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Autore: GirlFromTheNorthCountry    28/06/2016    1 recensioni
Le donne sono le migliori psicanaliste fino a quando non si innamorano.
“Io ti salveró” di Alfred Hitchcock
“Pronto, Alison Stone.”
“Sono Axl Rose, vorrei un appuntamento”. Disse una voce al telefono convinta che quella breve presentazione spiegasse tutto.
“Come prego?”
“Axl, l'amico di Izzy”
“Scusi, ma proprio non capisco cosa stia dicendo”
“Oh cristo! Ieri è venuto Izzy da lei per parlare di un suo amico, ecco quell'amico sono io”
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riusciva sempre a riconoscere i passi di Axl sul pianerottolo. Capiva che era lui da come apriva la porta, sapeva i secondi che avrebbe impiegato dal corridoio alla sua stanza, quanto ci avrebbe messo a liberarsi dei vestiti e intrufolarsi nel letto accanto a lei, ma quella notte non sentì nulla. Appena rientrata a casa trovò quel terribile messaggio a darle il benvenuto, provó a richiamare Axl a casa, ma di lui non c'era traccia. Si sedette sul letto ad aspettarlo, certa che prima o poi sarebbe arrivato. Erano le tre di notte quando si addormentò, e sono un'ora dopo si svegliò di soprassalto a causa dello sbattere della porta. 
”Ehi sei tu...” Disse assonnata.
Axl sentiva la maglietta madida di sudore appiccicarglisi alla pelle. Novembre era arrivato da un pezzo e nonostante le temperature si fossero abbassate parecchio, in quel momento gli sembrava di andare a fuoco. 
“Immaginavo saresti venuto, possiamo parlarne senza infamarci?” 
Axl si tolse la magliatta e la gettó a terra. Si avvicinò a letto di Alison e tiró giú le coperte.
“Ehi!” Disse lei sorpresa. Finalmente guardò Axl negli occhi, anche se avrebbe preferito non farlo: era chiaramente ubriaco.
Con movimenti rapidi liberò Alison dai pochi indumenti che indossava, la bació con passione e cercó subito di entrare in lei.
“Cos'è tutta questa fretta? Non credi che dovremo parlare?”
Non l'ascoltó, iniziò a muoversi dentro di lei come se quel contatto fosse la sola cosa che potesse tenerlo in vita. 
“Axl” sentì la voce di Alison che lo chiamava, sembrava distante anni luce. Aprì gli occhi e quando incroció quelli di lei si sentí svenire. Poi la paura si impadronì di lui e iniziò a muoversi più intensamente tenendola salda per il bacino quasi temesse che potesse scappare via.
“Ti ho tradita stanotte” le sussurrò.
Alison si irrigidì, bloccó ogni suo movimento e fissò il ragazzo sconvolta.
Axl continuava a muoversi dentro di lei imperterrito con movimenti più ampi e veloci.
“Smettila!” Gli urló “Che hai fatto?”
Il ragazzo si sdraiò completamente su di lei appoggiando la bocca all'orecchio della ragazza.
“Perdonami” le sussurrò 
“Levati! Axl, smettila”
“Prima dimmi che mi perdoni, dimmelo”
Alison rimase in silenzio e Axl inizò a baciarle il collo portando le mani sul sedere di lei.
“Sono uno stronzo, un drogato, un' egoista, ma dimmi che mi perdoni”
Alison cercò di allontanarlo spingendolo via con le braccia, ormai non riusciva più a parlare aveva la voce rotta dal pianto.
“Sei l'unica che voglio, ma sono anni che vivo di questa merda, e a volte non riesco a starne alla larga”
“Basta!” Urlò Alison con grande sforzo. Axl si bloccò, uscì delicatamente da lei e si sdraiò al suo fianco sprofondando in un silenzio infernale. La ragazza iniziò a respirare affannosamente, poi si alzò a sedere appoggiandosi alla spalliera del letto e tese una mano verso la bottiglietta d'acqua. Bevve un solo goccio d'acqua per lenire la gola diventata secca per le urla.
Aveva smesso di piangere, si girò verso Axl che aveva ancora gli occhi chiusi e la mandibola serrata.
“Vattene” disse laconica.
“No”
“Vattene, ho detto”
Il ragazzo si girò dall'altra parte dando le spalle ad Alison.
“Chi era?” Gli chiese, chiudendo gli occhi.
“...”
“Sei stato con Erin?”
Il ragazzo si girò di scatto.
“No” disse rabbioso.
“Con chi sei stato allora?”
“Con una puttana” disse con un sorriso amaro.
“Mi fai schifo”
“...”
“Perché l'hai fatto?”
“Per gioco, per vizio, per vendetta. Piuttosto tu dove cazzo eri quando ti ho chiamato?”
“Da Amanda, sono stata con lei tutta la sera, ma cosa c'entra adesso?!”
“Cazzate! Mandy stasera era con Duff! Continui a mentirmi Alison, continui a mentirmi” 
Axl era ancora strafatto, non riusciva a parlare, a mettere insieme una frase di senso compiuto. Era inutile provare a farlo ragionare.
Alison si rinfiló sotto le coperte e si girò dandogli le spalle, era inutile anche sforzarsi di farlo andare via, non si sarebbe mosso di lì, e forse date le sue condizioni era meglio così.

Le cose che possono accadere nella mente di una persona in tre ore sono tante, e quelle che possono accadere nella mente di una persona quando l'effetto dell'alcool si sta dissolvendo sono ancora di più. 
Axl si svegliò di soprassalto, realizzando forse per la prima volta dove si trovasse realmente. La testa gli stava esplodendo e la nausea lo stava uccidendo. Piano piano i ricordi delle ore precedenti vennero a galla e realizzó fino in fondo quello che aveva fatto. Notó che la luce della stanza era ancora accesa, proprio come l'aveva lasciata, nonostante questo Alison sembrava addormentata. Si alzò per pigiare l'interruttore e poi ritornó lentamente verso il letto. Si intrufolò sotto le coperte e come molte sere prima di quella l'abbracció da dietro. Movimenti simili, ma profondamente diversi.
Capí da un fremito del corpo di Alison che la ragazza si era svegliata.
“Scusa” le sussurrò.
Alison scoppiò di nuovo a piangere, prima aveva cercato di essere forte, ma con il buio e con quell'abbraccio ogni dolore si fece più grande e non c'era modo di tenerlo dentro. 
“Dovevi punirmi proprio in questo modo?
“Tesoro, ascoltami, non so cosa mi sia passato per la testa, ero fuori di me”
“Ma perché? Con tutte le cose che potevi fare, perché scoparti un'altra?”
“Te l'ho detto per ripicca...”
“Axl, piantala! La storia di Berlino non c'entra niente qui. Avevi voglia di scoparti un'altra. Fine della questione”
“Non è così” 
“Perché con una puttana?!”
“Perché è sporco” sussurrò lui vergognandosi di se stesso.
“Ti diverti di più con loro?”
“Cosa?! No! È diverso, quando sono con te siamo in due, quando sono con loro ci sono solo io, penso solo al mio piacere” 
“Allora è come dico io, ti piace di più farlo con loro”
“No! Io non potrei mai stare senza il tuo corpo, senza di te. Ma è come se non potessi mai lasciarmi andare del tutto, non come faccio con loro. Stasera ho sentito il bisogno di quello”
“...”
“Ho bisogno di quella violenza ogni tanto, è una cosa viscerale, non riguarda l'amore, è una cosa mia, uno sfogo. Non so perché lo sento, ma è stato terribile”
“Stasera non ho voglia di psicoanalizzarti”
“Alison ti prego, puoi perdonarmi?”
“Ora ti dirò una cosa, ma tu cerca di non fraintenderla e di non approfittartene”
“...”
“Penso che riuscirò a passarci sopra, perché per me questo non è un vero tradimento”
“Che vuoi dire?”
“Vuol dire che quando ho scoperto che non è stata Erin quella con cui mi hai tradito, tutto si è ridimensionato” 
“Perché? Un tradimento è sempre un tradimento”
“Lo so, ma tutte le puttane del mondo non valgono un solo bacio che potresti dare a lei”
“Che vuoi dire?”
“Che posso arrivare a perdonarti una scopata occasionale con una troietta qualunque, ma non riuscirei mai a superare un solo bacio con Erin”
“Ma ora non sentirei mai il bisogno di farlo con lei! Perché ora quel sentimento che avevo per lei è tutto proiettato in te, ed è anche più forte! La stronzata che ho fatto con questa, questa..tipa l'ho fatta solo per il gusto della trasgressione”
“Meglio così. Dico sul serio Axl, se mai capiterà qualcosa tra di voi, se mai mi dovessi tradire con lei, non scomodarti nemmeno a tornare da me. Se mai dovessi farlo, sappi già da ora che tra di noi finirà tutto, subito”
“Non accadrà mai, su questo puoi starne certa, è una promessa”
“Non devi farla a me, devi farla a te stesso”
L'abbracciò ancora più forte, con l'animo sincero e la leggerezza nel cuore di chi crede veramente in quello che sta promettendo.
“Fidati di me”.
Si riaddormentò per un paio di minuti e poi sentì la sveglia suonare.



 
   
 
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