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Autore: mizmadaily99    01/07/2016    0 recensioni
Cosa accadrebbe se Silente trovasse un modo alternativo per proteggere Harry? E se mettesse a difesa del Prescelto un ragazzo addestrato da lui stesso? Se questo ragazzo legasse particolarmente con il trio, come cambierebbe la storia originale?
Hermione x Nuovo Personaggio Harry x Ginny
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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CAPITOLO 2: GRIMOULD PLACE

Appena entrati furono ‘accolti’ da un elfo domestico abbastanza brutto che li guardò male “Kreacher, puoi avvertire Sirius e gli altri che siamo arrivati?” disse Silente “Si signore, Kreacher obbedisce signore, provvede ad avverire il suo padrone.” E se ne andò bisbigliando insulti contro i mezzosangue e borbottando qualcosa su della feccia che infestava la casa dei suoi nobili padroni. Thomas non si vergognava delle origini della sua famiglia, sia sua madre che suo padre erano Nati Babbani. I due seguirono l’elfo, dai quadri Thomas capì che la sua intuizione era giusta: quella era la casa di Sirius Black.

Entrarono in cucina e vennero accolti dal padrone di casa che, Thomas fu lieto di constatare, aveva un aspetto migliore di quello delle foto, da una signora con i capelli rossi e un grembiule che sembrava la classica mamma affettuosa che si fa rispettare, e da un signore alto con i capelli rossi e un aria bonaria che sembrava appena tornato dal lavoro visto che aveva ancora indosso giacca e cravatta. “Silente, sempre puntuale.” Disse Sirius avvicinandosi al mago per stringergli la mano, come fece l’uomo dai capelli rossi che Thomas pensò dovesse essere Arthur Weasley. Aveva molto sentito parlare dei Weasley, non solo perché conosceva di fama i gemelli Fred e George, né perché Ron, il loro penultimo figlio, era il migliore amico di Harry Potter, ma perhè il signor Weasley lavorava al Ministero e molto spesso aveva passato informazioni a Silente. “Albus caro, è sempre un piacere vederti. Gli altri arriveranno per l’ora di cena. Ma dimmi, chi è questo ragazzo?” disse la signora che Thomas identificò come Molly Weasley, moglie di Arthur. Silente gli fece cenno di pesentarsi “Mi chiamo Thomas Winter, lieto di conoscervi.” Disse stringendo la mano ai due uomini e ricevendo un caloroso abbraccio dalla signora Weasley. “è un piacere conoscerti, Thomas. Se non sbaglio sei il figlio di Jordan e Catherine giusto? Gli somigli molto.” “Grazie” Silente intervenne “Molly, puoi chiamare i ragazzi? Vorrei presentargli Thomas e comunicare loro una cosa.” “Certo.” La signora Weasley si affacciò ed urlò “Ragazzi! Scendete!” Aveva sicuramente delle notevoli corde vocali. Si sentì un CRACK e due ragazzi con i capelli rossi e uguali apparvero in cucina “Fred! George! L’essere maggiorenni non vi autorizza a smaterializzarvi ovunque!” Li rimproverò la signora Weasley “Scusa mamma!” Risposero in coro ottenendo un effetto stereofonico. Poco dopo scesero quattro ragazzi. La prima a scendere fu una ragazza con i capelli rossi che doveva essere Ginny Weasley seguita dal fratello, Ron, ragazzo alto per la sua età. Dietro di loro c’era Harry Potter che a Thomas sembrò subito simpatico e infine scese la ragazza più bella che avesse mai visto, capelli castani lunghi e mossi e occhi color nocciola, Hermione Granger. Aveva molto sentito parlare di lei, sapeva che era intelligente,che aveva i voti più alti e che era stata definita la strega più brillante della sua età; ma non sapeva fosse così bella. Tutti lo fissavano e Hermione arrossì quando si accorse che Thomas lo stava fissando “Bene” cominciò Silente “ora che siamo tutti qui posso presentarvi il mio figlioccio che da quest’anno frequenterà Hogwarts con voi, Thomas Winter.” Tutti, fatta eccezione per gli adulti, lo guardarono stupiti; ovviamente nessuno sapeva che Silente avesse un figlioccio. “Piacere di conoscervi, spero che ci troveremo bene insieme.” Disse sorridente. “Sarà divertente!” dissero Fred e George dandogli una pacca sulla spalla. “Spero che tu finisca in Grifondoro, comunque io sono Ron Weasley.” “Lo spero anch’io.” “Solo perché uno è Grifondoro non vuol dire che sia migliore, Ron. Io sono Ginny Weasley.” Disse la più piccola sorridendo. Harry, che fino a quel momento era rimasto in silenzio a fissare Silente che evitava il suo sguardo, si riscosse “Sono Harry Potter, piacere.” E poi fu il suo turno. “Sono Hermione Granger, lieta di conoscerti.” “Il piacere è tutto mio.” Si guardarono per un po’ e ci pensò Silente a riscuoterli “Ora che le presentazioni sono finite dovrei parlare un attimo con gli adulti. Ah! Sirius, ti dispiace se Thomas rimane qui fino alla fine delle vacanze?” “Non c’è nessun problema, Può dormire nella stanza più piccola vicino a quella di Harry e Ron.” “Perfetto!” Congedò così i ragazzi che uscirono dalla cucina. “Allora chi è curioso di sentire cosa si dicono?” disse Fred. Senza aspettare risposta tirò fuori dalla tasca due orecchie collegate con un filo. Salirono tutti al piano di sopra “Cosa sono quelle?” Chiese Thomas “Orecchie Oblunghe, servono per ascoltare le conversazioni.” Rispose George mentre il fratello faceva calare un orecchio giù e lo avvicinava alla porta. Si sentì la voce di Silente “Ho alcune comunicazioni da fare all’Ordine, ma non posso restare quindi dovrete fare le mie veci. Ma prima…” Sentirono dei passi, poi più nulla. “Deve aver insonorizzato la stanza.” Disse Hermione “Già, chissà cosa deve fare di così importante Silente per non poter restare a cena, Mamma stasera preparerà l’arrosto.” “Non tutti pensano solo al cibo come te, Ronald.” Disse Hermione sostenuta dall’annuire di Ginny “Il cibo è molto importante.”Rispose seccato Ron. Harry era pensieroso, sembrava preoccupato; probabilmente si stava chiedendo perché Silente lo stesse evitando. “Comunque abbiamo un modo per sapere che cosa deve fare Silente.” Disse Fred guardando Thomas; fu immediatamente imitato da tutti. “Allora…” cominciò Fred rivolgendosi a lui “… cosa deve fare di così importante il professor Silente stasera?” continuò George. “Sinceramente non ne ho la più pallida idea. Di solito non mi dice niente, Ho saputo solo stamattina che sarei venuto qui e non mi ha detto cosa avrebbe fatto stasera. Per quanto ne so potrebbe anche avere un appuntamento, ma dato che non esce con qualcuno dal 1930 tenderei ad escluderlo.” Disse scatenando l’ilarità generale. “Qualunque cosa sia avrà a che fare con l’Ordine e forse lo dirà alla prossima riunione.” Disse Harry riprendendosi. “Probabile, ma dubito che riusciremo ad ascoltare.” Disse Hermione “Quanta fiducia, Granger.2 dissero Fred e George in coro “Hermione ha raginone, finora non abbiamo saputo quasi niente” disse Ginny “Anche nostra sorella dubita di noi. Addio ingrati!” E si smaterializzarono. “Bhe, direi che potremmo mostrare a Thomas la sua camera.” Disse Harry “Mi farebbe piacere, grazie.” “E magari potremmo parlare un po’.” Disse Ron mentre salivano le scale “Qual è la tua squadra di quidditch preferita?” “Ronald, non esiste solo il quidditch.” Rispose Hermione stizzita “I Cannoni di Chudley.” Rispose con tranquillità Thomas “Davvero? Allora andremo molto d’accordo amico.” Ron gli posò allegramente una mano sulla spalla. “Potremmo anche parlare d’altro, ma il quidditch rimane un argomento molto interessante.” Disse Ginny “Ti ci metti anche tu, Ginny?” “Scusa, Herm, ma lo sai che mi piace.” “Bene, siamo due contro uno. Harry?” “Quidditch, assolutamente.” Disse Harry mostrandosi già più allegro “Uomini!” Esclamò Hermione “Di cosa vorresti parlare?” le chiese Thomas “Di cose noiose che riguardano libri o scuola.” Rispose Ron al posto suo. “Non sono argomenti noiosi. Ma parlare di libri potrebbe essere interessante.” “Potremmo fare un po’ e un po’. Abbiamo tempo e a me piace molto leggere.” Tutto lo guardarono sorpresi “Ehm…davvero?” disse Ron ancora sotto shock “Fantastico!” Disse Hermione entusiasta “Amico, sei strano.” Disse Ron. Entrarono nella stanza. Non era molto grande. C’era un letto poggiato contro il muro sotto ad una finestra, davanti c’era un armadio e sulla parete un quadro rovinato; per terra, vicino ad una sedia, era appoggiato uno zaino che conteneva le cose di cui Thomas avrebbe avuto bisogno in quei giorni. Si sedettero e chiacchierarono fino all’ora di cena. 


Spero di non aver deluso le vostre aspettative con questo capitolo. Non so quando riuscirò ad aggiornare di nuovo, ma cercherò di farlo il prima possibile. Ciao!
   
 
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