Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Darkwriterita    30/06/2016    4 recensioni
Brigitta è una ragazza normale con un'altezza anormale: 2,03 m. Seppur il suo ormone della crescita abbia attentato alla normalità della sua quotidianità, Brigitta desidera ancora diplomarsi all'alberghiero per riuscire a realizzare il suo sogno di aprire un bar tutto suo.
Purtroppo però gli alieni, che non hanno mai nulla di meglio da fare, decidono di invadere la Terra.
Solo una squadra scelta segreta di guerriere soprannaturali può sconfiggerli: le valchirie. Brigitta diventerà una valchiria, quasi, per sua volontà.
Ma naturalmente anche l'amore entrerà a completare questo assurdo quadro, riuscirà Brigitta a combattere per la Terra e per conquistare la ragazza che ama contemporaneamente?
In un delirio dove valchirie combattono al fianco dei cacciatori per sconfiggere alieni e licantropi, amori passionali e migliori amiche discutibili, la quotidianità di Brigitta verrà stravolta.
E in più il centro studi di Riccione sembra nascondere più cose di quanto sembri...
(ogni riferimento a fatti, luoghi, o persone realmente esistenti è puramente casuale, gradirei non ricevere lamentele su questo fatto)
Genere: Comico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'autrice era tranquillamente spaparanzata sul divano a dormire, visto che faceva un caldo bestiale era tranquillamente senza maglia, dopotutto era casa sua, aveva tutta la libertà di starsene in reggi petto e pantaloni del pigiama e reggi petto.
 
Autrice...
 
Ma ella non rispondeva, troppo impegnata a sognare e sbavare sulle sue otp preferite.
 
Autrice!
 
La voce narrante dovette sgolarsi per riuscire a svegliarla.
 
-Brigitta non mangiare quel pesce! Oh ma ciao Guendalina-
Autrice... Non voglio nemmeno sapere che stava sognando per urlare quella frase, e non mi potevi trovare un nome migliore?
-No, a me piacciono questi di nomi ok? Comunque, era un sogno molto interessante: Brigitta e Tiziana erano andate al mare, allora stavano facendo il bagno, schizzandosi, rincorrendosi, in effetti c'erano un bel po' di tette sballonzolanti in quel sogno, ma qualcosa si era strisciato sulla gamba di Tiziana, era un pesce piccolo! Allora Brigitta si paró davanti alla sua amata e disse in modo molto epico:"Ti mangerò, prima che tu possa mangiare noi!".-
Perché mi ricorda la trama scadente di un film erotico stile:" Il bagnino è secsy e corre pure in slow motion, ahsacgycabk"?
-Boh, chiedilo alla mia mente non a me, ma comunque non ho finito: In realtà infatti... Il pesce ero io! Dan dan daaaaaaan...-
Ok ora è diventato un sogno inquietante.
-Comunque dimmi...perché sei qui? Non è che sei venuta solo per vedere il mio perfettissimo corpo?- Disse ammiccante l'autrice.
 
La voce narrante arrossí, sia per l'affermazione, sia perché si era resa conto solo in quel momento della mancanza della parte superiore del pigiama della sua creatrice.
Si coprí gli occhi con le mani, perché una voce narrante ha delle mani? Vabbè dettagli. Però lasciò una fessura anti sgamo tra le dita per riuscire a sbirciare.
 
-Ma allora avevo ragione...- Disse l'autrice per stuzzicarla.
No! Io sono venuta per un motivo serio, non puoi distrarmi così!
-Non sono io, è il potere delle coincidenze, il destino ti sta palesemente dicendo che siamo anime gemelle-
No, perché questa storia la scrivi tu e tu decidi tutti i cavolo di cliché da quattro soldi/coincidenze impossibili, che vi devono accadere!
-Ok ora facciamo i seri, allora perché sei qui?-
 
Guendalina prese un profondo respiro per riuscire a calmare il suo cuore febbricitante di emozioni fortissime.
 
Allora, sono venuta per informarla che secondo me il salto temporale di tre mesi è un po' esagerato, insomma cos'hanno fatto tutti nel frattempo che Clarissa cercava ogni singolo pezzo di Pan? E come si sono evolute le cose tra Carmelita e Sfiga, Rosalinda e Gennaro, ma soprattutto con Brigitta e Tiziana che finalmente si sono messe insieme? Troppe domande!
-Secondo me vuoi solo sapere se le Briziana sono andate oltre un semplice bacio alla francese...-
La voce narrante arrossí di nuovo, risultando la gemella segreta di un palloncino rosso. Prima di rispondere all'autrice distolse lo sguardo.
Non... Non è vero...
-Guendalina... vabbè ho capito, ora mi metto a scrivere ok?-
Sarà meglio, non puoi lasciare i lettori con un buco temporale di tre mesi!
 
E ora inizia il vero e proprio capitolo, ringraziamo i lettori dell’immensa pazienza che hanno, iniziamo con la mattina dopo al misfatto…
 
Brigitta per una volta si svegliò di buonumore, per la prima volta nella sua vita infatti, era ricambiata sentimentalmente da una ragazza.
Si preparò per andare a correre, come faceva tutte le mattine, anche se negli altri capitoli non era stato detto per dimenticanza.
Mentre usciva però, notò un fantasma raggomitolato sul divano, le venne quasi un colpo, ma poi guardò meglio e notò che era Clarissa, spettinata, con due occhiaie da paura e una trentina di bottiglie vuote di birra sparse attorno, mentre un’altra ventina era pronta per essere bevuta, sulle gambe teneva una confezione di gelato versione famiglia.
Gelato e birra, un miscuglio un po’ insolito ma se a lei piaceva… aspetta un secondo, Clarissa ha solo 14 anni non può incominciare a bere a quest’età!
Brigitta le strappò la bottiglia mezza vuota dalla mano.
 
-Clarissa che fai? Non puoi incominciare a bere a quest’età!-
-Si invece!-
 
Brigitta sospirò e le si sedette accanto.
 
-E’ per Pan?-
 
L’altra annuì in silenzio.
 
-Non puoi bere per dimenticare-
-Non bevo per dimenticare, bevo per sentirla più vicina, avrei preso qualcosa di più alcolico, ma dopo un’ora di contrattazioni mi hanno concesso solo di prendere la birra-
 
Brigitta le sorrise e incominciò ad accarezzarle la testa.
 
-Non devi abbatterti, devi solo riuscire a ritrovare tutti i pezzi di quell’alcolizzata e tutto si sistemerà-
-L’ho vista esplodere davanti ai miei occhi Brigitta! Almeno un giorno per deprimermi per bene e riprendermi mi ci vuole, perché ci doveva capitare un’autrice così sadica?-
-Autrice?-
-Ehm… Volevo dire somma comandante delle valchirie, l’alcol fa brutti scherzi-
 
Brigitta prese un foglietto e ci scrisse sopra qualcosa.
 
-Tieni, questo è il mio numero, se hai voglia di parlare chiamami-
-Perché lo fai? Insomma è da quando ci conosciamo che ti tratto male- Chiese sorpresa Clarissa.
-E’ da un mese che tu e Gennaro vivete in questa casa, ormai siete parte della famiglia, anche per il fatto che ormai i due etero della casa non fanno che rinchiudersi in camera da letto-
-Grazie-
 
Clarissa prese il fogliettino, per poi riprendere a mangiare e bere.
Così la nostra amata protagonista uscì di casa per andare a correre qualche kilometro.
 
Intanto in un luogo non precisato di Rimini…
 
Carmelita stava tranquillamente passeggiando per le strade, quando poco distante da lei un ragazzo, che subito riconobbe come mr.Sfiga, venne investito da un’auto, dopo essere volato per diversi metri venne rinvestito da un camion, come se non bastasse, dopo essere atterrato sul marciapiede dei cani si avventarono su di lui, un uccello decise che la sua spalla era il luogo adatto per liberare la vescica e dei gatti lo graffiarono senza pietà.
La ragazza corse subito verso di lui, scacciando via tutte quelle bestie.
 
-Tutto bene my sweetheart?-
-Si, grazie, tranquilla è la monotonia per me, sono abituato- Disse tranquillamente Sfiga.
-Come è la monotonia per te?!-
-Bhè sai, c’è un motivo se mi chiamano mr. Sfiga-
-A proposito, ma qual è il tuo vero nome?-
 
Sfiga rimase in silenzio per qualche secondo prima di rispondere.
 
-Forse un giorno te lo dirò-
 
Un altro momento di silenzio, Carmelita notò la tristezza negli occhi del ragazzo.
 
-Ehi, che c’è che non va? Gli alieni sono stati finalmente sconfitti, dovresti essere contento-
-Io… lo so che è stupido, ma ci speravo ancora Carmelita, speravo ancora che magari un giorno Brigitta avrebbe potuto ricambiarmi, che magari sarei potuto essere l’eccezione, quindi…-
-Dopo che hai visto che lei e Tiziana si erano messe insieme il tuo cuore si è spezzato per la seconda volta-
 
Sfiga annuì lentamente, Carmelita aveva pienamente centrato il punto.
 
-Scusa se parlo di queste cose con te, ma Gennaro è troppo impegnato con Rosalinda, Clarissa non la conosco abbastanza bene e Brigitta manco a parlarne-
-Tranquillo, non è un problema, vedrai che tutto si sistemerà, almeno parli con una che di rottura di cuori ne sa abbastanza-
-Sai, avrei preferito innamorarmi di te Car, sei bella, intelligente e sto bene con te, il destino certe volte è crudele-
 
Carmelita sorrise, Sfiga era un ragazzo dal cuore d’oro.
 
-Sai, tra poco finalmente la mia maledizione verrà spezzata, dopo tornerò da te e mi dichiarerò di nuovo, perché sai, anch’io sono un’idiota speranzosa-
-Allora io ti aspetterò- Rispose sorridente il ragazzo.
 
Cambiamo di nuovo inquadratura, nella camera da letto di Gennaro e Rosalinda…
 
Rosalinda si risvegliò dopo un’intensa notte di passione per festeggiare la sconfitta degli alieni, si voltò verso l’altra metà del letto, ma Gennaro non c’era.
 
-Dove sei mio toro da monta biondo?-
-Sono qui, mia maga sexy del colore-
 
Rosalinda si voltò, Gennaro era inginocchiato sul pavimento, vicino a lei, completamente nudo e con un anello dentro una pratica confezione di velluto, in mano.
 
-Vuoi diventare la mia maga sexy del colore a vita?-
 
La donna incominciò a saltellare iperattiva per la stanza, con un comodissimo lenzuolo avvolto al corpo a censurare il tutto.
 
-Certo! Dai, ora facciamoci un selfie che devo far morire d’invidia quel critico che mi sta antipatico!-
-Certo cara-
 
E ora torniamo a concentrarci su Brigitta, il privilegio di essere la protagonista…
 
Brigitta stava correndo da almeno un’ora, il sudore incominciava a imperlarle la fonte, mentre il freddo di novembre incominciava a farsi sentire, con i capelli legati e schiccosissimi polsini a indicare che era una vera sportiva.
Decise di passare dal parco, dopo qualche minuto di corsa notò Tiziana che dormicchiava  sotto un albero.
Così si precipitò subito verso di lei, con il sorriso in volto.
Si chinò vicino a lei e le diede un veloce bacio a fior di labbra, Tiziana socchiuse gli occhi, sorridendo quando si accorse chi aveva davanti.
 
-Ciao, che fai da queste parti?- Chiese la ragazza lupo ancora assonnata.
 
Brigitta si sedette di fianco a lei.
 
-Corro, comunque non dovresti addormentarti così, potrebbero girare dei maniaci qui in giro-
-Sembri una mamma preoccupata- Disse allegramente Tiziana
-Non sono una mamma, ma mi preoccupo per te, se stai da sola potrebbe essere pericoloso-
 
Tiziana si accomodò sulla spalla di Brigitta.
 
-Quindi se dormo qui vicino a te va bene no?- Chiese sbadigliando la licantropa
 
Per tutta risposta Brigitta la fece adagiare sulle sue gambe le baciò teneramente la fronte.
 
-Buona dormita-
 
Rimasero così per un po’ di tempo, fino a mezzogiorno almeno, fino a quando Tiziana non si risvegliò.
 
-Sai Brigitta, sono davvero felice, finalmente gli alieni sono sconfitti e sia io che la mia famiglia ora siamo liberi e tutto per merito tuo, in più ho anche scoperto che la fantastica ragazza di cui mi sono innamorata a prima vista mi corrisponde, è fantastico, grazie per tutto-
-Non ringraziarmi, l’ho fatto perché m’importa di te-
 
La valchiria incominciò ad accarezzare la testa dell’altra gentilmente.
 
-Comunque Tiziana, non voglio certo impicciarmi nei tuoi affari, ma ti ricordi quando abbiamo incontrato tuo cugino dopo aver sconfitto gli alieni? Ecco, aveva detto che credeva fossi morta insieme ai tuoi genitori, che significa?-
-Proprio quello che significa, i miei genitori biologici sono stati uccisi dalle valchirie tanto tempo fa, ma non fartene un problema, era una guerra, quindi non potevate fare altrimenti. Riccarda mi ha adottato quando avevo 5 anni e tu Brigitta? Come va con i tuoi?-
 
Brigitta sospirò, preparandosi a rispondere a quella domanda, ricordandosi di quello che era successo all’inizio dell’estate.
 
-Pensavo andassero bene, almeno prima di luglio, ho confessato ai miei il mio orientamento, loro non hanno reagito benissimo, la mattina dopo ho trovato un bigliettino in cucina che diceva che se ne sarebbero andati per un po’, per riflettere su quello che gli avevo detto, non li vedo da allora, né li sento, non son neppure dove siano in effetti, però non m’importa, almeno posso stare con te senza che nessuno in famiglia dica niente-
-Mi piace quello che stiamo facendo-
-Cosa?- Chiese curiosa la valchiria.
-Conoscendoci- Rispose semplicemente Tiziana.
 
Dopo un po’ le due incominciarono a camminare insieme, mano nella mano, come vere piccioncine, arrivando fino a casa di Brigitta.
Quando entrarono si ritrovarono una scena inaspettata: Rosalinda e Gennaro stretti sul divano ad amoreggiare e Clarissa vicina a loro, mezza ubriaca che gli intimava di portare la loro felicità di coppia da qualche altra parte.
Appena la coppietta felice vide entrare la valchiria si catapultò a salutarla, con dei sorrisi talmente ampi da far invidia a joker.
 
-Ciao cara!- Iniziò un po’ troppo entusiasta sua zia.
-Ciao zia, che succede?- Continuò Brigitta confusa.
 
Rosalinda guardò l’amato con un’occhiata d’intesa, per poi, cinque secondi dopo urlare insieme:
 
-CI SPOSIAMO!-
 
Brigitta rimase quasi sconvolta dalla notizia, sua zia, famosa in famiglia per essere l’unica senza nemmeno l’ombra di una relazione, quella che non aveva mai avuto un amante, ora si sposava.
Sorrise, dopotutto finalmente si sposava.
 
-Congratulazioni-
-Abbiamo già programmato tutto, matrimonio, viaggio di nozze ec… Il viaggio lo faremo a Dicembre, quindi per quella settimana dovrete stare da qualche altra parte te e Clarissa- Disse sempre più allegra Rosalinda.
-Ok, ma non so dove…-
-Posso ospitarvi io- Intervenne tranquillamente Tiziana.
-Davvero?- Chiese Brigitta speranzosa
-Certo, ho una camera per gli ospiti per Clarissa e se vuoi te Bi puoi dormire con me, ho un letto grande quindi ci dovresti stare- Rispose con la massima innocenza Tiziana, probabilmente non si rendeva conto di quello che stava dicendo e che la parola “dormire” nelle menti di tutti gli altri in quella sala, compresa Brigitta, era stata sostituita da qualcos’altro.
 
Rosalinda e Gennaro guardarono Brigitta in un modo del tipo: “Vai! E’ la tua occasione! Svergina il tuo vero amore!”
Brigitta intanto stava incominciando a farsi le sue solite pippe mentali: E se  Tiziana si fosse accorta che lei sarebbe stata eccitata dormendo con lei? Perché Brigitta sapeva per certo che lo sarebbe stata con il corpo della ragazza lupo di fianco a lei, in un letto. E se Tiziana una volta che se ne fosse accorta l’avesse bollata come pervertita senza speranza? E se… E se…
Intanto che lei pensava però, non si accorse che Tiziana non era più di fianco a lei, così scosse la testa per mandare via tutti i pensieri sconci che le stavano venendo in mente e si mise a cercarla.
La trovò in camera sua, con uno dei libri sconci che la nostra eroina teneva nascosti dietro la fila degli harmony.
Notò che Tiziana era completamente rossa in viso e che leggeva con un certo interesse, poi notò meglio dove aveva aperta la pagina: il capitolo 13, quello proprio in cui le due protagoniste arrivavano finalmente al sodo in un letto con lenzuola profumate alla lavanda e petali di rose sparsi per la camera.
 
-Tiziana…-
 
La ragazza lupo saltò letteralmente dallo spavento.
 
-Eh? Oh, sei tu, scusami, ho rovistato in camera tua senza il tuo permesso-
-No tranquilla-
Un silenzio particolarmente imbarazzante calò nella stanza.
 
-Ti va del succo?-
-Si grazie-
 
Con questo escamotage molto semplice riuscirono a tornare abbastanza tranquille.
 
E ora per finire in bellezza arriviamo alla famosa settimana del viaggio di nozze di Rosalinda e Gennaro…
 
Tiziana era tesa, da quel giorno Brigitta, la sua ragazza da quasi un mese e Clarissa sarebbero restate a casa sua per qualche giorno, il problema era uno: sua madre era in viaggio di lavoro, quindi se Clarissa si assentava da casa sarebbero rimaste loro due da sole e dopo che aveva letto lo scottante capitolo del libro che aveva trovato in camera della valchiria sapeva cosa s’intendesse per “dormire insieme”.
Era da diverso tempo che pensava al volere che Brigitta le facesse le stesse cose descritte in quel libro, si era perfino documentata leggendo da varie fonti varie informazioni e ormai le sue notti erano piene di sogni in cui la valchiria stava sopra di lei, in quei suoi quasi 17 anni di vita non aveva mai provato così tanto desiderio d’accoppiamento per un’altra persona, in realtà non l’aveva mai provato e basta. Per lei il mondo sotto le lenzuola era un’incognita, almeno fino a quel momento almeno.
 E ora era nervosissima, non aveva detto niente a Brigitta, ma forse sarebbe stato meglio parlarne.
Suonarono al campanello: erano loro.
Aprì e le accolse, avevano entrambe dei grossi borsoni con loro, così come prima cosa gli mostrò dove posarli, poi gli mostrò dov’erano le chiavi di casa, in caso avessero voluto uscire, infine gli fece fare un veloce giro della casa.
 
-Ragazze io vado a continuare a cercare i pezzi di Pan, torno tardi- Esordì Clarissa con noncalance.
-Ok- Disse Brigitta.
 
Clarissa uscì e loro rimasero da sole in casa, entrambe dopo averlo realizzato arrossirono come se non ci fosse un domani.
 
-Allora Brigitta andato tutto bene il viaggio?- Chiese tesissima Tiziana.
-Certo, grazie!- Rispose altrettanto tesa Brigitta.
-Ti faccio vedere come sistemare le cose nell’armadio-
-Ok-
 
Si recarono verso la stanza di Tiziana senza spiccicare parola, poi Brigitta prese con se tutto il suo coraggio con se e parlò.
 
-Tranquilla Tiziana, non devi preoccuparti, anche se dormiremo nello stesso letto ti giuro che non farò niente, come toccarti o cose simili, senza il tuo consenso-
 
Tiziana rimase colpita da quelle parole, tanto che parlò senza riflettere.
 
-Ma io voglio che tu mi faccia tante cose-
 
Quell’unica frase fece sgranare gli occhi di Brigitta dalla sorpresa.
 
-Eh?-
 
Tiziana ormai aveva parlato, quindi, anche se l’imbarazzo la stava divorando doveva parlare.
 
-Si, ecco io… E’ da un po’ che ci penso, che vorrei che tu, ecco che tu… insomma, che … che… facessi l’amore con me-
 
Quello bastò a mandare completamente in brodo di giuggiole il cervello di Brigitta, che subito afferrò tra le sua braccia Tiziana, le fece fare un bel caschè e la baciò così focosamente da poter bruciare una città.
Il desiderio carnale era chiaramente presente in quel bacio, che fece dimenticare a Tiziana tutta la tensione di qualche momento prima.
Poi Brigitta la prese a mo’ di principessa e la adagiò delicatamente sul letto, per poi mettersi sopra di lei e con un sorriso dire una frase d’effetto.
 
-Esaudirò subito il tuo desiderio perché è anche il mio-
 
Brigitta incominciò a leccare il collo di Tiziana, mentre quest’ultima ansimava sempre più velocemente e… e…
 
Dlin dlon dlaaaaan… Avvertiamo tutti i gentili lettori che la scena del consumo verrà sostituita da unicorni e gatti arcobaleno, in quanto questo non è un racconto per adulti, se volete vedere queste due consumare immaginatevelo o scriveteci una one shot sconcissima sopra, ci scusiamo per il disagio e ci auguriamo che continuerete ancora a seguire “Brigitta valchiria senza frontiere”.
 
Autrice…
-Si?-
Vi odio
-Ok, ma ora continua a narrare per favore-
 
Il giorno dopo…
 
Brigitta e Tiziana si risvegliarono nello stesso letto, rigorosamente nude ad abbracciate romanticamente.
Tiziana rimase ancora a letto, mentre Brigitta si alzò, si lavò, si preparò e andò in cucina per portare la colazione a letto alla sua amata.
 
-Buongiorno, ti sei svegliata presto oggi Clarissa- Disse allegramente Brigitta.
-In realtà non ho dormito, quando sono tornata ho sentito troppi rumori molesti provenire dalla stanza accanto per chiudere occhio-
 
Brigitta arrossì e guardò imbarazzata Clarissa.
 
-Hai sentito tutto?-
-Si, ho sentito come rigiravi Tiziana peggio delle uova strapazzate-
 
Intanto in un altro luogo…
 
La regina del mondo stava guardando fuori dalla finestra in modo poetico.
 
-Finalmente, dopo tutti questi anni, la mia vendetta potrà compiersi, state attente valchirie…-
 
Angolo della pazzoide:
Yay capitolo lungo e cose shippose, ma sembra che la regina del mondo stia per uscire allo scopreto dan dan daaaaan...
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Darkwriterita