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Autore: Spensieratezza    01/07/2016    5 recensioni
Sequel della storia " Amore e morte nel mirino"
finalmente sam/Jared e Jensen possono vivere serenamente e felicemente la loro storia d'amore. In questa storia esploreranno i fantastici sentieri del mondo astrale
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Soulmates - un sogno d'amore'
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Jensen era ritornato in casetta.

La loro casetta era molto graziosa. Aveva pareti giallo chiare e mobili in legno molto carini. La cucina comunicava con la sala senza porte e nella casetta entrava molta luce.

Jensen si accorse subito che Jared stava dormendo. Si sdraiò piano sul letto accanto a lui, cercando di non svegliarlo e cercando di assopirsi a sua volta.
 


Neanche tempo qualche minuto che percepì un tocco delicato sulla guancia, poi più marcato.

Una mano che gli accarezzava i capelli.

Oddio.. pensò Jensen, aprendo istintivamente gli occhi.
 
Jared continuava a dormire al suo fianco!!
 
Mosse la mano sul letto e sentì qualcosa stringerla.

Delicata, non decisa però. Quasi timorosa.

“Sam?” sussurrò.

Nessuno rispose ma lui era sicuro fosse Sam.

“Andiamo..di là…” sussurrò, guardando il suo corpo dormire ancora. Si sentiva a disagio in quella stanza con “entrambi.”
 
Quando andò in salotto si mise sulla poltrona.

“Sam..” richiamò.

Percepiva la sua presenza accanto a sé.

“Io…”

Andiamo, Jensen..puoi farlo… pensò Sam.
 


Jensen si concentrò. Quello era un altro livello di coscienza, cui solo da poco si stavano abituando. Se era infatti “magico” per Jensen poter vedere Sam in passato, per l’attrazione naturale del fatto anima gemella, ora che Sam /Jared era di nuovo…intero…il suo corpo astrale era diventato per Jensen di nuovo invisibile a un occhio nudo.

Infatti la dimensione astrale è invisibile ai corpi umani di terza dimensione. La dimensione astrale è la quinta dimensione, la dimensione dei fantasmi, degli spiriti e di altre creature che vivono in essa. Gli esseri viventi sono ad un punto dell’evoluzione in cui vivono ancora nella terza e normalmente non possono vedere i corpi della quinta, ad eccezione di molto molto allenamento e di una psiche particolarmente potenziata e aperta.
 
Jensen e Jared da quando avevano cominciato questo viaggio astrale in maniera cosciente, riuscivano talvolta a vedersi anche se uno di loro era sveglio, ma era ancora difficile.

“Ci sto provando…” sussurrò Jensen.
 
Aprì gli occhi un’altra volta e vide finalmente il corpo luminescente di Sam.



Sam era bellissimo, luminoso e brillante. I suoi colori erano così…vivi. Dal suo corpo irradiava un alone blu e di volta in volta verde smeraldo che rispecchiava i suoi bellissimi occhi.

“Sapevo che ci saresti riuscito anche questa volta.” Disse Sam fiero.
 
Jensen gli sorrise luminoso e Sam si buttò tra le sue braccia, baciandolo dolcemente.

Jensen restò lì a cullarlo, raccontandogli la giornata, anche di come Jo aveva insistito per pagargli la sua granita.

“Quando mi sveglierò, sarà la prima cosa che prenderò.” Disse Sam stropicciando teneramente il labbro di Jensen.
 
Infatti, in passato, quando Sam non aveva ancora preso la pozione, poteva mangiare e bere, da quando però la sua anima usciva dal corpo solo quando era addormentato – come miliardi di esseri viventi – il suo “metabolismo” era diventato meno “amplificato “ e più regolare. E regolare significa che quando dormi e sogni di mangiare e bere, puoi forse “sentire” il sapore ma non ti stai nutrendo davvero.

Ma Sam era contento di questo e anche Jensen. Significava che finalmente aveva di nuovo indietro la sua vita.
 
“Solo la granita?” lo provocò Jensen.

“Senti, se vuoi che noi…possiamo farlo anche adesso.” Disse Sam.

Jensen ci pensò un po’ su.

“Ti sveglierei…” disse Jensen.
 
Infatti, quello era un altro problema, infatti chiunque potrebbe testimoniare che, agli inizi di un sogno erotico, dove si sogna di fare l’amore o si sta per cominciare, l’attività cerebrale si agita così tanto che….ti svegli dopo pochissimo .
 
“Beh, mi sveglierei con l’intento di riprendere da dove abbiamo cominciato.” Disse Sam ridendo.

Jensen rise a sua volta guardandolo.

“Grazie Jensen..”

“per cosa?”

“Lo sai. Per questo. Sapevi quanto questo…è stata tutta la mia vita.

Jensen cominciava a sentire gli occhi un po’ lucidi.

“Sapevi che ne avrei sentito la mancanza. Sapevi quanto fosse importante per me e non volevi che lo rimpiangessi. Hai voluto ridarmi indietro una parte importantissima di me e allo stesso tempo mi hai guarito, mi hai dato…il futuro.”

“Sam…”

“Non avrei potuto chiedere altro, se non che ne facessi parte anche tu. Del futuro e di questo. E hai fatto anche questo.” Disse puntandogli un dito sul petto.

“Sam, ogni cosa che faccio per te, per noi, non sarà mai troppa.”

Sam lo baciò dolcemente.

Jensen lo vide sbattere un pochino le palpebre come se fosse improvvisamente stanco. Sorrise e mise una mano sul suo cuore.

“Tesoro, ti stai agitando un po’ troppo…tra poco mi sa che uscirai da quella porta..”

Sam gemette di frustrazione.

“Che palle. “

“Come?” rise Jensen.

“Sì, ciò significa che dovrò farmi una doccia, vestirmi, prepararmi per la cena…”

“Scansafatiche.” Lo rimproverò Jensen ridendo.

Sam rise ancora, baciandolo più profondo.

Jensen rise baciandolo a sua volta.

Stava ancora sorridendo sulle sue labbra, quando d’improvviso non sentì più nulla.
 


“Uffff…” sorrise, gettando la testa indietro sul divano, ma sorridendo.

Jared si era svegliato.
 
 
Aspettò che corresse da lui per prenderlo in giro ma non arrivava.

Jensen perplesso andò in camera.

Aprì ma non lo vide.

“Jared? Jared!!” lo chiamò preoccupato.
 
 
 
“AHHHHHHH” gridò Jared uscendo fuori dall’angolo della porta buttandoglisi contro.

“AHHHH.”

Jared rise, Jensen lo guardò a occhi sgranati.

“Sam, tu sei….”

“Dillo.”

“Uno stronzo!!” disse buttandolo sul letto e buttandosi sopra di lui.

“La giusta punizione per non aver voluto fare l’amore con me!”

“Lo sai che non mi piace fermarmi quando sto cominciando…”

“Mpff credi che mi sarei svegliato?”

“Sì.”

“Mi fai così emotivo?”

“Sì.”

I due cominciarono a fare una simpatica lotta che si concluse con i due che rotolarono sul pavimento avvolti nelle coperte.
 
 
   
 
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