.
"Aloé?" riprovo.
"Che c'è?"
"Potresti lasciarmi adesso?"
La presa intorno a me si affievolisce e il viso sorridente della ex capopalestra torna davanti a me.
"Ti senti meglio?"
La guardo confuso.
Veramente sono molto in imbarazzo, ma...
"Diciamo di sì."
"Bene! Se avrai bisogno di un altro abbraccio, sai dove trovarmi!" esclama contenta, prima di voltarsi e tornare nel museo.
Che donna strana. L'ho sempre detto, io.
Rimango fermo per qualche secondo, per poi riprendere il cammino verso il centro pokemon.
Mi abbraccia e poi non mi dice nemmeno ciao?
Sono strane le donne.
Un rumore alla mia destra mi fa voltare immediatamente, trovandomi faccia a faccia con Zoroark.
Sbuffo.
"Quante volte ti ho detto di non uscire dalla pokeball?" chiedo retorico, mentre mi chino a recuperare l'oggetto.
"Non osare fare la predica a me! Hai visto quello che è appena successo? Ti lascio da solo per dieci minuti e tu vai con la prima che passa?"
"Non è la prima che passa, è Aloé! E poi è stata lei ad abbracciarmi!" ribatto, senza evitare di tornare rosso sulle guance.
Zoroark mi osserva con un ghigno, mentre riprendiamo a camminare.
"Mmh. E allora perché sei tutto rosso?"
Mi porto le mani sul viso, coprendomi le zone arrossate.
"Ti odio."
"Nah non è vero! Altrimenti mi avresti lasciato in quel tugurio che tu chiami castello."
Sospiro per l'ennesima volta, lasciandogliela vinta, visto che ha ragione. Come al solito.
"Ecco! Così dovrebbero funzionare i dialoghi tra me e te: io vinco le discussioni e tu accetti la tua sconfitta in silenzio."
"Se non stai zitto non ti pettino il pelo stasera." dico, entrando finalmente nel centro pokemon.
"Ow non puoi farmi questo!"
 
 
 
 
 
Il rumore dei miei passi riecheggia per tutto il corridoio, lungo e stretto, della fregata.
Muovo un piede dopo l'altro, creando un ritmo lento e pacato, che non rispecchia per niente l'agitazione che ho dentro.
Non devo fallire.
Non posso.
Tutto deve andare secondo i piani.
Non avrei motivo di preoccuparmi, visto che l'operazione più pericolosa è già stata portata a termine con successo.
Ma se non mi preoccupassi, non sarei me stesso.
Rimango impassibile, però, cercando di mostrarmi il più calmo e serio possibile, soprattutto perché non voglio aumentare l'agitazione che hanno spudoratamente i paggi accanto a me.
Non mi sembra il caso, almeno non ancora.
Arrivo finalmente a destinazione.
Busso due volte sulla porta di legno e subito la fessura che sta al centro di essa si apre.
"Oh! Buonasera, capo!" esclama la recluta all'interno della stanza, una volta avermi riconosciuto.
La fessura si richiude e si sente un rumore metallico, segno che la serratura è stata aperta.
Spingo la porta in avanti e un sorrisetto si forma sul mio viso, inespressivo fino a pochi secondi fa, alla visione che ho davanti.
"Finalmente ho l'onore di conoscerla!" esclamo, sedendomi dietro alla mia scrivania, mantenendo un'espressione soddisfatta.
Prima che iniziasse il colloquio, squadro velocemente la stanza, per poi fare un segno alle reclute presenti.
"Chiudete la porta. E fate in modo che non ci siano interruzioni."















Alohaa <3

Sono tornata sana e salva :3
Non sono ancora del tutto finiti gli esami (manca l'ultimo), ma vi ho fatto aspettare abbastanza.
Aluuura, passando al capitolo, sì, c'è molta carne al fuoco qui.
E avete visto? Aloé è un membro della ferriswheelshipping LOL
Poipoi, che mi dite degli ultimi personaggi? Secondo voi chi sono?
Si accettano scommesse :D
Vi ringrazio come sempre di leggere la mia storia e, se vi va, ditemi cosa ne pensate :3
Alla prossimaaaaa! <3
Lu xx
  
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